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Il mio futuro suocero - 3


di bird2012
13.01.2014    |    63.721    |    1 9.5
"Questa volta mi spogliai nuda e mi misi di nuovo scosciata sul divano… in attesa del mio amante a quattro zampe! Axel era in un’altra stanza per cui Luciano..."
IL MIO FUTURO SUOCERO

Cap.3


Franco rimase basito: forse non pensava fossi così porca da farmi leccare la fica dal mio cane!

“Si, ed è una sensazione stupenda! Luciano impazzisce quando mi vede contorcermi dal godimento sotto i colpi di lingua di Axel, il mio amato cane.
Come tante cose belle è successo tutto per caso.
Un pomeriggio avevo una gran voglia di godere e mi ero messa scosciata sul divano a sgrillettarmi la fica. Non avevo prestato attenzione al fatto che c’era il mio cane nella stanza il quale, certamente attirato dall’odore della mia fica eccitata, mi venne vicino e intrufolò il suo muso tra le mie cosce. Ovviamente cercai di scansarlo, ma più cercavo di allontanare il suo muso, più lui lo spingeva contro il mio ventre, finché non tirò fuori la sua lunga lingua e mi lappò tutta la fica!

Fu una sensazione straordinaria: la sua lingua grande e rasposa copriva tutta la fica, ogni leccata stimolava contemporaneamente vagina, labbra e grilletto… da impazzire! Mi abbandonai a quella sublime leccata di fregna!
Dopo il primo travolgente orgasmo seguitò a leccarmi sempre con sempre maggiore lena… il forte odore e il sapore della mia fica lo spingevano a proseguire.
Senza rendermene conto mi trovai con la mano sopra la sua testa ad accarezzarlo mentre mi lappava la fica… come fosse un mio amante che mi stava dando piacere!
Mi ero scosciata come una vacca per godermi quella perversa e depravata leccata di fregna e pensai che ero stata proprio deficiente a non pensare di avere un amante a casa sempre a disposizione e per di più… decisamente discreto!
Mi fece venire una seconda volta… urlavo e mi contorcevo come una serpe!
Lo sentii guaire e spingere il muso contro la mia fica… li per li non capii… allargai solo di più le cosce e gli spinsi contro la fica desiderando l’impossibile… sentire il suo muso penetrarmi la vagina!

Quando il mio fedele amico si tolse per sdraiarsi nella sua cuccia e godersi il meritato riposo compresi il significato del suo dolce guaito: per terra c’era un lago di crema bianca… Axel se ne era venuto… aveva sborrato mentre leccava la fica alla sua padroncina!
Il pensiero che la mia fica avesse fatto sborrare anche il mio amico a quattro zampe mi procurò un brivido di piacere!

La sera raccontai tutto a Luciano il quale si eccitò come non mai e mi implorò di ripetere l’eccitante esperienza.
L’accontentai subito, poiché anche io ne avevo una maledetta voglia.
Questa volta mi spogliai nuda e mi misi di nuovo scosciata sul divano… in attesa del mio amante a quattro zampe!
Axel era in un’altra stanza per cui Luciano lo andò a prendere per condurlo in salotto: appena entrato nella stanza corse tra le mie cosce, annusò la fica e cominciò a leccarla!
Mi venne spontaneo incitarlo.

“Bravo amico mio! Lecca la fregna della tua padroncina… falla godere come oggi pomeriggio… fa vedere al mio fidanzato come lecchi bene! Dai… dai cazzo… sei una meraviglia!”

Guardai Luciano: aveva tirato fuori il cazzo e se lo stava menando come impazzito, mentre fissava la lingua di Axel martoriarmi la fica.
Con il mio adorato cane tra le mie cosce che mi lappava la fica non mi ero mai sentita tanto troia! Ma volevo essere porca all’ennesima potenza.

“Luciano, spogliati nudo… dai… che ci facciamo un bel triangolo con Axel!”

Luciano non aveva più capacità di intendere e di volere… come un automa si spogliò nudo… aveva il viso trasfigurato dall’eccitazione! Vedere la sua fidanzata completamente scosciata a farsi leccare la fica dal cane lo stava mandando ai pazzi!
Io non ero da meno… la testa mi stava scoppiando.

“Amore, vieni… mettimi il cazzo in bocca!”

Luciano salì in piedi sul divano, a gambe larghe, e avvicinò il suo cazzone alle mie labbra… lo imboccai subito e cominciai a pompare come un’invasata, mentre Axel seguitava a deliziarmi la fica!
Non ci misi molto a sborrare… solo chi ha provato a farsi leccare dal cane può capire cosa si provi: un godimento indicibile a cui non si può resistere!
Tolsi il cazzo dalla bocca e urlai il mio piacere.

“Amore… sto venendooo! Il mio cane mi sta facendo sborrareeee!!! Cristo santo… che meraviglioso triangolo… ti spompino l’uccello mentre il mio cane mi lecca la ficaaaa!!!”

Ma ormai sia io che il mio adorato porco ci eravamo lasciati andare alla depravazione e alla perversione più completa.

“Claudia, tesoro, alzati che mi è venuta un’idea… vediamo se è fattibile.”

Mi fece mettere a pecora sul divano, con il culo bello alzato in modo da mostrare sia la fica che il buchetto del culo.
Avvicinò il muso di Axel a quel ben di Dio e mi allargò natiche e cosce per facilitare l’operazione.
Axel riprese nuovamente a leccare tutto: la sua calda e viscida lingua passava dalla fica al buco del culo che era una delizia indescrivibile.
Io seguitavo a urlare il mio godimento.

“Amore… sto impazzendo! Abbiamo trovato il nostro amico di giochi! La sua lingua mi sta mandando al manicomio! Non conto più gli orgasmi che mi sta procurando! Sono sfinita… ma la prossima volta voglio il suo cazzo in fica! Si… voglio farmi scopare da Axel… dobbiamo riuscirci… e tu mi aiuterai, vero amore?”

Anche Luciano era fuori di testa.

“Certo, amore! Te lo infilerò io il suo cazzo nella fica e lo aiuterò a chiavarti! Ci pensi, amore… una volta dentro non potrà più toglierlo finché non se ne viene! Ti farai sborrare dentro dal tuo cane! Dio mio… da impazzire! Ma aspetta… voglio provare una cosa… vediamo di finire alla grande! Allargati bene il culo!”

Salì sul divano, a cavallo del mio corpo, abbassò il bacino e mi appuntò il cazzo sul buchetto: quando sentì che l’uccello era bello centrato me lo spinse tutto dentro, fino alle palle!
Adoravo prenderlo nel culo, ma questa volta il piacere era cento volte maggiore!
Infatti Axel non aveva abbandonato la sua postazione: ma non potendo più leccare il mio buchino ora occupato dall’uccello di Luciano, si dedicò completamente alla mia fica!
Per la prima volta in vita mia provai l’indicibile piacere di essere inculata mentre mi leccavano la fica!
Ormai ero in trance! Non so quante volte ero venuta… l’inculata finale era la ciliegina sulla torta… aspettavo solo la sborrata in culo di Luciano per potermi riprendere.
All’improvviso sentii Luciano gemere.

“Cazzo santo! Che bello! Amore… Axel mi sta leccando le palle… Dio… la sua lingua mi fa venireeee!!! Siii… sborroooooo!!!”

Axel, ovviamente, leccava tutto ciò che era a portata di muso, sia la fica che le palle di Luciano.
Sentii una marea di schizzi riempirmi l’intestino… fu il degno epilogo di una meravigliosa serata!”

Terminato il mio racconto fissai Franco… la mia espressione da grande zoccola era tutto un programma!

“Dimmi sinceramente: hai mai conosciuto una donna che si faccia leccare la fica dal suo cane?”

“Sinceramente no!”

“Ti da fastidio che la tua futura nuora sia così troia?”

“Affatto… sentivo la mancanza di una porca come te nella nostra famiglia!”

Ogni riferimento alla moglie era puramente casuale?

“Poi ti sei fatta scopare dal tuo cane?” mi chiese.

“No, ancora no, ma lo desidero molto… dovrebbe essere molto eccitante! Ti piacerebbe vedermi mentre lo faccio?”

“Me lo chiedi? Sarebbe un punto a tuo favore: mia moglie non si è mai fatta leccare da un cane!”

“Mi fa piacere sapere che sono ancora più troia di lei! Allora sappi che quando mi faccio chiavare da tuo figlio vado fuori di testa quando mi tratta da troia… vediamo cosa sai fare tu!”

Lo stavo sfidando… e lui raccolse la mia sfida!
Si alzò in piedi con l’uccello vicino al mio viso, lo impugnò alla base e prese a sbattermelo in faccia con colpi decisi: sulle labbra, sugli occhi, sulle gote, sulla fronte e ad ogni colpo faceva seguire un osceno apprezzamento nei miei confronti.

“Sei una puttana… una dolce puttana… ti piace il cazzo… pensa a quando mio figlio vedrà che te l’ho sbattuto in faccia… ne sarà certamente felice… “

Tutti questi apprezzamenti non facevano altro che accentuare la mia eccitazione… come se ce ne fosse stato bisogno… ero arrivata al punto giusto di cottura… volevo il suo cazzo nella fica.
Improvvisamente mi resi conto che, se avessi voluto, mi sarei potuta scopare padre e figlio… un depravato e perverso triangolo! Uhmmmm!!! Il pensiero di potermi godere quei due superbi cazzi tutti per me mi eccitava oltre modo…
Mi alzai in piedi, di fronte a lui e lo fissai.

“Ti voglio dentro! Sappi che da quando mi sono innamorata di tuo figlio e abbiamo deciso per il sesso libero sei il primo uomo che mi chiava! Da quando sto con Luciano questa fica ha conosciuto solo il suo cazzo!”

Feci spazio sul tavolo, mi ci misi seduta sopra, stesi le braccia dietro il mio busto per sorreggermi e alzai e allargai completamente le cosce.
Offrii al suo sguardo la mia fica oscenamente dilatata e gonfia di desiderio.
Franco, ancora con l’uccello in mano, fissava ipnotizzato quello splendido spettacolo: sono certa che una delle immagini più eccitanti sia quella della donna a cosce aperte che offre la sua fica allo sguardo voglioso del suo uomo… per farsi chiavare!

“Franco, avvicinati… guardala bene… pensi non sia capace di far godere due uccelli?”

Mi venne vicino, tra le mie cosce… ricominciò a sbattere forte l’uccello sopra la mia fica… ogni colpo mi faceva saltare… specialmente i colpi sopra il grilletto mi procuravano delle scariche elettriche!

“Uhmm! Cazzo… si… colpisci forte! Mi piacciono questi colpi… punisci la mia fica… puniscila che sta per peccare! Mettimelo dentrooo!!!”

Mi rammentai che veniva tutto registrato… volevo condividere il piacere con il mio amore.

“Luciano, amore… tuo padre mi sta per scopare! Cazzoooo! Sto dando la fica a tuo padre… siii… mi faccio chiavare da tuo padreeee!!!”

Franco si unì alle mie esclamazioni.

“Si… si… me la scopo… mi chiavo la tua donna! Tu hai acconsentito che lei mi desse la fica! Cazzo… tu sai quanto sia meraviglioso scoparsi una donna con il consenso del marito!”

Mi appuntò la cappella e spinse leggermente… entrò subito nella vagina! Lo bloccai.

“Fermo! Rimani fermo! Lascia la cappella all’ingresso della vagina… dimmi se ti piace questo servizietto… a tuo figlio piace tanto!”

Cominciai a contrarre ripetutamente la vagina intorno alla cappella… Franco prese a gemere.

“Dio santo… che porca! Mi stai succhiando la cappella con la fica! Stupendo!”

Seguitai per qualche attimo, poi lo implorai.

“Adesso dammelo tutto! Dai… chiavami… fammi godere! Non vorrei che tuo figlio rimanesse deluso che non hai fatto godere la sua adorata futura mogliettina! Dai… fottimi con il tuo cazzone!”

Cominciò a spingere lentamente: sentii le pareti della vagina aprirsi spudoratamente per far accomodare questo nuovo, ma molto desiderato, visitatore.
Ho sempre amato il turpiloquio nel sesso… aumenta a dismisura la mia eccitazione.

“Dai, figlio di puttana… dai… riempimi la fica! Ecco… così… bravo… vai tranquillo… la mia fregna è ben abituata e non ha problemi a ricevere tutto il tuo cazzone… Dio… si… me la stai riempiendo! Dai… dai… fa vedere a tuo figlio che stai facendo godere la sua donna!”

Il porco entrò lentamente, ma quando arrivò quasi alla fine dette un tremendo colpo di cazzo dentro al mio ventre: quando sentii la cappella colpirmi la bocca dell’utero sentii una scarica elettrica lungo la schiena e urlai il mio godimento!

“Siiii! Bastardo… figlio di puttana! Così mi spacchi la fica! Ma dai… che mi piace! Così… così… cazzo… mi fai godere! Luciano, amore… tuo padre mi sta montando… mi sta montando… cazzoooooo… mi sta spaccando la ficaaaa!”

Il mio futuro suocero seguitò a chiavarmi con la stessa tecnica: mi teneva le cosce spalancate con entrambe le mani, toglieva e rinfilava il cazzo nella fica con una lentezza esasperante, per farmi gustare ogni centimetro di uccello che sfregava contro le pareti vaginali, per terminare poi con un micidiale colpo contro l’utero.
Quelle botte di cazzo mi stavano mandando in paradiso!
Con il corpo reclinato all’indietro, sorretto dalle mie braccia stese, e con le cosce spalancate potevo ammirare il suo poderoso cazzo entrare e uscire dal mio corpo… una visione altamente eccitante.

“Luciano, amore… guarda l’uccello di tuo padre come mi entra nella fica! Me la riempie bene come te! Ha un cazzone grosso come il tuo!”

Ma volevo sentire il calore del suo corpo nudo!
Sollevai il busto, circondai il suo collo con entrambe le mani e lo abbracciai forte per sentire il suo torace contro i miei seni.
Nel contempo, avevo circondato i sui reni con le mie gambe per attirare ancor più il suo bacino contro il mio! Lo tenevo avvinghiato a me con le braccia e con le gambe: non volevo farlo fuggire finche non mi avesse fatto godere!
Mentre lo abbracciavo lo incitavo.

“Dai… così… cazzo… così mi fai venire… sbattimi forte che mi fai sborrare! Siii… si… così… non ti fermare… continua a sbattermi… tanto non hai scampo… non ti lascio andare finché non mi fai sborrare e non mi sborri in fica!”

Lo strinsi forte e incollai le mie labbra contro le sue: gli infilai la lingua in bocca che lui prese a succhiare con libidine, mentre accolse il mio invito a sbattermi forte.
Cambiò la tecnica della chiavata: non sfilava più completamente l’uccello dalla vagina per poi rinfilarlo, ma lo lasciava tutto dentro, per martellare con colpi decisi, uno dietro l’altro, il mio povero utero.
Ero al colmo dell’eccitazione, la mia fica stava per esplodere.
Ci staccammo dal bacio e fissandoci occhi negli occhi cominciammo a sussurrarci alternativamente frasi colme di libidine.

“Bravo… così… uhmmm! Porco, sai come chiavare una donna! Mi stai facendo scoppiare la fica!”

“Allora ti piace come ti scopa la fregna il tuo futuro suocero!”

“Moltissimo! Come tuo figlio… mi fate godere tutti e due! Dai, Franco… ti prego… fammi venire! Luciano, amore… tuo padre mi fa godere… come te! Cazzo… godo con tutti e due! Padre e figlio! Vi vogliooo! Voglio farmi chiavare da tutti e dueeee!”

”Brava, tesoro… vieni, godi, sborra… bagnami il cazzo con il tuo piacere!”

“Siii… cazzo… siii! Se ti piace sentirti bagnare oltre che a sborrare posso fare molto di più… basta che tu lo voglia!”

Lo sentii fremere… il suo cazzo seguitava a sfondarmi la fica… cercavo di resistere a venire, me la volevo godere al massimo quella scopata… volevo che Luciano vedesse quanto fossi stata porca con suo padre!

“Claudia, cosa intendi?”

Parlavo a voce alta per farmi sentire bene nel video… e gli prospettai la più indecente delle proposte.

“Tuo figlio dice che è un piacere inimmaginabile sentire il caldo getto della mia pipì che gli colpisce il ventre e il cazzo mentre mi viene dentro!”

Spinse tutta la verga dentro la mia fica e rimase fermo… sentii l’uccello gonfiarsi ancora di più… la cosa sembrava elettrizzarlo.

“Dici davvero? Gli pisci addosso mentre lui ti sborra in fica?”

“Si… ed anche lui lo fa a me: mi scoscio completamente davanti a lui, mi penetro con tre dita e mi chiavo la fica in maniera furiosa per raggiungere il massimo del piacere… e lui è pronto!
Quando sento arrivare l’orgasmo lo avverto e gli urlo di pisciarmi sulla fica che sto venendo: è quello il momento del massimo godimento!
Proprio mentre sto sborrando come una pazza la mia fica viene colpita da violenti getti caldi, getti che Luciano dirige sapientemente sul grilletto!
Quei schizzi bollenti e violenti contro il clito proprio al momento dell’orgasmo mi mandano ai pazzi! Vado fuori di testa, non connetto più: urlo e lo incito di pisciarmi dentro!
Gli apro la fica… e lui mi infila il suo uccello pisciante: la mia vagina viene completamente irrorata da quella deliziosa pioggia dorata che mi colpisce l’utero, mentre seguito a venire senza soluzione di continuità.
Allora, cosa vuoi fare? Vuoi limitarti a farmi venire… o vuoi qualcosa in più? Decidi in fretta che sto per godere!”

La sua risposta non si fece attendere.

“Dio santo, quanto sei puttana! Si… si… pisciami addosso mentre vengo… si… fammi impazzire!”

Non aspettavo altro.

“Bravo porco… così mi piaci! Ricomincia a sbattermi forte che vengo, ma dopo seguita a chiavarmi… e aspetta a sborrare… te lo dico io quando sono pronta! Tienimi le gambe molto aperte che devo stuzzicarmi la fica… dolce figlio di puttana, ti farò provare un piacere che non hai mai provato! Dai… chiavami che voglio venire! Dai, cazzo… dai… fammi sborrare!”

Tenni il braccio sinistro intorno al suo collo per sorreggermi e portai la mano destra sulla fica e cominciai a stuzzicare il meato urinario per stimolare la pipì.
Franco riprese a martellarmi l’utero… ormai ero arrivata al capolinea… mi lasciai completamente andare.

“Cristooo!!!! Franco, mi stai facendo venire… daiiiiiii… che sborrooo!!! Luciano, amore mio… tuo padre mi fa sborrareeee! Dio, che sborrataaa!!! Aaaaaaaaahhh! Figlio di puttana… figlio di puttana… seguita a chiavarmi… ecco… sento che ci sono… io sono pronta… quando vuoi sborrami in fica!”

Mi allargò le cosce più che poteva… aumentò al massimo il ritmo della chiavata… ansimava e gemeva come un porco… sentivo che stava per arrivare e io ero pronta ad innaffiarlo!
All’improvviso le sentii irrigidirsi… stava per arrivare il momento magico: concentrai il mio pensiero nella vagina, per percepire i suoi caldi schizzi.
Anche lui si lasciò andare con un urlo bestiale.

“Aaaaaaaahhh!!!!... Claudia… piscia… piscia che sto venendooo!!!!!”

Appena sentii il primo schizzo di sborra colpirmi l’utero allentai i muscoli pelvici e feci partire dalla mia fica un potente getto che colpì Franco sul pube.
Iniziò una sequenza difficile da descrivere.
Lui manteneva con entrambe le mani le mie cosce completamente divaricate, il suo cazzo seguitava a chiavarmi e a inondarmi la vagina di sborra bollente, io con la mano pigiata sul pube dirigevo i miei schizzi contro il suo cazzo, il tutto condito con le nostre oscene frasi di godimento.

“Lucianooo… piscio sul cazzo di tuo padre mentre mi sborra dentrooooo!”

“Claudia, che gusto… è stupendo! Che meraviglia… non lo avrei creduto! Amore, i tuoi schizzi sono bollenti… uhm!!!... ti prego, seguita… pisciami… pisciami… sul cazzo… sul cazzo… Dio che meraviglia!”

L’uccello era completamente coperto del caldo liquido che sgorgava dalla mia fica… Franco seguitava a chiavarmi… io sentivo il suo cazzo entrarmi dentro bollente e bagnato della mia pipì… da impazzire!

“Franco, figlio di puttana, mi hai riempito la fica di sborra… ed io ti piscio addosso! Abbassa il tuo viso verso la mia fica… che te la faccio in faccia!”

Il porco ubbidì subito, ma fece di meglio… di molto meglio: tolse l’uccello dalla fica, si inginocchiò e pose il viso sopra la fica per godersi sul volto i getti violenti e caldi del mio biondo liquido.
Il suo gesto improvviso ed inaspettato mi mandò fuori di testa.

“Cazzo santo! Bravo figlio di puttana! Leccami la fica pisciata e sborrata… dai porco… dai!”

Mi distesi sul tavolo e portai le mani al seno per strizzarmi i capezzoli mentre mi godevo a cosce spalancate quella depravata e oscena leccata di fica.
Franco si dimostrò un ottimo leccatore… la sua lingua percorreva ogni centimetro della mia fica: quando sentii la lingua entrarmi nella vagina capii che la stava ripulendo dello sperma che colava fuori.
La situazione mi aveva nuovamente portato al culmine dell’eccitazione… pensavo a quando Luciano avrebbe visto il video.

“Luciano, guarda tuo padre… lo immaginavi così porco? Mi sta leccando la fica al gusto di sperma e di pipì… è un porcone come noi! Adesso voglio assaggiare la sua sborra: vieni, Franco… in attesa di farti sborrare nella mia bocca fammi sentire il sapore del tuo sperma!”

Non ci fu bisogno di altre spiegazioni: mise la bocca aperta a contatto della vagina e la riempì di sperma.
Poi si avvicinò alla mia bocca aperta e ce lo fece colare dentro tutto… prima lo pasteggiai un po’ per gustarne il sapore, poi ingoiai tutto… davanti allo sguardo eccitato di Franco.

“La tua lingua mi ha fatto nuovamente eccitare… dai, leccami ancora che voglio venire sopra la tua bocca! Luciano… voglio sborrare in bocca a tuo padre!”

Franco esaudì immediatamente il mio desiderio e mi fece una entusiasmante sorpresa… mentre incollava le labbra intorno al grillo per farmi nuovamente godere, mi infilò tre dita profondamente nel culo… il mio buchino, ampiamente abituato a farsi sfondare dalla verga di Luciano e abbondantemente lubrificato dallo sperma che colava dalla vagina, accolse le dita senza problemi.
Me le infilo spesso le dita nel culo da sola quando voglio godere, ma quando me le infilano gli altri è tutta un’altra musica… per cui mai sorpresa fu più gradita!
Le tre dita mi riempirono il culetto che era una delizia!

“Uhm! Bravo Franco… è un piacere vedere che presti le dovute attenzioni anche al mio culetto! Ma rendiamo la cosa più eccitante: il culo te lo do dopo aver sentito tuo figlio… pensa che goduria se Luciano mi desse il permesso di farmi fare il culo da suo padre! Uhmmm! Me ne vengo al solo pensiero… Uhmmm! Dai, adesso fammi godere… se mi lecchi e mi inculi contemporaneamente me ne vengo subito… mi piace troppo il doppio trattamento! Luciano… guarda bene il video… ti piacerebbe se tuo padre mi rompesse il culo?”

Franco capì subito come comportarsi: affondò le dita e cominciò a girarle vorticosamente dentro… sentii il buco dilatarsi in maniera oscena… me lo stava allargando proprio come piaceva a me!
Con le labbra mi spompinava il grillo… lo succhiava come se avesse voluto staccarmelo dal ventre.
Bastò poco per farmi godere ancora… afferrai la sua testa e me la spinsi contro la fica mentre gli riversavo in bocca tutti i miei umori… e lo incitavo a bere tutto il mio piacere.

Mi aiutò a rialzarmi dal tavolo, mi abbracciò forte e mi baciò… bacio che ricambiai con estremo piacere!

“Franco, mi hai fatto godere molto! Sono certa tuo figlio ne sarà felice! Noi ci amiamo molto e ognuno di noi vuole il piacere dell’altro!”

“Credi mi permetterebbe di averti ancora? E tu mi vorresti?”

“Veramente il nostro accordo circa eventuali piaceri extraconiugali non ha previsto rapporti con i membri della nostra famiglia! Anche a me piacerebbe ancora giocare con te, ma io e tuo figlio abbiamo sempre deciso di comune accordo: conosce bene il tuo desiderio nei miei confronti, vedrà questo video, cosa ci siamo detti e quanto abbiamo goduto e gli prospetterò la mia disponibilità di giocare tutti e tre insieme.
Sinceramente l’idea di deliziarmi con i vostri meravigliosi uccelli mi intriga molto! Vediamo cosa ne pensa!”

Mi strinse ancora delicatamente tra le sue braccia… e parlò a voce alta, per essere certo che Luciano, vedendo il video, capisse bene le sue parole.

“Luciano non può dirti di no! Voglio godere ancora del tuo corpo, sentire ancora il calore della tua fica…e non può negarmi questo piacere… come io non l’ho negato a lui! Lui dovrebbe comprendere il desiderio che ho per te… come io capii il suo desiderio! Per molto tempo abbiamo scopato la stessa donna e la cosa ci ha sempre mandato in estasi, sia a noi che a lei … entrambi l’abbiamo amata… con stupendo e reciproco piacere per tutti e tre! Adesso ci sei tu… potremmo ripetere la dolce esperienza! Lui me lo deve!”

Lo guardai fisso negli occhi.

“Veramente non capisco cosa tu voglia dire!”

“Si, lo so, non puoi capire, ma non posso dirti di più! Fattelo dire da lui.”

Uscii dalla casa del mio futuro suocero completamente appagata sessualmente: una sublime chiavata, una oscena leccata di fica, due meravigliosi orgasmi, una abbondante sborrata nella mia fica… e una liberatoria pioggia dorata!
Ma la mia mente era confusa e piena di domande: cosa doveva dirmi Luciano?


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