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io mio figlio e la sua fidanzata


di benves
11.09.2018    |    36.696    |    9 8.9
"Non so se la telepatia abbia funzionato ma tant'è che Lapo con la mano mi fa cenno di avvicinarmi, senza parlare mi inginocchio davanti ad Irene, seduta, ..."
Suonano alla porta, è mio figlio che rientra a casa ed invece non è da solo come credevo

“ tuo figlio mi ha fatto una scena di gelosia”

La fidanzata di mio figlio Irene, entra in casa sbattendo la porta salutando così
Resto basito, solitamente mio figlio è sempre molto distaccato dalle sue fidanzate, una uscita di gelosia è assolutamente anomala per lui.

Mia moglie è fuori per lavoro, tocca a me quindi gestire la questione che altrimenti avrei lasciato volentieri a lei ma...mi sbagliavo.

Mio figlio Lapo è un bel ragazzo, atletico, pratica arti marziali ed ultimamente si diletta in MMA, una disciplina di combattimento e difesa personale.
Lui ha la classica “tartaruga” che tanto attira il “gentil sesso” mentre ormai io, della tartaruga ho solo il carapace.
Lapo è un ragazzotto Indiano, adottato da piccolo, con una pelle ambrata ed un fisico asciutto e proporzionato, enfatizzato dallo sport, è muscoloso ma non all'eccesso, pare il David di Michelangelo.
Io e mia moglie ne siamo sempre stati orgogliosi anche perché non ha mai creato problemi e si è sempre dimostrato il classico “bravo ragazzo”.

Lapo frequenta il primo anno di Università ed è sempre pieno di “ammiratrici” che puntualmente frequentano casa nostra.
La sua fisicità attira come mosche le ragazze e, visto in doccia, ha doti “nascoste” non indifferenti tanto da temere di diventare nonni prima del previsto.

Irene è l'ultima di una serie di ragazze viste aggirarsi per casa nostra e non solo, invitate anche nella nostra casa al mare dove hanno soggiornato per intere estati; mai avevo assistito a scenate di gelosia simili da parte sua !!!

“tuo figlio dice che questo vestitino che arriva appena sopra al ginocchio, è troppo corto” incalza Irene imbufalita, ed estrae dalla borsa un tubino nero, molto fine

Guardo Lapo con tono interrogativo, il quale mi sorride divertito.

“eravamo usciti per fare acquisti e quando mi ha visto con quel vestito mi ha obbligata a comprare dei jeans e maglietta, asserendo che questo vestito attira l'attenzione degli altri ragazzi” incalza Irene ancora più furibonda

Non so che dire, riesco solo a bisbigliare “dovrei vederlo indossato”

Irene non se lo fa ripetere e, quasi a sfida, si infila in camera di Lapo, indossa il vestito ed esce nel suo splendore.

Le sta veramente bene penso tra me, se solo avessi 20 anni in meno ci proverei anch'io con lei.

Irene è una ragazzetta mora di 19 anni, pelle bianchissima, ben proporzionata, terza di seno ed alta quanto lui.
Il contrasto della loro pelle li rende una coppia bellissima.

Guardo quel vestito e francamente non ci trovo nulla di male.

Lapo mi guarda e, strizzando l'occhio quasi a chiedermi di reggere il gioco incalza - “vedi, arriva poso sopra il ginocchio, se si piega, si siede od accavalla le gambe le si vedono le mutande”

“ma come fai a dire una cosa del genere” insiste Irene al mare eri orgoglioso dei complimenti che mi facevano per il mio bikini”
ed ancora più furiosa - “ora ti faccio vedere”, torna il camera, si sfila le mutandine e torna da noi.

Quasi a sfida verso mio figlio si piega in avanti fingendo di raccogliere qualcosa.
Il culetto che mette in evidenza è da applausi, tanto da crearmi una erezione.
Questo fare “da arbitro” della diatriba mi eccita.

Poi Irene va in salotto, chiedendoci di seguirla, si siede sul divano ed accavalla le gambe.

Effettivamente nell'accavallare le gambe qualcosa intravedo, mi pare di aver intravisto qualche pelo della sua fighetta ma, non voglio fomentare i ragazzi.

Lapo insiste - “ti si vede tutto” è evidente, e si gira verso di me

Irene più furiosa che mai, si alza in piedi, si sfila le mutandine - “così mi si vede tutto” ed inaspettatamente alza il vestitino mettendo in mostra la sua intimità.
Una strisciolina di pelo copre la sua fighetta; quel gesto non passa inosservato ad entrambi, facendocelo diventare duro.

Lapo resta sorpreso da quel gesto ed istintivamente cerca di coprire Irene.

La mano di mio figlio sulla sua intimità eccita Irene che, anziché allontanarla pone a sua volta la sua mano trattenendo quella di Lapo.

Mio figlio, non curante della mia presenza, inizia a toccarla, da prima carezzandole la peluria e poi, pian piano spingendo una falange all'ingresso della sua fighetta ormai inumidita.
Irene socchiude gli occhi abbandonandosi a quel ditalino inaspettato.
I suoi respiri si fanno sempre più veloci, divenendo in breve sospiri di piacere.

Non curanti della mia presenza si baciano appassionatamente, Lapo continua il ditalino mentre osservo la mano di lei sganciargli i jeans che cadono all'altezza delle caviglie, infilare la mano sotto gli slip, e tirare fuori l'uccello di mio figlio già in tiro. L'uccello è decisamente più grosso del mio sia come lunghezza che come diametro (ecco un altro motivo per il quale è sempre pieno di ragazze pensai).
Irene inizia a masturbarlo

Anziché defilarmi, decido di godermi lo spettacolo, mi siedo sul divano ed osservo silenzioso.

I ragazzi iniziano a masturbarsi vicendevolmente, la pelle chiarissima di lei in contrasto col la pelle ambrata di mio figlio fanno sì di essere spettatore di una meravigliosa tavolozza di colori; l'alternarsi roseo/ambrato della cappella di mio figlio, il pelo corvino e le rosee labbra della fica di lei, gli abiti che indossano, l'amaranto delle loro lingue...insomma un arcobaleno d'amore !!!

Non contento Lapo interrompe un attimo, le sfila il vestito e..resto basito, Irene non aveva neppure indossato il reggiseno, quindi mi appaiono le sue mammelle adornate delle rosse aureole con i capezzoli irti come spilli per l'eccitazione.

Lapo li bacia mentre riprende a masturbarla.
E' un attimo, Irene si irrigidisce, gli occhi si dilatano, un piccolo gemito e vedo colare il suo piacere dalle cosce d'avorio.

Si siede ansimante sul divano, in un attimo di lucidità dice a Lapo - “c'è tuo padre”

Lapo mi guarda, sorride sornione - “è di famiglia, vogliamo farlo partecipare”? Incalza ulteriormente - “se ben ricordi ti avevo più volte detto che avrei voluto vederti scopare con un altro, ma tu non volevi perché non ti andava di tradirmi, con lui non sarebbe tradimento, è mio padre”

A quelle parole il mio cazzo che raramente risponde, si sveglia

Irene resta basita un attimo - “non dire cazzate Lapo, è sempre un altro uomo”

Poi ci ripensa - “però se vuoi ...” e lascia in sospeso la frase

Io dentro di me, quasi telepaticamente cerco di trasmette a mio figlio ...Vuoi, vuoi, vuoi...

Non so se la telepatia abbia funzionato ma tant'è che Lapo con la mano mi fa cenno di avvicinarmi, senza parlare mi inginocchio davanti ad Irene, seduta, completamente nuda.

Lapo le allarga le gambe, mettendomi davanti la sua fighetta fradicia d'umori.

E' un invito che non posso rifiutare...tuffo il mio viso sulla sua intimità ed inizio a leccarla.

Le grandi labbra si sono chiuse, con la lingua le percorro, le insalivo, cercando al tempo stesso di incrociare gli sguardi di lei.

Lapo le bacia e le carezza i seni, concentrandosi sulle aureole che pian piano si gonfiano.
I capezzoli chiedono la loro parte e Lapo non si fa negare.

Irene ha gli occhi chiusi, dopo qualche colpo di lingua le grandi labbra si schiudono. La lingua si fa più audace, lecco le piccole labbra dando colpetti al clitoride.

Irene inizia ad ansimare, bacia Lapo voluttosamente.

Lapo si alza davanti a lei, la sua asta è all'altezza delle sue labbra, le quali in un attimo si impossessano della cappella.

Mentre Lapo si gode il pompino, io mi godo i sapori di Irene.
Non ho idea del tempo, so solo che ad un certo punto Irene si irrigidisce nuovamente, incrocia le gambe dietro la mia schiena e finalmente assaporo il suo miele.

Non mi accorgo che anche Lapo si sta irrigidendo. Irene afferra il suo cazzo, lo trattiene nella bocca e si fa venire in bocca. Cerca di trattenere tutto il suo piacere ma non ci riesce, un piccolo rigagnolo cola sulla sinistra lateralmente. Lei ingoia tutto e con la lingua và a cercare ciò che è uscito.

I ragazzi si siedono appagati, io resto in ginocchio davanti a loro.

Irene mi fa cenno di alzarmi, mi afferra la cintura e mi cala i pantaloni.
Il mio cazzo è in tiro come non mai da anni, ricordo di una gioventù ormai lontana.
Mi tira fuori il cazzo e, con la bocca che ancora sa di seme di mio figlio, inizia a darmi colpetti di lingua sulla cappella.
Mio figlio ha preso il mio posto ma, anziché usare la lingua, sta usando la sua cappella tornata già in tiro, facendola scorrere per tutta la fica di Irene.

Irene pare gradire il trattamento, socchiude gli occhi, talvolta ansima.
Le carezzo i seni, percorro con i polpastrelli le aureole, tintinno i capezzoli tornati duri per l'eccitazione, fino a quando la vedo chiudere gli occhi.

Con un colpo di reni mio figlio è entrato dentro di lei ed inizia a stantuffarla.

Irene segue l'eccitazione aumentando la foga del pompino che sto beatamente godendomi.

Temo di non resistere a lungo, non vorrei rovinare quell'idillio fino a quando mio figlio mi dice “vuoi scoparla”?

Irene lo guarda interrogativa ma non si oppone.

Faccio segno di si con la testa.

Mi stendo sul pavimento, la mia asta è ritta e desiderosa che Irene si impali.

Con estrema naturalezza Irene si alza, si pone a cavalcioni su di me, afferra la mia asta puntandola all'ingresso del suo paradiso. Pian piano scende, sento le pareti della vagina che non fanno attrito poiché dilatate dal mattarello di mio figlio..è completamente dentro.

Con le mani afferro i suoi seni, carezzandoli e concentrandomi sui capezzoli che sporgono prepotenti.

Irene inizia a muoversi, l'amazzone mi sta donando momenti di piacere giovanile.

Vedo Lapo che con le mani sulle spalle di Irene la spinge in basso verso il mio petto.

Poi le si posiziona dietro, la sua asta va a cercare lubrificazione degli umori, poi, la punta al culetto.

Irene sgrana gli occhi - “no Lapo non così lì no, sai che non voglio”

In effetti venni poi a sapere che Irene aveva sempre negato il suo culetto a Lapo e lui, aveva approfittato di quella circostanza.

Lapo imperturbabile, grazie alla sua forza muscolare, riuscì a trattenere Irene su di me, puntò la cappella all'anello del culetto...piano piano...riuscì a superarlo e si fermò.

Irene tremava, quando il cazzo di mio figlio entro urlò appena; vidi le lacrime scorrere sul suo viso. Mi precipitai a leccarle procurandole un sorriso.

Poi Lapo iniziò a scoparla nel culo.

Irene era ferma, immobile, io da sotto cercavo come potevo di scoparla; avere due cazzi dentro penso sia stata una sensazione piacevole tanté che dopo poco iniziò ad assecondare i movimenti di entrambi, fino ad arrivare ad incitarci con parole impensabili fino a poco tempo prima.

Lapo venne nuovamente, le venne nel culo. Io dopo pochissimo mi sforzai di scansare Irene e venni anche io appena fuori di lei, imbrattandole il pancino col mio seme.
Fu una sensazione bellissima, mai prima d'ora avevo provato una doppia penetrazione ed averla fatta con complice mio figlio fu bellissimo.

Qualche anno dopo mio figlio si sposò...con Irene; di giochetti simili non ne abbiamo più fatti ma, mi resta un bellissimo ricordo.
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