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Gay & Bisex

Vita di coppia 16


di FRANK_1987
17.11.2019    |    3.995    |    6 4.1
"Avvertiamo chiaramente i suoi mugolii cercando di far partire la minzione ma quando non ci vede al suo fianco, si gira meravigliandosi della nostra posizione..."
PREMESSA (DA LEGGERE E NON SALTARE): Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica. Questi racconti si collocano dopo la saga “IL FIDANZATO DI MIA SORELLA”

Incastrato

CAPITOLO 16

Finalmente l’estate e finita. Da un bel po’ di tempo e’ già iniziato l’autunno ma ancora ad Ottobre fa decisamente caldo. Quando la calura e’ eccessiva, dormo completamente nudo oppure con l’intimo addosso ma ieri sera ho sentito la necessità di indossare anche una canottiera. Mi alzo dal letto e trovo Mario in cucina. Ha tolto ogni cosa da un armadietto perché non riesce a trovare lo sbattitore. E’ piegato in avanti e la sua maglietta si solleva mostrandomi la schiena nuda e anche le mutande si abbassano mettendo in evidenza le sue chiappette che tante volte ho accarezzato e scopato. Comincio a toccarmi il cazzo che si sveglia sempre più.
“Santo Cielo, Giulio”, fa Mario girandosi con lo sbattitore in mano “che ci fai qui? Perché non ti sei fatto sentire?”
“Volevo ancora ammirare il tuo culetto”
“Smettila”
“Che cosa devi preparare?”
“Il tiramisù. E’ da tanto che non lo assaggiamo, vuoi aiutarmi?”
“Se tu aiuti a me a fare stare a bada lui”
“Dovresti stare a cuccia invece perché altrimenti faremo tardi al lavoro”
Sconsolato per il rifiuto sessuale di Mario, inizio ad aiutarlo a preparare il tiramisù. Dopo aver fatto il caffè, lo faccio raffreddare davanti ad una finestra mentre lui getta le uova e il latte dentro la pentola per preparare la farcitura.
“Passami la panna, voglio fare la crema pasticceria”
“Quale panna vuoi?”, gli chiedo avvicinando un pacchetto di panna da cucina vicino al mio cazzo
“Sei sempre il solito stupido”, mi fa lui prendendosi la panna che gli serve
“Senti, perché non ci mettiamo un ingrediente segreto?”
“E sarebbe?”
“La nostra sborra”, gli dico facendolo sbalordire “tanto lo mangiamo solo noi e poi così almeno posso farlo stare tranquillo”
L’idea stuzzica la mente del mio fidanzato. Abbassa la fiamma del fornello per darmi il tempo di segarmi e sborrare dentro la crema pasticceria. Mi ordina di girare la farcitura per non farla bruciare e intanto anche lui si e’ tirato fuori il cazzo. Vedermi fare una cosa del genere, lo ha letteralmente mandato su di giri e anche lui viene nella pentola. La sua sborra non e’ molta ma comunque serve a dare al dolce quel sapere in più. Poi mescoliamo l’insieme affinché tutti gli ingredienti, quelli standard e quelli non, si amalgamino gli uni con gli altri. Se c’avesse visto qualche cattolico osservante e zelante, avrebbe insinuato il fatto che stiamo cuocendo in una pentola dei nostri potenziali figli ma in realtà sono solo dei gameti che non hanno incontrati quelli femminili per poter creare una vita, quindi smettetela di fare i moralisti del cazzo. Dopo che la crema agrodolce si addensa, assembliamo il dolce. Io intingo i savoiardi nel caffè posizionandoli in fila in una terrina mentre Mario spalma la crema sui biscotti. Ne e’ rimasta un po’ ai lati del tegame e con un cucchiaino la raccogliamo e ce la imbocchiamo a vicenda. Poi continuiamo la routine della mattina e andiamo al lavoro.
“Ehi, e’ davvero bello”, mi fa Mario
“Che cosa?”
“Pietro, e’ davvero uno schianto”
“E tu come lo sai?”
“E’ qui. Sta parlando di là con zio Gustavo. Ci sono anche i suoi genitori. Perché sono qui?”
“Tra un po’ compirà 18anni”
“Ah, così la smetterai di scopartelo nel peccato”
“Il peccato sarebbe stato commesso se io l’avessi costretto ma non l’ho fatto”
“Tu hai un modo di ragionare che e’ lontano anni luce da quello di tutti gli altri”, fa Mario
“Vedrai, quando il giorno dopo la festa avrei infilato il tuo cazzo dentro al suo culo, non te ne pentirai, parola mia”, gli dico
Pietro prosegue a parlare con lo zio del mio fidanzato dando le sue disposizioni per la festa. Non bada a quello che dicono i suoi genitori perché ragiona senza farsi influenzare. E’ un po’ anche questa la cosa che mi ha colpito di lui, bellezza a parte. Continuando a giocare come calciatore, deve mantenere un profilo basso nascondendo la sua omosessualità infatti gesticola come un eterosessuale di quelli incalliti o forse e’ solo un suo modo di fare. D’altronde e’ inutile negarlo, come esistono le checche sfrante e quelli che non ci metti molto a riconoscerli, esistono anche quei gay che sembrano etero e non sospetti nulla su di loro fino a quando non decidono di fare coming out. Dopo aver finito di chiacchierare, sia lui che i suoi genitori si alzano dal tavolo. Oggi c’e’ poca gente al ristorante, quindi Gustavo ha deciso di incontrarli nel salone invece che nel suo studio, tanto ormai non ha bisogno di computer per far dei preventivi, ha il ristorante da un sacco di tempo e sa quali sono i prezzi delle varie richieste. Passo davanti a Pietro con un piatto in mano. Lui, senza scomporsi minimamente, mi guarda girando solo le pupille verso di me. Quando raggiungono il tavolo dove ho appena poggiato il piatto, il ragazzetto mi saluta facendomi l’occhiolino.
“Sei stato davvero eccitante oggi”, dico a Pietro mentre il mio cazzo e’ piantato nel suo culo
“Oggi al ristorante?”, mi chiede
“Si. La tua mascolinità mi affascina”
“Ma va a farsi fottere quando mi scopi”
“E’ il bello di essere gay”
“Credo di essermi innamorato di te”, mi comunica
“Ehi, frena. Lo sai che sono già fidanzato e non ho nessuna intenzione di lasciare Mario”, gli ricordo “ma se ti interessa, gli ho detto che dopo i tuoi 18anni può scoparti anche lui. Magari potremmo iniziare una relazione duratura a tre”, continuo
Spingo il mio bastone nelle viscere di Pietro che e’ sdraiato di lato nel letto della sua cameretta ed io sono steso dietro la sua schiena. Con una mano gli tendo alzata una gamba e con l’altra mi intrufolo sotto il suo costato poggiandoci sopra il mio arto. Gira la testa verso di me e mi bacia con passione. La sua lingua si insinua nella mia bocca in cerca della mia come se avesse un navigatore che gli sussurra dove trovarla. Poi mi fa uscire dal suo culo e mi mette a pecorina. I suoi allenamenti in palestra e anche durante i riscaldamenti pre-partita gli stanno conferendo un fisico scolpito e anche piuttosto forte, più del mio. Poggia la sua mano sinistra sul mio coccige e quella destra la usa per penetrarmi. Il suo cazzo di 18cm fa dentro e fuori il mio budello mentre io mi sego urtando con la mano e la cappella contro la coperta. Il tempo a disposizione per scopare e’ poco e quindi aumenta la velocità e mi sborra nel culo facendomi poi sdraiare sul letto per ricevere in faccia tutto il mio sperma quando posiziona la sua testa sul mio ventre e il viso rivolto in prossimità della mia minchia.
“Che cosa stai facendo?”, chiedo a Mario dopo essere rientrato a casa
“Sto cercando qualcuno che mi scopi”
“Posso pensarci io”, gli dico allungando le mie mani sul suo corpo
“Vai a lavarti, puzzi di sborra e sudore. Potevi anche dirmelo mentre eravamo al lavoro che saresti passato da casa di Pietro invece che tornartene con me”, mi fa Mario mentre io mi avvicino al frigorifero
“Scusa, ci siamo messi d’accordo dopo che se n’e’ andato dal ristorante e mi sono dimenticato di dirtelo tra un ordine l’altro”, gli rispondo prendendomi una fetta di tiramisù, lo stesso preparato questa mattina e che contiene il nostro sperma nella crema “ti chiedo scusa, non era mia intenzione nasconderti ancora qualcosa oppure tenerti all’oscuro di tutto. Mi perdoni?”, gli chiedo
“Questa storia ci sta sfuggendo di mano”, mi risponde invece Mario “sento che ti stai allontanando da me e mi fa soffrire”
“Non potrei mai allontanarmi da me”, gli confesso “e’ già successo una volta e non succederà ancora. E poi se tu non fossi così ostinato a non volerti scopare Pietro, forse non proveresti quest’angoscia che ti assale”
“Non voglio farlo e lo sai perché”
“Perché e’ minorenne, lo so. Ma in tutti questi mesi che io e lui stiamo scopando, l’hai mai sentito lamentarsi? No! Sono stato arrestato per corruzione di minore? No!”, gli faccio notare “so perfettamente che non devo prendere questa cosa alla leggera ma se lui e’ contento di farsi scopare, lo sono anche io e lo sarai persino tu perché gli ho detto che presto succederà”, dico a Mario che e’ arrabbiato ma con la mano si tocca il pacco eccitato
Finisco di mangiare la mia fetta di tiramisù alla crema spermatica e vado a farmi una doccia. Sono passati diversi giorni da quando Pietro e’ venuto al ristorante e le cose tra me e Mario non sono cambiate. Lui aspetta con impazienza il raggiungimento della maggiore età del ragazzino mentre io me ne frego altamente ma soltanto perché sono convinto che con lui non ho usato nessuna coercizione fisica e mentale. Il mio fidanzato mi avverte di aver conosciuto un tipo sul sito di annunci che non usavamo da diverso tempo. Io gli dico che può anche incontrarlo da solo ma Mario, nella sua assoluta generosità, vuole condividere questo piacere anche con me. Il ragazzo, Gianni, 25anni, capelli castani e occhi castani, gli ha dato appuntamento a casa sua per incontrarsi. Dovrebbe succedere proprio il giorno della festa di compleanno di Pietro e capisco che Mario ha orchestrato tutto affinché io non sia presente per congratularmi con il mio giovane amante. Ma gli perdono comunque questa nefandezza. Dopo tutto, conoscere Gianni mi piacerebbe di più e poi non voglio mettere Pietro in difficoltà davanti alla sua famiglia, ai suoi compagni di scuola e di calcetto. Con Mario, ci prepariamo per raggiungere la casa di Gianni. Non so perché non e’ voluto venire lui da noi ma ha insistito per andare a casa sua dicendoci che ci sarebbe stata una sorpresa. Raggiunta la casa di Gianni, ci fa accomodare. Il salone e’ ampio e confortevole e la sua presenza lo rende più eccitante. Infatti, nonostante non faccia ancora freddo, ha deciso di fare lo spavaldo indossando una maglietta a maniche corte nere con il collo a V e un pantalone di jeans nero con dei buchi alle ginocchia. Dopo le solite chiacchiere per conoscerci un po’ meglio, suona il campanello. Due ragazzi vengono fatti entrare dal padrone di casa. Jason, 30anni, pelle scura, occhi e capelli neri, indossa una camicia blu e un pantalone elegante grigio mentre Biagio, 34anni, capelli castani e occhi castani e’ abbigliato con una maglietta bianca e il pantalone della tuta. Tutti e due se la prendono con Gianni perché, sull’uscio di casa, hanno capito che il ragazzo ha dato appuntamento a loro due per la stessa serata quando credevano invece di andarci singolarmente. La stessa cosa, lo stronzo, ha fatto con Mario.
“Che cazzo significa questa storia?”, esclama Jason
“Mi e’ stato detto che avrei passato una bella serata con una troietta calda”, fa Biagio “dov’e’?”, chiede allupato
“Eccole lì”, fa Gianni indicandoci seduti sul divano “non e’ una ma sono due”, precisa
“Stai dicendo che hai fatto credere a questi ragazzi che l’avresti incontrati tu quando invece avevi intenzione di farmi scopare?”, chiede Mario sbalordito
“Non dirmi che non sei d’accordo”, risponde Gianni “guarda il tuo fidanzato, si sta già eccitando”, gli fa notare perché ho già infilato la mano dentro il mio pantalone iniziando a stimolare la mia cappella con le dita
“Sei uno stronzo, io me ne vado”, fa Mario alzandosi “andiamo Giulio”
“Smettila di fare il santerellino, Mario”, lo offendo “hai detto tu stesso che volevi un altro cazzo per farti scopare e ora che ne hai tre ti infastidisci? Divertirti un po’”
“Ok, vuoi che mi diverta? Ora ti faccio vedere”, mi risponde minacciosamente
La minaccia pronunciata da Mario non si consuma ai miei danni ma contro quelli di Jason e Biagio. Infatti dopo essersi spogliato, si inginocchia davanti a loro sbottonando freneticamente i loro pantaloni, li abbassa fino alle caviglie e libera i loro cazzi. Jason ne ha uno che tocca i 22cm mentre quello di Biagio raggiunge i 17cm. Se li infila in bocca uno per volta mentre i due ragazzi si spogliano mostrando i loro fisici scultorei. Jason ha un tatuaggio sul pettorale destro che a stento riesco a notare per colpa della sua pelle scura. Anche Biagio ne ha uno che parte della spalla sinistra fino al corrispondente gomito. Gianni muove la testa di Mario dando il ritmo al pompino che fa ai membri dei suoi amici telematici. Io mi alzo dal divano privandomi dei miei indumenti e raggiungo quel quartetto. Jason smette di farsi sbocchinare da Mario e mi fa inginocchiare davanti al suo attrezzo colorato ficcandomelo in bocca. Dentro le fauci del mio fidanzato, il posto del cazzo di Jason viene preso da quello di Gianni, che intanto si e’ spogliato portando alla luce la sua minchia di 20cm. Jason mi prende per la nuca spingendo la sua banana scurissima dentro la mia gola dando delle spinte non proprio mirate infatti ogni tanto la sua cappella non urta la mia lingua ma contro le pareti del mio cavo orale.
“Che cosa vi avevo detto?”, fa Gianni “non sono meglio queste puttanelle rispetto a me?”, gli chiede “credevate che mi sarei fatto scopare da voi? Vi sbagliavate di grosso”
“Ci sanno davvero fare”, constata Biagio
“Hanno delle bocche fantastiche. Sembra che non vogliano finire mai”
“Vedrete che più affondate i vostri cazzi, più profonde si riveleranno”, dice Gianni sarcasticamente
Anche Biagio viene a farsi succhiare la minchia da me mentre Jason si allontana verso Mario che ora ha un solo cazzo da soddisfare perché il padrone di casa alterna quello di Biagio al suo dentro le mie fauci. Dopo essersi fatti succhiare i cazzi umettandoli della nostra saliva, Gianni e Biagio ci fanno alzare. Gianni posiziona Mario a pecorina sopra un tavolo mentre Biagio mi mette nella stessa posizione sopra un divano. Ci leccano accuratamente i culetti schiaffeggiandoli di tanto in tanto. Biagio mi lecca anche il perineo mentre io mi masturbo il cazzo. Quello di Mario e’ invece stranamente moscio. Sarà perché vuole godere solo con il suo buchetto voglioso e non con il cazzo. Finito di lubrificarci le roselline ed averle preparate infilando dentro delle dita, Gianni e Biagio si mettono i preservativi e avvicinano le loro capocchia alle nostre entrate. Mario non e’ proprio a novanta gradi, avendo il corpo leggermente sollevato mentre io, quando Biagio affonda in me, poggio la testa sullo schienale del divano e Jason ne approfitta per farsi succhiare il cazzo. Prendendomi per i fianchi, Biagio spinge la sua minchia nel mio deretano mentre quello di Mario viene scopato da Gianni che lo afferra per il collo con una mano e per un fianco con l’altra.
“Ma che c’hanno questi al posto del culo?”, chiede Gianni
“Una galleria”, risponde Biagio
“Mmh, si fottimi, stallone, fottimi”, lo incito sputando dalla mia bocca la nerchia nera di Jason
“Stai zitto e succhiami il cazzo”, mi fa lui
“Chiavami, chiavami”, ripete indemoniato il mio fidanzato
Gianni scopa Mario stando in piedi mentre il ragazzo e’ poggiato con le mani sul tavolo. Biagio, invece, si distende sulla mia schiena, si aggrappa ai miei pettorali e mi fotte l’ano come se fossimo un cane lui ed una cagnetta io. Lo sento spingere energeticamente contro di me e il pene di Jason mi finisce sempre più in gola. Poi lo toglie e me lo sbatto sulla lingua e sulla faccia lavandomela con il suo abbondante pre-sperma. Sentire ansimare Mario di piacere mi da sempre una certa carica. Vederlo prendere altri cazzi diversi dal mio, mi eccitato. Sicuramente ecciterà anche lui perché fa sempre così quando incontriamo persone diverse. Mi masturbo il cazzo anche se non lo faccio con precisione. Quando giro un po’ la testa di lato, vedo che anche il mio fidanzato si sta smanettando il pisello. Era chiaro che voleva godere solo di culo il quale ora gli ha trasferito tutto il godimento verso il cazzo facendoglielo indurire. Jason mi tiene la faccia così può far entrare ancora di più il suo bastone nella mia bocca. Poi si distende un po’ sul mio corpo accarezzandomi la schiena e raggiungendo il mio culetto occupato, intanto muove lentamente la sua proboscide dentro il mio cavo orale e sono costretto a dargli piacere con la lingua anche se doveva essere lui a darne a me scopandomi la bocca.
“Voglio provare il suo culo”, dice Jason rivolto a Biagio
“Si, dammi la tua minchia nera”, gli rispondo al posto del mio scopatore
“Ok, io voglio scoparmi questa’altra troietta”, fa Biagio verso Gianni dandogli una pacca sul sedere
“Ed io chi mi scopo?”, fa lui
“Di certo non me”, lo grida Jason
“E neanche me”, fa Biagio
“Va bene, mi accontenterò di farmi succhiare il cazzo”
Gianni e Biagio escono dai nostri culi. Gianni si siede a terra sul tappeto poggiando le spalle contro il divano. Biagio e Jason ci posizionano a pecorina in modo che le nostre facce finiscano sul pube del padrone di casa. Biagio si toglie il preservativo e ne indossa un altro, anche Jason fodera il suo membro e poi io vengo scopato da un’altra minchia colorata e il mio fidanzato si prende il pene di chi stava fottendo me poco prima. Jason affonda la sua nerchia nera dentro le mie carne martoriate e mi tiene fermo per i fianchi mentre succhio il cazzo a Gianni. Mario viene fottuto da Biagio che sogghigna per la nostra passività più assoluta. Gianni mi prende per la fronte e la nuca muovendo il bacino e il suo obelisco di carne umana dentro le mie fauci che lo accolgono producendo così tanta saliva che cola lungo la sua asta bagnandogli i coglioni e finendo sul tappeto inzuppandosi. Biagio afferra Mario per le spalle e lo scopa forsennatamente facendolo gridare. Per tappargli la bocca, il padre di casa mi fa smettere di succhiarglielo e mi sostituisce con il mio fidanzato. Avere delle mani di una persona straniera che ti accarezzano mentre vieni scopato e’ uno dei miei sogni proibiti e infatti sborro in corrispondenza del ginocchio di Gianni che lo solleva verso la mia bocca e mi ordina di ripulirlo del mio stesso succo scrotale.
“Cambiamo posizione”, suggerisce Jason smettendo di scoparmi
“Ti va di farti scopare?”, mi chiede Gianni
“E me lo chiedi?”, gli faccio
“Tu quale cazzo vuoi?”, domanda Biagio a Mario
“Voglio il suo”, si riferisce a Jason “così li avrò presi tutti”
Io e Mario ci sdraiamo sul tappeto e Gianni e Jason, dopo essersi cambiati il preservativo, entrano nei nostri culi. Anche questa volta, ogni pene presente nella stanza ha trovato ospitalità in noi. Biagio e’ inginocchiato vicino alle nostre teste e si fa succhiare il cazzo un po’ da me e un po’ dal mio fidanzato. Gianni mi prende per i fianchi e mi scopa con tutta la sua forza. Deve tenere alto l’onore di padrone di casa e ci sta riuscendo. Ho le gambe in aria tenendomele per l’interno delle ginocchia. Nella stessa posizione e’ Mario ma diverso e’ il colore del cazzo che lo sta stantuffando. Jason, il bel camerunense, ha usufruito di ogni buco a disposizione ma del resto hanno fatto la stessa cosa anche gli altri. Mentre ci masturbiamo, Biagio sbatte la sua minchia sulle nostre facce e poi se la sega sborrando un po’ sulla mia lingua e un po’ su quella di Mario. Assaporiamo questa essenza leccandoci le labbra e, con le dita sporche usate per raccogliere alcuni rivoli colati lungo il mento, agguantiamo i rispettivi cazzi venendo sui nostri pubi e addomi. Anche Jason e Gianni smettono di scoparci, si posizionano a cavalcioni su di noi e in un attimo assaggiamo anche il loro latte squisito. Tre membri vengono ripuliti a dovere da due bocche. Sono le fauci di due puttane che non smetterebbero mai di farsi riempire. Ci ricomponiamo tutti e decidiamo di restare a cena da Gianni. Con un’atmosfera calda grazie alla scopata e anche al caminetto acceso, non ci rivestiamo completamente. Ci limitiamo ad indossare solo magliette leggere e gli slip lasciando maglioni e pantaloni per terra o sul divano.
“Siete davvero delle troie”, fa Gianni sorseggiando un bicchiere di vino
“Cazzo, non ne ho mai incontrato nessuna come voi”, dice Biagio
“Ti ringrazio, sei molto gentile”, mi complimento con lui accarezzandogli una coscia finendo per acciuffargli il cazzo moscio nelle gambe
“Mi piacerebbe avere anche con il mio fidanzato un feeling come il vostro”, esclama Jason “se scoprirebbe tutto questo, mi ammazzerebbe”, continua
“Anche io prima non volevo ma poi mi sono fatto convincere e sono del parere che le coppie come noi non sono fatte per la monogomia”, appura Mario
“Devo andare a pisciare”, fa Gianni mentre io e Mario ci guardiamo con sintonia
“Veniamo anche noi”, rispondiamo all’unisono
Raggiungiamo il bagno insieme a Gianni e mentre lui si avvicina al water, io e il mio fidanzato ci togliamo le magliette e ci infiliamo nella vasca che e’ dietro alle sue spalle. Avvertiamo chiaramente i suoi mugolii cercando di far partire la minzione ma quando non ci vede al suo fianco, si gira meravigliandosi della nostra posizione assunta.
“Cosa fate?”, chiede stupefatto Gianni
“Vogliamo che ci pisci addosso”, gli risponde Mario
“Vogliamo essere la tua cloaca”, gli specifico
Gianni sorride sornione e si avvicina. Dalla sua uretra fuoriesce un getto abbondante di piscio che mi colpisce il petto schizzando anche contro Mario. Poi indirizza la sua pisciata sulle nostre facce e pariamo le bocche degustando il retrogusto del vino appena ingerito. Anche dai nostri peni viene espulso il liquido contenuto nella vescica. Quello del mio fidanzato e’ meno intenso e gli colpisce l’addome mentre il mio riesce a raggiungermi la faccia e, piegandomi verso il basso, pure la mia pisciata viene ingerita dal mio stesso tomaco. Preoccupati per il troppo tempo passato nel bagno, Jason e Biagio entrano trovando una pozzanghera nella vasca e noi due immersi in un liquido giallo. La loro pipì si unisce a quella dell’amico lavandoci per bene sebbene la doccia ce la siamo fatti poco prima della cena e dobbiamo farcela anche dopo questo trattamento urinario al quale tre maschi alfa ci stanno sottoponendo. Tornati a casa, io e Mario ci sdraiamo stanchi sul letto e il sonno viene ad abbracciarci.

FINE CAPITOLO 16

TO BE CONTINUED

QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA ADOLESCENZA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
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