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Gay & Bisex

I giocatori di football


di FRANK_1987
13.06.2018    |    29.304    |    9 9.5
"Salve a tutti mi chiamo Duncan ho 16anni e vivo in una piccola cittadina della Louisiana..."
Salve a tutti mi chiamo Duncan ho 16anni e vivo in una piccola cittadina della Louisiana. Sono alto 1.89 cm, capelli castano chiaro e occhi celesti. Non sono il tipico ragazzo del sud degli States e per questo devo ringraziare mia madre, svedese, dalla quale ho ereditato tratti più femminili rispetto a quelli da maschio di mio padre. Sono gay e ho già fatto sesso all’ età di 14anni con mio cugino di 19 e dopo di lui si sono susseguiti altri uomini: il prof di matematica, un compagno di scuola, un componente della banda e un pompino al nonno di un mio amico.

Frequento il liceo Jefferson e non gioco in nessuna squadra. Vi starete dicendo che male c’e’, anch’ io non gioco in nessuna squadra, ma io in realtà faccio parte di un’ altra squadra. Quella delle cheerleader. Si avete capito bene. Nella mia scuola ci sono tre ragazzi (più io, quattro) che facciamo parte di quella squadra come aiutanti delle cheerleader nelle coreografie. All’ inizio non mi andava di entrare a far parte di questa squadra ma dato che il nostro e’ un piccolo liceo e noi quattro “cheerleader” avremmo condiviso lo spogliatoio con i giocatori della squadra di football, l’ idea mi allettava parecchio e così mi sono fatto convincere da mia sorella, anche lei cheerleader. Ogni giorno potevo così ammirare quei corpi statuari e sudati e vederli entrare negli spogliatoi come delle belve e togliersi il casco con un comportamento da veri maschi, mi faceva impazzire. Quattro giocatori attirarono subito la mia attenzione. Erano tutti belli ma loro lo erano di più. C’era Jackson, il quarterback, capelli castano scuro, occhi celesti e un fisico scolpito e asciutto, c’era Justin, muscoloso fino al midollo dai capelli e occhi neri, anche Taylor era messo davvero bene con la sua tartaruga scolpita e con i suoi capelli castani e occhi verdi e infine c’era Trevor, capelli biondo cenere, occhi celesti e fisico da indossatore.

Un giorno, dopo una partita di football vinta, i giocatori decidono di dare una festa. La festa si svolge in una zona paludosa poco fuori città, una di quelle zone che si vedono nei film con alberi che sprofondano nell’ acqua ed altri che escono fuori da essa. Anche io e gli altri tre “cheerleader” siamo stati invitati insieme alle ragazze. Ero seduto da solo davanti al fuoco con accanto delle coppiette che sembravano discendenti della dea Kalì, con mani che andavano dappertutto, quando mia sorella si avvicinò a me e disse che sarebbe stato meglio se mi tirassi su i pantaloni. Calai una mano dietro la schiena e scoprii che il mio jeans a vita bassa mi metteva in risalto lo spacco delle chiappe. Poi alzai gli occhi e vidi Jackson, Justin, Taylor e Trevor che ridevano di me e Jackson mi fece il segno del brindisi. La cosa che più mi stupì di tutto questo e’ che quando i miei occhi scesero sulla patta di Jackson sembrava gonfia ma così gonfia che credevo che stesse per scoppiare. Mi girai all’ improvviso e un fremito attraversò tutto il mio corpo. Il giorno dopo incontrai i quattro negli spogliatoi. Avevano già fatto la doccia ed erano già semivestiti così, a malincuore, andai a fare la doccia da sola. “Lavati bene, così la prossima volta che vorrai mostrarlo, sarà ancora più pulito” rimasi impietrito e poi mi girai. Jackson era lì sulla porta, a torso nudo con addosso solo un pantaloncino di quelli lunghi, come si portano in spiaggia. Dopo un iniziale imbarazzo gli risposi a tono “perché a te piace il culo pulito così non ti sporcherai?”. Non l’ avessi mai detto. Jackson si avvicinò e mi gettò contro le mattonelle. “Senti puttanella, lo so che ti piace il cazzo. Me l’ ha detto il tuo amico della banda. Quello che suona il flauto anche se il flauto l’ hai suonato tu a lui” “Sei geloso?”, dissi io. “Ora ti faccio vedere”, fu la sua risposta fulminea. Si abbassò i pantaloncini e si presentò davanti a me un bastione da 23cm. Jackson se lo massaggiava su e giù coprendo la sua cappella. Mai, durante le nostre docce, avevo visto Jackson nudo e per questo fantasticavo sulle sue dimensioni che ora mi facevano paura ma lasciavano in me un senso di porcaggine. Io rimasi senza parole davanti alla vista di quell’ obelisco e Jackson se ne accorse.
“Ti piace, vero?”, disse Jackson
“Si…si…”, dissi io
“E allora datti da fare”
Mi abbassò con la forza e mise la punta del suo cazzo sulle mie labbra. Io leccai la sua cappella ma lui mi prese per i capelli tirandomi la testa all’ indietro e io emise un timido gridolino e lui me lo infilò tutto in bocca.
Andò avanti e indietro per circa 10minuti dicendomi “Ti piace il mio cazzo?” “Guarda come lo sai succhiare” “Sei proprio nata per succhiare cazzi” “Te lo infilo tutto in gola”. Io non potei far nulla se non altro ansimare mugolando quando sentii dei passi dietro Jackson. Guardai di lato e vidi Justin, Taylor e Trevor in piedi sull’ uscio della porta che si toccavano il cazzo. Jackson si accorse di loro e disse: “Ehi ragazzi, guardate come mi succhia il cazzo questo frocio. Guardate…”estrasse il cazzo della bocca, dalla quale colò tanto pre-sperma accumulato dal pompino, e lo mostrò ai suoi amici “…sto quasi per venire”
“Perché vuoi venire nella sua bocca quando a questa checca piace essere schizzato dentro?”, disse Justin menandosi il suo cazzo che a occhio e croce misurava 21cm. Anche Taylor e Trevor si menavano i cazzi che non erano enormi ma nella media e comunque molto appetibili. Justin si avvicinò e mi conficcò il suo cazzo in bocca. Pompò così tanto che mi fece cozzare contro le mattonelle. Poi fu il turno degli altri che riuscì a prenderli addirittura tutti e due in una volta. Poi Jackson mi alzò, mi girò e mi fece mettere alla pecorina. Capii che voleva il mio culetto e infatti non tardò molto e sentii delle dita intrufolarsi nel mio ano.
“Guardate com’e’ ridotto questo buco! Chissà quanti ne ha presi?”
“4”, dissi, “ma nessun era come i vostri. Fate piano, per favore”
“Oh ma senti, la puttanella ci supplica”, dichiarò Taylor
“Tanto non ci impietosisci”, disse Trevor, così Jackson sputò sul mio buco e sul suo cazzo e me lo infilò dentro in un colpo. Gridai così forte che avrei rotto bicchieri di vetro come i lirici se erano presenti nella doccia, e iniziò a pompare.
“Ti piace?”
“Oh, si ma fai piano”
“Sta’ zitta. Ora vediamo se griderai il mio nome che fanno tutti…aaah…sono il quarterback e tutti gridano il mio nome durante le partite. Anche tu. Sei la più scalmanata della squadra delle “whoreleader”…aah, si…grida il mio nome, ho detto!”
“Jackson”, gridai
“Più forte”
CON GRIDO DA TIFOSI= “Jackson! Jackson! Jackson! Jackson, scopami più forte”
“Oh, si, lo sapevo. Eccoti accontenta” su queste parole mi diede una tremenda botta che mi fece cadere a terra insieme a lui. Il suo cazzo uscì dal mio culo e così mi girò schiena a terra e mi penetrò ancora e ancora. Intanto Trevor si era messo su di me e mi faceva succhiare il suo cazzo mentre Justin e Taylor si mise ai miei lati e li masturbavo.
“Che bel culo che hai”, disse Jackson, “guarda come riceve bene il mio cazzo. Più del culo di quella puttana di tua sorella”
Non me ne fregava niente se Jackson era fidanzato con mia sorella, non lo sapevo ed evidentemente, dato che ci raccontiamo sempre tutto, non era ufficiale e di conseguenza non mi sentii in colpa di fare sesso con lui. Non e’ mica colpa mia se mia sorella si e’ messa con un ragazzo al quale piace il culo indifferentemente che sia uno maschile o uno femminile.
Jackson si staccò da me e invitò gli altri a trombarmi. Taylor prese la palla al balzo e portandosi vicino al mio culo esclamò: “Accidenti Jackson, guarda come gliel’ hai allargato. Sembra una galleria”. Poi mi fece alzare, lui si sedette per terra e mi impalai sul suo bellissimo cazzo che entrò tutto dentro. Potevo sentire le sue palle sbattere contro le mie chiappe e i suoi peli farmi il solletico. Anche Justin volle la sua parte ed essendo il più muscoloso di tutto, mi fece alzare e mi scopò alla “carriola”. Trevor invece, il più dolce, mi fece stendere a terra e mi entrò dentro sdraiandosi su di me. Quando uscì capii che era il momento di sborrare. Justin, Trevor e Taylor si misero di lato mentre Jackson venne dietro di me e mise il suo grande cazzo sulla mia faccia. I quattro iniziarono a masturbarsi e anche io. Io venni quasi subito seguito da Justin, Trevor e Taylor che mi sborrarono dappertutto. Poi fu la volta di Jackson che sborrò così tanta sborra da farmi soffocare. Le loro mani mi massaggiavano dappertutto e poi le portarono alla mia bocca dove potei assaporare tutta la loro sborra a occhi chiusi. Quando riapri gli occhi, non c’erano più così mi alzai e ritornai a lavarmi senza smettere di toccare il mio buchetto. Ritornato a casa, mia sorella mi chiese come mai avessi fatto tardi e io risposi che avevo forato. La sera arrivò subito e dopo aver cenato con i miei e mia sorella, mi misi sul divano quando sentii suonare il campanello. Andai ad aprire ed era Jackson.
“Ciao frocetto, tua sorella e’ in casa?”
Mia sorella scese subito dopo e mi disse che loro due avevano iniziato a vedersi ma io, ovviamente lo sapevo già. I due mi dissero che sarebbero andati al bowling e mi chiesero se mi avrebbe fatto piacere andare con loro. Risposi di si ma dovevano darmi il tempo di cambiarmi. Dopo cinque minuti scesi di sotto e uscimmo tutti e tre. Lungo il vialetto di casa non facevo altro che osservare il sedere di mia sorella e pensare che il cazzo di Jackson se l’ era scopato. Mi salì un forte senso di gelosia ma poi, una volta entrati in macchina, Jackson si aggiustò lo specchietto retrovisore e mi fece l’ occhiolino. La gelosia passò subito e contento mi avviai insieme a mia sorella e al mio ragazzo segreto verso il bowling…

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