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Dopo l'incidente - 7


di bird2012
15.04.2012    |    47.054    |    0 9.5
"Papà era immobile, era solo il corpo del nipote che si muoveva sopra di lui… con le mani teneva allargate le cosce del nonno e con la bocca pompava..."
Dopo l’incidente

7° Cap


Ci dirigemmo verso la camera da letto, tutti e tre abbracciati… io, mio padre e mio figlio.
Appena entrati nella camera da letto, non persi tempo.

“Adesso sdraiatevi e abbracciatevi, voglio vedere i vostri corpi nudi a contatto… baciatevi, toccatevi, voglio vedervi godere uno nelle braccia dell’altro… mi eccita vedere due uomini che si amano, che si slinguano, che si accarezzano, mentre intanto io vi guardo e me la tocco.”

Non terminai di parlare che papà si era subito sdraiato supino sul letto, a gambe larghe, con il suo cazzo che svettava prepotente dal suo ventre… protese le braccia verso il nipote.

“Vieni, Marco, vieni… vieni tra le mie braccia.”

Marco raccolse subito l’invito.
Adagiò il suo corpo nudo sopra quello del nonno, gli afferrò con entrambe le mani la testa e cominciò a baciarlo con estrema passione, mentre nel contempo prese a muovere il bacino per strofinare i due cazzi uno contro l’altro.

Papà, da parte sua, rispondeva con estrema libidine ai lingua in bocca del nipote e, afferrategli le natiche, coadiuvava il movimento del ventre di Marco contro il suo… strusciavano i corpi uno contro l’altro avvinghiati come due serpenti, mentre seguitavano senza sosta a slinguarsi oscenamente leccandosi il viso e il collo.

Papà, per completare l’opera, intrufolò le mani tra le natiche del nipote, e prese a massaggiargli il buchetto.
Era stupendo vederli, mi facevano venire i brividi: nonno e nipote abbracciati come due appassionati amanti.
Lo spettacolo era troppo invitante… la mia mano scese tra le mie cosce fino alla mia fica e prese ad accarezzarla.
Papà, tra un bacio e l’altro, cominciò ad esternare il suo piacere.

“Marco, tesoro, il tuo corpo sopra il mio mi manda in estasi… sento i brividi… dai, seghiamoci a vicenda, fammi sentire la mano che mi accarezza il cazzo e baciami… baciami… la tua lingua in bocca mi fa godere come un porco depravato… dai, che tua madre ci sta guardando”

Marco si spostò da sopra al nonno e si mise al suo fianco.
La sua mano scese subito tra le sue cosce e gli impugnò il cazzo e altrettanto fece papà con il cazzo del nipote… presero a segarsi con estrema libidine.

“Uhmmmm!!! Nonno, che cazzo duro… mi piace tanto sentirmelo in mano, ma non dimenticare che hai promesso che penserai anche al mio culetto.”

Sentii un brivido attraversarmi la schiena: il mio adorato cucciolo chiedeva al nonno di fargli il culo!!
Mi avvicinai a loro, avevano ripreso a baciarsi oscenamente.

“Papà, hai sentito tuo nipote? Vuole donarti la felicità del suo giovane culetto ed io direi di esaudire questo suo desiderio. Alzatevi, mettetevi in posizione del 69 e succhiatevi i cazzi… papà, tu mettiti sotto, che io comincerò a preparare nel migliore dei modi la rosellina di Marco.”

Presero subito posizione: papà sotto e suo nipote sopra, ognuno con il cazzo nella bocca dell’altro.
Rimasi un po’ a godermi il loro rapporto incestuoso e rimasi ammirata, se non addirittura orgogliosa, del comportamento di Marco… era lui che conduceva la danza.

Papà era immobile, era solo il corpo del nipote che si muoveva sopra di lui… con le mani teneva allargate le cosce del nonno e con la bocca pompava velocemente il suo cazzo… il movimento della testa, su e giù, su e giù, contro il ventre di papà era uno spettacolo.

Ad ogni spinta riusciva ad imboccare sempre più cazzo.
Stava ormai ad abituare la gola a prenderselo tutto e mentre pompava appassionatamente il cazzo, copiosi rivoli di saliva colavano dalla sua bocca lungo l’asta fino alle palle… Dio, che immagine stupenda… il nipote stava sbavando sul cazzo del nonno!!!.

Anche la testa di papà era immobile poiché era Marco che, ondeggiando il bacino avanti e indietro, gli pompava il cazzo in bocca… lo stava letteralmente chiavando in bocca e papà subiva estasiato il lavoro di bocca e di cazzo dell’amato nipote.
Mi avvicinai al viso di mio figlio, tutto preso a fare quell’ottimo servizio al nonno.

“Marco, figlio mio, quanto sei porco… sei un adorabile maialino e sono certa che darai tante soddisfazioni sia a me che a tuo nonno.”

Mi misi dietro di lui e accarezzando il viso di papà, che seguitava ad imboccare soddisfatto il cazzo che il nipote gli pompava in bocca, mi dedicai completamente al buchino del mio amato figliolo.

Gli allargai completamente le natiche e presi a leccargli a morte la rosellina… ad ogni colpo di lingua lo sentivo vibrare ed aumentare i colpi di cazzo nella bocca del nonno.
Quando sentii lo sfintere cominciare ad ammorbidirsi e a cedere cominciai con le dita: con il buchino pieno di saliva gli ficcai dentro prima un dito e, dopo averglielo lavorato un po’ con un sostanzioso dentro e fuori, gli infilai anche un secondo dito e seguitai lentamente ad incularlo… il buchetto ormai era bello largo e pronto a ricevere qualcosa di più sostanzioso.

“Venite, alzatevi… vieni, Marco, è venuto il tuo momento.”

Si sciolsero dal loro 69, entrambi con la bava alla bocca… ci posizionammo per il lieto evento: Marco in ginocchio, viso e braccia poggiate sul letto e con il culetto bello sollevato e le gambe allargate, io, al suo fianco, avevo già afferrato le sue natiche e le avevo allargate per esporre il buchino già bello pulsante e pronto per essere violato.

Papà si posizionò in ginocchio dietro al nipote, pronto a compiere l’incestuoso atto tanto desiderato da entrambi… sverginargli il culetto e accoglierlo, con tutti gli onori, nel mondo dei bisessuali.
Il suo cazzo svettava dal ventre, bello, durissimo e completamente ricoperto della saliva di Marco.
Non aveva bisogno di ulteriori manipolazioni… era più che pronto per svolgere la sua funzione: rompere il giovane culetto vergine del nipotino!!.

Non avevamo più voglia di aspettare: papà posò la sua cappella proprio al centro del forellino e mi guardò… ricambiai il suo sguardo e allargai ancora di più il culo di mio figlio.

“Marco, amore di mamma… sei pronto?”

“Si, mamma, si!!!! Nonno dai!!! Dammelo!!!

“Dai, papà, vai… fallo godere!!”

Papà cominciò a spingere piano e infilò la cappella… dopo qualche attimo riprese a spingere e il cazzo lentamente cominciò a penetrare nel morbido culetto del nipote.
Dopo averne infilato qualche centimetro papà si fermò nuovamente per far abituare lo sfintere: aveva il volto trasfigurato dalla libidine.

Per quanto papà facesse piano, avevo l’impressione che piano piano il buchino stesse allargandosi e anche se involontariamente il buco del culo di Marco stava cedendo completamente… notai che Marco, anche se impercettibilmente, stava spingendo il bacino contro il cazzo del nonno.
Marco aveva una smorfia di dolore sul viso, ma non desisteva.

“Nonno… mi piace, questa cappella nel culo… mi piace tanto!!! Sento un po’ di bruciore, ma è sopportabile… poi sento che piano piano diminuisce. Aaaaahh! Sto godendo… sto godendooo!!! Mi piaceee!!... nonno, inculami!!! Ficcamelo tutto!!! Spingiii!!!”

Papà non credeva alle sue orecchie.

“Davvero vuoi? Ti faccio male…”

“Si, nonno, ficcamelo in culooo!!! Mi piaceee!!! Inculamiii!!! Lo voglio io, rompimi il culoooo!!! Ti pregooo!!! Dai!!! Spingi… dammelo tutto!!! Infilalo tutto… come quando inculi mammaaa!!!”

Papà sputò un altro po’ di saliva sul cazzo e, vista la supplichevole richiesta del nipote, dette una forte spinta con il ventre e gli penetrò completamente nel culo: lo sfintere cedette piacevolmente sotto la spinta del cazzo e lo inglobò tutto.
Appena il ventre di papà toccò le natiche di Marco, questi emise un lunghissimo gemito di piacere… capì che ce lo aveva completamente nel culo!

“Grrrrrrrrrrrrrr…. Aaaaaaaahhhh!!! Nonno!!. Siiiii Tuttoooo!!! Dio, nonno… me lo hai messo tuttooo!! Mi hai rotto il culoooo!!!. Ma che bellooooo!!!”

Uhmmm!!! La mia fica cominciava a brontolare di nuovo… il mio cucciolo se lo era preso tutto, proprio come sua madre!
Vedere il cazzo di papà completamente immerso nel culo di mio figlio mi stava facendo colare la fica dalla libidine.
Papà aveva afferrato i fianchi di Marco e attirava il bacino contro il suo ventre.

“Olga… Olga, dovresti sentire che culetto morbido! Aahhhhh!!! È una delizia, non ho dovuto faticare… come se lo è preso!! Una meraviglia!! Ne ho inculati di giovani in vita mia, ma un culetto come questo mi manda fuori di testa.”

Papà, con il cazzo piantato nel corpo del nipote sembrava tremare dall’emozione di avergli rotto il culo, non capiva più niente e seguitava a sussurrare.

“Nipotino mio, che culetto delizioso! Così morbido… così morbido!!”

Ormai non c’era più bisogno di tenere ancora aperte le natiche di Marco.
Con la mano sinistra cominciai ad accarezzargli la schiena mentre infilai la destra tra le sue gambe
Trasalii!!! Sentii un cazzo al colmo dell’erezione, duro come il marmo, bollente: il cazzo del nonno completamente piantato nel culo, stava procurando al mio cucciolo una erezione pazzesca… era arrivato il mio turno!

“Papà… rimani fermo! Aspetta!!!”

Rimase immobile, sempre con il cazzo tutto spinto nel culo di Marco.
Mi misi supina e piano piano mi posizionai sotto mio figlio… appena raggiunsi la giusta posizione ci abbracciammo e allargai le cosce più che potevo.

“Marco, tesoro… stai godendo con il cazzo di nonno?”

“Si, mamma… un piacere stupendo!”

“Adesso mamma ti farà godere ancora di più, il massimo per un bisex… darlo e riceverlo contemporaneamente! Mettimelo nella fica di mamma tua… scopami!!! Mentre nonno ti incula!”

In un attimo sentii il cazzo di mio figlio penetrarmi nel ventre… appena fu tutto dentro Marco quasi urlò dal piacere.

“Aaaahhhh!!!! Dio! Si! Il cazzo nella fica di mamma… nonno nel culo!”

Lo abbracciai forte.

“Papà…avanti!!! Inculalo come non hai mai inculato nessuno, fallo urlare dal piacere… incula tuo nipote mentre si scopa la madre!!”

Iniziò la più libidinosa scena incestuosa che mai avrei potuto immaginare e desiderare: mio figlio mi fotteva nella fica, mentre mio padre lo inculava.
Cominciammo a galoppare e a pompare come tre invasati.
Afferrai il viso di Marco con entrambe le mani e presi a passargli la lingua piena di saliva lungo il viso… lo leccavo come la più amorevole delle cagne e alternavo ogni leccata con una frase di incitamento.

“Dai, porcello adorato… scopa mamma!!”
Leccata
“Spingilo nel ventre… Si!!! Fammi godere!”
Leccata
“Pompami, amore mio!…Pompamiiii!!!”
Leccata.

E il mio adorato porcellino, da bambino ubbidiente, soddisfaceva nel migliore dei modi la sua dolce mammina troia… mi pompava la fica in profondità, con decisi colpi in modo da colpirmi con la cappella la bocca dell’utero… ad ogni colpo di cazzo nel ventre sentivo una scossa.

Nella mia fica, inoltre, si ripercuotevano anche i colpi di cazzo che papà stava dando nel culo del nipote: mi sembrava di avere entrambi i cazzi dei miei amanti nel ventre.
Papà, mentre fissava il suo paletto di carne entrare e uscire dal culetto del nipote, sembrava in estasi ed esternava il suo godimento con continui sussurri.

“Tesoro di nonno, te lo sto allargando per bene questo delizioso culetto! Dio mio!!! Sono stato il primo a gustarmi questa delicata morbidezza… Si! Siii!!!Il primo uomo che ti abbia inculato!!!
Quando altri avranno la fortuna di farti il culo, ricordalo sempre!!!Il primo è stato tuo nonno, il primo che ti ha fatto godere nel culo e tra poco te lo riempirò di sborra… il culmine del nostro piacere!”

Quando sentii che papà voleva sborrare in culo a Marco, mi rammentai del desiderio che avevo tenuto nascosto fin da quando eravamo usciti da casa per andarlo a trovare.

“Papà, no!!Ti prego, no!!! Questa prima volta in tre non venirgli dentro, ti prego!!! Questa sera lo dovete dare tutto a me il vostro sperma!!! Inculalo pure quanto vuoi, ma quando vuoi venire dimmelo che ci penso io!”

Papà, seppure se a malincuore, mi fece un cenno affermativo con la testa e seguitò a pompare nel culo dell’amato nipote.
Come avevo previsto, aver fatto sborrare Marco aveva dato i suoi frutti: la scopata fu molto lunga e non contavo più gli orgasmi che avevo avuto!!!
Mi martellava il ventre senza sosta, con una libidine accentuata dal lavoro che papà gli stava facendo nel culetto, servizio che Marco sembrava gradire in maniera inaspettata.
Lo sentii irrigidirsi… il mio porcellino stava per arrivare!

“Mammaaaa!!!... sto per venire… Dio sto per venireeee!!!”

Lo abbracciai forte.

“Dentroooo!!! Amore mio, dentro!!! Vienimi dentro!!! Papà, spingiglielo tutto in corpooo!! Mio figlio sta per venirmi dentroooo!!!!”

“Siiiii!!!!! Nonnoooo… daiiiiii!!! Che sto venendo dentro mammaaaaaa!!!!!”

Sentii il cazzo gonfiarsi nella fica e una miriadi di schizzi colpirmi la bocca dell’utero e ad ogni schizzo incitavo mio figlio.

“Ancoraaaa… ancoraaaaa… ancoraaaaaa!!!!!! Riempimi tutta amore!!!”

Avevo la fica piena della sborra di mio figlio, ma non mi bastava, ne volevo ancora… guardai papà e dall’espressione del suo volto capii che anche lui stava per arrivare al desiderato traguardo… lo bloccai!

“Papà, fermati, non venire! Marco, amore di mamma, alzati e fa posto a nonno… papà, vieni… scopami anche tu!”

Marco, ancora stralunato per l’orgasmo appena provato, si alzò e papà gli tolse il cazzo dal culo.
Dio santo, era un palo enorme!!! La dimostrazione che aveva ben gradito il culetto del nipote.
Mi scosciai alzando il bacino per non far uscire dalla fica lo sperma di Marco.

“Vieni, papà, immergi il cazzo nella sborra di tuo nipote!!! Dai… fammi godere anche tu… chiavami che ho ancora voglia di venire!”

Papà obbedì immediatamente, mi infilò in un attimo e cominciò a gemere.

“Olga, amore di papà, sei una adorabile troia!!! Farti scopare da tuo padre nella sborra di tuo figlio!!! Uhmmm!!! E’ bollente!!! La sborra di Marco… è bollente!!! Non ho mai scopato una fica piena della sborra di un altro… uhmmmmmm!!!! Che godimento!!!”

Cominciò a pompare… il rumore dello sciacquettio del cazzo immerso nella sborra mi dava i brividi.

“Madonna, papà, senti che dolce suono! Dai… è un giorno che non dimenticherò per il resto della vita!!! Prima mio figlio! Poi mio padre! Si… dai papà!!! Sborrami dentro anche tu… unisci il tuo sperma con quello di mio figlio… daiiiiiiii… daiiiiiii!!!! Papààààà!!!!!! Ti aspettooooooo!!!!!”

E non dovetti aspettare molto, anche lui cominciò a sborrare e a riempirmi!!!
Urlai!!!!! Un ulteriore orgasmo mi unì al piacere di papà!

“Siiiiii!!!... papàààààà!!!!! Anche io!!! Vengo ancora… anche ioooo!!! Madonna mia, che meravigliaaaa!!! Dio!!! Grazie… sono felice!!! Tu e mio figlio… dentro il mio ventre!!!”

Rimanemmo qualche minuto in silenzio… spossati… papà sempre con il cazzo piantato nel mio ventre! Marco si avvicinò e prese a baciarmi.

“Mamma, quanto sei bella quando godi, ma dimmi… prendi precauzioni?”

Sorrisi.

“No… perché dovrei?”

“Non hai paura di rimanere incinta?”

Abbracciai sia papà che mio figlio… e li baciai!!!

“Paura? No!!!!! Forse speranza… si…”

“Ma se ti veniamo tutti e due dentro, non sapresti neanche di chi sarebbe il figlio!”

Li abbracciai ancora più forte, come se avessi voluto farli entrare nel mio corpo!

“Ma io non vorrei saperlo… mi basta sapere che sarebbe il figlio del nostro amore!!!”


Fine


Ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato i miei racconti: spero di fare sempre meglio, per quanto sarà possibile, cercando di soddisfare al massimo gli amanti di questo genere di racconti.

Come sempre vi attendo alla mia e-mail [email protected] per commenti, proposte, critiche e anche spunti e consigli per nuovi racconti. Attendo anche scambi di opinioni.
A presto.
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