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Galeotto fu il video - 2


di bird2012
20.08.2020    |    24.534    |    11 9.8
"Erano le mani di due maschi che mi stavano facendo godere come non mai! Nessuno aveva voglia di staccarsi, ma se seguitavamo ce ne saremmo venuti e sarebbe..."
GALEOTTO FU IL VIDEO
Cap.2


Il giorno dopo andai a casa del mio ragazzo.
Mentre mi dirigevo da lui sentivo una piacevole sensazione, ero emozionatissima... ed anche eccitatissima: per la prima volta avrei preso in mano e fatto venire il cazzo di un uomo adulto, un cazzo diverso da quello del mio ragazzo, per di più alla sua presenza e con il suo più ampio consenso… e per di più l’uccello di suo padre!

Il pensiero suo padre mi stesse aspettando eccitato come un maiale, in attesa di farsi menare l’uccello dalla donna di suo figlio, mi intrigava moltissimo: non capita certo tutti i giorni fare una sega al proprio suocero ed inoltre morivo dalla voglia di vedere l’espressione di Marco mentre suo padre mi imbrattava le mani di sperma!

Quando entrai in casa mi venne subito incontro Franco!
Ci guardammo intensamente: il suo sguardo di porco depravato sembrava volermi dire: tuo suocero ti sta aspettando... il mio cazzo ti sta aspettando!
Ed io, con il mio sguardo da troia, gli rispondevo: eccomi... tua nuora è venuta per farti godere!
All’inizio sembravamo imbarazzati, ma dopo il primo attimo di disagio ci sorridemmo e ci pensai io a metterci subito a nostro agio!

“Marco, spero non ti dispiaccia se io e tuo padre ci scambiamo un bacetto di benvenuto!” esordii, mentre seguitavo a fissare Franco negli occhi.

“Perché me lo chiedi? Si vede lontano un miglio che smaniate dalla voglia di abbracciarvi e baciarvi… e non solo! Non siate timidi, lasciatevi andare, non abbiate pregiudizi… avete desideri inconfessabili… e sinceramente la cosa mi rende euforico!! So benissimo la voglia che avete uno dell’altra… e mi eccita da morire vedere la passione che sento nascere tra voi due… tra mio padre e sua nuora!!”

Le parole di Marco non fecero altro che confermarmi che ormai potevo liberamente comportarmi da porca: ce l’avrei messa tutta… volevo il mio amore fosse fiero della sua donna!!
Mi avvicinai a Franco, mi circondò subito con le sue braccia e mi strinse a lui: appena sentii il suo corpo aderire al mio mi mancò il respiro!

“Quanto sei bella, Sonia, sono fortunato ad avere una nuora come te! Chissà quanti suoceri cosa pagherebbero poter stringere tra le loro braccia la propria nuora!” mi sussurrò.

Questo complimento, unito al suo abbraccio, mi fece fremere: anche io lo circondai con le mie braccia e ricambiai la sua stretta!
Ci scambiammo un bacetto: appena le sue labbra si posarono sopra il mio viso sentii un dolce brivido lungo la schiena!
Mi teneva stretta a lui, mi piaceva sentirmi avvolta tra le sue braccia, sentire il suo corpo a contatto del mio: percepii immediatamente il desiderio che aveva di me e la cosa mi procurò una forte sensazione di piacere!
Rimasi abbracciata a lui… e posai la mia guancia contro la sua!

“Marco mi ha detto tutto, nei minimi particolari, e di come tu sia rimasto estasiato nel vedermi sul video: forse non ti aspettavi di avere una nuora così porca e la cosa ti ha infiammato i sensi! Davvero mi desideri così tanto? Se la cosa può farti piacere sappi che sono veramente compiaciuta tu abbia voglie, diciamo particolari, nei miei confronti! Ho sempre pensato, vedendo come mi guardi, di avere un suocero sporcaccione a cui piace la fica di sua nuora… ma sappi che la cosa mi inebria… poiché anche io e tuo figlio siamo sporcaccioni come te! Ci siamo incontrati bene, siamo proprio tre maialini!” gli sussurrai!

“Sonia, mi sei sempre piaciuta, fin da quando Marco ti ha presentato come la sua fidanzata, ma da quando ti ho visto sul video sono letteralmente impazzito!” mi rispose.

“Mi fa molto piacere sapere che il mio video ti sia piaciuto: hai visto come sono brava? Ormai mi hai vista tutta, nelle posizioni più eccitanti, ti sei gustato tutte le mie intimità: ormai non ho più segreti per te!
Non ti eccita sapere che quello che hai visto sul video potresti vederlo dal vivo?
Tuo figlio mi ha raccontato dei tuoi apprezzamenti particolarmente osceni nei miei confronti mentre mi guardavi comportarmi da porcellina e sinceramente la cosa, oltre avermi lusingato, mi ha eccitato molto!

Sapere che hai schizzato come un porco fantasticando te lo stessi succhiando non mi ha certo lasciata indifferente e mi è venuta una gran voglia di masturbarti: voglio stringertelo tra le mani e vedere dal vivo come schizza!
Dai, dimmelo sinceramente: ti eccita l’idea che tra poco la tua amata nuora te lo prenda tra le mani, te lo accarezzi e te lo masturbi lentamente e a lungo… e magari gli dia anche qualche bacetto, finché non ti faccia fare una delle più belle sborrate della tua vita?
Voglio sentirlo dalle tue labbra!
Dai, porco, dimmelo: non senti come tra di noi stia nascendo un meraviglioso feeling, un feeling tra suocero e nuora che ci sta portando a fare sesso… e tra due persone che fanno sesso non devono esserci segreti!”

Franco mi fissava con gli occhi di fuori!

“Dio mio, quanto sei porca! Certo che mi eccita riempirti le mani di sperma: da quando Marco mi ha riferito della tua disponibilità a masturbarmi, per ripagare i miei desideri nei tuoi confronti, non ho fatto altro che immaginare le tue mani intorno al mio uccello… e i tuoi occhi che lo fissano mentre schizza tutto il suo piacere!!”

La mia eccitazione stava aumentando in modo vertiginoso.

“Bravo… mi eccita sentirtelo dire! Ma dimmi una cosa: dopo avermi ammirato sul video comportarmi da gran porcellina davvero ti accontenti ti faccia godere solo con le mani? Non ti piacerebbe qualcosa in più? Sono certa avresti una gran voglia di mettermelo dentro e darmi una profonda ripassata… o sbaglio?” gli chiesi e sentivo il suo corpo fremere sempre di più.

“No, cazzo… non ti sbagli! Sonia, non puoi neanche lontanamente immaginare dove arrivino i miei desideri, ma nella mia situazione, essendo il padre del tuo ragazzo, non posso pretendere di più e già mi ritengo fortunato potermi gustare le carezze delle tue mani!
Comunque, mi piaci così tanto che mi accontenterei anche solo di un tuo bacio: anche solo sentire il sapore delle tue labbra mi farebbe impazzire!”

La fica ormai sbavava senza limiti!

“E allora cosa aspetti... baciami in bocca… fammi sentire che mi vuoi!” lo esortai e prima potesse rispondere incollai le labbra sulle sue e gli ficcai la lingua tra le labbra!

Rimase sorpreso, ma poi mi strinse ancora di più a lui e ricambiò il mio bacio: cominciammo a limonare senza alcun pudore, come lo avessimo sempre fatto!
Mentre ci slinguavamo oscenamente volsi lo sguardo verso Marco: il porco ci guardava con gli occhi di fuori, mentre si accarezzava il cazzo sopra i pantaloni!
Capii immediatamente come il pomeriggio stesse iniziando con i migliori auspici!
Dopo essermi gustata per un po' la lingua di Franco, mi staccai dall’abbraccio e andai da Marco: i nostri sguardi erano più eloquenti di qualsiasi parola!
Ci abbracciamo stretti!

“Ti ha dato fastidio?” gli sussurrai

“Fastidio? Stai scherzando! Quando ho visto la tua lingua entrargli in bocca ho sentito ribollirmi il sangue dall’eccitazione! Amore, ricorda sempre una cosa: qualunque cosa avverrà oggi pomeriggio sarà solo per il nostro piacere sessuale, il nostro amore non ne verrà mai scalfito!”

Il cuore palpitava... ma volevo certezze!

“Vuoi dire che qualunque cosa facessi avrei sempre la tua approvazione? Anche se avessi un comportamento ai limiti della decenza? Anche se mi comportassi da troia… come abbiamo sempre sognato?” gli chiesi!

La sua risposta fu quella che desideravo sentire!

“Sì, amore! Comportati liberamente, esaudisci pure qualsiasi desiderio tu abbia, senza remore né condizionamenti: condivideremo insieme il godimento!”

Franco ci stava guardando!

“Siete veramente una bella coppia... complimenti!” ci disse!

Lo guardai, gli sorrisi e gli stesi il braccio!

“Vieni, unisciti a noi!”

Ci venne vicino e li abbracciai tutti e due stringendoli a me!
Cominciai a baciarli, passando da una bocca all’altra, e mi sentii veramente lusingata nel sentire le loro erezioni contro le mie cosce: avevo già fatto addrizzare i cazzi dei miei maschi e la cosa mi riempì di gioia!
Mentre li baciavo le loro mani cominciarono a percorrere tutto il mio corpo, per palparlo e accarezzarlo: due mani si impossessarono dei miei seni, li strinsero delicatamente e strizzarono i capezzoli, una mano me la sentii sopra la fica e un’altra si intrufolò nel solco del culo per stuzzicarmi il buchetto!
Quelle quattro mani, nei punti più sensibili del mio corpo, mi mandarono fuori di testa!

Mentre mi stuzzicavano la fica e il buchetto del culo cominciarono a strofinarmi i loro cazzi, già meravigliosamente in tiro, contro le mie cosce: ormai i due maiali, padre e figlio, stavano diventando i padroni incontrastati del mio corpo… e non pensai neanche lontanamente di sottrarmi ai loro depravati desideri!
Avevo allargato le gambe per gustarmi al meglio le loro carezze intime, ed anche per mostrare loro la mia più ampia disponibilità al piacere, mentre seguitavo a baciarli con passione e in maniera sempre più oscena: con la lingua raccoglievo la saliva dalla bocca di uno e la riversavo dentro la bocca dell’altro... e viceversa!

I due porci mi avevano messo in mezzo, eravamo tre corpi avvinghiati al colmo dell’eccitazione!
Me li sentivo addosso, non mi davano tregua: ignoravo di chi fosse la mano che mi sgrillettava la fica o quella che, in mezzo alle chiappe, mi stuzzicava la rosellina, ma la cosa non aveva importanza... erano le mani di due maschi che mi stavano facendo godere come non mai!
Nessuno aveva voglia di staccarsi, ma se seguitavamo ce ne saremmo venuti e sarebbe finito tutto... io invece me li volevo godere a lungo quei due cazzi!

“Siete due bastardiii… due maialiii… padre e figliooo! Mi state eccitando! Lo sento che mi volete, brutti figli di puttana, ma voglio essere io a gestire il nostro incontro: mi eccita prendere l’iniziativa! Su, da bravi, toglietemi le mani dalla fica e dal culo, toglietevi calzoni e slip e sedetevi sul divano, vicini: ho sentito i vostri uccelli sbattermi prepotentemente contro le cosce... dai, fatemeli vedere come ve li ho fatti addrizzare!”

I due porcellini ci misero un attimo a togliersi tutto, rimanendo completamente nudi: erano veramente due splendidi maschi, un giovane ed un adulto, tutti e due da godere… senza se e senza ma!!!!
Quando vidi il cazzo di Franco trasalii: Marco non aveva esagerato, suo padre aveva veramente un cazzo grosso da paura!!!
Sentii una dolce contrazione della fica e cominciai a pensare che quello non era certo un cazzo verso cui limitarsi a fargli una sega: ad un cazzo del genere spetta di diritto entrare nella fregna della donna per farla impazzire!

Cominciai a farci un pensierino: ero certa che Marco, ora che avevo conosciuto il suo istinto depravato, avrebbe ben gradito vedere il cazzo di suo padre sfondarmi la fica… il solo pensiero di sentirmi quella mazza di carne dentro il ventre mi stava facendo sbrodolare sempre di più!
Comunque non volevo precorrere i tempi… avrei deciso nel corso della serata!
Mi rivolsi ai miei due amanti.

“Veramente avevo detto di togliervi solo calzoni e slip, ma così è anche meglio: vedervi tutti e due nudi è ancora più eccitante!
Franco, Marco mi ha confidato dei vostri giochetti da porcellini: dai fatemi vedere come ve li prendete in mano!”

Non persero tempo: seduti sul divano, ognuno impugno l’uccello dell’altro e cominciarono a segarsi... mentre mi guardavano con gli occhi di fuori!
Come fosse la cosa più normale di questo mondo, come l’avessi sempre fatto, mi sfilai la camicetta, mi sganciai la gonna e la feci cadere a terra... rimanendo solo con le minuscole mutandine!
I due maiali mi stavano mangiando con gli occhi, mentre avevano preso a smanicarsi reciprocamente gli uccelli!
Mi avvicinai a Franco, in piedi davanti a lui: mi sentivo una gran porca!

“Vieni, annusami la fica, senti che odore inebriante: a me piace moltissimo il suo odore… dovresti sentirla dopo che ho fatto pipì… una meraviglia!
Quando mi masturbo e mi sbrodolo sulla mano, mi eccita da morire portarmi le dita al naso per odorare a pieni polmoni gli umori che colano dalla mia vagina!
Poi lecco tutto: succhio le dita ad una ad una e devo riconoscere che anche il sapore della fica è fantastico!
Prima o poi capiterà l’occasione per leccare una bella fica e gustarmi il brodino che mi cola in bocca… ma per ora mi dedico al cazzo e alla sborra maschile!!
Vieni, porco, annusala come fossi un cagnolino!”

Mio suocero era viola dall’eccitazione!
Lasciò un attimo l’uccello del figlio e avvicinò il viso al mio ventre, mentre io, con le cosce larghe, gli andavo incontro per sbattergli la fica in faccia!
Il maiale mi afferrò il culo e mi attirò a lui… mi tenne ferma e iniziò a strofinare il viso contro la mia fica coperta dalle mutandine, completamente zuppe dei miei umori!
Per un po' lo lasciai fare, poi gli misi le mani intorno alla testa e lo bloccai!

“Fermati, porco, ora tocca a me strofinarti la fregna in faccia!”

Cominciai a ondeggiare il ventre contro il suo viso mentre gli spingevo la testa contro la fica!
Guardai Marco: era una maschera di libidine!
Non volevo certo passare il pomeriggio in questa maniera: con quel super cazzo di mio suocero a disposizione non avevo alcuna intenzione a limitarmi a strofinargli la fica in faccia!
Allontanai il ventre dal viso di Franco e lo guardai: aveva il viso completamente insudiciato degli umori vaginali di cui erano intrise le mie mutandine!

“Dovresti vederti, sei proprio uno sporcaccione, con il volto tutto imbrattato delle mie sbrodolate… ma adesso ci pensa la tua Sonia!”

Avvicinai il mio volto al suo e cominciai a leccargli il viso come una cagna famelica… e tra una leccata e l’altra non feci certo mancare qualche gustoso lingua in bocca… tra suocero e nuora!
Dopo averlo lavato completamente con la mia lingua lo guardai di nuovo!

“Ora sfilami le mutandine: la mia passera te la sei goduta già vedendo il video, ma non credi sia molto più eccitante vedermela dal vivo?”

Come un automa prese l’elastico delle mutandine e me le tirò giù, facendole scivolare lungo le gambe.
Quando vidi il suo sguardo colmo di desiderio fissarmi la fica sentii dei dolci brividi... la mia eccitazione era salita alle stelle: dovevo pur premiare il mio amato suocero!!
Allargai nuovamente le gambe… e con entrambe le mani mi aprii le labbra della fica: la voglia di porcate mi aveva preso completamente!
Alla vista della mia fica i due maiali aumentarono il ritmo della sega reciproca… erano eccitatissimi!
Lasciai che i loro sguardi si perdessero in mezzo alle mie gambe, trasmettendomi un desiderio pazzesco.
Guardai Franco… quasi non mi resi conto delle parole che gli sussurrai!

“Guardala, porco, ti piace? Che ne dici, suocero, la mia fica è di tuo gradimento?”

Poi mi rivolsi a Marco.

“Amore, tuo padre mi sta mangiando la fica con gli occhi: perché non gli dici di accarezzarmela? Uhmmm! Pensa che cosa eccitante: con una mano ti sega il cazzo, mentre con l’altra mi sgrilletta la fica!”

Marco non se lo fece ripetere due volte!

“Papà, hai sentito la mia ragazza? Dai, toccale la fica, facci godere insieme!”

Franco era stravolto dall’eccitazione: allungò una mano e me la mise tra le cosce, sopra la fica e cominciò ad accarezzarla delicatamente, mentre con l’altra impugnò di nuovo il cazzo di suo figlio e riprese a segarlo!!
La sua carezza era dolce ed eccitante, ma volevo di più, molto di più!
Allargai ancora di più le gambe, tenendo sempre la fica oscenamente spalancata!

“Franco, guarda che se ci infili un paio di dita dentro mica mi offendo! Non vedi che te la sto tenendo aperta per farti entrare? Dai, cazzo, chiavami un po’ con le dita, che poi penso al tuo uccello! Dai… che mica sono venuta per pettinare le bambole… voglio godere!!!” e guardai Marco… che mi lanciò un bacio di approvazione… che mi fece fremere di piacere!

Appena sentii le sue dita entrarmi dentro mi abbassai con il bacino spingendo la fica contro le dita e cominciai ad ondeggiare il ventre avanti e indietro!
Mentre mi chiavavo guardavo Marco: la sua espressione, un mix tra compiacimento, eccitazione e complicità, mi eccitava ancora di più delle dita di suo padre nella fica!
Ci scambiammo nuovamente sorrisi e ci lanciammo dei baci, a conferma che il mio comportamento da porca spudorata stava eccitando entrambi oltre misura.

“Ti piace la fica della mia ragazza? Scommetto non avresti mai pensato potessi infilarci le dita dentro!” disse Marco rivolgendosi al padre!

“Mi piace da morire! Così bella aperta e fradicia è meraviglioso metterci le dita dentro!”

La mia eccitazione mi stava facendo perdere ogni freno!

“Sono contenta ti piaccia la mia fica… e a me piace molto sentirmi le tue dita dentro: dai, porco, muovile… allargamela per bene!!!”

Franco cominciò ad ansimare, mentre seguitava a frullarmi le dita nella fica!

“Sonia, hai una fica aperta che mi fa impazzire! Una fica che ha preso tanto cazzo: Marco ha fatto proprio un bel lavoro, te l'ha dilatata proprio bene!”

“Se ti interessa tuo figlio non si è limitato a sfondarmi solo davanti: anche dietro ha fatto un ottimo servizio… sono completamente aperta! Credo tu abbia potuto vederlo chiaramente nel video come mi entra bene dietro!”

Marco, sentendo che stavo confidando spudoratamente a suo padre di avere anche il buchetto del culo aperto come la fica, intervenne nel dialogo e gli fece un inaspettato invito.

“Papà, ho l’impressione Sonia ti stia invitando a visitare anche il suo buchetto: dai, ficcale anche le dita nel culo, che la mia dolce porcellina non aspetta altro!”

Le parole di Marco mi stavano mandando ai matti: non avrei mai immaginato potesse eccitarmi così tanto sentire il mio uomo incitare un altro a farmi godere!
Franco non si fece certo pregare, né io pensai neanche lontanamente di sottrarmi alla penetrazione, anzi: lasciai la fica e con le mani mi allargai completamente le chiappe del culo per favorire l’ingresso delle dita nel mio buchetto!
Le dita di Franco, ben lubrificate dagli abbondanti umori della mia fica, mi scivolarono dentro la rosellina con estrema facilità!
Volli condividere con Marco il mio godimento.

“Amore, tuo padre ti ha preso in parola: se la cosa può farti piacere sappi che mi ha infilato due dita nel culetto e la cosa, non nascondo, mi fa un immenso piacere!”

Per un po’ mi gustai le dita che mi scandagliavano il buchetto, poi mi rivolsi a Marco.

“Amore, sbaglio o sono venuta per fare una sega a tuo padre? Con tutti questi preamboli sto trascurando il suo uccello… e non mi sembra giusto!”

Sfilai le dita dal mio culetto e mi inginocchiai davanti a loro: tolsi le loro mani dai loro cazzi e le sostituii con le mie!
Impugnai i loro uccelli, uno con la destra e l’altro con la sinistra, e cominciai a segarli lentamente: era la prima volta che prendevo due cazzi in mano e la cosa mi stava mandando ai matti!
Ero eccitatissima e cominciai nuovamente a pensare che con due cazzi a disposizione sarebbe stato da incosciente limitarmi a farli sborrare facendo loro due seghe!

Persi quel poco di ritegno che mi era rimasto: stavo scoprendo piano piano quanto fosse eccitante comportarmi da troia!
Iniziai a sputare sopra ogni uccello per poi spalmarci oscenamente la saliva lungo tutta l’asta: mi piaceva segarli sentendomeli in mano viscidi della mia saliva!
Guardai Franco.

“Avresti mai immaginato fossi così porcellina? Farti una sega davanti a tuo figlio! Adesso mi dedico un po’ a lui, poi torno da te!”

Mentre seguitavo a segarlo avvicinai la bocca all’uccello di Marco.

“Amore, spero non ti dispiaccia se mentre sego tuo padre te lo succhio un pochino: sai quanto mi piaccia prenderti il cazzo in bocca!” e prima potesse rispondere imboccai il suo uccello e presi a pomparlo con affondi potenti da farmi arrivare la cappella fino alla gola!
I due porcellini presero a gemere e ad ansimare: segavo uno, mentre spompinavo l’altro!
Marco, mentre si godeva la mia bocca, mi accarezzava sensualmente la testa: era al colmo dell’eccitazione e si lasciò completamente andare al turpiloquio!

“Papà, guarda come me lo succhia: il mio amore fa dei bocchini meravigliosi e hai visto nel video con che ingordigia ingoia la sborra che le schizzo in bocca! È assetata di sperma!
Sonia, amore, vedessi papà come ti sta guardando mentre me lo succhi: ha gli occhi di fuori dalla eccitazione, ho l’impressione abbia una gran voglia di assaggiare la tua bocca… e come posso dargli torto… sono certo lo faresti impazzire!”

Sentii un lungo brivido percorrermi la schiena: il messaggio che stava inviandomi Marco non lasciava dubbi e il pensiero di prendere in bocca anche il cazzo di suo padre non fece altro che aumentare ancor più la mia eccitazione!
Ero arrivata al limite e capii che non mi sarei più fermata!
Tolsi la bocca dal suo uccello e lo guardai.

“Ti piacerebbe lo facessi?” gli chiesi e la sua risposta non fece altro che confermarmi la nostra complicità!

“Solo se piace anche a te!” rispose.

Non replicai!
Avvicinai le labbra al cazzo di suo padre e, prima se ne potesse rendere conto, lo imboccai, affondai completamente la bocca e, benché fosse molto grosso, riuscii a farmelo arrivare in gola: volevo presentarmi al cospetto del mio futuro suocero nel migliore dei modi, volevo si rendesse conto che avevo tutte le carte in regola per esaudire i suoi desideri e per farlo godere!
Franco fu piacevolmente sorpreso da quella inaspettata iniziativa e appena sentì la mia bocca impossessarsi completamente della sua verga, mi rivolse frasi che mi sconvolsero!

“Sonia, Dio mio, sei una delle poche che riesce a infilarsi tutto il mio cazzo nella bocca: che Dio ti benedica… sei una meravigliosa bocchinara! Dio mio che meraviglia: mia nuora mi sta succhiando il cazzooo!!!”

Era pur vero che aveva un cazzo esageratamente grosso, ma era anche vero che la natura mi aveva dotato di una gola più che profonda per ingoiare uccelli di una certa stazza!
Gli assestai quattro pompate a fondo da mandarlo fuori di testa, poi sfilai il cazzo dalla bocca per riprendere respiro e cominciai a fare sfoggio della mia bravura di bocchinara!
Gli presi il cazzo tra le due mani e iniziai a riempirlo di baci, leccate, succhiate: quel cazzone che avevo intrappolato tra le mie mani e tra le mie labbra mi stava facendo morire, ma quello che mi fece veramente eccitare in maniera indescrivibile furono le parole di fuoco che sentii rivolgermi da Marco!

“Sonia, amore mio… sei meravigliosa… meravigliosa… ti amo da morire!!!
Dai, amore… succhialooo… fallo morire… papà sta impazzendooo… ti desidera da moriree!!! Daiii… pompagli il cazzo… fino in golaaa!!! Oddio mio, mi fa impazzire vederti succhiare un cazzo!”

Le parole di Marco mi mandavano in estasi: erano un potentissimo afrodisiaco… mi facevano sentire una gran troia… e volevo condividere la mia troiaggine con il mio uomo!
Tolsi l’uccello di Franco dalla bocca e guardai Marco!

“Amore mio, sapessi quanto ti ami anche io! Vieni, tesoro, voglio condividere con te il piacere di succhiare questo splendido cazzo: vieni, facciamolo godere insieme tuo padre… facciamogli un bel bocchino a due bocche che se lo ricorderà per tutta la vita!”

Marco non se lo fece ripetere due volte e si inginocchiò anche lui davanti a suo padre, in stretto contatto con me: appena mi fu vicino ci abbracciammo e ci baciammo per sugellare il nostro comune desiderio di goderci l’uccello di suo padre... poi avvicinammo le nostre bocche a quel meraviglioso paletto di carne e cominciammo a leccarlo, baciarlo e succhiarlo insieme!

Le nostre labbra e le nostre lingue non gli lasciavano scampo: ce lo stavamo letteralmente mangiando!
Ma ormai la nostra perversione non aveva più limiti: Marco avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurrò per non farsi sentire da suo padre!

“Amore fagli una sorpresa: leccagli il buco del culo... fallo impazzire come fai con me quando me lo lecchi!”

Questi inviti che mi faceva il mio dolce porco mi mandavano ai pazzi!
Afferrai le gambe di Franco sotto le ginocchia e gli spinsi le gambe in alto, fino a farle toccare il suo petto: il cazzo, le palle e il culo erano oscenamente esposti ai nostri turpi desideri!
Spinsi la bocca di Marco sul cazzo del padre, per farglielo nuovamente imboccare, mentre io gli allargavo le chiappe: apparve ai miei occhi un buco di culo oscenamente dilatato, che pulsava ritmicamente, che mi lasciò interdetta!
Non ci volle molto a capire che il mio amato suocero, nel corso dei suoi giochi con qualche suo amico, non si limitava a prenderglielo solo in mano, ma se lo faceva mettere anche nel culo: il suo sfintere era decisamente aperto come il mio… che lo avevo preso in culo per anni!
Non potevo certo escludere Marco dall’ammirare il culo sfondato di suo padre!

“Marco, guarda che meraviglia: non ti fa venire niente in mente?”

Marco lasciò un attimo l’uccello del padre e, anche lui come me, rimase estasiato davanti a quella eccitante visione!

“Madonna santa, ne dovrebbe aver presi di cazzi nel culo: che splendore, guarda come è aperto… da impazzire!” si lasciò andare Marco, mentre con gli occhi di fuori non riusciva a togliere lo sguardo dal culo sfondato di suo padre!
Avvicinai le labbra al suo orecchio e gli bisbigliai, per non farmi sentire.

“Vedo che ti piace, stai sbavando davanti al buco del culo di tuo padre: ci stai facendo un pensierino? Glielo hai preso in mano e glielo hai preso in bocca mentre schizzava: manca solo che te lo inculi e hai completato l’opera… è una cosa da tenere presente!
Dai, seguita a spompinarlo che io gli lecco questo eccitante buchetto!”

Tuffai il mio viso nel solco del culo e presi a leccare, succhiare e mordergli quel meraviglioso buco come impazzita, mentre Marco lo pompava con una frenesia come solo un figlio può pompare il cazzo di suo padre!
Franco era fuori di testa: si contorceva, dimenava il bacino, ansimava e gemeva nell’estasi del piacere!

“Oddio mio... mi fate morire... siete due maiali meravigliosiii!!! Dai, Sonia, leccami il culo... mi piace la tua lingua... e anche le tue labbra... succhiami il buco… ti prego, non ti fermare! Daiiii, infilaci la linguaaa… dentrooo… tutta dentrooo! Inculamiii… ti pregooo… inculamiii!!! Marcooo... tu pompami il cazzoooo... daiiiiii... fatemi morireeee!!!”

Gli facemmo un lavoro a due bocche impressionante: Marco seguitava a pompare l’uccello, mentre io mi alternavo tra il buco del culo e le palle!
Leccavo il buco, ci spingevo la lingua dentro, lo inculavo con forza, poi salivo con la bocca fino ai coglioni, li leccavo e li succhiavo girandomeli nella bocca, poi riscendevo sul buco e riprendevo la leccata e l’inculata… su e giù… su e giù!

Quel buco di culo completamente aperto, come una fica quando aspetta il cazzo, era troppo invitante… e non riuscii a trattenermi: ci appuntai due dita e spinsi… ficcandogliele completamente dentro!
Appena si sentì penetrato il porco strinse il culo: sentii lo sfintere contrarsi intorno alle dita, come le volesse trattenere dentro di lui!
Emise un urlo bestiale!

“Sììììììì… cosìììììììììì… bravaaaaaaaaaa… inculamiiii!!! Muovi le dita, veloci… dentro e fuori… dentro e fuori… sìììììììì… cosìììììììì… come quando mi incula il cazzoooo!!! Spingile dentrooooo… a fondooooo… sìììììììììì… cosìììììììììì… come quando mi spingono il cazzo nel culoooooo!!!”

Lo inculavo con le dita seguendo le sue indicazioni: dentro… fuori… dentro… fuori! Gliele spingevo tutte dentro e le giravo all’interno: gli stavo allargando il buco del culo in maniera impressionante!
Il porco era fuori di sé, aveva perso il lume della ragione!
Mentre io me lo stavo inculando di santa ragione aveva afferrato la testa di suo figlio e gliela muoveva su e giù sopra il suo cazzo, secondo il suo piacimento: dettava il ritmo del bocchino… più lento… più veloce, più profondo… e non faceva mancare sensuali carezze sopra i capelli di Marco!
Franco non ce la faceva più!

“Sto godendo come un maialeeee!!! Mio figlio mi spompina, mentre mia nuora mi sta inculando in maniera fantastica! Sonia, adoro farmi inculare, è un piacere a cui non riesco a resistere! Vi prego, se seguitate mi fate venireee!!!” esclamò, ma io non volevo venisse subito: avevamo appena iniziato e volevo godermelo per bene quel cazzo!
Tolsi le dita dal culo e feci alzare anche Marco!

“Amore, riposiamoci un pochino, che il pomeriggio è lungo: non vorrete mica sborrare subito!! Vado un attimo in bagno e sono di nuovo da voi: quando torno voglio mi facciate divertire… voglio proprio sentire cosa si provi ad avere due maschi addosso!!”


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