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Una coppia aperta - 2


di bird2012
20.01.2016    |    16.975    |    13 3.3
""Avevi una moglie del genere e me lo hai nascosto? Oltre ad avere un corpo magnifico ho visto che è una gran troia: ti faccio ancora i miei complimenti, ..."
Una coppia aperta

Cap.2



Appena entrati nella camera cominciò a spogliarmi: mentre mi toglieva gli indumenti mi baciava con la lingua e mi accarezzava l’uccello!
Appena tolti i pantaloni la sua attenzione si concentrò tutta sul cazzo: si inginocchiò davanti a me, come una vera troia che si rispetti, lo portò alla bocca, caldissima e pregna di saliva, si impossessò della cappella e lasciò che le sprofondasse lentamente in gola!
Poi iniziò a succhiarlo avidamente, lo risucchiava aspirando la saliva che lo ricopriva, poi lo slinguava come un‘indemoniata.
Poi si alzò da terra e mi fissò: i suoi occhi parlavano di sesso e il suo era l’atteggiamento di una gran maiala.

“Dai, mettimelo dentro: facciamocene subito una in attesa che torni mio marito! Sono carica da morire! Dai, ti prego, fammi venire che non ce la faccio più! Mi hai fatto bagnare appena ti ho parlato! Dai, tesoro, fottimi senza ritegno!”

Pensavo si sdraiasse sul letto, invece la porca si piegò in avanti a 90 gradi e posò le mani sul letto per darsi un punto di appoggio.
Si era messa al lato del letto in modo che Franco, dalla porta, avrebbe potuto vederla di fianco, piegata a pecora, mentre me la chiavavo.
In quella posizione veniva esaltata la bellezza del suo culo.

"Dio santo, hai un culo da urlo: mi verrebbe voglia di mettercelo subito dentro!"

La puttana cominciò a sculettare.

"Mi fa piacere ti piaccia, ma adesso mettimelo nella fica: dai, prendimi a pecora, come le troie! Dopo farai una bella scorpacciata di buchetti di culo! Tra quello mio e quello di mio marito non saprai quale scegliere!”

Avevo sempre più la conferma che mi sarei dovuto inculare moglie e marito: la serata si presentava colma di novità!
Gli andai dietro e gli appuntai la cappella sulla fica: appena sentì il contatto spinse indietro il culo per venirmi incontro.

"Cazzo come sei duro! Dai... spingi... impalami! Dio santo: appena sento un cazzo a contatto della fica non capisco più niente, perdo ogni controllo!"

"La signora sarà servita!" pensai tra me e me.
Le diedi una sonora sculacciata su quelle meravigliose chiappe: le venne spontaneo incurvare la schiena e io con un colpo secco glielo piantai tutto in corpo, fino alle palle!
La porca gradì molto.

"Ahhh!... Si... così... così! Dai, trattami da zoccola! Dai, cazzo… fottimi… fottimi!"

Con l’uccello conficcato profondamente nella passera allungai le mani sopra la sua testa, raccolsi tutti i lunghi capelli e li tenni stretti nella mano sinistra: l'attirai a me come tenessi per le redini la mia cavalla da monta, mentre le diedi un'altra sonora sculacciata!
Emise un altro lungo gemito di piacere, mentre spingeva il culo contro il cazzo e lo dimenava a destra e sinistra per godersi lo sfregamento nella vagina.

"Cazzo! Cazzo, quanto mi piace... più forte, sculacciami più forte!"

L'accontentai immediatamente: cominciai ad alternare potenti affondi, da sfondarla, a forti sculacciate sulla chiappa destra, mentre seguitavo a tirarla per i capelli!

Olga non aveva mentito: era veramente carica!
La sentii irrigidirsi e stringere convulsamente la vagina.

“Daiii… bastardo… affonda… colpiscimi… mi fai sborrareeeee!!!”

Ebbe subito un potente orgasmo, ma mi implorò di non fermarmi, di seguitare a chiavarla!
Eravamo così presi a goderci quella pecorina che non ci accorgemmo fosse arrivato Franco.
Furono le sue espressioni di piacere a farci capire la sua presenza.

"Oddio! Oddio! Siete stupendi... siete stupendi! Seguitate! Bruno, amico mio, fammi vedere come la sfondi!"

Guardai il culo di Olga: la natica destra era diventata rosso fuoco, per cui pensai opportuno cambiare.
Afferrai i capelli con la mano destra e con la sinistra iniziai a sculacciarle l'altra natica: lei seguitava a godere come non mai!
Volse il viso verso Franco.

"Amore, ti è piaciuta la sorpresa? Il tuo amico mi fotte che è una meraviglia! Mi ha fatto già sborrare… si, amore, sono appena venuta! Avevi ragione, ha un cazzo stupendo: questa sera ce lo gusteremo senza limiti! Già lo sa che deve inculare anche te!"

Guardai Franco.

"Avevi una moglie del genere e me lo hai nascosto? Oltre ad avere un corpo magnifico ho visto che è una gran troia: ti faccio ancora i miei complimenti, Franco, te la sei scelta bene la tua puttana!"

Olga confermò compiaciuta.

"Si! Uhmmm! Si, sono una troia! Dai Bruno, seguita a sbattermi: alle troie piace essere sbattute! E poi al mio amore piace da morire vedere la sua dolce mogliettina mentre viene montata: dai, Bruno, tesoro, fagli vedere come mi monti!"

Franco si avvicinò e mi guardò.

"Sono felice che mia moglie ti piaccia e che tu piaccia a lei! Lo vedo con che gusto sculetta con la tua verga nella sua fica da porca!
Mi ha confessato che la ecciti molto, che oggi con le tue parole e con i tuoi sguardi l’hai fatta bagnare e quando Olga ha la fica bagnata perde ogni ritegno, diventa una maiala come poche!
Ma devo confessarti che non piaci solo a lei!"

A quel punto non aveva senso mentire!

"Si, lo so, Olga mi ha messo a parte dei tuoi desideri, che il mio uccello piace anche a te: tranquillo Franco, ce n'è per tutti e due!"

Vidi i suoi occhi brillare, mi prese una mano e me la strinse, sempre fissandomi negli occhi, poi disse una parola inaspettata.

"Grazie! Ma spero che anche a te piaccia il mio cazzo!"

Lo disse con tanta dolcezza che mi fece rabbrividire: non ero mai stato desiderato da un uomo, ma la cosa cominciava a stuzzicare la mia curiosità!

“Franco, devo essere sincero: non ho mai avuto rapporti con uomini, ma sono certo che sarà piacevole giocare con te!”

Questa mia dichiarazione di ampia disponibilità lo fece fremere: mi strinse ancora di più la mano e chiuse gli occhi… chissà cosa stesse sognando!

"Non vorrai rimanere in piedi solo a guardarci: dai spogliati e unisciti a noi, non vuoi partecipare alla festa?” lo incitai.

In un attimo fu nudo, con il membro completamente eretto: sapevo fosse un bel ragazzo e lo avevo visto spesso nudo nelle docce del nostro club di tennis, ma vederlo con il suo bel cazzo duro che gli spuntava dal ventre mi procurò una piacevole sensazione.
Cominciai a sentire un improvviso desiderio di accarezzarlo, di stringerlo in mano, di segarlo dolcemente: cominciavo ad essere sempre più convinto che non dovesse poi essere così spiacevole giocare con lui!

Dalla posizione in cui stavamo io e la moglie, mi aspettavo le fosse andato davanti e glielo avesse messo in bocca, invece venne dietro me!
Sentii il suo corpo nudo contro il mio, il suo braccio sinistro cingermi il torace per stringermi a lui e la mano destra scendere tra le mie gambe e afferrarmi i coglioni: cominciò a stringerli e ad accarezzarli mentre io mi stavo fottendo la moglie!
Il cazzo ebbe una impennata dentro la fica di Olga!

Non avrei mai potuto crederlo, ma quel dolce massaggio alle palle, benché fatto da un uomo, mi stava facendo fremere di piacere!
Ma non era finita, sentii la labbra posarsi sul mio collo: iniziò a riempirlo di baci, dolci succhiotti, delicate slinguate, teneri morsi.
Sentii dei brividi di piacere lungo la schiena: non avrei mai pensato che i baci e le carezze di un uomo fossero così piacevoli e fu una entusiasmante sorpresa!

Mi chiesi stessi sognando, quella non poteva essere la realtà: uno sciupafemmine, un puttaniere, uno spacca culo come me, sempre in adorazione di fronte alla fica e al culo della donna, stavo provando piacere, anzi, molto piacere, dalle carezze e dai baci di un uomo!
Da non crederci!
Mentre mi baciava il collo e mi accarezzava le palle io seguitavo a fottermi la moglie che chiese informazioni circa l'operato del marito.

"Amore, sento che il cazzo di Bruno sta avendo piacevoli sussulti nella mia fica: cosa gli stai facendo?"

"Ho i suoi coglioni in mano, glieli sto stringendo ritmicamente per aumentare la durezza della sua verga dentro di te e lo sto baciando sul collo!"

"Bravo, amore, fallo eccitare per bene: più lo ecciti più mi fotte con gusto e più mi affonda l’uccello nel ventre… e tu lo sai cosa può accadere se vengo sbattuta con violenza!"

Sentii le labbra di Franco posarsi sul mio orecchio.

"La senti quanto è troia, è affamata di cazzo! È puttana come poche! Sbattila per bene, falla urlare, a lei piace essere sfondata davanti e dietro! Se poi riesci a farla pisciare mentre la fotti sarà il massimo piacere che puoi darle: non te la leverai più da torno, verrà lei a cercarti per farsi chiavare!

Credimi, è uno spettacolo che ti manda al manicomio!
Vederla a pecora a cosce larghe mentre comincia a pisciare senza ritegno, con l’uccello che mentre la fotte sembra agire come fosse una pompa nella fica: ad ogni affondo della verga dal suo ventre parte un potente getto del suo caldo e biondo liquido!”

Ero fuori di testa, stavo perdendo il controllo delle mie azioni.
Cominciai a pomparle la fica con micidiali colpi, sperando si avverasse quanto auspicato da Franco: farla pisciare mentre la chiavavo.

Intanto sentii le labbra e la lingua di Franco scendere lungo la schiena: quella lingua viscida e calda mi fece rabbrividire.
Scese lentamente sempre più giù, lungo i reni, fino ad arrivare all’inizio del solco che divide le natiche: pensavo si fermasse li, invece seguitò a scendere!
Sentii le sue mani aprirmi le natiche e la lingua percorrermi tutto il solco, fino a fermarsi sopra il buchetto: rabbrividii al suo contatto e sentii il sangue andarmi in testa appena diede le prime slinguate!

Mentre lo teneva aperto con entrambi i pollici, cominciò a baciarmi con passione il buco del culo: erano baci dolci e perversi che mi stavano mandando ai pazzi.
Poi cominciò ad alternare i baci a succhiate e leccate, finché non sentii la lingua spingere con forza dentro il buco: mi venne spontaneo spingere il culo contro la sua bocca per farmela entrare dentro.

Ero veramente in estasi: il marito mi deliziava il buchetto del culo mentre io sfondavo la fica della moglie!
Avevo accentuato i colpi nel ventre di Olga, le davo colpi da spaccarle l’utero, ma lei accoglieva con gusto ogni mio potente affondo.
La misi a parte del servizietto che mi stava facendo suo marito.

“Olga, lo sai che tuo marito mi sta leccando il buco del culo? Devo riconoscere che è proprio bravo: me lo sta leccando meglio di una zoccola! Più me lo lecca, più mi si ingrossa l’uccello e più mi aumenta il piacere di sfondarti!”

La porca cominciò a gemere.

“Si… si, ti sento: sei gonfio e duro da paura! Mi stai chiavando proprio come piace a me! Mi piace sentirmi spaccare il ventre, proprio come stai facendo tu! Mi hai già fatto sborrare e il bello deve ancora venire! Gli ultimi maschi che ci siamo scopati io e Franco non sono stati all’altezza, ci hanno deluso!
Invece tu ci sai fare: lo sai che già sento le prime gocce di pipì colarmi dalla fica? Hai sentito cosa ti ha detto il mio amore? Quando la verga nella fica mi fa pisciare raggiungo il parossismo del piacere e della perversione! Se poi mentre piscio sento l’uccello che mi sborra dentro… beh! Puoi immaginare!”

Intanto Franco, terminato il suo dolce servizio al mio buchino, si era alzato e mi era venuto vicino, molto vicino, fissandomi negli occhi.

“Ti è piaciuto il massaggio alle palle? E la leccata del tuo dolce culetto?”

A quel punto non aveva alcun senso mentire.

“Si, devo riconoscere che mi è piaciuto molto, non lo credevo!”

Vidi i suoi occhi brillare.

“Ne sono felice!” mi sussurrò e prima che me ne rendessi conto portò la sua mano dietro la mia nuca e spinse la mia bocca contro la sua.

Rimasi una frazione di secondo interdetto pensando che un conto era farsi leccare il culo da un altro uomo, un conto baciarlo in bocca, ma la sua lingua fu più veloce di qualunque mio pensiero: la sentii entrarmi completamente tra le labbra e mulinare velocemente dentro la mia bocca!
Era una lingua calda, viscida di saliva, succosa: era un bacio osceno, perverso, depravato tra due maschi, ma lo trovai altamente eccitante!

Mandai immediatamente a fanculo tutti i pregiudizi circa l'omosessualità e ricambiai il suo bacio cominciando a succhiargli con gusto la lingua come avrei fatto con quella di una donna.
Mentre seguitavo a pompargli la moglie, cominciammo a limonare come due dolci amanti.
Poi si staccò e mi fissò: era irriconoscibile, era una maschera di libidine!
Mi abbracciò: ansimava come un maiale e in quel momento mi sentii lusingato pensando fossi io l’artefice della sua eccitazione.
Mi morse l’orecchio e mi sussurrò.

“Dopo aver fatto godere Olga pensa anche a me: ti prego, possiedimi, ti ho sempre desiderato! Voglio essere tuo, voglio darti il culo, come fa la donna con il suo maschio, voglio che mi monti come fossi la tua puttana personale!
Voglio sentirti dentro di me e voglio che me lo sfondi come stai facendo con lei! Tratta i nostri culi alla stessa stregua: incula mia moglie e incula me!”

Ormai mi sentivo un porco depravato, ma ero certo che loro avrebbero apprezzato!
Ricambiai il suo sguardo e gli sorrisi.
Parlai a voce alta, per farmi sentire bene anche da Olga.

“Sono lusingato che mi desideriate entrambi! Sono più che pronto a soddisfare tutti i vostri desideri, dipende solo da quanto tempo abbiate da dedicarmi!”

Prima di lui rispose Olga.

“Tranquillo tesoro: abbiamo tutta la notte per gustarci il tuo cazzone! Uhmmm!!! Ahhh!!! Oddio! Dai, pompami forte che quasi ci sono!!!”

Guardai Franco.

“Svelto, metti la bocca davanti alla fica: goditi la pisciata di tua moglie in prima fila!”

Franco era rosso dall’eccitazione, gli occhi di fuori.

“Cazzo! Me la fai pisciare in bocca! Si! Cazzo! Si!!!”

Con il corpo si intrufolò tra le cosce della moglie, posò le labbra sulla fica e rimase in dolce attesa!
Ma Olga, appena sentì le labbra del marito, lo incitò.

“Dai, porco, dai… leccami la fregna! Svelto, che sto per pisciare: il cazzo di Bruno mi fa pisciareeee… ti piscio in boccaaaaa!!! Brunooooo, amoreeee… sbattimi! Sbattimiiiiiii! Siiiiiiiiiiiii… pisciooooooo!!!”

La porca cominciò a dimenarsi come un’ossessa, batteva i pugni sul letto, ansimava come una maiala, mentre sentivo le contrazioni della vagina ad ogni schizzo della sua pioggia dorata.

Dal canto suo Franco era in estasi nel sentirsi le labbra e il viso irrorato dal biondo liquido emesso da sua moglie.
Io feci del tutto per non venire: la serata era ancora lunga e avevo ancora molti buchetti del culo da soddisfare!

Dopo essersi gustato quell’osceno pissing sopra il viso e le labbra Franco si alzò, andò in bagno per rinfrescarsi e tornò vicino a me: io seguitavo a chiavare sua moglie sempre più in preda al piacere che le avevo procurato.

“Angelo mio, mi hai fatto pisciare con l’uccello nel ventre! E’ una cosa che mi manda al manicomio! Mi fa sentire una porca ai massimi livelli! Uhmmm! Saresti un amante eccezionale!”

Franco avvicinò le labbra al mio orecchio e mi sussurrò.

“Mettiglielo nel culo, le piace essere sfondata dietro: mia moglie è una stupenda troia, le piace essere trattata come una zoccola e a me fa impazzire quando vedo che gli altri se la inculano, come fa impazzire lei quando vede gli altri inculare me! Uhmmm! Non vedo l’ora di sentirti dentro di me!”

Riprese a baciarmi e a mordermi il collo, mentre sentivo il suo uccello durissimo a contatto con il mio culo e trovai la cosa molto eccitante.
Cominciava a piacermi sempre più il contatto con il suo corpo.
Cominciai a ricambiare i suoi baci: la sua lingua in bocca mi dava i brividi!
Poi lo invitai ad andare dalla moglie.

“Mettiglielo in bocca mentre me la inculo!” gli sussurrai.

Si sdraiò sul letto e avvicinò il cazzo alla bocca della moglie la quale non perse tempo e lo imboccò completamente fino alle palle!
Bene, la signora era bella piena: un cazzo piantato in fica che la martellava senza sosta e un altro in bocca, il tutto condito con sonore sculacciate su entrambe le natiche.

Franco desiderava mi fossi inculato sua moglie e pensai che anche la signora avrebbe ben gradito un ulteriore piacere: le posai il pollice sulla rosellina, cominciai a massaggiarla delicatamente e quando sentii il buchino aprirsi deliziosamente glielo spinsi tutto dentro!

Appena sentì il dito conficcarsi nello sfintere cominciò a dimenarsi scompostamente e sollevò la testa dal membro del marito per esternare il suo piacere.

"Hummm!!! Ahhhh! Bastardo! Dolce bastardo! Franco, Bruno mi ha messo un dito in culo! Che porco... che porco!!! Muovilo… muovilo! Sì, non ti fermare! Chiavami e inculami!"

Per un po’ seguii il suo consiglio: affondavo con violenza il cazzo nella fica mentre le giravo il pollice nel culo per prepararmi bene il buchetto!
Mentre la moglie ingoiava con gusto il suo uccello, Franco mi rivolse ancora l’invito.

“Dai, Bruno! Inculala che non aspetta altro! Con il cazzo nel culo dà il meglio di se! Dai, fa godere il mio amore!”

Come potevo negare al mio amico il piacere di vedere sua moglie inculata?
Lo sfilai dalla fica e glielo appuntai sul buchetto: la porca appena sentì la cappella entrarle dentro spinse dietro il culo mentre mi incitava a sfondarla.

"Bravo tesoro, adesso pensa al culo, fammelo sentire bene, affonda forte più che puoi!"

Non mi feci certo pregare: diedi una forte spinta, lo sfintere si dilatò in maniera impressionante e inglobò completamente l’uccello!
La troia emise un lungo gemito di piacere e cominciò a sculettare a destra e sinistra per assestarsi bene il cazzo dentro.

"Tesoro, hai sentito come sei entrato bene! Spero ti piaccia la donna con il culo sfondato! Dai, amore, inculami per un po’, fammelo sentire bene dentro, poi vieni a darmi man forte per succhiare il membro del tuo amico!”

Cominciai ad incularla con forza, glielo affondavo dentro con spinte potenti, come mi aveva chiesto lei.
Sotto i miei colpi si dimenava come una zoccola, ogni tanto sollevava la testa dall’uccello del marito, la girava verso di me, tirava fuori la lingua e se la passava lungo le labbra da vera troia e mi incitava senza ritegno.

"Sì! Sì, sei proprio bravo a farmi il culo! Me lo stai sfondando proprio come piace a me! Dai, seguita così! Non ti fermare, te lo dico io quando basta!” e riprendeva a pompare il cazzo dell’amato consorte.

Dopo un po’ mi disse di fermarmi.

“Bruno, basta, fermati! Me lo hai sfondato per bene, adesso fammi riposare un po’! Adesso pensiamo anche a mio marito: vieni vicino a me, mi serve un’altra bocca libera!”

Riprese a imboccare l’uccello del marito: lo ingoiava completamente, fino alle palle, poi sollevava la bocca sfilandolo lentamente, mentre dalle labbra colavano lunghi filamenti di saliva.
Avvicinai il mio viso a quello di Olga: mi ritrovai con il membro di Franco a pochi centimetri dal mio viso!

La porca se lo tolse dalla bocca, lo scappellò completamente e prese la mia testa avvicinandola alla verga.
Cominciò a passare la cappella sopra le mie labbra: sentii il classico odore del cazzo eccitato e il sapore della saliva di Olga.
Nonostante ciò che avessi potuto pensare la cosa mi stava eccitando come non mai: mi venne spontaneo tirare fuori la lingua e leccare il glande.
Olga non perse tempo: mentre con una mano mi spingeva l’uccello in bocca, con l’altra ci spingeva contro la mia testa.

“Dai, porco! Bravo, leccalo! Senti che buon sapore!”

Non riuscii a sottrarmi dall’invito di Olga: aprii le labbra e imboccai la cappella!
Appena me la sentii in bocca fui sopraffatto da un lungo brivido di piacere: era calda, dura, mi vibrava tra le labbra!
La puttana, appena mi vide con la cappella in bocca, con una mano tenne fermo il cazzo del marito, mentre con l’altra mi afferrò per i capelli e cominciò a muoveva la mia testa su e giù: il desiderio di vedermi pompare il marito era evidente!

Olga mi spingeva la bocca sempre più giù: voleva vedermi imboccare la verga completamente come faceva lei, tutta in gola, fino alle palle!
Dopo le prime pompate la cosa cominciò a piacermi, mi eccitava succhiare Franco per cui ce la misi tutta, finché non sentii la cappella forzare la gola e i coglioni sbattermi sul mento: lo avevo ingoiato tutto.
Mentre Olga mi teneva ferma la testa Franco cominciò a muovere convulsamente il bacino avanti e indietro: il porco mi stava scopando in bocca!

“Uhmmm! Per essere la prima volta lo succhi bene! Bravo, seguita, vedrai quanto ti piacerà! Non dimenticherai mai il piacere che proverai con me questa sera!“ gemeva Franco.

Olga si rivolse a suo marito.

“Franco, amore, fammi vedere come glielo succhi anche tu: lo sai quanto mi eccita! Dai, fate un bel 69!”

Detto fatto!
Ci sdraiamo sul letto e ci avvinghiamo strettamente allacciati in un fantastico 69 omosessuale.
Lui venne sopra di me e prese a cavalcarmi con energia, mi chiavava in bocca penetrandomi fino in fondo alla gola!

Era meraviglioso, un godimento mai provato prima.
Non avrei mai potuto immaginare di provare un piacere così profondo nel sentirmi in bocca il membro di un altro uomo!
Cominciammo a succhiarci reciprocamente con grande passione e libidine, ma lui, ovviamente, era molto più bravo di me, aveva molta più esperienza.

Teneva il mio uccello stretto alla base, lo leccava con dolcezza, poi lo ingoiava e lo sfilava dalla bocca, ogni volta facendomi sussultare dal godimento!
Mentre lo teneva in bocca sentii una lingua leccarmi i coglioni: la puttana di Olga era entrata in competizione con il marito!
Iniziarono un pompino a due bocche da infarto: si passavano il mio cazzo e le palle da una bocca all’altra.
Quel pompino a due bocche me lo fece diventare di marmo.
Sentii la porca rivolgersi al marito.

"Amore, penso sia bello pronto per il tuo culetto, che ne dici?"

"Si! Anche io sono pronto: ho il buchetto che palpita!"

Si alzò e si sdraiò sul letto, Olga gli mise un cuscino sotto i reni per tenere il culo bene in alto, lui si afferrò le gambe sotto le ginocchia e le alzò portandole all'altezza del petto.
Era completamente scosciato, con il buchetto completamente aperto, desideroso di essere riempito!
Il volto di Franco era stravolto dalla eccitazione.

"Vieni tesoro, sfondami come hai sfondato mia moglie! Io e lei ce li dividiamo sempre i cazzi! Vieni, caro, fammi sentire donna, la tua donna! Dai, amore, scopami il culo… fammi godere! Prima ho goduto io nel vederti montare mia moglie, adesso fa godere lei, falle vedere come ti monti suo marito!"


Se vi piace vado avanti.

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