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la sorella di mio marito


di benves
06.10.2021    |    42.277    |    12 9.9
"Così ho deciso di lasciarmi andare, scherzare con complicità con lei come se si trattasse del mio Lele, ma con meno timore, con più naturalezza..."
Ho conosciuto mio marito Lele subito dopo aver finito il liceo, alla festa di compleanno di un'amica comune.
All'inizio ero molto timida, ma lui era molto loquace e affascinante, il che mi ha reso facile parlare e stare bene con lui.
Quella notte abbiamo chiacchierato per ore e poi mi sono maledetta per non avergli chiesto il suo numero di telefono.
Non ero molto fiduciosa e pensavo di non rivederlo più ma, con mia sorpresa, ho ricevuto una sua chiamata il giorno successivo.
Aveva chiesto di me ad alcune persone che erano state alla festa, fino a trovare una mia amica che gli aveva prontamente fornito il mio recapito.
Non avevo mai avuto un ragazzo fisso prima di allora, solo qualche avventura, ma Lele era tutto ciò che mi aspettavo fosse.
All'epoca aveva 22 anni e io 19.
Aveva un lavoro a tempo indeterminato come elettricista ed il più sfacciato sorriso del paese. Fatto sta che mi sono innamorata di lui poche settimane dopo averlo incontrato.
Ricordo che pensavo fosse il perfetto prototipo del buon marito.
Era alto, atletico, belloccio, aveva gli occhi verdi e andavo d'accordo con la sua famiglia.
Mi aveva perfino confidato che voleva comprare una casa ed avere dei figli.
Siamo usciti insieme per tre anni mentre io studiavo all'università.
La nostra relazione non era così fisica od affettuosa come desideravo, Lele era il tipico tradizionalista, ed anche se era affidabile e molto gentile, non era mai molto affettuoso ed i nostri rapporti sessuali erano sempre sbrigativi e monotoni.
In più, io non potevo prendere la pillola perché i miei genitori volevano che arrivassi vergine al matrimonio, e lui non riusciva a mettere il preservativo perché se lo faceva gli diventava subito moscio.
Perciò si trattava sempre di masturbazioni, pompini e leccate di fica.
Solo una-due volte alla settimana si degnava di incularmi.
Mi piaceva un casino, ma lui non approvava molto perché la sodomia era una pratica “contro natura”.
Ci siamo sposati quando ho finito l'università.
Durante la cena per festeggiare la laurea mi ha chiesto in moglie di fronte a tutta la mia famiglia ed i miei amici.
I miei genitori erano elettrizzati ed io non me la sentivo di deluderli.
Dopo un matrimonio ed una luna di miele al risparmio (a Cesenatico... che culo!!!), Lele ha comprato una casa con il mutuo ed abbiamo iniziato a vivere insieme ed a scopare anche in figa senza preservativo, ma sempre in modo sbrigativo e monotono.
Dopo 6 mesi non ero ancora rimasta incinta, allora abbiamo fatto delle analisi e abbiamo appreso che io avevo una malformazione ovarica e, per provare ad avere dei figli, avrei dovuto fare la fecondazione assistita.
Per lui è stato un duro colpo, e le nostre scopate monotone sono diventate sempre meno frequenti.
In quel periodo di crisi la sorella minore di Lele, Sonia, è venuta a stare da noi mentre i loro genitori ristrutturavano la vecchia casa di famiglia.
Aveva la mia stessa età, ma si era trasferita a Milano per frequentare la Bocconi e l'avevo incontrata poche volte.
Era tornata a Sassuolo dopo una brutta storia sentimentale di cui nessuno voleva parlare, comunque Lele era felice di ospitarla per un po'.
Sonia proveniva certamente dallo stesso ceppo genetico di suo fratello.
Aveva un bel fisico, bellissimi occhi verdi, e lo stesso modo affascinante e sicuro di sé.
All'inizio ero nervosa per il fatto che restasse da noi, ma presto ho scoperto che avevamo molto in comune.
Ci addormentavamo tardi e guardavamo la TV insieme, mentre Lele, stanco dopo una lunga giornata di lavoro, andava a letto presto.
È stato proprio in una di quelle notti che le ho chiesto se stava vedendo dei ragazzi o se aveva lasciato un ragazzo a Milano.
Era così bella che non riuscivo a credere di non aver mai sentito mio marito od i suoi genitori menzionare un suo uomo o fidanzato.
Ha riso dicendo che la sua famiglia era sempre stata imbarazzata per questo e le piaceva fingere che non fosse vero.
L'ho guardata con aria interrogativa, senza capire, e subito lei ha detto che era lesbica e che loro non accettavano l'amore lesbico e quindi non ne parlavano mai.
All'inizio ero sorpresa e sono passati diversi giorni prima che l'argomento fosse ripreso.
Ero seduta con Sonia sul divano quando mi ha chiesto se fossi mai stata con una donna
Ovviamente ho risposto di essere soltanto stata con qualche ragazzo e poi, dopo il liceo, solo con Lele.
Non mi era mai passato per la testa di essere una moglie infedele.
Mi ha guardato dicendo che era strano e che pensava che fossi molto carina.
Stava cercando di sedurmi? Ci avrebbe provato?
Forse, ma inseguendo questi pensieri da lì a poco ho scoperto una parte inaspettata di me, ho iniziato a eccitarmi !!!
Questa “nuova me”non mi faceva paura, anzi mi incuriosiva.
Così ho deciso di lasciarmi andare, scherzare con complicità con lei come se si trattasse del mio Lele, ma con meno timore, con più naturalezza.
Neanche 5 minuti dopo Sonia e io ci stavamo baciando in bocca!
Era così dolce ed affettuosa, sentivo qualcosa che non avevo mai provato prima.
Non è passato molto tempo prima di andare nella sua camera (quella destinata ai bambini che non avevamo).
Ha chiuso la porta a chiave, si è avvicinata a me riprendendo a baciarmi
Sentivo le sue mani esplorare il mio corpo accarezzandomi ovunque (ovunque!)
Le sue dita sul mio sesso mi davano brividi di piacere mai provati prima, ero tranquilla e finalmente felice, felice senza tabù, felice di poter esprimere liberamente la mia sessualità senza timore di essere giudicata
Da lì a poco mi sono trovata completamente nuda davanti a lei
Anche lei si è spogliata completamente svelando un corpo sodo e formoso.
Mi ha dolcemente sdraiato sul letto
Salendo sopra di me ha iniziato a leccarmi, partendo dalla bocca è scesa sui miei seni, poi sempre più giù fino ad arrivare al mio monte di venere ed infine, finalmente, al mio sesso
Mi ha leccato come mai avevo provato prima, con dolcezza, pensando al mio piacere e non al proprio, mettendo me al centro dell’attenzione, desiderando che io fossi felice
E lo ero !!!
Quando ha infilato le dita nella mia fica ormai dilatata mi è parsa la cosa più naturale del mondo
Ha iniziato a masturbarmi, prima con dolcezza poi aumentando il ritmo.
Ero in estasi, non pensavo più a nulla, provavo solo piacere, il piacere assoluto
Non ho idea di quante volte sia venuta, so solo che ogni volta raccoglieva la mia essenza leccandola e dandomi ancor più appagamento.
Mi sentivo in dovere di ricambiare quell’amore incondizionato così, mi sono alzata.
Le ho fatto prendere il mio posto sdraiata sul letto
Lei con naturalezza aprendo le cosce mi ha invitata ad imitarla, a leccarla.
Il suo corpo mi ha attratto come una calamita attrae il ferro, ho fatto tutto con estrema naturalezza.
Mi sono messa in mezzo alle sue cosce e, nonostante fosse la prima volta che leccavo una ragazza mi sono trovata subito a mio agio.
La sua vulva era carnosa, caldissima e rasata, ed il suo clitoride gonfio era enorme, sembrava davvero un cazzetto !
Ho mosso la mia lingua come lei aveva fatto in precedenza con me, ho allargato le sue grandi labbra con le dita e leccato il suo dolcissimo fiore.
Ho preso il suo clito tra le labbra e succhiato avidamente
E' venuta in fretta, non me l’aspettato, evidentemente sono stata brava.
Alcuni rivoli del suo dolce succo sono scivolati sul suo ano.
Il buco del culo di Sonia era semplicemente meraviglioso. Uno straordinario foro increspato color corallo, incastonato tra due natiche perfettamente rotonde.
Ho deciso di lasciarmi guidare dall’istinto, senza inibizioni o remore, ed ho cominciato a leccare anche lì.
Quasi non riuscivo più a smettere di pennellare la lingua nel suo culo e non volevo smettere, avrei voluto mangiarla per sempre !
Istintivamente ho infilato la falange di un dito nel suo culetto, provocandole un urletto di piacere soffocato subito per paura di svegliare Lele.
Dopo diversi minuti ha goduto di nuovo (incredibile! Non pensavo fosse possibile venire con una leccata di culo!) e mi ha stretto la testa tra le gambe mentre la slinguazzavo pulendo tutto e assaporando il suo miele.
Alla fine ha detto che era stato fantastico e che aveva bisogno di riposarsi per un minuto.
Mi sono avvicinata al suo bel viso, mi ha preso tra le braccia, mi ha baciato profondamente e ha appoggiato la mia testa sul suo grosso seno.
Ci siamo coccolate per un po', ma entrambe sapevamo che quella non era la fine, era solo l'inizio.
Infatti poco dopo mi ha voluto nuovamente restituire il servizio con l'abilità incredibile di una amante, in quel momento, non me ne vergogno ho sentito di amarla nel profondo.
Non ricordo neanche quanti orgasmi ho avuto... comunque tanti ! Mi sentivo finalmente appagata, come mai ero stata prima.
Quando sono andata nella mia camera matrimoniale, Lele russava come un ghiro e, sorprendentemente, non mi sentivo affatto in colpa.
Sonia mi aveva dato qualcosa che lui non avrebbe mai potuto darmi, e ciò che non sapeva non poteva farlo soffrire.
Alla fine, sua sorella è rimasta con noi solo un'altra settimana durante la quale ci siamo molto amate, mi ha fatto scoprire una parte di me sconosciuta, sicuramente la migliore !
Poi ha trovato un lavoro a Formigine (a pochi km di distanza da Sassuolo) e si è trasferita in un appartamento con una nuova e cara amica, lesbica come lei.
Ogni tanto ci incontriamo ancora di nascosto e, durante le cene di famiglia, mi regala sempre un sorriso sfrontato o mi fa l'occhiolino in segno di complicità.
Mi trovo ora a fare due parti, la mogliettina perfetta e l’amate soddisfatta, trovando nella seconda ciò che manca alla prima, ossia il vero amore !!!
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