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Laa vita inizia a 18 anni


di bird2012
21.08.2012    |    70.137    |    3 9.7
"Mi avvicinai a lui, gli montai sopra, a cavallo delle sue gambe, con il mio ventre pressato contro il suo! Sempre fissandolo negli occhi tirai fuori la..."
LA VITA INIZIA A 18 ANNI
1° CAP.

“Ti voglio… Dio mio… ti voglio… non posso più fare a meno del tuo cazzo!!!”

Mi ripeto queste parole mentre sono nel mio letto, a cosce larghe… da un’ora mi sto martoriando la fica con una mano, mentre l’altra passa da una tetta all’altra a strizzarmi i capezzoli. Mentre le dita frugano tra le grandi labbra per darmi piacere, davanti agli occhi ho sempre l’immagine del suo cazzo che schizza una quantità enorme di sborra, calda, cremosa…… nelle mie mani, nella mia fica, nella mia bocca!

E mi sembra di averlo ancora in corpo, che mi scandaglia la fica e il culetto… madonnina santa!!! Un piacere a cui non riuscirò più a fare a meno!!!

Mi infilo tre dita nella fica e comincio a chiavarmi con vigore, devo venire altrimenti impazzisco!
Sposto la mano dalla fica al naso… l’odore della mia fica mi ricorda l’odore della sua sborra… è troppo bello sentire l’odore del suo sperma!

Starà lontano un po’ di giorni per lavoro… per fortuna c’è mamma che sta facendo il possibile per non farmi sentire la sua mancanza e, devo dire sinceramente, ci sta riuscendo benissimo… che stupenda e adorabile porca è mia madre… con la sua bocca, la sua lingua e le sue mani sta placando nel migliore dei modi la voglia che ho di godere… ma il piacere che mi procura il suo cazzo nel culetto è insostituibile!!!

Mentre le dita mi frullano dentro la vagina chiudo gli occhi e rivivo giorno per giorno tutti i fantastici momenti di piacere che ho vissuto da quella benedetta sera!

Il tutto è iniziato il giorno del mio 18esimo compleanno.
Ero diventata maggiorenne e il mio adorato papà mi aveva organizzato una stupenda festa in un locale alla moda… mi sono divertita moltissimo, ma non avrei mai immaginato che il vero divertimento e il vero piacere sarebbe venuto alla fine della giornata…


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Non stavo nella pelle, ero felice, eravamo appena tornati a casa dalla festa del mio compleanno.

Io e papà eravamo seduti sul divano uno accanto all’altra a berci un bicchierino e a commentare la giornata… mamma era andata a letto… una emicrania ci aveva liberato della sua presenza.

Scherzavamo, io e papà, come è giusto che sia tra padre e figlia.
Vedevo papà guardarmi con ammirazione: so di essere molto carina, anzi, come dicono molti, penso di essere una bella fichetta!
Indossavo una eccitante minigonna modello “viagra” che gli permetteva di ammirarmi le bianche cosce e un top che mi lasciava scoperta la pancina… vedevo il suo sguardo cadere spesso, anzi molto spesso, sulle mie cosce… sorrideva e mi riempiva di complimenti.

“Vedo che il mio angioletto è cresciuto! Devo confessarti che ti ho trovato sempre molto carina e non lo dico perché sono tuo padre. Mi conosci e sai che sono sempre obiettivo nei miei giudizi, ma oggi sei molto di più… non trovo la parola esatta… forse sono i tuoi 18 anni… non so!”

Le sue parole e i suoi sguardi avevano il potere di farmi sciogliere come neve al sole! Mi resi conto che eravamo soli… forse avevamo sempre desiderato quel momento, ma la presenza di mamma ci aveva sempre negato questa opportunità.
In un attimo intravedo la possibilità di esaudire almeno il più casto dei miei desideri… farmi accarezzare!!!.

Ripensavo ai discorsi che facevamo tra amiche… parlavamo spesso del comportamento dei nostri padri nei nostri confronti e i giudizi erano i più vari.

Alcune erano drastiche: “Mio padre è proprio un porco! Quando mi guarda sembra sempre volermi spogliare con gli occhi… sono certa chissà cosa darebbe per rompermi il culetto… gli piacerebbe la 18enne al maiale!”

Altre erano più comprensive: ”Sono uomini anche loro e quindi è comprensibile che quando guardano una fichetta giovane facciano cattivi pensieri, anche se la giovane fichetta è sua figlia… l’importante è che rimanga sempre e solo una fantasia!”

Due amiche, invece, non lasciavano dubbi all’interpretazione e lo ammettevano senza vergogna: “Voi pensatela come volete, ma io so solo che quando mio padre mi guarda in un certo modo ed io intuisco il suo desiderio… beh!! sento bagnarmi la fica dall’eccitazione e devo andare in bagno a spararmi un ditalino per calmarmi! Devo confessare, senza falsi pudori, che se provasse a toccarmi non so come reagirei… o forse, nel mio intimo, lo so perfettamente!”

Io, da parte mia, mi rispecchiavo di più verso queste ultime: non arrivavo al punto, come loro, di bagnarmi e di masturbarmi, ma dovevo ammettere che gli sguardi di mio padre non mi lasciavano affatto indifferente… mi piacevano… mi piacevano molto!

All’improvviso papà esclamò ridendo:

“Non è che adesso che sei maggiorenne non vuoi più giocare con me? Anzi, per accertarmene subito facciamo un gioco, solo un piacevole gioco! Tesoro di papà, vediamo un po’ se soffri il solletico?” e prima che io avessi potuto rendermene conto sentii le sue mani contro il mio corpo!

Cominciai a ridere, mi divincolavo, cercavo di togliere le sue mani che mi solleticavano, ma lui non mi dava respiro!
Le sue mani correvano veloci lungo tutto il mio corpo… sotto le ascelle, lungo i fianchi, sul seno, sulla pancia… e io ridevo divertita!

“Dai, papà, fermati! Dai, che mi fai il solletico!” e seguitavo a ridere, mentre cercavo ancora, invano, di fermare le sue mani.
Ma ecco un lampo nella mia mente: perché non approfittare…

“Papà, se non ti fermi te lo faccio anche io il solletico…” e cominciai a passare le mani sul suo corpo, con la scusa del solletico!

Ognuno di noi cercava di divincolarsi dal solletico dell’altro, ma le nostre mani seguitavano imperterrite… io e papà ci fissavamo mentre ridevamo, ma ognuno di noi sapeva benissimo che il solletico era solo una scusa per poterci accarezzare!!!

All’improvviso papà smise di ridere e divenne serio… fissai il suo volto e mi resi conto che una eccitazione incontrollata si stava impossessando del suo corpo!
Non sono una bambina e spostai subito lo sguardo sulla patta dei pantaloni per averne conferma: un evidente rigonfiamento era la dimostrazione dell’effetto che le sue mani sul mio corpo e le mie sopra il suo gli avevano procurato! Sua figlia 18enne, il suo angioletto, il suo passerottino, gli aveva fatto addrizzare il cazzo!!!
Non gli ero indifferente e, sinceramente, la cosa mi inorgogliva.

Girava voce che papà aveva fatto assaggiare il suo cazzo a più di qualche mogliettina del quartiere, bisognosa di “profonde” attenzioni… era, quindi, un uomo abituato alla fica e il fatto di averlo fatto arrapare mi rendeva particolarmente orgogliosa.

Chissà se mamma sapeva delle sue scappatelle: forse faceva finta di niente poiché era certa che tanto alla fine sarebbe stata sempre la sua fica ad uscirne vincitrice!
Cominciavo a pensare che mamma doveva essere molto brava a letto, anzi… diciamo che doveva essere una gran troia per essere in grado di competere con tante belle e giovani donne pronte ad allargare le cosce di fronte al cazzo di papà… la cosa mi intrigava e avrei dovuto approfondire la questione.

Ormai le sue mani erano arrivate sulle mie cosce scoperte! Mosse le dita come per solleticarle, ma in realtà le stava accarezzando: i suoi polpastrelli scorrevano delicatamente lungo ogni centimetro della mia carne e ormai non poteva più controllarsi!
Millimetro dopo millimetro, con lentezza esasperante, le sentivo salire lungo le cosce, verso il mio pube.

Mi fissava… anche io avevo smesso di ridere e ricambiavo il tuo sguardo!
Posai le mie mani sopra le sue… aveva assunto una espressione indecifrabile, forse temeva una mia reazione!
Cercai di interpretare il suo pensiero…

“Ecco, adesso si alza e se ne va! Cosa starà pensando di me! Dio mio, penserà che sono un pervertito, un padre snaturato!” forse pensava in preda all’angoscia.

Chiuse gli occhi: forse temeva di vedere una mia espressione di disgusto nei suoi confronti, ma non riusciva a togliere le mani… e neanche io gliele allontanavo!
Dio mio… mi piaceva sentire le sue mani sopra le mie cosce nude.

Io non mi alzai e non me ne andai, non dissi nulla e lasciai che le sue mani rimanessero posate sulle mie cosce.

Sentii una voce dentro di me!
Madonna santa, cosa stava pensando la mia mente!!!

“Dai, papà, devi osare! Io sono qui, che ti aspetto! Ti prego! Osa… ora o mai più!!! Non ricapiterà più una occasione come questa! Papà, ti prego! Cogli l’attimo!!! Questo stupendo e irripetibile attimo!!!”

Dio mio!!! Eccolo!!! Sembrava avermi letto nella mente!
Sempre ad occhi chiusi, fece scivolare la sua mano lungo la coscia verso la mia fichetta… ohhh!!! Dio… non è possibile… con un gesto istintivo allargo le gambe!!!

Ancora una voce nella mia mente.

“Papà, il tuo angioletto ha aperto le gambe!!! Forse vuole facilitare il tuo percorso verso il paradiso che ha tra le cosce! Dai… raccogli il messaggio!!!”

Corrispondenza d’amorosi sensi… anche questo messaggio occulto venne recepito!

Papà vinse il suo timore e aprì gli occhi per guardarmi.
Lo stavo fissando con un sorriso che era più di un invito!
Pensava e temeva lo respingessi, invece aveva capito dal mio sguardo che lo stavo incoraggiando… che trovavo piacere nel sentire il contatto della sua mano!

Non si fermava più! E saliva… la stavo aspettando! Era sempre più vicina… Dio mio!!! Eccolaaa!!!
Aprii completamente le gambe per offrirgli tutto il mio amore e per godermi la sua carezza… appena la sua mano mi toccò la fica sopra le mutandine emisi un lungo sospiro di piacere, chiusi gli occhi e reclinai la testa all’indietro…

Mi scostò le mutandine!!!
Mi morsi le labbra, allargai ancora di più le cosce e spinsi il ventre contro la sua mano! Volevo sentire le sue dita…
ECCOLEEEE!!! DIO!!!!! NOOOO!!!! PAPA’ MI ACCAREZZA LA FICAAA!!!

La sentì completamente depilata! Lo sentii fremere, forse non si aspettava che mi depilassi. Avevo letto che la fica depilata “alla francese” è molto più eccitante per gli uomini… quindi…

Mi passò il dito tra le labbra e sentì una fichetta decisamente umida… cominciò ad accarezzarla con delicatezza e amore… arrivò al mio bottoncino!
Appena la punta del suo dito si posò su di lui, mi sentii vibrare… sempre ad occhi chiusi posai entrambe le mani sulla sua e la tenni pigiata contro la mia fichetta…

Con due dita cominciò a titillarmi il grillo!!!
Dio mio, stavo godendo come non mai, non stavo nella pelle!
Mio padre mi stava facendo un ricco ditalino e io me lo stavo godendo a cosce larghe come una porca… sentivo il clito quasi scoppiarmi dall’eccitazione!
Anche papà lo sentì, tanto che senza volerlo mormorò:

“Madonna come ce l’hai duro! Hai un grilletto da donna…”

Sentii il cuore balzarmi in gola dalla gioia!
Un grilletto da donna!!!
Papà, sei un angelo!

“Papà, allora fallo scoppiare questo grilletto da donna! Grazie per considerarmi una donna, cercherò di non deluderti! Dai! Dai! Fammi venire! Fammi godere come una donna! Sentirai quanto brodino…”

Il mio respiro si faceva sempre più pesante.
Papà accelerò il movimento… era troppo esperto di fiche per non capire che la sua bambina stava godendo! Accelerò ancora di più: sentì irrigidirmi, spingere il ventre contro la sua mano e stringere le gambe… poi un lungo gemito di piacere!!!

“Papà! Papà!! Madonna santa! Dai… sgrillettami… che sto venendooo!!”
e allargai completamente le gambe per godermi quello stupendo orgasmo.

Appena papà sentì che stavo venendo prese il grillo tra il pollice, l’indice e il medio e lo strizzò! Quella strizzata proprio al momento dell’orgasmo mi fece andare fuori di testa e urlai dal piacere.

“Siiiiii!!!! Cosìììì!!! Cosììììì!!! Cosìììì!!! È più belloooo!!! Strizzaloooo!!! Ancoraaaa!!!! Strizzalooo!!!”

La mia fica riversò nella sua mano una quantità enorme di dolce miele!
Non avevo mai sborrato tanto in vita mia!
Dovevo ammettere che papà sapeva molto bene come far godere una fica… in quel momento ebbi la massima comprensione per le mogliettine che si sbatteva!

Anche lui era impazzito e stava perdendo il controllo che un padre dovrebbe avere in queste situazioni, ma il desiderio di farsi toccare era più forte di qualsiasi legge morale!
Ma nel contempo non aveva ancora il coraggio di prendere l’iniziativa… sussurrò solo poche parole…

“Luisa… amore… ti prego!”

Accolsi al volo la sua preghiera ben felice di esaudire il suo desiderio! Allungai la mano e la posai sul suo cazzo, sopra i pantaloni… lo guardai sorridente.

“Si, papà, tranquillo, che adesso faccio godere anche te! Devo ricambiare questo stupendo piacere che mi hai dato… ti faccio una sega che te la ricorderai per tutta la vita e ti faccio schizzare come un porcellino!”

Cominciai ad accarezzarlo! Dal suo sguardo capii che non si aspettava questo linguaggio, ma quando godo mi piace usare un linguaggio spinto… mi eccita da morire!

Ormai era fuori di testa e non riusciva più a discernere il bene dal male.
Si sbottonò i pantaloni… e mi guardò!
Infilai subito la mano dentro la patta: appena sentii il suo cazzo non potei fare a meno di emettere una esclamazione di sorpresa.

“Papà… Dio come è grosso e duro! Uhmmm! Ignoravo fossi così ben dotato! Questo si che è un cazzo!!! Ora capisco!” e lo strinsi con vigore.

Ecco perché le mogliettine erano così disponibili ad allargare le cosce con papà! Sentirsi quel cazzo in corpo doveva essere sicuramente un piacere… e poi le voci giravano e anche le confessioni tra amiche… e quindi…

Le mie parole e la mano intorno al suo cazzo lo stavano facendo impazzire e con la voce impastata dall’eccitazione cominciò ad incitarmi

“Luisa… Luisa… gioia mia… muovi la mano! Muovi la mano! Amore di papà… ti prego!!! Muovi la mano!!! Dio!!”

Ma con la mano dentro i pantaloni mi rimaneva difficoltoso segarlo per bene!

“Aspetta papà, fammi fare le cose per bene! Fammelo tirare fuori… è meglio per tutti e due… e poi lo voglio vedere!”

Lentamente tirai fuori sia il cazzo che le palle! Dio Santo! Una perfezione della natura! Oltre che grosso e lungo era proprio bello!

La sua mano era ancora posata sopra la mia fica: il ditalino che mi aveva fatto non aveva placato del tutto la mia voglia, anzi, non aveva fatto altro che aumentare la mia libidine! Dovevo venire ancora!!

“Papà, ti prego, ho ancora tanta voglia… poi con questo cazzo in mano… fammi venire un’altra volta! Mentre ti sego lavorami ancora la fica, ma adesso dentro, che godo di più!”

Eravamo ancora seduti sul divano, uno accanto all’altra, ognuno di noi con il sesso dell’altro nella mano e con i nostri sguardi fissi uno negli occhi dell’altro.

Papà raccolse il mio invito: sentii il suo dito medio farsi largo tra le labbra e penetrarmi nella vagina… mugolai di piacere!

“Siiii!!! Bravo… così! Dentro… fottimi con le dita! Mi piace sentirmi le dita che mi frugano dentro la fica! Dai… papà… dai!!! Fammi sbrodolare un’altra volta!!!”

Il suo volto era al colmo della libidine… mi sorrise.

“Madonna santa, Luisa, non avrei mai immaginato fossi così porca! Sei stata una sorpresa, una deliziosa sorpresa…”

Ricambiai il sorriso, mentre cominciavo a segargli lentamente il cazzo.

“Oggi è la giornata delle sorprese! Tu non avresti mai immaginato io fossi così porca e io non avrei mai immaginato tu avessi questo stupendo cazzo! Sono state due belle sorprese per entrambi ed è stato proprio un ottimo incontro… ci siamo incontrati sullo stesso terreno.”

Papà ebbe un attimo di lucidità.

“Luisa, Dio santo! Ma ti rendi conto cosa stiamo facendo?”

La mia risposta non fece altro che confermare il mio essere troia!

“E me lo chiedi? Altro se me ne rendo conto! Ho il tuo cazzo in mano e ti sto segando, mentre tu mi stai chiavando la fica con le tue dita! Inoltre mi rendo anche conto che ritengo questa cosa piacevolissima per tutti e due… a tutto il resto, sinceramente, non penso proprio!

Se poi vuoi tutta la sincerità… beh!!! Il fatto che sia mio padre l’uomo che mi sta facendo godere mi rende il godimento ancora più esaltante e tu non mentire, poiché dal tuo viso vedo che anche per te è uguale!

Lo sento anche dal tuo cazzo, che mi sta scoppiando in mano, che avere le tue dita nella fica di tua figlia è tutta un’altra cosa! Allora dai… non pensiamo a niente! Vediamo se siamo bravi a sborrare insieme… sarà più bello!!!”

Papà disse solo poche parole, ma bastarono per farmi sentire in paradiso dalla felicità!

“Hai ragione, tesoro! La tua fica è tutta un’altra cosa: è la fica del mio angioletto, la fica della mia adorata porcellina! Dio mio… Luisaaaa… ti voglio bene!!!”

E cominciò a frullare velocemente le dita dentro la vagina!
Sentii una scarica elettrica per tutto il corpo, pensavo di impazzire!
Avevo capito che erano tre le dita che mi aveva ficcato dentro… mi sento la fica piena.

Alternava i movimenti.
Prima avanti e indietro, dentro e fuori… dentro e fuori… mi chiavava!
Poi teneva le dita spinte dentro e le roteava velocemente contro le pareti vaginali!
Non avrei resistito molto a quel trattamento… me ne sarei venuta ancora!

Mentre faceva godere la mia fica cominciò ad ondeggiare il bacino avanti e indietro per accompagnare il movimento della mia mano intorno al suo cazzo!
Tolsi un attimo la mano, la portai alla bocca e la riempii di saliva… poi la riportai sul cazzo e ci spalmai sopra tutta la saliva, dalla base alla cappella!
Afferrai il cazzo con entrambe le mani e lo segai per due o tre volte lentamente… lo sentivo viscido di saliva tra le mani… stupendo… anche papà apprezzava!

“Brava tesoro, mi piace farmi segare il cazzo coperto di saliva! Sei brava… sei brava tesoro!”

I suoi complimenti non facevano altro che spronarmi a fare sempre di meglio… tolsi le mani e le riempii entrambe nuovamente di saliva!
Con tutte e due le mani spalmai ancora sul cazzo una grande quantità di saliva e ricominciai a segare!
Papà mugolava, mentre seguitava a chiavarmi con le dita!

“Papà, ti prego, dimmi se ti piace! Dimmelo… ti faccio godere? Il tuo angioletto te lo sega bene il cazzo? Ti faccio godere?”

“Si, tesoro, sei bravissima! Stai facendo godere moltissimo il tuo papà… seguita… non ti fermare che sto per venire!”

“Anche io!! Anche io!! Papà, daiiii!!! Anche io sto per venire! Dentro! Dai… forte dentro che vengooo!!!! Noooo!!!!!!! Madonnina santaaaa! Papàaa!!! Mi stai facendo venire ancoraaaa!!!!! Aahhhh!!!”

Anche papà non poteva resistere, non poteva andare contro le leggi della natura.
Con un lamento strozzato espresse tutto il tuo immenso godimento.

“Dio… nooo!!!... Tesoro! Tesoro mio! Nooooo!!! Eccolooo!!! Eccolooo!!! Che schizzaaaaa!!!!”

Il suo cazzo mi esplose nelle mani, riempiendole entrambe di sborra bollente!
Papà non finiva mai di schizzare: vedere quei copiosi zampilli di sborra cremosa sprizzare fuori dal suo cazzo mi stava mandando fuori di testa!
Stavo guardando il cazzo di mio padre sborrare sopra le mie mani e la cosa mi riempiva di felicità!!!

Con i nostri respiri affannati, ci fissammo per un tempo interminabile: occhi negli occhi, la sue dita ancora dentro la mia fica, le mie ancora intorno al suo cazzo viscido di saliva e di sborra!

Mi guardava ancora!
Credo non avrebbe mai smesso di guardarmi!
Ero lì, con i miei 18 anni appena compiuti, a gambe aperte che ancora mi godevo la mano del mio papà!
Sprizzavo sensualità da tutti i pori, era impossibile fermarsi…
La passione e il desiderio tra genitori e figli esiste a dispetto di chi vuole negarlo!!!

Le mie mani erano completamente ricoperta di sborra… le guardai e poi lo guardai…

“Vedo che hai molto gradito la sega che ti ho fatto… vero papà?”

Lo vidi fremere.

“Si, tesoro… l’ho gradita molto!”

Mi guardai ancora le mani colme di sborra, poi lo fissai negli occhi.

“Mi sta venendo voglia di assaggiarla!”

Rimase esterrefatto!
Mi dimostravo sempre più porca e lui non aveva la forza di rispondermi.
Io, sempre fissandolo, avvicinai le mani alla bocca e con la lingua raccolsi un po’ di sborra… la pasteggiai lentamente e poi gli sorrisi!

“Però! Pensavo mi avesse dato fastidio, invece ha proprio un buon sapore, calda e cremosa! So che molte donne amano berla direttamente dalla fonte! Sono certa dovrebbe essere ancora più gustosa! Non ci crederai, ma è la prima che assaggio… ed è la tua!!! E’ un peccato sprecarla… aspetta che la prendo tutta…”

Portai di nuovo la mano alla bocca e con le labbra raccolsi tutta la restante sborra che vi era… ed ingoiai tutto!!! Una delizia!

Mi alzai, mi avvicinai e gli diedi un leggero e tenero bacio sulle labbra… lo sentii vibrare!

“Buona notte, papà… vado a lavarmi!”

“Buona notte, tesoro… ti voglio bene!”

Mentre mi dirigevo verso il bagno, mi voltai e gli sorrisi.

“Anche io, papà… tanto! E da questa sera te ne voglio molto di più!”

Stavo andando lentamente verso il bagno e sentivo il suo sguardo dietro me che mi accompagnava.
Portai le mani al naso… il forte e caratteristico odore dello sperma era un forte afrodisiaco che mi faceva girare la testa!
Ero rimasta con la voglia di qualcosa a cui non volevo rinunciare!
Mi girai e tornai indietro verso di lui… era ancora seduto sul divano che mi guardava.

Mi avvicinai a lui, gli montai sopra, a cavallo delle sue gambe, con il mio ventre pressato contro il suo!
Sempre fissandolo negli occhi tirai fuori la lingua e me la passai lungo tutte le labbra, poi afferrai la sua testa con entrambe le mani, avvicinai il suo volto verso il mio e incollai le mie labbra contro le sue!
Sentii le sue labbra dischiudersi… e gli spinsi tutta la lingua in bocca!
Desideravo baciarlo!!!
Non potevo farne a meno…

Mi abbracciò, ricambiò il mio bacio con passione e per alcuni minuti limonammo come due amanti in un furioso lingua in bocca… ci scambiavamo le salive e ci leccavamo il viso come porcellini!

Alla fine mi staccai, avvicinai le mie labbra al suo orecchio e gli sussurrai.

“Tu lo sai che non è finita qui! Questa sera mi hai fatto assaporare un delizioso aperitivo, ma ora da te mi aspetto altri piatti forti… quelli che dovranno saziarmi!!!”

Mi alzai e andai in bagno, sempre tenendo le mani contro il naso… per seguitare a godermi quel magico odore dello sperma di mio padre.

Continua…


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