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Gay & Bisex

I giocatori di football 2


di FRANK_1987
13.06.2018    |    12.598    |    5 9.7
"Il mio sedere, avvolto nel pantaloncino corto ed aderente, e’ lì in bella mostra..."
Arrivati davanti al bowling, Jackson parcheggia la sua auto e io e mia sorella scendiamo. Tutti e tre entriamo nel bowling e con mio rammarico, che dopo si trasformò in eccitazione, vidi anche Taylor, Trevor e Justin. Dopo l’ iniziale imbarazzo dei tre formiamo le squadre: io, mia sorella e Jackson contro Trevor, Taylor e Justin.
Sfortunatamente per mia sorella e Jackson, io sono una schiappa a bowling e questo mi portava a non essere a mio agio nel gruppo e ad una calura insopportabile. Decisi così di andare al bagno e cambiarmi. Dopo un po’ uscii indossando un pantaloncino corto aderente (da noi in Louisiana fa molto caldo e nessuno ci fa caso) e vidi che tutti mi guardano ma non me ne frega niente. Anche Jackson, Trevor, Taylor e Justin mi guardano e questo mi eccita. Prendo una palla e mi avvicino alla pista.
“Aspetta, ti aiuto io”, disse Jackson e si avvicina a me. Mette la sua mano destra sulla mia e quella sinistra sul mio fianco sinistro “Devi cercare di colpire nel centro della pista” “Come tu stai cercando di colpire la mia?”, risposi, infatti potevo sentire bene la sua bestia posizionata tra le mie chiappette. Lui si allontana e mi da una sberla in testa facendomi cadere la palla dalle mani e non riuscendo a fare strike. Trevor, Taylor e Justin esultarono di gioia. Io mi siedo accanto a mia sorella e Jackson mi guarda in malo modo ma io sono contento. La serata passa così, e’ anche un po’ noiosa, ma non importa l’ importante e’ che Jackson sia lui insieme a me.
Quando toccava tirare a me, Jackson non si alzò più per venire ad aiutarmi e ogni volta che sbagliavo un tiro e mi giravo verso la mia squadra, potevo notare che i suoi occhi erano sempre fissi su di me, sulle mie cosce o sul mio culo. Jackson e mia sorella stavano insieme da un mese ma tra loro non c’era grande alchimia. Non erano come quelle coppie di adolescenti che non perdono occasione per toccarsi dappertutto oppure per infilare la lingua l’ uno nella bocca dell’ altra. Evidentemente a Jackson piaceva soltanto il suo culo e a lei andava bene così. Jackson e’ il più bel ragazzo del liceo e chiunque farebbe carte false soltanto per una sveltina, ragazze e ragazzi, compreso io. Si arrabbia molto quando non riesco a fare strike e mi dice di andarmene a casa. Ma sono sicuro che non lo fa perché non sono bravo a giocare ma perché lo imbarazzo. Lo capisco perché non mi guarda mai negli occhi e anche da come suda. Solo una volta l’ ho visto sudare così tanto. Poche ore prima quando mi ha scopato insieme ai suoi tre amici negli spogliatoi. Trevor, Taylor e Justin erano rilassati e non si curavano di me.
La serata era giunta al termine, purtroppo. Io mi alzo, poggio la gamba destra su una panca e mi allaccio le scarpe. Il mio sedere, avvolto nel pantaloncino corto ed aderente, e’ lì in bella mostra. Quando finisco di allacciarmi le scarpe e mi giro, noto che Jackson mi guarda ancora il sedere e si tocca la patta che quasi stava per esplodere. Dico che devo andare in bagno e mi incammino nel corridoio, mi giro e guardare e vedo Justin fare un segno con la testa a Jackson. Entro in bagno, faccio i miei bisogni, mi lavo le mani e ad un tratto la porta sbatte e Jackson entra furibondo. Mi prende per il collo della maglietta e mi sbatte contro la porta di una toilette.
“Ma che cosa stai facendo?”, gli chiedo
“Che cosa sto facendo io? Cosa stai facendo tu? Cosa stai facendo tu a me?”, risponde lui
Io non capivo e Jackson inizia ad infilare la sua mano destra dentro i miei pantaloncini stretti fino ad arrivare a stimolare il mio buchino. Io ansimo di piacere e poi lui fa una cosa che mai mi sarei aspettato. Mi bacia. Sento le sue labbra sulle mie, sanno di pesca, forse perché aveva baciato mia sorella. La sua lingua si infila nella mia bocca e la mia nella sua. Limoniamo per un po’ e poi lui smette di baciarmi. Io sono incredulo ma poi prende la mia testa tra le sue mani e attendendo un altro bacio, lui lecca dal mento fino al naso.
“Mi sei entrato nel sangue, Duncan. Non mi era mai successo”, mi dice
“Eh, già uno spacca fighe come te. Però ti piace anche il culo. Come quello di mia sorella. Me lo hai detto tu, ricordi?”, rispondo io
“Si, ma non avevo mai provato una cosa del genere verso un altro ragazzo”
“Sta’ zitto e baciami”, gli dico io ma lui invece mi gira e mi abbassa i pantaloncini. Sento il rumore della sua zip e capisco che ha liberato la bestia quando essa sbatte contro la mia chiappa destra. Poi si inumidisce il cazzo e anche il mio culo e me lo sbatte dentro tutto in un colpo da dietro e in piedi.Grido di piacere, mi piace il suo cazzo e mi piace ancora di più quando lo prendo in una situazione di imbarazzo o di pericolo come questa.
“Credevo che fosse solo sesso ma comincio a pensare che non lo sia più”, mi dice.
Ero imbarazzato, mi stava forse dicendo che mi amava? Non m’ importa. I ragazzi della sua età, e soprattutto lui, non amano le persone con le quali fanno sesso quindi mi godo il momento e ansimo come non mai. Lui mette la sua mano destra sul mio fianco destro e con l’ altra mano mi tappa la bocca.
“Smettila di mugolare così forte, Duncan, ti sentiranno tutti”
“Non posso farci niente”, gli dico “Il tuo cazzo nel culo mi piace da impazzire e mugolando devo esprimere la mia eccitazione nell’ averlo tutto dentro”
Jackson ci sapeva fare. Alternava affondi forti a quelli deboli. Usciva completamente per poi entrare tutto d’ un colpo. Mi infila le sue dita in bocca e io le succhio come fa un neonato con i capezzoli della mamma. Mi gira la testa e mi sputa in bocca e ingoio la sua saliva. Mi lecca anche il collo e le orecchie e questo fa impazzire sia me che lui. Così sfila il suo cazzo dal mio culo, mi gira, mi abbassa e pochi secondi dopo una forte fui raggiunto da uno getto di sborra così potente che mi colpisce una guancia, un altro che arriva dritto sulla lingua, un altro ancora sui capelli, uno sulla fronte e uno sulla maglietta. Lecco tutto e faccio uscire le sue molte gocce che succhio direttamente dalla fonte. Poi lui se lo infila nei suoi boxer celesti e si chiude la patta. Io mi alzo, esco dalla toilette, mi avvicino ad un lavandino e mi lavo.
La faccia cercando di lavare via i suoi ultimi residui di sborra. Poi noto che la mia maglietta e’ macchiata e così la succhio via ma rimane la macchia e, memore di come rimane la macchia anche sui pantaloni, la sciacquò con un po’ d’ acqua. Jackson intanto esce dalla toilette e vede la macchia di acqua e sborra sulla mia maglietta. Senza dire nulla, si toglie la sua giacca di pelle nera, me la porge e poi esce dal bagno. Sorrido soddisfatto ed esco anch’ io. All’ uscita dal bowling c’e’ mia sorella insieme a Trevor, Justin e Taylor. Mia sorella si pulisce la bocca mentre vedo i tre alzarsi la lampo. Fortunatamente mia sorella non ci chiede dove siamo stati per tutto questo tempo ma evidentemente non gliene frega nulla perché anche lei era stata impegnata ad sbocchinare quei tre.
Saliti in macchina e ci avviamo verso casa e ogni tanto posso notare che Jackson guarda nello specchietto retrovisore cercando di intrecciare il mio sguardo. Arrivati a casa, lui e mia sorella si salutano baciandosi.
“Ciao Duncan, ci vediamo a scuola”, mi dice facendomi l’ occhiolino. Io annuisco e scendo dalla macchina insieme a mia sorella. Percorro il vialetto di casa senza dire nulla, entro in casa e salgo le scale. Mi spoglio, mi faccio la doccia, metto il mio pigiamino e noto l’ acqua non ha cancellato la macchia di sborra sulla mia maglietta
“E’ potente”, penso così mi stendo sul letto e mi addormento stringendo tra le mie braccia la maglietta che odora della sua sborra e la sua giacca di pelle nera che adora di maschio.

QUESTA E’ UNA STORIA ASSOLUTAMENTE INVENTATA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO AGLI EVENTUALI ERRORI.
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