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San Valentino - 6


di bird2012
17.10.2022    |    15.789    |    8 9.6
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San Valentino
Cap.6



Non attesi la sua replica: gli presi il cazzo in mano, glielo strinsi… mentre spalancavo le cosce come una zoccola!
Mi insaponò per bene tutta la fica e ci passò più volte la mano sopra per accarezzarla… poi spinse le dita dentro le labbra: cominciò a passarle più volte su e giù lungo tutto il solco, poi si impossessò del mio grillo… e cominciò a lavorarlo in maniera fantastica!

Lo stuzzicava, lo stringeva tra il pollice e l’indice, lo tirava avanti e indietro come stesse facendomi una sega… gli andai incontro con il bacino… e presi a dimenarlo per strofinargli la fica contro le dita!
Pensavo di impazzire: mio padre mi stava sgrillettando… mi stava facendo un ditalino da paura!
Ricambiai immediatamente il piacere: cominciai a menargli il cazzo in maniera frenetica!

Eravamo uno di fronte all’altra: ci fissavamo negli occhi, con i nostri volti trasfigurati dall’eccitazione, lui con il mio clitoride tra le dita… io con il suo cazzo in mano!
Non riuscii più a trattenermi… persi ogni pudore!

“Bravo… bravo… così mi piace… dai… sgrillettami la fica! Sento che ci sai fare… che sai bene come far godere una fica: ti prego, dimmi che non ti vergogni a far godere tua figlia… che non ti vergogni di farmi sborrare! Seguitaaa! Seguita… non ti fermare che ti ammazzo: voglio sborrarti in mano! Guarda che anche io non mi fermo: quando ho un cazzo in mano o in bocca seguito finché non lo faccio schizzare! Ti prego: non ti vergognare a fare sesso con tua figlia… dai… veniamocene insieme! Dai, papà: tu fa godere la mia fica… mentre io faccio godere il tuo cazzo!”

Mentre con una mano seguitavo a menargli il cazzo, con l’altro braccio gli circondai il collo e lo attirai a me: i nostri visi erano a pochi centimetri uno dall’altro!
Non potevo più tenere il desiderio dentro di me… dovevo dirglielo!
Gli morsi il labbro… lui non si scostò!

“Devi sapere che questo cazzo me lo sogno di notte… mentre mi sgrilletto la fica come una porca!
Mi sembra di sentirmelo dentro, che mi chiava, che mi schizza dentro un fiume di sborra… e raggiungo un orgasmo devastante!

Ti prego, papà, dimmi che non ti vergogni di scoparti tua figlia: voglio sentirlo dalle tue labbra che mi vuoi chiavare… e sappi che questa sera verrò dentro il tuo letto!
Lo sai che sono ancora vergine? Spero non ti vergognerai di sverginarmi… la mia virtù l’ho riservata per te!
Fino ad ora mi sono divertita solo con il culo e con la bocca: per farmi rompere la fica aspettavo solo il cazzo di mio padre!
Sappi che da quando è venuta a mancare mamma non desidero altro che prendere il suo posto: voglio che il tuo cazzo, dopo essere entrato dentro la sua fica, entri anche dentro la mia… non aspetto altro che allargare le cosce per farti entrare dentro… quindi non farti scrupoli!

Ad essere sincera ho cominciato a desiderarti anche quando mamma era ancora in vita: come tanti figli anche io vi ho spiato mentre facevate l’amore e sentire mamma godere come una porca mentre la scopavi e sentirla dire, senza alcun pudore, che come la scopavi tu non l’aveva mai scopata nessuno, mi faceva sognare di darti la mia fica!
Non credi sia più giusto che, dopo mamma, il tuo cazzo me lo goda io, che sono tua figlia, piuttosto che qualche puttana che frequenti?”

Papà ansimava e cominciò a muovere le dita sul grillo sempre più velocemente!
Vedevo nel suo volto il piacere e la forte eccitazione che gli stavano procurando le mie parole: forse l’idea di averla dentro casa una bella troietta diciottenne, depravata e assetata di cazzo, sempre pronta a soddisfare i reciproci desideri incestuosi tra padre e figlia, non era niente male!
Il porco cominciava a farsi sempre più intraprendente… toccò a lui mordermi il labbro… non ci vidi più!

“Non dirmi che ti vergogni di baciare in bocca tua figlia! Dai, porco… ficcami la lingua in bocca!” gli dissi, mentre seguitavo a fissarlo e a segargli il cazzo!

La sua risposta fu la più bella potessi aspettarmi: incollò le sue labbra alle mie e spinse la lingua tra le mie labbra!
Pensavo di morire! Il miracolo si era avverato: ho sempre reputato il bacio passionale, con scambi di slinguate e di saliva, l’eccitante prologo al rapporto sessuale… già mi sembrava di sentire il suo cazzo sfondarmi la fica!
Cominciammo a baciarci come impazziti: tremavamo stretti l’uno all’altra… mentre seguitavamo a masturbarci reciprocamente!
All’improvviso si staccò dal bacio e mi sorrise!

“Tesoro mio, sono fortunato ad avere una figlia come te: mi stai offrendo la tua verginità! Vuoi davvero papà ti faccia questo regalino? Allora sappi che lo ritengo un grande onore essere il primo uomo ad entrare dentro il corpo di mia figlia!
Se desideri sia proprio il mio uccello a renderti donna il problema sarà facilmente risolvibile: tu spalancherai le gambe come una porcellina, offrirai al tuo papà la tua fichetta vergine desiderosa di essere sfondata… ed il tuo papà, con tanto amore, inizierà a penetrarti… lentamente… molto lentamente, finché non sentirai una leggera fitta!!

Amore mio… a quel punto il tuo papà ti avrà sverginato… e sarai diventata donna… una splendida donna!
Mi chiederai di dartelo tutto… di sfondarti! Mi urlerai che sei la mia troia… ed io te lo infilerò tutto dentro: comincerò a chiavarti… come deve essere chiavata una donna!
Comincerai a godere come non puoi immaginare: sborrerai come mai prima in vita tua… e non vorrai più farmi uscire!
Spero tu sia protetta: non mi piace togliere il cazzo dalla fica mentre sto per venire… mi piace sborrarci dentro… anche perché so bene quanto piaccia alle donne sentirsi la fica allagata di sperma… spero sia anche tu una di quelle!!”

Rimasi piacevolmente sorpresa sentire mio padre esprimersi in maniera così spudorata: mi aveva detto chiaramente, senza mezzi termini, non solo che mi avrebbe sverginato, ma anche che mi avrebbe riempito la fica di sborra!
Mi sentivo in Paradiso: tutti i miei sforzi per farmi scopare stavano per essere premiati!
Espressi la mia felicità riprendendo a baciarlo!
La mia fica stava impazzendo… capii stessi per sborrare!

“Papà, con i tuoi timori di non poter venirmi nella fica mi stai offendendo: pensi io avrei fatto del tutto per farmi scopare da te, ma poi sarei stata così stupida da perdermi la gotta occasione di sentirmi la fica piena del tuo sperma?
Papà, sapevo che prima o poi sarei riuscita a fare l’amore con te, per cui sono stata previdente e mi sono organizzata per tempo: è già da qualche mese che prendo la pillola… puoi andare a ruota libera… potrai sborrarmi dentro quanto vuoi!”

Mi fissò: sentii lo sguardo entrarmi nella fica!

“Comincio a pensare tu sia più porca delle donne che mi scopo! Davvero non ti vergogneresti di prendere il posto delle mie puttane? So che molte figlie desiderano essere le troie del loro papà, ma non avrei mai immaginato di essere anche io un padre così fortunato di avere una splendida figlia diciottenne desiderosa di offrirmi la sua verginità!
Tesoro, me lo stai chiedendo con tanto amore che non posso tirarmi indietro, non voglio deluderti: ti aprirò la fica come solo un padre amorevole può fare!”

Avrei voluto urlare la mia felicità: cominciai a riempirlo di baci… mentre sentivo che la mia fica era sul punto del non ritorno!

“Papà, mi stai facendo venire… il tuo massaggio al mio grillo è delizioso, ma desidero qualcosa di più: non sei curioso di sentire il sapore della mia fica?
Dai, porco, fammi sentire come lavori di lingua… che poi ti rendo il servizio! Dai, che sto per scoppiare… non ce la faccio più… daiii… porco, che ti voglio pisciare in bocca tutto il mio piacereee!!! Prima togliamoci il sapone!”

Aprii la doccia e ci togliemmo da dosso tutto il sapone che ci ricopriva: rimasero i nostri corpi nudi e bagnati… pronti per essere goduti!
Papà mi guardò stravolto dalla eccitazione!

“Gini, tesoro mio, non mi sarei mai aspettato fossi così troia!
Sarà proprio un immenso piacere fare sesso con te, ma il sesso che intendo io… dove non si pone alcun limite al piacere! Dai, allarga le cosce… che papà ti mangia la fica!”

Si mise in ginocchio davanti a me: mi appoggiai con la schiena contro la parete della doccia per stare più comoda, mi scosciai come una mignotta e mi misi a cavallo del suo viso!
Gli misi la fica in bocca, gli afferrai la testa con entrambe le mani e la spinsi contro il mio ventre… e cominciai ad ondeggiare il bacino avanti e indietro per strofinare la fica contro la sua bocca!
Abbassai lo sguardo tra le mie gambe per vedere la sua lingua passeggiare indecentemente tra le labbra della mia fica… su e giù… su e giù!
Poi si fermò sul grillo… mandandomi ai pazzi!
Cominciò a leccarlo con una passione travolgente, come solo un padre può leccare la fica della figlia… ed io lo incitai in maniera spudorata!

“Oddio miooo… papààààà… mi stai facendo morireee… non ce la faccio più a resistere! Tu sì che sai come far godere una donna… come leccarle la fica! Dai, porco… cosììì… sìììììì… cosììììì… papààààà… leccami la fregna! Daiiiii… sììììììììì… cosìììììì.. non fermartiiiii… non fermartiii… che sto venendooo!!! Sììììììììììì… papààààààà… ti sborro in boccaaaaaa!!!”

Fu un orgasmo da favola… il primo orgasmo con mio padre… indimenticabile!
Abbassai lo sguardo tra le mie gambe: vidi papà con il volto rivolto verso di me che mi guardava con uno sguardo colmo di libidine e passione!
Teneva la bocca aperta davanti alla fica… per ingoiare il fiume di umori che sgorgava dalla mia vagina… non avevo mai sborrato tanto in vita mia.
Papà rimase tra le mie cosce e seguitò a leccarmi e succhiarmi la fica finché non la ripulì per bene dei miei umori!
Si rimise in piedi e ci abbracciammo… e gli ripresi immediatamente il cazzo in mano… adesso toccava a lui schizzare tutto il suo piacere!!

“Gini, tesoro, è stato bellissimo leccarti la fica e bere il tuo piacere: hai un sapore squisito, avrei voluto leccartela molto più a lungo, come piace a me, ma eri troppo eccitata e sei venuta subito… sarà per la prossima volta!” mi disse sorridendo.

“Papà, se con il cazzo sei bravo come sei stato bravo con la lingua ho l’impressione che non riuscirai più a liberarti di me!” gli risposi, mentre avevo ripreso a masturbarlo.

Mi abbracciò forte, mi baciò sul collo, poi sul viso… e poi nuovamente in bocca: appena sentii la sua lingua tra le mie labbra cominciai a succhiargliela… poi lui succhiò la mia!
Fu un bacio meraviglioso, colmo di libidine e amore, un bacio che voleva presumere qualcosa di fantastico… infatti!
Papà si staccò dal bacio e mi guardò… serio!

“Chi ti ha detto io voglia liberarmi di te? Ora che ti ho conosciuto anche come donna oltre che come figlia, pensi voglia rinunciare a te? Dipenderà solo da te: finché mi vorrai… io ci sarò!

Mi sentivo in Paradiso!
Ero radiosa, mi brillavano gli occhi!

“Papà, non puoi immaginare quanto abbia desiderato questo momento: io e te insieme!
Dobbiamo festeggiare questo momento… ed io conosco un modo meraviglioso!”

Rimasi un attimo in silenzio, poi…

“Papà, guarda che io mica mi vergogno di farti sborrare dentro la mia bocca!” gli dissi sorridendo… e fu la mia volta di inginocchiarmi davanti a lui… davanti al suo cazzo!

Racchiusi il suo gioiello tra le mie mani e cominciai a baciarlo e leccarlo dolcemente: il cuore mi batteva a mille!
Lo lavoravo di lingua senza pomparlo: avevo iniziato a leccargli i due grossi coglioni, veramente imponenti, a morderli con libidine, mentre avevo iniziato a smanettargli l'uccello… giocavo di mano e di lingua.
Poi salii con la lingua lungo tutto il cazzo, fino ad arrivare alla cappella: la leccai, la annusai, per gustare l’afrodisiaco odore del cazzo eccitato, poi cominciai a sbatterla sulla lingua… papà stava impazzendo e non si trattenne!

“Tesoro mio, quanto sei porca! Dai, ti prego, prendilo in bocca: non hai detto che non ti vergogni di farti sborrare in bocca? E allora pompalo… fattelo arrivare in gola… che il tuo papà te la riempie di sperma!”

Finalmente: questo era il papà che avevo sempre desiderato… porco e depravato!

“Papà, amore mio, queste sono le richieste che adoro: sappi che potrai chiedermi quello che vuoi… non ti deluderò mai!” gli risposi e, a conferma di ciò che avevo detto mi infilai il suo cazzo in bocca: mamma mia che goduria… duro… caldo… mi vibrava tra le labbra che era una meraviglia!

Cominciai a pompare aiutandomi con una mano che lo segava, mentre con l’altra gli accarezzavo e gli stringevo ritmicamente le palle!
Milly, ti ho detto quanto mi sia sempre piaciuto fare i pompini: adoro sentire un cazzo che si gonfia e mi invade la bocca… per non parlare quando comincia a schizzare… e mi colpisce il palato, la lingua e la gola!

Papà era in estasi!
Mise una mano sopra la mia testa e prese ad accompagnare il movimento di su e giù della pompa: quella mano che spingeva la mia bocca sul cazzo per farmelo imboccare tutto fino alle palle mi eccitava da morire!
Non potevo certo deluderlo… e poi piaceva molto anche a me sentire il cazzo che mi arrivava in gola!
Tolsi la mano che lo segava… e affondai la bocca per ingoiarlo tutto: sentii le sue palle sbattermi sulle labbra e allo stesso momento un lungo gemito di piacere!

“Brava amore di papà, prendilo tutto il mio cazzo! Lo sento che ti piace succhiarmelo! Dai… amore mio… fammi godere! Gini, tesoro mio, vedessi quanto sei bella con la bocca piena… sì, con la bocca piena del cazzo del tuo papà!
Amore, pensa che il cazzo che hai adesso in bocca questa sera ti aprirà la tua fica vergine! Dio mio, non vedo l’ora di entrarti dentro… e sentire il calore della tua vagina!”

Il pensiero che il cazzo che stavo succhiando mi avrebbe sfondato la fica mi mandò fuori di testa!
Cominciai a pompare come impazzita: lavoravo solo di bocca, mentre con le mani gli avevo afferrato le natiche e lo attiravo a me mentre affondavo la bocca!
Le mie pompate erano decise e profonde, andavo fino in fondo, sfiorando i suoi peli con il naso.
Sentivo il cazzo gonfiarsi sempre di più… papà stava per venire!
Tolsi la bocca e lo guardai!

“Voglio sia tu a sborrarmi in bocca: dai, menati il cazzo… e schizzami come fossi una zoccola… la tua zoccola! Dai, papà… riempimi la bocca di sperma: questa sera poi toccherà alla mia fica farsi allagare dalla tua sborra!”

Spalancai la bocca… e tirai fuori la lingua: il classico atteggiamento da troia per far eccitare il maschio e allo stesso tempo gustare al massimo la sborrata!
Ci fissavamo negli occhi, entrambi stravolti dalla eccitazione: lui si menava il cazzo come impazzito… mentre io aspettavo vogliosa di gustarmi la sua sborra!
All’improvviso lo vidi contrarsi: posò la cappella sopra la mia lingua… con la mano diede gli ultimi colpi veloci sul cazzo… e partì il primo schizzo, potentissimo, che mi centrò il palato!
Subito dopo arrivarono gli altri, violenti e densi, sulla lingua e dentro la bocca: sentii la bocca riempirsi di sborra, ma non la ingoiai… la tenevo in bocca… mentre seguitavo a fissare papà negli occhi… come volessi dirgli “sborrami tutta… sono la tua puttana!”!
Appena papà finì di schizzare mi alzai e misi il mio viso di fronte al suo… a bocca aperta, affinché potesse vedere tutta la sborra che conteneva!
Papà era in estasi!

“Tesoro di papà, quanto sei bella con la bocca piena del mio sperma: dai, fammi vedere come l’ingoi tutto!”

Era l’invito che aspettavo: sempre seguitando a fissarlo chiusi la bocca e deglutii tutto… poi la riaprii… per confermargli che avevo bevuto tutto lo sperma che mi aveva schizzato in bocca!!
Poi fu solo questione di un attimo: ci abbracciammo e cominciammo a baciarci con una passione incontrollata!

“Amore di papà, non vedo l’ora arrivi questa sera: il mio cazzo è impaziente… non aspetta altro che aprirti per bene la fichetta!” mi sussurrava papà… a cui risposi nella maniera più spudorata possibile!”

“Papà, avverti il tuo cazzo che questa sera dovrà fare gli straordinari: non crederai mica che dovrai limitarti a sfondarmi solo la mia fica vergine! Sono certa non vorrai fare torto al mio buchetto del culo: mi è piaciuto da morire quando me lo hai messo nel culo, ma me lo voglio godere molto più a lungo! Come hai avuto modo di sentire è particolarmente disponibile a farsi penetrare… per cui mi aspetto una tua visita molto lunga e approfondita!
Papà, la notte è lunga, voglio il servizio completo: avrai tutto il tempo per sfondarmi per bene sia la fica che il culo!”

Milly, tesoro mio, non puoi capire cosa abbia provato quella sera nel farmi sverginare da papà: un piacere immenso che non dimenticherò per tutta la vita!
Ci siamo guardati negli occhi per tutto il tempo che è stato nella mia fica!
Mi sono offerta a lui come avevo sempre sognato: completamente scosciata come una troia, con le braccia distese verso di lui… un dolce invito a possedermi!

“Vieni, papà… entrami dentro! Non puoi immaginare quanto ho atteso questo momento: dai, infilami il tuo meraviglioso cazzo nel ventre… sverginami… e poi scopami… scopamiii… scopami la fica fino a farmi morire… e sarò tua per tutta la vita!”

Milly, mi sembra ancora di rivivere tutto, come fosse adesso!
Si è avvicinato, mi ha infilato la cappella all’ingresso della vagina, ci è venuto spontaneo prenderci le mani ed incrociare le dita… ed ha cominciato a spingere il suo ventre contro il mio… lentamente… con una dolcezza infinita… quella dolcezza che può avere solo un padre che sta per deflorare la fica vergine di sua figlia!
Papà aveva il volto stravolto dalla eccitazione: si rendeva conto di essere il primo uomo che possedeva sua figlia e la cosa lo mandava ai matti… come è giusto che sia!

Sentii la fica dilatarsi al massimo per accogliere la verga di papà: sentire quel palo di carne entrarmi dentro mi mandava fuori di testa!
Capì di aver raggiunto l’imene!
Vidi i suoi occhi brillare… capii fosse arrivato il momento…

“Ginii, amore di papààà… ricorda per sempre questo momento… ricordaloooo!!!” e diede una spinta poderosa!

Sentii un fitta… mi scoppiava la testa… ero una donnaaa!!!
Urlai con quanta voce avevo!

“Dai, papàà… dai… sìììì… sverginamiii… sfondamiii… sono tuaaaa!!! Sìììììììì!!!!!”

Papà seguitò a spingere… finché non me lo infilò tutto nella fica!
A quel punto mi venne sopra con tutto il corpo, ci abbracciammo e cominciammo a baciarci con una passione incontrollata!
Io gli circondai i reni con le gambe, per attirarlo a me, e per non farlo più uscire dalla mia fica!
Tra un bacio e l’altro cominciai ad incitarlo!

“Dai, scopami la fica… fammi godere! Ormai sono la tua donna… mi hai sverginato… non potrai più liberarti di me! Da questa sera dormiremo insieme… ormai non possiamo più fare a meno uno dell’altra!”

Papà cominciò a scoparmi in maniera deliziosa: ero talmente eccitata che raggiunsi immediatamente un primo orgasmo che ricorderò per tutta la vita… credevo di impazzire!

“Sìììì… amore miooooo… papàààà… mi hai fatto venireee!!! Ancoraaa… ancoraaa… fammi sborrare ancoraaa!!!”

Papà seguitò a chiavarmi come impazzito, ormai il suo cazzo usciva ed entrava nella mia fica che era una bellezza!
Il secondo orgasmo lo raggiunsi insieme a lui: mi avvertì che stava per schizzarmi dentro!

“Amore… papà sta per sborrarti nella fica… se stai venendo anche tu ti aspetto… ce ne veniamo insieme!”

Ero arrivata anche io e glielo urlai!

“Daiii… anche io sto per sborrareee… daiiiii… insiemeeee… insiemeee!!!”

Sborrammo insieme, io e papà, abbracciati come due innamorati… con le nostre bocche incollate: quando sentii, per la prima volta in vita mia, gli schizzi violenti e bollenti di sborra colpirmi l’utero raggiunsi un orgasmo strepitoso… mamma mia che godimento!

Papà mi scopò la fica, il culo e la bocca per tutta la notte… mi ha fatto morire!
Le pause di riposo che ci prendevamo le passavamo abbracciati a sbaciucchiarci e a parlare del nostro futuro: decidemmo di fare l’impossibile per amarci per tutta la vita… e sono stata fortunatissima ad incontrare tuo figlio che mi ha permesso di seguitare a godermi mio padre!

Ormai la mia vita matrimoniale è meravigliosa: io, mio marito e mio padre… ed ora ci sei anche tu… cosa posso chiedere di più dalla vita?”


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