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Caro diario - 6


di bird2012
10.05.2016    |    32.081    |    7 4.1
"Caro diario Cap..."
Caro diario

Cap.6



Il sabato mattina, prima di andare all’Università, andai in cucina per salutarla.
L’abbracciai… e le misi una mano tra le gambe!
Sapevo di trovarla senza mutandine e la cosa mi inebriava.
La porca, come sempre, allargò le cosce e cominciò a dondolare il bacino per strofinare la fica contro le mie mani.

“Bravo, amore di mamma, accarezzami un po’ prima di uscire: lo sai che la mia fica ha sempre bisogno di coccole!
Ricordati che questa sera viene tuo zio e non so se avremo possibilità di scopare, comunque cerco di indossare qualcosa che faciliti qualche tua deliziosa carezza mentre lui non ci guarda!”

“Va bene, tesoro, sarà ancora più eccitante metterti le dita dentro la fica mentre lui è in un’altra stanza!”

“Bravo, mi hai fatto venire un’idea per poter trascorrere una serata all’insegna dell’erotismo! Approfitterò di ogni momento opportuno per chiamarti e farti venire da solo: tu fatti trovare pronto per giocare con me! Ovviamente chiamerò anche lui per aiutarmi e non dare nell’occhio! Dai, tesoro, che ci divertiremo!”

La sera quando tornai a casa e mi venne ad aprire pensavo di svenire: mamma si era messa splendidamente in tiro!
Era andata dal parrucchiere e dall’estetista: una pettinata e un trucco di una sensualità sconvolgente!
Un vestito attillato che le fasciava il corpo mettendo in risalto il suo meraviglioso culo, calze fumé e scarpe con tacco alto completavano l’abbigliamento.
Esternai subito i miei apprezzamenti.

“Mamma, sei magnifica! Questa sera mi farai scoppiare il cazzo!”

Mi sorrise e mi abbracciò!

“Davvero ti piaccio tesoro? Ne sono felice! Mi sono fatta bella e seducente per te! Questa sera voglio sentire il tuo desiderio di avermi! Ti guarderò spesso il pacco: voglio vederlo sempre gonfio! Voglio che il tuo uccello sia sempre pronto per soddisfare la mia micina! Ti amo da morire, amore di mamma: ormai ti considero il mio amante! Lo dirò apertamente a Silvia: sono pronta ad accoglierla tra le mie cosce, ma deve dividerti con me!”

Mentre stavo per baciarla, suonarono alla porta.

“Ecco tuo zio: mi raccomando, toccami pure tra le cosce, ma non te ne fare accorgere! Tu aspetta qui che gli vado ad aprire!”

Non so perché, ma un sesto senso mi disse di andarle dietro senza farmi vedere… ed ebbi ragione!
Appena aprì la porta di casa le parole di mio zio mi confermarono che la loro relazione era ancora viva più che mai!

“Olga, tesoro, sei bellissima! Ho una gran voglia di incularti! Da quando mi hai dato il culo non penso ad altro: ti voglio inculare ancora, è troppo bello!”

“Anche a me piace molto, ti prometto che appena possibile te lo darò ancora, amore, ma parla piano! Di là c’è Bruno, potrebbe sentirci!”

“Magari ci sentisse! Voglio che sappia che scopiamo! Diglielo che scopi con tuo fratello, dai… accogliamolo tra di noi! Fatti scopare anche da lui… non pensi sia meraviglioso dare la fica a tuo fratello e a tuo figlio?”

“Ti ho detto di parlare piano! Adesso andiamo di là, che Bruno ci aspetta! Dai, ti prometto che ci penso… se capita l’occasione giusta mi faccio scopare anche da lui!”

Tornai di corsa in salotto: il pensiero di scoparmi mamma insieme a suo fratello mi mandava il sangue in testa!
Appena zio mi vide mi gettò le braccia al collo: avevamo sempre avuto un ottimo rapporto, adesso poi che sapevo che si scopava mamma la mia simpatia per lui era aumentata in modo esponenziale!
Mamma ci disse che doveva preparare la cena.

“Ragazzi, voi rimanete pure in salotto, prendetevi un aperitivo e se volete passare il tempo piacevolmente, come fanno di solito i maschietti quando stanno tra di loro, parlate di donne: è sempre un argomento interessante!
Sto preparando una buona cenetta, ma ci vuole un po’ di tempo: se ho bisogno di un aiuto vi chiamo!” e si allontanò dirigendosi verso la cucina, ancheggiando in modo sensuale.

Decisi di vedere dove sarebbe arrivato mio zio!

“Certo, zio, che hai una sorella meravigliosa! Ha un corpo fantastico: ancora non ho conosciuto una donna che abbia dei fianchi come i suoi! Benché sia mia madre, quando cammina e ancheggia come ha fatto adesso mi manda ai pazzi! Se non fosse mia madre le farei una corte spietata! Tu che ne pensi?”

Zio mi fissava prestando molta attenzione alle mie parole.

“Ovviamente quando dici i fianchi intendi il culo! Si, sono d’accordo con te, ma io sarò ancora più schietto: tu usi un linguaggio soft, trattandosi di tua madre, ma non dimenticare che è anche una donna… e le donne si sentono lusingate quando sentono complimenti audaci ed anche abbastanza spinti… le fanno sentire femmine desiderate!
Quindi confermo quanto mi hai detto: mia sorella è una gran fica e verrebbe voglia di scoparsela all’istante!”

Lo guardai sorridendo.

“Zio, ci vai giù pesante! Non è che ci hai fatto qualche pensierino? Non ti scordare che è tua sorella!”

“Senti, Bruno, guardiamoci in faccia e non facciamo gli ipocriti: dimmi sinceramente, da uomo a uomo, tu non te la scoperesti tua madre? Il fatto che poi ciò non avvenga è un altro discorso, ma non mi dire che non hai mai fantasticato di fartela! Sono certo che almeno una volta nella vita tutti i figli maschi si sono fatti una sega pensando di scoparsi la madre! Io, sinceramente e non me ne vergogno, una lunga cavalcata me la farei! Si, la mia sorellina me la monterei proprio con gusto!”

Lo guardai fisso.

“Beh! Non posso negarlo che in certi momenti…”

Si avvicinò e quasi mi sussurrò.

“Tra uomini certe confidenze si dicono: ti sei mai fatto una sega fantasticando sul culo di tua madre? Beh! Io si, specie in questo periodo che mi sono lasciato con la mia donna! Come puoi immaginare spesso la sera mi sento solo, comincio a pensare a mia sorella… al suo splendido culo… la mano corre ad afferrare la bestia… e mi capisci! E tu, dimmi: pensi mai a tua madre in senso carnale?”

Stavamo mentendo entrambi come due figli di puttana, ma la cosa era molto intrigante… e non so dove ci avrebbe portato.
Mi avvicinai a lui e anche io parlai sotto voce.

“Posso fidarmi di te? Se mi confido sai mantenere i segreti?”

“Tranquillo Bruno: sono un uomo di parola e poi tra uomini si fanno le confidenze!”

“Mi sego spesso pensando a mia madre! Lo sai che talvolta mi viene voglia di entrare nella sua stanza mentre dorme, infilarmi nel suo letto e abbracciarla… sperando che lei ricambi i miei desideri? Tu pensa a che punto arriva il mio desiderio di lei: quando scopo con la mia donna spesso fantastico di stare dentro mia madre… ti rendi conto?”

Mentre terminavo la frase entrò mamma.

“Cosa state confabulando? Come vi avevo consigliato state parlando di donne?”

Zio mi precedette nella risposta.

“Veramente stavamo parlando di una donna!”

“E chi è la fortunata?”

Stavolta io fui più pronto.

“Sei tu, mamma! Parlando parlando io e zio ci siamo accorti di avere gli stessi gusti in fatto di donne e abbiamo scoperto che siamo entrambi due tuoi ferventi ammiratori!”

Vidi un sorrisetto sulle sue labbra.

“Ragazzi, fate i bravi! Vi conosco bene, siete mio fratello e mio figlio, due gran figli di puttana… chissà cosa state tramando ai miei danni! Comunque, Bruno vieni un attimo ad aiutarmi in cucina, tu Valerio aspetta pure qui, dopo verrai tu!”

La seguii e appena dentro la cucina ci gettammo le braccia al collo e cominciammo a baciarci come impazziti.

“Amore di mamma, tiralo fuori, fammelo succhiare un po’! Dimmi, cosa dicevate di me!”

Mentre abbassavo la zip dei pantaloni le dissi del fratello.

“Mamma, Valerio ha desiderio di scoparti! Lo sai che si sega come un adolescente pensando a te? Perché non gliela dai! Dai, fatti scopare… sarebbe meraviglioso farlo in tre!”

Intanto lei si era inginocchiata e lo aveva imboccato: mentre mi spompinava, tra una succhiata e l’altra si lasciò andare.

“Va bene, tesoro, ci penso: se capita l’occasione buona me lo scopo, così giochiamo in tre! Ma adesso torna di là, altrimenti si insospettisce!”

Rimisi dentro l’uccello e tornai in salotto: non riuscivo a nascondere la mia eccitazione e mio zio se ne accorse!

“Bruno, la tua espressione denota una certa eccitazione!”

Trovai subito una scusa.

“Si, è vero, ma porca puttana mamma si è inchinata per prendere una cosa e il vestito le è salito lasciandole tutte le cosce scoperte, poi in quella posizione con il culo bello in fuori mi era venuta la tentazione di appoggiarle l’uccello contro le chiappe… non so chi mi abbia fermato! Ecco perché sono così eccitato!”

Anche dal volto di zio traspariva una certa eccitazione.

“E perché non glielo hai spinto contro il culo?”

“Zio, ma che scherzi? Il cazzo contro il culo di mamma? Mi prenderebbe a schiaffi fino a domani!” seguitai a mentire.

Mi rimisi seduto accanto a lui: fece una cosa che non mi sarei mai aspettato… rimasi senza parole.
Mi prese la mano e la posò sopra il suo pacco: sentii un cazzo durissimo.

“Mi ha eccitato moltissimo il pensiero tu avessi visto tua madre a pecora: senti quanto è duro!”

Avrei voluto dirgli che a me piacevano le donne e che non avevo mai toccato l’uccello di un altro uomo, ma non me ne diede il tempo.

“Fammi sentire il tuo…” e mise la sua mano sopra il mio cazzo… e me lo strinse.

“Però! Bella mazza: la tua Silvia si divertirà molto a giocare con questa bestia! Quando me l’hai presentata la prima volta mi ha dato subito l’impressione di una donna molto calda e quindi apprezzerà certamente questo bel pisello! Alle donne piace il cazzo grosso, si sentono bene riempite! Per non parlare se i cazzi sono due: le porche vanno in estasi!”

I suoi discorsi mi stavano eccitando oltre misura: decisi di perdere ogni pudore… volevo sondare il terreno!

“Zio, posso farti un’altra confidenza? Mi raccomando, tienila per te: non vorrei si pensasse che la mia futura moglie sia una troia!”

Vidi i suoi occhi brillare.

“Tranquillo, Bruno, ricordati che non sono un estraneo, sono tuo zio… di me ti puoi fidare!”

“Bene! Allora sappi che Silvia è una gran porcellina e le piace molto il cazzo! Mentre la chiavo non fa altro che ripetermelo e la cosa mi manda ai matti! Allora sere fa, mentre me la stavo inculando, le ho chiesto se le sarebbe piaciuto, in quel momento, avere un altro cazzo in bocca! Zio, avresti dovuto vederla: sembrava impazzita!
Ha cominciato ad ansimare e a gemere come non l’avevo mai vista, dimenava il culo con il mio uccello dentro come un’invasata, mentre mi diceva che sarebbe stato meraviglioso succhiare un altro cazzo e farlo sborrare in bocca mentre io me la inculavo!

Avemmo due orgasmi devastanti: lei sembrava pisciasse per quanti umori le uscivano dalla fica mentre se ne veniva, io non finivo mai di sborrarle nel culo… una delle nostre migliori inculate!
Dopo un po’, passato il momento della eccitazione, le ho fatto la spudorata proposta di unire un altro maschio nel nostro rapporto, di vederla giocare con due cazzi!”

Zio mi interruppe… era evidente stesse quasi per scoppiare dall’eccitazione.

“Cazzo! E lei cosa ti ha detto? Lo vuole un altro cazzo che la scopi insieme a te?”

E bravo zio: si stava offrendo, anche se in maniera velata, come pretendente alla fica e al culo del mio amore!

“Zio, è proprio quella la cosa interessante: non mi ha detto di no!
Anzi, mi ha detto che la mia proposta la stimola e la intriga molto, poiché a lei piace molto l’uccello, ma vuole riflettere prima di darmi una risposta.
Noi ci amiamo molto e lei teme che la presenza di un altro uomo possa inficiare il nostro rapporto affettivo!”

Il porco mi interruppe nuovamente e se ne uscì con una affermazione che mi fece indurire ancora di più il cazzo.

“La cosa sarebbe facilmente risolta inserendo uno di famiglia… in questo caso non ci sarebbero risvolti sentimentali, ma sarebbe esclusivamente un delizioso ed eccitantissimo gioco sessuale!”

Eccolo: il porco si era proposto ufficialmente! Oltre me era solo lui l’altro maschio di casa… mio padre, come detto, era estraneo ai problemi di famiglia!
Lo guardai fisso: il bello era che durante tutto il tempo io avevo tenuto la mano sopra il suo cazzo mentre lui seguitava ad accarezzare il mio.

“Ho capito bene? Non ho frainteso? Ti stai candidando quale pretendente alla sua fica?” gli chiesi.

Mio zio si mostrava sempre più porco e la cosa mi intrigava da morire: avevo la netta sensazione stesse nascendo un meraviglioso rapporto incestuoso e porco tra me, mia madre, mio zio e la mia futura moglie!

“Se a te non darebbe fastidio vedere l’uccello di tuo zio aprire dolcemente il culo della tua donna beh! Allora hai capito perfettamente! Si, Bruno, Silvia mi piace molto e sarei onorato di dividere le sue grazie con te! Senza presunzione mi ritengo la persona giusta: essendo tuo zio, come detto, non ci sarebbero risvolti sentimentali, inoltre sarei una persona fidata che non andrebbe certo a raccontare in giro delle porcate che faremmo noi tre né tanto meno vantarmi, come purtroppo fanno tanti, di scoparmi la mia futura nipote! E poi, non vorrei essere presuntuoso, ma la materia prima non manca!”

Stavo per scoppiare: già vedevo mio zio che inculava il mio amore che a sua volta leccava la fica di mia madre che, sopraffatta dal suo amore figliale, deliziava il mio cazzo con la sua dolce bocca!
Un trenino dei desideri da mandarti ai matti!
Ormai ero fuori di testa… e quando l’eccitazione raggiunge certi limiti non mi trattengo più!
Mi alzai in piedi e mi misi davanti a mio zio, con il pacco davanti al suo viso.
Gli misi una mano sulla nuca e lo attirai verso di me, finché con la bocca non fu a contatto della mia erezione.

“Zio, il pensiero di vederti inculare Silvia mi sta mandando il sangue al cervello! Mi sta venendo una irrefrenabile voglia di tirarlo fuori e mettertelo in bocca e dirti: dai porco, se vuoi il culo della mia donna fammi un bocchino… e bevi tutto! “Do ut des!” il culo di mia moglie in cambio di un bocchino con l’ingoio: credo tu ci possa stare!”

Il maiale mi afferrò per le natiche e mi attirò contro il suo viso… e cominciò a strofinarlo contro il pacco… poi mi guardò.

“Bruno, nipotino mio: ci pensi che goduria incularmi la tua donna mentre ti succhio il cazzo? Vi farei godere tutti e due insieme… a lei con il cazzo e a te con la bocca! Comunque desidero tu sappia che se mi concedessi di incularmi Silvia sarei pronto a ricambiare i tuoi favori molto di più che con un semplice pompino: sarei pronto a darti il mio culo vergine… e non scherzo! Come vedi sarei disponibile ad ogni perversione, anche a farmi sfondare il culetto, ma sono certo ne varrebbe certamente la pena pur di godere con la tua donna!”

Per fortuna la voce di mamma ci riportò con i piedi per terra!

“Valerio, vieni un po’ ad aiutarmi?”

Prima di andare in cucina mi sussurrò all’orecchio.

“Pensaci e fammi sapere! Potremmo divertirci molto tutti e quattro!”

Lo guardai con sguardo interrogativo, facendo finta di non capire, ma era proprio ciò che auspicavo!

“Come tutti e quattro!”

“Perché, tua madre la vuoi lasciare fuori? Tanto prima o poi ce la scoperemo tutti e due!”

Avrei voluto dirgli che già lo facevamo, ma non era il momento.
Andò in cucina… ed io lo segui per ascoltare senza farmi vedere!

“Dio santo, fratellone, ce l’hai duro come il marmo: ma di che cazzo state parlando per essere così eccitato?” sentii sussurrare mamma.

“Stiamo parlando di te: con questo vestito questa sera ci stai facendo impazzire! Bruno ha una voglia di scoparti che neanche immagini: lo sai che gli ho toccato il cazzo? Ce l’ha duro da paura: dalla voglia me lo voleva mettere in bocca per farselo succhiare! Dai, sorellina, fatti chiavare da tuo figlio che poi glielo succhiamo in due, come abbiamo sempre fantasticato: ti ricordi, un bel cazzone per noi due che ci schizza in bocca mentre ci baciamo!”

Sentivo mamma parlare in maniera affannata.

“Zitto, ti prego, mi stai mandando ai matti! Glielo avresti fatto un bel pompino a mio figlio vero? Lo so che è un tua fantasia, succhiare un bel cazzo e farlo venire sulle nostre labbra mentre ci baciamo, come nelle mie fantasie c’è un bel 69 con una donna, una reciproca leccata di fica finché non ci pisciamo tra le labbra tutti i succhi del nostro piacere! Questa sera mi state facendo morire: vi ho visto come mi guardate, mi state spogliando con gli occhi! Siete due bastardi: non capite che non sono di legno… mi state eccitando in maniera inverosimile! Vieni, tesoro, mettiti in ginocchio davanti a me… leccami un po’ la fica, ma non farmi venire… voglio rimanere eccitata!

Ooohhhh… sì… bravo… asciugamela un po’ con la bocca che mi sta colando tutta lungo le cosce! Dai… mi fai impazzire quando me la lecchi! Questa mattina, mentre mi facevo bella, ho ripensato all’altro pomeriggio, quando sono venuta a casa tua… ohhh sì, tesoro… quando ti ho pisciato in bocca mentre me la leccavi! Mi sembrava di impazzire mentre ti irroravo il viso!

Sì, Valerio, te lo prometto, mi hai convinto: mi farò scopare da mio figlio e lo uniremo a noi, così te lo spompini a tuo piacimento! Però voglio pensarci: saprò io quando sarà il momento giusto!
Credo sborrerò come una cagna nel vedere mio figlio che sborra nella nostre bocche e tu che ingoi tutto come una zoccola!
Dio santo, ci pensi: facendomi scopare da Bruno diventerò la sua troia e tu, spompinandolo, sarai la sua zoccola!
Uhmmmm!!! Ti prego… fermati… altrimenti me ne vengo! Vai di là da Bruno… e seguitate a parlare di me… mi eccita sapere che ve lo faccio addrizzare!”

Ma mio zio non voleva arrendersi.

“Dai, Olga, ti prego, diciamoglielo questa sera che scopiamo! Mi fa impazzire l'idea di vederti tra le sue braccia! Questa è proprio la serata adatta: siamo tutti e tre insieme e siamo tutti eccitatissimi!"

"No, aspetta, mi vergogno… fammici pensare! Penserà io sia una pervertita che mi faccio scopare da mio fratello! Valerio, ma veramente ti ecciterebbe così tanto vedermi scopare con mio figlio?"

"Sì... sì! E sono certo che anche tu, nel tuo intimo, non desideri altro! Senti, se ti vergogni ci penso io a dirglielo: ormai siamo entrati in intimità, ci siamo confidati reciprocamente che entrambi desideriamo scopare con te, per cui sono certo si ecciterà al massimo sapendo che io e te già abbiamo una relazione incestuosa!
Ovviamente gli dirò che ti convincerò a fare sesso anche con lui, anzi, lo faremo tutti e tre insieme!

Olga, amore, questa sera avrai il piacere di giocare con i cazzi di tuo fratello e di tuo figlio ed io esaudirò il desiderio di succhiare un cazzo, per di più quello di mio nipote: cosa puoi volere di più eccitante?
Tu rimani in cucina: vado a dirglielo!"

Hai capito che porconi! Mamma si sarebbe eccitava nel vedere suo fratello che mi faceva un pompino con l’ingoio e lui voleva confidarmi che si scopava mamma!
Tornai di corsa nel salotto e mi misi seduto sul divano.
Quando entrò, lo vidi che con il fazzoletto si asciugava gli umori che mamma gli aveva spiaccicato sopra il viso.

Si mise seduto accanto a me, mi cinse le spalle con il suo braccio destro e mi strinse a lui… e avvicinò le sue labbra alle mie, mentre la sua mano era corsa nuovamente sul pacco e aveva ripreso a massaggiarmi l’uccello!

“Se ben ricordo eravamo rimasti che sarei pronto a darti il culo se mi accogli come vostro compagno di giochi, con te e Silvia! Inoltre, per dimostrarti ancor più la mia riconoscenza, ho messo anche una buona parola verso tua madre: non mi hai detto che desideri scopartela?”

Mi scoppiava la testa dalla eccitazione: era una situazione altamente intrigante e non ebbi la forza di sfuggire alle sue avances!
Quando le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie mi fissò.

“Bruno, scusa, ma devo confidarti una cosa: non c’è più motivo io continui a fingere con te! Devi sapere che da circa sei mesi io e tua madre abbiamo una relazione incestuosa! E’ un meraviglioso rapporto di amore e sesso che ci rende felici sentimentalmente e appagati sessualmente!

E’ stata una piacevole scoperta vedere quanto è ingorda di cazzo! Tua madre è una meravigliosa porca: succhia il cazzo come poche! E’ una donna di una sensualità travolgente: non posso più fare a meno di lei! Quando la scopo o la inculo, si dimena come una zoccola: i suoi incitamenti a sfondarla mi fanno scoppiare la testa!

Adesso che so che anche tu la desideri credo sia giusto che tu sappia di noi e sarei immensamente felice poterla condividere con te: è una donna meravigliosa che merita di essere amata sia dal fratello che dal figlio!

Le ho parlato di te, della tua gran voglia di scopartela e che ti seghi pensando a lei!
Avresti dovuto vederla come si è eccitata con il pensiero di farsi chiavare dal figlio!
Le ho detto che questa sera deve darti la fica: voglio vedere il tuo cazzo che le scivola dentro la vagina, mentre io glielo metto in bocca!
Dai, che questa sera ce la facciamo in due: la nostra dolce porca non aspetta altro che farsi impalare dai nostri due cazzoni!

Lo sai che tua madre si eccita da morire quando vede due maschietti fare sesso tra loro? Che ne dici di farle una gradita sorpresa? Dai, intanto cominciamo a divertirci un pochino io e te! Dai, amore di zio, io penso al tuo cazzo e tu pensa al mio: sentirai che piacere! Facciamoci trovare da tua madre in dolci effusioni: si ecciterà come una zoccola e sarà vogliosa di darti la fica!”

Così dicendo unì le sue labbra alle mie… e sentii la sua lingua scivolarmi lentamente in bocca!
Il pensiero di farci trovare che ci baciavamo mentre ci menavamo reciprocamente il cazzo mi fece abbandonare qualsiasi remora.
Portai la mano dietro la sua nuca e spinsi le sue labbra contro le mie e ricambiai il suo bacio con passione.

Le nostre lingue si attorcigliavano frenetiche in un bacio incestuoso e omosessuale, mentre le nostre mani avevano estratto reciprocamente i nostri cazzi e avevamo iniziato a segare ognuno l’uccello dell’altro!
Dovetti riconoscere che la cosa era molto, ma molto piacevole!
Zio cominciò a farmi complimenti molto spinti, che non facevano altro che aumentare la mia eccitazione.

“Non avrei mai immaginato che il mio nipotino potesse avere un cazzo del genere: quando lo infilerai dentro tua madre la farai morire!
Comunque sappi che questo cazzo piace molto anche a me e spero la cosa non ti imbarazzi!
A me piace molto la fica, ma da un po’ di tempo mi ha preso la fantasia di giocare anche con il cazzo: la curiosità di sapere che piacere si provi in un rapporto omosessuale!
Bruno, sappi che sei il primo maschio che abbraccio, bacio e a cui prendo in mano il cazzo… e la cosa mi sta mandando ai pazzi!
Più te lo accarezzo e più mi viene voglia di prendertelo in bocca: sarebbe un piccolo acconto per arrivare al culo della tua donna!”

Così dicendo si staccò dall’abbraccio, si inginocchiò davanti alle mie gambe e, mentre mi fissava, cominciò a spogliarmi lentamente: camicia, calzoni, slip.
Rimasi completamente nudo, con il cazzo duro come il marmo che svettava dal ventre come un obelisco di carne.
Zio si avvicinò e cominciò a strofinarci sopra il viso.

“Madonna mia, che meraviglia di cazzo!” lo sentii sussurrare, mentre aveva cominciato a riempirlo di baci, ad accarezzarlo dolcemente, a leccarlo con libidine, a succhiarlo con passione!
Mi dava l’impressione stesse in adorazione davanti all’oggetto dei suoi più inconfessabili desideri.
Mi fissava con uno sguardo colmo di lussuria.

“Lo sapevo sarebbe stato splendido prendere un cazzo in bocca, sentire il suo calore, gustare il suo classico sapore!” e riprese a succhiarlo con ingordigia.

Dalla mia posizione, seduto sul divano, potevo vedere la porta del salotto, mentre a mio zio, in ginocchio davanti a me, tale visione gli era preclusa.
Mentre mi stavo godendo quel magnifico pompino omosessuale, vidi mamma fare capolino dalla porta: la porcellina stava spiando i nostri movimenti.



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