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Gay & Bisex

La mia adolescenza 12


di FRANK_1987
11.03.2019    |    7.699    |    3 9.3
"Ci sta fissando facendoci capire di aver trovato altri due con i quali trascorrere la nottata invece di scegliere di nuovo uno di noi ed io, facendogli..."
PREMESSA (DA LEGGERE E NON SALTARE): Il prossimo capitolo uscirà LUNEDI’. Questi racconti si collocano prima dell’inizio della saga “IL FIDANZATO DI MIA SORELLA”. Possono essere considerati dei prequel non dei sequel, quindi, se volete leggerli immedesimandovi, dovrete dimenticare tutto quello che avete letto finora o almeno cercare di posticiparlo nella vostra mente in modo da rendere queste letture più facili senza confondervi cronologicamente.

Esperimento d’amore

CAPITOLO 12

Io e Giorgio siamo ormai una coppia. Io amo lui e lui ama me. Funzioniamo come le altre coppie eterosessuali che però hanno il privilegio di camminare alla luce del sole. Noi invece sembriamo vampiri. L’unico momento per stare insieme, passeggiare mano nella mano e baciarci senza che nessuno ci noti, e’ la notte. Il problema di doverci vedere sempre di nascosto, però, va a farsi fottere quando, mentre ci incontriamo, i nostri ormoni diventano così scatenati che sembrano uscirci dal corpo. Non mi sono mai sentito così prima, neanche con Michele perché con Giorgio posso diventare troia e padrone allo stesso tempo mentre con il 14enne, per quanto mi piaceva il suo culetto violato per la prima volta dal mio cazzo, dovevo reprimere la mia parte di puttana per rendere omaggio soltanto alla sua. Da quando mio fratello Salvatore ha chiesto alla sua fidanzata Barbara di sposarlo, i miei incontri con Michele sono raddoppiati. Anche se non lo vedo ogni giorno, come succedeva prima, e’ sempre a casa mia insieme alla sua famiglia per preparare le nozze dei nostri fratelli, ma le cose tra noi non si sono affatto raffreddate. Non scopiamo più, perché ognuno sta con un ragazzo diverso, ma non siamo neanche diventati nemici avendo seguito ognuno la propria strada e anche i propri interessi. Io mi sono tolto lo sfizio di fargli il culo per la prima volta e lui ha voluto provare con me la più bella esperienza che un gay possa provare in tutta la sua vita. Sono le 22 di una sera di fine di Luglio e dopo la classica doccia ricostituente e rinfrescante, vado in camera mia. Sono davanti allo specchio dell’armadio con addosso soltanto le ,mutande. Strizzo il mio pacco così forte da farmelo diventare barzotto ma per impedire di sporcarmi, farmi un altro bidet e tardare ancora, lascio stare. Apro il cassetto del mio comò e prendo gli indumenti per la serata. Scelgo di indossare una camicia blu a fantasia e uno jeans scuro. Mi siedo sul letto e mi allaccio le scarpe, poi mi alzo e mi do un’altra occhiata. Sono talmente bello che chiunque mi salterebbe addosso. Pensando questo sento suonare due volte il clacson di una macchina. Do’ l’ultima sistemata ai capelli e poi esco. Davanti al vialetto c’e’ Giorgio che mi sta aspettando con le braccia conserte poggiato alla sua macchina. E’ bellissimo con la sua camicia bianca a righe nere orizzontali e il suo pantalone scuro. Mi avvicino a lui e lo bacio fregandomene se qualche vicino ci stia osservando. Tanto e’ estate e sono quasi tutti in piazza o in qualunque altra parte del paese a divertirsi e gli anziani non se ne stanno di certo ancora svegli fino a quest’ora. Nella mia bramosia di averlo, mi spingo un po’ oltre agguantandolo per i fianchi e limonandolo. Giorgio mi spinge all’indietro ricordandomi che siamo all’aperto e così entriamo nella sua macchina e ci dirigiamo verso il nostro locale preferito. Io non ho ancora la patente mentre lui si ed e’ bello vederlo guidare, veder poggiare le sue mani sullo sterzo distendendo i muscoli delle sue braccia toniche. Mi sento come quelle donne che si fanno scarrozzare dai loro fidanzati super boni e palestrati in bellissime macchine sportive. Durante il tragitto verso la nostra destinazione, però, Giorgio mi pone una questione che non avevo ancora preso in considerazione da quando abbiamo iniziato a scopare.
“Senti Giulio, ma tu hai intenzioni serie con me?”, mi domanda
“Che vuoi dire?”, gli chiedo
“Voglio dire che vuoi soltanto deliziarti con le mie carni oppure vuoi continuare a dividerti su più fronti?”, fa Giorgio ricordandosi delle mie relazioni segrete con il mio sverginatore e il muratore rumeno Stanislav
“Tu cosa vorresti che facessi?”
“Non lo so. So che per te il sesso e’ una cosa da fare liberamente ma se decidi di non interrompere quelle relazioni concedendo il tuo culo agli altri, allora voglio farlo anche io”, mi dice spiazzandomi ma senza farmi arrabbiare
“Facciamo una cosa”, gli dico mentre mi viene in mente un’idea “perché non facciamo come quando eravamo semplicemente amici che avvicinavamo gli uomini per l’uno o per l’altro? Solo che questa volta ci scoperemo entrambi. Ci stai?”
“Se e’ un modo per dirmi che non vuoi rompere quelle relazioni allora ci sto”
“Dici sul serio?”, gli domando stupefatto
“Certo”
“Scusa e’ che mi hai spiazzato. Pensavo dicessi di no”
“Anche io ho tutto il diritto di farmi sbattere dal maggior numero possibile di cazzi, mica ce l’hai soltanto tu”, fa Giorgio guidando senza perdere la concentrazione “e poi voglio provare anche altri culi, sperando di beccare un versatile” va avanti parlando mentre posteggia la macchina nel parcheggio del locale
Entriamo facilmente perché ormai ci conoscono tutti. Ordiniamo da bere e poi ci sediamo su un divanetto. La solita fauna si presenta davanti ai nostri occhi: per me tutti maschi mentre per Giorgio ci sono anche delle ragazze che farebbero al caso suo. Gli chiedo di mettere in pratica quello che ha detto in macchina chiedendogli chi voglia scoparsi e lui opta per un ragazzo. Mi dice che scoparsi una ragazza davanti a me, mentre io non avrei partecipato, non lo trova giusto e che, semmai si presenterà l’occasione di farsela, se la porterà in camera da solo senza la mia presenza. Io assecondo le sue fantasie bisessuali e lo bacio con passione. Scherziamo un po’ stuzzicandoci a vicenda sbottonandoci le nostre camice in modo da renderci più appetibili. Poco distante da noi c’e’ Sergio che sta flirtando con una coppia di fidanzati, un ragazzo e una ragazza, seduti confortevolmente a degli sgabelli. Ci sta fissando facendoci capire di aver trovato altri due con i quali trascorrere la nottata invece di scegliere di nuovo uno di noi ed io, facendogli dispetto, prendo Giorgio per il colletto della camicia e lo bacio appassionatamente. Quando Sergio capisce che ormai non sto più in fissa per lui perché mi sono trovato un altro, smette di guardarci e fa segno alla coppia di seguirlo nei bagni. Togliendogli la lingua dalla bocca, Giorgio mi domanda il perché di quel mio gesto e quando gli spiego la motivazione, ci rimane un po’ male pensando che io l’abbia solamente usato per far ingelosire un altro ma poi gli dico che mentre lo facevo, non desideravo quel bastardo che ci ha scopati separatamente, ma solo e soltanto lui. Sul volto di Giorgio ritorna ancora una volta il sereno e mentre ci facciamo le coccole, un ragazzo si fa strada tra la folla fermandosi a pochi metri da noi. Capelli e occhi castani, alto più o meno 180cm, indossa un pantalone grigio così come la maglietta a giromaniche che fa risaltare il suo corpo muscoloso. Ci fissa bevendo una birra direttamente dalla bottiglia e si tocca voluttuosamente l’addome con la mano sinistra gonfiando a esageratamente il bicipite corrispondente. Io e Giorgio ci mettiamo a ridere comprendendo di aver fatto di nuovo centro mentre il ragazzo ci saluta facendo un gesto con il capo. Alla vista del bicipite ingrossato non riesco a resistere e comunico al mio ragazzo di aver scelto la persona che questa sera ci inonderà di sperma.
“Voglio quello”, dico a Giorgio indicando il ragazzo
“Complimenti, ottima scelta”, esclama lui
“Lo invitiamo?”
“Non ti sembra un po’ troppo grande?”
“Non credo, potrebbe avere la nostra età e poi spero maggiormente che di più grande abbia qualcos’altro”, gli rispondo e scoppiamo in una fragorosa risata “vediamo se ci sta”, continuo alzandomi avvicinandomi al ragazzo
“Ciao, come va?”
“Bene, tu?”
“Alla grande. Cosa cerchi?”
“Un culo da scopare”, mi confessa senza peli sulla lingua
“Questa sera ne avrai due al prezzo di uno, ti interessa?”, gli domando spizzicandogli la maglia mentre lui osserva Giorgio che lo saluta con due dita
“Mi interessa eccome. Siete davvero belli e dalle facce mi ispirate cose porche. Mi sa che mi divertirò con voi”
“Puoi starne certo. Sono Giulio e lui e’ Giorgio”
“Io sono Costantino”, mi risponde stringendomi la mano
Porto Costantino al cospetto di Giorgio e ci sediamo accanto a lui. Parliamo un po’ scoprendo che ha 21anni, e’ della provincia di Milano ed e’ venuto in vacanza in Calabria per il clima più caldo che c’e’ rispetto alle località del Nord. Anche lui e’ come Giorgio, perché ha una fidanzata, ed ha approfittato di una uscita tra donne di lei per venire nel locale ed essere la nostra preda. Ci fa delle domande per verificare la nostra età e quando gli mostriamo i nostri documenti perché all’inizio non vuole crederci, si tranquillizza e ci invita nella camera del suo albergo. Saliti sulla nostra macchina, seguiamo Costantino che ci fa da safety car. Arrivati all’albergo, raggiungiamo la camera senza dare troppo nell’occhio ed io e Giorgio ci sediamo su delle poltrone. Il ragazzo ci offre delle birre che noi accettiamo e ci chiede che cosa vogliamo fare. Noi due ci guardiamo un attimo e poi rispondiamo che vogliamo fare sesso. Dopo averci apostrofato come delle troiette, Costantino ci ordina di spogliarci ma vuole che lo facciamo singolarmente e simulando uno spogliarello. Il primo che inizia e’ Giorgio il quale si alza dalla sua poltrona e inizia a sbottonarsi la camicia bianca a righe nere. Il corpo del mio fidanzato eccita tantissimo Costantino che si morde il labbro superiore e si tocca il pacco contemporaneamente. Quando Giorgio si leva anche i pantaloni restando in mutande, il milanese gli dice di sedersi accanto a noi. Le sue mani subito si approfittano del corpo del 18enne e anche le mie lo fanno scontrandosi con quelle del settentrionale. Prendendo l’iniziativa, Giorgio si siede a cavalcioni su Costantino ed io inizio a spogliarmi mentre si baciano con la lingua. Privato dei miei indumenti, mi siedo accanto a loro iniziando a segarmi il cazzo e Giorgio, mentre limona il 21enne, gli prende la mano sinistra e gliela mette sul mio membro che viene segato dalle mani del meneghino. Poi si inginocchia davanti a lui e libera un pene di 20cm.
“Aspetta”, fa Costantino smettendo di segarmi “andiamo sul letto”, continua risistemandosi i pantaloni e le mutande abbassate
“Qui non va bene?”, gli chiedo
“Lì staremo più comodi”
“Presto, voglio prenderlo in bocca”, gli risponde Giorgio
“Prima che la fidanzata ritorni”, gli faccio eco io
“Non tornerà presto, conoscendola”, dice Costantino “abbiamo tutto il tempo di divertirci senza nessuna interruzione”, prosegue
Giorgio si alza da terra e io e Costantino dal divano per raggiungere il letto. Io e Costantino ci sdraiamo sul materasso mentre Giorgio si inginocchia nuovamente davanti al ragazzo togliendogli ancora i pantaloni per prendergli il cazzo in bocca. E’ la prima volta che vedo Giorgio che succhia un bastone di carne, oltre al mio, e la cosa mi eccita. Riesce a far sparire nelle sue fauci tutta la dotazione del milanese che geme di piacere e allora io gli chiudo la bocca con la mia. Mentre ci baciamo, Giorgio lecca e succhia il cazzo di Costantino che mi accarezza il petto strizzandomi ogni tanto i capezzoli ed io mi masturbo. Intanto il mio ragazzo lecca la cappella alla nostra preda, l’asta e anche le palle finendo per sbattersi sulla lingua e sulle sue guance il cazzone altrui che tiene in mano. Quando Costantino lo prende per le tempie togliendogli il cazzo di bocca, io smetto di baciarlo e lui bacia il mio ragazzo per poi scendere dal materasso. Anche io seguo quello che fa il lombardo e, facendo inginocchiare Giorgio sul letto, gli tolgo l’intimo e poi mi denudo completamente. Costantino si siede per terra alla fine del letto prendendosi in bocca il mio cazzo mentre io lecco quello di Giorgio e lo penetro con tutte le mie dita usate una per volta. Il mio membro, invece, viene lavorato con la bocca da un ragazzo che ne ha già succhiati altri in vita sua. Non vedo l’ora di entrare nel culo di Giorgio ma poi Costantino finisce di succhiarmi facendomi spostare e si mette davanti al sedere che prima io scopavo con le dita. Si toglie la maglia e avvicina la sua banana sul forellino già lubrificato dalla mia saliva ed entra delicatamente. Io allargo le chiappe del mio ragazzo in modo che possa prendere ogni centimetro che il milanese gli sta buttando dentro.
“Che meraviglia”, esclama Costantino fermandosi con metà cazzo dentro il budello di Giorgio
“Ti piace?”, gli chiedo
“Certo che mi piace”
“Allora comincia a scopartelo vedrai che non te ne pentirai” cerco di spronarlo per far godere il mio fidanzato “l’ha aperto un negro con un cazzo da cavallo e io ci sono stato dentro. E’ la fine del mondo, fidati”
“Si, scopami Costa”
“Ti spacco il culo, troia”, gli risponde infuriato
Mentre Costantino inizia a scopare il culetto del mio fidanzato arpionato ai suoi fianchi, io salgo sul materasso restando in equilibrio e do il mio cazzo in bocca a Giorgio. Ora e’ tappato in ogni suo buco e non riesce ad esprimere il piacere che prova venendo infilzato come uno spiedino se non facendo dei versi che vengono soffocati dal mio membro che risuona nella sua bocca piena di saliva e pre-sperma. Intanto Costantino lo prende per il collo e lo fotte così forte che il mio cazzo gli entra ancora più in profondità facendolo tossire. Scopandogli la bocca, gli accarezzo la schiena e poi mi bacio con Costantino osservando come gli sta trombando il buco del culo. Lì dentro ci sono stato anche io e nonostante abbia assistito alla sua prima volta nel parco della nostra città, non ho mai visto come gode Giorgio con un cazzo in culo. Un cazzo diverso dal mio, naturalmente, perché ho soltanto potuto assistere all’amplesso da debita distanza allontanandomi dopo aver sborrato tra il fogliame senza capire se gli piace ripulire il cazzo dopo l’eiaculazione oppure no. La visione del dentro e fuori di Costantino mi fa eccitare così tanto che prendo la testa di Giorgio e gli scopo la bocca violentemente ma lui riesce un po’ ad aprirla facendo fuoriuscire la saliva che ha accumulato e che non ha potuto mandare giù. Quando dico a Costantino che mi voglio scopare Giorgio, lui smette ed io prendo il suo posto nel suo buchetto. Chiavarmi il foro anale del mio fidanzato ed accarezzarlo allo stesso tempo non ha davvero prezzo, e’ una di quelle cose che mi provocherebbero un’eiaculazione precoce. Solo il fatto di sfiorare la pelle delle sue chiappette, mi fa diventare matto. Lo farei per giorni rinunciando anche a scoparlo ma non a toccarlo.
“Da quanto state insieme?”, chiede Costantino sdraiato sul materasso ma con la schiena leggermente sollevata mentre Giorgio lo succhia
“Da un po’”, gli rispondo
“E avete già questa complicità?”
“Ci capiamo al volo”
“Beati voi”, risponde Costantino con un pizzico di amarezza “io non posso dire alla mia ragazza quello che mi piace fare con i maschi”
“Mi dispiace per te amico”, gli rispondo mentre mi scopo il culo del mio ragazzo
“Forse dovrei lasciarla”
“Ma che cos’e’?”, esclama Giorgio “una seduta di psicoterapia?”, domanda
“Stai zitto”, lo rimprovero sculacciando
“Scopatemi invece di…uuuhhh…fare gli psicologici”
“Ha ragione”, risponde Costantino “anche se lei non capirà non devo di certo perdermi tutto questo”
“Bravo Costa e adesso scopatemi. Scopami Giù, scopati…aaahhh…la tua puttana”, mi incita Giorgio anche se non c’e’ bisogno di farlo “e tu”, continua rivolgendosi a Costantino “fottimi…ooohhh…la bocca, porco”
Costantino muove il suo bacino freneticamente contro la boccuccia di Giorgio scopandosela. Il ragazzo, comunque, riesce a prendere il controllo della situazione segandolo e succhiandolo contemporaneamente mentre io poggio la mia gamba destra sul materasso penetrandolo ancora di più e sculacciandolo. Sto sudando come un maiale e i miei capelli dal ciuffo fluente si appiccicano sulla fronte ma subito li scosto e con la mano bagnata di sudore, afferro i fianchi di Giorgio e continuo a scoparlo imperterrito. Forse lo sto facendo per non fargli fare il paragone con la scopata che ha appena consumato con Costantino ma anche perché ormai mi piace stare dentro al suo culo, dentro ad ogni culo che mi scoperò in futuro. Affondando il mio cazzo nelle sue viscere esplorate da altri peni, Giorgio mi comunica di aver lubrificato a dovere il randello di Costantino apposta per me e di avvalermene. Sfilandomi dal mio ragazzo, mi siedo sul pene di Costantino e lo faccio entrare in me. Il ragazzo, con le sue mani attaccate alle mie natiche, inizia a muovere dolcemente il suo obelisco verso l’alto e di conseguenza spinge il mio bacino verso il basso mentre io mi accarezzo il coccige e il suo cazzo ben piantato nella mia entrata posteriore. Giorgio, dal canto suo, si fa succhiare dal mio scopatore. Dopo averlo convinto a diventare anche attivo, ormai si sta sciogliendo prendendo molte iniziative.
“Cazzo, questo e’ più largo del tuo”, dice Costantino a Giorgio
“Ci credo, e’ da tanto che prende cazzi”, gli risponde
“Davvero?”, fa il milanese sconcertato
“Certamente”, gli dico “da quando avevo…aaahhh…15anni. Ne ho preso pochi ma c’e’ stato…ooohhh…un periodo che mi scopavano…uuuhhh…quasi ogni giorno”, gli spiego
“Che mignotta che sei”
“Mi piace il cazzo”, affermo cavalcando quello lombardo
“E il mio com’e’?”
“Bello lungo”
“Sei davvero assatanato”
“Non sai…aaahhh…quanto”
“Ne ho il vago sospetto, sai?”, fa Costantino “non fermarti e impalati sopra il mio cazzo”
“Si, mi impalo, mi impalo. Ora te lo stacco…ooohhh…e me lo lascio nel culo”, gli dico facendolo quasi spaventare
Poggiando le mani sul torace di Costantino e le ginocchia sul materasso, mi apro ancora di più penetrandomi da solo sopra la sua minchia. Galoppo senza sosta mentre Giorgio si fa succhiare il cazzo e il mio scopatore cerca di tenermi fermo per la schiena tentando di dominarmi oppure perché ha paura che io possa compiere quello che gli ho risposto alla sua ultima affermazione. Sono quasi le 23 e siamo nel letto di un perfetto sconosciuto intenti a usufruire del cazzo di un altro ragazzo. Uno di quelli che domani, se li incontri con le loro fidanzate, neanche ti salutano ma che invece quando sono da soli, si trasformano in delle puttane peggio di noi. Questo tuttavia non e’ il caso di Costantino perché, anche se Giorgio sperava di incontrare un tipo versatile, ne abbiamo adescato uno che non si fa prendere per il culo, sia letteralmente che metaforicamente parlando. Però, a pensarci bene, non e’ andata poi così male perché lui aveva qualche remora a fare l’attivo prima di farlo con me quindi adesso non deve fare altro che preoccuparsi di godere solamente con il suo didietro. A dire la verità, e’ un peccato non fare sesso da attivi anche noi con Costantino, nonostante a lui piaccia leccare il cazzo, ma non ha ancora voluto perdere la sua verginità anale perché il suo buco non e’ stato mai sfiorato da nessuno in vita sua. Ormai riesco a cogliere la differenza tra il mio e quello dei verginelli e il buchetto di Costantino non ha mai visto un cazzo avvicinarsi così tanto da potergli entrare dentro ed aprirlo come si deve.
“Sto per venire”, fa Giorgio
“Vienimi in bocca”, gli risponde Costantino
“Cosa?”, gli chiede non credendo che uno come lui potesse desiderare una cosa simile
“Fammi assaggiare il tuo succo”
“Dai Giorgio fai assaggiare a questo frocio il tuo nettare”, incito il mio ragazzo
“Bada a come parli”, dice Costantino dandomi due forti schiaffi sulle natiche “io non sono frocio come lo siete voi”, continua facendomi venire voglia di spiegargli che Giorgio non e’ completamente omosessuale, e, anche se non da il culo, si sta scopando comunque un ragazzo e questo fa di lui automaticamente non un gay ma neanche un eterosessuale fino al midollo come sta professando in questo momento
“Eccomi, sto venendo”, termina Giorgio sborrando sulla faccia di Costantino imbrattandogli tutto il mento con la sua vernice bianca
“Mmh, davvero buona”, borbotta Costantino leccandosi le labbra
Poi ripulisce il cazzo che e’ appena venuto e poi prendo il mio in mano. Giorgio si china sul torace del milanese mentre io mi sego e poi sborro sul pube di quest’ultimo e anche in bocca al mio fidanzato. Giorgio fa man bassa del mio sperma lucidandomi il pene e leccando tutto quello che e’ caduto sul ventre di chi e’ ancora dentro di me. Costantino, invece, toglie il cazzo dal mio culo ed eiacula sulle mie chiappe che vengono oleate per bene dalle mani sapienti del mio ragazzo anche se io mi infilo il cazzo sporco di sborra nel mio ano. Faccio su e giù lentamente, giusto il tempo che diventi floscio, e poi me lo tolgo dal culo sdraiandomi sul lato destro del letto mentre Giorgio si sdraia su quello sinistro e baciamo Costantino. Dopo averlo ringraziato per la scopata, ritorniamo ognuno a casa propria. Purtroppo non abbiamo più visto Costantino ne’ in giro per le strade ne’ tantomeno nel locale giungendo alla conclusione che forse se ne sia tornato nella sua città oppure lui e la sua fidanzata abbiano deciso di continuare la vacanza in un altro luogo per non villeggiare solamente qui da noi perdendosi le altre meraviglie calabresi o italiane che siano. La cosa un po’ mi dispiace perché ero sicuro che con lui potevamo vederci ancora ma c’e’ un sacco di gente che dobbiamo conoscere e non solo nel nostro locale trasformato quasi in alcova. La prossima scopata che andrà ad unirsi alle altre ce la porge su un piatto d’argento un luogo che Giorgio ama con tutto se stesso mentre io odio con tutto me stesso: la spiaggia…

FINE CAPITOLO 12

TO BE CONTINUED

QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA ADOLESCENZA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI.
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