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Voglia di triangolo - 13


di bird2012
14.07.2015    |    17.435    |    2 9.6
"Ma cosa intendi per molto amici?” “Veramente fino all’altro anno amici normali, ma in un anno sono cambiate molte cose e poi è un bell’uomo, affascinante..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 13




Luciano cominciò a darci dentro di santa ragione: vedevo il suo ventre colpire con forza il culo di Claudio che gemeva e ansimava come mai tra le mie braccia.
Lo sentivo mormorare dolci frasi di piacere.

“Mi sta inculando! Dio santo, io mi fotto la moglie e lui mi incula! Mi piace da morire! Si, cazzo, si, mi piace prenderlo nel culo!”

Anche Luciano cominciò a manifestare il suo gradimento.

“Dio santo Claudio, che buchetto di culo caldo che hai, sembra la fica di una donna! Mi piace incularti, si, mi piace! Ma non rimanere fermo, continua a scoparti Franca, falla godere mentre ti faccio il culo!”

Claudio seguì le indicazioni del suo amico: riprese a chiavarmi, mentre il suo culetto veniva profondamente deliziato dal cazzo di Luciano.

Ora che Claudio ce lo aveva tutto dentro, riprese a muoversi lentamente dentro la mia fica per non perdere contatto con il cazzo di Luciano: sintonizzò perfettamente i due movimenti, quello dentro di me con quello del cazzo che lo stava inculando. Mi scopava e veniva inculato, senza perdere né la fica né il cazzo!

Presto prendemmo il giusto ritmo: i possenti colpi di Luciano nel culo di Claudio si ripercuotevano sul suo uccello e da qui dentro la mia fica.
Mi sembrava di esser scopata da tutti e due insieme!
Era veramente una sublime scopata, coronata da una meravigliosa inculata.
Poi mi dedicai completamente a Claudio.

“Tesoro mio, lo sento quanto stai godendo, quanto ti piaccia prenderlo nel culo, sentire quel cazzo caldo e duro che ti riempie l’intestino, che ti apre sempre di più il tuo adorabile buchetto! Sei proprio un dolce porco: non solo sbavi per la mia fica, ma ora ti gusti anche l’uccello di mio marito!
Ora sarai anche il suo amante e da come ti sento vibrare tra le mie braccia penso lo chiamerai spesso per farti fottere il culetto! Sto pensando alla tua dolce fidanzata: chissà che espressione farà quando ti vedrà a pecora a gustarti la verga di mio marito!”

Tra un ansimare e un gemito, Claudio riuscì a parlare.

“Franca, amore, hai ragione: non lo avrei mai creduto! Non avrei mai pensato potesse piacermi così tanto scoparti, essere dentro la tua fica e contemporaneamente sentire il cazzo di Luciano che mi fotte il culo! Penso non possa esserci piacere più completo per un uomo: provare entrambi i piaceri, da maschio attivo e da maschio passivo! Per me, inoltre, è ancora un piacere maggiore poiché mi trovo in mezzo a voi due, marito e moglie!”

Luciano aveva sentito tutto, e anche lui disse la sua, mentre seguitava a pompare il culo di Claudio.

“Non dimenticate il godimento che sto provando io: un piacere sia fisico che mentale! Mi sto inculando l’uomo che si sta fottendo mia moglie, tutti e tre uniti in un amplesso di una perversione unica!
Penso che ogni colpo che infliggo nel culo di Claudio si ripercuote, tramite il suo cazzo, nella fica di mia moglie e la cosa mi sta mandando ai matti: è come se nello stesso istante mi inculassi Claudio e mi scopassi mia moglie!”

Le parole di Claudio e quelle di Luciano avevano mandato la mia eccitazione alle stelle!
Godevo come una pazza: implorai i miei amanti di non venire.

“Vi prego, non venite, è troppo bello questo delizioso trenino! Se lo desiderate riposatevi un pochino, ma non godete!”

Per fortuna la prima sborrata dei miei maschietti li rendeva belli resistenti.
Dopo un po’ fu Luciano che, sfilatosi dal culetto di Claudio, ci invitò a cambiare.
“Claudio, spero tu non voglia fare un torto al culetto di mia moglie! Ti assicuro che il mio amore ti desidera molto anche di dietro!”

Io confermai i miei desideri.

“Si, Claudio, dai, mettimelo nel culo, dai facciamoci una doppia: vi voglio tutti e due dentro di me! E’ la posizione che amo di più, essere in mezzo a voi due, i miei uomini: sentirmi contemporaneamente la vostra donna, sentirmi amata, desiderata e posseduta da te e da mio marito!”

Luciano si era già sdraiato supino, con il suo cazzo favolosamente eretto: il piacere di incularsi Claudio lo aveva reso un più che appetitoso paletto di carne.
Gli montai sopra, a cavallo, e mi penetrai: ondeggiai un po’ il bacino sopra il suo ventre per assestarmi bene il cazzo nella fica, poi gli andai sopra con tutto il mio corpo, lo abbracciai come si può abbracciare l’uomo della propria vita e cominciai a cavalcarlo lentamente, su e giù, su e giù, per godermi ogni centimetro del suo adorabile cazzo dentro le pareti della mia vagina.
Ci baciammo: il nostro era un bacio diverso dagli altri, era un bacio che univa passione e amore.

“Franca, amore, perché ti amo ogni giorno di più?” mi sussurrò dolcemente.

“Perché vuoi ricambiare il grande amore che ho io per te!” gli risposi, mentre contraevo con forza la vagina intorno al suo cazzo.

“Oddio mio, me lo stai strizzando! La tua fica me lo sta mungendo!”

“Si, tesoro, voglio farti un pompino con la fica!”

Spinsi con forza il ventre contro il suo per infilarmi completamente l’uccello dentro e cominciai a contrarre ritmicamente i muscoli pelvici: in questa maniera le pareti vaginali strizzavano dolcemente l’uccello del mio amore.
Mentre ero intenta a deliziare mio marito, sentii la cappella del cazzo di Claudio percorrere lo spacco del culo,

“Amore, Claudio sta bussando insistentemente all’altra porta di ingresso: vuole partecipare attivamente alla nostra festa: che dici, lo faccio entrare?”

“Credo sia doveroso invitare un amico: non vorresti mica lasciarlo fuori di casa! In fin dei conti dove si scopa in due si può scopare anche in tre!” rispose ridendo Luciano.

La mia risposta fu più che eloquente.

“Ma non ci penso neanche lontanamente di lasciarlo fuori!” sussurrai sensualmente, mentre con entrambe le mani mi ero allargata al massimo le natiche: stavo offrendo senza alcun ritegno il buco del culo al mio amante!

“Claudio, tesoro, vieni, io e mio marito ti invitiamo a partecipare: sei il benvenuto!”

Sentii la cappella di Claudio centrare subito il buchetto e le sue mani afferrarmi saldamente i fianchi: la mia rosellina, ampiamente allenata, si aprì dolcemente sotto la spinta del mio amante.
Cominciai a gemere come una maiala mentre sentivo la verga scivolare lungo le pareti anali.
Mi era entrato quasi più della metà, quando Claudio lo affondò completamente con un colpo secco.
Mi sentii piena, la dolce sensazione che provo ogniqualvolta un cazzo mi entra completamente nel culo, una sensazione unica… adoro farmi inculare!
Urlai di piacere.

“Si, così, Claudio, dammelo tutto! Inculami forte, sfondamelo!
Luciano, amore, questo porco di Claudio me lo ha infilato tutto, si sta inculando tua moglie! Amori miei, vi ho tutti e due dentro di me! Mi state possedendo entrambi! Sono vostra, vostra… amatemi!”

Affondai il viso sulla spalla di Luciano e chiusi gli occhi, per gustarmi completamente quei due cazzi che mi stavano scopando e inculando.
Luciano mi sollevò leggermente il bacino, e incominciò a pomparmi da sotto con colpi lenti e profondi: quando mi era tutto dentro sentivo la cappella sfregarmi deliziosamente l’utero.
Claudio, invece, affondava prepotentemente dentro il mio intestino: da come mi stava fottendo il culo percepivo la sua grande passione per me.
Sentivo il suo cazzo vibrare duro dentro il mio culo e la cosa mi entusiasmava.

Io ero ferma, con il bacino sollevato e il culo inarcato, per facilitare i movimenti dei miei amanti: erano loro che mi stantuffavano con un sincronismo fantastico.
Uno dentro, l’altro fuori, uno dentro e l’altro fuori, poi entrambi dentro e poi entrambi fuori e poi ancora tutti e due dentro, con i cazzi completamente affondati nel culo e nella fica! Urlavo come un’ossessa.

Cominciai a contrarre ritmicamente sia la fica che il buchetto del culo intorno a quei due meravigliosi cazzi che mi stavano dando tanto piacere.
I miei maschietti gradirono come non mai.

“Si, si! Stringi il culo, dai, è stupendo! Stringi il culo!” gemeva Claudio.

“Dio quanto sei puttana, amore! Non hai pietà dei nostri cazzi!” mormorava Luciano.

Ero fuori di me dal godimento: mi sentivo in estasi!
Era ancora una volta la riprova che il mio massimo piacere lo trovavo nel farmi possedere contemporaneamente davanti e dietro da mio marito e da un altro maschio: con due cazzi raggiungevo il parossismo sessuale!
Manifestai questo mio convincimento ai miei due adorabili amanti.

“Luciano, Claudio, mi state facendo impazzire! Sempre insieme, vi voglio sempre insieme, nel culo e nella fica… sempre insieme!”

Seguitarono a fottermi davanti e dietro ancora per un bel po’ di tempo, poi sentii Claudio sfilarsi dal culo e appuntare il cazzo sulla fica, dove già c’era mio marito.
Io e Luciano capimmo subito cosa Claudio avesse in mente: in fin dei conti era il desiderio che avevo esternato proprio io… prendere tutti e due i loro cazzi nella mia fica!

“Bravo Claudio, sei un angelo! Ti sei ricordato del mio desiderio! Dai, vieni dentro di me insieme a mio marito: la mia fica saprà accogliervi entrambi con immenso amore!”

Luciano si fermò per facilitare l’operazione di Claudio ed io mi aprii con entrambe le mani la fica più che potevo per fargli spazio dentro di me.
Claudio cominciò a spingere lentamente: la mia fica si dilatò più che poteva per accogliere il secondo visitatore.

“Franca, ti faccio male?” mi chiese premurosamente Claudio.

“Un po’, ma seguita, non ti fermare! Sento che la mia fica è capace di ospitare anche te! Dai, spingi! Voglio anche il tuo oltre quello di mio marito! Dai, che sento di farcela!”

Superammo le difficoltà iniziali: io seguitavo ad allargarmi la fica più che potevo, lui seguitò a spingere sempre con più determinazione.
Piano piano cominciai a sentire che mi entrava dentro.
Persi il lume della ragione.

“Claudio, dai, che sta entrando! Lo sento, si sta facendo strada! Dai, che ci sei! Spingi… spingi… Dio santo, eccolo, è entrato! Seguita a spingere, non ti fermare! Spaccami la fica, ma dammelo tutto!”

Lo sentii scivolare completamente dentro… a stretto contatto con il cazzo di mio marito.
La mia fica scoppiava, ma si era comportata egregiamente: benché fosse la prima volta era stata capace di accogliere dentro di lei due cazzi in maniera completa, fino alle palle.
Seguitai a smaniare.

“Mi siete dentro, tutti e due nella fica! Ho il ventre pieno di voi! Scopatemi, scopatemi, non fermatevi più!

Mi scoparono come non ero mai stata chiavata in vita mia: mi allargarono la fica in maniera spaventosa e riuscii ad avere due orgasmi quasi consecutivi!
Ogni donna dovrebbe provare questa fantastica esperienza: due cazzi nella fica che ti fottono ti tolgono i sentimenti!
Ero spossata, stravolta dal piacere, eppure, avvinghiata a mio marito, seguitavo a godermi quelle due verghe che mi stavano devastando la fica… in attesa di sentirli esplodere dentro di me!

I due adorabili maiali si dettero la voce e fecero in modo di venirsene insieme: quella doppia sborrata dentro la mia fica, di mio marito e del mio amante, mi fece raggiungere il parossismo sessuale!

Quando tolsero i loro cazzi sentii lo sperma tracimare dalla fica: la sborra mi colava lungo le cosce senza soluzione di continuità!
Ero sfinita, fisicamente e psichicamente: i miei adorabili maschietti mi avevano sfondato la fica e il culo per più di un’ora!
Ero stremata, ma completamente sazia e consapevole di avere goduto come non mai!

Ebbi ancora la forza di dare loro piacere: li spompinai per bene, succhiai golosamente tutta la sborra che ricopriva i loro cazzi, assaporai con gusto il loro nettare e glieli pulii completamente, come deve fare una vera porca che si rispetti con i propri amanti!

Tutti e tre abbracciati ci dirigemmo in camera da letto: il pensiero di trascorrere tutta la notte in mezzo ai miei due maschi, con i loro corpi nudi a stretto contato con il mio, mi fece pensare che ancora non fosse finita! No, ne ero certa: con mio marito e Claudio accanto a me avrei certamente avuto una notte movimentata!

Andai in bagno, ma solo per rinfrescarmi e fare pipi: non mi sciacquai la passera, mi piaceva sentirmela piena di sperma.
Poi mi misi a letto in attesa dei miei amanti, anche loro andati in bagno, e spensi la luce: la stanza piombò nel buio più totale.
Mentre ad occhi chiusi ripensavo alla splendida serata, li sentii entrare in silenzio e poi sdraiarsi accanto a me, ai miei lati.

Nel buio e nel silenzio non riuscivo più a discernere l'uno dall'altro, sentivo mani che mi accarezzavano, bocche che mi baciavano, leccavano, succhiavano, due cazzi che si strofinavano contro le mie cosce, ma non sapevo più chi fosse mio marito e chi il mio amante e la cosa mi intrigava moltissimo.

Piano piano ci addormentammo, ma non saprei quanto durò il sonno.
Fui svegliata da un movimento sussultorio del letto: li per li nel dormiveglia non realizzai subito cosa fosse.
Ma poi i gemiti, i lamenti, i respiri affannati e le parole mi chiarirono la situazione: Claudio si stava inculando mio marito!
Sentii subito salirmi l'eccitazione, ma rimasi in silenzio: volevo fargli vivere quell'intenso e meraviglioso momento della loro intimità ignorando fossi sveglia.
Parlavano a voce bassa quasi sussurrando per non svegliarmi.

“Dio santo che gusto! Dimmi Luciano ti piace come ti inculo?”

“Si, moltissimo! Affondamelo tutto dentro, mi piace sentire il contatto del tuo ventre contro le mie natiche! Claudio, è stato bellissimo incularti mentre eri nella fica di mia moglie ed ora è stupendo sentirti dentro di me: credo ripeteremmo spesso questo splendido giochetto!”

“Ne sarei felice! Uhmmm! Luciano vuoi ti venga nel culo?”

“No, finisci dentro Franca, voglio sentirvi mentre la riempi ancora! Tra un poco la svegliamo, le facciamo la sorpresa di vedermi inculato e poi voglio sentirvi fare l'amore come due appassionati amanti. Io mi segherò sentendovi godere.”

A quel punto decisi di intervenire.

“La sorpresa me l'avete già fatta, bastardi figli di puttana! Vi state inculando come maiali e mi tenete fuori dal gioco!”

Ovviamente parlavo in tono scherzoso.
Mi girai verso i loro corpi: nel buio fitto della stanza e con gli occhi ancora mezzi chiusi non riuscivo a scrutare i loro corpi.
Allungai la mano e sentii una schiena, completamente distesa, scesi con la mano e arrivai sul culo: lo sentii alzarsi e abbassarsi ritmicamente.
Capii che Claudio era sdraiato sopra mio marito, che stava a pancia sotto, e lo stava inculando di brutto: i gemiti di Luciano ne erano una prova inconfutabile!
Mi risentii, sempre con tono scherzoso.

“Luciano, sei un figlio di puttana che non mantiene le promesse: questa notte doveva essere solo mia e di Claudio, perché ti sei intromesso? E tu, Claudio, preferisci di più il buchetto del culo di mio marito a quello mio?

“Scusa amore, però mi sembrava doveroso ricambiare il piacere che mi ha dato Claudio facendosi inculare!”

“Ok, sei perdonato, però adesso se permetti mi riprendo il cazzo che mi spetta!
Claudio esci da Luciano e vieni da me!”

Allargai subito le cosce.

“Dai vienimi sopra!”

Nel buio totale sentii il suo corpo adagiarsi sopra al mio e il suo cazzo infilarsi malandrino nuovamente nella fica.
Mentre mi entrava lo accolsi con gioia.

“Bentornato a casa, cazzo adorato!”

Appena mi entrò dentro sentii Claudio esprimere la sua meraviglia.

“Uhmm! Cazzo! Hai ancora la fica colma di sborra! Sento il cazzo immerso in un lago di sperma!”

“Si, tesoro, mi sento più puttana con la fica piena e spero la cosa non ti disturbi.”

“Affatto, Franca: più ti sento puttana più mi attiri!”

Volli eccitare al massimo mio marito: mi rammentai quanto si fosse eccitato al gioco del cornuto.

“Dai Claudio fai sentire al mio maritino cornuto come si sbatte una moglie puttana e insoddisfatta!
Al porco piace sentirmi gemere e contorcermi sotto i colpi di un cazzo degno di tale nome: prima mi avete preso in coppia, ma ora sono solo tua! Dai fammi sentire quanto mi desideri! Dai, montami, fammi sentire una zoccola davanti al mio cornuto!”

Iniziò una cavalcata da sogno: Claudio prese a sfondarmi la fica da vero stallone!
Anche lui partecipò al gioco del cornuto!

“Luciano, guarda un pò come mi monto la tua mogliettina! Ha la fica che le bolle: da quanto è che non le fai assaggiare il cazzo? Ma adesso ci penso io: te la fotto per bene e te la lascio con la fica slabbrata! Cornuto, senti come gode la puttana, se lo sta gustando il mio cazzo!”

In effetti stavo gemendo e ansimando come una maiala: i potenti colpi di cazzo ne ventre mi stavano veramente facendo godere!
Inoltre sentivo il braccio di mio marito, a stretto contatto del mio corpo, muoversi convulsamente: il mio amore si stava segando alla grande mentre mi sentiva fottere con Claudio!

Sentii arrivare un altro dolce orgasmo: avevo perso il numero!
Ero nuovamente fuori di testa, stavo smaniando e mi rivolsi al mio amato cornuto.

“Luciano, Claudio ti sta fottendo tua moglie! La sta facendo sborrare! Anche lui viene… dentro di lei! Luciano, dolce cornuto mio, ti fotte la moglie... e tua moglie godeee! Cornutoo... tua moglie gode... sborraaa!"

Me ne venni urlando come impazzita.
Sentii Luciano sobbalzare sul letto: capii che anche lui stava venendo!

“Si! si! Fottila! Fottimi la moglie… e riempile la ficaaa!” mugolava quasi delirando.

Sentii i suoi schizzi sulla coscia, stava dirigendo il suo piacere verso di me.
Poi sentii anche gli schizzi di Claudio: ma i suoi erano diretti dentro il mio ventre!
Il mio spasimante mi stava riempiendo nuovamente!
La mia povera fica non sapeva più dove mettere la sborra!
Claudio, mentre mi veniva dentro, mi baciava e mi mordeva le labbra come fosse impazzito.

“Franca, amore, è la prima volta che ti vengo dentro da solo! Adesso si che ti sento anche mia!”

Mentre avevo ancora l’uccello di Claudio nella fica che mi donava gli ultimi spruzzi di sperma, mi girai verso Luciano e lo baciai.

“Amore, ti amo! Spero la tua moglie puttana ti abbia soddisfatto: devo confessarti che Claudio mi fa godere molto, specialmente quando mi viene dentro! Ha uno sperma molto caldo, è una vera meraviglia sentirmi riscaldare la fica con i suoi spruzzi!”

“Si, tesoro, ho sentito con che vigore e passione ti ha montato: il tuo cornuto ha goduto come non mai nel sentirvi fottere strettamente avvinghiati uno con l’altra! Abbiamo trovato un valido amante!”

Ci addormentammo tutti e tre, strettamente abbracciati, con me in mezzo a loro due: non volevano proprio lasciarmi andare quei due monelli!”

La mattina fui svegliata dai loro baci e dalle loro intime carezze, ma questa volta li fermai.

“Ragazzi, fate i bravi, altrimenti ci ricoverano in un reparto di rianimazione!”

Ridemmo allegramente alla mia battuta.
Ci facemmo una lunga doccia ristoratrice, ovviamente tutti e tre insieme, e preparai loro una abbondante e sostanziosa colazione.
Mentre ero in cucina mi venne una folgorante idea.
L’espressi subito mentre facevamo colazione.

“Senti, Claudio, sai che tra un paio di settimane noi andiamo in ferie per una ventina di giorni al mare, dove andiamo ormai da molti anni.
Ignoro quali siano i progetti tuoi e della tua fidanzata, ma perché non venite anche voi insieme a noi? Non pensi che stando venti giorni insieme, nello stesso albergo, al mare, trascorrendo le serate in locali particolarmente intimi che conosciamo bene, in cui si ballano esclusivamente balli lenti, sarebbe molto più facile creare la giusta atmosfera per sedurre Rosy? Che ne dici?”

Anche Luciano fu concorde con la mia idea.

“A me piacerebbe molto, per ovvi motivi, ma devo sentire Rosy. Ma poi non è tardi per prenotare?” rispose Claudio.

“No, nessun problema: sono molti anni che andiamo allo stesso Hotel, siamo molto amici del proprietario per cui siamo certi vi troverà una ottima sistemazione!”

Claudio mi guardò con un sorrisetto malandrino.

“OK, sento Rosy e poi vi dico. Ma cosa intendi per molto amici?”

“Veramente fino all’altro anno amici normali, ma in un anno sono cambiate molte cose e poi è un bell’uomo, affascinante e anche single, almeno fino allo scorso anno: quasi quasi ci faccio un pensierino! Che ne dici Luciano? Me lo scopo?”

E mi misi a ridere.

“Amore, tu sei capace di questo ed altro!” ribatté prontamente Luciano.

“Hai ragione tesoro: voglio sperare che Claudio e la sua fidanzata diventino la nostra coppia di amanti fissa, ma bisogna che trovi anche qualche altra alternativa.
Mi sono resa conto che non mi piace la monotonia, la mia fichetta e il mio culetto desiderano sempre qualcosa di nuovo.

“Amore, sai benissimo che hai carta bianca: accetto e condivido qualunque tuo desiderio! Certo sarebbe intrigante fare un terzetto con il padrone dell’Hotel!” disse mio marito.

“Non mi lascerete mica fuori! Mi invitate e poi scopate con gli altri?” rise Claudio.

“Tranquillo tesoro, ce ne sarà per tutti: ti prometto che in quei venti giorni, trasformerò la tua timida fidanzata nella più spudorata delle puttane! Magari faccio scopare anche lei da Nico, il padrone dell’Hotel, purché, ovviamente, tu sia d’accordo!”

Vidi i suoi occhi brillare.

“Ripeto ciò che ha detto Luciano: hai carta bianca! Voglio Rosy a tua immagine e somiglianza: una puttana che più puttana non si può!”

Uhmmm! Il complimento mi procurò un dolce brivido lungo la schiena!


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