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Villa con piscina


di benves
24.08.2016    |    40.822    |    10 9.4
"Eccola !!! Si avvinghia a me, mi bacia forsennatamente..."
Come tutti gli anni mi trovo in vacanza sulla riviera Romagnola.
Sono un libero professionista, separato con 2 figli di 8 anni a carico.
Fortunatamente me la passo in modo agiato, ho una villettina con piscina ma, amando il mare, andiamo sempre allo stesso stabilimento balneare ormai da sempre.
Ho 45 anni, atletico quanto basta, insomma faccio la mia figura.
Quest'anno vicino a noi c'è una famigliola di Bergamo con una bimba della stessa età dei miei.
Fanno le ferie separate Marito/Moglie per poter far fare 2 mesi di mare alla bambina.
La mamma è tutto il mese di agosto al mare mentre il padre, avendo preso le ferie a luglio fa il pendolare venendo il fine settimana.
Inutile dire che è stato facile, da subito, grazie ai ragazzi instaurare un rapporto amichevole.
A luglio con il padre abbiamo portato i pargoli all'Aquafan e abbiamo instaurato un rapporto di reciproco rispetto.
La mamma è un tipo atletico di circa 35 anni, mora, 2 di seno, bel fisico; tutte le mattine mi lascia la bimba per andare a correre. Io lo faccio volentieri perchè grazie ai miei figli, praticamente i ragazzi si guardano da soli.
La vita di spiaggia è monotona così, un lunedì mattina provo a dire “perchè non venite a passare una giornata da noi in villa? Piscina, ping pong per i ragazzi, giochi vari con cui divertirsi e noi ce ne stiamo in relax sulle sdraio a sorseggiare una bibita e goderci la pace che qui sulla spiaggia manca.
Poi faccio preparare un pranzetto di pesce, pomeriggio ancora relax e la sera ve ne tornate in albergo.
Erika, questo è il nome della donna ci pensa un po. Nel pomeriggio mi dice “ne ho parlato con Roberto che è un gelosone (il marito) e ...ok accetto volentieri”.
Fissiamo per mercoledì, avviso la colf di prepararci un pranzetto a base di pesce e mettere in frigo dell'ottimo vino bianco. Il mio intento è evidente ma non devo darlo a vedere.
I ragazzi sono contenti di ospitare l'amica e preparano con cura i vari giochi.
Mercoledì mattina si presentano verso le 10,30. i ragazzi non si salutano neppure che spariscono e li troviamo in piscina.
Io faccio gli onori di casa, mostro il tutto e metto a disposizione anche una stanza se ne avessero necessità.
Erika è imbarazzata dalle mie premure, allento la presa per non far capire il mio intento.
La lascio a sistemare le sue cose e vado a bordo piscina ad assistere ai giochi dei pargoli; mi raggiunge dopo poco, ci accomodiamo sulla sdraio e faccio cenno alla servitù di portare da bere.
Erika è stupenda nel sul fisico slanciato con un bichini arancione che risalta la sua abbronzatura.
Iniziamo a parlare poi ad un certo punto, il silenzio, si è addormentata. La osservo in silenzio mentre riposa.
Sua figlia nota la cosa e si avvicina, sotto voce mi dice “è bella la mia mamma vero'”, io annuisco “è molto triste sai, piange di notte ma io non capisco perchè”. Questo assist mi sarà utilissimo.
Quando si sveglia, si scusa per aver dormito. Io le sorrido e le dico “hai parlato nel sonno”.
Erika resta basita “mamma mia e cosa ho detto?”- la rassicuro “sei triste, ne vuoi parlare”?
Fa cenno di no poi, beve un sorso di prosecco che avevamo accanto ed inizia a raccontarmi una serie di cose di cui, me ne frego ma, è talmente bella che faccio finta di interessarmi annuendo o rispondendo in base al suo tono della voce. Dopo circa mezz'ora mi ringrazia per averla ascoltata e si tuffa in piscina. Io resto li ad osservarla nuotare.
Ci chiamano per il pranzo, ottimo pesce accompagnato da ottimo vino.
Lei si alza chiaramente il leggero stato di euforia.
I ragazzi mi dicono che vogliono andare a vedere un film in tv aspettando le canoniche 2 ore prima di rituffarsi.
Noi invece ci sdraiamo a bordo piscina.
Inizio a farle dei complimenti, lei da prima sulle sue, grazie all'effetto dell'alcol che abbassa i freni inibitori inizia a cedere.
Come ultimo tentativo di resistere d'improvviso si tuffa. Questa volta la seguo.
Mi avvicino a lei, la cingo per i fianchi e cerco di baciarla.
Fa un po di resistenza, le leggo negli occhi che invece le piace ed alla fine cede.
Le nostre lingue si intrecciano, bacia come se non lo facesse da anni.
La mia mano birichina sgancia il reggiseno del costume.
Siamo in piscina, l'acqua fredda produce i suoi effetti, i rosei capezzoli svettano.
Sposto le labbra su di essi suggendo.
Erika è tutta un brivido, emette un gemito di piacere. “i ragazzi” dice come ultimo baluardo di resistenza. “Sono al sicuro e non possono vederci” rispondo.
Si lascia andare, i suoi baci si fanno più frenetici, la lingua è impazzita.
Io approfittando della situazione dirigo la mano sul suo sesso, l'accarezzo poi, sposto quel sottile pezzo di stoffa che lo copre e l'accarezzo. E' totalmente depilata !
La sua intimità cede alle mie carezze, la sua ostrica si apre al piacere, il respiro si fa affannoso.
Riesco ad infilare un dito in lei. Freme.
Mi immergo per assaporarla, in apnea scendo e risalgo leccandola nel suo intimo.
Mi lascia fare, si fa guidare.
Le tolgo il costume e poi tolgo il mio.
Siamo in piscina nudi !
La sua mano va a cercare il mio sesso già pronto.
“sono anni che mio marito non mi desidera più, fai piano” riesce a dirmi
A bordo piscina l'avvicino a me, sono in piedi l'avvicino, lei spalanca le sue gambe da gazzella, punto il mio sesso e piano piano sono il lei.
Socchiude gli occhi, non vuole che mi muova, assapora quella sensazione quasi dimenticata.
Poi lentamente inizia a muoversi sia in modo sossultorio che ondulatorio, il suo bacino fa sì che ogni parte del suo sesso venga raggiunto dal mio.
La tengo stretta a me, lascio che sia lei a condurre il gioco.
Ha gli occhi chiusi, vorrei entrare nel suoi pensieri.
I suoi capezzoli sfregano contro il mio petto, sono tesi come chiodi.
Abbasso la bocca per leccarli, lei apre gli occhi, mi sorride. Continua a muoversi poi ad un tratto un sussulto, sta venendo, il respiro si fa ancor piu affannoso, il bacino si muove ritmicamente...eccola !!!
Si avvinghia a me, mi bacia forsennatamente..grazie..grazie...grazie...di avermi fatto sentire nuovamente donna, mi dice ripetutamente.
Io le sorrido, sono felicissimo, il suo corpo nudo è ancor più bello ora.
“tu non hai ancora goduto” mi dice.
“voglio farti un regalo ma non qui”, “dove possiamo andare senza che nessuno ci veda”?
Usciamo, prendiamo gli asciugamani e la porto in un casotto che usiamo come spogliatoio.
Ci chiudiamo, mi toglie l'asciugamano, si inginocchia davanti a me, prende il mio sesso e se lo infila tutto in bocca.
Inizia a farmi uno splendido pompino, quel corpo nudo, ancora in evidente stato di eccitazione mi esalta.
Non voglio venire così però.
Il mio cazzo è di marmo, lei se ne accorge.
Mi sorride, “voglio farti un regalo che non ho fatto a nessuno”, si gira, allarga le natiche ed indicando il culetto esclama “è tuo se lo vuoi, ma fai piano, è vergine”.
Non ci vedo più, allungo una mano e prendo della crema solare da usare per lubrificante.
Mi inginocchio, infilo la lingua tra le natiche sode ed inizio a leccarle lo sfintere.
Inumidisco con la crema, infilando da prima un dito, poi due. Faccio in modo che si abitui all'intrusione.
Lei inizia a sospirare sempre più forte.
Mi rialzo, afferro la cappella e la punto all'entrata del culetto.
Lei è tesissima “fai piano” mi ripete più volte.
Piano piano infilo la cappella, sei stringe le labbra e socchiude gli occhi.
Sono dentro di lei. Immobile nel suo culetto. Lascio che si abitui.
Inizio dei lenti movimenti, piano piano lei inizia a godere.
Aumento il ritmo, ci siamo, le piace.
La inculo per almeno 10 minuti poi, sposto la mia cappella e ritorno nella sua fichetta umidissima dal piacere.
Non se l'aspettava, questa volta gode ad alta voce.
Mi incita a fare di più, a spingere il mio cazzo fino in fondo poi...un sussulto, lei sta venendo.
Non riesco a controllarmi, maledizione !!!
Vengo anch'io dentro di lei copiosamente, uno due tre sussulti ed il mio sperma la riempie.
Se ne accorge, si gira di scatto.
“Ma che hai fatto? Hai rovinato tutto !”
“Stai tranquilla, non ti lascio andare” le dico.
“Molla tuo marito e vieni a stare con me, non vi mancherà nulla, in nessun senso”!
Mi abbraccia, mi bacia, “sicuro che mi vuoi”? Io annuisco.

Dopo 6 mesi lei ha lasciato suo marito, ora viviamo assieme ed aspettiamo il tempo necessario per poterci sposare
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