tradimenti

Big Clit


di benves
20.09.2019    |    11.728    |    4 9.5
""Certo", mi rispose, "anche se non capisco perché, ci conosciamo da quasi 10 giorni e ieri è stata la prima volta”..."
Finalmente le agognate vacanze.
15 giorni di sole, spiaggia e relax in un paesino della Calabria con mia moglie
Sono un porno attore di film di nicchia, non sono certo famoso ma ci campo dignitosamente.
Ci siamo conosciuti sul set di un film quindi siamo entrambi consci della differenza tra sesso ed amore, eravamo lì per rilassarsi.
Al lido facemmo conoscenza con una giovane coppia, sulla 30ina, che aveva con un bambino piccolo.
Lui Calabrese, lei Milanese, erano lì per il mare e per far visita ai genitori di lui.
Lei, bella donna, un invidiabile culetto a mandolino e due tette sode di una terza misura, anche se con il viso leggermente butterato dall'acne adolescenziale.
Eravamo su due file contrapposte di ombrelloni, loro davanti a noi
Le prime giornate trascorsero in chiacchiere, come normalmente si fa d'abitudine con i vicini di ombrellone.
Lei portava dei costumi abbastanza larghi a mezza coscia, tipo pantaloncino, tranne un pomeriggio che ne usò uno normale.
Nello stendersi aprì leggermente le gambe senza malizia e notai una protuberanza proprio lì in mezzo.
Al momento non ci feci caso più di tanto, ma guardando meglio immaginai che doveva essere il suo clitoride e così, mi ritrovai a fissarla per quasi tutto il pomeriggio, facendo attenzione a mia moglie al marito di lei ma anche a lei perché non volevo che se ne accorgesse, per evitare una figuraccia. Tra chiacchiere ed aperitivi trascorse anche quel pomeriggio, con me che tentavo sempre di sbirciarle tra le gambe.
La mattina dopo, in acqua, lei mi affrontò e mi chiese perché il giorno precedente la fissassi così intensamente.
"Te ne sei accorta?" le chiesi.
"Certo", mi rispose, "anche se non capisco perché, ci conosciamo da quasi 10 giorni e ieri è stata la prima volta”.
Sfacciatamente le dissi che la guardavo in mezzo alle gambe.
"Si vede molto?"
"Si", e credo che deve essere una cosa bellissima" le risposi fissandola dritta negli occhi.
"Non me ne parlare, è la mia vergogna portarmi quest'affare tra le gambe, a volte mi sembro un uomo".
"Non devi vergognartene, è uno strumento di piacere e ciò che dà piacere non può essere vergognoso".
"Si, lo so, ma vorrei che mio marito l'apprezzasse, invece si limita a zomparmi addosso, quattro botte e tutto finisce, senza preoccuparsi del mio di piacere"
"Vuoi dire che non te l'ha mai leccato o succhiato?", le chiesi.
Mi rispose di no, che non sapeva cosa significasse godere, che l'aveva presa vergine.
Aveva sentito parlare del godimento fisico, ma non era sicura di averlo mai raggiunto.
Le chiesi se avesse internet a casa, e lei rispose affermativamente.
"Quando sei da sola fai una ricerca su internet”, e la indirizzai verso un mio blog personale
“scoprirai qualcosa di me, poi ne riparliamo".
Il pomeriggio si ripresentò in spiaggia e quasi non mi guardava, ma vedevo che aveva le guance rosse.
Approfittando di un momento che eravamo soli, mi avvicinai e, prima che potessi parlare mi chiese "ma davvero fai tutte quelle cose con le donne?, io non ne avrei mai il coraggio".
"Beh mi basterebbero 10 minuti da soli per farti ricredere" dissi con una vena di superbia.
Restò pensierosa e perplessa per un attimo poi mi disse
"vorrei provare, ma deve essere per una sola volta e non voglio che mi giudichi una troia"
"Tranquilla, se hai letto di me, sai anche che non giudico mai nessuno e, vedrai che ti servirà anche con tuo marito per la vostra vita futura di coppia".
A quel punto mi informò che l'indomani il marito andava a pesca in barca con suo padre, ed il bambino sarebbe stato con sua suocera quindi, sarebbe stata sola a casa per un po.
Era un invito che dovevo assolutamente accettare !
L'indomani inventai una scusa con mia moglie e alle 9 ero da lei.
Mi accolse col due pezzi della spiaggia, era bellissima
Mi trascinò dentro e prese subito a baciarmi con foga.
La sua bocca era dolce, sapeva di fragola
Presi a stringerle le tette dopo averle tirate fuori.
Due tette che non avevano bisogno di reggiseno, che iniziai a succhiare avidamente.
Infilai la mano destra nello slip per verificare se la mia prima impressione era esatta.
Non mi ero sbagliato, nelle mie mani c'era un clitoride lungo quanto metà del mio mignolo...un piccolo cazzo.
Ebbe un brivido come una scossa elettrica.
"scusa, ma lì sono molto sensibile" mi disse quasi miagolando
Mi prese per mano e mi condusse nella camera da letto
La stesi sul letto, la spogliai di quel poco che aveva indosso e finalmente apparve un qualcosa di meraviglioso, al di là di ogni immaginazione.
E' vero ! Tra le gambe aveva un piccolo cazzo, ma sotto c'erano due grandi labbra vaginali polpose, rosee e lucide di umori, perfettamente depilate
Mi spiegò che i peli le davano fastidio al clitoride
Il tutto sormontato da un triangolino sul monte di venere.
Uno spettacolo insomma, come diciamo dalle nostre parti: "3 chili di fica"
Mi ci fiondai
Presi a leccarla avidamente, spostai in alto il clitoride e passai la lingua tra le labbra della fica leccandole, gli umori che scendevano copiosi, aveva un buon sapore.
Glielo presi in bocca e presi a succhiarglielo quasi a fare un pompino a quel piccolo cazzetto.
Lei aveva gli occhi chiusi e si lasciava esplorare
Il suo corpo era attraversato da continue scariche, alternavo succhiate a leccate, così ché lei finalmente iniziò a godere, urlando !
"Oh Dio che bello, succhiami,leccami, fammi godere, non fermarti",
e più leccavo più si bagnava.
La sua fica secerneva umori bianchicci e attaccaticci ed era diventata parecchio scivolosa.
Finalmente l'apoteosi arrivò in modo scomposto
Il suo corpo si irrigidì, il suo monte di venere si contrasse più volte e le sue gambe si strinsero attorno alla mia testa facendomi anche male
Ebbe un orgasmo multiplo, vero, non come quelli che per lavoro vedevo
Un orgasmo copioso, liberatorio
Si accasciò stremata, finalmente appagata
Rimase stesa come una bambola inanimata
Avevamo poco tempo, così non le diedi tregua
La invitai a montarmi spora, a cavalcarmi
Lei sali su di me, me lo prese in mano puntandolo alla sua fica nell'intento di infilarselo dentro
La invitai a lasciar fare a me.
Glielo appoggiai tra le grandi labbra in modo che il suo clitoride fosse schiacciato tra il suo pube e il mio cazzo, invitandola a muoversi piano avanti e indietro, non avendo fretta di farsi penetrare.
“Il tuo clitoride è uno bellissimo strumento di piacere, devi solo saperlo suonare”
Seguendo i miei consigli così fece per parecchi minuti continuando a godere senza che il mio cazzo entrasse in lei
Mi sentivo come un direttore d'orchestra, le stavo dicendo come suonare e quale melodia intonare al fine di provare il massimo piacere da quello che lei invece credeva essere un suo handicap.
Si bagnava sempre di più finché, facilitato dai suoi stessi umori, il mio cazzo trovò il suo naturale percorso, entrando finalmente in lei.
Le uscì un urlo strozzato
Iniziò a muoversi in modo scomposto, cavalcandomi
Si vede che non era molto abituata, evidentemente con suo marito avevano solo fatto la posizione del missionario pensai.
La feci fermare e le spiegai come muovere il bacino, che doveva fare dei movimenti circolari, alternandoli a movimenti avanti e indietro e poi su e giù.
Doveva muoversi sul bacino alla ricerca del suo piacere !
Imparò in fretta, riprendendo così a godere
Il suo respiro era corto ed affannoso, tipo le donne quando stanno per partorire.
Iniziò così a gridare frasi scomposte "Me lo sento tutto dentro, mi sto sfondando, che bel cazzo che hai, scopami, fammi godere, sto impazzendo !!!"
La stesi completamente su di me e iniziai ad affondare con forti colpi pelvici
Le ero totalmente dentro che quando improvvisamente venne contorcendosi, il succo del suo godimento si sparse sulla mia pancia.
Finito di godere si stese rannicchiata a me, ma io avevo ancora a cazzo duro
Così la stesi nella classica posizione del missionario a lei più congeniale, penetrandola.
Dio come scivolava bene, era come un coltello caldo che penetrava in un panetto di burro.
Le alzai le gambe sulle mie spalle
Mi misi in ginocchio e con la destra le strizzavo le tette mentre con il pollice della sinistra le carezzavo il clitoride ingrossatosi ancor di più.
Era uno spettacolo vederla godere sotto i miei colpi, il suo corpo era un susseguirsi di scosse e brividi mentre mi urlava di chiavarla forte, che voleva ancora godere.
Le chiesi se era protetta, mi rispose di no ma che non faceva niente in quanto era sua intenzione fare un altro figlio.
Accelerai il ritmo e pizzicandole forte il clitoride tra le dita venimmo contemporaneamente,scaricandole ii mio piacere, tra le sue urla "scopami....sbattimi...oh Dio ci sono...ecco vengo, mi inondi, come sei caldo".
Ci riposammo, in attesa del secondo round.
Bevemmo qualcosa di fresco perché avevamo la gola riarsa.
Riprese lei l'iniziativa
Si mise inginocchiata di lato iniziando a succhiarmelo, i suoi freni inibitori parvero spariti.
Con la destra le carezzavo piano il clitoride gonfio, non ci mise molto a farmelo rizzare di nuovamente.
Quando fui pronto le chiesi di girarsi
"che vuoi fare?"
"Niente" risposi, solo sfondarti per bene la fichetta".
Tranquillizzata che non volessi farle il culo, si girò
Era inginocchiata a gambe chiuse con le tette e la testa appoggiate al letto, vedevo la sua fica bella in evidenza e gonfia
Appoggiai la cappella alla sua fica e spinsi.
Fui letteralmente risucchiato dentro di lei iniziando a pomparla.
La chiavavo forte, schiaffeggiandole il culo
Le sue urla e le frasi sconnesse riecheggiavano nella stanza.
Quella sua foga, quel suo sentirsi femmina per davvero e non come nei set che frequentavo dove tutto è finzione, mi fecero perdere la testa come poche volte mi è capitato nella mia vita.
In quel momento tradii la sua fiducia, facendo una cosa che non era da me
Con uno scatto fulmineo lo sfilai dalla fica ed incurante di tutto, con un sol colpo solo la inculai.
Fui subito dentro di lei, facilitato dagli umori copiosi che le erano colati sul buchino nelle precedente scopata e dal mio cazzo lucido e ben lubrificato.
Un potente grido riecheggiò
Fece dei movimenti scomposti cercando di rimuovere il corpo estraneo.
Più si muoveva e più le andavo a fondo: "Toglilo, mi stai facendo un male cane, toglilo per carità, mi sfondi".
"Buona" le dissi "ormai è fatta, ora passa e vedrai che godi", ma lei niente, continuò per un po a gridare poi, forse vedendo che era inutile, cominciò a rilassarsi
Iniziò così ad assecondare i miei movimenti, da prima leggermente, poi muovendosi avanti ed indietro, venendomi incontro.
"Lo tolgo?" le dissi ad un certo punto notando che invece le stava piacendo
"No, lascialo lì dov’è, anche se mi fa male sta iniziando a piacermi" belò.
Raccoglievo gli umori che colavano dalla fica e me li spalmavo sul cazzo, continuando ad incularla.
Quando fu bella larga e ricettiva, iniziai a muovermi sempre più velocemente, mentre con una mano le masturbavo il clitoride.
Iniziò così nuovamente a godere
"Sfondami, spaccami il culo, da oggi voglio essere una troia, non credevo si potesse godere così, chiava la tua puttana, inculami" farneticava in preda alla passione
Presi ad alternare profonde inculate a violente penetrazioni in fica, finché sentendola scossa da un violento orgasmo, le venni nel culetto.
Mi accasciai col mio cazzo che iniziava a perdere consistenza.
Volse lo sguardo verso di me
"Scusa per prima ma ho perso la testa, non è da me fare certe cose senza prima chiedere se sono gradite" le bisbigliai riferendomi al fatto di averla inculata
"Non preoccuparti, anche se mi hai fatto molto male ora sto bene ed ho scoperto un nuovo modo di fare sesso"
Ci baciammo stando per un poco abbracciati
Si era fatto tardi e dovevamo lasciarci.
Mi disse: "questa è stata l'unica volta che ho tradito mio marito, sono stata benissimo con te ma la cosa finisce qui. Amo mio marito e mio figlio, spero che capirai e non mi creerai problemi" "Tranquilla" le dissi, “anche io sono stato bene, sono del mestiere, non è mia intenzione creartene".
Ci lasciammo con un ultimo bacio.
Il pomeriggio non scese in spiaggia e neanche il giorno dopo.
La rividi l'ultimo giorno di vacanza, scese teneramente abbracciata al marito con il figlio nella mano.
Ci salutammo e trascorremmo la giornata in chiacchiere finché, approfittando di un momento che eravamo da soli sul bagnasciuga, le chiesi se andava tutto bene.
Mi disse:
"Si, meravigliosamente bene, ho messo in pratica con mio marito parecchie cose che ho fatto con te. Pensa non avevamo mai parlato di sesso, per pudore io verso di lui e lui verso di me.
Ora ci siamo chiariti e siamo giunti alla conclusione che mai più dovremo tenere nascoste e nostre fantasie.
Mi ha chiesto di dargli il didietro che desiderava da anni ma per paura di ferirmi non me lo avevo mai chiesto.
Mi è piaciuto farlo, forse perché con lui c'è amore
L'unico mio rammarico è che non è stato il primo, ma non importa, se non era per te probabilmente tra noi sarebbe finita male col passare degli anni"
Con una punta di invidia verso quella coppia innamorata, le dissi: "sono contento per te e per lui, però fatti viva, mi piacerebbe sapere come ti vanno le cose. Scrivimi da casa, mi farà piacere" "Sono sicura che lo farò" replicò andandosene.
Il pomeriggio tardi ci salutammo con casti baci sulle guance con la promessa/speranza di rivederci l'anno successivo
Lei mi baciò sulla guancia destra sussurrandomi all'orecchio "Grazie!!!".
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