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Lui & Lei

Il dottore


di benves
29.04.2019    |    22.495    |    8 9.2
"Godeva da impazzire, il suo ingresso sembrava non finire mai, ogni volta un pezzo in più, una cosa infinita..."
Era un pomeriggio di fine luglio, era in macchina e si stava recando
dall'ortopedico che le aveva consigliato un'amica.
Da mesi un fastidioso mal di schiena la perseguitava e voleva cercare di risolvere il problema prima
di partire per le ferie.
Faceva molto caldo ed era vestita con un abito chiaro in cotone che le lasciava la schiena scoperta. La pelle abbronzata risaltava nel contrasto col cotone color avana, d'estate le piaceva starsene sul lettino in giardino al sole per ore a crogiolarsi.
Se ne stava preferibilmente completamente nuda a godersi i benefici raggi nel giardino di casa, dove nessuno poteva guardarla.
Aveva 38 anni ma un fisico ancora invidiabile, come le dicevano molte sue colleghe.
Era una bella mora dai capelli lunghi, alta 163, un fisico magro e asciutto con due bei seni piccoli e sodi ed una bella forma a coppa.
Il culo era il suo pezzo forte, glielo avevano detto spesso.
Non aveva avuto molti uomini in verità, 4 in tutto e questo non le aveva fornito grandi esperienze in
fatto di sesso.
Le amiche un po la prendevano in giro su questo fatto, ma lei non se ne crucciava troppo, era ancora fiduciosa di trovare la persona giusta con cui sperimentare simili piaceri.
Parcheggiò l'auto davanti a casa del dottore, quel giorno era di riposo ma era stato gentile e le aveva dato appuntamento a casa sua ugualmente.
Salì al terzo piano e suonò il campanello.
Un bell'uomo sui 40 anni, dal fisico alto ed atletico le aprì la porta, non si aspettava di trovarsi a che fare con una persona così giovane, ma i suoi modi gentili e pieni di charme la misero subito a suo agio.
Si sedettero in salone sul divano. Lui le offrì una bibita, poi cominciò ad informarsi della sua schiena e le chiese se aveva avuto traumi recenti.
Lei gli spiegò che non ricordava di averne avuti né quando esattamente cominciò a sentire i primi dolori.
Poi lui le chiese di spogliarsi per visitarla meglio.
Vide uno strano ghigno sulla sua faccia mentre lo faceva ma non gli diede peso.
In breve rimase in perizoma e reggiseno. Era un po' imbarazzata per il fatto che il suo corpo
fosse esposto alla vista di quell'estraneo, ma questo fatto le provocò anche un sottile stato di eccitazione.
Però è pur sempre un dottore pensò tra sé, chissà quante ne avrà visitate di donne.
Ma sapere che i suoi occhi la osservavano, era una cosa che le piaceva, da parecchio tempo che non aveva un uomo e questo le provocava un certo prurito alla sua parte più intima.
Lui la fece appoggiare a pancia sotto su un tavolo, e comincio a tastarle la spina dorsale da dietro. Lo sentiva appoggiato alle sue natiche mentre lei era piegata in avanti coi seni appoggiati sul tavolo. La posizione le permise di sentire che il suo membro appoggiato alle sue natiche stava diventando
duro.
Ebbe un breve sussulto quando se ne accorse, ma la visita procedeva in fondo in maniera professionale e quindi non se ne curò più di tanto.
Cominciò a provare un senso di disagio quando le chiese se aveva rapporti sessuali frequenti.
Lei disse che era un po che non ne aveva
Lui le spiegò che poteva essere stato un rapporto un po violento a provocarle il dolore, aveva una vertebra lombare leggermente schiacciata.
Rimase sorpresa per quella diagnosi strana, ma rimase a bocca aperta quando le disse che
occorreva una visita vaginale con una sonda.
L'idea di essere nuda davanti a quell'uomo sola in casa sua da una parte non le piaceva, ma dall'altra era indubbiamente attratta da quel fusto che cominciava ad avere verso di lei un atteggiamento sempre più sfrontato.
Adesso lui le toccava le cosce senza remore continuando a guardarla con quel ghigno.
Comunque si spogliò e rimase completamente nuda, esponendo in bella mostra il boschetto nero depilato e ben curato che aveva tra le gambe.
Lo vide mettersi dei guanti in lattice e poi lubrificare lo strumento poi, una volta pronto il dottore la rifece mettere appoggiata in avanti sul tavolo.
Lei non vedeva quello che succedeva dietro di lei, ma sapeva che di lì a poco sarebbe entrata la sonda, era preoccupata ed eccitatissima allo stesso tempo.
Sentì la punta entrare lentamente, era tesa e nervosa, lui lo intuì e le disse: "tranquilla, ora rilassati, vedrai sarà molto piacevole".
La sfiorò con le dita sul clitoride e lei ebbe un sussulto.
Lui si accorse della sua eccitazione perché quel tocco la sciolse in un brodo di giuggiole, ed in breve cominciò a bagnarsi tutta.
I suoi umori dovettero bagnare anche le dita dell'uomo che ora stava massaggiandole con abilità la passera.
Dopo un po di quel piacevole diversivo l'oggetto cominciò ad entrare, era stranamente caldo e molto grosso.
Sentiva che le pareti si allargavano per accoglierlo e lei assecondò meglio il tutto allargando meglio le gambe.
Lentamente cominciò a sentire la fica che si riempiva di quella cosa grossa e calda.
Era piacevole, non sapeva bene ancora cosa fosse ma era molto piacevole, l'oggetto continuò ad
entrare ed in breve la riempì tutta
Poi lentamente uscì un poco per rientrare meglio.
Stava godendo, era imbarazzata ma stava godendo tantissimo,
Si sentiva terribilmente porca a godere così davanti ad uno sconosciuto che la stava visitando. Cominciò ad ansimare ed a muoversi per assecondare quel ritmo di leggere entrate e uscite.
Poi volle girarsi per vedere cosa stese facendo e capì quello che ormai aveva intuito.
Non era un oggetto inanimato quello che aveva dentro, ma l'enorme cazzo del dottore, un membro di quasi 30 cm che ora stava cominciando lentamente a pomparla.
Fece per un attimo il gesto di voler fuggire, ma l'uomo la tenne per le braccia e cominciò a pompare più forte, con colpi più duri e secchi.
Decise di non opporsi, ormai la sua eccitazione era alle stelle quindi, era meglio godersi quel momento inaspettato.
Sentiva le sue palle che sbattevano contro il bordo della sua fica.
Le sue tette appoggiate al tavolo cominciarono a sussultare sotto quei colpi fantastici.
Erano mesi che non scopava e solo ora si accorse che aveva una grandissima fame di sesso.
Stava ricevendo proprio quello di cui aveva bisogno, una bella sbattuta.
L'uomo continuò ad aumentare il ritmo dei suoi colpi e lei cominciò a mugugnare per il godimento. Era bellissimo, si sentiva porca e usata, il suo corpo veniva usato per far godere un magnifico stallone.
Era fradicia, si passò una mano sulla fica e si rese conto che era talmente fradicia che se continuava così sarebbe presto venuta.
Lui sembrò comprenderlo perché uscì da lei per girarla e metterla sdraiata sul tavolo a
schiena in su, le cosce larghe ed aperte.
Era oscenamente alla mercé di quell'uomo, e le piaceva !
Lui cominciò a leccarle la fica, era bravissimo
La sua lingua era come un elicottero che girava toccandole il clitoride e le pareti della fica oscenamente aperta ed appena sfondata dai quei colpi poderosi.
La leccò a lungo e quando stava nuovamente quasi per venire la fece scendere e la mise in ginocchio davanti a lui
Le prese delicatamente la testa per i capelli e le mise il cazzo in bocca.
Era enorme.
Le riempiva tutta la bocca e le guance mentre lui guidava il ritmo del pompino.
Non era molto brava, non ne aveva fatti moltissimi, ma lui le fece capire subito come procedeva
quel gioco, quali erano i suoi gusti in materia.
Le piaceva sentirsi l'artefice di tanta vigoria, era bellissimo sentire come diventava sempre più grosso e duro.
Poi ad un certo punto si scostò da lei e lei cadde in ginocchio con i gomiti
per terra.
Il suo culo era in piena esposizione e lui si mise dietro di lei cominciando a leccarla tutta.
Prima le chiappe, poi lentamente sempre più vicino al buchetto.
Ebbe un fremito quando sentì la lingua posarsi all'ingresso posteriore, lì era vergine.
Aveva sempre avuto paura di essere presa lì, ma ora se doveva succedere che succedesse, stava godendo come non mai in vita sua e le sue remore svanirono d'un colpo.
La leccò moltissimo e a lungo, infilando a turno una, due o tre dita dentro.
Non solo, per aumentare l'eccitazione le stuzzicò costantemente il clitoride fino al punto di farla quasi venire.
Poi improvvisamente si scostò per mettere il suo cazzo all'imbocco, lo sentiva che stava per succedere.
Era eccitatissima, era pronta e lo voleva, ora per la prima volta sarebbe stata inculata.
Anche lei avrebbe potuto partecipare alle battute scherzose con le sue amiche dicendo che era una rotta in culo.
Appoggiò il cazzo all'ingresso del suo sfintere, poi molto lentamente fece entrare la punta.
Si fece strada adagio, piano piano a piccoli colpetti, entrò sempre più dentro di lei.
Godeva da impazzire, il suo ingresso sembrava non finire mai, ogni volta un pezzo in più, una cosa infinita.
Le sue pareti aperte e dismisura, era sul confine tra dolore e piacere, ma quest'ultimo era ancora in vantaggio sul primo.
Si sentiva porca a fare quello che stava facendo e questo la eccitava più di qualsiasi altra cosa. Quando fu tutto dentro non resistette e cominciò a toccarsi, urlava di goduria.
Lui si ferò un attimo permettendole di abituarsi a quell'intruso poi cominciò lentamente a pomparla
nel culo
Colpi lenti inizialmente, poi sempre più frequenti e secchi.
Si sentiva così porca, così troia a farsi scopare in quel modo da uno sconosciuto mai visto fino a mezz'ora prima.
Ma proprio questo la eccitava da morire, era bellissimo, non sapeva che si potesse godere tanto.
Urlando gli chiese di scoparla ancora, che ne aveva troppo bisogno, che era troppo porca per non essere scopata a lungo.
Lui non si fece pregare e continuò ad assestarle colpi sempre più forti.
A quel punto lei non resistette più e raggiunse l'orgasmo.
Un orgasmo infinito, lunghissimo, inarrestabile ed appagante.
Il dottore smise per un po di pomparla e le diede il tempo per godersi pienamente l'orgasmo, poi riprese a chiavarla in fica.
Era diventato enorme, la riempiva tutta fino in fondo, non aveva mai sentito nulla che sbattesse così in fondo dentro alla sua fica.
Era delizioso, i suoi colpi aumentavano di ritmo e d'intensità, sapeva che sarebbe arrivato presto il momento della sua eiaculazione.
Ad un certo punto lui uscì e la prese per la testa mettendole letteralmente il cazzo in bocca. Prendendola per i capelli, pompandole la testa su e giù
Non aveva mai bevuto sperma, ma anche quello era un tabù che doveva cadere pensò.
Non durò a lungo, dopo poco sentì irrigidirsi i suoi muscoli ed il primo fiotto le arrivò in gola seguito subito da parecchi altri.
La sua bocca in breve era quasi piena, aveva un sapore acre, di uomo, terribilmente eccitante. Quando finirono i fiotti e lui uscì dalla sua bocca lei ridendo la aprì per fargli vedere tutto lo sperma che aveva dentro sulla lingua, poi la richiuse e inghiottì tutto.
In quel momento capì quello che era successo.
Quella scopata l'aveva fatta diventare finalmente una vera porca completa, capace di divertirsi, godere e far godere senza più limiti.
Adesso sarebbe stata in grado di godere fino in fondo dei piaceri del sesso.
Da allora rivide spesso il dottore, scoprendo altri aspetti di lei ancora sconosciuti.
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