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Lui & Lei

regalo di compleanno per mio figlio


di benves
02.05.2017    |    19.572    |    3 9.5
"Da Angy siamo tornati altre volte..."
Mio figlio Andrea domani compie 18 anni, mi pare ieri che è nato.
Voglio raccontarvi del suo insolito regalo di compleanno.

Non so se sono stato un buon padre, certo è, che ce l'ho messa tutta.
Anche il sesso l'ho affrontato con maturità e non ci vergognamo a parlarne da quando, lo scoprii 16enne a masturbarsi.
Ci risi sopra e gli raccontai di come io scoprii il mio corpo a soli 12 anni.
Da allora, mi racconta tutto...dell'approccio con le sue coetanee etc...; non riesce ad andare oltre al semplice petting perché malgrado sia bello di aspetto con un fisico scolpito, le ragazze non vogliono mai concedersi totalmente.
Una notte mi accorsi anche che mi stava spiando mentre scopavo con mia moglie; feci finta di nulla per non rovinare il nostro rapporto.
Erano passati diversi mesi da quella notte.
La vita in famiglia andava avanti come sempre, e lui continuava a segarsi nel bagno.
Per il suo compleanno volevo regalargli qualcosa di speciale, mi ricordai allora che il mio bisnonno portò mio nonno in un bordello per il 18°esimo compleanno.
Decisi anche io di fare così con mio figlio, avremmo festeggiato il suo passaggio nel mondo degli adulti.
Oggi i bordelli non sono legali come allora, così, all'insaputa di mia moglie, mi informai su internet.
Dopo varie ricerche, tra massaggi cinesi e cose simili, trovai ciò che faceva al caso mio.
Sapevo che mio figlio era attratto dalle biondine con la pelle chiara.
In un paese vicino trovai una escort di classe, Angy, che rispettava tali caratteristiche e quindi la contattai telefonicamente.
Alla telefonata poi seguì un incontro di persona ad un pub della zona, volevo essere sicuro della riuscita, non volevo sorprese anche se il prezzo fosse stato elevato.
Inoltre volevo una persona che l'accogliesse con dolcezza, senza fretta, doveva essere un momento magico per lui.
Angy era una 24 enne Ucraina che per scelta faceva questo mestiere.
Riceveva in un appartamento quindi la privacy era garantita.
Era 1 metro e 60 di sensualità, capelli biondissimi lunghi fino al sedere, una seconda di seno e due glutei duri come il marmo....una bomba. Non passava certamente inosservata.
Quando venne a sapere della motivazione del mio contatto, prese a cuore la questione, mostrò molto entusiasmo ed ammirazione verso un padre così premuroso con il figlio.
Mi diede consigli su come combinare la cosa e mi rassicurò sulla riuscita finale.
Non nego che ero tentato dal “provarla” ma la tariffa di 500 euro era eccessiva per le mie tasche e quei soldi sarebbero serviti per il mio giovanotto.
Il giorno del 18° compleanno di Andrea, presi la giornata da lavoro libera e lui non andò a scuola.
Con la scusa di andare a cercare un regalo di compleanno lasciammo sola in casa mia moglie a preparare il pranzo e, verso le 10 io e lui uscimmo.
Andrea era convinto di andare al centro commerciale per il suo regalo invece, la macchina prese una direzione differente.
Iniziò a non capire, in quella zona non vi erano negozi, ci stavamo dirigendo in un altro paese, in una zona poco conosciuta da lui.
Lo tranquillizzai dicendo che era un grossista che si era trasferito lì da poco.
Arrivammo a destinazione e ci dirigemmo al portone.
Non vi era nessuna etichetta sul campanello, solo un cuoricino rosso. Suonai.
Senza neppur rispondere Angy ci aprì.
Salimmo al primo piano, Angy ci apparse in tutta la sua bellezza.
Indossava una vestaglia trasparente, tacchi altissimi con calze autoreggenti, un completino intimo di pizzo copriva il “minimo sindacale”.
Il cazzo mi era diventato duro solo a guardarla.
Andrea mi guardò perplesso.
Riuscì appena a dire buongiorno.
Entrammo.
Angy si avvicinò al ragazzo e, prendendolo alla sprovvista, gli stampò un bacio sulla bocca.
Andrea era di sasso. La guardava inebetito. Non capiva.
Lo prese per mano.
Andammo subito in camera da letto, ed io mi accomodai sul divanetto.
Angy prese la mano di Andrea.
“Buon compleanno Andrea, mi ha detto il papà che oggi diventi maggiorenne”.
Andrea era di sasso, annui a malapena.
Tutta l'arroganza e l'irruenza giovanile parevano sparite.
Lei dolcemente gli carezzò il viso, poi iniziò a baciarlo sulle guance, sulla fronte, sulle labbra inserendo anche la lingua. A quel bacio finalmente Andrea rispose.
Le lingue si intrecciavano, Andrea aveva gli occhi chiusi e le mani erano lungo i fianchi.
Pareva un soldatino di piombo.
Dalla mia posizione però potei notare che nei suoi pantaloni qualcosa si muoveva.
La mano di Angy andò sul bottone dei jeans di Andrea, sganciandoli.
Caddero adagiandosi all'altezza delle caviglie.
Dai boxer l'erezione era evidente.
Angy teneramente mise una mano nei boxer, tastando la consistenza della verga.
Andrea fece quasi per tirarsi indietro ma lei l'afferrò per l'asta.
“dove scappi? Non avrai mica paura di me?”
L'asta era eretta e dura come un pilone di marmo, il suo cazzo reclamava un po di giustizia.
Anche i boxer raggiungessero i pantaloni alle caviglie.
Andrea si sedette sul letto ed Angy accennò un lento spogliarello.
La mano di Andrea, come un'automa andò sulla sua asta, iniziando a masturbarsi, scorreva su e giù ritmicamente mentre i suoi occhi non si distoglievano dall'inaspettato spettacolo.
Levare la vestaglia fu un attimo, poi le scarpe, poi le calze lentamente.
Il cazzo di Andrea non sarebbe arrivato alla fine dello spogliarello, ed Angy se ne accorse.
Interruppe lo show.
Si inginocchiò davanti a lui, sostituendo la sua mano a quella del ragazzo.
La sua mano era piccola e morbida, Andrea provava un piacere diverso e strano, è differente farsi toccare da una lei, da una mano che non era la sua…
Poi avvicinò il viso, ne annusò l'odore acre, estrasse la lingua e leccò il glande con colpetti secchi e ripetuti; infine se lo infilò in bocca, iniziando uno splendido pompino.
Io non ero certo indifferente a tutto ciò, mi tirai fuori il cazzo ed a mia volta iniziai a masturbarmi ma nessuno ci fece caso.
Andrea ansimava, era diventato paunazzo.
Non so quanto passò, non molto, ebbe un sussulto, una serie di contrazioni.
Angy se ne accorse, fece appena in tempo a scansarsi che Andrea Le scaricò tutto il suo desiderio sul viso. Era una maschera di sperma. Tutto il desiderio represso era espresso in quella eiaculazione.
Si sa, i ragazzi a quell'età sono precipitosi ma, si riprendono anche molto velocemente.
Andrea era imbarazzatissimo. Balbettò qualcosa.
Angy lo rincuorò sorridendo e carezzandolo sulla guancia “non ti preoccupare tra 5 minuti sarai già pronto a ricominciare”.
Così Angy, il tempo di ripulirsi che, si riposizionò davanti a lui.
Prese una mano del ragazzo e la posizionò sul reggiseno.
Andrea la guardava sbavando dal desiderio.
Il suo cazzo già si riposizionava.
Sapientemente guidò i polpastrelli di Andrea, il seno reagiva facendo ergere i capezzoli.
Non ci volle molto che Angy si liberasse del reggiseno.
Quel seno a coppa di champagne splendeva al nostro sguardo. Quella pelle bianchissima rifletteva la flebile luce dell'ambiente circostante.
Andrea si fece coraggio ed avvicinandosi al capezzolo si attaccò ad esso come il bimbo alla mamma.
Malgrado fosse del mestiere Angy, mostrò di gradire quell'intimità innocente.
Carezzava la chioma di Andrea in modo materno.
Poi si staccò da lui, prese la mano del ragazzo e la posizionò sul suo ventre toccando le mutandine.
Andrea era in estati, i suoi sogni stavano avverandosi, stava per fare ciò che sognava masturbandosi da solo.
La mano di Andrea esplorò quel tessuto morbidissimo, dalle trasparenze si intravedeva una leggera peluria scura, che delineava verticalmente la direzione da intraprendere.
Angy sapeva di averlo estasiato, non voleva allungare l'agonia.
Si sfilò lentamente le mutandine posizionandosi davanti alla faccia di Andrea.
Andrea poteva annusare il suo odore.
Allungò istintivamente la lingua, dando il via alle danze.
La peluria di Angy che copriva appena le grandi labbra in breve fu inumidita.
Le mani di Andrea alzate, toccavano i seni.
Era un turbinio di sensualità
Il cazzo di Andrea sembrava esplodere.
Angy prese una mano del ragazzo accompagnandola sul suo sesso.
Glielo fece esplorare, mostrando le grandi labbra, le piccole labbra ed infine...l'ingresso del suo intimo.
Lo invitò ad esplorala con una falange, poi con due, insegnandogli a masturbare una donna.
Gli mostrò anche il clito, e come lo si stuzzica.
Infine Angy, per un attimo si stacco dal ragazzo, arrivò al comodino per prendere un preservativo.
Poi ci ripensò
“è la tua prima volta, meglio senza”
- Ma io non sono molto pratico… dovrai guidarmi tu… - pigolò Andrea
- Quello non è un problema… vedrai che ti piacerà…
“Il piacere diviso in due raddoppia”
Fece distendere Andrea sul letto, col cazzo ritto poi, messasi fronte a lui, piano piano puntò la cappella all'ingresso del paradiso.
Si calò piano piano, impalandosi sul ragazzo.
Il filino che lega il glande si lacerò senza problemi.
Era dentro, Andrea era un uomo finalmente.
Lentamente Angy iniziò a muovere il bacino, alternando movimenti circolari a movimenti perpendicolari, affinché il cazzo di Andrea andasse a toccare ogni punto della parete uterina.
Angy per gratificare ancor di più Andrea ansimava
- Aaah… che bello il tuo cazzo dentro di me…. Si… spingilo, così… ahhh… aaaah… sono già bagnata ... Ahhhh ahhhhh…. - .
Ciò faceva sì che Andrea fosse maggiormente virile, come se ciò fosse possibile.
Francamente certi termini mi eccitarono ancor di più e, venni masturbandomi.
Le urla di Angy aumentarono di intensità, capii che stranamente aveva raggiunto l'orgasmo, cosa stranissima per una addetta del mestiere.
Era evidente che stava andando oltre, che quella situazione la intrigava.
Restò per qualche secondo accasciata sopra ad Andrea che la accarezzava dolcemente, adesso mi sembravano una normale coppia di innamorati…
Angy estrasse il membro di Andrea, il quale la guardò deluso.
Si stese sul letto spalancando le gambe ed invitandolo a penetrarla in quella posizione.
Era la classica posizione che tutti i ragazzi sognano.
Andrea puntò la sua asta sulla fica grodante d'umori e, con un colpo secco entrò.
Angy parve senza fiato.
Il ragazzo preso dalla foga la scopava con ritmi forsennati, sembrava impazzito.
Poi...dei sussulti, Angy capì
Fece in tempo a scansarlo da se, che una serie di fiotti di sperma coprirono il suo monte di venere.
Andrea si accasciò accanto a lei soddisfatto.
Angy teneramente lo baciò in bocca “Buon Compleanno”.

Da Angy siamo tornati altre volte...lei è diventata come una seconda mamma per Andrea...ma quella è un'altra storia.
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