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Il book fotografico - 1


di bird2012
14.04.2019    |    40.444    |    24 9.7
"Attendo anche scambi di opinioni sul genere..."
Il book fotografico

Cap.1


Era da molto tempo che non prendevo più in mano la mia attrezzatura da foto amatore, da quando mia moglie, due anni prima, era venuta a mancare!
Mi ha convinto mia figlia Giulia, con tutte le moine e smancerie che sono solite fare le figlie nei confronti dei padri per ottenere di tutto e di più!
Considerando, poi, che avevo avuto sempre un inconfessabile debole per lei, come molti padri per le figlie, fu facile persuadermi!
Giulia non è figlia unica, ma è gemella di Bruno: come tutti i gemelli tra i due c’è sempre stato un feeling e una intesa eccezionale!
All’epoca avevano 25 anni, entrambi laureati: Bruno viveva nel suo appartamento da single, mentre Giulia da tempo conviveva con Marco, il suo fidanzato!
Io vivevo in compagnia di me stesso… e dei miei ricordi, ma la cosa non mi pesava: ho sempre voluto essere indipendente!

Tutto ciò premesso, Giulia e Marco avevano deciso di sposarsi e mia figlia, ben conoscendo il mio hobby fotografico, mi chiese di farle un book fotografico del giorno prima delle nozze… l’ultimo da nubile!
Tutto il servizio fotografico delle nozze lo avevano commissionato ad una agenzia specializzata, ma quello intimo, nella sua casa, prima del matrimonio, era suo desiderio lo avessi fatto io!
Per i padri è sempre difficile, se non impossibile, non esaudire i desideri delle figlie… e accettai!
Le diedi tutte le indicazioni e il giorno prima del matrimonio la feci venire a casa mia, dove avevo tutto l’armamentario per le riprese e dove vi erano anche tutti i suoi ricordi!

La ritrassi in tutte le situazioni possibili e immaginabili, anche mentre si pettinava e si truccava!
La immortalai anche nella stanza da letto che aveva condiviso con suo fratello gemello: la feci sdraiare sul letto, ad occhi chiusi, abbracciata al cuscino, come era solita fare da giovane, e le chiesi di ricordare qualche momento bello della sua adolescenza!
Volevo che il suo viso assumesse quelle espressioni che devono venire naturali quando si pensa a qualcosa di bello!
Ma la parte più sexy, e veramente di una bellezza unica, fu quando la convinsi a spogliarsi nuda!

“Giulia, tesoro, mi hai chiesto un book fuori dall’ordinario, per cui segui le mie indicazioni: mica ti vergognerai di me, sono tuo padre! Sono certo piacerà anche a Marco: sono immagini artistiche, niente di malizioso… solo un padre che ritrae la figlia nei momenti intimi prima del matrimonio!
Devi immaginare di stare da sola, non pensare alla presenza di tuo padre… e ti verrà tutto naturale!”

Come d’accordo seguitai a darle le giuste indicazioni per farle assumere pose, atteggiamenti ed espressioni adeguate all’argomento da trattare: la giornata prima del matrimonio o, ancora meglio, l’ultima giornata da nubile!!

“Tesoro, fa come ti dico! Spogliati lentamente e cerca di assumere un’espressione più sensuale possibile! Togliti la camicetta… bene… poi la gonna… ecco, molto bene, sei rimasta in reggiseno e mutandine! Adesso prendi gli indumenti intimi che pensi di indossare domani, guardali a lungo e posali sul letto!
Brava!
Adesso viene il momento più delicato: vai davanti lo specchio e togliti il reggiseno… molto bene!

Mentre vedi la tua immagine riflessa accarezzati il seno con entrambe le mani… lentamente… una mano sopra ogni seno… brava… molto bene!
Adesso prendi i tuoi capezzoli tra il pollice e l’indice di ogni mano… sfregali dolcemente… adesso tirali… bravissima!

Adesso sfilati le mutandine… lentamente… solleva una gamba per volta mentre le togli… bravissima!
Hai fatto tutto in maniera molto sensuale, senza volgarità!
Ricordati di pensare a qualcosa di bello affinché il tuo viso assuma un’espressione sensuale e sognante!
Adesso guardati allo specchio, ammira il tuo corpo completamente nudo, accarezzati, sempre lentamente, il seno, la pancia, il pube, le cosce… cerca di assumere una espressione di piacere, come se ti sentissi orgogliosa di essere così bella!
Girati lentamente in maniera lo specchio rifletta anche il tuo fondo schiena… guardalo con ammirazione… fiera di avere un sedere così bello!
Accarezzalo, sempre lentamente… più volte… fai scivolare sensualmente le mani lungo le natiche… su e giù… su e giù!
Bravissima! Sei nata per fare la modella!

Adesso, con la stessa sensualità, indossa gli indumenti del primo giorno di nozze!
Inizia con il reggiseno… brava! Adesso prendi le mutandine, guardale come stessi pensando a qualcosa di piacevole… ora fa come ti dico: sorridi e dà un bacetto sulla pattina… può essere una immagine erotica e nello stesso tempo spiritosa.
Bravissima… ne hai dati addirittura due di bacetti!”

Vedere mia figlia che baciava la pattina delle mutandine che sarebbe stata a contatto della sua fica mi fece ribollire il sangue!
Seguitai con le mie indicazioni!

“Adesso infilatele sempre lentamente… bellissime. Proprio belle mutandine… ti fasciano per bene sia l’inguine che le natiche!!
Adesso viene la ciliegina sulla torta… che manderà ai matti tuo marito quando vedrà la foto e il video!
Mettiti nuovamente davanti allo specchio, allarga un pochino le gambe… fa come ti dico e non ti vergognare: questa è la parte più affascinante e erotica di tutto il video!
Mentre ti mordi le labbra posa la mano sopra la tua intimità e accarezzala dolcemente! Bravissima!!! Brava Giulia, così, con la mano aperta… su e giù… sopra le mutandine… lungo tutta la tua intimità!
Stai assumendo una espressione altamente sensuale mentre ti accarezzi!
Adesso senti! Seguita ad accarezzarti, chiudi gli occhi e morditi il labbro: tuo marito, guardando questa scena, deve pensare tu stia desiderando sia lui che ti accarezza… e andrà fuori di testa!
Dio santo… sei meravigliosa Giulia!”

Seguitai a riprenderla, senza più parlare: ammiravo con il cazzo che mi scoppiava nei pantaloni mia figlia che si accarezzava la fica di fronte allo specchio!
Era una immagine di una eccitazione fantastica, ma non avrei mai immaginato il seguito!
Giulia improvvisamente si girò verso di me, sempre con la mano tra le gambe che si accarezzava!

“Papà, va bene così? E’ questo l’atteggiamento che mi hai chiesto? Credi possa piacere a Marco vedermi mentre me l’accarezzo fantasticando sia sua la mano che mi struscia davanti?”

Mi stava scoppiando il cazzo, ma cercai di mantenere un atteggiamento professionale, per non far trapelare la mia eccitazione!

“E’ proprio quello che volevo: far eccitare tuo marito vedendoti con una mano tra le gambe! Sei bravissima e bellissima! Tranquilla che Marco impazzirà quando ti vedrà! Temo solo gli dispiaccia tu ti stia accarezzando davanti a tuo padre!”

La sua risposta fu disarmante!

“Veramente a me non dispiace affatto! Nel caso dispiacesse a lui il problema sarebbe il suo, non certo il mio! Comunque, eventualmente, sarà compito mio tacitarlo!”

Sentirle dire non le dispiacesse accarezzarsi davanti a me mi fece indurire ancora di più l’uccello!
Pensai avrebbe smesso di accarezzarsi per assumere un atteggiamento normale… invece seguitò ad accarezzarsi lascivamente la fica di fronte a me!
Puntai l’obiettivo contro il suo basso ventre e le feci un primo piano da infarto: forse mi sbagliavo, ma mi sembrò che Giulia avesse allargato ancora di più le gambe per permettere alla sua mano un più ampio movimento!

“Tesoro, ti ho fatto un primo piano da urlo! Tuo marito andrà in estasi quando ti vedrà!” le dissi, ma la sua risposta mi fece fremere!

“Papà… devo confessarti che girare questo video mi sta piacendo molto… superiore alle mie aspettative! Me lo dici tu quando devo smettere di accarezzarmela?”

Deglutii! La situazione stava facendosi abbastanza scabrosa! Risposi con la prima cosa mi venne in mente.

“Perché aspetti te lo dica io?” le chiesi mentre seguitavo a riprenderla in primo piano!

Vidi Giulia allargare ancora di più le gambe e aumentare il ritmo con cui si accarezzava la fica!
Mettendo bene a fuoco notai una macchia scura sulle mutandine: Madonna santa, mia figlia si stava bagnando… era eccitata!
La sua risposta mi fece trasalire.

“Perché se dipendesse da me non mi fermerei… e arriverei fino alla fine!” rispose quasi sussurrando, mentre il suo respiro si faceva sempre più affannoso e la sua mano seguitava ad accarezzarsi con sempre maggior libidine la fica!

Ero fuori di testa!

“Cosa vuoi dire con “fino alla fine”?” le chiesi, temendo la sua risposta.

“Non mi dirai che ignori cosa accade a noi femminucce quando seguitiamo ad accarezzarci senza fermarci! La stessa cosa che succede a voi maschietti se ve lo toccate a lungo! Decidi tu: vuoi che mi fermi o preferisci goderti il finale di tua figlia?”

Non le risposi: non avevo più capacità di intendere e volere!
Con la telecamera seguitavo ad inquadrare, alternativamente, la sua mano sopra la fica e il suo volto eccitato come non mai!

“Dai, ho capito… vuoi vedermi venire! Allora goditi lo spettacolo: immortalami mentre godo! Dai, papà, che ormai non ce la faccio più a tornare indietro: questa situazione è troppo eccitante per fermarmi! Dai, papà: riprendimi per bene mentre me ne vengo!!!”

Mentre la riprendevo, allargò ancor più le gambe per mostrarsi completamente a me in tutta la sua meravigliosa oscenità: con una mano scostò l’elastico delle mutandine dal pube per infilarci dentro l’altra mano e riprese a masturbarsi spudoratamente davanti i miei occhi… non più con la mano sopra le mutandine, ma a pelle… a contatto della sua fica!

Attraverso l’obiettivo ammiravo affascinato e al colmo dell’eccitazione l’indecente movimento della mano sopra la sua fica!
Si stava masturbando in maniera frenetica: si vedeva come fosse eccitatissima e volesse raggiungere l’orgasmo quanto prima!

“Cazzo, papà, sto godendo che è una meraviglia! Quando mi viene voglia di godere mi eccita da morire toccarmela finché non me ne vengo, ma masturbarmi davanti ai tuoi occhi, sgrillettarmi mentre mi riprendi, mi sta mandando ai matti! Oddio mio, quanto godo!!!”

Capii stesse per venire, ma non volevo godesse subito: mi volevo gustare il più a lungo possibile l’eccitante spettacolo di mia figlia che si masturbava!

“Giulia, sei meravigliosa mentre godi! Ti sto riprendendo in maniera fantastica, ma rallenta il movimento della mano, altrimenti te ne vieni troppo presto!
Le scene erotiche devono essere abbastanza lunghe da permettere allo spettatore di gustare per bene la performance della donna!
Ti prego, amore, rallenta: sarebbe veramente un peccato te ne venissi subito!”

Rallentò di molto il movimento della mano dentro le mutandine… e mi fissò con un sorrisetto che potrei dire… da porca… si, da porca!

“Papà, dimmi la verità, guarda che non mi offendo: vuoi che rallenti il mio orgasmo perché ti piace vedermi che mi masturbo… e non vuoi che lo spettacolo finisca troppo presto, vero?! Dovrebbe essere eccitantissimo per un padre vedere la propria figlia che se la tocca, vero?”

Cazzo se era vero, ma come dirglielo? Pensai fosse meglio tacere: se le avessi confessato tutti gli indecenti desideri che avevo provato nei suoi confronti quando era adolescente e la vedevo girare per casa abbastanza discinta, non so come l’avrebbe presa!
Lei seguitò a masturbarsi lentamente, allargando sempre di più le gambe, mentre seguitava a fissarmi e sorridere!

“Papà, non mi dirai che ti vergogni di dirmi che ti eccita guardami mentre mi tocco la fica! Io invece non mi vergogno affatto di dirti che mi sta ribollendo il sangue masturbarmi mentre mi stai guardando! Dai, ti prego, dimmi che ti piace guardarmi: mi eccita ancora di più sentirtelo dire! Ti pregooo… dimmelo che ti eccita guardare tua figlia che si tocca la ficaaa… mi eccita da morireee!!!”

Cazzo! Non avrei mai pensato mia figlia potesse usare un linguaggio così spinto nei confronti di suo padre, ma la cosa non faceva che eccitarmi di più!
Non ce la feci a trattenermi, né a mentire!

“Sì, tesoro, mi piace vederti mentre godi… sei meravigliosa! Dai, seguita, muovi la mano che ti sto riprendendo!!! Dai, fammi vedere come te ne vieniiii!”

Giulia era irriconoscibile: ormai aveva bandito ogni remora, seguitava a masturbarsi spudoratamente la fica davanti a suo padre, esprimendosi con un turpiloquio sempre più spinto!

“Ohhhhhh… sìììììì… guardamiiii!!! Mi sono infilata due dita dentrooo… mi sto chiavandooo…! Dimmi che ti piace sapere che mi sto fottendo con due dita nella ficaaa! Ahhhhhh… papààà… non ce la faccio piùùùùùù!!! Devo venireeeee… devo sborrare o impazziscooo!!!”

Anche io, ormai, avevo perso ogni ritegno: il suo comportamento da porca depravata mi stava mandando ai matti… e mi lasciai andare!!!

“Amore, sei meravigliosa con due dita nella ficaaaa… meravigliosaaa! Daiii… godiii… dai… che mi eccita moltissimo vederti mentre ti fotti! Dai, fammi vedere come sborri davanti a tuo padreeee!!!”

Non glielo avessi mai detto!
Mi fissò con il viso stravolto!

“Papà, ti piacerebbe vedermi meglio? Dimmelo, vorresti vedere di più?”

Rimasi sbalordito dalla sua spudorata richiesta.

“Ma Giulia… cosa stai dicendooo!!” le chiesi meravigliato!
Ma lei sembrava non voler sentire ragioni.

“Papàààà… ti pregooo!!! Vuoi vedermi la fica mentre me la scopo con le dita?”

Capii che non potevamo più tirarci indietro, avevamo entrambi lo stesso desiderio: lei quello di mostrarmi la sua fica, io quello di ammirarla mentre si chiavava!

“Giulia, amore, ti stai rendendo conto cosa stiamo facendo! Siamo impazziti?” cercai di dire

“Sììì, papààà… facciamola questa pazziaaaa! Ma a questo punto facciamola per bene!”

Appena terminò di parlare la vidi sfilarsi le mutandine… il cuore iniziò a battermi all’impazzata!
Allargò le gambe, si piegò leggermente sulle ginocchia scosciandosi completamente e spinse il ventre in avanti: potevo ammirare distintamente la sua fica oscenamente dilatata, con due labbra gonfie da paura!
Una visione paradisiaca!!!

“Papà, riprendimi bene mentre mi infilo le dita dentro!” sussurrò la porcellina.

Non c’era bisogno me lo chiedesse: con la mia telecamera stretta in mano riprendevo tutto quanto fosse possibile!
Inquadrai per bene la sua fica: Giulia cominciò a far scorrere più volte l’indice e il medio uniti lungo il solco della fica, poi li spinse dentro la vagina!
La penetrazione fu seguita da un lungo gemito di piacere!

“Uhmmm!!! Cazzooo… quanto mi piace infilarmi le dita nella fica! Papà, riprendimiiii… goditi lo spettacolo, che comincio a fottermi la fica!”

Ero fuori di me!
Era iniziato tutto con un innocente book fotografico di mia figlia nel giorno prima del matrimonio, e mi ritrovavo a immortalarla mentre si stava fottendo la fica come una troia!
Cominciò un estenuante dentro e fuori da far venire i brividi: affondava le due dita in profondità, le ruotava lentamente dentro la vagina, poi le sfilava, le portava alle labbra e le succhiava con gusto, per assaporare gli umori della sua fica… e poi le infilava nuovamente dentro per seguitare a chiavarsi!

Dire che il cazzo mi stesse scoppiando è puro eufemismo: ero eccitato come non mai, specialmente quando la vedevo succhiarsi le dita imbrattate dei suoi umori vaginali!
Lei capì dal mio sguardo il mio desiderio!
Mi fissò con uno sguardo colmo di libidine!

“Papà, vuoi assaggiare? Vieni, avvicina la bocca!”

Cercai di posizionare la telecamera in modo da inquadrare le mie labbra mentre incontravano le sue dita: quando me le spinse in bocca e sentii il sapore viscido del suo piacere mi andò il sangue in testa!
Le succhiai con gusto e quando le tolse mi leccai le labbra, per dimostrarle tutto il mio piacere!

“Sono felice ti piaccia il mio sapore… dai, facciamo un po’ per uno!”

La porca iniziò un eccitante gioco: si fotteva con lenti, ma profondi, dentro e fuori, poi sfilava le dita colme di umori e le portava alla sua bocca per succhiarle!
Poi se le infilava nuovamente dentro, si chiavava, sfilava le dita e le portava alle mie labbra per farmele succhiare!
Cominciammo ad alternarci a succhiare le dita unte dei suoi umori!
Giulia faceva tutto molto lentamente!

“Papà, ti sei accorto che ho seguito il tuo consiglio? Ho rallentato i movimenti della mia mano dentro la fica: voglio allungare il piacere di questo meraviglioso ditalino!”

Seguitò a fottersi la fica per un bel po’, poi non ce la fece più!

“Papàààààà… sto venendoooo!!! Sììììììììì… Dio mio che goduriaaaaaa!!! Riprendimi la fica mentre sborraaaaaa… le mie dita che mi fottonooooo… aaahhhhhh!!!! Cazzoooo… quanto godooo!!! Papàààà, guardami negli occhi mentre sborrooo!!!”

Per un attimo i nostri sguardi si incrociarono… e fu il momento più esaltante di tutto il pomeriggio: guardavo negli occhi mia figlia mentre se ne stava venendo!!

Poi ripresi la telecamera e feci dei meravigliosi primi piani, passando dalle sue dita che si muovevano freneticamente dentro la sua fica, al suo volto completamente stravolto dai piaceri dell’orgasmo!
Benché fosse venuta, la porcellina seguitò a muovere convulsamente le dita dentro la sua vagina, mentre seguitava a sussurrare!

“Sììì… lo sento… Oddio mio… lo sentooo!!! Sta arrivandoooo!!! Papà, riprendimiiiii… riprendi la fregnaaaa!!! Guarda quanto è porca tua figliaaaaa… non ce la faccio a trattenermiiiiii… sììììììììì… ci sonoooo!!!”

Pensai stesse godendo un’altra volta e puntai l’obiettivo contro la sua fica… ma mi sbagliavo!
Giulia tolse le dita dalla vagina, con entrambe le mani si allargò le labbra della fica e spingendo in avanti il bacino cominciò ad urlare!

“Papààààà… sto pisciandooooooo!!! Sìììììììììììì… Guarda la mia fica come pisciaaaaa!!! Sono una porcaaaaa… ma godooooo!!!”

Dalla fica spalancata partì un getto violento di pioggia dorata che mi mandò ai matti!
Ripensai a quando riprendevo mia moglie sdraiata dentro la vasca da bagno, completamente scosciata come una troia, che dopo essersi masturbata e aver sborrato, seguitava a sgrillettarsi finché la fica non spruzzava in maniera indecente, proprio come stava facendo sua figlia: mia moglie si eccitava enormemente a farsi riprendere mentre pisciava… era proprio una deliziosa porca ed evidentemente Giulia aveva ripreso da lei!
Mentre ripensavo al mio passato dalla fica di Giulia seguitavano a uscire copiosi schizzi, mentre lei mi fissava stravolta dal piacere.

“Papà… ti eccita vedermi pisciare! Ti prego… dimmelooo! Mi eccita da morire sentirtelo direee!!! Ti piace vedere la fica di tua figlie che pisciaaa! Guardala, papà… ancora spruzzaaaa!!!”

Seguitava a tenere le labbra della fica spalancate e dal meato urinario ancora fuoriuscivano dorate gocce di pipì!
Quando ebbe finito di godere le dissi di non muoversi!

“Giulia, tesoro, allarga le cosce più che puoi e spingi in avanti la fica: voglio farti un primo piano da urlo!”

Mentre lei eseguiva le mie indicazioni mi sdraiai davanti a lei e diressi l’obbiettivo della telecamera tra le sue cosce: una visione da infarto!
La sua fica, completamente fradicia dei suoi umori, gocciolava oscenamente imbrattando in maniera indecente il pavimento sotto di lei!
Dopo un po’ si rinfilò le mutandine… sopra la fica sbrodolata: evidentemente le piaceva sentirsi l’umido della sua sborrata tra le cosce!

Dopo mi venne vicino con una espressione seria!

“Scusa, papà, se mi sono lasciata andare oltre il consentito, se mi sono comportata da svergognata per essermi masturbata davanti a te, ma ho cominciato ad eccitarmi appena hai iniziato le riprese: è una stupenda sensazione sentirsi davanti l’obiettivo… come volesse carpire i tuoi pensieri!
L’eccitazione è andata man mano aumentando da quando hai cominciato a farmi spogliare ed accarezzare il corpo… poi è arrivato il colpo di grazia!
Quando con la tua voce mi hai chiesto di mettermi la mano tra le gambe e accarezzarmi sensualmente non ci ho visto più: il sangue mi è salito in testa e non sono riuscita più a fermarmi!

Devi sapere che sono molto calda, mi eccito facilmente e mi piace moltissimo masturbarmi: quando raggiungo certi limiti di eccitazione perdo il lume della ragione, perdo ogni controllo, ogni freno inibitore, devo assolutamente venire, devo godere per scaricarmi, altrimenti mi sento male! Papà, in quei momenti sarei capace di tutto: sarei pronta ad allargare le cosce per farmi penetrare dal primo uccello avesse desiderio di scoparmi!
Unisci tutte queste cose e capirai il mio comportamento!

Ti chiedo ancora scusa, anche per averti coinvolto in questo mio momento di debolezza: tu non avresti mai osato mancarmi di rispetto, è stata solo colpa mia! Quando mi hai detto che ti eccitava da morire vedermi mentre mi masturbavo non ci ho visto più: ho sentito un desiderio irrefrenabile di farti vedere la mia fica mentre me la fottevo con le mani… per poi farti vedere mentre me ne venivo!
Papà, ti rendi conto che quando raggiungo certi livelli di eccitazione non connetto più e in quel momento, se solo tu avessi voluto, ti saresti potuto chiavare tua figlia? Io non solo non mi sarei opposta, ma mi sarei concessa a te con tutta me stessa, senza se e senza ma, e mi sarei goduto il tuo cazzo completamente fino alla fine… facendoti sborrare dentro la fica di tua figlia!”

Non so come non mi sia sborrato nei pantaloni: il pensiero mi sarei potuto chiavare mia figlia, il mio desiderio sessuale di quando era una giovane fichetta, e rimanere dentro la sua fica mentre il mio cazzo schizzava, mi stava togliendo il lume della ragione!
Giulia seguitò a parlare!

“Papà, non ho scuse, spero tu possa perdonarmi: non vorrei pensassi di avere una figlia depravata che se la mena davanti al padre!!!
Papà, ovviamente vorrei questo rimanesse tra noi due: un simpatico intermezzo boccaccesco tra una figlia super eccitabile dalla venuta facile e il suo papà che la riprende!! Sarebbe difficile poter spiegare che me ne sono venuta davanti a te mentre mi facevi il book fotografico! Comunque…”

Rimase in silenzio, mi fissava e sorrideva!
Che voleva intendere con “comunque”?
Ricambiai il suo sguardo.

“Comunque?” le chiesi.

Avvicinò le labbra al mio orecchio e ciò che mi disse mi sconvolse… positivamente!

“Volevo dirti che, comunque, è stata una delle più belle e soddisfacenti sborrate della mia vita: un orgasmo di una eccitazione unica, non ho mai goduto tanto, non finivo mai di sbrodolare!”

Me la sarei voluta mangiare di baci, ma mi trattenni!

“Tesoro, sono lusingato tu abbia goduto così tanto, ma tranquilla: sarà il nostro piccolo segreto! Comunque sappi che non mi scandalizzo se vedo mia figlia masturbarsi: hai ripreso da tua madre, anche lei adorava giocare con la sua passera mentre la guardavo!
Comunque credo che da parte tua ci sia un errore di valutazione per quello che è accaduto: tu mi chiedi di perdonarti… io invece voglio ringraziarti!

Ti rendi conto che mi hai donato momenti irripetibili di una eccitazione fantastica che ormai avevo dimenticato?
Mi hai fatto partecipe dei tuoi desideri mostrandoti a me nel momento più intimo possa avere una donna: quello di masturbarsi e godere per soddisfare la sua voglia di piacere!
Mentre riprendevo la tua mano che si muoveva freneticamente tra le labbra della tua fica, quando mi hai detto che ti eri infilata due dita dentro e quando mi hai detto che ti eccitava sapere che mi piaceva guardarti mi è andato il sangue in testa!

Poi il colpo di grazia: le tue parole seguiteranno a rimbombarmi nella mente per sempre!!!
Mi hai chiesto se volevo vederti meglio: poi ti sei sfilata le mutandine, quelle che domani avrebbe dovuto sfilarti tuo marito, e ti sei scosciata mostrandomi la tua fica gocciolante di umori!
Poi l’apoteosi: ti sei infilata le dita dentro e mi hai chiesto di riprenderti mentre ti chiavavi!

Credo ripenserò all’infinito quel momento: tu scosciata, la tua fica gonfia di desiderio, le tue dita che ci frullavano dentro, per poi entrare nella mia bocca per farmi gustare il sapore della tua fica!
E poi il meraviglioso momento del tuo orgasmo, la cosa più esaltante possa accadere a una donna che sta godendo!
Hai sborrato guardandomi negli occhi, senza timori, senza pudore, mentre la tua fica sbrodolava tutto il suo piacere!!!
Ed io dovrei perdonarti per tutto questo piacere che mi hai donato?
No! Ti ringrazio… perché mi hai fatto sentire ancora vivo!”

Rimasi qualche attimo in silenzio, poi le sorrisi!

“Ovviamente se qualche altra volta volessi deliziarmi facendomi assistere mentre ti dai piacere non hai che da chiedere!” e cominciai a ridere delle mia battuta!

“Papà, avviso ai naviganti! Cerca di non farmi più eccitare come oggi… altrimenti saresti costretto a chiavarmi!” e sorrise anche lei, ma non capii se anche la sua fosse una battuta!

“Giulia, ovviamente la mia è solo una battuta: come hai detto tu è stato solo un meraviglioso intermezzo tra padre e figlia, un pomeriggio di pazzie che rimarrà indelebile nella nostra mente… e che dovrà rimanere un nostro segreto!
Ma adesso non pensiamoci più e terminiamo le riprese … quelle serie! L’intermezzo erotico lo tolgo e te ne faccio un video a parte… così puoi ammirarti e vedere quanto sei bella e seducente quando godi!”

Alla fine le promisi di darle il book fotografico, con le foto e il video, il giorno dopo: se lo sarebbero gustato con calma durante la luna di miele insieme al marito!
Mi salutò dicendomi che avrebbe trascorso la serata con il suo amato fratello, anche suo testimone alle nozze, ed altri loro amici!

Feci un bel video, con la musica di sottofondo appropriata, da cui ripresi le migliori immagini, quelle più sensuali, per farne anche ottime foto a colori!
Ero contento di me, avevo fatto un buon lavoro!
Il giorno dopo, al momento opportuno, donai loro il book fotografico, nella speranza fosse di loro gradimento!
A mia figlia, un momento in cui eravamo lontani da occhi indiscreti, diedi di nascosto il video con la sua masturbazione!

“E’ venuto un video stupendo, eccitante come non mai!” le dissi quasi sussurrando.

“Papà, hai ripreso tutto? Anche quando mi infilavo le dita dentro e poi ce le succhiavamo?”

“Sì, amore, ho ripreso tutto nei minimi dettagli: c’è anche un primo piano da urlo della tua fica che grondava umori!”

La vedevo fremere!

“Dimmi: mi hai ripreso anche mentre pisciavo?”

“Sì, amore! E’ una delle scene più eccitanti!”

“Cazzo santo: non vedo l’ora di rivedermi per spararmi un ditalino da urlo!” sussurrò! Poi mi prese una mano e me la strinse.

“Papà, posso farti una domanda intima?”

“Certo, tesoro, perché no?”

Mi strinse ancora di più la mano!

“Dimmi: ti sei eccitato nel rivedermi nel video?”

Ricambiai la sua stretta alla mano.

“Vuoi la verità?” le chiesi.

Altra stretta…

“Sì… ti prego… voglio saperlo!”

“Sì, tesoro, moltissimo! Mentre montavo il video e ti ho rivisto in certe pose estremamente eccitanti mi è andato il sangue in testa… e devo dirti che non ho resistito!”

Vidi i suoi occhi brillare.

“Dio mio! Non mi dirai che… ti prego… voglio saperlo! Te lo sei preso in mano mentre mi guardavi?”

La sua volgarità mi faceva impazzire! Da una parte mi vergognavo, dall’altra desideravo sapesse!

“Giulia, scusa, ma questa volta sono stato io a non farcela… e mi sono lasciato andare: mi sono masturbato e me ne sono venuto, ammirando estasiato le tue immagine così belle ed erotiche!”

Mi abbracciò!

“Ti prego, dimmelo: hai sborrato parecchio mentre fissavi le mie dita che fottevano la mia fica?” mi sussurrò con voce seducente!

Dio santo, mia figlia si dimostrava sempre più porca… ed io non volli essere da meno!

“Sì, amore, è stata una sborrata colossale: il mio cazzo non finiva mai di schizzare!
Più me lo menavo come impazzito, mentre mi godevo il tuo comportamento da porcellina, più lui seguitava a spruzzare senza sosta… schizzi su schizzi… avresti dovuto vedere come zampillava la sborra dalla boccuccia della cappella! Lo sperma mi è colato lungo tutto il cazzo, arrivando a coprirmi abbondantemente anche le palle! Sono certo che se avessi visto i miei genitali completamente imbrattati di sborra ti saresti eccitata enormemente!”

“Uhmmm! Dio santo: sarebbe stata una meraviglia poterti stare vicino e gustarmi la visione del tuo cazzo che zampillava sborra! Papà, non puoi capire le sensazioni io stia provando sapendo che hai sborrato mentre ammiravi la mia fica!
Ti prego, papà, voglio saperlo: mentre te ne venivi, hai sentito il desiderio di schizzare dentro la mia fica? Dimmelooo… voglio sapere se mio padre avrebbe desiderato sborrarmi dentrooo!!!”

Non volevo mentirle!

“Sì! Mentre stavo venendo ho fantasticato di avere il cazzo dentro la tua fica e riempirla di sborra!” le sussurrai

“Ti prego, papà… non dirmi altro… ti prego… che sto impazzendo dall’eccitazione!
Ricordati che mica scherzavo quando ti ho detto che se mi fai eccitare ancora non riuscirò più a frenarmi: te lo farò mettere dentro e dovrai scoparmi fino a farmi godere tra le tue braccia… e dovrai sprizzarmi dentro tutto il tuo sperma!
Ti prego, papà, non dirmi più niente… altrimenti devo andare in bagno… a spararmi un ditalino il primo giorno di nozze e dedicarti tutto il mio orgasmo!!!”


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