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Cerca in famiglia - 6


di bird2012
01.02.2012    |    44.949    |    4 9.7
"Daiiiiiiiii!!! Che anche io sto per venireeeee!!! Uhmmm!!!” Guardai papà… lo vidi fissarmi con gli occhi sbarrati e quando spalancò la bocca emettendo un..."
CERCA IN FAMIGLIA

CAP. 6

La famiglia unita



Quando Mario tornò a casa dalla sua trasferta di lavoro gli raccontai nei minimi particolari le porcate che avevo fatto con mamma e papà… dalle lesbicate con mamma alla sborrata in fica di papà… alla bevuta di sborra mia e di mamma.

Mentre gli parlavo vedevo il suo volto illuminarsi di gioia… adesso ero veramente la troia che aveva sempre sognato.

“Ci pensi, Flora, che abbiamo sempre cercato inutilmente persone con cui condividere i nostri piaceri e invece ce li avevamo dentro casa… mio padre… i tuoi genitori…”

“Si, è vero, però devi ammettere che il merito è mio… sono stata proprio brava… li ho sedotti tutti… e se le cose vanno come credo, ci divertiremo molto, ma molto di più…”

Il sabato, puntualissimi, andammo a casa dei miei genitori.
Considerata la serata che mi attendeva, mi ero vestita per l’occasione: autoreggenti a rete con la riga dietro, fortemente arrapanti, minigonna a mezza coscia e, per la gioia della mia fica, senza mutandine… mi eccitava da morire sentirmi la fica libera, pronta e disponibile per oscene e desiderate carezze.

Appena entrammo dentro casa mamma gettò le braccia al collo di mio marito e gli ficcò la lingua in bocca… Mario non fu sorpreso da tale atteggiamento, ben conoscendo, dai racconti che gli avevo fatto, la troiaggine della suocera.

Mentre si slinguavano come porci, mio marito aveva afferrato le natiche di mia madre attirando il suo ventre contro il cazzo… vidi mamma allargare le cosce e strofinare le fica contro il ventre del genero… mamma già sbavava dalla voglia…

“Porco… già hai il cazzo duro… stasera me lo devi dare tutto… lascia stare tua moglie… a lei ci pensa il padre… ti voglio tutto per me…”

Anche papà, appena mi vide, mi abbracciò e mi strinse forte a lui.

“Flora, amore di papà… sapessi quanto mi sei mancata… non vedevo l’ora venisse stasera… poi con la promessa che mi hai fatto… da quel giorno sento ancora le tue parole martellarmi il cervello…”

“Quali parole, papà?” le chiesi sorridente… ricambiò il mio sorriso…

“Brutta porcellina… ti piace sentirmelo dire, vero?... Girati…”

Mi girai, aderì con tutto il suo corpo contro la mia schiena, mi circondò con le sue braccia, si impossessò dei miei seni e spinse il suo cazzo, già completamente addrizzato, contro il culo, proprio in mezzo alle natiche…

Sollevai la testa all’indietro, contro il suo viso… mi baciò e mi leccò il collo… rabbrividii… pose la sua bocca sul mio orecchio…

“Mi hai promesso il culo… davanti a tuo marito… quando me lo dai?”

Spinsi il culo verso il suo ventre… sentii il cazzo intrufolarsi bene tra le natiche… la mia passera cominciava a dare segni di inquietudine… ma la serata era lunga…

“Papà, non essere frettoloso… le promesse le mantengo… stasera ti farò fare una splendida inculata… se non addirittura due…”

“Che vuoi dire?”

“Niente… fa condurre a me il gioco… non te ne pentirai… piuttosto guarda quella troia di tua moglie e quel puttaniere di mio marito… se non li fermiamo in tempo ci rovinano la serata… sono assatanati…”

Mentre si slinguavano come cagne fameliche, mamma aveva tirato fuori il cazzo di suo genero e lo stava segando con violenza, mentre lui le aveva infilato una mano sotto la gonna e dal movimento del braccio si capiva che la stava chiavando con le dita…

Mi avvicinai a loro per dividerli… mi sembravo un arbitro di pugilato che divideva i due contendenti…

“Fermatevi… siete proprio due maiali… se ve ne venite subito, addio serata… dobbiamo rimanere eccitati… è più gustoso…”

Mi misi in mezzo a loro per separarli… avevano entrambi una espressione altamente eccitante e libidinosa.
Il viso di mamma era proprio quello di una zoccola… completamente viscido dalle slinguate di suo genero, con la saliva che le colava dagli angoli della bocca… gli occhi lucidi dal piacere…

“Scusa Flora, ma tuo marito mi ha eccitato come una porca… me lo hai promesso… questa sera è completamente mio… tu fatti chiavare da tuo padre…”

La cena fu un qualcosa di altamente libidinoso ed eccitante. Rimanemmo tutti e quattro vestiti solo nella parte alta del corpo… dalla vita in giù completamente nudi, con l’eccezione di me e mamma che indossavamo le calze a rete autoreggenti formato troia. Io mi misi seduta vicino a papà, Mario vicino a mamma.

Non perdemmo tempo… le nostre mani cominciarono a frugare tra le cosce del proprio partner… con una mano mangiavamo e con l’altra accarezzavamo la fica o il cazzo… ogni tanto la troia di mia madre si inchinava e spompinava Mario, il quale non poteva fare a meno di emettere osceni lamenti.

“Succhia, porca… succhiami il cazzo… pensavo di avere una suocera troia ed ora ne ho la conferma… uhmmm!!! Si, dai… anche le palle…”

Papà guardava la scena e sorrideva, mentre con le dita mi sgrillettava la fica che tenevo oscenamente spalancata per gustarmi pienamente le sue carezze. Si rivolse a Mario.

“Mario, goditi tua suocera… non vedeva l’ora di gustarsi il tuo cazzo… falle un bel servizio… e poiché anche io ho sempre desiderato vedere mia moglie godere con un altro uomo, potremmo organizzarci così… prima sarete voi a fare l’amore mentre io e Flora vi guardiamo… ci vogliamo godere le porcate che farete… le vostre espressioni… i vostri lamenti. Poi saremo io e la mia dolce bambina a dare spettacolo davanti a voi… il mio angelo deve mantenere una promessa…”

Accogliemmo tutti con gioia l’invito di papà e, al termine della cena, andammo in salotto. Io e papà ci mettemmo seduti sul divano… mamma e Mario si misero davanti a noi, per terra, in ginocchio, uno di fronte all’altra, sopra il morbido tappeto che copriva il pavimento… e cominciò lo spettacolo.

Cominciarono a baciarsi, a slinguarsi, ad accarezzarsi per tutto il corpo, ad abbracciarsi con passione come due innamorati.
Io e papà li guardavamo stretti uno all’altra, con le mani impegnate ad accarezzare reciprocamente i nostri sessi.
Mia madre sembrava assatanata… non me la sarei mai aspettata così infoiata… leccava il viso di Mario come una cagna…

“Mario, tesoro… sei il primo uomo con cui faccio l’amore oltre mio marito… ha sempre desiderato vedermi godere con un altro… ora ci sta guardando… accontentiamolo… e accontenta anche me… fammi godere… trattami da troia… lo desideriamo entrambi… dai…”

Sentivo papà fremere… avvicinai le labbra al suo orecchio…

“Papà… da quanto tempo desideravi questo momento?”

Gli uscì dalla bocca quasi un sussurro…

“Dio mio… è una vita… è una vita che desidero vederla godere con un altro… baciarlo ed accarezzarlo come sta facendo ora… e vederla impalata nella fica e nel culo… è stupenda… una stupenda troia…”

“Dai, papà… il tuo desiderio si sta avverando… guarda mamma come gode… dopo ci penso io a far avverare un altro tuo desiderio…” e gli sorrisi…

Mi baciò e mi strinse ancora di più.
Intanto mamma aveva imboccato il cazzo di Mario e lo stava spompinando con grande passione…

“Dio santo che cazzo grosso hai… già me lo sento in corpo… uhm!!... per tutta la settimana ho pensato cosa fare… per prima cosa lo voglio subito nel culo… me lo voglio gustare… mentre guardo mio marito… voglio vedere la sua espressione mentre mi fai il culo… ma poi ti voglio nella fica… me la devi sfondare… e riempirla di sborra… si… voglio essere riempita del tuo sperma…”

Papà, sentendo queste parole, cominciò a tremare dall’eccitazione.
Mamma si mise a pecora, con il culo bello alzato, con il viso rivolto verso di noi… Mario le si mise dietro e cominciò a leccarle la rosellina… Mamma cominciò a gemere…

“Si… bravo… Paolo, amore mio… guarda… tuo genero me lo sta preparando… dai, Mario… sono pronta… mi sento bella aperta… dai… ti sto aspettando… uhmmm!... dai, mettimelo nel culo…”

Mario si mise in ginocchio e appuntò il cazzo sul culo di mamma…

“Eccolo… te lo do… Paolo, guarda… ti inculo tua moglie… Flora, tesoro… mi sto inculando tua madre…”

Lo vidi allargare le chiappe del culo di mamma e cominciare a spingere… uno spettacolo affascinante… Mario mi fissava… mamma fissava papà.. io e lui abbracciati, con gli occhi fuori dalle orbite, ad ammirare l’eccitante e stupenda inculata dei nostri coniugi… sua moglie con suo genero… mia madre con mio marito…

Papà non ce la faceva più e sbottò…

“Si… siiii… Mario, inculala… falle il culo… falla godere… ti prego… fa godere mia moglie…”

Mamma rispose al richiamo di papà…

“Uhmmmmmmm!!!!! Paolo, tesoro mio adorato… me lo sta infilando… Dio… è grosso… ohhhhhh… Paolo… amore… ce l’ho nel culo… siiii… tutto… tutto… tuo genero… il marito di tua figlia… me lo ha infilato tutto nel culo…. Siiiiii… siiiiii… Dio che gustooo…”

Papà, con il dito piantato nella mia fica, la incitava…

“Brava, amore… brava… prenditelo tutto… goditelo… porca… muovi il culo… fammi vedere come lo muovi mentre hai il cazzo piantato dentro… si… brava … così… spingi il culo dietro, contro il cazzo… fattelo entrare tutto… si… oohhh… si così… così… dai… goditi il cazzo del tuo amante…”

Nel sentire papà che chiamava Mario l’amante di mamma mi eccitai oltre misura e accompagnai anche io l’inculata con i miei incitamenti…

“Mario, non avere pietà… rompi il culo a mamma… hai sentito papà… ormai sei il suo amante… falla godere… pompala… pompala… mi eccita da morire vederti inculare mia madre… dai… dai… inculala forte… Dio… falla urlare… ti prego… spaccale il culooo… falla urlareeeeee…”… la scena di mia madre inculata da mio marito mi stava mandando fuori di testa.

Mario accolse subito la mia preghiera… afferrò mamma per i fianchi e cominciò ad incularla con violenti colpi di cazzo… risuonava per la stanza il suono di ogni colpo del ventre di Mario contro il culo di Mamma.

Questi poderosi colpi di cazzo cominciarono a fare il loro effetto… la porca cominciò a gemere e godere come non mai in vita sua…

“No… Mario… bastardo… così mi rompi veramente il culo… Dio santo… che colpi… aaahhhhhhhhhh…. Me lo stai aprendoooooooo…. Che sensazione stupenda…. Sfondami… ti prego… non ti fermare…. Dio quanto sto godendo… mi sento piena… si… sfondami… sfondami…”

A carponi come una cagna, sorretta sulle mani, seguitava a fissare papà mentre si godeva i colpi di cazzo di Mario nel culo… il piacere che provava aveva aumentato la sua salivazione… la saliva le colava dagli angoli della bocca mentre spingeva il culo verso l cazzo del suo amante… a bocca aperta dal piacere, la troia stava sbavando… stupenda oscena immagine di una donna nel pieno del suo godimento… e con la bava alla bocca riusciva ancora a rivolgersi verso papà…

“Guardami… guardami… sto godendo… mio genero mi sta inculando… guardami… guarda come godo…”

Sentivo papà sempre più teso… avevo il suo cazzo in mano… era enorme… cominciò a lamentarsi mentre fissava anche lui l’immagine di mamma che lo prendeva nel culo…

“E’ stupenda… stupenda… non ce la faccio più… sto scoppiando…”

Sentii il cazzo scoppiarmi in mano… lo lasciai… non volevo venisse così.

“Papà, ti prego… calmati… poi a te ci penso io… ti farò godere con gli interessi…”

Dopo qualche minuto di inculata, Mario si fermò… sfilò il cazzo dal culo di mamma che sospirò…

“Olga, prima che io sborri dammi la fica…”

Lei si distese subito scosciata, con il viso rivolto verso papà…

“Amore, guarda il gran finale… tua moglie si fa riempire la fica dal suo genero…”

Anche Mario era stravolto… non perse tempo… in ginocchio davanti alle sue cosce appuntò il cazzo e glielo spinse tutto nel ventre… mamma urlò…

“Aaaaaaahhhh!!!!! Porcooooooo…. Mi sventriii… Dio… mi sventri la fica…. Siiiiiiii…. Daiiiiiiiiiii….”

Sentivo papà emettere flebili sussurri…

“Si… così… sventrala… slabbrale la fica… falla urlare dal piacere…”

Mario era fuori di sé… la precedente inculata lo aveva portato al massimo dell’eccitazione… cominciò a chiavare mamma come un forsennato… lei aveva afferrato le sue natiche e lo accompagnava nel movimento… sbavava come una porca… anche lei era al massimo del godimento… anche lei stava arrivando…

“Mario… angelo mio… sventrami… spaccami l’utero… fa vedere a mio marito come mi fai godere… hai un cazzo da Dio… non ho mai goduto tanto… pompami… aahhhh!!!... siiii… pompami la fica… spingimelo nel ventre…. Daiiiiiiiii!!!!!!!... bastardooooo…. Daiiii… nooooooooooo!!!!!!!!!!.... spingi il cazzooooooooooooo!!!!!!!!... amoreeeeee… Paoloooooooooo!!!!! Sto venendooooooooooo!!!!!!! Aaaahhhhhhhh!!!!! Nooooooo…..
Godoooooooooooo!!!!! Siiiiii…. Con il cazzo del mio amante nella ficaaaaaaaaaaaa… aaaaahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!......”

Il ventre di mamma cominciò a sobbalzare sotto gli spasmi dell’orgasmo e quando cominciò a sentire gli schizzi della sborra di Mario che le riempivano la fica sbarrò gli occhi, spalancò la bocca ed emise un lunghissimo gemito di piacere.

“Uhmmmmmmmmmmmmmmmmmm!!!!!!!!!!!!!!!!!!!................”

Anche Mario, mentre spruzzava il suo sperma nel ventre di mamma, si lasciò andare a gemiti e lamenti…

“Porca… ti vengo dentro… Paolo… guarda come ti riempio tua moglie… questa troia mi sta muggendo il cazzo con la fica per spremerlo fino all’ultima goccia…”

Il volto di mamma era stravolto dal piacere… si rivolse a Mario…

“Tesoro… sento la fica piena del tuo sperma… togli il cazzo piano… voglio farmi vedere da mio marito…”

Mario si tolse… mamma si mise davanti a noi, allargò le cosce più che poteva e con entrambe le mani si allargò le labbra della fica… la sborra di Mario cominciò a colare lentamente dalla vagina.

“Paolo, amore… guardami… ti prego… guarda tua moglie riempita dalla sborra del suo amante… lo hai sempre desiderato… guarda quanto è troia tua moglie con la fica piena di sborra di un altro uomo…”

Papà la fissava inebedito… lo abbracciavo forte… fremeva dal piacere…

“Olga, amore mio… tu sai quanto io abbia sognato questo momento… ma mi sto rendendo conto che la realtà è molto più bella dell’immaginazione… sei stupenda nella tua oscenità… lo sperma che ti cola dalla fica è una delizia per i miei occhi… finalmente vedo in te la porca che ho sempre sognato… e sappi che ti amo di più di un’ora fa…”

Per tutto il tempo aveva mantenuto lo sguardo fisso sulla fica di mamma che colava sborra e il suo dito aveva seguitato a fottermi la vagina… non ce la facevo più… e mi rivolsi a lui…

“Papà, loro hanno goduto… hanno sborrato come maiali, ma ora tocca a noi… adesso devi esaudire un altro tuo desiderio… vieni… inculami… incula tua figlia…”

Mi alzai e mi avvicinai a mamma, che stava ancora sdraiata a cosce larghe… le misi la mano sulla fica e raccolsi una buona quantità di sperma…
Poi mi rimisi sul divano, un po’ allungata, con il culo bello fuori dal bordo… alzai e allargai le gambe… la fica e il buco del culo erano bene in vista… cominciai a spalmarmi la sborra sul buco del culo…

“Papà, vieni… io sono pronta… non c’è niente di meglio dello sperma per lubrificare il buchetto del culo e prepararlo per una sontuosa inculata…”

Papà si avvicinò con il cazzo tremendamente eretto…

“Dai papà… tralasciamo i preliminari… non ce la faccio più… lo spettacolo offerto da mamma e Mario mi ha messo il fuoco in corpo… mettimelo nel culo… dai… inculami… e voi… mamma… Mario… non volete vedere un padre che incula sua figlia?”

Mamma e Mario, entrambi ancora sotto l’effetto dei loro tremendi orgasmi, si avvicinarono e si misero ai miei lati, una da una parte e uno dall’altra… ognuno di loro abbracciò una mia gamba per aiutarmi a tenerle entrambe belle sollevate e allargate… il mio buchetto del culo, bello ricoperto di sperma, era pronto per essere sfondato… la prima a parlare fu mamma…

“Flora, tesoro, vedessi quanto sei bella così scosciata… stai offrendo il culo a tuo padre…” Anche mio marito si unì agli apprezzamenti di mamma…

“Olga ha ragione… sei stupenda amore… e tra poco sarai ancora più bella… coronerai il tuo sogno… prendere il cazzo del tuo amato papà nel culetto…”

Fremevo dall’impazienza… “Dai, papà… ti aspetto… dai…”

Papà appuntò il cazzo sulla rosellina, immerso nello sperma del genero… disse poche parole, rivolto verso mamma e Mario..

“Allargatele bene il culetto… me la voglio godere tutta questo angelo di figlia…”

Mamma e mio marito mi misero una mano sotto al culo, ognuno afferrò una natica e me lo allargarono con forza… io e mio marito ci guardammo per un attimo… mentre mi fissava mi lanciò un bacetto ed esclamò:

“Paolo, tua figlia è pronta…”

Volsi lo sguardo verso papà e lo fissai negli occhi… “Dai, papà… dai…”

“Si tesoro mio… eccomi…” e cominciò a spingere il cazzo nel culo.

Tutto unto di sborra, il mio buchino accolse il cazzo di papà con tutti gli onori che meritava… lo sentii scivolare completamente dentro che era una delizia… quando sentii il suo ventre contro le mie natiche emisi un lungo gemito…

“Ohhh!!! Papà… mi sei completamente dentro…”

“Si, tesoro di papà… lo sento… Dio, come lo sento… il mio cazzo tutto nel culo di mia figlia…”

Mamma si rivolse a mio marito.

“Mario, guarda tua moglie quanto è porca… se lo è preso tutto nel culo il cazzo del padre… hai proprio una moglie troia…”

“Si, è una stupenda troia, ma è per questo che l’amo… dai, mentre il padre la incula collaboriamo al suo piacere…”

Così dicendo mi mise una mano sulla fica e cominciò a massaggiarmi il grillo… mamma, dal canto suo, prese ad alternare slinguate alla mia bocca a languide succhiate ai miei capezzoli.

Io e papà seguitavamo a fissarci… non c’era più bisogno di parole… i nostri sguardi mostravano innegabilmente il grande amore e la grande passione che avevamo uno per l’altra… con il suo amato cazzo tutto piantato nel culo, mi sentivo completamente sua… Mario si rivolse a lui…

“Paolo, dai… falla godere… fammi vedere come la fai godere nel culo… mi ha detto della sua promessa di farsi inculare da te davanti a suo marito… non senti un piacere più perverso nel fare il culo a tua figlia mentre il marito vi guarda? Dai… non farla aspettare… ha tanto desiderato averti in culo…”

Papà mi afferrò per i fianchi… si preparava a sfondarmi il culetto… sentivo il cazzo gonfiarsi nel mio buchino… che stupenda sensazione sentirmi il culo riempito da papà… misi le mie mani sopra le sue e le accarezzai…

“Papà, ti amo… adesso ti appartengo veramente… credo non ci sia più grande prova d’amore di una figlia verso il padre che donargli il culo… ed io te lo sto donando con tutto l’amore che ho per te… dai… amore… dai…” e strinsi le sue mani.

Le mie parole lo illanguidirono e vidi i suoi occhi brillare per l’emozione…

“Tesoro mio adorato… sei mia… sei mia… sono felice… sono felice…” e cominciò a muovere il cazzo nel culo… e iniziò la danza…

Papà cominciò ad incularmi alternando una penetrazione lenta, per farmi gustare pienamente il cazzo che mi scivolava dentro il buchino, a forti colpi da spaccarmi il culo.

Mio marito, intanto, mentre fissava affascinato il cazzo del suocero sfondarmi il culo, mi strizzava il grilletto indurito al massimo dall’eccitazione, mentre mamma mi ricopriva di baci e slinguate il viso e il seno.

Sentivo il cazzo di papà riempirmi l’intestino… avevo la sensazione che la cappella mi colpisse lo stomaco… avevo piantato le unghie sul dorso delle sue mani che mi stringevano i fianchi per attirarmi verso di lui quando mi stringeva il cazzo dentro.

Papà aveva aumentato l’intensità dei colpi… mi stava letteralmente spaccando il culo, ma era proprio quello che desideravo… volevo ricordarla per tutta la vita quella inculata… ma io rispondevo colpo su colpo… il mio culo, ben allenato, non solo non sentiva alcun dolore, ma accoglieva con indescrivibile piacere quel poderoso cazzo che gli scivolava completamente dentro fino alle palle…

Seguitavamo a fissarci… non riuscivamo a distogliere lo sguardo dai nostri visi… io a bocca aperta e gli occhi spalancati per il godimento che stavo provando… lui concentrato a farmi godere e certamente aveva la libidine alle stelle nel pensiero che la donna che aveva tra le braccia era sua figlia…

Ogni colpo di cazzo che mi dava nel culo era accompagnata da una mia frase di incitamento… e questo lo rendeva ancora più eccitato…

“Dai… papà… dai… si… si… così… Dio… Dio… ancora… sei mio… sei mio… dai… uhmmm!!! Non ho mai goduto tanto nel culo… grazie, papà… grazie… uhmmm!!!”

Sentii papà accelerare ancora di più il ritmo e il suo cazzo gonfiarsi all’inverosimile… stava arrivando la tanto desiderata sborrata in culo…

“Figlia mia… angelo mio… non posso più chiedere niente dalla vita… adesso ho veramente avuto tutto… il tuo amore di figlia l’ho sempre avuto… adesso ho anche il tuo amore di donna… amore di papà… sto per venire… ti ho sborrato in bocca e nella fica… adesso ti riempio anche il culetto… si, tesoro… papà ti sta per sborrare in culo”

Mi rammentai di un mio grande desiderio perverso…

“No, papà… aspetta… non venire ancora… ti prego, fammi esaudire un grande desiderio… devo chiederti una cosa, ma ti prego, se possibile non negarmi questo piacere…”

“Tesoro mio, sai che puoi chiedermi qualunque cosa… a te non dirò mai di no…”

“Oh!! Grazie papà… grazie… Mario, rammenti il nostro desiderio preferito quando fantasticavamo che un altro uomo mi inculava? Allora dai… avvicinati a papà… bacialo in bocca… ficcagli la lingua dentro… vi prego, voglio vedervi mentre vi slinguate e vi scambiate il grande amore che entrambi avete per me… mio padre e mio marito”

Papà aveva spinto tutto il cazzo nel culo ed era rimasto fermo per non godere, ma taceva… non si aspettava certo una richiesta del genere… ma mio marito non gli dette tempo di riflettere… prese la testa del suocero, l’avvicinò alla sua e gli infilò la lingua in bocca in un appassionato bacio… dal movimento delle gote capii che mio marito stava mulinando la lingua dentro la bocca di papà…

Papà inizialmente rimase passivo, ma quando Mario cominciò anche a strizzargli i capezzoli, iniziò a ricambiare il bacio… questo dette maggiore passione a mio marito che prese a succhiare con estrema passione le labbra e la lingua del suocero…

Mio padre ormai ci aveva preso gusto e cominciò a limonare alla grande con il genero… io, sempre con il cazzo piantato nel culo, mi stavo godendo alla grande questa porcata… sentii il respiro di papà farsi affannato… ricominciò a muovere il cazzo nel mio culetto… i baci e le carezze del genero lo avevano di nuovo fortemente eccitato… ma non era finito…

“Mario, amore… il culetto… accarezza il buchino di papà… lo so che gli piace… dai, amore… mentre mi incula gioca con il suo buchino… fallo godere…”

Mario portò subito la mano tra le natiche di papà, che emise un lungo sospiro di piacere… cominciò a riprendere il ritmo dell’inculata… mio marito con una mano mi sgrillettava, con l’altra titillava il buchetto di papà, il quale, a sua volta, era in piena estasi sessuale… il cazzo nel culo della figlia, si stava slinguando con il genero che gli stava massaggiando il buchetto.

Mario si staccò un attimo dal bacio…

“Paolo, dimmi… ti piace?”

“Si… Mario, si… da morire… seguita ad accarezzarmi dietro… sto per sborrare in culo a tua moglie…”

Anche io stavo per venire… ma volevo che questa stupenda inculata terminasse alla grande…

“Mario… dai… in culo… ficcagli il dito in culo… lo so che a papà piace… daiiiiiiii!!!! Fallo sborrare con il dito in culo…. Daiiiiiiiii!!! Che anche io sto per venireeeee!!! Uhmmm!!!”

Guardai papà… lo vidi fissarmi con gli occhi sbarrati e quando spalancò la bocca emettendo un lungo gemito di piacere capii che il dito del genero si era conficcato nel suo culetto…

“Uhmmmmmmmmmmmm!!!!! Siiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Muovilo… muovilo… che mi piace…”

Papà riprese ad incularmi con estrema foga… mentre vedevo la mano di Mario muoversi velocemente dentro il suo culo … il mio maritino lo stava inculando proprio bene il suocero…

Sentii papà irrigidirsi… ecco il momento più bello della vita… stava per sborrare…

“Floraaaaa!!! Figlia mia adorataaa!!! Vengooooooo!!! Ti vengo in culooooo!!! Mario… muovilo… muovilo… spingiiiii!!!! Che sto venendo nel corpo di tua moglie… mia figliaaaaaaa!!!”

Sentii un mare di sperma invadermi il culo… papà mi stava riempiendo di sborra… non so se fu un caso, oppure se si erano dati un segnale, ma contemporaneamente Mario e mamma mi strizzarono a morte uno il grilletto e l’altra entrambi i capezzoli e mamma, per completare l’opera, incollò la sua bocca sulla mia e vi riversò dentro un mare di saliva…

Esplosi in un orgasmo che nulla aveva di umano… urlai il mio godimento mentre stendevo le braccia verso mio padre, il quale mi venne addosso e mi strinse in un abbraccio che non scorderò per tutta la vita… con i nostri gemiti che si accavallavano uno con l’altro…

“Ti amo, papà…” – “Ti amo, figlia mia…” - “Ti amo, papà…” – “Ti amo, figlia mia…”


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