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Gay & Bisex

Aspettando te 15


di FRANK_1987
09.03.2021    |    2.066    |    5 7.2
"Lei mi scopa prendendomi per i capelli e tirando la mia testa all'indietro verso di lei..."
Sconto amicizia

Questi capitoli si collocano dopo “UN MESE DI BALDORIE”

CAPITOLO 15

In questo capitolo c’e’ una scena TRANS. Vi ho voluto avvisare per non imbattermi in commenti sgraditi ed ho voluto postare il racconto in questa categoria perché e’ quella che mi identifica.

Non capita quasi mai di rimanere da soli in casa. C'e' sempre qualcuno che può far saltare in aria i miei progetti. Quando convivevo con il mio ex, ogni volta che mi veniva una voglia particolarmente trasgressiva sapevo che c'era la possibilità di soddisfarla ma adesso invece no. Con il mio patrigno, mia madre e il mio fratellastro sempre tra i piedi e' impossibile ma ora sembra che le cose possano andare per il verso giusto. Qualche giorno fa ho visto un video su internet di un tizio sdraiato dentro una doccia che si pisciava addosso. Pure io voglio farlo perché non l'ho mai fatto. Ho bevuto il piscio di diversi uomini dai loro cazzi o dai loro recipienti, mi sono fatto fare la doccia con la loro pioggia dorata ed ho bevuto anche il mio da diversi bicchieri riempiti ogni tanto ma ora sono pronto per un'altra esperienza. Ho bevuto così tanta acqua che dopo un certo lasso di tempo sento la vescica esplodermi. Mi denudo completamente e mi distendo nella vasca. La sensazione fredda alle spalle mi da fastidio e quindi prendo la maglia adagiandola dentro la doccia distendendomi nuovamente. Il caldo favorisce il mio rilassamento e l'urina inizia a fuoriuscire dalla mia uretra. Più il getto esce, più aumenta d'intensità raggiungendomi l'ombelico e i pettorali ma non sono ancora soddisfatto. Sollevo la testa e il bacino continuando a urinare fino a quando il getto non mi colpisce la faccia ed anche i capelli. Quando mi bagno da solo il cuoio capelluto il mio cazzo diventa barzotto. Mi succede anche quando me lo bagnano gli altri trasformando i loro peni in delle docce naturali. Proseguo a pisciare fino a quando non mi svuoto completamente. Sono veramente contento di questo risultato e di essere rimasto da solo proprio nel momento di questa voglia cresciuta dentro di me. Passo le mani sul mio corpo impregnando quei lembi di pelle non raggiunti della pipì. L'ombelico ne ospita un quantitativo considerevole che sembra una piccola pozzanghera. Mi piego leggermente verso destra cercando di raccoglierla nella mano a forma di conchiglia per poi passarla sui miei capelli. Prendo la maglia zuppa e me la torco addosso per poi lavarmi togliendomi via quell'afrore che tanto mi piace sentire dopo una bella pisciata. Lavo anche la maglia per evitare che mamma, facendo il bucato, possa intuire qualcosa anche se non credo che possa darle fastidio semmai io debba rivelarglielo, l'unica cosa che potrebbe infastidirla e', appunto, di aver messo il mio indumento puzzolente tra gli altri panni sporchi. A malincuore, uso molto bagnoschiuma per non emettere altri odori diversi da quelli profumati ma io, come già sapete, andrei anche a fare la spesa dopo aver ricevuto addosso una bella sessione di pissing inflitta sia da me oppure da un bel cazzo moscio che magari prima era così poderoso tanto da entrarmi nel culo. Quando la mia famiglia rientra dal lavoro e dalla scuola, non c'e' traccia di quello che ho appena fatto nel bagno ritornato pulito e lindo più di prima.
"Con chi ti stai scrivendo?", mi chiede Rafael seduto sul divano con me
"Con un amico"
"Con il quale dovrai scopare?"
"No"
"Allora cosa devi fare con lui?"
"Stiamo solamente parlando. Perché pensi che ogni mia conversazione verti sempre sul sesso?", gli domando
"Perché so quanto ti piaccia il cazzo", replica lui prendendomi la mano che usavo per messaggiare poggiandola sul suo pacco "ti piace? Ti piacerebbe prenderlo in bocca mentre tua madre e' di là ad aiutare tuo fratello con i compiti?", mi chiede voglioso
"Si potrebbe fare"
"Saresti così audace?", fa Rafael stupefatto
"Si, e tu me ne saresti grato", gli dico cominciando a palpare quel pene che cresce tra le mie mani ma che e' ancora dentro ai suoi pantaloni facendogli gonfiare la tasca destra da dove posso immaginare le dimensioni della sua cappella
Ecco, direste voi, adesso si scopa di nuovo Rafael magari sperando che sua madre arrivi in salotto dalla cucina scoprendoli insieme così finalmente loro due divorzieranno ed io e il mio poi ormai ex patrigno possiamo vivere il nostro amore alla luce del sole ma vi sbagliate. Proprio mentre si sta avvicinando a me tirando fuori la lingua per iniziare un limone che poi c'avrebbe portato a chiavare come ricci, mi alzo dal divano e lo lascio lì con la sua erezione senza dare neanche una toccata al suo cazzo. Mi piace comportarmi così con lui. Di solito, quando non riesce a comunicarmi quell'empatia che vorrei che esternasse, viene da me e mi usa per scaricarsi, in tutto i sensi, ma ogni tanto sono anche io che lo provoco e godo a vederlo sulla graticola immaginando che possa infilare il suo membro argentino in me quando poi gli nego ogni buco. Vado in camera e chiudo la porta a chiave. Non voglio che entri di prepotenza perché anche se adoro comportarmi così, poi lo faccio talmente arrabbiare che diventa una belva. Non fraintendetemi, il sesso selvaggio mi piace, ma inizio a provare dei sentimenti diversi per Rafael e odio quando divento per lui solo un buco di scarico. Per questo motivo, riprendo a messaggiare con il mio amico finendo poi per telefonargli.
"Credimi, non te ne pentirai", mi dice
"Lo so, ho già provato"
"Quindi sai già di cosa sto parlando"
"Si, lo so"
"E poi se vai lì c'e' una sua amica che si presta a fare il terzo pagandola la metà"
"Io non farei una cosa del genere, soprattutto se decido di vendere il mio corpo", gli dico "al posto suo non mi farei pagare la metà solamente per la gioia di scopare con qualcuno perché non credo che sia questo il vero motivo che porta determinate persone a vendersi per strada"
"Lo penso anch'io ma se vuoi godere da matti, cerca Fernanda e non te ne pentirai", fa il mio amico con un po' di affanno dovuto sicuramente ad un suo momento di godimento pensando a quando lui ha potuto usufruire del servizio che mi propone
"Ok, ci sto"
"Comunque se le dirai che ti mando io, che sono un accanito cliente, vedrai che non sapranno dirti di no"
La sera stessa che ho mandato in bianco Rafael, decido di uscire ma prima necessito di un cambio d'abito. Mi metto una camicia grigia a maniche lunghe lasciando due bottoni aperti, degli jeans sdruciti e le sneakers. Quando esco dalla stanza e Rafael capisce quello che sto per andare a fare, mi guarda in malo modo e questo mi inorgoglisce perché so che mi desidera non soltanto per fare sesso da animali ma con amore. Salgo in macchina ed inizio a guidare. Inutile nascondervi che sto andando in cerca di trans. Ce ne sono di diversi colori sui marciapiedi di una zona meno trafficata della mia città. Indossano tutte degli abiti appariscenti per poter attirare i loro clienti. Quando vedo quella che potrebbe essere Fernanda, mi fermo davanti a lei. Una donna, almeno nel suo subconscio, dai capelli blu indossante una maglietta a giromaniche nere e un pantaloncino di jeans mi si presenta davanti. Le dico che mi manda il suo amico e sul suo volto si stampa un enorme sorriso anche, e soprattutto, quando i suoi occhi si poggiano sul mio pacco gonfio sia a causa degli jeans che mi tirano in corrispondenza dell'inguine e sia perché la sua figura mi sta eccitando. Dopo averle spiegato tutto quello che il mio amico mi ha detto di lei, fa avvicinare la sua partner in affari, Jessica. Anche lei, come Fernanda, ha la pelle olivastra, indossa un vestito zebrato ed ha i capelli ricci neri con qualche meches bionda. Dopo esserci messi d'accordo, le due salgono in macchina e raggiungiamo l'appartamento che dividono insieme ed ecco spiegato il perché della loro tariffa ridotta se un cliente se le scopa tutte e due insieme. Prima di scopare, le pago e poi iniziamo a baciarci.
"Sei anche più bello del tuo amico", mi dice Fernanda facendomi arrossire
"E sicuramente anche più dotato", fa Jessica afferrandomi il cazzo che ormai non e' più solo barzotto come quando stavo in macchina ma a momenti mi scoppia nelle mutande
"Tiraglielo fuori", fa la fata da capelli turchini
"Prima giochiamo un po' con lui", le risponde l'amica coinquilina
Inizio a baciare Fernanda giocando con le nostre lingue intrecciandole l'una all'altra mentre le mie mani risalgono le sue braccia toccando le spalline della sua maglietta spostandole lievemente e le sue si insinuano dentro la mia camicia per poi tirarle fuori, sbottonarla e iniziare a leccarmi i capezzoli. Insieme a Jessica iniziano a spogliarmi. Fernanda mi toglie completamente la camicia mentre Jessica, dietro di me, mi slaccia la cintura abbassandomi i pantaloni e di conseguenza anche l'intimo. La trans dai capelli turchini e' meravigliata davanti al mio cazzo eretto e ci gioca con le mani come se fosse l'impasto degli gnocchi che prima si leviga e poi si taglia a cubetti mentre la sua amica mi accarezza il petto scendendo fino al pube. Poi mi gettano sul materasso facendomi poggiare allo schienale mentre loro, inginocchiate alla fine del letto, si toccano a vicenda e si spogliano. Due seni turgidi fanno sì che il mio pene, poggiato sull'ombelico senza ricevere nessuna attenzione, continui a rimanere duro. Non vogliono che mi tocchi, vogliono prima farmi impazzire denudandosi. Anche Fernanda si spoglia e si mette a pecorina mentre Jessica inizia a massaggiare le sue chiappe e lei sale con la mano lungo la mia gamba destra lambendomi l'inguine provocandomi un leggero solletico. Quando tutte e due mi si avvicinano, Jessica si mette alla mia sinistra e Fernanda alla mia destra. Il cazzo della trans dai capelli mesciati mi finisce in bocca mentre l'altra comincia a giocare con il mio masturbandolo e succhiandomelo dando vita ad un 69 un po' particolare. Dopo aver giocato con il cazzo e avermi infilato un dito nel culo, mi ritrovo messo a pecorina sul letto senza neanche accorgermene.
"Adesso sarai la nostra puttana", fa Fernanda facendosi succhiare il cazzo "così poi alla fine saremo noi a pagare te", continua ridendo a crepapelle insieme a Jessica che mi sta leccando il culo preparandolo alla scopata
"Dai inizia tu", fa Jessica "dopo tutto ha chiesto di te per prima ed e' giusto che sia tu a scoparlo", precisa
Fernanda mi infila il suo cazzo foderato dentro al culo. E' la seconda volta che mi faccio scopare da una trans. L'avevo fatto tanto anni fa e la cosa non mi e' dispiaciuta. Non mi dispiace neanche adesso ma preferisco fare l'attivo con loro anche se al momento devo cedere alle volontà di due persone più forti di me. Ma quanto può essere forte una trans paragonata ad un uomo, vi starete chiedendo. Ma non lo sono singolarmente ma in gruppo. Ecco perché mi sono ritrovato ribaltato sul letto senza capirci niente. In fondo sono due persone che si sentono donne ma che scopano come gli uomini ed usano ancora quella forza virile rimasta nei loro corpi fin dalla nascita. Mentre Fernanda mi scopa accarezzandomi la schiena con le mani per poi conficcarmi le sue lunghe unghie dentro i fianchi quando mi agguanta, Jessica e' distesa sul letto con il pube in prossimità della mia bocca che viene occupata e le sue mani danno il ritmo al pompino. Quando mi lascia andare, Fernanda mi infila le dita in bocca aprendola oscenamente facendomi leggermente sollevare perché, grazie a lei che esercita la sua forza nelle dita, non c'e' bisogno di aggrapparmi al letto mantenendomi a 90°. Anche Jessica si alza dal letto sparendo alle mie spalle.
"Vieni a scopartelo, Jessica", le dice Fernanda "ha il buco del culo più capiente del tuo", la informa
"Non ci credo"
"Se non lo provi non lo saprai mai"
"Dai fottimi", incito la trans aprendomi le chiappe con le mani "non era quello che desideravo ma ora muoio dalla voglia di sentire il tuo cazzo dentro il mio culo e le tue tette sbattermi contro la schiena", continuo mentre vedo la trans che si sta smanettando con una smorfia di lussuria
"Dai spostati", fa Jessica alla sua amica dando sfoggio di qualche movenzA maschile ancora rimasta in un corpo dalle pervanze femminili
Dopo l'uscita di Fernanda e' il momento dell'entrata di Jessica. Lei mi scopa prendendomi per i capelli e tirando la mia testa all'indietro verso di lei. Con tutte queste violenze, anche se per me non lo sono, non ho avuto modo di toccarmi il cazzo per dargli sollievo e neanche loro l'hanno fatto più ma spero che possa divertirsi infilandosi in almeno uno dei loro buchi. Fernanda si posiziona davanti a me mentre Jessica lascia andare la mia testa che ora e' all'altezza del seno della sua amica. La fata turchina mi prende per la nuca e mi avvicina alle sue tette rifatte facendomele prendere in bocca singolarmente. Sembro essere ritornato un poppante che ciuccia il latte dalle tette della madre. Tutto ciò mi fa ricordare quando ho scopato la mia genitrice ciucciando il seno anche a lei e mi piacerebbe molto rifarlo. L'eccitazione per questo pensiero e' così grande che dall'uretra sento risalire un rivolo di presperma che mi fuoriuscire dal cazzo anche senza averlo toccato. Mentre Jessica rallenta la sua furia di scopatrice rimanendo sempre dentro di me ma dandomi delle leggere spinte, Fernanda mi accarezza dolcemente il viso come se volesse farsi perdonare per come mi hanno trattato. Le perdono solamente se posso riservare gli stessi trattamenti anche a loro.
"Scopami", fa Fernanda "infilami questo mattarello tutto dentro al culo", continua afferrandomi il cazzo da sotto le palle
"Guarda quanto presperma esce", afferma Jessica
"Mmh, e' buonissimo", la informa l'amica mettendosi le dita in bocca dopo aver di nuovo lasciato penzolare il mio attrezzo
Scendo dal letto mentre Fernanda si sdraia ed alza le gambe. Io prendo un preservativo, lo srotolo sul mio cazzo, lo ungo di lubrificante massaggiandolo aiutato dalle mani di Jessica e poi mi fletto leggermente per poi entrare dentro la trans. Metto le sue gambe perpendicolari al mio torace e la scopo. Inizio a spingere aumentando gradualmente l'intensità mentre mi metto in bocca i suoi piedi che profumano di calze a rete. Fernanda ansima sotto i colpi del mio cazzo e si tiene ferme le tette che ballonzolano a destra a sinistra per colpa della mia foga segno che, nonostante siano siliconate e quindi più dure di quelle naturali, le mie bordate sono talmente forti da riuscire a muovere un impianto di silicone sottomammario. Jessica e' alla mia destra e mi aiuta a tenere alzate le gambe della sua amica. In questo modo posso vedere come il mio pene fare dentro e fuori dal suo ano. Ogni tanto devo rallentare con le spinte perché rischio di sborrare nel preservativo ma invece voglio inondare la sua faccia anche se mi piacerebbe disperdere il contenuto del condom, poi su di lei rendendo tutto ancora più perverso. Poggio i suoi piedi all'altezza dei miei pettorali così che le sue piante possano stimolarmi i capezzoli.
"Il mio amico non mi aveva detto che culo allargato possiedi", le dico mentre proseguo a darle le mie spinte "forse l'avrà fatto per non togliermi tutto il divertimento. Devo ringraziarlo perché mi sto divertendo da pazzi a scoparti questo culo capiente", continuo a proferire mentre lei mi guarda con lussuria e la sua amica, da dietro, mi accarezza il petto
Mentre Fernanda si masturba, Jessica le si sdraia vicino, la massaggia e si fa succhiare le tette. Io invece proseguo incessantemente a scoparmela anche se rallento un po' per godermi il suo culo ed anche le espressioni del suo volto che sono la cosa più eccitante di questa scopata. Con le mani mi accarezza un fianco per poi afferrarsi una tetta portandosela in bocca leccandosi da sola il capezzolo che mostra un'evidente cicatrice a causa dell'operazione al seno subita per accrescerlo chirurgicamente. Aumentando il vigore delle spinte, lascio andare le gambe di Fernanda afferrandole per le caviglie e abbassandole fino ai miei fianchi. Così, la apro come una rana guardando meglio il suo pene leggermente atrofizzato per i troppi ormoni che assume. Penso a come poteva essere prima di farseli prescrivere ma poi, tutto sommato, queste dimensioni che ha assunto non gli impediscono di far godere chiunque lo prenda nel culo, me compreso. Fernanda libera le sue mani sul letto portandole all'altezza della sua testa mentre le tette si muovono. Il silicone, per colpa del ritiro della pelle essendo lei sdraiata, diventa più evidente e lascio andare una mano agguantando un seno in modo da distribuire meglio il mio peso e la forza delle spinte che la mia minchia conferisce al suo ano.
"Basta, per favore, basta", grida lei facendole raggiungere un orgasmo più mentale che corporeo dato che non vedo sperma
"Ma che hai al posto del cazzo?", mi domanda Jessica allibita
"Vuoi provarlo anche tu?", le domando smettendo di scoparmi Fernanda ed uscendo dal suo culo dandole un po' di pace
Jessica mi afferra da dietro per il collo facendomi inginocchiare davanti a loro. Insieme a Fernanda si siede ai bordi del letto e mi prendono di prepotenza la testa avvicinandola ai loro pubi ficcandomi in bocca i cazzi. Lo fanno a turno usando le mie orecchie come tiranti per avvicinarmi sempre di più a loro. Dopo avermi scopato le fauci, mi schiaffeggiano sonoramente mettendomi a pecorina. Jessica mi solleva il culo mentre il suo cazzo duro mi sfiora le chiappe e Fernanda, per evitare che io possa muovermi, mi mette un piede in faccia schiacciandomela contro il tappeto e così Jessica può nuovamente scoparmi. Ho ancora le sue unghie conficcate nella pelle dei fianchi mentre prendo a masturbarmi il cazzo tanto non devo poggiarmi per terra visto che ci pensa già Fernanda a farlo evitandomi anche di cadere in avanti. Tiro fuori la lingua per leccarle le dita dei piedi che si avvicinano alla mia bocca quando esse vengono sfiorate. Posso solo leccarle e non infilarle in bocca come invece ho fatto prima ma questo mi basta. Poi Jessica smette di scoparmi e tira fuori il pene dal mio anfratto. Mi impediscono di muovermi perché Fernanda deve prendere il posto dell'amica che ora e' lei a mettermi i piedi in faccia.
"Guarda che puttana abbiamo trovato", dice Jessica
"Non mi aspettavo che fosse così remissivo. E dire che sembrava più maschio", afferma la fata turchina facendo ridere l'altra
"E' proprio come il suo amico. Hai visto quello? Viene qui solo per farsi scopare", fa Jessica rivelandomi cose che non avrei mai pensato
Il ragazzo e' uno dei pochi eterosessuali convinti che io abbia mai incontrato. Forse. Nonostante la diversa sessualità, abbiamo legato fin da quando ci siamo conosciuti ma ora capisco il perché. In modi diversi, ci piace il cazzo e questo mi sbalordisce perché credevo che lui fosse solo attivo con le trans e non passivo visto che conduce una, all'apparenza, quasi normale vita da fidanzato felice.
"Il suo amico si fa riempire tutti i buchi, lui farà lo stesso?", si chiede Jessica mentre mi schiaffeggia la guancia con il piede
"Secondo me si", le fa eco Fernanda "si vede dalla faccia che e' uno a cui piace lo sperma ed io sono felice di darglielo", continua sfilandosi dal mio culo togliendosi anche il preservativo
Jessica raggiunge la sua amica a bordo letto mentre lui mi giro verso di loro e mi inginocchio con la lingua fuori dalla bocca come un vero cane. La prima a sborrare e' Fernanda che mi colpisce l'organo gustativo con uno schizzo mentre gli altri si depositano sul mio mento. Mettendomi una mano sulla fronte e l'altra sotto il collo, mi fa chiudere la bocca in modo che la lingua possa favorire lo scivolamente del suo sperma dalla laringe fino allo stomaco. Poi tocca a Jessica che eiacula sulla mia fronte facendo defluire il suo succo scrotale su tutta la mia faccia mescolandolo a quello dell'amica quando mi passa le mani sul volto. Il loro sperma, in questo modo, mi finisce anche negli occhi che cominciano a prudermi per poi bruciarmi ad ogni battito di ciglio. Questo però non mi impedisce di sdraiarmi sul letto e masturbarmi da solo oppure aiutato dai loro arti superiori quando si sostiuiscono ai miei. In breve tempo, uno schizzo di sperma viene spruzzato verso l'alto ricadendo sopra l'ombelico e viene degustato dalle trans insieme agli altri che si depositano sul mio pube colandomi sull'asta. Siamo tutti a tre appiccicosi di sperma e saliva spennellata a dovere sui corpi mentre ci abbracciamo e baciamo come una coppia insieme al suo amante.

FINE CAPITOLO 15

I RACCONTI VERRANNO POSTATI OGNI DUE GIORNI FINO A QUANDO NON SI ALLINEERANNO CON LE DOMENICHE COME QUANDO VENIVANO PUBBLICATI PRIMA DELL'INTERRUZIONE

TO BE CONTINUED

TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19

QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA VITA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
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