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Gay & Bisex

Vacanza in Thailandia 1


di FRANK_1987
05.12.2021    |    11.155    |    13 8.4
"Riusciamo comunque a baciarci anche se sono maggiormente le lingue quelle che riescono a toccarsi con più frequenza, al contrario delle labbra..."
Partenza

CAPITOLO 1

Sono già passati 7mesi da quando io e Mario siamo ritornati insieme ed abbiamo scopato nella cucina dello chalet dei miei amici. Non smetterò mai di ringraziarli per avermi teso quella trappola dicendomi che non avrebbero invitato anche Mario per poi scoprire che l'avevano fatto perché so che hanno agito in buona fede e che loro, prima di noi due, avevano capito quanta passione avevamo in corpo l'uno per l'altro e dovevamo in qualche modo esternarla. Siamo anche tornati a vivere nella nostra vecchia casa e sembriamo andare d'amore e d'accordo vivendo come se fossimo sposati anche se conviviamo solamente e non dobbiamo fare altro, volendo, di ufficializzare la nostra unione grazie alla legge che ci permette ormai di farlo. Ma anche se le cose con il mio compagno vanno bene, la mia testa fomenta dei brutti pensieri. Non sono soltanto passati 7mesi da quando ho ritrovato la felicità amorosa ma sono passati 7mesi da quando mia madre ha rivelato a tutti noi di essere rimasta incinta. Abbiamo scopato poco prima che io e Mario ritornassimo insieme e per tutto il periodo che ancora eravamo l'uno lontano dall'altro, io e mamma Rachele ci divertivamo come meglio potevamo, anche in compagnia di Rafael con il quale ormai scopavo pure in modalità attiva. In quel lasso di tempo, ogni volta che ne avevo voglia, le sborravo nella figa quindi e' normale che io adesso possa pensare che quel bambino sia mio. Naturalmente, anche se questo dubbio mi tormenta ogni volta che vedo la pancia di Rachele, cerco di allontanarlo trovando conforto in Mario al quale ho raccontato quello che e' successo e quello che penso possa succedere tra pochi mesi. Potrei diventare padre di un bellissimo bambino, o una bambina non importa. Potrei cullarlo/a dolcemente facendo pensare a tutti che io sia solamente un fratellastro per lui/lei ma ogni volta che Rachele lo/a allatterrà, mi verrà in mente che mio/a figlio/a sta già succhiando le tette alla mamma-nonna come ha fatto in precedenza suo padre-fratellastro. Fortunatamente queste angosce mi assalgono solo per qualche frazione di secondo perché la mia vita sembra essere tornata quella di prima. Ho di nuovo il ragazzo che amo, ho ripreso a lavorare nel ristorante del mio zio acquisito e l'attività sessuale non mi manca. Sono mesi che ormai mi sto dedicando solamente a Mario e lui a me. D'altronde, se tutti e due abbiamo in casa un cazzo al quale aggrapparci ogni volta che sentiamo la voglia di fare l'amore, perché dovremmo andare a cercarne altri fuori finendo per tradirci e lasciarci come e' successo un anno fa? Non voglio che succeda più. Non voglio vivere le stesse sensazioni di quando non stavamo insieme nonostante, devo dire la verità, in quel periodo non mi sia fatto mancare niente tra fighe e culi, sia di maschi che di trans.
"Vado a fare la doccia", mi dice Mario entrando dalla terrazza in un pomeriggio soleggiato di metà Luglio
"Hai visto qualcuno dalla terrazza?", gli chiedo alludendo al fatto che potrebbe aver visto qualche ragazzo che l'ha fatto eccitare e adesso ha bisogno di una doccia fredda
"No, mi sono sporcato trapiantando le azalee e senza il tuo aiuto sono sudato come un porco", fa il mio fidanzato cercando di toccarmi con le mani sporche di terra ma io mi alzo dal divano e mi allontano
Mi risiedo guardando la tv ed inizio a toccarmi. In pochi secondi, il pantaloncino di stoffa si riempie tutto del mio cazzo. Me lo muovo su e giù attraverso il tessuto e quando infilo le mani dentro, le mie dita si bagnano di pre-sperma. In tv danno la pubblicità di una nota marca di accessori per il bagno e mi viene voglia di raggiungere Mario. Apro la porta socchiusa e lo vado nella doccia che sta iniziando ad insaponarsi. Il vapore della leggera acqua calda usata per temperare il suo corpo non si e' ancora poggiato sulle pareti di vetro e posso ammirare la schiena del mio compagno che si muove mostrandomi come si sta insaponando il petto. Lo guardo mentre muove le braccia ed io mi tocco il cazzo da sopra il pantaloncino che si sta bagnando del liquido pre-spermatico che esce dalla mia uretra. Non resisto più a cotanta visione così mi levo quei pochi indumenti che ho addosso e mi avvicino alla doccia aprendo gli sportelli e facendo girare Mario che mi sorride come se volesse dirmi telepaticamente che non aspettava altro che questo momento. Entro nel box doccia e ci baciamo. Le mani di entrambi iniziano a toccare schiene e culi mentre i cazzi eretti sbattono l'uno contro l'altro e sembrano baciarsi anche loro.
"Ti stavo aspettando", dice il mio fidanzato girandosi continuano a insaponarsi
"Sei un porco", gli rispondo
"E tu che sei qui, cosa sei?", mi domanda facendomi constatare che lo sono davvero perché ormai mi sono infilato sotto l'acqua
"Vieni qui", gli dico afferrandolo per il collo
Inizio a baciare Mario mentre l'acqua comincia a bagnarmi. Le sue mani sporche di schiuma sporcano anche la mia pelle mentre mi accarezza il petto ed io prendo i nostri cazzi e li masturbo mettendoli l'uno sull'altro. Poco dopo, il bagnoschiuma che Mario si era spalmato sul petto va via facilitato dall'acqua che ci scorre dalla testa fino ai piedi facendoci limonare come se fossimo in piscina.
"Andiamo sul letto"
"No, voglio farlo sotto la doccia", risponde Mario al mio suggerimento precedente
"Ho il cazzo bagnato", gli faccio notare "farà attrito quando ti scoperò", continuo
"Sono talmente voglioso e aperto che ormai non sento più niente", mi assicura lui ma io, non credendogli, voglio verificare
Sbatto Mario contro le mattonelle della parete e simulo una scopata. Lui piega la testa leggermente di lato mentre io mi poggio sul suo collo. Sento il respiro affannoso del mio fidanzato dentro un orecchio mentre con la barba gli procuro un leggero arrossamento facilitato dalle spinte che dò verso il culo ma senza penetrarlo. Mario si gira verso di me abbracciandomi e ricominciamo a baciarci. Le mie mani percorrono tutto il suo corpo mentre le sue diventano più birichine. Si poggiano sulle mie natiche facendomele muovere su e giù come se stessi twerkando per poi aprirle cercando di infilare un dito all'interno. Non riesce a farlo completare ma solo la pressione che il suo dito provoca contro il mio sfintere fa si che la banana mi vibri tutta come se stessi per sborrare. Quando mi lascia, lo vedo scomparire dietro la schiena e comincia a leccarmi l'ano. Dal piacere mi poggio con le mani contro lo sportello di vetro della doccia ma prima chiudo il rubinetto dell'acqua. Mario mi lecca la rosellina pigiandoci sopra con la lingua e giocandoci con le dita. La saliva che usa per umettarsi le falangi non e' abbastanza perché l'acqua sul mio corpo, e in particolare sul mio culo, non e' vischiosa e per questo motivo rende un po' doloroso l'ingresso nel mio ano delle sue dita.
"Stai gemendo come una ragazzina alla sua prima volta", mi dice
"Guarda che questo dolore io volevo risparmiartelo"
"Ti avevo detto che non mi avresti fatto male perché ormai sono abituato al tuo cazzo", mi fa Mario continuando a infilarmi dita nel buco
"Sei uno stronzo", gli rispondo
Dopo questa affermazione, mi giro verso il mio fidanzato facendogli smettere di lavorarmi il culo e colpendolo in faccia con il mio cazzone come se volessi dargli uno schiaffo. Mario lo agguanta e se lo porta direttamente in bocca facendolo scomparire completamente. Se fosse sdraiato sul divano, sono sicuro che riuscirei a toccare la mia cappella attraverso il suo collo andando a sostituire il pomo d'Adamo per quanto se l'e' infilato. D'altronde, avendo 19cm di minchia tutti in bocca e' normale che possa succedere una cosa del genere. Quando lo sputa fuori, io glielo sbatto sulla lingua e lui riprende a succhiarmelo mentre io lo accarezzo sulle guance come se fosse un bambino che ha bisogno di essere confortato. Mario, usando la saliva che ha accumulato durante il pompino, si lubrifica il cazzo e poi si alza. Automaticamente mi giro piegandomi leggermente in avanti facilitando l'ingresso nel mio deretano della maggior parte dei suoi 17cm. Afferrandomi per i fianchi, il mio fidanzato inizia a scoparmi mentre io poggio una mano sulle mattonelle e l'altra sulla mano destra di Mario come per dargli coraggio a spingere ancora più forte. Sembra che questo stia funzionando perché mi fa curvare ancora di più afferrandomi per le spalle.
"Oh cazzo si", esclamo quando sento i peli pubici di Mario contro le mie chiappe
"Ti ho dovuto lubrificare il culo come se fossi alla prima esperienza", mi dice volendomi sfidare "sei diventato stretto", prosegue
"Allora allargami tu", controbatto spingendo il pube all'indietro facendogli capire di riprendere a scoparmi perché si era fermato parlando con me
Con il cazzo del mio fidanzato nel culo, masturbo il mio che sembra più grosso del normale. Questo mio restringimento anale mi riporta indietro nel tempo a quando scopavo le prime volte. Mario sbatte il suo inguine contro le mie chiappe e con le mani mi accarezza la schiena che ormai e' completamente asciugata dall'acqua che c'era prima. Solo le gambe e il petto sono bagnati ma non so se sia per colpa dell'acqua, del caldo estivo o di quella calura che ci assale quando facciamo sesso. Mario esce dal mio culo e mi bacia facendomi capire di ricambiare quello che lui ha fatto a me. Dopo avergli preparato l'ano, lo penetro. Ha la testa poggiata contro il muro mentre con una mano si sega e con l'atra si apre ancora di più la chiappa destra per facilitare il mio ingresso dentro il suo accogliente buco. Anche il suo corpo e' leggermente asciutto ma ma ci penso io ad asciugarlo con i baci gli dò. Mi piace sentirlo gemere mentre con la mia nerchia lo apro in due come un carciofo. E' successo parecchie volte ed ogni volta, mi eccito sempre più facendo aumentare i gemiti di chi mi sto scopando. Ma questa volta voglio che i gemiti di piacere siano solamente di Mario perché e' lui che desidero avere sempre accanto a me, nella vita ma soprattutto sul materasso.
"Andiamo sul letto?", suggerisco
"Siamo tutti bagnati"
"E allora? E' estate, le lenzuola si asciugheranno subito", dico a Mario per convincerlo a seguirmi e non ci metto molto
"Ok, andiamo"
Usciamo dalla doccia, ci mettiamo le infradito e ci incamminiamo mezzi bagnati verso la stanza da letto. Durante il tragitto sembriamo due orologi a pendolo e i nostri cazzi si trasformano in dei batacchi pronti a scandire nuovamente un'altra ora. Entrati in camera, getto Mario sul letto e mi sdraio su di lui. Ci baciamo per qualche minuto e poi mi metto in bocca il suo membro che sa del mio culo. Lo pompo toccandogli il petto mentre lui mi accarezza la testa come si fa con un animale per congratularsi con lui per l'azione svolta sotto comando. Poi si sdraio poggiando le spalle allo schienale del letto a gambe aperte e il mio compagno capisce subito quello che deve fare. Si siede a cavalcioni su di me, impugna il mio obelisco di carne e lo fa scomparire dentro il suo pertugio. Avete presente quando parliamo con un bambino e ci abbassiamo davanti a lui senza poggiare le ginocchia a terra in modo che ci si possa parlare a tu per tu? E' in questo modo che e' seduto Mario su di me così io uso la forza delle mie gambe e del mio bacino per poi scoparlo e guardarlo negli occhi che tra un po' emettono tutto il fuoco che ha in corpo. E' così bello che le mie mani non si limitano a toccargli solo il culo ma tutto il resto della sua epidermide partendo dalle cosce atletiche, salendo fino agli addominali contratti per la posizione assunta, i pettorali gonfi, le braccia muscolose arrivando a sfiorargli il pizzetto dopo aver raggiunto il collo. Mario si poggia allo schienale del letto e muove il culo verso il basso facilitando l'entrata in lui del mio membro ma poi mi prende per i capelli facendomi aprire la bocca e mi ci sputa dentro.
"Sei un porco", mi dice
"Quello con un cazzo piantato nel culo sei tu", gli faccio notare
"Essere porci non significa solamente farsi scopare da un uomo con una bella dotazione come la tua", replica lui seccato ed ha ragione, così tanta che apro nuovamente la bocca per farmici sputare dentro
Mario abbassa le gambe in modo da inginocchiarsi sul letto ma senza togliersi la mia nerchia dal suo buco. Ora ne e' entrata altra e ad ogni spinta posso sentire le mie palle venire schiacciate dalle sue chiappe. Continuo a guardarlo mentre lo scopo e i suoi coglioni e la base del suo pene strusciano contro il mio addome puntando dritto verso la mia faccia pronto a sparare il suo carico di sperma. Ma e' ancora troppo presto perché anche io voglio essere di nuovo scopato. Intanto mi diverto a scopare Mario portando i miei arti superiori sulle sue scapole, ora un po' più abbassate rispetto a prima. Vorrebbe segarsi ma le mie spinte non glielo permettono e allora deve aggrapparsi ai miei bicipiti gonfi. Tra i peli del mio petto inizia a formarsi qualche gocciolina. Non e' acqua, che ormai si sarà asciugata evaporando, ma e' sudore perché sento che il lenzuolo sotto di me si appiccica alla mia schiena quando ogni tanto riesco a sollevarmi durante la scopata. Il mio fidanzato lascia andare i miei bicipiti e posiziona le sue mani sulle chiappe. Se le apre in modo che io possa scoparlo meglio e possa far entrare altra mia carne in lui ma non c'e' bisogno di farlo. Con tutti i cazzi che abbiamo preso entrambi e tutte le volte che abbiamo scopato solo noi, a vicenda, mi meraviglio come addirittura i nostri coglioni, e non solo i cazzi, non siano entrati nei nostri rispettivi culi per quanto siamo larghi. Io invece lo afferro per i pettorali e glieli strizzo come se fossero mammelle di una donna. Le ultime che ho toccato in ordine cronologico sono quelle di mia madre ma in questo momento non sto affatto pensando a lei o ad un'altra donna, sto pensando a Mario com'e' giusto che sia.
"Scopami", dico a Mario
"Si, tra un po'", fa lui continuando a saltellare sul mio cazzo
"Adesso, non resisto", gli dico "voglio che mi sborri nel culo", proseguo mentre lui fa orecchie da mercante "scopami ti ho detto", gli urlo e lui mi da uno schiaffo facendomi eccitare ancora di più
Mi muovo in modo che esca da sopra il mio corpo e mi sdraio a pancia in giù sul letto osservando sul lenzuolo la sagoma bagnata che il mio sudore ha lasciato. Sento il mio fidanzato sdraiarsi su di me e poggiare la mano sinistra chiusa a pugno all'altezza del mio fianco sinistro. Con l'altra si prende il cazzo e inizia a usarlo come un pennello sul mio culo. Sicuramente quella sensazione appiccicosa che sento non e' sudore, che e' stato sicuramente assorbito dal lenzuolo, ma e' il pre-sperma di Mario prodotto mentre si toglieva da sopra il mio cazzo. Dopo averlo guidato nel mio culo, poggia anche l'altra mano chiusa a pugno sul materasso e inizia a scoparmi. Ho voluto posizionarmi in questo modo perché le mie chiappe si sarebbe strette intorno al buco del culo rendendo la penetrazione non difficile ma migliore, almeno così posso sentire ogni centimetro del pene di Mario. Le sue cosce sbattono contro le mie mentre prosegue a chiavarmi ed io emetto i classici gridolini di piacere. Con una mano mi prende nuovamente per i capelli facendomi reclinare la testa. Ho sempre amato questi trattamenti dagli uomini e sono felice di averli insegnati anche a lui che all'inizio non era molto avvezzo a questi giochetti.
"Si, così, continua", lo esorto
"Ti piace quando faccio il rude?", mi domanda
"Tantissimo", gli rispondo soffermandomi a produrre una specie di eco sull'ultima vocale perché Mario inizia a darmi delle bordate tremende
"Anche così ti facevi scopare dal tuo patrigno?", chiede per la prima volta in tutti questi anni di confidenze
"Ancora più forte", dico ma non perché sia la verità ma perché desidero che lui non si paragoni a nessun altro perché ognuno ha il suo modo per scopare una persona e non deve sentirsi inferiore all'altro
"Così?", fa ancora lui
Mi ha preso per il collo e mi ha messo una mano davanti alla bocca e al naso. Quel po' di aria che riesco a respirare proviene dalle fessure che le sue falangi hanno non essendo unite bene l'una con l'altra. Amo questa sensazione di smarrimento, e' un po' come quando si usa il Popper ma preferisco di gran lunga quello che mi sta facendo Mario rispetto alla droga. Permettendomi di nuovo di farmi respirare, il mio ragazzo si sdraia su di me e infila una mano sotto il mio petto e l'altra la fa scivolare dalla mia scapola destra in modo che i suoi due arti superiori si congiunghino formando una specie di borsa a tracolla. In questo modo, può spostare il suo baricentro dando più spinte col bacino facendomi strusciare il cazzo sul lenzuolo ormai impregnato di sudore e secrezioni di vario genere. Poco dopo, una sensazione calda e leggermente fastidiosa sotto l'ombelico dalla parte destra del mio addome, mi fa capire che Mario mi ha sborrato nel culo e sento i suoi gemiti e respiri affannosi dentro al mio orecchio e poi mi bacia sul collo facendomi il solletico con il pizzetto. Riusciamo comunque a baciarci anche se sono maggiormente le lingue quelle che riescono a toccarsi con più frequenza, al contrario delle labbra.
"Vuoi ancora che ti scopi?", chiedo a Mario che sta uscendo dal mio culo
"Voglio la tua sborra dappertutto", mi dice
"E la avrai", lo minaccio simpaticamente sollevandomi sul letto e lasciando a lui il posto che prima era mio solo che adesso Mario si posiziona in maniera supina rispetto alla mia posizione assunta precedentemente
Mi metto a cavalcioni su Mario come se dovesse scoparmi a smorzacandela. Sento il suo cazzo ormai moscio e sporco di sperma toccarmi il perineo. Mentre mi masturbo, avverto una sensazione che riconosco ogni qualvolta qualcuno mi eiacula nel culo. La sborra del mio compagno sta scendendo lungo il mio intestino e, non trovando resistenza per via della mia mucosa anale ormai rilassata, fuoriesce sporcando le lenzuola. Continuo a masturbarmi fino a quando il primo schizzo di nettare bianco fuoriesce dalla mia minchia e imbratta la guancia destra di Mario. Tutti gli altri si depositano sul petto e sull'addome, dipende poi dall'intensità che man mano diminuisce. Il mio fidanzato spalma il mio sperma su tutto il suo corpo come se fosse diventato una crema abbronzante. Mi chino su di lui e raccolgo con la lingua tutti quei piccoli grumi che le sue mani non sono riusciti a liquefare. Successivamente mi avvicino e gli colo nella sua bocca tutto quello che sono riuscito a raccogliere. Mario ci gioca un po' con la lingua e poi lo manda giù nel suo famelico stomaco. Quando vedo qualcuno ingoiare il mio sperma facendo muovere su e giù il pomo d'Adamo impazzisco letteralmente e così prendo Mario per il mento e lo bacio con passione ma poi lo faccio alzare e lo porto nel bagno. Voglio scaricarmi la vescica sul suo corpo e voglio che lui faccia la stessa cosa sul mio. In precedenza avevamo fatto la doccia insieme ma questa e' sempre molto diversa da quella tradizionale. Ad alcuni non piace ma io, ogni volta che scopo con il mio compagno, non mi sento completo se prima non bevo, e non gli faccio bere, piscio.
"Perché non facciamo una bella vacanza?", chiedo a Mario mentre siamo seduti abbracciati sul divano prima di uscire
"Dove vorresti andare?"
"In un posto esotico"
"Alle Maldive?", mi domanda
"Più o meno"
"Allora dove?"
"In Thailandia"
"In Thailandia? Mmh, si, mi piace", risponde Mario e subito dopo siamo pronti per uscire con i nostri amici
Il tempo di chiedere le ferie allo zio del mio compagno, che e' anche il mio datore di lavoro (LO DICO PER CHI NON LO SAPESSE), e subito ci diamo da fare per trovare i biglietti per la nostra partenza. Abbiamo diritto ad una settimana di vacanza che diventano due perché io e Mario stiamo insieme e perché partiremo insieme. Atterriamo all'aeroporto di Bangkok che e' ormai notte. Il tempo di fare il check-in e subito ci chiudiamo nella stanza. Dalle finestre si possono vedere le luci della città e dei mezzi di trasporto che sembrano produrre una scia luminosa come se si muovessero velocemente. Stanchi dal viaggio, ci buttiamo sul letto e lentamente i nostri occhi si chiudono. Il giorno dopo si aprono in una stanza di albergo di una città sconosciuta ma che abbiamo intenzione di conoscere a fondo.

FINE CAPITOLO 1

Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica

TO BE CONTINUED

TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19

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