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Prime Esperienze

Ospite a casa di Clara


di benves
23.05.2020    |    3.066    |    0 9.7
"Lei mi confessò poi in macchina durante il ritorno, era riuscita a farsi scopare in piedi, e le era piaciuto anche se era durato poco..."
La mia amica Clara, compagna di studi universitari e di famiglia benestante, per quel fine settimana mi aveva invitato a casa sua, vicino a Foligno, dove i suoi avevano una villa con piscina.

Mi chiamo Elena, i miei sono contadini (si occupano di un vigneto vicino a Montalcino) e fanno i salti mortali per mandarmi all'Università; inutile dire che ho accettato di buon grado e con molto entusiasmo quella opportunità.

Era già tutto programmato, arrivo a casa sua il venerdì sera, relax con tintarella e bagno in piscina tutto il sabato, sabato sera in discoteca a Perugia, domenica relax fino a cena e poi ritorno a casa.
Tutto perfetto !!!

Mi ero accuratamente preparata i vestiti più belli che avevo, i miei si erano raccomandati in mille maniere di non fare l'arrogante e la maleducata, e mi avevano dato anche un paio di bottiglie di Brunello per non arrivare a mani vuote.

Il venerdì sera arrivò, ero emozionatissima. Clara venne a prendermi puntualissima con la sua Mercedes Classe A, il viaggio durò circa un'ora e mezzo e ci permise di programmare il fine settimana e di spettegolare anche sui compagni di corso.

Arrivammo a casa sua intorno alle 21, i suoi ci stavano aspettando per cenare assieme. Ero molto intimidita, proiettata in una realtà non mia.
I suoi genitori furono da subito gentilissimi ed ospitali, poi ad un tratto mi sentii fin troppo osservata.
“Clara hai un fratello? Non lo sapevo !”
“ah sì c'è anche lui” sbofonchiò con arroganza, accendendo subito il dissenso dei genitori.
Mi si presentò Claudio, un ragazzetto di 17 anni, fisico atletico, capelli corvini, insomma un bel tipo se non fosse stato così giovane
Io sono una bella ragazza a detta di molti, taglia 38, alta 1,70, capelli lunghi castani, occhi castani e...ahimé, 2 di seno ! Non mi aspettavo però di attrarre gli sguardi di quel giovanottino fino a quel punto, mi sentivo anche imbarazzata.

A cena avevo Claudio davanti a me, non mi toglieva gli occhi di dosso ma lo considerai il giusto, tanto per evitare di creare in lui eventuali illusioni, ero lì per divertirmi con la mia amica e non per avere una lumachina sbavante attaccata tutto il fine settimana.

Dopocena Clara mi fece vedere la casa, era splendida, un sogno, ed infine mi mostrò la mia camera, era al primo piano vicino alla sua.
Figuriamoci, una camera tutta per me, io che invece pensavo che avrei dormito con lei in una camera condivisa. Era un sogno
Allo stesso piano, vicino al bagno, c'era la camera di suo fratello, il quale ci aveva seguito in tutto il giro della casa. I suoi dormivano al secondo piano ove c'era anche un paio di stanze adibite a studio, per suo padre, che non ho ben capito che lavoro facesse.
Ma poco mi importava, ero lì per divertirmi
Verso mezzanotte io e Clara uscimmo, voleva farmi vedere Perugia di notte, e così andammo in macchina a fare un giro
Tornammo verso le 4 del mattino e ci addormentammo esauste ma felici
Sabato mattina verso le 10 Clara mi svegliò
“dai pigrona, fuori c'è un bel sole, facciamo colazione e stendiamoci a bordo piscina”
Misi il bikini che avevo preparato e mi fiondai disotto ove, una bella tavola imbandita con ogni be di Dio, aspettava solo di essere divorata da noi.
Suo fratello era già a bordo piscina improvvisando tuffi di qualsiasi genere per mettersi in mostra.
“non farci caso, mi ha detto che gli piaci e sta facendo di tutto per attirare la tua attenzione” bisbigliò Clara.
E così feci
Guardandolo bene, Claudio aveva un bel fisico, scolpito con la tartaruga ma, aimé, era troppo giovane, altrimenti una possibilità avrei anche potuto dargliela.
Non sono una santa, mi piacciono i ragazzi e, ho avuto le mie esperienze. Se mi piace un ragazzo non mi tiro indietro, insomma ...gliela do senza troppi problemi, ma Claudio era troppo piccolo per me.
La mattinana filò liscia, interrotta solo da sua madre che ci chiamava per il pranzo.
Pranzammo tutti assieme (il padre era sceso dal suo studio per pranzare con noi), poi io e Clara ci rifiondammo in piscina mentre Claudio prese lo scooter ed uscì con gli amici.
Finalmente sole, potemmo ricominciare a parlare e soprattutto a sparlare dei nostri compagni di corso.
Tra un bagno e molte chiacchere il pomeriggio passò piacevolmente.
Cenammo verso le 21 e poi ci preparammo per la discoteca
Claudio accenno al voler unirsi a noi ma, dopo uno sguardo fulminante di Clara alla madre, la madre negò fortunatamente a Claudio il permesso di venire
Volevamo avere campo libero per divertirci !
Io mi misi in tiro come se fosse stata l'ultima delle mie uscite
Lascia liberi i capelli, mi truccai pesantemente, un top nero senza reggiseno, una mini nera e scarpe rosso fuoco tacco 12 (era caldo e le calze non erano necessarie).
Anche Clara si mise in tiro, capelli anche lei lasciati al vento, truccatissima, magliettina bianca che metteva in mostra la sua 4 di seno, pantaloni attillatissimi e scarpe col tacco nerissime.
Insomma eravamo pronte a fare una strage !
Come Claudio mi vide sbavò come un lupo davanti alla preda appena cacciata ma, lo degnai appena di uno sguardo.
Uscimmo di casa verso le 23:30 dirigendoci verso una nota discoteca di Perugia dove Clara conosceva il buttafuori, che ci fece entrare senza pagare regalandoci anche un paio di bevute.
Inutile dire che attirammo subito l'attenzione, infatti da li a poco eravamo circondate da molti ragazzi
Uno in particolare mi piaceva così, mi staccai per un po da Clara e mi misi a pomiciare con lui in un angolo buio della discoteca
Massimo, così si chiamava, si dimostrò subito un abile baciatore, lo lasciai esplorare il mio corpo, arrivò perfino a masturbarmi, infilando la mano sotto ma minigonna. Non potemmo andare oltre, anche se avrei voluto, perchè ero ospite della mia amica e, allontanarmi con uno sconosciuto per divertirmi non mi pareva il caso. Così lo lasciai spingere fin dove la decenza poteva ma, lasciandolo parzialmente insoddisfatto.
Per farmi perdonare gli diedi il mio numero di cellulare, ripromettendomi di portare a termine la nostra conoscenza se fosse passato dalle mie parti. Deluso e rassegnato accettò ciò che potevo dargli in quel momento.
La mia micina era in ebollizione, l'essere stata masturbata senza aver potuto completare l'opera mi aveva lasciato un certo languorino.
Anche Clara si era data da fare, lei era riuscita ad andare oltre, facendosi portare nel bagno degli uomini e chiudendosi a chiave con uno conosciuto da poco. Lei mi confessò poi in macchina durante il ritorno, era riuscita a farsi scopare in piedi, e le era piaciuto anche se era durato poco.
Così, felici, un po brille e soddisfatte, verso le 4:30 rientrammo a casa
Dopo la buonanotte Clara si recò nella sua stanza, io dopo essermi cambiata e rimasta in completino intimo, andai silenziosamente e scalza, in bagno, prima di dormire.
Passando per il corridoio vidi la stanza di Claudio socchiusa ed illuminata.
Incuriosita mi misi a spiare
Era disteso sul letto col cellulare in una mano mentre con l'altra....si stava masturbando.
Incuriosita continuai a sbirciare
Notai innanzitutto che aveva un bell'arnese, almeno 18 centimetri e, con mio stupore, riuscii a vedere che stava osservando sul cellulare una foto...ero io in piscina, in bikini distesa al sole!
Rimasi allibita e stupefatta, mi sentii dei brividi percorrere la pelle.
Complice il fatto che avevo bevuto un po troppo, a quel punto mi affaccia di più, facendomi intravedere!
“ti diverti”? Dissi a bassa voce
Claudio cercò fulmineamente di ricomporsi, arrossendo.
A quel punto entrai chiudendomi la porta alle spalle
“davvero ti piaccio così tanto”?
Claudio era ammutolito
Osservavo sotto i suoi boxer quel cazzo ancora in tiro che a stento riusciva a contenersi
Mi avvicinai sempre di più a lui e, dopo aver appoggiato un ginocchio sul letto, con la mano andai ad accarezzare la stoffa dei boxer, saggiandone la consistenza.
“ti devo piacere tantissimo per farti questo effetto solo con una foto in bikini” incalzai
Claudio era inebetito, immobile come paralizzato.
La mia voglia repressa di poco prima in discoteca stava prendendo il sopravvento, la mia micina reclamava di essere soddisfatta.
Un attimo di esitazione e poi, fanculo che era giovanissimo, volevo divertirmi e lui, aveva dimostrato di volerlo più di me
Mi liberai del completino intimo mostrandomi completamente nuda al suo sguardo.
La mia micina completamente glabra miagolava quasi da quanto aveva voglia di essere appagata
Claudio balbettò appena “sei bellissima”
Così mi stesi accanto a lui
Misi una mano sui boxer, liberandogli il cazzo
Un totem di discrete dimensioni, come avevo visto, mi apparve
Guardai Claudio negli occhi poi, senza parlare, mi abbassai su quel cazzo, accogliendolo in bocca
Non so se quello fosse il suo primo pompino ma, parve apprezzare.
Non era più vergine, quello era evidente, in fin dei conti era un bel ragazzo e sicuramente qualche esperienza l'aveva avuta
Lo masturbavo e lo spompinavo contemporaneamente
Pose la mano sulla mia testa assecondandone i movimenti
Gustavo il sapore e l'odore del suo sesso
Ero abbastanza esperta, tant'è che ad un certo punto lo sentii sussultare
“eh no” pensai, ”non può finire così, voglio divertirmi anche io stavolta”
Claudio stava per sborrare ma io, prontamente, afferrai la cappella con pollice ed indice, interrompendo la sborrata, rimandandola nelle palle.
Claudio si contorse un attimo, quasi in segno di dissenso.
“non vorrai mica rovinare tutto” bisbigliai
Il ragazzo sorrise
Mi stesi su quel corpo, mettendo la mia micina all'altezza della sua bocca, per iniziare un 69
Non ho idea se comprendesse ciò che volevo ma, capì subito in fretta
E mentre io ripresi in bocca il suo arnese lui, da prima giocò con la mia fichetta con le mani, esplorandola, e poi, iniziò a baciarla e leccarla
Finalmente !!!
Non so quanto durammo ma, ad un certo punto, finalmente, fui io a venire, inondando le sue labbra del mio nettare.
Claudio per nulla sorpreso si fermò, staccandosi da me e ponendosi al mio fianco.
Mi carezzava tutto il corpo beandosi sia con la vista che con il tatto
Mi prese i capezzolini irti come chiodi, strizzandoli quasi a farmi male, mentre il suo cazzo continuava ad essere sugli attenti.
Dovevo portare a termine l'opera
Lo feci stendere supino poi montai sopra di lui
La mia intenzione era chiara, e lui parve felice
Afferrai quell'arnese, feci scorrere la cappella sull'entrata della mia fichetta grondante di umori e poi...pian piano...mi impalai.
Un grugnito di entrambi fu la colonna sonora dell'inizio di quell'amplesso inaspettato.
Lo cavalcavo come la più brava delle amazzoni
Alternavo i movimenti roteando il bacino
Volevo sentire quel cazzo dentro di me, facendolo aderire ad ogni parte, anche più remota, del mio essere donna
Le sue mani, fisse sui miei seni, stuzzicando i capezzoli, mi mandavano ulteriori scosse di piacere.
Ad un certo punto, all'unisono, sussultammo
Stavamo venendo
Anche in quella circostanza riuscii a stupire Claudio
Non so se fosse la prima volta che veniva dentro ad una donna ma, fu bellissimo per entrambi
Prendendo io la pillola, sentendolo venire, non mi scostai.
Lasciai che il suo desiderio esplodesse dentro di me, unendosi al mio
Appagandomi finalmente del piacere
Uno, due, tre sussulti
Mi sentii riempita del suo essere maschio
Mi scostai da lui, andando a prendere quel cazzo che si stava ammosciando tra le mie labbra
Lo ripulii per bene poi, forse deludendolo, scesi dal letto
Raccattai il mio completino intimo, lo indossai e, senza proferir parola, uscii andando in bagno
Tornando poi nella mia camera, mi addormentai
Verso le 11 fui svegliata da Clara
Scendemmo a fare colazione e ci fiondammo in piscina
Claudio era già li come la mattina precedente ma, stavolta mi guardava con occhi diversi
Io mi sentivo imbarazzata per l'accaduto ma anche felice ed appagata
La giornata trascorse spensierata
Dopo aver cenato ed essermi congedati dai suoi, montammo in macchina per tornare a casa
Eravamo stanche ma felici, quindi il viaggio iniziò in silenzio
Fu Clara ad interrompere quel silenzio
“ti sei divertita stanotte con mio fratello eh” disse con tono sornione
Io arrossii per l'imbarazzo
“non ti devi preoccupare” è un bel ragazzo ed anche se è giovanissimo ed è mio fratello, sai quante volte ho fantasticato di fare una cosa a quattro con un suo amico ed una mia amica...ora forse la mia fantasia potrà realizzarsi”
Le sorrisi
Ma quella è un'altra storia che forse, racconterò in futuro....to be continued
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