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Gay & Bisex

Il fidanzato di mia sorella 23 - l'addio al nubilato...


di FRANK_1987
07.09.2018    |    10.050    |    3 8.2
"Io godo, in fin dei conti sono gay e quale gay non gode facendosi leccare il culo? Lo apro con le mani mentre Sandra lecca il mio buchetto violato anche dal..."
PREMESSA (DA LEGGERE E NON SALTARE): Ogni nuovo capitolo uscirà ogni settimana. Portate pazienza ragazzi

IN QUESTO CAPITOLO VIENE DESCRITTA UNA SCENA DI SESSO CHE FORSE VI FARÀ DISTORCERE IL NASO. MAGARI AVREI DOVUTO POSTARLA IN UN’ALTRA CATEGORIA, MA IO VOGLIO POSTARLA QUI PERCHÉ E’ LA CATEGORIA CON LA QUALE MI IDENTIFICO

Basta con le feste!

CAPITOLO 23

Domani Enrico e Sandra saranno uniti in matrimonio, saranno marito e moglie, si giureranno amore eterno davanti ad un altare consacrato. Ancora una volta sono l’amante segreto di un ragazzo che sta per sposarsi così come lo sono stato per Pedro. Ho amato l’argentino con tutto me stesso nelle settimane precedenti il suo matrimonio con mia sorella Claudia e anche lui, almeno spero, mi abbia amato ma naturalmente il suo non era un amore vero, integrale, perché nel suo cuore c’era anche lei e doveva dare amore a sua moglie e al figlio che i due aspettavano. Con il passare del tempo, quell’amore si e’ trasformato in un semplice affetto familiare quasi fraterno, il solo sentimento che la società permette di esistere tra due cognati gay o etero, non fa differenza. Con Enrico invece la situazione e’ completamente diversa. Il ragazzo non prova amore per me, neanche un semplice sentimento di affetto, non posso chiedergli di non sposarsi per stare per sempre con me perché non mi vede come una persona ma mi usa soltanto per estinguere le sue voglie sessuali quando suo padre non può farlo al posto mio dopo che l’ha scopato durante la festa del suo addio al celibato. So anche che la nostra relazione non potrà andare avanti a lungo, che prima o poi si stancherà di me, si troverà un’altra amante, maschio o femmina che sia, oppure smetterà di fare le corna alla povera Sandra quando scoprirà che lei lo farà diventare padre trasformandosi in un marito esemplare. Purtroppo questa e’ la vita delle amanti, femmine o omosessuali. Dobbiamo stare sempre pronti ad attutire il colpo quando chi credevamo ci amasse, invece ci scaricherà. Ma ormai mi sono abituato a queste situazioni, ho la pelle dura e riesco a farmele passare addosso come se fosse semplice acqua.
E’ un giovedì mattina nel mio paese calabrese, un’altra bellissima giornata di sole del primo mese estivo mi sveglia facendomi imprecare. Odio tenere le finestre aperte, le tapparelle alzate e sentire tutti gli schiamazzi che già la mattina presto provengono dalle vie del paese. Nonostante sia iniziata da soli due giorni, questa estate comincio ad odiarla, io amo l’inverno, amo dormire con le finestre chiuse, le tapparelle abbassate e svegliarmi per andare alla finestra, pulire il vetro e scoprire che per le strade non si sentono schiamazzi ma si avverte soltanto il leggero rumore che fa la neve cadendo sugli alberi. Mi sveglio, faccio colazione e mi sento baciare sulla testa. Mi giro di scatto ed e’ la mamma. Bella come al solito con la sua lingerie di pizzo beige e la vestaglia che svolazza ad ogni movimento che fa. Questa mattina e’ molto più eccitante del solito, e’ radiosa avrà sicuramente fatto sesso con quell’animale di Rafael.
“Tesoro che cosa hai preparato questa mattina?”, esordisce mia madre che non e’ una gran cuoca e si fa preparare tutto da me
“Il caffè”, le rispondo
“E’ caldo?”, mi domanda facendosi aria con un ventaglio che le muove i capelli seducentemente
“Si”, continuo io
“Lo sai che non mi piace caldo”
“Cosa?”, dice Rafael entrando nella cucina con i suoi muscoli tatuati al vento e il suo boxer grigio
“Il caffè”, gli rispondo io quasi seccato
“Volete che vi ci metta un po’ di panna?”, ci domanda chinandosi su di me e la mamma prendendoci per il collo “di sicuro così sarà ottimo”
La mamma si morde eccitata il labbro superiore e lo bacia con passione. La voglia di assaporare lo sperma di Rafael dentro il mio caffè mi fa impazzire dalla lussuria allora lo prendo per le guance, lo giro verso di me e lo bacio con la lingua. E’ la prima volta che faccio un gesto del genere davanti alla mamma riguardo al suo fidanzato nonostante lei sappia già tutto ma non ci ha mai visti insieme. Rafael si abbassa il boxer liberando il suo uccello ancora moscio, con due o tre menate gli si drizza completamente e inizia a masturbarlo. Rachele mette le nostre tazze una vicina all’altra e poi si alza e bacia il suo compagno toccandogli il petto. Io invece non faccio altro che guardare quel meraviglioso cazzo che viene segato da delle mani rudi. Rafael si masturba il membro ricoprendo la sua cappella per poi liberarla dalla carne del prepuzio e infine sborrare dentro le nostre tazze. In quella della mamma, posta più vicina al cazzo di Rafael, la sborra vi finisce quasi tutta allora io, approfittando del fatto che i due fidanzati si stanno ancora baciando, scambio le tazze e insieme alla mamma ci gustiamo il caffè alla panna argentina di Rafael. Dopo il pranzo, ricevo un messaggio WhatsApp. E’ la fidanzata di Enrico, Sandra, che mi chiede se voglio andare con lei al centro commerciale per aiutarla a comprare gli indumenti intimi per la sua prima notte di nozze con il marito. Non mi va di consigliarle cosa indossare per avere una piacevole serata come moglie del mio amante ma poi acconsento anche per uscire un po’ di casa dato che ultimamente, tra suo suocero e il suo fidanzato, l’unico posto che frequento e’ la loro villa. Al centro commerciale, Sandra inizia a parlarmi del suo fidanzato in una maniera volgare che non avevo mai avvertito in lei. Sicuramente avranno già fatto sesso ma farlo per la prima volta con il “consenso” anche dei genitori di lei, forse la sta trasformando. Sandra e’ una ragazza di 27anni, alta 175cm, capelli biondi, occhi castani e con una quarta di seno abbondante. Le piace mostrare il suo corpo sebbene non sia mai stata scostumata nel farlo e anche oggi indossa un abito a fiori stretto alla vita e che le valorizza il seno. Entrati nel negozio di intimo del centro commerciale, la ragazza inizia subito a scegliere la sua biancheria. Un commesso di 20anni le si avvicina chiedendo se possa esserle utile e infatti le fa comprare un babydoll striminzito che neanche una barbie potrebbe indossarlo per quanto e’ piccolo, ma lei lo prova lo stesso, vuole che Enrico veda tutto di lei attraverso quell’indumento.
“E’ bello che il fidanzato aiuti la sua ragazza a scegliere l’intimo per la prima notte di nozze”, fa il commesso verso di me
“Cosa?”, domando io stupefatto
“La tua ragazza ha gusto”, fa lui
“No, non e’ la mia ragazza. E’ solo un’amica”, gli dico “però il suo fidanzato e’ un figo niente male”, sussurro all’orecchio del commesso che, capendo il mio essere gay, mi fa l’occhiolino
Anche lui deve essere dalla mia parte, dovevo capirlo dal modo in cui si era posto ma ultimamente il mio gay radar, avendo tre cazzi da soddisfare senza cercare altrove, si e’ ormai inceppato. Sandra compra la lingerie e facciamo un altro giro al centro commerciale. Mangiamo un hamburger, parliamo un po’ e poi torniamo a casa sua. E’ la prima volta che entro a casa di Sandra. I suoi genitori non ci sono perché stanno preparando l’appartamento dove la futura coppia andrà a vivere quindi siamo solo due noi. Sandra si accomoda accaldata su una poltrona mentre io, seduto sul divano, la osservo ed ha la gonna leggermente sollevata che le fa mostrare le cosce e alcune goccioline di sudore le finiscono tra una tetta e l’altra. Quella situazione mi fa venire un groppo alla gola e deglutisco amaramente mentre sento muovere qualcosa tra le mie gambe. Mentre Sandra si alza per andarsene, la sua gonna si e’ conficcata tra le chiappe e quando se l’aggiusta, io sono ormai partito. Ho il cazzo che mi scoppia nei boxer, non riesco a contenerlo. Vorrei toglierlo fuori per fargli prendere almeno un po’ d’aria, calmarlo un po’ e poi imprigionarlo ancora ma ho paura dell’arrivo improvviso di Sandra.
“Come sto?”, fa la ragazza facendomi girare verso di lei vedendola indossare la lingerie che aveva comprato in quel negozio ma che io non le avevo ancora visto addosso
“Stai benissimo”, rispondo io cercando di essere il più gay possibile, magari la mia erezione si smorzerà, ma niente
“Credi che ad Enrico piacerò?”, mi domanda preoccupata
“Piaceresti a chiunque”, le dico
“Anche a te?”, sono mortificato “ho notato che stai cercando di tenere a bada il tuo cazzo”
“Scusa io…”, cerco di parlare ma balbetto
“Dai non ti preoccupare”, replica Sandra sedendosi disinvolta accanto a me “in fondo anche tu sei un uomo ed hai le tue esigenze”, continua quell’indemoniata di ragazza accarezzandosi con le dita, le tette che le escono dalla lingerie
Istintivamente una mia mano si solleva e finisce su quella quarta di seno. Posso constatare che e’ un seno vero, non siliconato e Sandra mugola dal piacere che la mia mano le conferisce. Io tolgo la mia mano dal suo seno e mi alzo cercando di resistere ma ormai il mio cazzo ha deformato il boxer e anche il pantaloncino. Sandra si alza, mi gira a lei e mi bacia. Io cerco di pensare ad altro ma poi mi lascio andare e ricambio il bacio mettendo le mie mani sui suoi fianchi mentre lei mi accarezza il viso, io le sposto i capelli e mettendole una mano intorno al collo, la bacio con passione. La ragazza solleva la mia maglietta accarezzando la peluria che ricopre il mio fisico tonico e poi me la toglie.
“Se vuoi ci fermiamo qua?”, mi dice mordendosi un dito in maniera seducente
“Non voglio”, le dico io
“Ma non eri gay?”, mi domanda
“Sono prima di tutto un uomo”, le rispondo e, prendendola per i capelli, le ficco la lingua in bocca
Sandra riprende ad accarezzare il mio fianco, smette di baciarmi in bocca per passare a baciare il mio torso nudo fino a scendere davanti alla mia patta gonfia. Se in questo momento mi vedesse Enrico, mi aprirebbe il culo in due ma questa volta sono io a voler aprire in due la sua futura mogliettina puttana che si fa scopare da un ragazzo gay. Sandra massaggia la mia nerchia di 19cm attraverso il pantaloncino. Me la bacia e la lecca per tutta la sua lunghezza lasciando una scia bagnata sulle mie brache. Abbassando il pantaloncino, si ritrova davanti al mio boxer deformato. Mi massaggia il cazzo, lo bacia, riesce a prendersi la cappella in bocca attraverso il mio intimo mentre io le accarezzo i capelli oppure le guance. Poi libera il mio cazzo e se lo prende immediatamente in bocca. Io l’afferro per la testa e le spingo il mio membro dentro il suo cavo orale. Sandra fa dei versi di soffocamento e quando se lo toglie dalla bocca, respira affannosamente. Si alza minacciosamente, si toglie la lingerie gettandola a terra e mi butta sul divano togliendomi poi completamente il pantaloncino, il boxer e anche le sneakers, solleva le mie gambe e inizia a leccarmi il buco del culo. Io godo, in fin dei conti sono gay e quale gay non gode facendosi leccare il culo? Lo apro con le mani mentre Sandra lecca il mio buchetto violato anche dal cazzo del suo fidanzato e me lo schiaffeggia leggermente.
“Sei stata una puttanella”, fa Sandra vedendo come e’ ridotto il mio culo
“Si, mi piace il cazzo”, le rispondo
“E anche la fica”, replica lei
“Solo come perversione”, chiarisco io
Sandra continua a leccarmi il culo e anche le palle per poi riprendere a succhiare il mio cazzo. Io la prendo per i capelli e muovo il mio bacino contro la sua faccia facendole entrare in bocca il maggior numero di centimetri.
“Adesso tocca a me”, le dico io alzandomi dal divano
“Cosa vuoi fare?”, mi domanda sollevandosi
“Vieni con me e vedrai”, le rispondo porgendole la mano
Prendo Sandra per una mano e la sdraio sul tappeto, mi sdraio anche io più in basso rispetto a lei in modo che la mia bocca finisca sulla sua vagina depilata. Inizio a baciarle l’interno della coscia destra, gliela lecco lentamente per poi arrivare a leccarle la fica mentre le accarezzo i suoi fianchi sinuosi da pin up. Tolgo tutta la lingua dalla mia bocca per leccarle la passera mentre lei geme ed io ogni tanto gliela succhio a bocca aperta oppure le succhio soltanto il clitoride o altre volte ancora gliela apro osservando i suoi due buchi naturali e le lecco quello dove tra un po’ finirà il mio cazzo che al momento e’ schiacciato contro il tappeto ma e’ durissimo, più del marmo. Sandra, dal canto suo, si trastulla i capezzoli mentre sbatte la testa a destra e a sinistra dal piacere che le sto provocando. Quando mi sollevo inginocchiandomi, lo fa anche lei, si prende ancora in bocca il mio cazzone e poi si posiziona a 90°. Io mi avvicino a lei, prendo il mio cazzo, glielo sbatto sulla fica e poi la penetro dolcemente.
“Ah che bello”, gode Sandra
“Sei così calda“, le dico io
“Scopami finocchio”, mi fa lei
“Ora ti faccio vedere io”, le prometto
Prendendola per i fianchi, inizio a infilarle tutti i miei 19cm nella fica. Sandra gode poggiata con le ginocchia e i gomiti sul tappeto della casa dei suoi genitori mentre ha il cazzo di un omosessuale ficcato nella vagina e il suo ragazzo si prepara per il secondo addio celibato, quello che festeggerà con i suoi amici più intimi e dove sicuramente si tromberà la spogliarellista di turno come a volte accade durante questi eventi. Sto scopando ancora un’altra donna. E’ passato un bel po’ di tempo da quando mi sono scopato l’ultima, un anno per l’esattezza. In quell’occasione mi scopai Sofia, la sorella minore di Rafael, poco prima che perdesse il nostro bambino. Penetrando Sandra e tenendola per i fianchi, le mie mani scivolano lungo le sue chiappe che apro e posso notare che il suo buco del culo non e’ intatto. Di certo Enrico ne aveva approfittato ma non e’ sicuramente l’unico passato da quel luogo. Umetto un dito e lo infilo dentro il buchetto posteriore della ragazza che si gira verso di me sorridendomi con complicità. Faccio avanti e indietro con il cazzo piantato nella fica di Sandra e con il dito piantato nel suo culo. Quando tolgo il dito, Sandra si solleva un po’, io mi abbasso verso di lei e continuando ad approfittare della sua patata, ci baciamo mentre con una mano mi poggio sul tappeto e con l’altra le strizzo una mammella. Mi piace stare dentro di lei, mi fa ingrossare ancora di più il cazzo questa mia trasgressione che ho di scoparmi le donne pur essendo gay. Qualcuno di voi può dirmi che sono bisessuale ma non e’ vero perché quando vedo una donna non mi si alza facilmente, solo in poche, rare occasioni come e’ successo questa volta ma la situazione deve essere davvero speciale, molto disinibitoria. Sollevandomi da sopra Sandra, la prendo per i capelli e continuo a scoparla tirandola verso di me afferrandole il fianco sinistro con una mano sentendola gemere sotto i colpi del mio cazzo. Quando mi levo dalla sua fica, Sandra si abbassa per leccarmelo, poi si alza e mi bacia con passione.
“Ho sempre visto in te questo potenziale”, si complimenta
“Quale?”, le chiedo stupito
“Quello di far godere anche le donne”, chiarisce
“Te l’ho detto, e’ solo trasgressione per me”, puntualizzo
“Ma con quella faccia e con quel fisico possente non si direbbe”, fa Sandra sdraiandosi di schiena
Evidentemente ha sempre pensato che un gay, per essere definito tale, deve essere continuamente attento al suo corpo, depilarlo, essere il più efebico possibile così da poterlo individuare per strada riconoscendo l’attivo e il passivo della coppia. Io ho cura per il mio corpo, e’ ovvio, mi piace andare in palestra anche se non sono esageratamente muscoloso ma anche se mi piace il cazzo quanto a lei, anche se a volte mi comporto da checca, sono pur sempre un uomo anatomicamente e geneticamente quindi non sopporto questi stereotipi perché non necessariamente un gay deve avere le caratteristiche che mi ha appena accennato Sandra. Dopo questo pensiero chiarificatore della mia mente, vedo la ragazza sdraiata supina a gambe in aria sul tappeto intenta a trastullarsi la fica bagnata pronta per essere ancora scopata dal mio cazzo. Mi viene voglia di farle capire che quello che pensa sui gay e’ sbagliato, così mi avvicino ed entro nella sua passera. Inizio a chiavarla con forza tenendola per una tetta mentre con l’altra mano mi tengo fermo sul tappeto. Lei ansima di piacere, gode moltissimo e mi tocca gli addominali. Le metto una mano dietro la nuca all’altezza del collo e la bacio mentre i peli del mio cazzo toccano la sua vulva che emette liquidi.
“Si, scopami Giulio”, mi incita
“Sei una puttana”, la schernisco io
“E’ bellissimo. Continua”, insiste lei
Poggio tutte e due le mani sul tappeto, alzo un po’ le ginocchia per affondare ancora di più nella sua vagina mentre Sandra mi tiene per i fianchi come se volesse spingermi verso di lei. Le mie palle sbattono tra la sua fica e il suo culetto rotto da chissà quanti cazzi, poi le prendo le gambe, me le porto all’altezza delle mie spalle, le faccio sollevare il culo e continuo a penetrarla. La scopo ancora più violentemente di prima tanto che mi esce il cazzo dalla sua fica urtando contro il suo culo, mi viene in mente di entrare in quel buchetto voglioso, così prendo il mio cazzo, lo indirizzo verso la sua rosellina e senza darle diritto di replica, la monto per il culo. Nonostante dall’esterno sembrasse così aperto, all’interno invece e’ stretto, quasi una morsa a testimonianza che sebbene abbia fatto già sesso anale preferisce prenderlo di gran lunga nella fica. La trombo ancora nel culo per qualche minuto baciandola per poi sfilarmi da lei. Questa volta sono io a sdraiarmi supino sul divano mentre lei mi succhia il cazzo dove i suoi umori vaginali e anali si sono mescolati ed io chiudo gli occhi godendomi quella succhiata portandomi le braccia all’altezza della testa gonfiando i miei bicipiti. Sandra mi accarezza il corpo con una mano mentre con l’altra guida il mio pene dentro la sua bocca famelica da puttana. Poi sale a cavalcioni su di me e si impala sul mio cazzo schiacciando le mie palle contro le sue natiche.
“Credevi volessi farti sborrare?”, mi domanda cavalcandomi “ho ancora bisogno del tuo cazzo, del tuo bellissimo cazzo da ricchione dentro ogni mio buco”
Sandra e’ una furia. Finora l’ho sempre dominata io ma adesso che e’ lei posizionata a smorzacandela su di me con il mio cazzo nella sua fica, vuole comandare la scopata e ci riesce benissimo. Tutta la mascolinità accumulata in questo momento va a farsi fottere. Comprendo che le donne hanno bisogno di un maschio vero tra le loro gambe e che in me, ora che Sandra mi sta dominando, sta fuoriuscendo tutta la mia femminilità forse a causa del fatto che non sono io a comandare la situazione e che quell’eccitazione perversa sta scemando. Non voglio più avere il mio cazzo dentro di lei ma la ragazza continua imperterrita a scoparmi. Faccio per sollevarmi da sopra il divano ma poggiando le mani sui miei pettorali mi fa di nuovo adagiare violentemente per terra facendomi male alla schiena. Da quando ho scopato la mamma in questa stessa posizione, in me e’ sicuramente cambiato qualcosa altrimenti anche ora sarei in grado di sopportare questa umiliazione. Stranamente, però, il mio cazzo non accenna ad ammosciarsi e Sandra ne approfitta sempre di più per ficcarlo dentro la sua patata caldissima.
“Basta”, le dico trovando la forza di allontanare quella vampira dal mio cazzo
Sandra mi guarda con aria lussuriosa e strafottente e all’improvviso, senza pensarci, mi parte automatica la mano e le do uno schiaffo facendole girare istintivamente il viso. Quando si volta nuovamente verso di me, l’espressione sul suo volto, però, non e’ cambiata, anzi mi eccita e allora la prendo, la faccio sdraiare sul lato sinistro, mi sdraio dietro di lei, inumidisco le dita passandogliele sulla fica e guido il mio cazzo ancora dentro la sua vagina riprendendo il controllo della scopata. In questa posizione la sua fica si restringe ma e’ un piacere scoparla. Mi aggrappo alla sua spalla destra baciandole il collo da dietro mentre infilo il mio cazzo dentro di lei che mugola dal piacere e ansima come una cagna. Ci baciamo come due fidanzati che stanno facendo l’amore conoscendosi per la prima volta o semplicemente come due amanti clandestini perché e’ questo quello che siamo adesso. Le accarezzo la coscia destra e la corrispondente chiappa per poi portare le mie dita sul suo clitoride e massaggiarlo. Questo fa impazzire Sandra che mette le mani intorno al mio collo e mi bacia con la lingua. La nostra saliva si mescola mentre lei mi morde il naso e io il labbro superiore toccandole il seno. Prendendola per un fianco, aumento le mie spinte contro la sua patata e le scarico dentro la mia sborra densa e cremosa. La furia di Sandra si placa ed io esco dal suo buco sporco.
“Sei stato un portento”, si complimenta
“Grazie”, le rispondo io cercando di coprirmi con le mani “anche tu sei stata magnifica”
“Dobbiamo rifarlo”, fa Sandra mentre si sdraia sul letto
“Non credo di riuscire a farlo ancora, io sono gay”, le rispondo
“Durante tutta la scopata non mi e’ sembrato”
“Veramente…”, faccio io ma smetto improvvisamene di parlare
Vorrei spiegarle come funziona la mia attrazione verso le donne, che mi eccito solamente in specifiche situazioni e non soltanto trovandomele di fronte come fanno gli eterosessuali ma invece lei e’ intenta a trastullarsi la patata dalla quale esce il mio sperma. Mi viene d’istinto a posizionarmi con la faccia davanti a quel carciofo leccando il mio seme ma Sandra mi prende la testa con una mano schiacciandola contro la sua vulva e con l’altra se la trastulla fino a quando squirta sulla mia faccia l’altro seme che ancora aveva al suo interno e anche tutti i suoi umori vaginali. Sandra lascia la mia testa e io mi pulisco con una mano la faccia bagnata come se me l’avessi lavata con semplice acqua, poi lei si alza e se ne va mentre io mi getto sul divano stanco ma soddisfatto per un altro godimento. Il giorno dopo sono uno degli invitati al matrimonio di Enrico e Sandra. Come testimoni, lo sposo ha scelto sua sorella, arrivata dall’Inghilterra con il marito e i tre figli, e una sua amica mentre la sposa ha scelto alcuni suoi amici di lunga data. Io sono seduto ad un banco in un luogo dove sono presenti tre persone con le quali ho fatto sesso. Per tre mesi, fino alla fine di Settembre, sono stato l’amante di Sandra ma anche di Enrico e di Antonio. Mi sono scopato e fatto scopare dall’avvocato, il mio culo ha accolto anche il figlio e il mio cazzo ha dato piacere alla mogliettina ninfomane. Con l’inizio di un nuovo anno universitario, scopro che la mia professoressa ha chiesto il trasferimento e che la mia relazione segreta con Antonio deve terminare. Faccio di tutto per convincerlo a rimanere da me, per continuare a vederci ma per lui, che si sta per trasferire al Nord, e’ un po’ difficile fare il pendolare mantenendo la moglie all’oscuro di tutto. Per questo motivo, lascia il suo studio legale, trova lavoro in un altro prestigioso studio della capitale italiana della moda mentre la moglie inizia ad insegnare alla Bocconi. Ora, escludendo Rafael con il quale posso scopare anche davanti alla mamma, ho soltanto due amanti segreti da soddisfare con il mio cazzo e con il mio culo. Quando Sandra non da soddisfazioni ad Enrico, lui viene per ottenerle da me mentre quando e’ Enrico a tornare a casa stanco dal lavoro, Sandra trova sempre un modo per avere il mio bastone. Verso la fine di Ottobre nasce la mia nipotina, Agnese, mentre il mese successivo…

FINE CAPITOLO 23

TO BE CONTINUED

PS: NONOSTANTE CONTINUO AD USARE LO STESSO TITOLO, PEDRO NON APPARE IN QUESTE SCOPATE MA SICCOME E' INIZIATO TUTTO DA LUI, DOPO IL NONNO NATURALMENTE, HO DECISO DI TENERE QUESTA INTESTAZIONE ANCHE PER I RACCONTI SUCCESSIVI AI PRIMI DUE.

QUESTA E’ UNA STORIA ASSOLUTAMENTE INVENTATA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI.
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