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Il pretesto della scommessa con mio marito


di benves
22.05.2013    |    64.518    |    4 9.1
"Potevo essere presa da Roberto nelle docce ma ciò non voleva dire vincere la scommessa..."
Con Giorgio ormai sono diversi anni che siamo sposati , abbastanza felicemente , con la passione ridimensionata ma, con la carica sessuale al top .
Sembra incredibile : più passa il tempo più ci amiamo a letto , facciamo più sesso adesso che non appena sposati .
Abbiamo superata la soglia dei quaranta ed ognuno di noi due ha una vita sessuale fuori casa che ci dà una carica e ci fa godere oltre il ragionevole i nostri amplessi .
Io lavoro in un ufficio di assicurazioni ed ho la possibilità di conoscere tanta gente e siccome sono una donna ancora piacente e , senza essere presuntuosa , molto sensuale mi capita di avere inviti a cena ed altro .
Sono molto sensibile alla gentilezza dei corteggiatori e non è raro che accetti gli inviti a cena che spesso finiscono nel visitare la collezione di farfalle a casa loro .
Mio marito , Giorgio , è ispettore di una casa di dolciumi , ed anche lui è sempre in giro per il Piemonte, ed avendo la favella facile ed essendo un bell'uomo gioviale ed allegro gli succede spesso di passare la serata insieme a qualche sgallettata che incontra sulla sua strada .
A volte sono sue colleghe, a volte sue clienti, a volte autostoppiste e così via.
La sera , se non è troppo tardi , ci raccontiamo le nostre avventure mentre ci prendiamo piacere uno dell'altra .
Non deve meravigliare il fatto che ci confidiamo le porcate che abbiamo fatto perché raccontare le cose nei minimi particolari ci eccita ad un punto tale che anche se siamo stanchi e soddisfatti non possiamo fare a meno di godere di noi , e tanto più godiamo del tradimento quanto più godiamo tra noi .
Lui va fuori melone se mi trova ancora eccitata dall'incontro avuto fino a qualche ora prima e, se per caso non ho avuto modo di lavarmi per svariati motivi e, quando mi penetra sente il seme di chi l'ha preceduto, non può trattenersi e sborra presto lasciandomi spesso a metà strada .
Tutto è cominciato , mi sembra , da lui .
Noi ci siamo conosciuti facendo campeggio con le nostre rispettive famiglie ed abbiamo continuato questo modo libero di fare le vacanze anche dopo che ci siamo sposati .
Io , da giovane , avevo avuto le mie esperienze e senz'altro lui aveva avuto le sue .
Siccome aveva trovato delle puttanelle sulla sua strada, quando mi sposò era terrorizzato di essere cornificato .
Poi il fatto di non avermi trovata come avrebbe voluto, malgrado fossi molto giovane, ritenne che avrei ceduto se fossi stata corteggiata a dovere .
Per ovviare a questo pericolo, lui mi prendeva tutte le sere, ed anche più volte durante il giorno, perché riteneva che una donna appagata non avesse motivo di cercare il piacere altrove .
Errore ! Più la donna è eccitata più desidera essere presa .
All'inizio lo lasciavo fare anche perché non è nella mia indole avere relazioni extraconiugali e non mi piace avere patemi d'animo col pericolo di essere scoperti .
Alla fine cominciò a stancarmi e gi dissi che non sempre la donna farcita in ogni momento resta paga di quello che ha avuto , anzi se i sensi sono esacerbati è più facile che accetti che altri entrino laddove il consorte ne è appena uscito .
Lui sosteneva che se la donna è guardata a vista è impossibile che lo tradisca, ed io gli feci notare che anche se un uomo è incollato alla moglie questa è tanto scaltra che riesce a tradirlo anche se il marito la porta a cavalcioni .
All'epoca non mi passava per la testa conoscere altri e rifiutavo sistematicamente la corte che le persone che incontravo mi facevano .
E intanto d'estate frequentavamo i campeggi .
Un anno eravamo a Colombelle di Sirmione perché avevo bisogno di fare delle cure alle terme, quindi approfittammo di fare le ferie mentre facevo le cure .
Le cure come si sa durano tre anni , cioè un mese di aerosol per tre anni .
E si discuteva spesso sul fatto della donna impossibilitata a tradire se viene tenuta sotto stretto controllo .
In quel campeggio c'era un inserviente , Roberto , muscoloso dinoccolato non molto bello e con andatura da buzzurro che m'incuriosiva .
Era molto gentile con tutti e ciò che mi piaceva di lui era il suo modo d'incedere curioso , sbarellato , aritmico come lo sono i lavoratori della terra .
Il viso non bello ma con un fascino che mi attraeva e m'intrigava e aveva un gonfiore in mezzo alle cosce che denotava un pacco non indifferente .
A me , a dire il vero , non interessa la dotazione eccessiva , anzi preferisco le cose normali. Amo giocare con la bocca, la mia natura non è molto aperta, perché non sono mai stata madre e questa vagina stretta fa impazzire gli uomini che ho conosciuto finora, perché si sentono avvolti quando sono dentro di me .
Sono più aperta dietro che davanti , merito di un mio familiare che, per evitare un'eventuale gravidanza indesiderata ed imbarazzante, mi iniziò alla sodomia, che ho coltivato avanti nel tempo.
Primo perché è molto sensuale e mi piace da morire, e la preferisco di gran lunga e poi, sempre per evitare la gravidanza .
Anche a mio marito piace prendermi in tal modo .
Fino ad allora non avevo mai pensato di tradire mio marito ma, il suo continuo martellamento, mi è sembrato una sfida, ed io anche se non sono una giocatrice, ho voluto accettarla come tale .
Il difficile è stato come attuarla, perché davvero lui mi era sempre addosso e mi controllava finanche quando andavo a pisciare nei cessi .
Il primo anno avevo notato il ragazzo ma non avevo ancora pensato d'irretirlo .
Il secondo tornammo per le cure e Roberto si ricordò di noi e ci salutò come dei vecchi amici . Ora il problema era come contattarlo , visto che non sono una puttana non potevo mica invitarlo dietro una siepe e farmi fottere .
Non sono una puttana anche se lo sono nell'anima come la maggior parte delle donne . Bisogna salvare la faccia .
Penso che anche Roberto aveva notato il mio fisico sensuale ed infatti a volte lo vedevo che mi spiava evitando mio marito onnipresente .
Ogni volta che entravo in acqua, quando ne uscivo, andavo a fare la doccia .
Le docce erano divise tra maschi e femmine e mio marito mi lasciava andare fiducioso perché sapeva che lì dentro avrei trovato solo donne, ed intanto teneva d'occhio lo stesso l'entrata .
Il locale non era molto largo , costituito di una specie di corridoio su cui si aprivano le sei porte delle docce .
Spesso Roberto lo trovavo là dentro a fare pulizia od altro e quando entravo ero costretta a sfiorarlo .
Allora cominciai a spiarlo quando andava a lavorare alle docce, ed in quel caso entravo in acqua e ne uscivo subito per correre a lavarmi .
Alla fine del mese di ferie, finalmente Roberto si accorse di me, e mi assecondò andando alle docce ogni volta che mi vedeva in acqua .
Ogni volta scambiavamo qualche frase con la voce rotta dall'emozione, perché dicevamo una cosa mentre ne pensavamo un'altra .
Gli ultimi giorni mi feci più audace e feci in modo che quando gli passavo vicino col dorso della mano gli toccavo il pacco .
Non riuscivo a trovare un modo per farmi prendere, così che giunsi all'ultimo giorno senza nulla concludere .
Volli salutare Roberto e col pericolo che entrasse qualcuno lo baciai in bocca infilandogli una mano nello slip, finalmente sentendo il cazzo che gli diventava duro, mentre lui annaspava con le mani sul mio seno, sulla pancia e sul pelo pubico .
Dovemmo staccarci per non essere scoperti e rientrai a Milano con la speranza che l'anno successivo avrei finalmente tratto il mio piacere .
Immaginavo tante situazioni ma mai fattibili , mai realizzabili in realtà .
Tornammo il terzo anno e chiesi che ci facessero montare la tenda sotto una pianta ai margini del campeggio, perché ci davano fastidio le compagnie di goderecci che si riuniscono per delle grandi tavolate, e poi rompono i coglioni fino a tardi suonando ballando e chiacchierando .
A me e mio marito piace la tranquillità, ed anche in ferie andiamo a letto presto perché ci piace coccolarci e giocare toccandoci, godendo di noi .
In cima ai miei pensieri era come tradire mio marito sotto i suoi occhi .
Un giorno fu lui a riprendere l'argomento ed io ne approfittai per lanciare in modo chiaro la mia sfida : - Se una donna vuole può essere presa da un altro mentre è stretta al suo uomo .- Impossibile a meno che quest'uomo non sia tonto cieco e sordo . -
Eppure sono sicura che se io voglio posso tradirti mentre ti sto accanto .
Impossibile .
Scommetterei quello che vuoi che me ne accorgerei .
Andammo avanti su questa discussione non sapendo però come avrei potuto vincere la scommessa .
Lui mi disse che se fossi riuscita mi avrebbe regalato un collier d'oro senza contropartita perché era sicuro dell'impossibilità, e gli sarebbe stato molto facile vincere .
Mi feci dare però l'assicurazione che non si sarebbe arrabbiato e non avrebbe fatto scene di gelosia .
Ora toccava a me trovare il modo .
Lui era sempre con me e non mi lasciava un minuto ed ogni giorno mi prendeva e spesso la sera mi copriva come il toro copre la vacca .
Le ferie duravano quattro settimane e già due erano passate, io mi lambiccavo il cervello . Potevo essere presa da Roberto nelle docce ma ciò non voleva dire vincere la scommessa . Ormai io e Roberto ci congiungevamo con gli sguardi ed eravamo allupati uno dell'altra sempre più .
Lui girava spesso nelle vicinanze della nostra tenda ed almeno due o tre volte al giorno c'incontravamo nelle docce, e quelle poche volte che eravamo da soli ci baciavamo, con le mani che esploravano tutto ciò che potevano esplorare .
Un giorno era lì vicino a sistemare la rete di recinzione mentre io e Giulio eravamo stesi sui materassini .
Vicino alla tenda c'era un grosso lampione che serviva ad illuminare parte del campeggio ed evitare che potesse entrare qualcuno all'interno .
Lo chiamai e gli gridai che il lampione dava fastidio di notte perché la luce troppo forte penetrava attraverso la tenda e c'impediva di stare al buio, e chiesi se si poteva spegnerlo .
Mi alzai e alzando un lembo della tenda gli dissi che quello era il mio lato.
Giulio si offrì di cambiare posto ma io insistetti che quello era il mio e ci ero abituata ed intanto avevo sollevato il lembo fino a scoprire parte del materasso .
Tenni duro sul fatto che non volevo cambiarlo con quello di mio marito e ribadii che se si poteva spegnere magari dalle dieci fino a mezzanotte mi avrebbe fatto un favore personale e mi avrebbe permesso di prender sonno .
Siamo poi stati a chiacchierare sullo stato dell'acqua , sul lago , sugli strimpellatori che si riuniscono per rompere i coglioni degli altri campeggiatori che amano la quiete, e sul caldo che spesso la notte ci faceva alzare il lembo della tenda per non soffocare ma, col rischio che qualche malintenzionato potesse penetrare all'interno .
Pensavo che avesse raccolto tutti gli indizzi ma, quella sera lo attesi inutilmente, e mi deluse . Lo avevo ritenuto più sagace , più perspicace .
Quando lo rividi il giorno dopo gli sussurrai con rabbia che lo avrei atteso quella sera o mai più .
Avevo la patatina ardente dalla voglia di essere visitata da Roberto , ormai era una scommessa con me stessa, che mi ritenevo attraente e non potevo sopportare di non essere concupita .
Mi ritenevo la più sexy di tutte le campeggiatrici e Roberto non poteva non desiderarmi .
Gay non mi pareva perciò avrebbe dovuto far fronte alle mie brame .
La sera Giulio mi prese come al solito davanti sempre perché ritiene che la donna farcita non desidera altro .
Lo lasciai fare e mentre mi penetrava il mio pensiero era rivolto a Roberto .
Ad un certo momento fu spento il lampione e la tenda precipitò nel buio totale .
Giulio si era rilassato e dopo un po lo sentii russare tranquillo .
Mi sembrò di sentire un fruscio fuori della tenda ma, poteva benissimo essere stata la mia immaginazione, però per evitare malintesi allungai sotto di essa le gambe nude fino all'alto delle cosce .
Solo qualche minuto ed una mano mi carezzò dolcemente le caviglie e risalì fino all'attaccatura dei glutei .
Mi allungai di più fino a portare fuori della tenda il bacino e parte della schiena .
Ero bocconi , a faccia ingiù .
Sentii una lingua saettare tra le cosce ed insinuarsi nel buchino del culo ed un'eccitazione mai sentita mi scosse tutto il corpo .
Allungai le mani e m'impadronii del cazzo molle di mio marito che dormiva il sonno dei giusti, cominciando a pomparlo, credendo di pompare quello di Roberto .
Giulio si svegliò e cercò di allontanarmi ma io ero una ventosa una mantide una sanguisuga attaccata al membro che faceva fatica a dare segni di vita .
Lo pompai a lungo fino a che mi misi inginocchio e mentre Roberto mi penetrava nel culo io sbavavo e succhiavo e risucchiavo il cazzo del mio uomo facendo dei versi per nascondere il lieve rumore che il ragazzo faceva alle mie spalle .
Il movimento del corpo atto ad attutire i colpi del mio amico alle spalle faceva affondare nella gola la nerchia del mio ignaro marito e, finalmente, lo risvegliò .
Si era eccitato, ed ora era lui ad affondare con forza nella gola e venne mentre anche Roberto mi annaffiò le viscere .
Mi sentivo come un peperone ripieno .
Davanti conservavo ancora il seme del mio Giulio , in bocca avevo quello che avevo provocato con la mia pompa ed il culo era allagato dal seme di Roberto che quatto quatto si era allontanato .
Giulio mi chiese come mai lo avessi svegliato così vogliosa io, che non esagero mai le mie voglie .
Aspettai un po e mentre ingoiavo il suo seme caldo e schioccando la lingua gli confessai che ero appena stata presa da un estraneo mentre lui mi pompava la bocca .
- Avrai sognato . Se ci fosse stato qualcuno me ne sarei accorto . - Eppure qualcuno c'era . Qualcuno che mi ha sodomizzata . Non ci credeva e per prova gli chiesi se ricordava dove si era sfogato prima di addormentarsi: - Nella vagina . -
Bene , toccami il culo che è ancora fuori della tenda e vedrai .
Lo fece , m'infilò un dito ed accese la lampada per controllare che fosse sperma e non altro .
Mi guardò a lungo in silenzio , aveva gli occhi spiritati e sinceramente temetti una reazione malevola nei miei confronti .
- Ma no , ma no , non è possibile ! Sei una troia più troia di una troia . Non può essere ! Ah ah ah, voi donne ne sapete una più del demonio, e tu una ancora di più .
Non è possibile ! E chi è stato ? Quando lo sentii ridere mi riebbi e , pur restando timorosa , non gli dissi chi mi aveva avuta .
- Se mi dici chi è stato l'eroe ti regalo un braccialetto col collier .
No , non glielo dissi e sinceramente non so perché visto che non si era arrabbiato e la sua era una semplice curiosità .
E fu da quella volta che la nostra vita di coppia ha preso tutta un'altra piega .
Ci siamo fatti degli amanti , alcuni fissi altri occasionali però, col patto che ci raccontiamo sempre tutto .
Non ci sfiora neanche l'idea della gelosia e siamo felici di sapere l'altro appagato mentre è col suo amante .
Ultimamente , complice l'età , abbiamo trovato un modo di godere che ci fa risparmiare energie e ci coinvolge senza che abbiamo un rapporto fisico .
Ci sediamo su due poltrone uno difronte all'altra e ci confidiamo i sogni le fantasie i fantasmi di come vorremmo essere presi o ci descriviamo le sensazioni ed i desideri di quando facciamo sesso coi nostri rispettivi partners .
A lui pace vedermi mentre mi penetro con dei falli di gomma e gode quando gli descrivo nei minimi particolari di come il capo ufficio mi prende appoggiata alla scrivania .
Ho notato che siamo molto legati , molto più legati spiritualmente di quanto non lo fossimo prima .
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