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gli amici di mio figlio


di benves
01.09.2020    |    36.645    |    3 9.9
"Per fortuna mio marito è il direttore commerciale di una grossa azienda ed il suo stipendio è sufficiente per mantenere tutta la famiglia senza problemi..."
Mi chiamo Alessia.
Classica donna del nord Italia, una bella chioma di capelli scuri, un bel fisico sportivo ma con le giuste curve, di statura media, moglie di seconde nozze di Giovanni qualche anno più vecchio di me, sette per la precisione, io ne ho 35, lui 42.
Giovanni è rimasto vedovo più di dieci anni fa con un figlio di cinque anni. Dopo un paio d’anni ho avuto la fortuna di incontrarlo, è stato amore a prima vista
Dopo pochi mesi siamo diventati marito e moglie ed io sono diventata per Mattia una nuova mamma
Nel giro di qualche anno la famiglia si è allargata con l’arrivo di Sara e di Elena
Ora i miei figli hanno 19 anni, 11 e 8.
Essendo una mamma a tempo pieno il lavoro è passato in secondo piano
Tra pulire, lavare, stirare, portare i miei figli alle varie attività extrascolastiche e preparare da mangiare, la mia giornata è già piena così.
Per fortuna mio marito è il direttore commerciale di una grossa azienda ed il suo stipendio è sufficiente per mantenere tutta la famiglia senza problemi.
Tra i vari doveri di una brava mamma c’è quello di preparare pranzi e cene per gli amici dei miei figli, anche se il più delle volte basta ordinare delle pizze.
Come quella volta che Mattia ha invitato a casa nostra i suoi compagni di scuola.
Pizza per tutti, ottimo!
Ma ho preferito comunque preparare io il dolce, da brava mamma.
Mio marito era in trasferta per lavoro un paio di giorni e quindi, toccava a me fare gli onori di casa.
Sul tardi, dopo aver messo a letto le mie figlie, era venuta l’ora di riordinare casa.
Inizio a tirare su piatti e bicchieri, mentre lascio mio figlio e i suoi amici a giocare alla play station.
“Le serve una mano?” Mi chiede Marco, un amico di mio figlio, un anno più vecchio di lui, va già all’università mentre mio figlio è ancora al quinto anno delle superiori.
“Volentieri.” gli rispondo stupita della gentilezza.
“Mi da una mano a raccogliere i piatti e a portarli di la in cucina.”
Inizio a caricare la lavastoviglie mentre lui continua a portarmi di qua le stoviglie sporche.
“Allora Marco, come va con la tua fidanzata?” sapevo che da poco più di un mese frequentava una nuova ragazza.
“Non stiamo più insieme.” replica prontamente
“Oh, mi dispiace.” ribatto quasi imbarazzata non sapendo cos’altro dire.
“Anche lei, come quelle prima, al momento di concludere si sono tirate indietro” replica il ragazzo.
“Chiedo a lei che è una donna matura, contano veramente le dimensioni del pene in una relazione?” aggiunge Marco, vedendo in me una spalla giusta come valvola di sfogo.
Lo guardo imbarazzata … parlare di certe cose con un amico di mio figlio…
Cerco di consolarlo, “Anche se ce l’hai sotto la media non ti devi preoccupare, prima o poi una ragazza che ti apprezzi per quello che sei dentro la troverai, sei ancora giovane ” replico cercando di non arrossire
“Il mio problema è esattamente il contrario, sono molto al di sopra della media e le ragazza scappano quando lo vedono, dicono che per loro è troppo grande.”
Lo guardo sbalordita, non so cosa rispondere.
Faccio finta di niente e riprendo a mettere i piatti sporchi nella lavastoviglie.
“Secondo lei, che ha più esperienza, le sembra troppo grande?” mi chiede.
Mi giro verso di lui e vedo il suo cazzo duro uscire dalla cerniera dei pantaloni…
Non avevo mai visto una cosa del genere.
Come attratta misteriosamente da quel membro, mi avvicino di più a Marco per vederlo da vicino
25 centimetri di carne, spettacolare, “mai visto nulla del genere” mi lascio scappare stupita
Sento un brivido lungo la schiena, un fremito alla mia femminilità, il respiro inizia a farsi più affannoso, mi sto eccitando al solo vederlo
Non riesco a resistere, allungo una mano e lo afferro
Non riesco a stringerlo completamente, oltre che lungo ha anche una circonferenza notevole.
E’ caldo, lo sento pulsare nella mia mano.
Dopo qualche secondo tolgo la mano e mi allontano.
“Scusa, non volevo.” Gli dico.
“Scusi lei, non volevo metterla in imbarazzo.” Mi dice lui.
“Qui è quasi tutto a posto, ora finisco da sola, puoi ritornare di la con i tuoi amici.”
Marco si ricompone, lascia la cucina e ritorna in salotto.
Finisco di rassettare, saluto i ragazzi e poi mi ritiro in camera mia.
La visione di quel cazzo continuava a ritornarmi in mente.
Era affascinante, calamitante, non riuscivo più a toglierlo dai miei pensieri. Pensando a quel membro una mano scivola tra le mie gambe e mi do piacere da sola.
Cerco di non pensarci immergendomi nella lettura di un romanzo.
Più tardi sento i ragazzi andare via e Mattia andare a letto anche lui.
Dopo circa una mezzora mi vibra il telefono, sarà mio marito che mi augura la buona notte penso.
Prendo il cellulare, messaggio da numero sconosciuto.
“Spero di non averla sconvolta prima, non volevo essere così brusco e sfacciato.”
Immagino che il numero sia di Marco, avrà preso il mio dal telefono di Mattia.
“Non ti preoccupare Marco, ti perdono”
Faccio una pazzia ed aggiungo questo al messaggio “solo se mi mandi una foto del tuo cazzo.”
Aspetto un paio di minuti e il telefono vibra nuovamente.
Apro whats’app e mi trovo davanti un bellissimo primo piano di quello stupendo cazzo.
“Perdonato, buonanotte.”
Guardo e riguardo quella foto ed inizio a toccarmi nuovamente fino a venire ancora.
Mi addormento sperando di sognare quel membro fuori misura.
Il mattino seguente mi arriva un nuovo messaggio da Marco.
“Buongiorno signora Alessia, dormito bene?”
“Benissimo, grazie.” rispondo cortesemente
“Ieri sera ho lasciato li il mio giubbotto, posso passarlo a prenderlo fra un paio d’ore? E’ a casa?”
Dentro di me so già che quello suona solo come un pretesto per rivedermi, e stavolta da sola, ma acconsento lo stesso e gli dico di passare senza problemi. Vediamo dove vuole andare a parare il ragazzo, sono adulta, so gestire uno che potrebbe tranquillamente essere mio figlio penso, forse per auto convincermi.
Verso le 10.30 sento suonare il campanello. E’ lui.
Gli apro, lo faccio entrare.
“Ti posso offrire qualcosa?”
“Un caffè può bastare.”
Lo accompagno in cucina, prendo la moka, gli do le spalle, all’improvviso lo sento contro di me
Sento il suo pacco contro il mio culo, la semplice stoffa del mio vestitino non basta ad attenuare la mia percezione della sua erezione contro il mio corpo.
Reagisco senza pensare.
Mi giro, gli afferro il pacco, gli apro la lampo e tiro fuori quell’obelisco di carne.
Lo guardo ancora meravigliata, come la sera prima.
Mi inginocchio davanti a quel totem.
Lo bacio, una, due, tre volte, lo ricopro di baci.
Sento la sua cappella sussultare ad ogni mio bacio.
Inizio a leccare quell’asta interminabile, dalla punta alla base, dalla base alla punta, ripetutamente lascio correre la mia lingua per tutta la sua lunghezza. Porto la mia bocca sulla cappella e dolcemente la lascio entrare
Solo la cappella mi riempie completamente la bocca
Con difficoltà inizio a succhiarlo
Ben presto la mia bocca si adegua alle dimensioni di quel membro e inizia a scivolare meglio.
“Lo immaginavo che eri una succhiacazzi nata.” mi dice Marco.
“Guardami.”
Alzo gli occhi e click mi scatta una foto mentre ho il suo cazzo in bocca.
Click altra foto.
Non mi importa, continuo a succhiare il suo cazzo cercando di farne entrare il più possibile in bocca.
“Alzati troia”, dice afferrandomi per i capelli
Mi tira su, mi gira, mi piega a 90° sul tavolo, mi tira su il vestitino, mi sfila gli slip e senza preamboli né precauzioni mi entra nella figa.
Il suo cazzo è grosso ma entra facilmente perché la mia figa è già grondante di umori, ben lubrificata dalla mia eccitazione.
Inizia scoparmi così da dietro, selvaggiamente
Sento il suo membro aprirmi sempre di più, le sue palle sbattere sul mio culetto
All’inizio con fatica, poi con il succedersi dei colpi sempre più agevolmente
Lo sento entrarmi sempre più in fondo, lo sento riempirmi completamente.
Lo sciacquettio fa da colonna sonora al nostro meraviglioso amplesso
Marco va avanti a scoparmi così per diversi minuti mentre un paio di orgasmi mi percorrono il corpo. Vengo ripetutamente, le ginocchia mi si piegano ma non posso mollare, è troppo bello, mi sento appagata, mi sento donna !!!
Voglio che venga dentro di me, non penso alle conseguenze, voglio sentirlo pulsare dentro di me invece, all’ultimo secondo esce, si toglie dalla mia fica
Prendendomi per i capelli mi rimette in ginocchio davanti a lui
“Apri per bene la cocca” mi ordina
Io spalanco la bocca più che posso.
I primi due schizzi, i più potenti, mancano il centro e finiscono sui miei occhi e sui capelli, i successivi centrano il bersaglio e mi finiscono in bocca.
Faccio per deglutire ma mi dice di aspettare a mandar giù
Preso il telefono in mano registra un video dove si vede bene in evidenza il suo seme dentro la mia bocca e gli schizzi sulla mia faccia e poi io che deglutisco e la mia bocca che si ripresenta vuota all’obbiettivo.
“Sai che questa è solo la prima di una lunga serie di scopate che faremo assieme, vero?”
Non posso far altro che annuire.
“Sei la classica M.I.L.F., una puttana nata! Ho il tuo numero, devi essere sempre pronta.”
Quelle parole invece di infastidirmi mi fanno correre i brividi lungo la schiena.
Marco rimette al suo posto il suo membro, prende la sua giacca e se ne va senza neanche salutarmi.
Sono tutta eccitata, corro a farmi una doccia e mi ricompongo
Non ho sensi di colpa verso mio marito, con lui è amore mentre con Marco è stato sesso e che sesso….25 centimetri di sesso !!!
Le settimane seguenti tutto tace, non sento Marco anche se vorrei
Provo a sfogarmi con mio marito, ma non è la stessa cosa anche se lui nota che sono diventata “più porca” (parole sue).
Spesso mi chiudo in bagno e riguardo la foto del suo membro masturbandomi e, con gli occhi chiusi, cerco di immaginarlo dentro di me venendo copiosamente.
Non posso neppure domandare di Marco a mio figlio, rischierei di insospettirlo.
Finalmente, quando ormai avevo perso ogni speranza...ricevo un messaggio
Non so perché ma Marco è venuto a sapere che il giorno seguente mio marito sarebbe stato fuori fino a tardi, mio figlio Mattia sarebbe stato in gita scolastica fino alle 17 e le mie figlie erano impegnate tutto il giorno con la preparazione del saggio di danza. Penso che sia stato Mattia a parlargliene involontariamente ma, meglio così
“domani mattina fatti trovare pronta, ho una sorpresa per te, non sarò da solo, ci divertiremo stanne sicura !!!”
Sono tutta eccitata, l’idea del membro di Marco mi manda alle stelle ma, l’altro o l’altra chi sarà?
Cosa vorranno fare?
Sono al tempo stesso eccitata e preoccupata.
Passo il pomeriggio a depilarmi e curare il mio corpo con la crema emoliente, voglio essere al massimo.
Mi depilo anche la fica per agevolare le leccate
La notte dormo male, non vedo l’ora che Marco sia qui
Finalmente il mattino, marito e ragazzi escono come previsto e resto finalmente sola.
Non voglio perdere tempo, mi faccio una doccia e mi metto solo l’accappatoio, questa volta voglio essere completamente nuda, voglio stupirlo !!!
Ore 9,30 suonano alla porta
Le ginocchia mi tremano mentre la figa già mi manda brividi
Apro lentamente
Marco entra con fare burbero, con un ragazzetto al seguito che avrà a malapena 18 anni, molto timido, saluta educatamente ma senza guardarmi negli occhi
Marco mi afferra e mi bacia
Sento la sua lingua e mi lascio andare alle sue voglie.
Il ragazzetto è in piedi dietro di lui, osserva ed accenna un mezzo sorriso
“questa è la troia di cui ti parlavo” questa è la presentazione fa Marco di me
Io lo guardo austera ma non ribatto, vorrei cacciarlo di casa, così da mandare in bianco lui ed il suo amico ma, l’idea del suo bastone mi fa desistere
Marco si toglie quell’aria da guappo e guardandomi negli occhi mi dice
“ Filippo è un mio amico, è stato bullizzato dal gruppo per non essere mai stato con una ragazza e quindi … ho pensato a te”
“so che a te piace il mio cazzo, ebbene oggi lo avrai come vorrai, a condizione che tu faccia di Filippo un uomo” e mentre mi dice queste parole Marco mi ha già sciolto la cintura dell’accappatoio, mettendo tutta me stessa oscenamente in mostra, nuda !!!
Filippo osserva il mio corpo arrossendo, mentre Marco impertinente mi accarezza prima le tette e poi la fica, in segno di potere nei miei confronti
Il tempo di riflettere un attimo poi afferro la sua mano con decisione: “accetto ma alle mie condizioni, oggi il gioco lo conduco io”, e guardo Marco fisso negli occhi con aria severa
Marco sogghigna e con aria spavalda esclama “accetto”
Mi ricompongo, mi copro con l’accappatoio e prendo i due giovani per mano, come se avessi a che fare con due scolaretti
“andiamo” sentenzio
Mi seguono
Li conduco in camera da letto, la prima volta per Filippo deve essere unica e comoda penso
L’idea del cazzone di Marco e di un verginello da iniziare mi manda in brodo di giuggiole, sono eccitatissima, penso che quel ragazzetto potrebbe essere mio figlio ma poi, l’idea di essere la prima e che mi ricorderà per sempre mi fa accantonare ogni remora
Ordino a Marco e Filippo di spogliarsi, completamente nudi
Marco subito esegue, lasciando finalmente comparire l’oggetto dei miei desideri, quel suo bel cazzone già sull’attenti e pronto a soddisfare le mie voglie
Filippo intimidito diventa rosso ma anche lui esegue, il suo cazzo a differenza di Marco è normale, come quello di mio marito, e non è ancora pronto all’uso
Mi pongo davanti a Filippo e lascio che l’accappatoio caschi completamente ai miei piedi, mostrandomi completamente nuda ai suoi sguardi
Allungo una mano andando a prendere la mano di Filippo, e l’accompagno su tutto il mio corpo
Finalmente qualcosa si muove ! Vedo il cazzo di Filippo gonfiarsi pian piano
Dirigo la mano del giovane sui miei capezzoli, lascio che le falangi percorrano le rosee aureole e tocchino i capezzoli che, dall’eccitazione, nel frattempo si sono induriti
Poi faccio scendere la sua mano fino alla mia fica, è la prima volta che Filippo ne tocca una
Lo aiuto ad esplorarla, faccio in modo che la sua mano scopra le mie grandi labbra, le mie piccole labbra ed infine introduca appena una falange dentro
Osservo il suo cazzo, finalmente è in tiro
Abbraccio il giovane e lo bacio, ma ancora non sa come fare
Con la mia lingua inumidisco le sue labbra, finalmente capisce e sento le nostre lingue scambiarsi la saliva
Sento i suoi respiri farsi sempre più affannosi
Afferro il suo giovane membro ed inizio teneramente a toccarlo, a segarlo pian piano mentre continuo a baciarlo.
Quando il cazzo è ben duro ni inginocchio davanti a lui
Inizio con dei colpetti di lingua sulla cappella, poi lecco l’asta fino ai testicoli ed infine risalendo lo faccio sparire tutto nella mia bocca
Filippo è eccitatissimo, mi mette le mani sulla testa ed asseconda il ritmo
Rischio di farlo venire troppo in fretta, mi fermo
Da sotto osservo Filippo, ha gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta, respira affannosamente
Marco si avvicina a noi, anche lui reclama la sua parte
Mi stacco da Filippo continuando a segarlo pian piano e lecco la bestia di Marco
Assaporo quel totem, ne tasto la consistenza lo lecco godendomi con calma quel bestione
Anche Marco ha gli occhi chiusi, si gode il pompino, ora non fa più lo spavaldo
E’ arrivato il momento penso, prima mi godo Marco e poi mi occupo di Filippo
Mi alzo
Faccio stendere Marco al centro del letto, voglio il suo cazzo dentro e subito, dopo mi dedicherò a Filippo come merita, la prima volta dovrà essere ricordata per sempre ma prima, voglio appagare i miei istinti
Il totem di Marco svetta impetuoso all’altezza del suo pube
Filippo si mette sul letto accanto a noi ed osserva
Lo ammetto, in quello stato di eccitazione non penso a prendere precauzioni così, monto su Marco, punto la sua cappella alla mia fica e pian piano, mi calo su quel randello
Sento le pareti vaginali dilatarsi, dandomi scosse di piacere
La sua cappella arriva a toccare il fondo di me, non provo dolore, solo un leggero fastidio che passa immediatamente dopo che inizio a cavalcarlo
Marco preso finalmente dall’eccitazione gioca con i miei seni mentre io alterno movimenti sussultori a movimenti roteatori di bacino
Lo cavalco come un’amazzone
Con la mano inarcando la schiena vado a cercare i suoi testicoli per massaggiarli
Questa posizione fa aderire ancor più il suo cazzo alle mie pareti vaginali, mandandomi scariche di piacere mai provate prima
Sono in balia dei sensi, sono inebriata dal piacere
Il mio ventre si contrae più volte, finalmente esplodo in un orgasmo multiplo ma non mi fermo anzi, aumento il ritmo, sarà il primo di una lunga serie di orgasmi di questa meravigliosa giornata !!!
Ad un certo punto Marco mi strizza i capezzoli più forte del solito, afferra le mie tette ed inizia a muoverle in modo quasi incontrollato, vedo le sue pupille dilatarsi ed il suo respiro farsi affannoso
Capisco che sta giungendo all’apice del godimento
Non faccio in tempo, sto godendo troppo per rinunciare a tutto questo
Lo sento contrarsi una, due, tre volte, ed ogni volta uno schizzo di sperma mi riempie … finalmente Marco esplode il suo piacere dentro di me
Mi sento troia ma appagata, finalmente piena
Sorrido soddisfatta, mi chino per baciarlo “è solo il primo round, riprendi le forze che dopo replichiamo”
Poi rivolgendomi a Filippo “Ora tocca a te tesoro”
Filippo mi guarda ed arrossisce
Scendo da Marco e vado in bagno
Il tempo di una doccia veloce e sono già pronta
Il cazzo di Filippo è già in tiro, evidentemente lo spettacolino con Marco è stato di suo gradimento
Mi stendo io sul letto invitandolo a stendersi accanto a me
Lo bacio, prendendo la sua mano, la porto come prima ad esplorare il mio corpo
Stavolta il giovane è più a suo agio, impara in fretta
Si stacca dalla mia bocca e con le labbra va a cercare il mio capezzolo
Lo bacia, lo lecca ed infine lo succhia come un bambino sugge il latte dalla mamma
Sento la sua mano andare sul mio sesso, esplorarlo, cercare l’entrata del paradiso e finalmente, iniziare una goffa masturbazione
Lo lascio fare, lascio che esplori, che prenda confidenza col mio corpo
Lo guido con la mia mano a trovare il clitoride eccitato e gonfio
Marco per non essere uno spettatore passivo, quasi in modo fraterno, decide di spiegare a Filippo come leccarmi
Il giovane all’inizio è un po ritroso, forse schifato dal dover leccare ma poi, aiutato dall’amico ed eccitato si decide a farlo
Sento la lingua di Filippo sulla mia fighetta umida ed eccitata, la sento stuzzicarmi il clitoride e, inaspettatamente, sento anche un dito malandrino iniziare ad introdursi nel mio culetto.
Marco deve aver subito istruito l’alievo
Guardo i due giovani, Marco mi sorride con modo beffardo
Ho capito
“Forse se sarai bravo ad iniziare Filippo ci divertiremo” sussurro
Ho già dato il culo a mio marito penso tra me, ma il bestione di Marco è tutt’altra cosa rispetto al cazzetto di mio marito. L’idea al tempo stesso mi intriga e mi spaventa.
Filippo nel frattempo ha preso confidenza con la mia fighetta, mi lecca proprio bene
“E’ giunto il momento” gli dico sorridendo
Il ragazzo è già tra le mie cosce oscenamente spalancate, l’afferro per il cazzo, lo posiziono sulla mai fica e, dopo avergli fatto percorrere due o tre volte le grandi labbra per aumentarne l’eccitazione, lo punto tra le piccole labbra all’ingresso del mio paradiso
“ora tocca a te tesoro, sfondami stallone” gli dico per caricarlo carezzandogli la chioma
Filippo mi sorride
Un colpo di reni e zac !
Lo sento affondare dentro di me !
Avendo preso Marco precedentemente è facile stavolta accogliere il giovane ma, il piacere è ugualmente tanto
Lo sento pulsare dentro di me
Stringo le gambe dietro la sua schiena per trattenerlo un attimo
Lascio che il giovane si abitui, lascio che il suo istinto lo guidi
Impara facilmente il ragazzo
In poco inizia a stantuffarmi
Alterna movimenti veloci a movimenti lenti, entra ed esce a suo piacimento alla mia fica, mi bacia la pancia, l’ombelico e qualsiasi cosa sia alla portata della sua bocca.
Io dal canto mio lo incito con parole appropriate
Godo come godo con mio marito, non ho sensi di colpa od altro, il mio corpo mi manda sensazioni di piacere e questo mi basta
Vengo svegliata dai miei pensieri quando sento i movimenti di Filippo farsi più veloci ed i suoi colpi pelvici affondare con maggior impeto
Mi accordo che sta arrivando al culmine
Vorrei farlo uscire per sborrare sulla pancia ma, il mio istinto di dice che la prima volta deve essere completa quindi...stringo le gambe dietro alla sua schiena, trattenendolo a me
Lui cerca di sottrarsi ma sono più determinata io
Filippo si rilassa, capisce il regalo che gli sto facendo ed apprezza
Sento il suo cazzo sussultare, fiotti di sborra calda si fanno strada in me, e presa dall’eccitazione del momento...vengo anche io all’unisono, con un grido che appaga i miei due giovani amanti.
Filippo si accascia esausto al mio fianco
Un rigolo di sperma cola dalla mia fica appagata.
E’ ora di pranzo penso, mangiamo qualcosa e dopo facciamo il secondo round, fino alle 17 abbiamo tempo
I due ragazzi si guardano e mi sorridono
Vado a farmi una doccia mentre i due giovani si mettono le mutande
Una pastasciutta veloce, loro in mutande ed io in accappatoio ma, in piatto principale deve ancora venire penso famelica e non ancora completamente soddisfatta
La mia mente perversa pensa al secondo round, a fare qualcosa che mai avevo fatto prima
Del resto avere alla mia età due baldanzosi giovani testosteronici , non mi ricapiterà più
Ok sono decisa a farmi possedere dai due giovani ma, chi dei due dietro?
Con mio marito l’esperienza è stata inizialmente dolorosa poi bellissima quando il mio culetto si è abituato quindi, forse dovrei concedere quel privilegio a Filippo ma, Marco ha un arnese unico, bellissimo quindi, dovrei godermi lui ma la paura di sentire dolore è tanta
Mi reco in camera ed invito i due giovani a seguirmi
In un istante mi libero dell’accappatoio pronta a godere
I due ragazzi si liberano delle mutande e sono in piedi davanti a me
Mi inginocchio, afferro i loro cazzi tra le mani ed inizio a leccarli e spompinarli alternativamente, per farli tornare sull’attenti
Alla loro età non è difficile tornare tonici ed infatti, basta poco che i due giovani sono già pronti
Rovisto nel comodino e ne estraggo una crema emoliente poi, me ne passo un po sul culetto, anche dentro
Infine con la stessa crema spalmo l’asta di Marco, ho fatto la mia scelta, mi farò sfondare il culo da quel bestione, non posso perdere un’occasione del genere
Marco stavolta è più eccitato del solito, ha capito che sarà lui a sfondarmi il culo ed a quanto pare ne è felice.
Faccio stendere Filippo al centro del letto, il suo cazzetto è ritto pronto alla cavalcata
Monto su di lui, lo bacio teneramente, afferro il suo cazzo e pian piano mi calo facendolo sparire nella mia fica
Mi muovo ritmicamente qualche minuto per aumentare i miei umori vaginali mentre Filippo gioca con i miei seni
A quel punto con la mano mi bagno le dita dei nostri umori, andandomi a lubrificare l’orifizio anale
“accomodati ma fai piano” dico a Marco allargandomi bene le chiappe mentre ho Filippo dentro la mia fica, “ecco ciò che ti avevo promesso”
Mi stendo su Filippo aspettando l’intrusione “della bestia”
Sento la cappella di Marco appoggiarsi al mio culetto
L’anello dell’ano forzarsi, dilatarsi lentamente
Un dolore mi pervade, lento ed inesorabile
Marco si sta impossessando di me
Filippo accenna qualche colpo di reni che manda piacere alla mia fica ma io sono concentrata sul culo
Finalmente Marco è tutto dentro
Ho un clistere di 25 centimetri nel culo ed il cazzo di Filippo nella fica, divisi solo da pochi centimetri di pelle
Respiriamo tutti e tre affannosamente poi, all’unisono i due giovani iniziano a muoversi
Come nelle migliori orchestre, paiono affiatati e ciò che suonano è la mia sinfonia di piacere
Godo come non mai, piena in tutti i miei orifizi
La mia fica inizia a grondare umori come una fontana del Bernini
Dalla mia bocca escono frasi sconnesse che incitano ancor di più i miei giovani amanti
Vengo, vengo e vengo ancora ripetutamente, ho perso il conto
Inondo le palle di Filippo dei miei umori fino a quando, sempre all’unisono i due giovani finalmente esausti, scaricano in me ogni essenza del loro piacere
Sono farcita come un tacchino
Mi accascio sul letto stremata, dolorante e felice
Anche Marco e Filippo finalmente esausti ed appagati trovano spazio sul lettone, mi carezzano
Un attimo per riprendere le forse e vado a baciare i cazzi di entrambi, ripulendoli dei miei e dei loro umori
Guardo l’orologio sul comodino “caspita sono le 16”
Mi alzo di scatto, il tempo di una doccia e mi vesto velocemente
I due ragazzi si sciacquano veloci e si rivestono, congedandosi da me con un voluttuoso bacio sulla bocca ed una promessa di ripetere ancora questa meravigliosa esperienza
La sera a letto, accanto a mio marito, vengo pervasa dai sensi di colpa, dal mio egoismo per essermi fatta venire dentro la fica, mi impaurisco al pensiero di una possibile gravidanza non voluta ma causata dalla mia maialaggine
Il giorno dopo mi reco in farmacia e prendo la famosa pillola del giorno dopo, e mi riprometto di prendere un appuntamento col medico per un anticoncezionale, per ripetere ancora ed ancora quel menage appena iniziato.




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