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Gay & Bisex

Vita di coppia 28


di FRANK_1987
15.01.2020    |    2.584    |    2 4.9
"Non e’ che avete qualche altra sigaretta nascosta?”, continua Io e Mario ci guardiamo arrapati..."
PREMESSA (DA LEGGERE E NON SALTARE): Questi racconti si collocano dopo la saga “IL FIDANZATO DI MIA SORELLA”

Anche se in questo capitolo all’inizio c’e’ una scena ETERO, continuando a leggere troverete una scena GAY.

Nel continente nero

CAPITOLO 28

Il ritorno a casa dopo la vacanza spagnola e’ stato traumatico. Come c’hanno trattato, o maltrattato secondo i punti di vista, Santiago e Federico non l’ha fatto mai nessuno. Però ci siamo divertiti. C’ha fatto desiderare di essere semplicemente delle troie fatte apposta per soddisfare gli uomini. Con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, io e Mario decidiamo di prenderci un’altra vacanza. Non e’ una vera e propria villeggiatura ma più una partecipazione. Già perché in Ottobre si svolge in Germania, più precisamente a Berlino, l’Hustlaball. E’ un evento organizzato da un importante sito di escort promosso da un altrettanto importante casa di produzione pornografica. Si tiene tre volte l’anno e proprio in questo mese viene celebrato a Berlino. Appena entriamo nel padiglione ci sembra di stare su un altro pianeta. Gente di ogni etnia vestita nelle più disparate trasgressioni che l’animo umano può raggiungere. Facciamo un giro e notiamo diversi attori porno. Io e il mio fidanzato li riconosciamo immediatamente, essendo indefessi consumatori di materiale erotico su internet, come d’altronde anche voi, credo. Poco dopo ci avviciniamo ad un palco. Uno di quei pornostar, esattamente uno stallone latino che fa solamente film bareback, entra in scena nudo con delle ali nere sulla schiena. Successivamente compare sul palco il suo collega che inizia ad accarezzarlo e a praticargli un pompino. Quando smette di farsi succhiare la minchia, il pornoattore latino si avvicina al suo pubblico. Ho visto altri filmati sempre in rete di questo evento e sono sempre stato geloso delle persone che stanno a guardare queste performance e poi vengono premiati toccando la parte dell’uomo che più cercano disperatamente. Ora questo cavallo da riproduzione e’ ad un passo da noi. Si sta facendo masturbare la banana da un uomo maturo. Prima che possa finire, allungo il braccio e gliela tocco anche io. Un paio di menate mi bastano per immaginare di essere un suo collega e farmi scopare su ogni set possibile e immaginabile. Il mio cazzo subito si impenna e strofino la mano sporca di saliva e pre-sperma sulla faccia di Mario che non era riuscito a toccare in tempo quella meraviglia. I due attori ritornano a toccarsi e strusciarsi tra di loro fino a quando quello che e’ salito sul palco per secondo, si posiziona a pecorina e si fa inculare dall’altro tizio. L’attivo e’ davvero resistente, e anche nei suoi film lo e’, costringendo il povero e fortunato passivo a sistemarsi in svariate posizioni sessuali. Finito l’amplesso, ma senza eiaculazione, i due attori ricevono gli applausi del pubblico e si congedano. Io e il mio fidanzato andiamo a farci un altro giro ma poi lo spettacolo finisce e quindi usciamo dal padiglione. Ne e’ valsa davvero la pena spendere quei soldi per tastare il cazzo ad uno dei miei attori preferiti. Mentre stiamo per prendere un taxi, ci ferma una ragazza.
“Avete da accendere?”, ci chiede in un fluente inglese
“No, io non fumo”, fa Mario
“Io si”, le dico prendendo l’accendino facendole accendere la sigaretta
“Siete italiani?”, ci domanda e noi annuiamo mormorando “che belli che siete. Non e’ che avete qualche altra sigaretta nascosta?”, continua
Io e Mario ci guardiamo arrapati. In fondo in ogni vacanza che abbiamo fatto, c’e’ scappata sempre una scopata, ora perché deve essere diverso? Con la ragazza ci incamminiamo cercando un posto isolato. Mi accorgo di non aver preservativi con me e nonostante lei voglia farlo senza, riusciamo a convincerla ad usarlo così li compriamo in un distributore di una farmacia. Raggiunto il posto isolato di un grande parco, la ragazza ninfomane inizia a toccarci dappertutto. Ci bacia reciprocamente e ogni tanto singolarmente mentre le nostre minchie crescono tra i pantaloni. Non so a quale stia pensando Mario ma io immagino quella dell’attore porno al quale l’ho toccata un’oretta fa. Lo so, non dovrei eccitarmi, ma che ci posso fare se le donne per me rappresentano una trasgressione? La ragazza si abbassa e, aiutata anche da noi, sguaina le nostre spade. Le succhia alternandosele in bocca tenendole per l’attaccatura delle palle. Ha una bocca caldissima e quando si tira fuori il mio membro, sento un leggero venticello sulla mia pelle. D’altronde siamo a Berlino in un mese autunnale ed e’ normale che la sera faccia più fresco rispetto ad un paese del profondo Sud Italia. Finalmente e’ arrivato il momento di scopare. Lei si alza e inizio a sbottonarle il pantalone verde mentre Mario le solleva la maglietta viola e le succhia le tette. Abbassate le mutandine alla ragazza, ci avviciniamo ad una panchina e mi ci siedo sopra. Il freddo contatto del cemento mi provoca qualche brivido alle chiappe ma resisto quando lei mi si siede sopra. Ha le mutandine striminzite e dei fiocchetti legano i due lembi dell’indumento ai suoi fianchi. Quando li slaccio, la sua fica mi si presenta davanti. Gliela stuzzico con l’indice e il pollice bagnati di saliva mentre sento Mario che mi mette il preservativo e lo indirizza verso il buco anteriore di lei che se lo fa entrare quasi tutto.
“Ah, com’e’ grande”
“Scopati, puttanona”, la apostrofo
“Muoviti dai”, le fa Mario prendendola per le braccia muovendola su e giù sopra il mio cazzo
“Lasciami, faccio da sola”, fa lei
“Si, fatti scopare la fica”, le dico
La ragazza fa su e giù sulla mia nerchia abbracciandomi. Aggrappata al mio collo, posso usare le mie mani per tastarle le tette accarezzandole il ventre che mi piacerebbe tanto riempire con il mio latte immaginando di metterla incinta. Ogni volta che mi scopo una ragazza, mi viene il desiderio di diventare padre ma c’e’ sempre un ostacolo, il preservativo. Mi piacerebbe per una volta incontrarne una della quale possa fidarmi per scaricarle nell’utero il mio seme e ingravidarla senza farlo in un laboratorio come se fossimo degli Alchimisti. Mario le gira la testa baciandola ma poi smette e si piega a terra. Lo vedo prendere un preservativo e capisco cosa ha intenzione di fare. Il mio ragazzo mi fa cenno di non proferire parola avvicinandosi a lei e glielo infila nel culo rotto senza problemi. La ragazza si piega in avanti verso di me facendo un sorriso a Mario che la tiene per le tette scopandola nel culo. Fortunatamente siamo nascosti dietro un piccolo muretto e non può vederci nessuno perché sta passando una coppia di fidanzati che parlano in tedesco. Io ho sempre detestato i tedeschi. Amici teutonici, non fatemene una colpa ma quello che hanno fatto i vostri antenati nazisti, anche contro la mia razza, non posso dimenticarlo e non voglio. Io e Mario scopiamo la ragazza nella fica e nel culo. Lui e’ ancora arpionato alle sue tette mentre io l’afferro per i fianchi. In questo modo può abbassarsi di più aprendo tutti e due i suoi buchi facendo entrare meglio le due banane italiane che la stanno scopando. Io non resisto ancora a lungo e la faccio alzare facendo smettere anche al mio fidanzato di trombarla. La facciamo abbassare a terra con le tette e la fica al vento e ci masturbiamo i cazzi davanti alla sua faccia. Io sborro per primo imbrattandole tutto il viso e poi anche Mario le scarica addosso la sua essenza. Mi avvicino ad un cespuglio ma la ragazza mi ferma bruscamente.
“Che cosa vuoi fare?”
“Devo pisciare. Che c’e’? Vuoi che rispetti la natura?”
“No, voglio che mi pisci in bocca”
“Ah che bella porcella”, fa Mario
“Ok, accontentiamola”, dico io
Mi avvicino alla ragazza e aspetto che parti il primo schizzo. Non vuole sprecarne neanche una goccia e si infila direttamente il mio cazzo semi moscio nella bocca. Poco dopo parte la pisciata che le riempie le fauci ma prima che possa colarle lungo i bordi, la ingoia lasciando che altro liquido giallo si riversi nel suo cavo orale. Molte volte, e voi lo sapete, ho fatto pissing sia da attivo che da passivo ma sempre con un ragazzo e mai con una ragazza. Dopo aver finito, sgrullo il mio pene sulla sua lingua e lei si prende in bocca anche quello di Mario. Pure il mio fidanzato si scarica la vescica nello stomaco della ragazza sgrullandosi invece il membro sopra il suo mento. Le chiediamo quanto voglia scambiandola per una prostituta ma invece lei ci rivela che non lo e’. Che e’ soltanto una persona che ama il sesso, sicuro e non, e di certo non si fa pagare per una cosa che le riesce fare per natura. Su questo io non sono molto d’accordo. Se a qualcuno piace qualcosa e vuole metterla a disposizione della gente, quelli che ne ottengono benefici devono darmi almeno un minimo salariale. Tornati in Italia, riceviamo una pessima notizia. Pietro si deve trasferire in un’altra città. Deve farlo sia per iniziare l’università e sia per la sua carriera di calciatore ormai più che avviata. Ci dispiace moltissimo di questo, e così, organizziamo una serata solo per noi scopando per l’ultima volta. Nonostante abbiamo anche Geremia, il nipote di Mario, da soddisfare, perdere il culetto morbido e il cazzo poderoso di un futuro giocatore della serie A mi rattrista moltissimo. Un giorno mi ritrovo nel bagno del ristorante con il cazzo del lavapiatti congolese Malik nella bocca. Lo succhio prepotentemente perché e da molto tempo che non lo faccio.
“Ci sono dei miei amici che cercano divertimento”
“Come sono questi tuoi amici?”, gli chiedo
“Neri come la notte”
“Intendevo dire se sono belli come te”
“Nessuno e’ come me ma ti assicuro che sono molto dotati”
“Mmh, sento già la rosellina che mi pulsa”, gli confesso “e che genere di divertimento cercano i tuoi amici?”, gli domando
“Quello che mi stai dando tu adesso e molto di più”, mi risponde
In poche parole, i due amici di Malik non hanno trovato nessuna donna intenzionata a farsi scopare la figa o il culo da due cazzi mostruosi ed hanno dato a noi l’incombenza di risolvere questo piccolo dramma sessuale. Acconsento ad incontrarli anche a nome di Mario perché sono sicuro che non rinuncerebbe mai ad avere un altro bastone nero nel suo intestino. Pompo il cazzo di Malik con le mie fauci inglobandolo interamente. I peli riccioluti della sua minchia nera mi solleticano il naso facendomi quasi venire da starnutire. Con la sua mano bicolore sulla mia nuca, il congolese preme la mia faccia contro il suo pube facendomi schiacciare il mio organo dell’olfatto rischiando quasi di rompermelo, per la violenza che ha usato questa volta. Mi tolgo il cazzo dalla bocca e lo ripulisco di tutta la saliva che si era accumulata sopra e poi mi spara in bocca il suo sperma. E’ tutto sulla mia lingua. Lo sento muoversi. E’ davvero tanto e lo ingoio reclinando la testa facendogli vedere il mio pomo d’Adamo fare su e giù gustandosi la sua sborra e poi gli mostro la lingua. E’ impastata, si, ma libera di tutta la sua essenza che e’ andata ad occupare il mio stomaco. Malik mi fa ripulire anche le dita che si e’ sporcato venendo. Poi si ricompone ed usciamo tutti e due dal bagno, mi avvicino a Mario e lo prendo in disparte.
“Tesoro, devo parlarti di una cosa urgente”
“Puoi farlo dopo? Devo portare questo piatto”, fa lui
“Aspetteranno. Devo dirti una cosa. Malik ha due amici che vogliono incontrarci, ti andrebbe di farlo?”, gli chiedo
“Non lo so”
“Sono come lui, neri come la notte e con due minchie esagerate”, gli dico per convincerlo e sembra funzionare perché lui deglutisce
“Quanto sono lunghe?”
“Non ne ho idea ma se vuoi possiamo controllare di persona. Io gli ho praticamente già detto di si”
“Senza consultarmi?”
“Dai non fare il santarellino. Tanto lo so che anche tu muori dalla voglia di avere un altro cazzo color cioccolato”
“Ok, ci sto. Chiedi a Malik quando possiamo incontrarli e assicurati che per quel giorno siamo liberi anche noi e che zio non c’abbia messo in due turni diversi altrimenti dovremo annullare tutto e non voglio”, fa il mio fidanzato
“Sarà fatto, signore”, gli rispondo mimando il saluto militare
Mario si allontana per portare il cibo ai clienti. A causa mia, che l’ho fatto tardare, non gli hanno dato la mancia ma in compenso gli ho procurato due cazzi extra large. La sera ne approfittiamo per invitare Geremia a casa nostra. Sua madre, la sorella di Mario, si chiede come mai invitiamo solo lui e non anche Elena o lei con suo marito. Credo che possa sospettare qualcosa. Sa di Mario, della sua omosessualità ma non sa niente del figlio sebbene abbia intuito un cambiamento in lui. E’ diventato più disinibito. Ama parlare di sesso davanti alla sua famiglia senza vergognarsi più mentre prima non proferire nessuna parola a riguardo. Dopo cena ce lo scopiamo senza pietà. Vogliamo testare ancora a noi stessi se l’incontro programmato tra due giorni con gli amici di Malik c’ha fatto cambiare ritornando ad essere i soliti passivoni di un tempo. Invece no, fortunatamente. Quando vedo il culetto liscio e senza peli del mio nipote acquisito, il sangue mi va tutto alla testa ma non a quella che ho sul collo ma quella che sta nei boxer. Dopo due giorni, incontriamo finalmente i due congolesi. Uno si chiama Neil, ha 32anni, e’ vestito con una maglietta blu e un pantalone e righe bianche. L’altro, invece si chiama Arnold, ha 26anni ed e’ abbigliato con una camicia bianca e un pantalone arancione. Sono due bellissime statue di colore con i capelli corti e una leggera barba che mette in evidenza le grosse labbra tipiche della loro razza. Siamo sul letto della casa di Neil il quale e’ seduto insieme a Mario e limonano. Le mani del mio fidanzato sono sulla patta gonfia del ragazzo mentre io sono in piedi e mi sto facendo succhiare il cazzo da Arnold. Le sue labbra più scure rispetto alla pelle, fanno su e giù sopra la mia asta ed io lo tengo per la nuca. Neil si e’ ora alzato togliendosi pantaloni e mutande sfoderando un cazzo di 25cm. Mario si e’ inginocchiato per terra e se lo infila in bocca. Il ragazzo si fa scopare le fauci da un palo esageratamente grosso. Poche volte ne ho visti di così in vita mia. Malik aveva ragione quando c’ha detto che erano ben dotati. Arnold si alza smettendo di succhiarmi il pene e si sbottona i pantaloni ed io mi inginocchio. Subito dopo il mio cavo orale viene occupato da un cazzo di 23cm. Io e Mario ci lavoriamo quegli obelischi con la bocca e con la lingua, leccando e succhiando ogni centimetro di pelle nera. Neil e Arnold si tolgono le maglie mostrandoci i loro petti nudi e tatuati. Il petto di Arnold e’ macchiato d’inchiostro così come il braccio destro e il corrispettivo fianco mentre Neil ne ha due alle scapole e uno sul fianco destro ma non sono esagerati come quello dell’amico. In più, il suo corpo e’ ricoperto di piccoli riccioli neri mentre quello di Arnold e’ glabro. Anche io e Mario ci spogliamo scambiandoci i cazzi da succhiare fino a quando e’ arrivato il momento di farci scopare.
“Aah, che bello”, esclamo mentre sono sdraiato sul letto a gambe aperte e Neil mi entra nel culo
“Che buco profondo”, constata lui
“Anche questo non e’ male”, gli risponde Arnold scopando Mario a pecorina
“Scopami, porco”, lo incita il mio fidanzato
Io tengo il mio buchetto il più aperto possibile per far entrare tutta la minchia nera di Neil. Sento che il mio intestino e’ tutto tappato, non può entrarci più niente e ogni volta che va dento e fuori, e’ come se me lo risucchiasse all’esterno. Mi masturbo tenendomi una gamba per l’interno del ginocchio mentre lui tiene l’altra all’altezza della caviglia. Il mio fidanzato e’ invece a pecorina con le mani ben piantate sul materasso. Arnold lo scopa prendendolo per le spalle e con l’altra mano lo sculaccia. Mario muove all’indietro il suo bacino per facilitare l’entrata del cazzo del suo scopatore che sale anche lui sul letto e lo scopa come se fosse una cagna. La mia povera anima gemella fa dondolare la testa come se fosse un orologio a pendolo e si masturba il cazzo poggiandosi con l’avambraccio sulle coperte senza rischiare di cadere a faccia in giù. Neil si stende su di me e mi bacia senza però scoparmi. Le nostre lingue si intrecciano nella mia e nella sua bocca ma quando si solleva puntando le mani, il suo bacino e la sua minchia diventano dei martelli di quelli elettrici perché mi da delle spinte poderose facendomi aprire la bocca dalla goduria. Mi piace avere delle mani di due colori che mi accarezzano il corpo e mi prendono per la nuca baciandomi appassionatamente. Anche Mario e Arnold si baciano perché il ragazzo si e’ steso sul corpo del mio fidanzato fottendolo e gli ha girato la testa di 45°.
“Malik aveva ragione”, fa Neil “questo culo e’ fantastico”, prosegue
“Fottimi, fottimi, non fermarti”
“Senti come gode questa zoccola?”
“Anche la mia eh”, gli risponde Arnold “fai sentire al mio amico quanto ti piace avere il mio cazzo nel culo”, ordina a Mario
“Si, mi piace, scopami ti prego, più forte, ancora”, lo incoraggia il mio fidanzato
I nostri due scopatori proseguono nell’incessante distruzione dei nostri buchi. Sono già abbastanza larghi, hanno preso numerosi cazzi ma essere scopati da due peni neri extra large usati all’impazzata anche se ci fanno godere, ci procurano quei gridolini di dolore che da tanto tempo ormai non emaniamo più con la bocca. I due amici escono dai nostri culi e ci scambiamo. Arnold si sdraia supino sul letto ed io mi impalo sul suo cazzo dandogli le spalle sentendo le sue palle toccare lievemente le mie. Mario si distende invece leggermente piegato sul fianco destro così che Neil possa distendersi dietro di lui e scoparlo. Osservo il culo di Mario mentre viene fottuto dal cazzone di Neil e mi sembra di guardare il mio che poco prima subiva la stessa sorte. Anche il suo intestino sembra quasi venire strappato via dalla carne del congolese. Il mio ragazzo si masturba il membro e il suo scopatore lo tiene fermo, arpionato al torace. Io mi distendo sul corpo di Arnold con la schiena e lui si mette le mani dietro la testa per darmi il permesso di scoparmi da solo. Lo faccio senza pensarci due volte anche se la sega che mi sto sparando non mi riesce molto bene perché non so come coordinare i movimenti simultanei della mia mano con quelli del mio culo. Neil si solleva dal materasso restando sempre dentro il buchetto di Mario e riprende a scoparlo a gambe aperte mentre gli bacia le caviglie arrivando a lambirgli anche i piedi.
“Ah, si, ancora, più forte”, ripete Mario
“Sei una lurida zoccola italiana”, lo apostrofa Neil
“Si, sono tua, fammi quello che vuoi”
“Voglio romperti il culo”
“Si, anche io. Anche io, lo voglio”, fa il mio fidanzato letteralmente impazzito
Neil prosegue a trombare Mario a gambe aperte. Lo vedo girare gli occhi all’indietro perché sta godendo. Si masturba furiosamente e uno schizzo di sperma colpisce Neil in faccia. Il ragazzo e’ riuscito a stimolare la prostata del mio fidanzato perché così tanto non l’avevo mai visto eiaculare. O forse e’ stato per via dell’erotismo che emana quel pezzo di carne nera leggermente villosa. Mario finisce di sborrare sui suoi addominali che vengono spalmati di liquido bianco da una mano nera in un eccitante contrasto di colore. Anche io continuo a saltellare sul pene di Arnold. Poi lo faccio uscire ma me lo rificco nuovamente dentro guardandolo in faccia. Voglio proprio vedere che tipo di espressioni fa. Quali sensazioni gli trasmette il mio buco voglioso di essere riempito. Mi afferra per le chiappe sbattendole sopra i suoi coglioni in modo da caricarli ancora di più. Neil smette di scopare Mario, si toglie il preservativo e viene sul suo pizzetto imbiancandolo. Il mio fidanzato sembra invecchiato di colpo, sembra che i peli della sua faccia abbiano cambiato colore con l’avanzamento dell’età ma e’ soltanto l’essenza di Neil che gli da questo effetto. Pure io raggiungo il limite di non ritorno. Una leggera sostanza acquosa mi cola dal cazzo finendo sulle palle e poi libero il primo spruzzo di sborra, poi il secondo e il terzo. Si depositano tutti sui pettorali di Arnold e mi abbasso per leccarglieli. Con una poderosa sculacciata, esce da me e si sega il cazzone davanti alla mia faccia ancora avvolto nel preservativo. Quando e’ pronto, lo toglie malamente ma l’involucro fa si che il suo primo schizzo si divida in tante piccole goccioline che colpiscono ogni parte del mio viso procurandomi un larghissimo sorriso a 32denti. Gli altri spruzzi mi finiscono in bocca e successivamente nel mio stomaco.
“Cazzo che scopata”, fa Arnold picchiettandomi la faccia con il suo cazzo sporco semiduro
“Siamo stati bravi?”, gli chiedo
“Di più”, fa Neil
“Ma chi dei due?”, domanda Mario accendendo la rivalità
I due amici non sanno cosa rispondere e decidono di rimandare la loro risposta conclusiva ad un’altra seduta di sesso. Avremmo di nuovo approfittato di due stalloni neri dalle minchie grandissime e chissà chi, tra me e Mario, si aggiudicherà il premo come miglior troia. Spero di vincerlo io. In fondo ho avuto più cazzi rispetto al mio fidanzato e so come saperli portare verso il godimento ma so anche se non importa il numero di membri che sono entrati nel tuo culo, possono essere anche 10 o 100, ma se non sai compiacere, nessuno ti farà mai vincere un, seppur banale, premio del genere. In tanto il tempo passa e il culetto di Geremia viene riempito a dovere da me e dallo zio. Non mancano anche altri incontri che il ragazzo fa con altre persone e un giorno gli proponiamo di scopare anche con Neil e Arnold. Per la prima volta in vita sua, durante una scopata, Geremia ha un’erezione. Non ne aveva mai avuto una perché lui pensa che debba godere solo con il culo e non con il cazzo ma quando viene a sapere che due ragazzi di colore possono essere a sua disposizione, il suo attrezzo diventa più teso di una corda di violino. Un po’ mi dispiace per lui. E’ come se lo avessimo avviato verso la prostituzione e l’abuso di minore. D’altronde ha soltanto 16anni e i nostri amici sono molti più grandi di lui. Ma, a Geremia, questo non importa quindi anche se fossimo imputabili per la legge, per la morale non e’ così visto che lui e’ consenziente. E poi anche io ho goduto di tanti uomini più grandi di me quando avevo la sua età ed e’ normale che queste cose accadano e che lui desideri maschi con esperienza piuttosto che quelli senza. Nei mesi di Novembre e Dicembre, Arnold, Neil, io e Mario godiamo del culo di Geremia che beneficia di dei cazzi mastodontici dei due negri così come i suoi zii. Un nuovo anno ci affaccia sulla nostra vita che però viene scombussolata. Comincio, dentro di me, a sentire il peso di tutta questa situazione, a sentire il desiderio di ritornare a quando scopavamo solamente io e Mario ricominciando ad essere una normale coppia gay monogama, rara ma non unica.

FINE CAPITOLO 28

TO BE CONTINUED

QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA ADOLESCENZA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
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