Racconti Erotici > orge > TRA DUE FUOCHI
orge

TRA DUE FUOCHI


di benves
09.06.2018    |    19.452    |    4 8.9
"Da allora anche Michele è entrato in società, io pur non piacendomi i due singolarmente ho molto apprezzato il trio e talvolta ci concediamo qualche svago dal..."
Mi chiamo Alice, sono una donna di 35 anni, taglia 42, capelli castani lunghi fino a metà schiena, 3° di seno occhi marroni.

Vi racconto cosa mi è successo qualche mese fa

Sono una Commercialista, abilitata da poco. Esercito presso lo stesso studio dove ho fatto il praticantato.
Il mio ex tutor (Luca) ora socio di studio è un omone di 50 anni, pelato, grasso ma molto competente.
Da subito mi ha accolto in studio come una figlia, mi ha insegnato il mestiere permettendomi di passare l'esame di abilitazione al primo tentativo.
Io mi sono sempre comportata diligentemente, vestita sempre in modo appropriato, sempre pantaloni e mai una gonna per non dare adito a nessun eventuale approccio che purtroppo in passato era capitato.
Vedevo in lui una guida, un faro, forse un secondo padre.
E' sempre stato paterno con me, mai un approccio, mai una allusione, fino a quando...

Quel pomeriggio si presenta in studio un Consulente del Lavoro, per una possibile collaborazione.
Essendo soci io mi accomodo con loro nella sala riunioni e vengono esposti i vari punti di vista ed i vari obiettivi che la collaborazione doveva far emergere.
Massimo (il Consulente del Lavoro) assomigliava molto a Luca, i due parevano quasi fratelli.
Le dinamiche dei discorsi andarono molto avanti, ci accorgemmo con stupore che erano le 20,30; a quel punto i due decisero di andare a cena ed io...con loro.
Avvisammo reciprocamente a casa (mio marito non ne fu molto felice ma “il lavoro avanti a tutto).
Fortunatamente a pochi passi dallo studio vi è un locale dove talvolta andiamo a pranzo quindi, ci dirigemmo lì.
La cena fu molto piacevole e non si basò solo sul lavoro, il vino bianco che accompagnava le pietanze a base di pesce scorreva bene in gola ed io, ingenuamente esagerai.

Luca molto premuroso si offrì di riaccompagnarmi a casa, io ingenuamente chiesi di ripassare prima dallo studio a prendere alcune pratiche che avevo lasciato lì e che mi sarebbero servite l'indomani mattina per andare in Camera di Commercio. Fu un errore !!!

Massimo e Luca mi scortarono in studio, come chiusi la porta io barcollai e mi diressi in bagno.
Non chiusi a chiave poiché temendo di sentirmi male, volevo poter essere soccorsa.

Non feci in tempo ad abbassarmi i pantaloni ed a fare pipì che i due entrarono in bagno, trovandomi in quella situazione.

Luca mi prese per le mani tirandomi fuori dal bagno, io che avevo i pantaloni e le mutandine alle caviglie camminavo come un pinguino.
Avevo vergogna di essere completamente ai loro sguardi ma Luca mi teneva per le mani sorreggendomi e non potevo coprirmi.

Massimo in un attimo mi sfilò scarpe, pantaloni e mutandine, poi mi afferrò per i piedi posandomi a sedere su una scrivania precedentemente da loro liberata dalle scartoffie.
Ero intontita dall'alcol e basita dalla situazione che aveva dell'incredibile.
In un attimo anche la camicetta mi fu sfilata.
Un apprezzamento di entrambi al reggiseno di pizzo e voilà, il mio seno era anch'esso all'aria.

Mi trovavo completamente nuda, su una scrivania in balia di due orsi affamati di sesso.

Ero troppo brilla per potermi ribellare.

Luca si impose in mezzo alle mie gambe leccandomi l'intimità, esplorandone ogni millimetro di pelle e mandandomi brividi lungo la schiena.

Michele si era impossessato dei miei seni che impastava come il pane, i capezzoli inturgiditi dal piacere erano un invito ad essere succhiati e così fece.

Non mi rendevo conto se ero in un sogno o nella realtà, so solo che provavo al tempo stesso schifo per quei due che stavano approfittando di me, e contemporaneamente ero pervasa dal piacere in ogni singolo poro della mia pelle.
Venni, venni e venni ancora non so quante volte sotto i colpi di lingua di quei due.

Non mi accorsi neppure quando Luca, estratto il suo cazzo, iniziò a penetrarmi. Me lo trovai dentro che pompava ritmicamente mentre Michele mi offriva il suo cazzo da prendere in bocca.

Imbambolata assecondavo ogni loro desiderio. Luca e Michele si diedero anche il cambio esaudendo le loro voglie, fino a quando si fermarono.

Michele si stese sul marmo del pavimento, io fui accompagnata ad impalarmi su di lui poi, come un ebete, non mi resi conto che volevano anche fare una doppia penetrazione ed infatti, sentii Luca entrare nel mio sfintere.
Non era la prima volta che lo prendevo in culo ma era la prima volta che subivo una doppia penetrazione e francamente mi piacque, eccome se mi piacque !!!

Non so quante volte ancora venni ma mi resi conto di quando vennero loro e, in un attimo di lucidità temetti il peggio !!!

Fortunatamente avevano indossato il preservativo e versarono il loro piacere in esso.

Non era finita, mi posizionarono in ginocchio e pretesero di essere ripuliti ed io, ancora una volta ubbidii.

Da allora anche Michele è entrato in società, io pur non piacendomi i due singolarmente ho molto apprezzato il trio e talvolta ci concediamo qualche svago dal lavoro.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per TRA DUE FUOCHI:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni