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OSPITE INATTESO


di benves
27.09.2016    |    46.289    |    11 9.4
"Mi sedei anche io, Francesco mi porse un bicchiere con del vino rosso; solitamente non bevo, perdo subito la lucidità ma, stranamente accettai..."
Mio marito Claudio si era fissato con Facebook, trascurava tutto pur di essere connesso.
A pranzo e cena aveva il cellulare fisso accanto, a letto era sul comodino
Non riuscivamo più a parlare
Era più connesso dei nostri figli, anche il suo lavoro ne stava risentendo.
Lui imprenditore edile trascurava tutto pur di essere on line, inutile dire che anche il nostro rapporto intimo ne risentiva.
Io sono Roberta, 40 anni ben portati (dicono), siamo sposati da 10 ed abbiamo 2 figli adolescenti.
Insomma, una sera se ne esce dicendo di aver ritrovato un commilitone che aveva fatto con lui il militare alla Cecchignola (Roma), era divorziato ed avevano fissato di ritrovarsi. Sarebbe stato ospite in casa nostra per il fine settimana.
Inutile dire che le mie obiezioni circa impegni presi con amici etc sono risultate inutili, così lui aveva deciso e così sarebbe stato.
Claudio da sempre è stato autoritario ma il passo da autoritario ad autoritarista è breve, anche i figli si stavano staccando da lui. Lui pareva fregarsene e si era dedicato totalmente a Facebook.
Anche tra noi le cose erano peggiorate, benché io facessi di tutto per tenermi in forma e per assecondarlo nei suoi “appetiti”, negli ultimi mesi era assente, non scopavamo più.
Avevo provato a stuzzicarlo, a vestirmi in modo audace, a fare la troia insomma ma non era più attratto da me, benché a giro dicessero che ero ancora appetibile; gli uomini per la strada provavano ad abbordarmi ma io, ero sempre rimasta fedele.
Dico era perchè sto per raccontare come il mio desiderio di essere donna è stato appagato.
Dicevo appunto che mio marito aveva invitato il suo ex commilitone, Francesco, divorziato e senza figli.
Si presenta a casa nostra di venerdì sera, prendendo possesso della stanza degli ospiti.
Un tipo sulla quarantina, capelli brizzolati, fisico palestrato, era un istruttore di volo.
A cena tutta la famiglia ascoltò noiosamente i ricordi dei due commilitoni, da subito notai che Francesco mi stava passando ai raggi X, pur essendo vestita di una tuta ginnica, il suo sguardo mi imbarazzava, mi faceva sentire nuda. Claudio si disinteressava della cosa, a lui bastava l'amico con cui chiaccherare.
Finita la cena i due si spostarono in tavernetta ad ubriacarsi, i ragazzi si recarono nelle loro stanze ed io rimasi a mettere a posto. Quando ebbi finito raggiunsi i due uomini in tavernetta trovando mio marito disteso a dormire sul divano ed il suo amico a guardare la tv sorseggiando del vino.
Mi sedei anche io, Francesco mi porse un bicchiere con del vino rosso; solitamente non bevo, perdo subito la lucidità ma, stranamente accettai.
In poco tempo il vino mi inebriò la vista, Francesco si fede audace ed iniziò a farmi complimenti sul mio seno (una terza naturale). Io lo lasciavo fare, lusingata.
La sua mano si posò sulla mia, lentamente saliva su per il braccio, poi arrivò a posarsi sul seno.
Ero inebetita. Mi palpeggiava, la cosa mi piaceva, ero seduta lì in presenza di mio marito ubriaco mentre una persona a me sconosciuta mi palpeggia ed io la lascio fare.
La mia inerzia lo fece diventare più audace, mi cinse a se, e mi baciò.
La sua lingua chiese spazio della mia bocca, le nostre lingue si intrecciarono.
La sua mano circoscriveva l'aureola del seno, il capezzolo stimolato si eresse reclamando attenzioni.
In un momento di lucidità mi chiesi cosa stessi facendo ma, le mie ultime difese caddero quando una vampata di piacere mi avvolse, stava leccando da sopra la stoffa il mio capezzolo. Ero in suo possesso, da lì a breve mi trovai con indosso solo l'intimo (tra l'altro nulla di eccezionale, mai mi sarei aspettata che ciò accadesse). Anche quello comunque ebbe vita breve, le sue mani mi parevano essere infinite, mi trovai nuda, a terra con lui che mi leccava la fica, ed io che anziché divincolarmi per il tradimento che andavo a compiere in presenza per giunta di mio marito, ne provavo gusto.
La mia fica secerneva umori come una fontana, tanto sesso represso che si scatenava e trovava il suo epilogo.
Non so che ora fosse e non me ne interessava, volevo ricambiare quell'immenso piacere; lo feci spogliare, estrassi il suo arnese di notevoli dimensioni e lo ingoiai fino alla radice.
Non sono mai stata una abile pompinara ma, in quel momento, era la foga e l'istinto a giudarmi.
Non mi accorsi neppure quando lui, forse inavvertitamente forse volontariamente, scarico il suo carico di sperma nella mia bocca. Non lo sputai, lo assaporai e lo ingoiai.
Delusa mi stavo per rivestire (solitamente mio marito non dura più di uno shot) quando lui interdetto mi blocco.
Si stese e pretese che io mi impalassi.
Piano piano scesi su di lui, ogni centimetro del suo membro aderiva alla mia fica, i miei umori favorivano la piacevole intrusione.
Iniziai a cavalcarlo, colavo umori più di una lumaca.
Si fermò, volle venire lui sopra di me; con colpi decisi spingeva più che poteva, i miei seni ballavano ad ogni affondo poi...ecco l'irreparabile...due tre sussulti ed il suo sperma mi invase.
Oh mio Dio esclamai, mi metterà incinta.
Il bel Francesco pareva non interessarsi mentre mio marito ubriaco russava rumorosamente sul divano.
Mentre mi crucciavo, si avvicinò nuovamente a me, baciandomi ed eccitandomi ancora stuzzicando ogni centimetro della mia pelle.
Avevo ancora la fica grondante di umori, mi fece mettere a pecorina.
Mentre attendevo che affondasse i colpi nella mia fica invece, prepotentemente mi violò l'ano inesplorato. Lanciai un grido ma mio marito restò inerte; nessuno mi aveva mai violato e lui, senza neppure chiedere il permesso si era preso questa libertà.
Lasciò che il mio ano si adattasse un attimo e poi, iniziò lentamente ad incularmi. La cosa iniziò a piacermi godevo ma in modo diverso, era un piacere più intenso. Riuscii a venire un altro paio di volte prima che lui per la terza volta venisse, questa volta nel mio culetto.
Ci accasciammo, lo baciai ringraziandolo di avermi fatto sentire nuovamente donna.
Il fine settimana passo senza che ci fossero altre occasioni (l'avrei tanto desiderato).
Quando ripartì la domenica riusci a farmi avere il suo numero di cellulare.
Da quel giorno qualche volta torna ospite a casa nostra, il copione è sempre il solito, lui fa ubriacare mio marito e poi ...mi diverto io
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