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La fortuna di avere un marito cuck - 5


di bird2012
11.10.2016    |    28.906    |    8 5.6
"“Amore, veramente gli farai sentire l’odore delle mutandine? Se poi si eccita e ti vuole scopare me lo fai sapere?” L’eccitazione gli dava in testa..."
La fortuna di avere un marito cuck

Cap.5


La mattina, appena svegli, ci abbracciammo e ci baciammo con passione.

“Amore, ieri sera è stato meraviglioso: non puoi capire cosa abbia provato nel vederti scopata e inculata dal cazzone di Marco!” mi sussurrò Alex.

“Anche per me è stato bellissimo! Da ieri sera la nostra vita è cambiata, amore! Il cazzo di Marco ce lo siamo gustato, ora tocca a Giorgio… e a tanti altri!”

Prima di uscire, Alex mi abbracciò stretta: lo sentivo fremere.
Cominciò a parlare, con voce tremula.

“Amore, veramente gli farai sentire l’odore delle mutandine? Se poi si eccita e ti vuole scopare me lo fai sapere?”

L’eccitazione gli dava in testa.

“Ma certo, amore! Generalmente dicono che i cornuti sono gli ultimi a saperlo, invece nel nostro caso puoi stare tranquillo: sarai sempre il primo a sapere quando desidero farti cornuto! Non mi permetterei mai di farmi rompere il culetto senza avere prima il tuo amorevole consenso! Non voglio mica mancarti di rispetto! Inoltre, sapendolo, potrai spararti meravigliose seghe mentre pensi alla tua mogliettina che si sta facendo montare come una zoccola!”

Quando uscii da casa ero già eccitata, la fichetta era già piacevolmente umida: mi eccitava dire a mio marito che mi sarei fatta montare!
Non sapevo darmi una spiegazione del perché, il cervello umano è un mistero profondo, ma il fatto che mio marito sapesse dalle mie labbra che mi sarei fatta rompere il culetto per il nostro comune desiderio, il suo di sentirsi un cornuto, il mio di sentirmi una troia, aumentava in maniera esponenziale la mia eccitazione!

Quella mattina, andando a lavoro, ero particolarmente su di giri: avevo la netta sensazione che non sarebbe stata una giornata di lavoro come le altre!
Mi ero messa tutta in tiro: non un abbigliamento troppo provocante, stando nel posto di lavoro, ma abbastanza sensuale e seducente!

Una camicetta molto attillata, con un paio di bottoni slacciati, per mostrare, allo sguardo voglioso di Giorgio, il mio seno più che prosperoso: l'assenza di reggiseno, con i capezzoli che spingevano contro la stoffa, non faceva altro che migliorare lo spettacolo!
Una gonna, abbondantemente sopra il ginocchio e anche essa particolarmente attillata, che fasciava i fianchi per mettere in risalto la parte migliore di me: un favoloso culo, almeno così lo definiva il mio datore di lavoro, che non lesinava certo audaci complimenti.

"Giusy, hai un culo da favola: se non me lo vuoi dare almeno fammelo accarezzare!"

Gli sorridevo compiacente, ma cercavo, per quanto possibile di tenerlo buono.
"Giorgio, fai il bravo! I tuoi complimenti mi lusingano, ma poi mi conosco: quando sento accarezzarmi il culo mi si svegliano tutti gli ormoni... e non mi sembra il caso!"

Il mio ufficio, essendo la sua segretaria, era attiguo al suo: per andare da lui prima bisognava passare da me che, come ogni segretaria che si rispetti, facevo da filtro per i suoi interlocutori.
Presi posto dietro la mia scrivania, con la camicetta ampiamente aperta.

Quando entrò nel mio ufficio per andare al suo e mi vide, come il solito mi mangiò con gli occhi, poi mi disse di seguirlo nel suo ufficio.
Appena entrati chiuse la porta e mi squadrò dalla testa ai piedi.

“Giusy, anche questa mattina sei uno schianto! I tuoi capezzoli sembrano scoppiare sotto la camicetta! Dio santo, appena ti guardo hai il potere di farmi gonfiare i pantaloni!”

Ormai non dovevo più comportarmi da mogliettina fedele, né tanto meno da femminuccia casta e pura… con tanto di beneplacito da parte di mio marito.
Dopo la meravigliosa serata con Marco mi sentivo troia alla ennesima potenza!
Lo guardai e gli sorrisi.

“Hai usato un simpatico eufemismo per dirmi che ti faccio addrizzare il cazzo!”

Mi guardò basito: non si aspettava certo una risposta del genere.
Mi lanciò uno sguardo di fuoco e mi rispose per le rime.

“Sono felice tu sappia l’effetto che fai al mio cazzo! Giusy, mi sei entrata nel sangue, sei il mio chiodo fisso! La tua fica me la sogno di notte! Mi sembra di averti già detto che quando scopo con Luciana, mia moglie, fantastico di stare dentro al tuo ventre e il solo pensiero di sentire la tua vagina che mi accarezza il cazzo mi procura degli orgasmi bestiali… sborro come un maiale nella fica di mia moglie… ma sogno di venire dentro di te! Non so quale forza mi trattenga dal sussurrare il tuo nome mentre sento l’uccello schizzare e dire: “Giusy, tesoro, sto sborrando nella tua fica!” Giusy, dimmi cosa devo fare per averti, sono pronto a tutto: ti desidero da morire… la mia bocca ti desidera da morire… il mio cazzo ti desidera da morire!”

Madonna santa, sentii andarmi il sangue in testa, la fica cominciò a colare come era suo solito quando l’eccitazione superava i limiti accettabili!
Questa sì che era una dichiarazione d’amore e di passione!
Non si era mai espresso in maniera così volgare, ma la cosa, anziché offendermi, mi eccitava da morire!
Era bastata la mia frase per farlo sentire libero di esprimere senza più alcun pudore tutti i suoi desideri nei miei confronti!
Avvicinai le mie labbra al suo orecchio.

“Sono lusingata nel sapere quanto il tuo cazzo desideri la mia fica! Il tuo modo indecente di parlarmi mi fa ribollire il sangue! E poi ti confesso che il pensiero di sentire il tuo cazzo che mi sborra nella fica non mi lascia affatto indifferente! Allora parliamo seriamente: ce l’hai una buona ragione per farmi tradire mio marito? Io sono molto esigente, non mi accontento facilmente! Sono una porca e mi piacciono i cazzi grossi e resistenti che mi soddisfino per bene!”

Giorgio, ovviamente, non si aspettava questa mia improvvisa disponibilità.
Mi abbracciò e mi strinse a lui con passione.

“Giusy, tesoro, non mi dire io stia sognando! Mi stai dando una speranza! Ti bastano come una buona ragione 22 centimetri di cazzo bello duro, capace di chiavarti finché non dici basta?”

Madonna mia, questa sì che era musica per le mie orecchie: dopo il cazzone di Marco ora quello di Giorgio… la mia fica avrebbe fatto festa!
Gli diedi un morso al lobo dell’orecchio… lo sentii fremere.

“Spero tu non sia come tanti maschietti: a parole tutti dei tori instancabili, poi al dunque bastano poche bottarelle e finisce tutto... lasciandoci a bocca asciutta! Anzi, a fica asciutta!”

Mi posò una mano sul culo e mi attirò ancor più contro di lui: sentii una gran bella verga spingere contro la fica! Beh! Almeno per le dimensioni non mentiva!

“Giusy, fai presto a sincerartene, basta mettermi alla prova! Se poi vuoi delle referenze senti mia moglie: è una gran troia, con una grande esperienza di cazzi e potrebbe darti tutte le delucidazioni che preferisci!”

Rimasi interdetta.

“Ma che sei pazzo? Dire a Luciana che sono pronta a darti la fica ma che voglio accertarmi prima delle tue qualità amatorie? Quella m’ammazza!”

Giorgio cominciò a ridere.

“Guarda che sa benissimo che sto facendo carte false pur di portarti a letto, gliel’ho detto apertamente che mi vai maledettamente a sangue, come lei, d'altronde, mi confessa a cuore aperto le sue passioni per qualche bel maschio.
Questa mattina l’ho vista prepararsi in maniera particolarmente seducente: sono certo che il nostro letto sarà testimone di furiosi amplessi senza esclusione di colpi!

Quando l’ho salutata prima di uscire le ho detto sorridendo: “Buon divertimento, amore… e fatti onore!” e lei, ricambiando il sorriso, mi ha risposto: “Grazie, amore! Come sempre cercherò di fare del mio meglio!”
Più chiara di così!
Comunque mi chiede sempre di te.
La sera quando torno a casa la sua prima domanda è: “Come è andata con Giusy? Te l’ha data?” e alla mia risposta negativa aggiunge: “Te la sta facendo proprio sospirare la fica! Abbi pazienza, dopo tutta questa attesa quando te la scoperai sarà ancora più bello! E quando accadrà fammelo sapere subito, ci tengo a saperlo!”

Era un piacere sapere che non ero l’unica troia!

“Ok, Giorgio, ti credo sulla parola: cazzo lungo, duro e resistente!
Molto bene, anche mio marito sarà felice della mia scelta!”

Mi guardò incredulo.

“Come tuo marito!”

“Sai, è stata una scoperta veramente inattesa, ma ci siamo accorti improvvisamente di avere dei gusti un po’ particolari, diciamo pure depravati, che si compensano a vicenda!
Lui, improvvisamente, si è accorto che il suo maggior piacere è quello di vedere, o anche solo sapere, che la sua dolce mogliettina, cioè io, gode come una troia mentre si fa sbattere alla grande da maschi molto ben dotati! Ho imparato che la definizione giusta per lui è cuck, cioè cornuto contento!
Io, da parte mia, ho subito colto al volo questa opportunità: far deliziare la mia fica, e non solo, da poderosi cazzi senza alcun senso di colpa nei confronti di mio marito, anzi, più mi faccio chiavare e godo e più lui è felice!

Ma la cosa che mi ha veramente piacevolmente sorpreso è che la mia eccitazione aumenta a dismisura sapendo che mio marito è a conoscenza di quando lo faccio cornuto: sono certa che se lo tradissi di nascosto non proverei lo stesso piacere!
Considerato, però, che non sono una mignotta da strada che lo fa per soldi, ma solo per piacere, desidero fare la troia solo con maschi molto ben dotati con cui ne valga veramente la pena!”

Giorgio spinse ancora di più l’uccello duro contro la mia fica.

“Tesoro, la cosa mi attizza ancora di più: è molto eccitante scoparti con il consenso di tuo marito! Ho già avuto una esperienza del genere e l’ho trovata di un erotismo eccezionale: il marito cuck si godeva lo spettacolo mentre io e la moglie facevamo le peggio porcate e lui si limitava a immortalare i nostri amplessi con video e foto, mentre ci incitava spudoratamente ad essere sempre più maiali.
Alla fine il suo maggior piacere, che lo mandava completamente fuori di testa, era quello di leccare la fica della moglie piena della mia sborra!”

Sentii un brivido di eccitazione: ripensai alla sera prima quando avevo riversato nella bocca di Alex tutta la sborra sua e di Marco che avevo nella fica!
Sempre abbracciata a Giorgio cominciai ad accarezzargli il viso lascivamente.

“Credevo potesse darti fastidio la presenza di mio marito mentre scopiamo! A me ecciterebbe da morire vederlo mentre si sega il cazzo e sentire i suoi gemiti di eccitazione mentre mi sei dentro e mi fai godere!”

“Tranquilla: anche a me eccita sapere che ci guarda e gode mentre gli monto la moglie! Lui, mentre ti vedrà contorcerti dal gusto mentre ti godi il mio cazzo, capirà che in quel momento tu sei solo mia e basta! Se è un vero cuck deve accettare che nel momento in cui gli scopo la moglie lei mi appartiene, è la mia donna… lui deve limitarsi a godersi lo spettacolo e andare in estasi nel vedere la fica e il culo della moglie ricevere con gusto un cazzo che non è il suo!”

Le sue parole mi stavano eccitando oltre misura!
La mano che mi accarezzava il culo si spinse tra le natiche e, attraverso la stoffa della gonna, prese a stuzzicarmi il buchetto del culo, facendomi vibrare!

“Giusy, ma tu vuoi sentirti la mia donna di fronte a tuo marito?”

“Sì, mentre mi gusto quei 22 centimetri che mi hai promesso, sarò la tua porca, ma solo con il corpo e no con la mente! Ricordati che io e mio marito ci amiamo e questo è solo un eccitantissimo gioco! Sarò completamente tua davanti ai suoi occhi, ma non pensare assolutamente umiliarlo, come ho letto fanno tante mogli con il marito cuck: io gli voglio bene e voglio che lui provi il massimo del piacere nel vedermi fare la troia e godere tra le tue braccia!”

“Non mi permetterei mai di umiliare tuo marito, anzi: appena posso lo ringrazio per permettermi di amarti!” e unì le sue labbra alle mie.

Avevo desiderato quel bacio da quando mi aveva abbracciato: le nostre lingue si incontrarono vogliose, presero a leccarsi senza ritegno, mentre i nostri ventri si spingevano sempre di più uno contro l’altro.
Ero eccitata al massimo: la mia fica sbrodolava come una porca!

In un attimo di lucidità rammentai che eravamo in ufficio: mi tolsi dall’abbraccio, mi avvicinai alla sua scrivania dove vi era la centralina con la quale Giorgio gestiva le sue operazioni e spinsi il pulsante che sapevo avrebbe chiuso automaticamente la porta dell’ufficio e avrebbe acceso al di fuori una luce rossa con la scritta “Non disturbare”!

Ecco! Adesso potevo dare sfogo alla mia troiaggine senza pericolo!
Mi sollevai lentamente la gonna fino alla vita: essendo una gonna stretta rimase ferma alla vita.
Mentre Giorgio mi fissava con gli occhi di fuori portai una mano tra le cosce: sentii le mutandine completamente zuppe… bene, proprio come mi servivano.
Cominciai a sfilarmele lentamente, sotto lo sguardo libidinoso di Giorgio che, quando mi vide con la fica scoperta, non poté trattenere la sua ammirazione.

“Dio mio! Giusy, hai una fica meravigliosa! Sapessi quanto ho sognato questo momento!”

Con le mutandine in mano mi avvicinai a lui.

“L’ho promesso al mio amato cornuto che ti avrei fatto odorare la mia fica… e io le promesse le mantengo!”

Gli posai le mutandine sul naso, strofinandoci sopra la pattina impregnata dei miei succhi vaginali.

“Dai, porco, annusa il brodino che mi è colato dalla fica… è tutto merito tuo se le mutandine sono così fradice!”

Dal naso scesi a strofinargliele sopra le labbra.

“Dai, tesoro, succhia la stoffa, gusta anche il sapore della fica!”

Seguitai a strofinare le mutandine sopra il suo viso passando dal naso alle labbra: quando stavano contro il naso, Giorgio annusava profondamente a pieni polmoni quell’eccitante profumo, quando stavano a contatto della sua bocca leccava e succhiava ingordamente la stoffa intrisa di umori.
Intanto con l’altra mano gli avevo slacciato i calzoni e gli avevo tirato fuori completamente il cazzo: quando lo vidi sentii la fica contrarsi spasmodicamente!
Giorgio non aveva mentito: non era al livello del cazzo di Marco, ma pur sempre un paletto di carne da far rabbrividire, oltre che per la lunghezza, anche per la grossezza!
Il solo pensiero che quella bestia mi sarebbe entrata nel ventre e nel culo mi fece rabbrividire!
Ovviamente non feci parola che un cazzo del genere me lo ero già goduto!

“Giorgio, Dio santo, veramente questa meraviglia della natura sarà tutta mia? Ho sempre desiderato un cazzo del genere e non voglio certo perdere questa inaspettata opportunità: mio marito andrà fuori di testa quando mi vedrà con questa bestia in corpo! Tieni, prendi le mutandine, se lo desideri seguita ad annusarle che io comincio a prendere confidenza con l’uccello del paradiso!”

Giorgio seguitò a stropicciarsi le mutandine sul viso, mentre io mi inginocchiai davanti a lui, con il viso all’altezza del suo uccello.
Appena le mie labbra furono a contatto con quella cappella cominciai a fremere dal piacere: era dura e bollente e mi sentivo orgogliosa pensando fosse tutto merito mio!
Avvolsi il cazzo con entrambe le mani e lo strinsi con dolcezza e nel contempo con estrema libidine: lo fissavo estasiata… troppo bello per essere vero!

“Giorgio, tesoro mio, il tuo cazzo mi sta stregando! Credo proprio sia il cazzo adatto alla mia fica! Non sto nella pelle: voglio che mio marito sappia che bel cazzo mi sto gustando!”

Presi il cellulare e lo diedi a Giorgio.
Per i mariti cornuti i cellulari sono proprio una mano santa: puoi far vedere e sentire loro tutte le porcate che fanno le loro mogliettine troie!

“Fammi una foto, riprendi bene sia il viso che il cazzo… e anche la mano!”

Con una mano tenni il cazzo dritto, per far vedere bene le sue dimensioni, avvicinai le labbra all’asta e la baciai, mentre misi l’altra mano a livello delle palle e feci il segno delle corna: il gesto delle corna avrebbe fatto impazzire il mio amato marito!
Giorgio fece molte foto a diverse angolazioni e scelsi la migliore, che evidenziasse per bene il cazzo, il bacio e le corna!
Poi presi il cellulare e mandai un lungo messaggio al mio maritino, ovviamente con la foto allegata.

“Ciao, amore: che ne dici? Ho fatto una buona scelta? Io ritengo di sì, perché già gliel’ho preso in bocca e ho potuto constatare la durezza, il calore e il sapore!
Comunque faccio le presentazioni: questo è il meraviglioso cazzo di Giorgio, il mio datore di lavoro!
Il solo pensiero di sentirmelo nella fica e nel culo mi fa sbrodolare come una maiala!

A questo punto Giorgio completerà la sua opera nei miei confronti: con lo stipendio soddisfa già i bisogni del mio stomaco, con il cazzo soddisferà quelli ugualmente pressanti della mia fica!
E pensare che tante persone parlano male dei propri datori di lavoro: in questo mondo non c’è più alcuna riconoscenza!
Purtroppo adesso dobbiamo lavorare e non possiamo scopare: dovremo organizzarci! Speriamo ci scappi almeno un pompino durante la giornata: non vedo l’ora di gustare la sua sborra… casomai ti faccio sapere!
Ciao. Ti amo!”

Appena inviato il messaggio feci sedere Giorgio sull’ampio divano che stava nel suo ufficio, mi inginocchiai tra le sue gambe e cominciai a succhiargli golosamente il cazzo, mentre lo segavo con entrambe le mani: lo imboccavo completamente, fino a farmelo arrivare in gola, mentre il porco con una mano mi accarezzava la testa e con l’altra seguitava a stropicciarsi le mie mutandine sul viso! Gemeva di piacere!

“Uhmmm! Come pompi il cazzo! Sei proprio una stupenda bocchinara: se lo pompi così bene anche con la fica e con il culo sarai un’amante perfetta! Uhmmm! Cazzo… sei proprio la classica donna da letto!”

Sentirmi appellare come una donna da letto, una donna che sa come far godere i maschi, mi eccitò oltre misura: per una donna che adora il cazzo lo ritenevo il migliore dei complimenti!
Volevo dimostrargli che il suo appellativo era più che meritato!
Cominciai a sputargli sul cazzo, sputi rumorosi, eccitanti, poi con la mano spalmavo tutta la saliva sul cazzo e sulle palle… e poi riprendevo a succhiarlo oscenamente!
Lo sentivo fremere!
Lo fissai intensamente.

“Vuoi che ti faccia venire? Vuoi sborrarmi in bocca? Un bel pompino con l’ingoio di prima mattina è un toccasana… che ne pensi?”

Mi baciò con passione, era un bacio colmo di desiderio.

“No, non voglio venire! Ti voglio godere per bene, questa sera voglio venire dentro di te come ho sempre sognato! Di a tuo marito che questa sera dovrai fare straordinari! Digli che mi darai il culo, così si ecciterà come un mandrillo!” e mi baciò nuovamente.

Stavo per mandare un ulteriore messaggio quando mi arrivò il suo messaggio di risposta.
Lo lessi insieme a Giorgio.

“Complimenti! Lo hai scelto bene! Un cazzo meraviglioso, proprio quello che avrei desiderato vedere dentro la tua fica per darti il massimo del piacere! Se gli fai un pompino mandami una foto con la tua bocca piena del suo sperma!
Anche io ti amo… e voglio il tuo piacere!”

Risposi al suo messaggio.

“Amore, ti avverto che questa sera dovrò fare straordinari fino a tardi e non so a che ora rientrerò! Come puoi ben capire abbiamo molte pratiche arretrate da sbrigare e per fare le cose per bene ci vuole tempo… molto tempo!
Comunque tieni il cellulare sempre acceso… potrei aver bisogno di comunicarti qualcosa di importante!
Ciao! Ti amo!”

Ovviamente Alex capì immediatamente e mi rispose subito.

“Tranquilla, amore, goditelo con calma, non devi avere alcuna fretta! Quella è una pratica che deve essere gustata senza limiti di tempo… centimetro dopo centimetro… spruzzata dopo spruzzata… goccia dopo goccia!
E’ una pratica che va spremuta fino in fondo e so che hai tutte le qualità e le capacità per svuotarla per bene!

Il tuo datore di lavoro quando vedrà come sei brava a sbrigare con efficienza le sue pratiche non potrà più fare a meno della tua opera: e quando un datore di lavoro ha una segretaria particolarmente efficiente e disponibile non disdegna di far conoscere le sue qualità anche ad altri suoi amici!!!!!!!
Sono orgoglioso di te, amore mio! Torna a casa solo quando sarai pienamente soddisfatta del tuo lavoro: io ti aspetto a letto… sveglio…
Ti amo!
P.S. Gli hai detto di me?”

Dopo aver letto il messaggio Giorgio mi guardò serio.

“Ho l’impressione che tuo marito sia follemente innamorato di te e si comporta da cuck solo perché vuole il tuo piacere, quel piacere che, per vari motivi, lui non può darti!”

“Si, lo so e gliene sono riconoscente: non tutte le donne hanno la fortuna di avere dei mariti che, conoscendo i loro limiti e, d’altra parte, conoscendo le voglie e le esigenze delle loro mogli, permettono loro di provare piacere con altri maschi!"

Risposi al messaggio di Alex.

“Si, gli ho parlato di te e dei tuoi desideri di vedermi godere tra le braccia di un altro uomo: ha detto che sarà ben felice di soddisfare i nostri comuni desideri mentre tu ti godi lo spettacolo… io sarò la sua troia e lui il mio maschio da monta… e tu lo spettatore! Se lo desideri puoi segarti a tuo piacimento e ti concede di fare foto e video, così potrai rivedere quando vuoi le prestazioni di tua moglie e dare piacere al tuo uccello!
Amore, non vedo l’ora venga questa sera per godermi il suo cazzo!
Ti amo!
P.S. Aspettami… forse avrò bisogno della tua lingua!”

Era ora di tornare a lavoro: era passato troppo tempo da quando era stato inserito l’avvertimento “NON DISTURBARE”.

Prima di andare nel mio ufficio ci baciammo nuovamente… e gli sussurrai.

“Ti lascio le mutandine: se hai voglia ogni tanto annusale… sono certa avranno un effetto sull’uccello maggiore di quello dovuto alla pasticca blu… o a una sniffata… ma con molto minor danno!” e gli sorrisi.

Andai nel mio ufficio e iniziai a lavorare, anche se la mente era sempre diretta al cazzo di Giorgio.
A metà mattinata arrivò una telefonata da parte di Luciana, la moglie di Giorgio.
Risposi con tono affabile, come sempre.

“Ciao, Luciana, mi fa piacere sentirti! Aspetta che ti passo Giorgio!” le dissi.

“No, con lui ho già parlato, voglio parlare con te!”

Uhmmm! La cosa si faceva interessante, ma feci finta di nulla.

“Prego, dimmi, posso esserti utile?”

“Lo spero, intanto ho saputo che finalmente potrai essere utile a mio marito! Me lo stavi facendo cadere in depressione! Si sognava la tua fica a occhi aperti, povero amore mio! Mi ha telefonato una mezz’ora fa e mi ha raccontato tutto: non lo avevo mai sentito così felice! Mi ha detto che hai una bocca da sogno e mi ha anche detto delle mutandine: mi sono eccitata da matti! Spero che qualche volta le farai annusare anche a me!”

All’improvviso la sentii gemere e ansimare.

“Cazzo, fai piano che mi fai venire! Non senti quanto sono eccitata! Dai, fai il bravo: leccami, tienimi la fregna eccitata, ma non farla sborrare, che la mattinata è lunga!”

Dio santo, ma con chi ce l’aveva?
Me lo chiarì lei.

“Scusa Giusy, ormai te lo posso dire visto che da oggi ci dividiamo lo stesso uccello!
Tra le mie cosce c’è un valido maschietto che mi sta leccando la fica! E’ un meraviglioso stallone, sai, quelli che ti chiavano per un’ora senza venirsene! Già mi ha fatto venire due volte, adesso me la sta leccando… poi ricominciamo… ma stavolta dalla parte di dietro!
Se vuoi te lo faccio conoscere, è veramente da non perdere: se sei d’accordo organizzo e ci facciamo una mattinata di sesso sfrenato, tanto lui, con il cazzone che ha, è in grado di soddisfarci a tutte e due, sia davanti che dietro!
Ti preciso, a scanso di equivoci, che non sto tradendo mio marito in quanto lo sa che mi piace divertirmi, come piace a lui, d'altronde!
Mi ha anche accennato di tuo marito: lo capisco perfettamente poiché anche io sono come lui!”

Non capivo.

“Cosa vuoi dire: non capisco!”

“Non so se il termine cuck è valido anche per le donne, fatto sta che godo come una pazza quando vedo mio marito che si scopa un’altra donna! E’ più forte di me, non so spiegarmelo! L’uomo cuck gode nel vedere sua moglie che si fa montare da un altro maschio, quando vede un altro uccello entrarle nella fica e soprattutto venirle dentro.

Io, invece, vado fuori di testa quando vedo Giorgio che si fotte o si incula un’altra donna, quando vedo il suo cazzone che sfonda il culetto di qualche puttanella! E come fanno i cuck maschi anche io mi masturbo a non finire: con le dita, con i vibratori, con i cazzi di gomma, mentre ammiro estasiata il suo uccello che entra e esce dal corpo di un’altra donna!
Gliel’ho chiesto io di non dirti niente: volevo avere il piacere di dirtelo io, desideravo lo sentissi dalle mie labbra!”

Ero basita: una donna cuck! Mai sentito! Esisteranno?

“Scusa, Luciana, ma perché mi hai fatto questa confidenza così intima?”

Rimase qualche istante in silenzio… poi trovò il coraggio.

“Giorgio mi ha confidato che questa sera farete gli straordinari e sarà la vostra prima volta…” ancora silenzio… poi.

“Mi piacerebbe assistere! Sarebbe meraviglioso vederlo entrarti dentro e sentirti godere! Ma dimmi sinceramente: ti imbarazzerebbe la mia presenza? Forse non hai mai fatto sesso davanti altre persone!”

Invece la cosa mi intrigava da morire!
Farmi scopare da Giorgio davanti a sua moglie, farle vedere quanto fossi troia, quasi più di lei, come avrei fatto godere suo marito, come lo avrei svuotato completamente dentro di me, per farmi fare il pieno di sborra nella fica, nel culo e nella bocca!

“Visto che mi hai confessato tante tue intimità ritengo giusto dirti di me: io e mio marito abbiamo spesso praticato lo scambio di coppie, per cui non mi vergogno affatto a farmi vedere con un cazzo nella fica che mi chiava! Per cui non avrei problemi a farti assistere: ma Giorgio è d’accordo?”

“Certo che è d’accordo: anche a lui eccita molto farmi assistere mentre gode con altre donne!”

Le feci una domanda insolente.

“Ma a te piacerebbe anche partecipare?”

“Se per partecipare intendi leccarti la fica mentre Giorgio ti scopa, beh! ad un tuo preciso desiderio non mi tirerei certo indietro: se vuoi saperla tutta sono una provetta bisex e troverei oltremodo eccitante gustare il sapore del tuo orgasmo con le mie labbra mentre Giorgio ti fa il culo… e come una vera cuck leccherei tutto lo sperma che mio marito ti schizza nella fica! Io, comunque, starò buona a godermi lo spettacolo… poi, come si dice “Chiedete e vi sarà dato!”

“Adesso tocca a me farti una confidenza: credo sia fantastico sentire la bocca della moglie che mi lecca la fica fino a farmi sborrare, mentre il marito mi sfonda il culetto! E poi vederla ingoiare la sborra che mi cola dalla fica! Sì, veramente meraviglioso: moglie e marito che si dividono la stessa preda!”

La sentivo ansimare.

“Sei una troia, mi stai facendo eccitare al pensiero di metterti in mezzo tra me e mio marito! Ho l’impressione che Giorgio se la sia scelta bene la sua zoccola!” e seguitava ad ansimare.

Mi rammentai che il suo stallone la stava leccando.

“Fammi sentire come godi! Sborra sulla bocca del tuo stallone! Dai, puttana… voglio sentirti venire!”

“Cazzo! Davvero vuoi sentirmi mentre me ne vengo?”

“Sì, dai… fammi sentire come godi!”

Luciana cominciò ad incitare il suo toro da monta come una troia.

“Dai, Manuel, fammi venire! La mia amica, l’amante di mio marito, vuole sentirmi godere! Dai, porco… leccami la fregna… falla sborrare… sììììì… sveltooooo… bravoooo… sto godendooooo!!! Giusy… tesoro… sto sborrandoooo… per te… senti come godo… come godooooo!!!”

Dopo l’orgasmo rimase in silenzio, sentivo solo il suo respiro affannato!
Dopo un po’ sentii nuovamente la sua voce.

“Giusy, mi hai sentito? E’ stata un’esperienza entusiasmante: farmi leccare la fica e sborrare urlando il mio godimento mentre dall’altra parte del telefono tu mi stavi ascoltando! E’ stato meraviglioso e voglio rifarlo: ti telefonerò e mi masturberò per farti sentire il mio godimento… e anche tu ti masturberai e mi farai sentire come te ne vieni!”

“Sarà un piacere tesoro! Vieni stasera… sarai la benvenuta… tra me e tuo marito!”


Come sempre attendo commenti per seguitare o meno il racconto.
Mi piacerebbe anche sentire commenti da parte di mogli “dolcemente cuckold”!


Sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]
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