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I miei gemelli - 1


di bird2012
08.11.2012    |    96.438    |    5 9.7
"Ero immobile davanti alla loro stanza: la porta era chiusa, non vedevo niente, ma sentivo tutto..."
E’ un racconto già pubblicato in passato sotto un altro nick: l’ho riveduto, integrato e corretto. Buona lettura.



I MIEI GEMELLI

Cap. 1

“Dai… dai fratellino… inculami forte… lo sai che mi piace quando mi fai il culo… uhmmm! Dio santo… come ti sento dentro…”

Non credevo alle mie orecchie. Cosa stava succedendo…

Ero tornata a casa prima del previsto, mio marito era fuori città per lavoro: siamo due avvocati e abbiamo un avviato studio legale. Avevano rimandato un’udienza per cui, invece di tornare in ufficio, avevo preferito tornare a casa e fare una sorpresa ai miei due amati figli, due gemelli 20enni, un maschio, Marco, e una femmina, Vittoria che chiamavamo amorevolmente Vichi.

Ma la sorpresa l’avevano fatta loro a me: passando davanti alla loro stanza ho sentito i lamenti di piacere e gli incitamenti di Vichi verso il fratello… ovviamente, credendo di essere soli in casa, parlavano a voce alta senza timore di essere sentiti.

Ero immobile davanti alla loro stanza: la porta era chiusa, non vedevo niente, ma sentivo tutto.
Così miei gemelli adorati scopavano tra loro… non lo avrei mai immaginato. So che, come tutti i gemelli, avevano un rapporto di particolare attaccamento uno con l’altra, sempre uniti da un profondo affetto, ma da questo a fare sesso ce ne corre.

E’ pur vero che io non sono affatto una santarellina… anzi… da giovane qualche sega l’ho fatta a mio fratello e lui mi ha ricambiato con deliziosi ditalini, ma non me lo sono fatto mettere nel culo!!!
Però, sentendo i lamenti di godimento di Vichi, pensai di essermi persa qualcosa… un bel cazzo nel culo è sempre ben accetto… e poi i tempi cambiavano.

Avrei dovuto andarmene nella mia stanza e fingere di non aver sentito, ma mi sentivo piacevolmente turbata, volevo sentire di più… accostai l’orecchio alla porta…

“Sorellina, hai un culetto delizioso… te lo prendi tutto il mio cazzo… poi quando stringi il buchetto come se volessi succhiarmelo mi mandi in paradiso… non ti cambierei con nessuna…”

“Bugiardo! Lo so, invece, che con una mi cambieresti… me lo hai sempre confessato che ti piacerebbe fare il culo alla mamma…”

Mi sentii gelare… cosa stava dicendo Vichi… mio figlio… incularmi…

“Si, è vero, non posso né voglio negarlo: chissà che darei per metterlo in culo a mamma! Mi ha sempre attirato sessualmente… è più forte di me, non posso farci niente… oltre che al cuore, anche al cazzo non si comanda: ha un corpo così seducente e sensuale e una espressione così libidinosa che mi fa morire! Tu sai quante seghe le ho dedicato… poi da quando abbiamo visto come gode nel farsi inculare da papà, me la sogno di notte…”

“Fratellino, e la tua amata sorellina la escludi? Non mi vuoi più bene?”

“Ma che dici… tu sei il mio amore!! E poi non mi hai confessato che anche a te piacerebbe leccare la fica della nostra amata mammina? E allora… dividiamoci i compiti da buoni fratelli: io la inculo e tu le lecchi la fica… pensa come la faremmo godere!”

“Oh!, si fratellino… bravo… tu la inculi e io le lecco la fica … me la faccio venire in bocca… ho sempre desiderato gustare il suo dolce brodino!”

“Però… anche tu con papà non scherzi…”

“Si, hai ragione: ho sempre davanti agli occhi quel suo super cazzo mentre fa godere la mamma… e quando schizza quella marea di sborra nella sua bocca! Dio mio… il solo pensiero mi fa venire! Ci ho fatto spesso un pensierino… deve essere stupendo farselo mettere nel culo…uhmmm… Dai fratellino… inculami forte… parlare dei nostri amati e desiderati genitori mi ha eccitato molto… dai… dai… pompami il culo che sto per venire… ricordati che ti voglio in bocca…”

“Certo, sorellina… ti vengo in bocca… come sempre… tieni… prendi il mio cazzo… adesso ti sbatto forte… vieni… godi… mi fai morire quando vieni con il cazzo nel culo…sento le contrazioni del tuo buchino… dai… vieni…”

Ero rimasta impietrita dalle frasi dei miei figli: non mi ero mai accorta di questa loro grande passione sessuale nei nostri confronti! Chissà come reagirebbe Franco, mio marito, se sapesse che la sua amata figliola desidera farsi inculare da lui: sapendo bene quanto è porco sicuramente sborrerebbe come un cavallo al solo pensiero!

In quanto a me, il sapere che i miei gemellini volevano incularmi e leccarmi la fica, mi aveva procurato dei sintomi che ben conoscevo: forti contrazioni della fica con conseguente rilascio di liquido vaginale nelle mutandine… in poche parole ero infoiata come una cagna… questi due figli di puttana mi avevano messo addosso una eccitazione incontenibile!

Questi due porcelli ci spiavano mentre facevamo l’amore e erano rimasti piacevolmente sorpresi delle nostre gesta, specialmente del mio godimento nel prenderlo nel culo.
In effetti era il rapporto che adoravo!
Avevo iniziato da adolescente: per preservare al massimo la mia verginità, come d'altronde fanno molte ragazze, all’inizio mi sono fatta sempre inculare… il mio buchino si è particolarmente sensibilizzato e il godimento che provo nel farmi fare il culo è superiore a qualsiasi altro rapporto.

Poi c’è la parte psicologica: considero l’inculata un rapporto più depravato, più intrigante, più trasgressivo, più perverso!
Mi fa sentire una gran porca… e quando do il culo al mio uomo so di farlo felice e mi sento appagata come moglie e come amante… ebbene si… lo confesso… adoro farmi inculare…

Avevo sempre l’orecchio incollato alla porta… mi portai una mano sotto la gonna, sopra le mutandine… fica fradicia e grilletto indurito… uhm… brutto segno… rimasi con la mano poggiata sulla fica senza muoverla… avrei sborrato in un attimo.
Sentii i lamenti di Vichi.

“Dai, fratellino… vengooo… inculami che veeeennnngggoooo!!!! Aaaaahhh!!!!”

“Dio… sorellina… mi stai strizzando il cazzo con il culo… eccolo… vieni… girati… apri la bocca che sborro… cosìììììììììì… prendi… cosììììììììì…. Cosììììììì… Dio… ti ho riempito la bocca…”

I miei dolci gemellini avevano goduto, mentre io avevo la fregna in fiamme…
Per un po’ ci fu silenzio… i maialini si stavano riprendendo dalla sborrata.
Sentii la voce di Vichi.

“Fratellino, quando faccio l’amore con te mi sento completamente soddisfatta, completamente appagata… nel corpo e nella mente! Avere te, mio fratello, come amante rende il nostro rapporto ancora più intrigante e delizioso… posso dire che con te, oltre quello fisico, ho anche un più che appagante orgasmo cerebrale… non ci lasceremo mai, vero fratellino? Faremo sempre l’amore insieme?”

“Vichi, tesoro mio, come potrei fare a meno di te? Abbiamo scoperto insieme i piaceri del sesso, ci siamo sempre donati tutto di noi stessi e pensi potrei abbandonarti? Come potrei rinunciare al tuo culetto, alla tua fica, alla tua bocca e ai tuoi baci, al tuo sguardo e al tuo amore che sento vibrante quando mi abbracci?”

“Oh, Marco… fratellino adorato, anche io non potrei mai fare a meno del tuo superbo cazzo che tanto godimento mi ha dato in questi anni della nostra giovinezza… faremo l’amore anche quando saremo sposati, vero?”

“Certo sorellina… saremo amanti anche da sposati… amanti per tutta la vita… se poi fossimo fortunati ad incontrare due persone porcelline come noi, potremmo coinvolgerli nei nostri giochi… ci pensi… incontri a quattro… senza esclusione di colpi!”
“Dio… si… sarebbe stupendo… e pensa se anche loro, i nostri coniugi, fossero fratello e sorella… che orge incestuose!”

Certo che la mia piccola Vichi era veramente aperta a tutto…

“Fratellino, alziamoci, è quasi ora, mamma potrebbe rientrare da un momento all’altro…”

“Uhm… che palle… avevo ancora voglia del tuo corpo…”

“Anche io… lo sai quanto… quando ti sono vicino sono insaziabile… ma dobbiamo vestirci… pensa se mamma ci vedesse così…”

“E’ vero… loro non lo immaginano neanche lontanamente che scopiamo insieme… Vichi, tesoro… pensa se lo sapessero!”

Fu un attimo… senza rendermene conto aprii la porta e entrai nella stanza.
Erano lì, distesi sul letto, a cosce larghe, ognuno con la mano sul sesso dell’altro: Vichi accarezzava l’uccello di Marco, mentre lui aveva il dito medio dentro la passera della sorellina: saranno stati anche incestuosi, ma dovetti riconoscere che erano veramente stupendi!!!
Non urlai, non feci scenate… anzi… con un tono quasi di complicità dissi:

“Io invece lo so che scopate… e dai vostri gemiti ho sentito che lo fate anche con gusto… e volessi fare una battuta spiritosa potrei dire che siete due gemelli porcelli!”

Non si mossero, né interruppero le loro carezze incestuose… mi guardarono con una espressione sorpresa, ma non certo timorosa.
La prima a parlare fu Vichi.

“Fratellino, penso sia inutile dire qualcosa in nostra difesa…”

“Eh! Si, sorellina… credo che la situazione parli già da sola: è talmente evidente che non possiamo neanche invocare i termini a difesa…”

Questi due figli di puttana… li avevo scoperti mentre scopavano e invece di vergognarsi ci scherzavano sopra…

“Infatti… qualunque cosa diciate peggiorerebbe la vostra situazione… già decisamente disperata… ho sentito tutto… ”

Vichi si rivolse al fratello.

“Fratellino… la mamma ha sentito tutto…”

“Uhm… allora abbiamo anche delle aggravanti… per di più siamo stati colti in flagranza di reato… avvocato, ci dica… credo che perderemo la causa, vero?”

Marco, che non aveva smesso neanche lui di titillare la fica della sorella, scherzava sul fatto che io fossi avvocato.

“Si, cari figlioli incestuosi e depravati… perderete la causa! Avete molte aggravanti: non vi siete neanche limitati ad un sesso soft, qualche leggera masturbazione reciproca, qualche bacetto… Marco, sbaglio o glielo hai messo nel culo?”

Marco mi fissò.

“Allora credo tu abbia sentito proprio tutto!”

“Si, proprio tutto…” risposi, ricambiando il suo sguardo.

“Sorellina, questa volta ci danno l’ergastolo…”

“Fratellino, però siamo fortunati… in Italia non c’è la pena di morte… e poi potremmo invocare le attenuanti…”

“Hai ragione… quale migliore attenuante del tuo splendido culetto!”

“Per non parlare del tuo cazzone sempre in tiro! Sai cosa ti dico fratellino? Con questi argomenti a nostra discolpa, con un buon avvocato come mamma e un po’ di clemenza della corte potremmo essere assolti, no perché il fatto non sussiste, perché il fatto sussiste… eccome se sussiste… me lo sento bene in mano quanto sussiste… ma perché il fatto non costituisce reato!”

Si guardarono e cominciarono a ridere!
Intanto Vichi aveva cominciato a segare il fratello il quale ricambiava con un evidente titillamento del clitoride.
Questi loro maneggiamenti stavano aumentando il fuoco tra le mie cosce… feci finta di essere offesa…

“Vi ho scoperto che fate le porcate in un rapporto incestuoso… il fratello che si incula la sorella… perché ho sentito bene che lui ti stava inculando, vero Vichi?... e voi, invece di mostrare il vostro pentimento e un po’ di vergogna ci ridete sopra e mi prendete pure per il culo…”

Vichi mi guardò un po’ più seria… ma non lasciò il cazzo del fratello…

“Mamma, noi ti vogliamo un mondo di bene e sai che non ti prenderemmo mai in giro… vogliamo solo sdrammatizzare la situazione… comunque penso sia giusto chiarire le posizioni… fratellino, comincio io?”

“Certo, poi continuo io…”

“Vedi, mamma, io e Marco, da buoni gemelli, siamo due corpi e un’anima. Già da adolescenti abbiamo curiosato sui nostri corpi, ci siamo accarezzate le nostre intimità senza sapere, ovviamente, il perché del nostro piacere.
Abbiamo scoperto insieme la sessualità, con immenso reciproco piacere: tutte le nostre prime esperienze le abbiamo fatte insieme, io e il mio adorato fratellino.
Lui mi ha fatto i primi ditalini e mi ha fatto provare i primi orgasmi… io gli ho fatto le prime seghe e gli ho procurato la prima sborrata della sua vita: me la vedo ancora davanti agli occhi quell’improvvisa schizzata di sborra dal suo cazzo.

Gli ho fatto il primo pompino ed è stato con lui che ho avuto il primo piacere di farmi sborrare in bocca e assaporare il dolce sapore del suo sperma… ed è stato lui a sverginarmi sia la fica che il culetto.
Noi scopiamo insieme regolarmente come due appassionati amanti… ovviamente abbiamo rapporti anche con altre persone, che peraltro ci raccontiamo nei minimi particolari, e spesso scopiamo insieme alle mie amiche e ai suoi amici.

Vedi, mamma, il nostro è un rapporto stupendo e non abbiamo alcuna intenzione di interromperlo solo perché qualcuno ha deciso che l’incesto è immorale, contro natura e reato.

Se fossimo nati in qualche isola del Pacifico o in qualche tribù africana dove l’incesto viene praticato normalmente? Allora non sarebbe stato più immorale? Allora i comportamenti umani sono giusti o sbagliati a secondo di dove uno nasce? Se permetti ho qualche perplessità.

Conclusione: io e il mio fratellino non ci sentiamo affatto immorali, ci vogliamo un mondo di bene e seguiteremo a fare l’amore per tutta la vita… alla faccia di tutti i benpensanti ipocriti!!! Fratellino, seguita tu…”

Io non sapevo cosa controbattere: il discorso di Vichi non faceva una piega. Mentre lei parlava alternavo il mio sguardo dai loro visi ai loro sessi: sotto la carezza di Vichi il cazzo di Marco stava prendendo sempre più vigore, mentre lei allargava sempre di più le cosce per sentire meglio il dito del fratello nella fica.

Marco mi fissò lungamente prima di parlare, ed io ricambiai il suo sguardo.

“Mamma, poiché hai sentito tutto mi è più facile dirti cosa sentiamo io e la mia sorellina nei vostri confronti.
Io ho sempre avuto una profonda attrazione per il tuo corpo… i tuoi atteggiamenti… il tuo sguardo sensuale… il tuo essere completamente donna e femmina… non puoi neanche lontanamente immaginare le seghe che ti ho dedicato…”

Dio Santo, questa era una vera e propria dichiarazione d’amore e di passione… mi sentivo la fica sbrodolare… il mio piccolino mi stava facendo struggere di desiderio.
Marco seguitò.

“So che è la stessa cosa per Vichi nei confronti di papà. Ma la cosa che ci ha fatto uscire fuori di testa è stato quando abbiamo visto te e papà fare l’amore… non vi abbiamo spiato volutamente, è stato per caso.
Una notte, dovendo andare in bagno e passando davanti la vostra stanza, ho sentito le tue urla di godimento, i tuoi incitamenti verso papà.
Ho svegliato Vichi, la porta della vostra stanza era socchiusa, abbiamo visto come papà ti inculava con il suo straordinario cazzo e come tu godevi come una pazza nel farti fare il culo… non lo facevi certo per dovere coniugale.

Non abbiamo saputo resistere… Vichi ha preso il mio cazzo e se lo è appuntato sul culo… io ho spinto il mio ventre e l’ho infilata come piace a lei.
Ho cominciato ad incularla, mentre fissavamo estasiati il cazzo di papà che usciva e entrava nel tuo adorabile culetto… dopo, io e la mia sorellina ci siamo confessati che i quel momento io immaginavo di inculare te , mentre lei immaginava di farsi fare il culetto da papà.

Il colpo di grazia è stato quando papà ti ha chiesto se ti sarebbe piaciuto avere un altro cazzo in bocca e tu gli hai risposto con queste esatte parole, che mi sono rimaste impresse nella mente: e mentre papà ti sborrava nel culo anche noi abbiamo raggiunto un orgasmo indimenticabile.

Da quella sera abbiamo capito che anche voi, come noi, amate tutte le gioie del sesso… ritengo che noi quattro abbiamo il godimento nel nostro DNA…”

Interruppe per qualche attimo le sue parole: mi fissava con una espressione colma di libidine, una espressione che esprimeva desiderio, voglia incontrollata! Io non sapevo cosa dire: avrei voluto tanto tuffarmi sul suo cazzo… ma non potevo!
All’improvviso dalle sue labbra uscì la più oscena e depravata delle proposte…

“Mamma… io e Vichi non potremmo essere le persone giuste?”

Sentii tremarmi le gambe… i miei figli… i miei adorabilissimi figli chiedevano a me e mio marito di fare l’amore con loro…
Volevo resistere… ma fino a quando? Cominciai a balbettare qualcosa…

“Marco, amore di mamma… sono lusingata del vostro desiderio… ma siete i nostri figli… come possiamo… l’incesto tra genitori e figli è ancora più grave di quello tra fratelli…”

Parlavo, ma non credevo tanto a quello che dicevo…

Vichi si alzò dal letto, lasciando a malincuore il cazzo del fratello, e venne davanti a me: il suo corpo nudo a pochi centimetri dal mio!
Prese il mio viso con entrambe le mani e con una infinita dolcezza posò le sue labbra sulle mie dandomi un tenero bacio… sentii un brivido lungo la schiena… le mie difese erano sempre più deboli… e la mia fica sempre più bagnata.
Mi fissò con uno sguardo colmo di desiderio e mi sussurrò dolcemente:

“Mamma, pensi che io e Marco non siamo in grado di darvi piacere?”

“Tesoro di mamma, da quello che ho visto siete più che in grado di farci godere, ma lo capisci amore? Siete nostri figli… ti prego… siete desiderabilissimi… Marco ha un cazzo stupendo e sono certa mi farebbe provare le gioie del paradiso! La tua fica sarebbe la delizia sia per tuo padre, che per i miei desideri saffici… sarebbe stupendo se non foste nostri figli! …”

Altro bacetto sugli occhi…

“Non pensi, invece, che sarebbe molto più bello proprio perché siamo i vostri figli? Dai, mamma… lasciati andare… non ci respingere… ti prego… anzi… ti preghiamo… lasciati andare…”

Non avevo più la forza di controbattere le sue parole.

Anche Marco si alzò dal letto: il suo cazzo in completa erezione svettava imperioso dal suo ventre!
Mi venne alle spalle… mi strinse la vita con entrambe le mani e mi dette un bacio sul collo… sentii piegarmisi le gambe… i miei adorati bambini mi avevano messo in mezzo…
Marco avvicinò le labbra al mio orecchio… un leggero bacio… e poche parole sussurrate…

“Mamma… ti prego… ti vogliamo… ti prego… abbandonati a noi…”

Stavo capitolando…

Improvvisamente sentii le loro mani insinuarsi sotto la mia gonna… dal ginocchio su lungo tutte le cosce!
La mano di Marco, da dietro, arrivò sul culo: come sempre indossavo il perizoma che tanto eccitava mio marito, con il filo tra le natiche!
Marco sentì il culo nudo… sentii il suo corpo fremere contro il mio… posò la mano aperta al centro del culo e spinse il dito medio tra le natiche fino a titillarmi il buchino…
Mi sentii mancare…

“Ohhhh!!! Nooo!!! Marco… amore… ti pregoooo!!!... noooo!!!”

Vichi, da davanti, con la sua mano era arrivata sulla fica… sentì il perizoma zuppo dei miei umori…

“Mamma… ohh! Mamma… sei tutta bagnata… allora ti abbiamo eccitato… uhmmmm!!! Mamma… senti anche io come sono eccitata…”

Prese la mia mano destra e la portò tra le sue cosce, sopra la sua fica… mi venne spontaneo spingere delicatamente il dito medio tra le labbra… anche la sua fica era un lago…

“Ohhh!!! Sii… mamma… senti come sono bagnata…”

Marco con la mano destra seguitava a titillarmi il buchetto del culo… con la sua mano sinistra prese la mia mano sinistra e la portò sul suo cazzo…

“Mamma… senti come anche io sono eccitato… mamma… oh! Mamma… senti come me lo hai fatto addrizzare…”

Lo avvolsi con la mia mano e lo strinsi delicatamente: era bollente e durissimo!
Ormai la situazione era irrecuperabile… ma a quel punto non avevo più nessuna intenzione di recuperarla… sarebbe stato da ipocriti!

Io avevo la mano di mia figlia sulla mia fica ed io sulla sua… mio figlio mi stava deliziando il buco del culo e io avevo il suo adorato cazzo in mano!

Vaffanculo l’incesto… la morale e tutto il resto… volevo godere con i miei adorati cuccioli…


Continua…


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