Racconti Erotici > incesto > Tanto rimane tutto in famiglia - 2
incesto

Tanto rimane tutto in famiglia - 2


di bird2012
11.02.2018    |    63.627    |    12 9.8
"Giulia, devi credermi, ma ogni volta che passavo la lingua sopra i grumi di sborra che infestavano il lenzuolo sentivo dei brividi di piacere lungo tutto il..."
Tanto rimane tutto in famiglia

Cap.2


Mia suocera iniziò il suo racconto.

“Una mattina ero intenta a fare le normali pulizie di casa: all’epoca ancora non avevamo la donna di servizio.
Ero in salotto e per spolverare la base di un mobile mi ero messa carponi: in ginocchio, con il culo in fuori.
Mentre ero intenta a spolverare mi sembrò di percepire una presenza dietro di me: girai le testa e vidi mio figlio, pronto per andare all’Università, che mi guardava con gli occhi di fuori!
Mi sentii scoppiare il cuore nel petto!
Mi resi conto all’istante che nella posizione in cui ero la vestaglietta che ero solita indossare a casa mi era salita sui reni lasciandomi il culo e le cosce abbondantemente scoperti!

Ovviamente può essere normale che a casa si possano assumere pose sconce senza rendersene conto, ma quello che era meno normale è che io non mi mossi di pezzo, non pensai neanche lontanamente di alzarmi e coprirmi per riacquistare un aspetto decente!
Rimasi nella stessa oscena posizione, mentre lo fissavo negli occhi!
Dopo un pò rigirai la testa e seguitai a spolverare, come se niente fosse, dando modo a mio figlio di seguitare ad ammirare l’intimità di sua madre!
Mi resi conto improvvisamente che mi eccitava oltre ogni misura mostrarmi a mio figlio in quella posizione così oscena!

Giulia, devi credermi: se mio figlio, in quel momento di mia forte eccitazione, mi fosse venuto dietro e me lo avesse messo nel culo non avrei battuto ciglio! Mi sarei concessa a lui completamente, anima e corpo!
Nessuno di noi due aveva intenzione di smettere: io seguitavo a stare a pecora per mostrargli il culo e le cosce e lui ad ammirarmi in silenzio.
Capii che se non fossi intervenuta non se ne sarebbe mai andato!

“Giorgio, guarda che fai tardi all’Università!” gli dissi.

“Hai ragione, mamma, ma è difficile lasciarti! Sei meravigliosa!” mi rispose quasi balbettando.

Quel “Sei meravigliosa” mi fece venire i brividi!

“Ti capisco, tesoro, ma puoi stare tranquillo che tua madre non te la toglierà nessuno: potrai guardarmi quando vuoi!”

Da quel momento iniziò un tacito accordo, un gioco erotico tra madre e figlio di una eccitazione indescrivibile!
Approfittavo di ogni occasione propizia per assumere atteggiamenti sconci per farmi guardare: giorno dopo giorno aumentava sempre di più la mia eccitazione nel farmi ammirare da mio figlio.

Spesso andavo in salotto con la scusa di leggere un libro, mi abbandonavo seduta sul divano e mi facevo trovare con la gonna abbondantemente sollevata, che mi copriva a malapena il basso ventre lasciandomi le cosce completamente scoperte, con le gambe strette.

Dopo qualche minuto lo sentivo entrare e sedersi di fronte a me: io alzavo il viso dal libro, gli sorridevo compiacente e poi lo riabbassavo facendo finta di leggere e iniziavo a comportarmi da porca spudorata!
Cominciavo ad allargare le gambe con una lentezza esasperante, per fargli ammirare per qualche attimo le mutandine che avevo indossato per l’occasione, e poi le richiudevo… e poi le riaprivo… e poi le richiudevo: volevo farlo eccitare!
Poi, sempre senza alzare gli occhi dal libro, mi accarezzavo le cosce, arrivando con la mano fino quasi all’inguine, per poi farla discendere di nuovo fino al ginocchio!

Poi cambiavo posizione: mi mettevo di fianco per fargli ammirare una buona parte del culo scoperta e dopo un po’ riprendevo la posizione iniziale, per poi terminare in bellezza!
Rimanevo con le cosce aperte, senza richiuderle più: volevo godesse completamente della visione delle mie mutandine che coprivano la fica!
Con la coda dell’occhio vedevo la sua mano che si accarezzava furtivamente l’uccello sopra i pantaloni e la cosa mi mandava il sangue al cervello!
Ad un certo punto, quando non ce la faceva più, lo sentivo alzarsi ed io sollevavo il viso dal libro per guardarlo: vedevo la sua patta gonfia da scoppiare!

“Scusa, mamma, ma devo andare in bagno!” mi diceva, ma era come mi dicesse: “Mamma, mi vado a fare una sega pensando alla tua fica!”

Chiudevo gli occhi e mentre me lo immaginavo con il cazzo in mano che schizzava tutta la sua voglia nel miei confronti, mi infilavo una mano nelle mutandine e mi sparavo un ditalino da urlo, facendo sbrodolare la mia fica come una porca!
Questo gioco erotico andò avanti per un po’: non parlavamo, non ci toccavamo, era solo un gioco fatto di sguardi, di sorrisi… e di eccitanti masturbazioni, ognuno pensando al sesso dell’altro!

Io non avrei mai avuto il coraggio di andare oltre!
Mi accontentavo dell’eccitazione che mi procuravano i suoi sguardi sopra il mio corpo, quando mi frugavano tra le mie cosce, il pensiero che fossi io, sua madre, a fargli addrizzare l’uccello e che quando lo faceva sborrare pensasse alla mia fica oscenamente aperta!
Ecco, a me bastava tutto questo, per sentirmi appagata ed essere perennemente eccitata!

Fu lui che volle rendere il gioco più eccitante, più perverso e depravato… e nulla fu più come prima!
Una mattina, prima di andare all’Università, venne a darmi il solito bacetto.

“Mamma, io vado! Senti, questa mattina vacci subito a rifarmi il letto, adesso! Ti prego! Sappi che ti voglio bene!”

Mi diede il suo bacetto e scappò via!
Ovviamente fui presa dalla curiosità: tutto potevo aspettarmi, meno quello che vidi quando entrai nella sua stanza e mi avvicinai al letto!
Il lenzuolo era ricoperto da innumerevoli chiazze bianche che non davano adito ad alcun dubbio: erano tracce di sperma!
Non ci pensai due volte ad allungare una mano, raccoglierne un po’ con le dita e portarlo alle labbra!

Oh! Sì, cazzooo! Era il sapore dolce, afrodisiaco, eccitante della sborra di mio figlio, ancora calda, ancora cremosa!
Era una sborrata fresca, appena uscita dal cazzo di Giorgio e andai completamente fuori di testa e non riuscii a controllarmi!

Salii sul letto, mi misi carponi con il viso posato sul lenzuolo e come una cagnetta che passeggia sul letto cominciai a leccare tutti gli schizzi di sborra che mio figlio, così generosamente, ci aveva seminato sopra!
Mentre leccavo ingorda quel ben di Dio, mi ero infilata due dita nella fica per placare quella eccitazione che mi aveva offuscato il cervello.

Giulia, devi credermi, ma ogni volta che passavo la lingua sopra i grumi di sborra che infestavano il lenzuolo sentivo dei brividi di piacere lungo tutto il corpo: pensavo quanto sarebbe stato più gustoso ingoiare la sborra di mio figlio direttamente dal suo cazzo!
Pulii per bene tutto il lenzuolo e con l’immaginazione di avere il cazzo di Giorgio tra le mie labbra che riversava oscenamente la sua sborra nella mia bocca raggiunsi un orgasmo travolgente!

Rimasi sdraiata sul letto a seguitare a strusciare il mio viso sopra le macchie umide della sua sborrata!
Avevo ancora gli occhi chiusi e le dita nella fica quando sentii il classico suono del messaggio sul cellulare.
Era lui!
Lo aprii e lessi, con il cuore che mi batteva a mille!

“Mamma, spero la cosa non ti abbia offeso! E’ voluta essere la mia dimostrazione di affetto nei tuoi confronti! Forse l’ho esternata in un modo troppo volgare ed osceno, ma non volevo ci fossero fraintendimenti su ciò che provo per te! Sappi che mentre venivo ho sussurrato il tuo nome, immaginando fossi lì a guardarmi, con l’uccello stretto in mano, mentre imbrattavo il lenzuolo! Un ultima cosa, che non avrei mai il coraggio di dirti guardandoti in viso: accarezza la tua micia da parte mia… sapessi quante volte ho sognato di farlo io stesso! Ti voglio bene!”

Ero fuori di me, come impazzita!
Ormai non era più solo un gioco erotico fatto di sguardi: volevamo entrambi di più!
Lui che mi invitava a guardare il suo cazzo mentre sborrava in mio onore, io che sognavo di fargli un bocchino e farlo sborrare in bocca, lui che desiderava accarezzarmi la fica!!!
Lui voleva me ed io volevo lui!
L’eterno desiderio incestuoso tra madre e figlio!
Mio figlio si era dichiarato apertamente, senza vergogna, né pudore: si era segato il cazzo e aveva sborrato desiderando me, sua madre!
Ora toccava a me!
Risposi al suo messaggio.

“Grazie, amore di mamma, ho gradito molto la tua dimostrazione di affetto! Ho avuto il piacere di notare come le tue dimostrazioni di affetto siano molto abbondanti, calde e cremore... proprio come piacciono a me! Sappi che mentre ammiravo la tua dimostrazione di affetto ho esaudito il tuo desiderio: mi sono accarezzata la micia… e me ne sono venuta! Così siamo pari, porcellino di mamma: tu hai goduto pensando a me ed io ho goduto pensando a te! Ti voglio bene... tanto bene… non puoi neanche lontanamente immaginare quanto!”

Mi rispose con una sfilata di emoticom che raffiguravano una bocca che dava baci: sentii un dolce fremito lungo la schiena!
Poi seguì subito un altro messaggio.

“Oh, mamma! Il pensiero tu abbia giocato con la tua micia e te ne sia venuta me lo ha fatto addrizzare! Ho immaginato le tue dita muoversi dentro di te finché non hai goduto! Oddio, mamma, non ce la faccio a rimanere con l’uccello duro per tutta la mattina: quasi quasi vado in bagno… per pensare a te, con le tue dita che ti danno piacere!”

Risposi immediatamente.

“No! Amore di mamma, ti prego! Non sprecarla così! Cerca di resistere finché non torni a casa! Ti supplico: non te ne venire!!!”

Il suo ulteriore messaggio mi mandò nuovamente il sangue al cervello!

“Ok, cerco di resistere! Ma ti prego: dimmi che vuoi vedermi mentre lo farò schizzare!”

Ormai ero fuori di me e risposi per le rime.

“Sì! Sì! Angelo mio, voglio vedere la tua mano che impugna il tuo uccello, che te lo meni in maniera sfrontata davanti ai miei occhi e voglio ammirarlo mentre schizza tutto il desiderio che hai per me! Ti aspetto, amore mio!”

Seguì nuovamente la sfilata di emoticom con la bocca che dava baci.
Stavo in cucina preparando il pranzo quando sentii aprirsi la porta di casa: era lui!
Gli andai incontro, con il cuore che batteva all’impazzata: appena fummo uno di fronte all’altra rimanemmo immobili a guardarci nel viso per un tempo indefinito!
I nostri sguardi non riuscivano a nascondere l’enorme desiderio che avevamo uno dell’altra!
Fui io a fare il primo passo: mi avvicinai a lui e l’abbracciai!
Madonna santa!!! Sentii il suo cazzo duro spingere contro la coscia!

“Tesoro mio, già ce l’hai duro! Sei proprio un porcellino, il porcellino di mamma!” gli sussurrai, mentre lo stringevo forte a me.

“Sei tu che me lo fai addrizzare: ti dispiace?” mi chiese.

“Assolutamente no, amore! Anzi, mi eccita moltissimo sapere che faccio addrizzare il cazzo a mio figlio! E mi eccito ancora di più quando me lo sento addosso!” risposi.

Ormai mi stavo lasciando andare al turpiloquio, ma Giorgio accolse subito il messaggio.

“Allora adesso sei eccitata! Hai la fica bagnata, vero mamma?” mi sussurrò.

Intanto aveva spostato il bacino e aveva posizionato il cazzo proprio sopra la fica!
Poi mi mise le mani sul culo e attirò il mio bacino contro il suo, mentre, nel contempo, iniziò ad imprimere al suo bacino dei movimenti rotatori!
Sentii il suo cazzo comprimermi la fica e strusciarci sopra!
Andai fuori di testa, non mi controllai più!

“Uhmmm! Dio mio quanto sei porco: mi stai spingendo il cazzo contro la fregna! Dai, maiale, muoviti… fammelo sentire! Sì! Cazzo… sì! Mi stai facendo sbrodolare!!!”

Mentre lui seguitava ad ondeggiare il bacino contro la mia fica, gli gettai le braccia al collo e lo baciai, in bocca, con tutta la lingua dentro!
Era la prima volta che baciavo mio figlio in maniera così libidinosa e la cosa mi sconvolse piacevolmente!
Mentre i nostri sessi seguitavano a strusciarsi uno contro l’altro avvicinai le labbra al suo orecchio.

“E’ tutto vero quello che hai scritto nei tuoi messaggi? Vuoi veramente che ti guardi mentre fai sborrare il tuo cazzo? E vuoi accarezzarmi la fica?”

Lo sentii fremere ed il cazzo farsi ancora più duro!

“Sì! Credo sia molto eccitante!”

“Allora fermiamoci! Dopo mangiato vai a riposare e aspettami… che ti vengo a trovare!”

Appena terminato di mangiare Giorgio andò nella sua stanza, mentre io sparecchiai e rigovernai la cucina.
Andai in bagno e mi rifrescai per bene la passera e non mi rimisi le mutandine!
Ero emozionata ed eccitata mentre andavo verso la stanza di mio figlio: avrei visto il suo cazzo mentre schizzava e la cosa mi stava mandando ai matti!

Quando aprii la porta ed entrai mi sembrò di trovarmi in paradiso!
Era proprio come speravo di vederlo: bello come il sole, sdraiato sul letto completamente nudo, con il busto sollevato e posato contro la testata del letto, a gambe larghe, con una mano che impugnava un meraviglioso cazzo e con l’altra che si accarezzava le palle!
Quando vidi il suo uccello trasalii: lungo e grosso proprio come quello di suo padre!
Ero certa mi avrebbe fatto venire appena me lo avesse infilato dentro!
Mi avvicinai al letto, fissando il suo uccello, mentre lui aveva iniziato a segarsi lentamente.
Non riuscii a trattenere il mio piacere.

“Amore di mamma, sei meraviglioso con il tuo cazzo in mano! Tesoro, sei proprio il porcellino di mamma! Dai, fammi vedere come te lo meni quando mi pensi! Dai, fammi vedere quanto schizza questo meraviglioso cazzo quando pensi alla fica di mamma! Fammi sentire anche cosa dici mentre ti seghi: mi eccita sapere cosa pensi di me, di quali siano i tuoi desideri nei mei confronti mentre ti dai piacere!”

Mi fissava estasiato.

“Mamma, in quei momenti dico frasi spinte, volgari: non vorrei ti offendessi!”

Gli andai vicino e lo baciai in bocca, con la lingua!
Poi lo fissai.

“Amore, qualunque cosa tu possa dirmi è solo la prova del tuo desiderio nei mei confronti! Anzi, più le frasi sono spinte, più forte è la voglia che hai per tua madre! Dai, accarezzati il cazzo e le palle, fammi vedere come godi che adesso mamma ti fa vedere la fica!”

Mi tolsi la vestaglietta che indossavo, rimanendo nuda: vidi gli occhi di Giorgio brillare e il mio cucciolo perse ogni ritegno!

“Dio quanto sei meravigliosamente porca! Sei proprio come ti ho sempre sognato: nuda, per mostrarti e me mentre mi segavo! Mamma, ti prego, dimmi che vorresti essere la mia troia, dimmi che vorresti il mio cazzo dentro la tua fica e dentro al culo! Mamma, ti prego, dimmeloooo!!!”

Le parole di mio figlio mi stavano facendo eccitare come una maiala, avevo la fica fradicia!
Mi infilai due dita dentro, raccolsi un bel pò di umori e gliele misi in bocca!

“Succhia, porco! Senti quanto è saporita la fica di mamma! Se fai il bravo, se fai una bella sborrata mamma te la fa leccare, che ne dici? Anzi, ho una bella idea: ti piacerebbe leccarmi la fica coperta della tua sborra? Lo sai che mamma è una gran porca e adora questi giochetti? Allora senti: mentre ti seghi ti faccio vedere la mia fica completamente allargata, così ti ecciti per bene, poi quando te ne vieni devi sborrarci sopra e la devi coprire completamente di sborra!

Poi me la lecchi, ricoperta della tua sborra calda, finché non mi fai venire e finché non lecchi tutto lo sperma! Che dici, ti eccita la cosa?
Ovviamente questo di oggi pomeriggio è solo un assaggino: la tua mamma ha intenzione di darti la fica e il culo e anche di farti sborrare dentro di lei! Devi solo avere un po’ di pazienza! Che ne dici, ti piace il programmino?”

Il volto di Giorgio era trasfigurato dall’eccitazione!
Disse solo poche parole, mentre le sue mani seguitavano spudoratamente ad accarezzare il cazzo e le palle.

“Mamma, farò qualunque cosa tu possa desiderare: voglio essere tuo, voglio scoparti e incularti come ho sempre sognato!”

Mi sdraiai davanti a lui, divaricai le cosce e con entrambe le mani mi aprii le grandi labbra della fica mostrandogliela oscenamente allargata.

“Che ne dici, maiale di mamma, ti piace la mia fica? Dai, facci una bella sborrata sopra, che prima tu possa immaginare mamma ti ci farà sborrare dentro!”

Giorgio era fuori di se: si alzò e si mise in ginocchio tra le mie gambe, con il cazzo in mano a pochi centimetri dal mio ventre!
Cominciò a segarsi furiosamente, con la cappella puntata contro la fica: capii che era eccitato al massimo e che sarebbe venuto quasi subito!
Fissavo estasiata quel cazzone pronto a schizzare, aspettavo impaziente di vedere lo sperma spruzzare dalla boccuccia e inondarmi la fica, che seguitavo e tenere completamente spalancata!
Cominciai ad incitarlo, per aumentare la sua eccitazione.

“Dai, porco, fammi vedere come schizzi! Dai, fallo schizzare questo bel cazzo, ricoprimi la fregna di sborra, che poi ti faccio leccare tutto! Daiiii… schizza… porcoooo!!!”

Non ce la fece più!

“Mammaaa, eccomiiii!!! Me ne vengooo! Oddio miooo… oddio miooo… ti sborro sulla fregnaaaa!!!”

Il mio tesoro cominciò a schizzare: guardavo estasiata quelle bianche spruzzate sgorgare dal cazzo e colpirmi la fica!
Ogni schizzo sulla fica mi faceva vibrare.

“Uhmmm!!! Bravo maialino di mamma: mi stai sborrando tutta la fica! Uhmmm! Quanta ne hai, porcellone: me la stai ricoprendo tutta! Bravo… seguita… seguita!”

Quando il mio angelo alla fine terminò di strizzarsi per bene l’uccello per depositare le ultime gocce del suo sperma sopra la mia fica mi guardai tra le cosce e rabbrividii di piacere!
Vidi la mia fica completamente ricoperta da una eccitante bianca coltre di sborra, di cui riuscivo a percepire il calore che si spandeva tra le mie cosce!
Ero fuori di me!

“Giorgio mio, che meravigliosa sborrata! Non avrei mai immaginato il tuo uccello potesse sborrare così tanto: è stata proprio una piacevole sorpresa!
Uhmmm! Già immagino quando ti farò venire dentro: me la riempirai proprio per bene!
Ma adesso vieni tra le mie cosce e lecca tutto, fica e sborra!
Dai, che sono eccitatissima: fammi fare una bella sborrata sopra la tua bocca!”

Giorgio non indugiò un attimo: il suo viso era l’emblema della depravazione!
Tuffò la bocca sopra la fica ed affondò la lingua in quel lago di sperma: la immerse completamente nella sborra, come fosse la cosa più naturale di questo mondo infilare la lingua nella fica sborrata di sua madre, e cominciò a leccare tutto come un invasato!
Appena sentii la sua lingua posarsi sul grilletto inarcai il bacino e gli spinsi la fica contro la bocca, mentre presi ad accarezzargli amorevolmente la testa!

“Oh, sì, tesoro mio! Dai, lecca la fica di mamma tua, puliscila di tutta la tua sborra!!! Bravo, così… cosììì!!! Dai, fammi sborraree! Amore, ti prometto che la prossima volta mi farai venire con il cazzo nella fica! Sì, amore miooo: la prossima volta te lo faccio mettere dentro, mi chiaverai, mi farai venire e mi sborrerai nella fica!
Dai, maialino, che sto venendooo!!! Leccami la ficaaaaa… sveltoooo… sveltoooo!!! Daiiiiii!!! Oddio mioooo… ti vengo in boccaaaa!!! Seguitaaaa!!! Lecca forteeeee! Daiiiiii… seguita cosìììì!!! Oddio mioooo… pisciooo… ti piscio in boccaaaaa!!!”

Non ero riuscita a trattenermi!
La leccata di fica era stata così violenta da stimolarmi la pipì e mi lasciai andare, ma il mio dolce porcellino seguitò a leccarmi la fregna impassibile, come se niente fosse, anche mentre gli inondavo il viso!
Il meraviglioso orgasmo, seguito da una liberatoria spruzzata di biondo liquido, mi svuotò completamente!
Come primo approccio tra me e mio figlio non fu niente male, ma ormai mi ero ripromessa che me lo sarei dovuto scopare!

Dopo aver visto il suo giovane cazzo spruzzare così abbondantemente capii che non potevo più aspettare se non volevo impazzire!
Volevo l’uccello di mio figlio, ma conoscendo il mio carattere non sarei stata capace di tradire mio marito: mi sarei scopato Giorgio solo con il suo consenso!
In fin dei conti se aveva accettato lesbicassi con la mia amica perché avrebbe dovuto negarmi il piacere di farmi fottere da mio figlio?
Mio marito mi amava molto, come d’altronde io amavo lui, ma non potevo dare per scontato avrebbe acconsentito ad un mio rapporto incestuoso con Giorgio.
La sera a letto cominciai a stuzzicarlo!
Glielo presi subito in mano e presi a segarlo lentamente.

“Amore, questa sera ho una gran voglia di cazzo!” gli sussurrai con voce sensuale!

“Veramente tu hai sempre voglia di cazzo e la cosa non può che farmi molto piacere!” mi rispose.

“Ne sono felice! Ma non vorrei pensassi io sia una troia!” ribattei.

Sentii il suo uccello vibrarmi in mano.

“Credi mi dispiacerebbe se tu lo fossi?” e mi baciò infilandomi tutta la lingua in bocca!

Però! La cosa si faceva interessante!

“Sei un porco! Ti piace la moglie troia! Questa cosa mi eccita da morire! Allora questa sera ti faccio vedere che se voglio posso essere una troia a 360 gradi!”

Così dicendo gli montai a cavallo e me lo misi dentro: mi allungai sopra il suo corpo, lo abbracciai e incollai le labbra sopra il suo orecchio, mentre cominciai a cavalcarlo lentamente... su e giù... su e giù!
Dopo un pò che me lo stavo scopando iniziai a sussurrargli il discorsetto che mi ero preparata!

“Amore, mi sono accorta che nostro figlio mi guarda, non perde occasione di fissarmi le cosce e il culo e ho notato, con la coda dell’occhio, che mentre mi guarda si accarezza l’uccello sopra i pantaloni! Sta diventando un porco! Pensi sia normale?”

Sentii il suo uccello vibrarmi nella fica.

“Certo che è normale! Tutti i maschi in un periodo della loro vita hanno guardato le cosce delle loro mamme, pure io! Con lo sguardo cercavo di intrufolarmi tra le gambe di mia madre nella speranza di vedere la sua fica! Tranquilla, vedrai che piano piano gli passerà e guarderà le cosce delle sue amiche nella speranza di scoparsele!”

Cercai di gettare benzina sul fuoco, inventandomi un po’ di cazzate per farlo eccitare per bene!

“Beh! Allora te la dico tutta! Lo sai che mi sono accorta che il porco si masturba con le mie mutandine? Non solo, il maiale ci sborra sopra, ricopre tutta la pattina con il suo sperma, sai, proprio sopra quella striscia di stoffa a contatto della fica! Comunque devo riconoscere che fà sborrate megagalattiche: dovresti vedere quanta sborra gli esce dall’uccello, me la ricopre proprio completamente la pattina, mica solo qualche schizzo! Che dici? Anche farsi le seghe e sborrare sulle mie mutandine è normale?”

Più parlavo più mi eccitavo, ma mi accorsi che le mie parole eccitavano molto anche mio marito!
Con una mano mi teneva aperto il culo, con l’altra massaggiava e stuzzicava il mio buchino: il porco sapeva quanto gradissi sentire le sue dita giocare con la mia rosellina.
Ansimava come un maiale, era eccitatissimo.

“Gina, amore, sono certo avrai capito che quando tuo figlio si masturba pensa alla tua fica e sogna di scoparti!
Beh! Non posso certo biasimarlo! Da giovane l’ho fatto anche io! Devo confessarti che mi sono sparato decine e decine di seghe sognando di incularmi mia madre! Aveva un culo bellissimo, era diventato il mio sogno erotico!
Quindi, da uomo, non posso che comprendere i desideri di Giorgio! Anzi, se fossi in te sarei lusingata nel sapere che mio figlio preferisce giocare con il suo uccello pensando a me invece che a qualche zoccola vista in qualche video porno!”

Mi alzai con il busto e spinsi la fica sopra il suo cazzo: ero seduta sopra il suo ventre, con la verga completamente infilata dentro la mia vagina!
Presi le sue mani e le portai sopra i miei seni: sapevo quanto gli piacesse mungermi le tette e strizzarmi i capezzoli mentre me lo scopavo!
Cominciai ad ondeggiare il bacino avanti e indietro: sentivo l’uccello muoversi meravigliosamente dentro il mio ventre!
Mio marito era eccitatissimo: glielo stavo lavorando proprio bene il suo uccello e lui se ne rese conto!

“Cazzo, amore, questa sera ti sento più porca del solito! Ma dimmi, sono curioso: cosa pensi quando vedi le mutandine coperte di sperma? Ti dà fastidio?”

Lo fissai negli occhi: volevo vedere la sua espressione sentendo ciò che stavo per confessargli!

“Davvero vuoi sapere cosa penso quando vedo le mie mutandine imbrattate del suo sperma? Amore, voglio essere sincera con te, come lo sono sempre stata! Vorrei tanto che mio figlio, invece di schizzare sopra il mio indumento intimo, schizzasse contro il mio utero!”

Sentii il suo cazzo vibrarmi nella fica e il suo volto assumere una espressione colma di libidine!

“Oh, cazzo! Che dici! Tuo figlio sborrarti nella fica!”

“Perdonami, amore, ma questa situazione mi sta mandando ai matti! Quando mi guarda sento andarmi il sangue al cervello! Spesso sono io che assumo atteggiamenti indecenti per provocarlo e invitarlo a guardarmi! Voglio che si ecciti, voglio che gli si addrizzi il cazzo, voglio leggere nei suoi occhi la voglia di chiavare sua madre!

Amore mio, ti prego, non giudicarmi una madre depravata, ma ho un gran desiderio di farmi fottere da mio figlio! Paolo, amore, spero tu mi comprenda: dovrebbe essere meraviglioso, per una madre, allargare le cosce e infilarsi nella fica il cazzo del figlio, quel cazzo che lei stessa ha messo al mondo!
Madonna santaaa!!! Paolo, amore mio, ti avevo detto che questa sera mi sarei comportata da troia! Voglio il suo cazzoo… lo vogliooo!!”

Aumentai il ritmo della chiavata!
Stavo godendo come una troia, stavo quasi per venire e lo dissi a mio marito.

“Amore, sto per venireee!!! Ti prego, perdonami, ma l’idea di farmi scopare da Giorgio mi eccita da morire!!! Cazzo quanto mi fa godere il pensiero del suo cazzo dentro di meeeeeee!!! Sìììì… sto per sborrareeee!!!”

Ma mio marito, inspiegabilmente mi fermò.

“Gina, fermati… non venire… fermati!” e mi afferrò le natiche per impedire ulteriori movimenti del mio bacino!

Lo guardai sbalordita.

“Perché non vuoi che io goda?”

Mi baciò, ficcandomi tutta la lingua in bocca, poi mi fissò!

“Amore, se questa sera vuoi comportarti da troia fallo fino in fondo! Voglio sia il suo cazzo a farti godere! Lo sento quanto lo desideri e che non puoi fare a meno di lui! Non voglio vederti soffrire e non voglio impedire alla donna che amo di godere con suo figlio!
Va da lui e finisci tra le sue braccia quello che abbiamo iniziato noi due!
Vai, tesoro, fatti fottere come piace a te, goditelo tutto e fallo venire dentro: spero non vorrai negargli il piacere di spruzzarti nella fica tutto l’amore che ha per te!

Io rimarrò qui, a segarmi pensando a voi due che vi amate: mi eccita pensarti sdraiata a cosce larghe e lui sopra di te che affonda il suo giovane cazzo dentro la fica della madre!
Fa pure le cose con calma: io aspetterò che torni!
Voglio sentire dalle tue labbra le sensazioni che hai provato nel farti scopare da tuo figlio!
Dai, va da lui tutta nuda: fallo impazzire!”

Giulia, devi credermi, mi venne da piangere: mio marito mi aveva dato una immensa prova del suo amore nell’accettare che io mi concedessi a mio figlio!
Lo abbracciai, lo baciai e dissi solo poche parole: “Grazie, amore mio! A buon rendere!”
Stavo per avviarmi verso la stanza di mio figlio quando mi venne una brillante idea e tornai verso mio marito.

“Ti piacerebbe vedermi mentre mi faccio chiavare da Giorgio? Potrei convincerlo a farti partecipare alla festa, che ne dici? Sarebbe meraviglioso farmi scopare da mio marito e da mio figlio!”

Paolo mi guardò allibito.

“Davvero ci vorresti tutti e due?” sussurrò

“Certo che sì! Vi amo tutti e due, anche se in maniera diversa, e sarei felice di concedermi a tutti e due insieme!”

“Non posso negare che la cosa mi intrigherebbe molto, sarebbe eccitante!”

Non lo feci finire.

“Era quello che volevo sentirti dire! Al resto penso io! Non ti assicuro niente, ma abbi fede!” e mi avviai nella stanza di Giorgio, con il cuore che mi scoppiava nel petto e la fica che tracimava di umori!!

Quando Giorgio mi vide entrare completamente nuda e avvicinarmi al suo letto rimase basito: non si aspettava certo di vedere sua madre, di notte, presentarsi nuda nella sua stanza!
Mi guardava estasiato e non aveva la forza di parlare!
Sapevo dormisse nudo: mi intrufolai sotto le lenzuola, mi sdraiai supina ed allargai le cosce! Quando scopavo spesso mi piaceva stare sotto, per sentirmi il maschio sopra di me che mi montava come una troia!

“Ti avevo promesso che ti avrei fatto scopare, sono venuta tutta per te! Dai, vienimi sopra e mettimelo dentro: ho voglia del tuo cazzo!”

Ovviamente la sua domanda sorse spontanea.

“E papà? Si è addormentato? E se si sveglia?”

“Tranquillo, amore, papà non è un problema! Io lo amo e non me la sentivo di tradirlo, per di più con mio figlio! Allora glielo ho detto apertamente che avevo voglia di te, che mi sei entrato nel sangue e lui ha capito il mio desiderio ed ha acconsentito che io lo esaudisca!
Ovviamente ho ritenuto di ricambiare il suo amore nei miei confronti: gli ho promesso che lo faremo partecipare ai nostri giochi! Ci pensi, amore di mamma, quanto sarà eccitante scoparmi insieme a papà?”

Giorgio rimase sbigottito.

“Vuoi dirmi che papà acconsente che noi due scopiamo!”

“Certo, tesoro! Lui ci ama e vuole vederci felici! E poiché anche io e te lo amiamo, beh! Allora scopiamo tutti insieme: non sei d’accordo?”

Prima potesse rispondermi mi alzai dal letto, lo presi per la mano e feci alzare anche lui.

“Andiamo da papà, che ci sta spettando! Voglio che mi scopi mentre lui ci guarda!”

Entrammo nella mia stanza da letto, mano nella mano, come due innamorati!
Mio marito era disteso a gambe larghe e si stava menando il cazzo: certamente stava fantasticando pensando a sua moglie che si stava facendo chiavare da suo figlio.
Ci guardò sorpreso, ma non gli diedi tempo di parlare.

“Paolo, amore, ti presento il mio amante!” gli dissi sorridendo, poi abbracciai Giorgio e lo baciai in bocca, facendo in modo che mio marito vedesse distintamente la mia lingua entrare nelle labbra di nostro figlio e si eccitasse nell’ammirare madre e figlio scambiarsi un libidinoso bacio incestuoso!
Poi ci staccammo e rimanemmo di fronte a mio marito.

Paolo prima guardò me, ricambiando il mio iniziale sorriso, poi guardò Giorgio.
Fece spaziare il suo sguardo lungo tutto il corpo nudo di nostro figlio, soffermandosi sul suo cazzo che gli spuntava dal ventre meravigliosamente eretto!
Poi mi fissò e mi sorrise ancora.

“Però! Te lo sei scelto bene il tuo amante: giovane, bello e anche ben dotato! Avevo sempre sospettato fossi una gran porca golosa di cazzo ed ora ne ho la conferma!”

Giorgio si sentiva in imbarazzo.

“Papà, davvero non ti dispiace se io e mamma…!

Paolo non lo fece finire.

“Se tu e mamma scopate? Non solo non mi dispiace, ma la cosa mi eccita molto! Dai, fammi vedere come la fai godere!”

Intervenni io.

“Amore, la prima scopata ce la facciamo da soli: un amorevole discorso intimo tra mamma e figlio!
Tu guardaci, così potrai capire fin dove può arrivare l’amore e la passione tra una madre e il proprio figlio!
Poi ti unirai a noi: vi voglio tutti e due dentro di me… mio marito e mio figlio!”

Giulia, fu una serata indimenticabile!
Prima mi scopò Giorgio, facendomi sborrare come una cagna! Il pensiero che il cazzo che affondava dentro il mio ventre fosse quello di mio figlio mi mandava ai matti!
Cominciammo con Giorgio sopra di me e dopo avermi fatto sborrare un paio di volte cambiammo posizione: lui sotto e io sopra!
Presi a cavalcarlo freneticamente, spingevo la fica contro il suo cazzo per farlo entrare sempre tutto dentro, quando vidi Paolo venirmi dietro, con il suo cazzo stretto in mano!
Capii immediatamente le sue intenzioni e gli esternai tutta la mia disponibilità!

“Paolo, amore, dai… vieni… mettimelo nel culo! Vi prego, fottetemi insieme: vi amo tutti e due e vi voglio tutti e due dentro di me, nel culo e nella fica!”

Appena sentii il cazzo entrarmi nell’intestino mi sembrò di impazzire: era la mia prima doppia penetrazione, per di più con mio marito e mio figlio!
Quei due cazzi che mi fottevano all’unisono il culo e la fica mi stavano mandando fuori di testa!
Me ne venni un’altra volta, ma non era finita!
Cambiammo posizione: mio marito nella fica e mio figlio nel culo!
Fu l’apoteosi!
Appena sentii Giorgio appuntarmi la cappella contro il buchetto del culo, già deliziosamente dilatato dalla precedente inculata, lo incitai con tutta me stessa.

“Sììììì!!! Giorgio, dolce amore di mammaaaa!!! Sìììììììì!!! Inculati mamma tua! Sfondamiiii… sììììììììììì… cazzoooooooo… sìììììììì!!! Sei nel culo di mammaaaaa!! Cosììììììì… ahahahahah… tutto nel culooooooo!!!”

Ero fuori di me, non ragionavo più: stavo dando il culo a mio figlio!
Ormai era una sbrodolata continua ed anche i miei amanti erano arrivati al capolinea!

“Mamma… sto per venireeee!!!”

Non ci pensai due volte!

“In boccaaaaa!!! In boccaaaaa… tutti e due! Sborratemi in bocca: voglio bere tutta la vostra sborra!!!”

Mi sfilai malvolentieri dai loro uccelli e mi sdraiai supina a bocca aperta.

“Venite! Sborratemi tuttaaa!!!”

Avvicinarono le cappelle alle mie labbra: bastarono pochi colpi di mano e le boccucce cominciarono a spruzzarmi in bocca tanta di quella sborra che mi impedì di ingoiarla tutta come avrei desiderato!
Un po’ mi colò oscenamente dagli angoli della bocca, che cercai di raccogliere con le dita e riportarmela tra le labbra!

Da quella sera iniziò il meraviglioso rapporto incestuoso con mio figlio a cui facevamo molto spesso partecipare anche mio marito: mi prendevano insieme, in ogni maniera, facendomi raggiungere l’estasi del piacere, finché non sei arrivata tu!
Ecco, questo è tutto: ora sai!”

Il racconto di Gina mi aveva eccitato oltre misura e mi venne subito in mente di approfittare della situazione!!



Sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Tanto rimane tutto in famiglia - 2:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni