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Lui & Lei

Al concerto degli Scorpions


di benves
27.06.2017    |    11.358    |    2 9.6
"Punto la cappella inumidita al suo ano, a quel punto riesce appena a dire “oh no, i dont't want, my god” che io sono già nel suo culetto..."
Mi chiamo Cristiano, sono di Ascoli Piceno e vi racconto ciò che mi è accaduto qualche anno fa.
Ero uno studente Universitario fuori sede all'epoca.
Da Firenze mi ero trasferito a Milano per frequentare la Bocconi.
Sempre pochi soldi in tasca, per non pesare ulteriormente sulla famiglia mi arrangiavo con qualche lavoretto saltuario come cameriere ma, non avrei potuto non spendere soldi per quel magnifico concerto.
Erano anni che sognavo di vedere i miei idoli dal vivo, gli Scorpions, e quando seppi che sarebbero venuti a Milano, feci l'impossibile per avere un biglietto, e ci riuscii.
Avevo atteso con trepidazione quel momento.
Ricordo ancora nitidamente quel 2 giugno 2007 gli Scorpions, si sono esibiti, dopo 8 anni di assenza, in Italia per suonare al festival Gods of Metal all'idroscalo di Milano.
Inutile dire che l'evento andò sold out.
C'era una folla immensa, il caldo era asfissiante ma, ne valeva la pena.
Eravamo pigiati come sardine.
La band iniziò a suonare e parve che il mondo smettesse di esistere.
Il chitarrista Rudolf Schenker dette il meglio di se, come tutta la band del resto

Suonarono "Loving You Sunday Morning", "Holiday", la strumentale "Coast to Coast", e l'apoteosi ci fu con “Blackout “.

Nel corso del concerto avevo accanto a me una biondina, minuta ma molto bella.
Corpo esile, capelli a caschetto, seno piccolo.
Indossava una canottiera degli Scorpions senza maniche, da sotto le ascelle potevo vederle anche il minuto seno.
Aveva degli shors neri ed un paio di infradito ai piedi.
Cercai di vedere con chi fosse ma non notai nessun accompagnatore, pertanto decisi di provarci.
Durante il concerto qualche strusciatina, qualche palpatina involontaria.
Ogni tanto si girava verso di me e mi sorrideva.
Finito il concerto iniziammo tutti a commentare le performance della band, lei parlava inglese, si chiamava Emily e veniva da Liverpool, aveva una vocina esile come il suo corpo ma nel contesto era molto graziosa e bella.
Chiacchieriamo un po, poi mi congedo e mi dirigo verso l'uscita, soddisfatto ed appagato.
Sentii chiamarmi, era ancora lei.
Mi dice di essersi persa, non trova più le sue amiche (che io non avevo neppure visto).
Sono l'unica persona che conosce e se posso riaccompagnarla in Hotel che era poco distante da li.
Naturalmente e cavallerescamente accetto.
Mi dice il nome dell'hotel ed iniziamo ad incamminarci.
Passiamo davanti ad alcuni locali, le chiedo se ha fame o sete, se vuole rifocillarsi.
Mi sorride (ed io mi perdo nei suoi occhi verdi).
Entriamo in un locale, ordiniamo hamburger patatine e birra.
Emily si dimostra una buona bevitrice di birra.
Dopo averne bevute 3 medie, inizia a barcollare.
Ordino 2 limoncelli freschi a testa per darle il colpo di grazia.
Ne approfitto.
Abito vicino, le chiedo se vuole venire a farsi una doccia a casa mia.
Ero pronto a prendere un clamoroso 2 di picche ma invece, inaspettatamente, accetta.
Barcolla fino a casa mia.
Appena entrati l'accompagno in bagno. Non ce la fa a stare in piedi.
Le sciacquo il viso. Mi sorride.
Senza alcun pudore di abbassa i pantaloncini ed il perizoma e si siede a fare pipì.
Resto li ad osservarla.
Ho il cazzo duro, scoppia dai jeans ma devo andare con cautela.
Vede il box doccia, si spoglia completamente.
Ha un corpo minuto ma ben proporzionato.
La fica è contornata da una strisciolina di peluria verticale, quasi ad indicare l'entrata, che dimostra trattasi di bionda naturale.
Sono in fiamme !!!
Le tettine sono adornate da due capezzolini che ergono come chiodi, invitanti da succhiare.
Entra nella doccia ma barcolla.
L'aiuto, mi sorride.
Apro l'acqua e l'aiuto ad insaponarsi.
Percorro con la mano sinistra quel corpo esile ma invitante mentre con la destra la cingo per non cadere.
Poi la rigiro, quel culetto a mandolino invita ad essere suonato. Lo insapono tutto.
Poi la sciacquo.
Afferro un asciugamano e l'avvolgo nella morbida spugna.
Poi la prendo in braccio, le sue braccia cingono il mio collo.
A quel punto tento il tutto per tutto, e la bacio.
Sembra non aspettare altro, risponde al mio bacio, le nostre lingue si toccano, esplorano le nostre bocche.
L'accompagno in camera da letto, l'adagio piano ed apro l'asciugamano.
Senza darle possibilità di resistenza mi metto ai piedi del letto inginocchiandomi davanti al suo sesso.
Tuffo la mia lingua sulla sua intimità iniziando a leccarla. Non oppone resistenza.
Agevola la mia azione allargando ancor più le gambe ed asseconda le mie leccate carezzandomi la chioma.
La sua ostrica in breve si apre, si lascia esplorare.
Ha gli occhi chiusi.
Afferro il clito tra le labbra e lo stuzzico.
Cinguetta gemiti di piacere, dolce melodia per le mie orecchie.
Gode, si dimena, infine un sussulto.
Il suo nettare mi gratifica, e lo lecco tutto.
Mi spoglio velocemente, ho il cazzo dritto come un totem.
Mi stendo accanto a lei, la sua mano va a cercare il mio sesso mentre la bacio.
Lei è stupenda, ed ora è nuda accanto a me, ebbra di desiderio.
Mi masturba
La bacio poi, attirato dai purpurei capezzoli mi tuffo su di essi e succhio come un infante dalla mamma.
Ha gli occhi chiusi.
Con la mano vado a cercare il suo intimo, trovandolo ancora umido.
Faccio sì da inumidire anche il buchino del culetto, ed una falange fa capolino.
Geme
Inizio una doppia stimolazione anal vaginale mentre le succhio il seno
E' in extasi, pronuncia frasi in un inglese a me incomprensibile.
Ho il cazzo che sembra voler esplodere come un missile
E' il momento, in un nanosecondo punto la mia asta alla sua bionda fessura, la guardo negli occhi e pian piano entro in paradiso.
Sento le pareti vaginali avvolgermi come un guanto, sensazione meravigliosa.
Lei ha gli occhi chiusi.
Non penso né a preservativo né altro, la scopo così, nature
Alterno affondi a penetrazioni superficiali, cercando di muovere in bacino affinché le pareti possano tutte sentire la mia presenza.
Il tempo pare essersi fermato.
Cambio posizione, ora è carponi davanti a me, quello splendido culetto a mandolino mi invita.
La penetro in quella posizione mentre con i polpastrelli vado a cercare i capezzoli, stuzzicandoli.
E' una sensazione magnifica ma, voglio di più.
Improvvisamente un sussulto, e lei i gratifica del suo piacere.
Approfitto di quel nettare per inumidire il suo culetto.
Lei è troppo presa dal piacere per accorgersi di quel che sto per fare.
Punto la cappella inumidita al suo ano, a quel punto riesce appena a dire “oh no, i dont't want, my god” che io sono già nel suo culetto.
Non pare neppure la prima volta, non capisco perché faccia tanto la difficile.
Basta poco a farle cambiare idea, qualche colpo e già gode sonoramente.
Cambio posizione, questa volta mi stento, e lei si impala.
Scende piano sull'asta godendosi ogni centimetro poi, inizia movimenti lenti ma alternati, rotea il bacino, mentre io gioco con i suoi seni e con i suoi capezzoli; li stuzzico, li pizzico li stimolo a venir ancor più fuori. Sono ciliege maggioline che vanno gustate.
Sto per venire, lei se ne accorge, si stacca da me, si china e prende il mio cazzo in bocca.
Il tempo di un paio di leccate eh hop...vengo nella sua boccuccia.
Non lascia cadere neppure una goccia, ingoia tutto.
Mi sorride, mi prende per mano e questa volta, andiamo assieme a fare la doccia.
Ci insaponiamo a vicenda, la bacio più e più volte
Non sono ancora appagato, quel corpo minuto è ancora tutto da esplorare.
L'acqua fa uno strano effetto su di me, ho ancora voglia di lei.
La faccio appoggiare con le spalle al muro, la sollevo allargandole le gambe, le punto il mio sesso sulla sua bionda fichetta.
Spingo ed entro in lei. La sto inchiodando al muro
L'acqua scorre sui nostri corpi, è una sensazione piacevolissima, mentre la scopo la guardo fissa negli occhi, vedo il suo ed il mio piacere.
Lo sciacquettio fa da colonna sonora del nostro amplesso
Veniamo in contemporanea, questa volta non riesco a togliermi, sussultiamo assieme, e ci scambiamo il piacere.

Da quella volta le nostre vite non si sono mai allontanate, lei rimase incinta di una bellissima bambina ed adesso, è mia moglie.



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