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La fortuna di avere un marito cuck - 2


di bird2012
11.09.2016    |    45.309    |    15 7.4
"Sì… amore mio adorato! Fallo venire dentro di te e io sarò pronto, se lo desideri, a leccarti tutta! Dio mio, il pensiero mi fa impazzire: leccare lo sperma..."
La fortuna di avere un marito cuck

Cap.2



Cercai di approfondire ancora di più la materia.
Cominciai a navigare su internet e trovai addirittura dei siti di annunci che trattavano esclusivamente di coppie con lui cuckold che cercavano maschi super dotati per soddisfare la signora mentre il marito, generalmente passivo non partecipante, si limitava a guardare e riprendere l’amplesso della sua mogliettina con foto e video.

Imparai anche la terminologia: il cuckold era il cornuto, la sweet la moglie innamorata del suo uomo, ma nel contempo ben felice di farsi fottere dal maschio super dotato chiamato bull.

Negli annunci vi erano anche video di accoppiamenti: rimasi esterrefatta dalle dimensioni dei membri dei bull!
Pensavo che certi super cazzi appartenessero solo a porno attori tipo Rocco Siffredi, tanto per capirci.
Invece vidi dei cazzoni di ragazzi completamente anonimi, possiamo dire del ragazzo della porta accanto!
Quindi c’erano tanti meravigliosi ragazzi con splendide dotazioni pronti a soddisfare le coppie cuckold: buono a sapersi, mi sarebbe certamente tornato utile se avessi avuto bisogno di farmi sfondare da quelle dimensioni asinine!

Dopo aver letto tutto questo avevo la fica in fiamme!
Se mio marito, come aveva detto la donna, era un cuckold, si sarebbe comportato veramente così?
Mi avrebbe leccato la fica sborrata? Solo il pensiero di sentire la sua lingua sciacquare dentro la mia vagina colma di sborra mi faceva sbrodolare!
Avrebbe fatto un bocchino al mio amante per soddisfare il mio perverso desiderio di vedere mio marito con un cazzo in bocca?
E mi avrebbe permesso di farmi scopare senza la sua presenza, purché gli avessi raccontato, per filo e per segno, cosa mi facevano i miei amanti… e cosa io facevo loro?

Se tutto ciò fosse stato vero, la mia fica, e non solo lei, ne avrebbe avuto tutto da guadagnare!
La mia fica mi tirava di brutto!
Mi infilai due dita dentro e cominciai a chiavarmi lentamente, mentre, ad occhi chiusi, passavo in rassegna tutti i possibili maschi che mi sarei potuta fare e che, fino ad allora, avevo sempre rifiutato, per l’amore che avevo per mio marito che mi impediva di tradirlo.

Il primo in graduatoria era Giorgio, il mio datore di lavoro: mi faceva una corte pazzesca, mi riempiva di complimenti anche abbastanza audaci che, tra l’altro, non mi lasciavano affatto indifferente, essendo anche un bell’uomo!
Ero, da qualche mese, la sua segretaria personale e lui sorridendo mi prendeva in giro.

“Sei la prima segretaria al mondo che non la dà al suo datore di lavoro! Alcune tue colleghe sono molto più sportive: almeno un pompino sono sempre pronte a concedermelo!”

Poi mi guardava, sempre sorridendo.

“Ma io non voglio loro… voglio te!”

Io ricambiavo il suo sorriso e lo tenevo sulla graticola.

“Non disperare: lo sai come si dice “Mai dire mai!”, ciò che non accade in un anno può accadere in un attimo… abbi fede! Potrebbe darsi che all’improvviso diventi “molto sportiva” pure io… molto più di loro!”

Pochi giorni prima fu ancora più sfrontato.

“Ieri sera ho scopato con mia moglie… ma pensavo ci stessi tu sotto di me!” mi disse fissandomi negli occhi!

Non nascondo che sentii un dolce languorino tra le cosce, ma cercai di cacciare dalla mente i cattivi pensieri, anche se, non posso negare, me lo sarei fatto volentieri.
Ricambiai il suo sguardo e mi venne spontaneo dargli una risposta che lo fece fremere.

“Giorgio, ho capito perfettamente quanto mi desideri e voglio essere sincera con te: il fatto che mentre ti scopi tua moglie pensi di stare dentro di me non mi lascia affatto indifferente! Anzi, posso dirti che ne sono molto lusingata! Non voglio sembrarti spudorata, ma devo confessarti che quando mi fai certi complimenti un po’ spinti o mi guardi con particolare desiderio me la fai bagnare!
Se fossi stata single te l’avrei già data e ti avrei fatto morire, ma sono sposata, amo mio marito e non merita che lo tradisca!
Ecco, volevo sapessi che se la situazione fosse diversa la mia passera sarebbe stata più che desiderosa di farti entrare dentro di lei!”

Un altro bel maschio che mi stava con il fiato sul collo era Marco, il collega con cui avevo per anni diviso l’ufficio prima di essere promossa a segretaria del capo.
Era anche lui un bel maschio, 30enne, single, con la classica espressione di figlio di puttana che tanto piace a noi femminucce.
Ci conoscevamo da anni, eravamo molto amici in quanto fummo anche assunti insieme, per cui eravamo abituati ad usare un linguaggio molto esplicito, senza alcuna vergogna.

Mi diceva, senza mezzi termini, che voleva scoparmi, che avrebbe passato ore a leccarmi la fica, che era ben dotato e che mi avrebbe fatto impazzire con il suo amichetto.
Anche le sue proposte non mi lasciavano indifferente, il porco mi eccitava e me lo sarei scopato volentieri.

Il colmo della sua sfrontatezza lo raggiunse alcuni giorni prima che mi trasferissero nell’ufficio della segreteria del capo.
Mentre stavamo parlando del più e del meno mi guardò fissa, poi se ne uscì con una frase che mi fece rabbrividire.

“Dai, dimmi la verità, fammi sognare: te la rasi o hai una bella passera pelosa?”

Io gli risposi per le rime: mi piaceva quel rapporto di complicità e poi mi intrigava molto vederlo eccitato… e mi eccitavo anche io!

“Se veramente vuoi sognare pensa ad una bella micia pelosa! Il porco di mio marito dice che la passera pelosa è molto più eccitante, tu che ne dici?”

Il suo viso divenne rosso dalla eccitazione.

“La fica pelosa mi manda ai pazzi! Perché non me la fai vedere? Ci vuole un attimo: scansati le mutandine… ti prego… fammi sognare!”

Sentii una dolce contrazione tra le cosce: quasi quasi mi venne voglie di allargare le cosce e farlo felice… ma poi rinsavii.

“Marco, fai il bravo! Se seguiti a stuzzicarmi sono costretta ad andare in bagno per calmarmi un pochino! Cazzo, non sono mica di pietra!”

“Sarebbe meraviglioso ammirarti mentre ti fai un ditalino!” esclamò il porco.

Immediatamente mi immaginai con le cosce aperte e le dita nella fica davanti a lui che si menava il cazzo mentre mi guardava… e sentii la fica contrarsi dall’eccitazione!
Poi vidi che prendeva il cellulare e digitava qualcosa: poi mi guardò e sorrise.

"Ti ho inviato un messaggio, sperando non ti offenda, nel qual caso ti chiedo immediatamente scusa... ma non potevo farne a meno: mia madre dice sempre che chi non mostra non vende!"

Sentii il classico suono del messaggio arrivato sul cellulare: aprii WhatsApp e ciò che vidi mi fece rimanere senza fiato!
Una foto che lo ritraeva completamente nudo con un cazzone completamente eretto: una stupenda verga da farti leccare i baffi.
La didascalia diceva: “Questo è il mio biglietto da visita: se vuoi sgrillettarti guardalo e pensa al piacere che potrebbe darti!”

A ripensarci bene le dimensioni del suo membro si avvicinavano molto a quelle dei bull dei video.
La fica si era improvvisamente infradiciata.

“Cazzo, Marco, ma che sei pazzo!” gli dissi mentre lo fissavo seria.

Dalla sua espressione capii che ci era rimasto male.

“Scusa, non volevo offenderti né mancarti di rispetto, ma avevo una gran voglia di fartelo vedere! Tra qualche giorno non avrò più il piacere di lavorare con te, ci incontreremo per caso e avevo piacere di lasciarti un ricordo di me!”

Lo guardai con un sorriso rassicurante.

“Marco, non mi hai affatto offesa, anzi, sono rimasta piacevolmente sorpresa di avere un amico meravigliosamente dotato! Il fatto è che sei un gran figlio di puttana! Ti dico di non stuzzicarmi e tu, per tutta risposta, mi fai vedere il tuo cazzone! A questo punto sono costretta ad andare al bagno per scaricarmi… ho le mutandine zuppe! E se ti fa piacere mi porto dietro il cellulare!” gli dissi sorridendo ancora.

Mi fissò con gli occhi di fuori: il suo viso era una maschera di libidine.

“Giusy, ti prego! Andiamo entrambi al bagno per scaricarci, ma ti prego, mandami una tua foto: mi voglio svuotare per bene!”

La mia fica balbettava, ero eccitata come non mai!
Ritenni giusto ricambiare: mio marito tra le varie porcate aveva l’hobby di fotografarmi in posizioni oscene e tenevo alcune foto nel mio cellulare.
Scelsi una bella foto a corpo intero, con calze autoreggenti e scarpe con tacco da troia, completamente scosciata in cui esibivo la mia fica completamente aperta.
La mia didascalia fu molto esplicita: scrissi ciò che pensavo, sinceramente.

“Marco, questa è la mia fica! Mentre te la gusti vorrei mi dedicassi una copiosa sborrata: adoro le abbondanti sborrate, quelle che mi riempiono completamente la vagina e la bocca!
Io amo molto mio marito, ma ti prometto che se dovessi decidere di tradirlo il tuo maestoso uccello sarebbe il primo che accoglierei dentro di me!
Ti do la mia parola per l’amicizia che ci unisce da anni!”

Guardai Marco.

“Ti ho inviato un messaggio: leggilo quando stai in bagno! Quello che c’è scritto è vero: abbi fede!”

In bagno mi tolsi le mutandine, mi misi seduta sul water e allargai le gambe: mentre fissavo estasiata il super cazzo di Marco cominciai a infilarmi libidinosamente le dita nella fica!
Era veramente un cazzo maestoso, mi eccitava da morire: se lo avessi potuto avere nella fica mi avrebbe fatto impazzire!
Persi ogni pudore, ogni ritegno, non avrei mai pensato di comportarmi così, ma l’eccitazione mi aveva dato in testa!
Mandai un messaggio a Marco.

“Sei un figlio di puttana! Il tuo cazzo mi sta mandando ai matti! Che ne dici di riprenderti con il cellulare mentre ti seghi e te ne vieni?
Ovviamente ricambio e ti faccio vedere come faccio godere la mia fica!”

La risposta fu immediata.

“Sei meravigliosa: sarà la più bella sega della mia vita! Accendo il cellulare!”

Anche io azionai face time che ci permetteva di vederci in contemporanea.
Posizionai il cellulare in maniera di inquadrare la mia fica aperta mentre me la sgrillettavo e guardare, nel contempo, la sega che Marco stava facendo al suo cazzone!

Il porco aveva inquadrato l’enorme cappella in primo piano, rossa e gonfia da paura: fissavo estasiata la sua boccuccia che pulsava pronta ad eruttare!
Cominciai a spararmi un ditalino da sogno, con tre dita che sfregavano convulsamente il grillo duro da morire, mentre guardavo incantata il cazzone di Marco che vibrava sotto il movimento convulso della sua mano.
L’immagine di quel delizioso cazzo mi eccitava come non mai: sentii l’orgasmo arrivare inarrestabile!
Avvicinai la bocca al cellulare per farmi sentire da Marco senza dover urlare.

“Marco… Dio mio… sto venendo… Marco… me ne vengooo… sì… sìì!!! Oddio… mi sto bagnando tutta la mano!”

Allargai le cosce più che potevo per fargli ammirare la mia fica pelosa che stava sbrodolando!
Lui mi seguì a ruota: sentii i suoi gemiti e le sue parole di fuoco!

“Giusy, anche io! Giusy, sto sborrando! Il mio cazzo sborra per te… per te! Guardalo come schizza… come schizaaaaa… per teeeeee!!!”

Vidi la deliziosa boccuccia del cazzo aprirsi dolcemente e far partire una miriadi di schizzi di sborra che mi fecero ribollire il sangue!
Me li immaginai a riempirmi la bocca e rabbrividii: bello e impossibile… come canta Gianna Nannini!!!

Ecco, questi erano due gran bei maschi da cui mi sarei fatta scopare con gusto, ai quali però, a causa dei doveri di fedeltà coniugale e, principalmente, per l’amore verso mio marito, avevo sempre negato la mia fica.

Ma se veramente mio marito aveva l’indole del cornuto, le cose sarebbero potute cambiare… in meglio: mi sarei potuta ingoiare tutte le sborrate di Marco che volevo!!
Dovevo solo accertarmene, per cui una sera decisi di affrontare la situazione.

“Alex, cosa ne pensi di queste nostre esperienze con altre coppie? Le ritieni soddisfacenti? Ti eccita giocare con un’altra donna?”

Titubava nel rispondere.

“Si, abbastanza!”

Decisi, come si dice, di prendere il toro per le corna… senza alcuna allusione al mio amato cornuto!

“Oppure ti eccita di più vedermi scopare con un altro? Non credere non abbia visto come mi guardi al colmo dell’eccitazione mentre mi gusto un’altra verga nella fica! Per non parlare di quando me ne vengo: mi guardi con una espressione di godimento come fossi tu in quel momento che sta sborrando! O mi sbaglio!”

Abbassò la testa: non aveva il coraggio di guardarmi.
Stette per un po’ in silenzio, poi si fece coraggio.

“Si, è vero! Non so come possa essere accaduto: doveva essere uno scambio alla pari, tu a goderti un altro maschio e io un’altra donna, un gioco per ravvivare il nostro rapporto, affinché entrambi avessimo trovato qualcosa di nuovo e più soddisfacente tra le braccia di altri partners.
Ma quando la prima volta ti ho visto venire come una pazza appena ti sei sentita penetrare da quel superbo cazzo del tuo occasionale amante mi è sembrato di impazzire dal piacere.
Per non parlare dell’ultima volta… quando te lo sei fatto mettere nel culo… sono andato fuori di testa!

Ho capito immediatamente che godo nel vederti tra le braccia di un altro: con le tue cosce splendidamente spalancate e la tua fica oscenamente aperta e pronta ad accogliere tra le sue calde e umide pareti il cazzo che ti porterà all’orgasmo, quell’orgasmo che io non sono mai riuscito a darti!

Quando ti sento incitare il tuo amante a sfondarti, quando ti vedo avvinghiata al suo corpo per sentirlo completamente dentro di te, quando vedo la tua lingua giocare con la sua in un bacio osceno e appassionato e quando ti sento urlare che la sborra del tuo amante ti sta riempiendo la fica non ragiono più… vado fuori di testa! In quel momento mi prende una voglia pazzesca di segarmi il cazzo, masturbarmi come non mai e venire insieme a voi!
Ti chiedo scusa, amore, meriteresti un marito migliore di me!”

Neanche per il cazzo! Quale marito migliore: io l’amavo e avremmo risolto insieme il problema, per il suo e il mio piacere!
Gli andai vicino e lo abbracciai.

“Tesoro, non devi scusarti: la tua eccitazione nel vedermi godere è la testimonianza del tuo amore per me! Tu sei felice nel vedermi soddisfatta sessualmente e la cosa ti eccita!
Anche io devo confessarti una cosa, amore, sperando ti faccia piacere: ho goduto molto nel sentirmi quei deliziosi membri riempirmi il ventre, ma il mio piacere si è centuplicato quando ho visto con che espressione mi guardavi mentre mi comportavo da troia!

Tesoro, ma ti rendi conto che ci completiamo a vicenda: tu godi nel vedermi chiavare da un altro e io mi eccito moltissimo nel farmi vedere da te mentre mi faccio chiavare!
Alex, tesoro, non capisci che il nostro reciproco problema è facilmente risolvibile: basta trovare dei singoli ben dotati che possano soddisfare le nostre esigenze!

Amore, saremo uniti nel piacere, ma ad un patto: voglio farlo solo con chi mi piace, per cui me li scelgo io i maschi che mi devono fottere! Tu potrai anche farmi qualche proposta, ma deciderò solo io se starci o meno!
Amore, comunque ti rendi conto che in questa maniera io mi comporterei da troia, ma tu di conseguenza saresti un..."

Lasciai la frase in sospensione: mi dispiaceva offenderlo dicendogli che era un cornuto, ma fu lui a togliermi dall'imbarazzo.

"Amore, ti prego, non temere di chiamarmi cornuto: non solo la cosa non mi offende, ma sappi che mi eccita da morire!"

Cazzo! La situazione si faceva sempre più intrigante!
Lo abbracciai e lo accarezzai sensualmente sul viso.

"Tesoro, vuoi dirmi che se mentre mi faccio sbattere dai miei amanti ti chiamo cornuto anche davanti a loro la cosa ti eccita e te lo fa addrizzare?"

"Sì, amore, mi ecciterebbe molto! Anche se me lo dicessero i tuoi amanti!"

La parola “cornuto” lo faceva fremere!
Mi strinse forte a lui: sentii la sua erezione… si stava eccitando!

“Si, amore! Si, sarò il tuo dolce cornuto! Si, è giusto: sceglili tu i tuoi amanti, con dei meravigliosi cazzi… che sappiano farti godere senza limite!”

“Amore, sei consapevole che in questo modo io posso farmi scopare da chi più mi piace?” gli chiesi guardandolo negli occhi.

“Sì… sì… ma non aspetto altro! Puoi portarti a casa tutti gli stalloni che desideri: sarà meraviglioso ammirarti mentre ti fai montare sopra il nostro letto matrimoniale!”

Anche io mi stavo eccitando: il pensiero di avere un marito che mi permetteva di farmi sbattere per bene da chi avessi voluto mi intrigava non poco.
Eh, sì! La mia fica l’avrei fatta lavorare per bene… avrebbe avuto anche lei le sue giuste soddisfazioni!

Con la scusa di soddisfare il piacere di mio marito nel vedermi scopare con un altro, mi sarei potuta togliere tutti gli sfizi, avrei finalmente potuto realizzare tutte le fantasie sessuali che avevo sempre dovuto reprimere!
Ringraziando gli scambi di coppia che avevamo fatto avevo finalmente provato cosa significa farsi fottere senza soluzione di continuità, da un bel cazzo che ti riempie per bene e ti fa raggiungere orgasmi a cascata… e non ci volevo più rinunciare!

Poi, ormai, avevo anche l’affettuoso consenso del mio amore: più mi sarei trovata super cazzi che mi avessero fatto godere, più il mio amore sarebbe stato pienamente soddisfatto!
Cosa potevo volere di più dalla vita? Un marito che amavo follemente e che mi amava e, nel contempo, la libertà di farmi fottere da chi mi piaceva… meglio di così!!!

Chissà quante altre mogli sono nella mia stessa condizione: fingendo di assecondare le voglie del marito, si fanno montare liberamente da tutti i maschi che vanno loro a genio!
Si, ormai ero perfettamente convinta che, talvolta, è proprio una fortuna, per la donna, avere un marito cuckold!

Perché guardiamoci in faccia senza ipocrisia e diciamocela tutta, senza offesa per nessuna: noi donne, tendenzialmente, siamo tutte delle gran puttane, con una innata voglia di aprire le gambe per farci riempire la passera… è una nostra dote naturale! Adoriamo essere montate per bene, da un bel cazzo che ci faccia sbrodolare come porche!

Ci comportiamo da mogliettine fedeli esclusivamente per l’amore che abbiamo per il nostro uomo e non vogliamo tradire la sua fiducia, ma se il nostro amato maritino, non solo ce lo consente, ma addirittura gode a che la nostra fica sia riempita da un bel cazzone che la soddisfi completamente, perché non approfittare di questa fortunata e irripetibile opportunità?
Ora mi trovavo in questa invidiabile condizione!
Non volevo perdere tempo: ne avevo già perso abbastanza!

“Amore, se veramente non aspetti altro voglio farti felice: potrei cominciare anche subito!"

Mi guardò con gli occhi di fuori.

"Che vuoi dire!" mi chiese quasi sussurrando.

"Che ho già qualche pretendente per le mani! Uno è Giorgio, il mio datore di lavoro, che conosci bene, che mi fà sempre una corte serrata, ci prova come un maiale!
Mi ha esternato apertamente la sua voglia di avermi: come ogni datore di lavoro che si rispetti, ed essendo io la sua segretaria privata, mi chiede spesso almeno di fargliela vedere, ma io ho sempre gentilmente declinato l'offerta chiarendo che sono sposata e fedele.
Ma ora la situazione è certamente diversa: che ne pensi tesoro?
Se mi chiedesse ancora di fargliela vedere non avrei più remore ad aprire le cosce… non credi?"

Il mio amore era sopraffatto dalla eccitazione: viso rosso fuoco, espressione colma di libidine, occhi che sprizzavano lussuria!

"Si... si... la situazione è profondamente cambiata! Dai, fagliela vedere! Spalanca le cosce, amore mio, fagli vedere che stupenda fica hai, fagli capire che ci stai, ma che glielo fai mettere dentro solo alla presenza di tuo marito!"

Molto bene, ma dovevo fargli l’altra proposta indecente.

“Senti, amore, potrebbe darsi che qualche maschio, come potrebbe essere il caso di Giorgio, per vari motivi non gradisca, o non possa, esibirsi di fronte a te, ma preferisca dedicarsi a me senza altre presenze ingombranti.
Oppure potrebbe capitarmi qualche situazione improvvisa ed eccitante che io debba gestire immediatamente, per approfittare del momento opportuno che mi si presenta per sedurre il maschietto per poi organizzare una seratina in cui potrai assistere alle nostre effusioni amorose!

Considera per esempio la situazione che mi si presenterà con Giorgio.
Mi chiederà di essere carina con lui e di fargliela vedere: io cederò con gioia al suo desiderio, mi toglierò le mutandine e mi sdraierò sul suo divano e spalancherò le cosce.
Non pensi che il poveretto, alla vista della mia fica dilatata e gonfia di desiderio, possa eccitarsi? E se tira fuori il suo cazzo e comincia a strusciarmelo in mezzo alla fica per chiavarmi che gli dico: “Scusa Giorgio, ma mio marito mi ha detto che dovevo solo fartela vedere! Adesso fai il bravo e fatti una sega!”?
Credo mi prenda, giustamente, a calci in culo e mi licenzi pure!

Io penso, invece, sempre se tu sei d’accordo, che sarebbe eccitantissimo anche farmi scopare senza la tua presenza, per poi raccontarti tutto!
Ci pensi amore: la sera, mentre mi inculi, ti racconterei tutte le porcate che ho fatto con il mio amante.

Allora, amore, concludiamo il nostro accordo, che sarà valido non solo per Giorgio, ma anche per altri fortunati.
Appena Giorgio mi farà le sue solite avances io ti manderò un messaggio per dirti che sto per comportarmi da sweet, cioè da troia.
Non solo gliela farò vedere, ma mi farò chiavare per bene: ho la sensazione che il porco sia molto ben dotato!

Mentre avrò il suo bel cazzone dentro la fica che me la sta fottendo con tutti i crismi, comincerò a dirgli che sono una troia depravata, che godo ancora di più quando faccio partecipe mio marito delle mie porcate.
A quel punto, mentre seguita a chiavarmi, ti telefono e potrai goderti in diretta la scopata della tua mogliettina!
Sono certa che Giorgio è un gran porco e si ecciterà moltissimo nel fottermi mentre tu senti tutto.

A quel punto gli dirò che sono ancora più zoccola se mi faccio chiavare davanti a te, anzi, gli faccio una meravigliosa proposta: se accetta di farti partecipare gli dò il culo!
Di fronte alla mia oscena profferta sono certa accetterà la tua presenza!
Che ne dici amore? Non è più eccitante?”

Attesi impaziente la sua risposta… che non si fece attendere.
Il mio amore era una maschera di libidine.

“Sì, amore, sì! Hai ragione, è più eccitante! Non mettiamo più paletti, decidi tu al momento quale sia la migliore cosa da fare: scopare con me oppure senza di me per poi raccontarmi tutto! Mi troverai sempre d’accordo, hai carta bianca! Sono certo farai del tutto per convincere il tuo amante a farmi assistere ai vostri amplessi, ma se non fosse possibile mi accontento anche solo di sentirmelo raccontare!”

Glielo promisi, ed ero veramente sincera: lo amavo e poi eccitava anche me la sua presenza mentre mi facevo montare dal mio amante di turno!
La mia fica mi fece subito capire che era più che pronta a ricevere tanti uccellini deliziosi!
Ma volevo essere certa che non fosse una eccitazione momentanea.

“Vieni amore, siediti sul divano, dobbiamo approfondire questa discussione, dobbiamo essere consapevoli fino in fondo a cosa andiamo incontro e quali debbano essere i nostri comportamenti per trarne i maggiori benefici.
Dobbiamo essere certi che questi gustosi ed eccitanti giochi sessuali non possano minare lo splendido rapporto sentimentale che abbiamo instaurato in tutti questi anni di matrimonio.”

Appena seduto sul divano, mi inginocchiai davanti a lui e gli tirai fuori l’uccello dai pantaloni: mi guardò sorpreso, ma io gli sorrisi dolcemente.

“Amore, sono stata sempre dell’opinione che si discuta meglio con il cazzo in bocca e poi la nostra vita sessuale, di marito e moglie che si amano, deve continuare come prima: la nostra trasformazione avverrà solo alla presenza di un altro uomo!”

Cominciai a succhiarglielo: sapevo quanto gli piacesse sentire le mie labbra intorno alla sua cappella, ed anche a me non dispiaceva sentirmi il suo cazzo in bocca.
Come detto non era molto dotato in grossezza, anzi, diciamo ben al di sotto della media, ma, benché fino, era lungo e la sua cappella mi arrivava facilmente dentro la gola. E poi un cazzo in bocca, benché mini, non si rifiuta mai!
Quando lo sentii bello duro iniziai a parlare… lentamente… quasi sussurrando, alternando le frasi alle leccate e alle succhiate.

“Alex, dobbiamo essere chiari, in modo non ci siano fraintendimenti o incomprensioni.
La nostra vita sessuale sta per cambiare, ma dobbiamo essere entrambi consapevoli di ciò che vogliamo e quali dovranno essere i nostri comportamenti per dare, ognuno, il massimo piacere all’altro.
Tu me lo hai confessato apertamente: godi nel vedermi scopare con un altro, e quindi prevedo che vorrai gustarne pienamente tutti i particolari.
Anzi, sono certa, che più saranno osceni e perversi e più troverai godimento! Vuoi qualche esempio?”

“Si… si… quali particolari…” sussurrava eccitato! Ero certa la discussione fosse di suo completo gradimento.
Gli detti una bella leccata alle palle e ripresi a parlare.

“Per esempio quando mi vedrai con la fica completamente aperta, mentre impugno l’uccello del mio amante e me lo infilo dentro, oppure quando mi vedrai a pecora e prenderlo nel culetto o ancora, dulcis in fundo, quando mi vedrai con la bocca piena della sua sborra cremosa e calda… che ovviamente ingoierò fino all’ultima gustosa goccia!
Sei pronto ad assistere a tutto questo?

Per essere chiari, non vorrei che proprio sul più bello, mentre mi sto godendo una appagante chiavata e sto quasi per venire, non ci ripensi e, come si dice, ti fai rodere le corna!
Non sarebbe affatto bello, né nei miei confronti, che con tanto amore cerco di soddisfare i tuoi perversi desideri, né nei confronti del maschio di turno, che si adopra con tutto se stesso di soddisfare la tua mogliettina davanti ai tuoi occhi!
Quindi patti chiari: se confermi di voler giocare alla sweet e al cuckold, dovrai accettare di vedermi fare la zoccola con chi più mi piace, senza interferenze… chiaro?”

Mio marito stava scoppiando, non lo avevo mai visto così eccitato, anche il suo cazzo non ricordavo di averlo mai sentito così duro!
Cominciò a smaniare.

“Si, cazzo, sììì! Fai la zoccola, la porca, con chi ti piace! Fatti inculare… falli sborrare… in fica, in bocca sul viso… sì… fammi vedere come sei troia!!!”

Sentii l’uccello vibrarmi in mano: non potevo lasciarlo così!
Gli imboccai il cazzo giusto in tempo: una marea di sborra mi allagò la bocca!
Cazzo santo: come detto lui aveva una sborrata molto abbondante, ma quella fu proprio stratosferica… non lo avevo mai sentito sborrato così tanto!
Il pensiero di avere la moglie zoccola che si fa chiavare dagli altri faceva miracoli!!!
Con la bocca piena andai sopra il suo viso… e aprii le labbra!
Feci colare tutto lo sperma sopra la sua bocca, le sue guance, i suoi occhi!

“Tesoro, devi cominciarti ad abituare a farti venire sul viso: potrebbe darsi che ai miei amanti piaccia farsi succhiare il cazzo dal marito della zoccola che si scopano, per poi schizzargli sul viso … non vorrai certo negare loro questo piacere!”

Seguitava ad ansimare! Mi fissava… poi non riuscì a trattenersi.

“Si, amore, qualunque cosa tu voglia: se la cosa ti eccita sono pronto a succhiargli il cazzo e farlo venire in bocca! Ti amo da morire, tesoro, e se me lo chiedessi sarei pronto anche a dargli il culo!”

Il pensiero di vederlo spompinare i cazzi dei miei amanti e farsi fare il culo mi stava eccitando come non mai.
Lo abbracciai e posai le mie labbra sopra il suo orecchio… e cominciai a sussurrargli.

“Certo che mi eccita vederti succhiare il cazzo che mi scopa… e poi farlo venire in bocca… e poi ci baceremmo per condividere da bravi moglie e marito la sborra del mio amante!
Ci sarebbe anche un’altra cosa che mi ecciterebbe moltissimo: saresti pronto a leccarmi la fica piena della sborra del mio amante?

Questa fu la goccia: mi abbracciò forte e cominciò a riempirmi il viso di baci.

“Sì…. Sì… amore mio adorato! Fallo venire dentro di te e io sarò pronto, se lo desideri, a leccarti tutta! Dio mio, il pensiero mi fa impazzire: leccare lo sperma del maschio che ha goduto dentro mia moglie!
Amore, sono pronto a tutto! Sì… sì… quello che vuoi amore… tanto ormai sai bene cosa voglio io!”

“Certo che lo so, mio dolce cornuto: vuoi che mi comporti da troia… con te o senza di te!”

Lo sentii nuovamente fremere.

“Oddio, quanto mi eccita quando dici che sono il tuo dolce cornuto! Ma dimmi, quando ti porti qualcuno a casa?”

Gli sorrisi: era proprio la domanda che mi aspettavo.

“Quanto prima, tesoro! Da domani comincio a lavorarmi Giorgio, il mio datore di lavoro: sto pensando di fargli sentire l’odore delle mutandine! Sarà certamente un ottimo afrodisiaco! L’odore della fica fradicia ed eccitata gli farà addrizzare il cazzo come non mai… ed io sarò pronta a soddisfare qualsiasi sua proposta oscena!”

Ma la serata non era ancora finita.

“Amore, c’è anche un altro che mi si vorrebbe scopare, un mio collega, che sotto un certo punto di vista è anche meglio di Giorgio.”

Gli occhi di Alex brillavano dall’eccitazione.

“Dio che meraviglia, un altro che ti si vuole scopare! Chi è, dimmi di lui.”

“Si chiama Marco, un bel maschio, singolo, quindi sempre disponibile, mentre Giorgio è sposato. Poi devo confessarti che gli ho visto il cazzo: una bestia da farti sognare ad occhi aperti. Mi desidera come non mai e un giorno mi ha mandato una sua foto al cellulare: adesso te la faccio vedere, dimmi cosa ne pensi!”

Presi il cellulare e trovai la foto: la feci vedere al mio dolce cornuto che rimase strabiliato.

“Madonna santa, che cazzone! Questo sì che ti riempierebbe bene! Solo il pensiero di vederlo che ti entra nella fica mi fa impazzire!”

Si stava nuovamente eccitando: lo abbracciai e gli sussurrai.

“Lo sai che ho ricambiato la sua foto: gliene ho mandata una di quelle che mi hai fatto tu con la fica completamente aperta!
C’è anche un’altra cosa che devo dirti, sperando non ti dispiaccia: ci siamo così eccitati nel vedere le nostre intimità che siamo andati in bagno a masturbarci… e ci siamo ripresi mentre ci toccavamo!
Io ho visto lui che si segava e che sborrava e lui ha visto me con le dita nella fica che me ne venivo come una troia!
Amore, ti dispiace se gliel’ho fatta vedere?”

Il mio adorabile porco era fuori di testa.

“No… no… cazzo che goduria! Gli hai fatto vedere che ti menavi la fica! Dio, che troia! Così ti voglio, amore… così!”

“Amore, c’è dell’altro: gli ho fatto una promessa!
Se avessi deciso di tradirti lui sarebbe stato il mio primo amante! Che dici, la mantengo la promessa?”

Alex stava impazzendo.

“Cazzo, ma certo: con quella bestia che ha tra le cosce è giusto sia il primo!”

Mi guardò a lungo, in silenzio: capii che voleva dirmi qualcosa.

“Amore, cosa c’è?”

Prima deglutì, poi parlò.

“Se è single ed è libero, perché non lo chiami? Non ti andrebbe di farti fottere questa sera? Muoio dalla voglia di vederti con quel cazzone nella fica! Inizieremmo alla grande la nostra nuova vita: un meraviglioso ed eccitante gioco in cui noi due, follemente innamorati uno dell’altra, saremo gli interpreti principali… tu la troia, anzi, la dolce sweet, e io il cornuto!
Gli altri saranno solo dei comprimari… eccitanti giocattoli per il nostro piacere!”


Come sempre attendo commenti per seguitare o meno il racconto.
Mi piacerebbe anche sentire commenti da parte di mariti “dolcemente cuckold”!


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