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io Uttam e mia moglie Alice


di benves
03.10.2018    |    23.034    |    14 9.7
"Decidemmo si spostarci Io ed Uttam accompagnammo Alice sempre bendata in camera da letto..."
Mi chiamo Michele, sono sposato da 15 anni con Alice
Alice è una ragazza timida, molto ben proporzionata, seconda di seno mora con capelli lunghi
Alice è molto pia e devota ma a letto...si scatena
Il sesso è sempre stato il punto di forza del nostro rapporto ma ultimamente, si stava inaridendo
Così io iniziai a stimolarla, fantasticando su un possibile menage a trois e lei pareva gradire, le era ritornato il vigore di un tempo e, quando a letto fantasticavo con l'uso di un fallo finto, si scatenava.
Infatti dopo averne parlato scopavamo di brutto e non ci facevamo mancare nulla…. sesso tradizionale, sesso orale, sesso anale, avevamo un sacco di giochini che usavamo a più non posso fantasticando sul possibile lui nel nostro letto...il gioco ci piaceva un sacco.
Naturalmente la fantasia era una cosa ma la realtà...e così non ero mai riuscito a concretizzarla.
Di nascosto da qualche settimana mi ero addentrato in queste chat erotiche, facendo amicizia con qualche uomo ma, cercando un possibile partner per iniziare mia moglie
Nessuno mi pareva all'altezza fino a quando non conobbi Uttam, un ragazzo indiano di circa 28 anni, bel fisico asciutto e ben curato, carino ed educato. Aveva una pelle ambrata, mi parve anche un tipo adatto.
Gli accennai la mia fantasia e lui subito si dichiarò disponibile.
Mi mandò anche una foto dei suoi genitali...caspita, 25 cm; temetti che la mia Alice potesse farsi male con un arnese del genere.
Anche io gli mandai un paio di foto di Alice scattate di nascosto, affinché potesse vederla ed apprezzarla come l'apprezzo io
Alice gli piacque ed infatti i messaggi si intensificarono
Mi raccontava cosa avrebbe voluto fare con noi, come lui avrebbe messo mia moglie al centro delle loro attenzioni e tante altre situazioni intriganti.
Nella mia menti il tarlo della trasgressione oramai si era annidato
Lui iniziò il suo dolce e peccaminoso martellamento, spiegandomi come avremmo potuto fare a soddisfare Alice.
Ci sapeva fare….. voleva essere a tutti i costi la nostra prima esperienza in tre.
Ne parlai una sera con Alice, lei si offese ma poi, i giorni seguenti non so cosa successe, ammise che ci voleva provare
Una mattina appena svegli ci guardammo e ognuno di noi negli occhi dell’altro vide la scintilla…. Ne parlammo un po’ e decidemmo di provarci, il più era fatto ci stavamo parlando apertamente, confidandoci, ma se solo uno dei due, al momento di concludere, si fosse sentito a disagio ci saremmo girati e avremmo lasciato perdere….
Ok affare fatto, cosi chiudemmo il discorso e ci salutammo, io al lavoro e lei alle mie faccende domestiche.
Quella piacevole sensazione di trasgressione non ci lasciò per tutto il giorno
La sera entrammo in chat e contattammo Uttam
Non feci vedere le foto di Uttam ad Alice per farla restare in suspance, volevo che fosse una sopresa
Alice non amava le persone di colore ma, ero certo che Uttam le sarebbe piaciuto
Una serie infinita di messaggi fino a quando decisi di incontrarlo prima io in un bar al fine di verificare l'attendibilità delle foto e la pulizia del ragazzo, si perché sarebbe entrato nella nostra intimità, doveva essere tutto perfetto per far si che il gioco mentale scattasse prepotente dentro di noi.
Era “l’eletto”, colui il quale ci avrebbe traghettato in questo nuovo mondo, cosi come Caronte traghettava le anime all’inferno, lui ci avrebbe guidati in questo inferno di trasgressione e di lussuria.
Incontrai Uttam un sabato mattina in un bar del centro, lo riconobbi subito
Dal vivo era più bello che in foto, fisico asciutto, vestito in modo molto ordinato, e soprattutto molto attento all'igiene
Parlammo a lungo, era molto educato, non aveva anche lui esperienze a tre ma, a detta sua, mia moglie era di una bellezza tale da spingerlo a condividere con noi questa esperienza
Decidemmo per l'incontro con Alice per il giovedì sera successivo
Tornato a casa parlai ad Alice dell'incontro, restando però sul vago dell'aspetto fisico di Uttam ma, rassicurandola che le sarebbe piaciuto
I pochi giorni che ci separavano da quel fatidico giovedì passavano molto lentamente e noi scopavamo due tre volte al giorno pensando a quel incontro, ci sarebbe potuto bastare così…. ma no, non questa volta, oramai avevamo deciso di fare il passo successivo.
Il mercoledì Alice andò dall’estetista per la depilazione integrale, voleva sentire completamente le sensazioni che questa esperienza le avrebbe lasciato addosso.
Io ero tesissimo, l'essere cornuto mi eccitava e mi ingelosiva al tempo stesso.
Mercoledì sera scegliemmo assieme i vestiti; vestitino nero molto corto e scollato, stivali col tacco, ed un intimo nero di pizzo
Io la guardai geloso….. “sei bellissima”.
Il giovedì mattina, prima di andare al lavoro salutandola notai che aveva negli occhi una luce che non so descrivere… era emozionata, lo vedevo, era molto eccitata, lo sentivo dall’odore del suo corpo, lo riconoscerei ovunque.
Giovedì sera cenammo in modo frugale
La casa era in perfetto ordine, nulla era stato lasciato al caso
Erano le 21, Uttam stava per arrivare, non ci parlavamo, erano i nostri occhi a parlare per noi
Suonarono alla porta, Alice ebbe un fremito.
Io avevo una sorpresa...estrassi dalla tasca una benda e le bendai gli occhi
Alice non se l'aspettava
“voglio che a parlare siano solo i tuoi sensi” le dissi e la feci accomodare bendata sul divano del salotto.
Lei mi sorrise assecondandomi
Entrò e gli feci un cenno, indicando Alice bendata, lui mi sorrise
Salutò Alice “buonasera”... finalmente sentiva la sua voce calda profonda sensuale erotica
Le prime parole che gli sentii dire le fecero accentuare la stretta allo stomaco,
“prendi un caffè” gli dissi
“no grazie” rispose a stento Uttam
Chissà come godrà la mia piccolina pensai, in mezzo a due bei maschioni
Poi la tensione e la timidezza ripresero il sopravvento.
Uttam non le staccava gli occhi di dosso
Le prese la mano baciandogliela da gentiluomo
Alice cercava di carpire il suo odore, cercava di immaginarselo
Eravamo tutti e tre tesi ma Alice ancor di più non potendolo vedere
La mia gelosia stava prendendo il sopravvento, avrei voluto mandarlo via, interrompere tutto ma, Alice sorrideva e non potevo cessare tutto per il mio egoismo
Eravamo pienamente consapevoli di ciò che sta per accadere veramente.
Mi siedo sul divano accanto ad Alice ed Uttam si siede dall'altra parte sempre accanto a lei
La bacio
Lei mi avvicina le labbra all’orecchio e mentre lo bacia e lo mordicchia mi sussurra “sono bagnata all’inverosimile” e mi allunga una mano sulla patta dei pantaloni.
Non serve che dica che anche io ero eccitato e si notava parecchio.
Con lo sguardo invito Uttam a baciarla
Lei si gira dall'altra parte e va incontro alle sue labbra
Il bacio è appassionato, vedo la lingua di lui entrare nella sua bocca
Le mani di Alice vanno sul corpo di Uttam, cercando di saggiarne la consistenza, ciò che gli occhi non vedono devono farlo il tatto
Uttam non la tocca, lascia che sia lei ad esplorarlo
Mi faccio coraggio, mi inginocchio davanti ad Alice, le metto le mani sotto la gonna e lentamente
le tolgo il perizoma zuppo di umori
Lo sfilo, è veramente fradicio, lo appoggio sul tavolo, è sono ancora più eccitata.
C’è una grande tensione erotica
Uttam lo prende, lo annusa, ed è inebriato da quell'essenza di donna.
Alice nel frattempo gli sta palpando la consistenza del pacco, pare gradire lo fa capire
Il ghiaccio è rotto tutti sappiamo ciò che vogliamo e lo vogliamo subito.
Prendo l'iniziativa.
Afferro delicatamente Alice e la faccio inginocchiare davanti a me che mi rimetto seduto sul divano, con il suo bel culo all’in su.
La invito a sbottonarmi i pantaloni ed a tirar fuori il mio cazzo.
Lo imbocca con grande avidità dall'eccitazione.
Uttam si alza, e quasi contemporaneamente vedo che le sue mani le alzano il vestito.
Alice ha un sussulto, ma continua il suo lavoro sul mio cazzo
Uttam ha davanti la sua figa glabra; inizia prima lenti colpetti di lingua poi, grazie anche a l'incitamento di Alice per i suoi mugolii, comincia a lavorarle la figa con le mani.
Prima con due, poi con tre e credo anche con quattro dita dentro di lei
I suoi sensi, ricettivi per la benda suglio occhi, sono all’ennesima potenza
Sente il respiro caldo di Uttam avvicinarsi al buco del culo, e la sua lingua entrarci dentro
Brividi per l'emozione e le sensazioni più conturbanti si stavano impossessando del suo corpo
Volevo che quel uomo che fino a poco prima era un estraneo avesse libero accesso alla sua intimità. Uttam le leccava anche la figa grondante di umori, il piacere era all'ennesima potenza, voleva essere posseduta lì all'istante
Staccandosi dal mio sesso nel farmi il pompino “Non ce la faccio più, lo voglio dentro” disse rivolgendosi a noi
“sicura che lo vuoi” risposi con un filo di voce tra il geloso e l'arrapato
“siiii” fu l'unica cosa che riuscì a dire tanto era eccitata
La feci alzare, delicatamente la liberai dei vestiti, era magnifica, nuda lì in mezzo al salotto davanti a due uomini di cui uno sconosciuto che non poteva vedere
Uttam nel frattempo si era a sua volta spogliato
Il suo cazzo maestoso svettava come un totem
Le si avvicinò baciandola nuovamente
Le esplorò tutto il corpo con le mani, i capezzoli di Alice svettavano e lui li baciò avidamente
Lei andò a cercare il suo cazzo, lo afferrò
Si rese subito conto che non era un cazzo normale, sia come lunghezza che come circonferenza; le sue piccole mani non riuscivano ad circondarlo
“wow esclamò, non farmi male” disse sorridendo ma pregustando il piacere che da lì a breve sarebbe arrivato.
Si inginocchiò davanti a lui, diede prima brevi colpetti alla cappella, poi con la lingua lo leccò tutto ed infine provò ad infilarselo in bocca
Non riusciva a farlo entrare tutto
Tastava i coglioni di Uttam gonfi di piacere
“lo voglio, ora”! disse in modo imperativo
Guardai Uttam, invitandolo ad accontentarla
Il ragazzo sorrise
La fece staccare dal suo cazzo
La accompagnò a re inginocchiarsi davanti a me, che mi ero riaccomodato sul divano
Alice riprese il mio cazzo spompinandolo
Uttam le si pose dietro
Aveva il culo e la fica di Alice davanti a se, che lo invitavano
Uno spettacolo meraviglioso
Puntò la cappella alla sua fica, le fece percorrere tutte le grandi labbra, le fece saggiare le piccole labbra ed infine lo puntò all'ingresso del paradiso
Alice era tutto un fremito, mi spompinava sempre più avidamente
Improvvisamente vidi quella cappella enorme violare il suo sesso.
Uttam entrò con decisione poi, si ferò un attimo dentro per farla abituare alle dimensioni
Alice era in estasi, si staccò dal mio cazzo proferendo le parole più porche che le avessi mai sentito pronunciare
La mia Alice, la mia santarellina in quel momento si è sono sentita veramente donna
Avevo due cazzi, tutti per se ed oltre a goderne era suo compito farli godere.
Con grande impegno continuava a spompinarmi mentre Uttam la scopava con un impeto animale
La sua figa era gonfia e bagnata, il clitoride era in piana erezione fuori dal suo cappuccio.
Dimenava il suo culetto assencondandone gli affondi, il non poter vedere quello stallone amplificava il piacere.
Decidemmo si spostarci
Io ed Uttam accompagnammo Alice sempre bendata in camera da letto.
Feci stendere Uttam e posizionai Alice a cavalcioni su di lui
Alice intuì, afferrò quella maestosa asta sempre in tiro, la posizionò sulla sua fica e lentamente, gustandosi quelle sensazioni, si impalò.
Quel cazzo la riempiva tutta, andava a toccare parti della sua intimità ancora inesplorata.
Si muoveva roteando il bacino, lo cavalcava come una amazzone
Era uno spettacolo magnifico.
Mi defilai un attimo, presi il cellulare e scattai qualche foto per immortalare quel magico momento
Mi accorsi che la gelosia era sparita, eravamo solo due uomini con un unico intento, dare piacere ad Alice
Posai il cellulare, montai sul letto a mia volta posizionandomi dietro ad Alice
La piegai sul corpo del giovane stallone e puntai la mia cappella al culetto
Alice ansimava dal piacere, mi invitò ad andare avanti, l'essere posseduta da due uomini era una nostra fantasia, che ora si sarebbe realizzata.
Usando gli umori che colavano dalla sua fighetta, lubrificai il culetto e...come nel burro, entrai senza resistenza
Iniziammo a muoverci all'unisono, Alice era ormai partita, diceva frasi sconnesse, provava sensazioni inebrianti e travolgenti
Non ho idea di quante volte stava venendo, era un un susseguirsi di orgasmi, le nostre due aste strofinavano contemporaneamente i suoi due canali, divisi solo da un piccolo lembo di pelle, quasi a toccarsi ed a chiudere un perfetto circuito elettrico di piacere
Quel sandwich tanto fantasticato ora era diventato realtà, la stavamo letteralmente spaccando, e lei ne godeva !
L’ennesimo orgasmo la lasciò senza forze e noi stavamo approfittando dei mie buchi con un impeto pazzesco, volevamo farla godere e godere del suo corpo all’infinito.
Improvviso come un temporale estivo ho avvertito il cazzo diventare più rigido, stava preannunciando l’orgasmo, le venni nel culetto con somma soddisfazione.
Mi staccai da loro, dovevo riposarmi, mi sedetti sulla poltrona a fianco al letto lasciando che loro continuassero da soli
Uttam ne approfittò per cambiare posizione, pose Alice al centro del letto, credevo le volesse levare la benda ma mi sbagliavo
Era nuda davanti a lui a gambe spalancate, il mio sperma le usciva dal culetto
Mi pose in mezzo a lei, puntò la sua nodosa asta alla fichetta e riprese a stantuffarla
Alice istintivamente chiuse le gambe dietro di lui quasi a trattenerlo ed a spingerlo più a fondo
Quel ragazzo era un toro, inesauribile
Mentre la inondava di piacere con i suoi affondi le baciava i seni, le leccava i capezzoli che parevano dover schizzare fuori dalle paunazze aureole
Ad un certo punto vidi il corpo di Uttam irrigidirsi, fece appena in tempo ad uscire dalla fighetta di Alice che schizzo una quantità di sperma indescrivibile che le si riversò sul monte di venere
Uno schizzo le arrivò perfino fino alle labbra, e con mio stupore Alice lo leccò
Era giunto il momento, tornai sul letto con loro e liberai Alice dalla benda
Guardò Uttam un attimo, gli sorrise e lo baciò con trasporto
Le loro lingue si trasmettevano piacere come due amanti affamati di sesso
Invitò Uttam a distendersi sul letto, si chinò sul suo cazzo ormai barzotto iniziando a ripulirlo.
A quell'età si riprende facilmente vigore e, in men che non si dica, Uttam era nuovamente in tiro.
Io osservavo quella meravigliosa sequenza, quasi fossi in un film porno
Decisi di restare spettatore
Alice si riposizionò su di lui come aveva fatto in precedenza ma, questa volta poteva fissarlo negli occhi
Afferrò quella cappella imponente posizionandola sulla sua fichetta e si calò a peso morto su di lui
Si impalava e toccava quei pettorali scolpiti, leccandosi le labbra per assaporare ancora quel capore di maschio
Godette un po, poi volle cambiare nuovamente posizione
Si mise a pecorina invitandolo a prenderla da dietro
Uttam l'accontentò
Prima stantuffò per bene la fica di Alice poi, vidi afferrare la sua asta e puntarla al culetto
“fai piano il tuo è un cazzo da guinness” disse pregustandosi il piacere
Uttam entrò senza fatica
La possedeva con vigore
Alice mi guardava, aveva la faccia sorridente e soddisfatta
Avvertii che stava per venire perché si irrigidì.
Percepii perfettamente quando gli schizzi di sborra le pervasero il culetto.
Uttam si accasciò sul letto
Alice venne verso di me, inginocchiandosi davanti alla poltrona
Afferrò il mio cazzo ormai rinvigorito ed iniziò a farmi il più bel pompino che mai avesse fatto
Non durai molto, stavo per venire e l'avvertii
Inaspettatamente non si scansò
Raramente aveva voluto prendere in bocca il mio piacere ma, quella volta era speciale
Ingoiò tutto “grazie amore mio” mi sussurrò
Si alzò andando in bagno a fare una doccia
Quando usci dalla doccia io ed Uttam ci eravamo rivestiti ed eravamo tornati in salotto a berci un cognac
Alice ci baciò entrambi sulla bocca, ero sazia…… sazia di cazzo...

to be continued
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