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Il piacere dell'incesto - 2


di bird2012
04.01.2020    |    30.258    |    11 9.6
"Lasciandolo con il cazzo in mano! Nei giorni seguenti, dopo quella mia spudorata dichiarazione d’amore, mi sarei aspettata qualche sua improvvisa avance:..."
Il piacere dell'incesto

Cap.2



Io e mio fratello ci guardammo negli occhi allibiti

“Mamma, abbiamo capito bene? Tu e nonno?” le chiesi timidamente, temendo di violare la sua privacy, ma lei ci rispose sinceramente, senza alcuna remora!

“Si, tesoro, avete capito bene: avevo da poco compiuto 18 anni, quando io e vostro nonno siamo diventati amanti e lo siamo stati ininterrottamente fino a quando quel maledetto incidente non me lo ha portato via!
Vostra nonna, se ricordate, era già venuta a mancare qualche anno prima!
Voglio subito chiarire una cosa, in quanto non vorrei giudicaste male vostro nonno: non è stato l’orco che ha violentato la sua bambina obbligandola a sottostare ai suoi turpi desideri, ma sono stata io a sedurlo, a comportarmi in maniera spudorata e senza ritegno pur di eccitarlo e spingerlo a possedermi!

Ho desiderato di fare sesso con lui con tutta me stessa, finché non ci sono riuscita: mi sembra ancora di sentire il suo membro dentro il mio ventre che mi mandava in paradiso e che mi riempiva di sperma!
Ecco perché ho detto che la cosa più bella possa capitare ad una figlia è quella di concedersi al proprio padre: so perfettamente cosa si provi nell’avere un rapporto incestuoso tra padre e figlia!

Quando vi ho visto palpeggiare reciprocamente e spudoratamente le vostre intimità di nascosto, senza alcun timore di essere sorpresi, pur sapendo della presenza in casa di me e vostro padre, mi avete fatto ribollire il sangue e ho rivisto me e vostro nonno quando, incuranti della presenza di mamma, ci scambiavamo effusioni amorose ancora più spinte delle vostre!
Appena si presentava una occasione propizia ne approfittavamo per dare libero sfogo ai nostri desideri più perversi: ci lasciavamo completamente andare incuranti di tutto!

Io glielo succhiavo, oppure lui me la leccava, e se valutavamo di avere più tempo a disposizione ci davamo dentro di brutto: glielo facevo mettere dentro, o davanti o dietro, a seconda del reciproco desiderio del momento!
Dio mio, il solo ricordo mi fa bagnare come una porca!
Amori di mamma, non potete neanche lontanamente immaginare quanto mi possa mancare il rapporto incestuoso, quel dolce rapporto fatto di trasgressione, di depravazione e perversione… il dolce gusto del proibito… mi manca da morire!”

Si interruppe e guardò Mario.

“Amore di mamma, quando ho visto il tuo eccitante uccello ho pensato immediatamente quanto sarebbe meraviglioso potessi prendere il posto di tuo nonno: sarebbe la cosa più bella della mia vita quella di concedermi a mio figlio dopo essermi concessa a mio padre!
Dio mio, che meraviglia: donare di nuovo il mio corpo ad un altro maschio della mia famiglia!”

Poi guardò me.

“Gloria, già ti ho detto quanto tuo padre possa desiderarti: ha sempre sognato di avere con te lo stesso meraviglioso rapporto incestuoso che avevo io con mio padre!
Quando vedeva con quanto amore e quanta passione mi concedevo a tuo nonno andava fuori di testa dall’eccitazione e mi ripeteva, senza alcuna vergogna: “Chissà cosa darei se anche mia figlia mi desiderasse come tu desideri tuo padre! Possederla come ti possiede lui, farla godere come ti fa godere lui, sentirla avvinghiata a me che mi riempie di baci in bocca mentre le godo dentro… come vedo te stretta a lui che gli infili la lingua in bocca mentre ti urla che ti sta venendo nella fica!”

Sentendo le parole di mamma la mia domanda, come si dice, sorse spontanea.

“Ma allora papà sapeva di te e di nonno, ed inoltre assisteva anche ai vostri rapporti!” esclamai chiesi colta da una improvvisa eccitazione!
Il pensiero mamma si facesse chiavare da nonno mentre papà la guardava mi stava eccitando enormemente!

“Certo che lo sapeva, glielo dissi apertamente, ed era sempre presente per godersi l’eccitante spettacolo del rapporto incestuoso tra me e papà! Ma forse e meglio cominciare dall’inizio!”

Mamma chiuse gli occhi, come stesse tornando indietro con la mente!

“Tornando a vostro nonno, vedevo dai suoi sguardi quanto mi desiderasse e sinceramente devo ammettere, senza falsa modestia, che ero un gran bella fichetta ed io mi aspettavo qualche sua avance alla quale mi sarei concessa con tutta me stessa!
Era diventata un’ossessione: desideravo la sua verga, volevo essere posseduta, volevo sentirmela dentro il ventre che mi fotteva, senza se e senza ma!
Più lo guardavo più avevo voglia di lui: cercavo di eccitarlo in tutte le maniere nella speranza trovasse il coraggio di chiavarmi, ma lui niente!

Quando giravo per casa con vestitini che mostravano di tutto e di più mi accorgevo dei suoi sguardi che accarezzavano in maniera lasciva tutto il mio corpo, sguardi che mi facevano bagnare la fica in maniera indecente!
Da come mi guardava era evidente non gli fossi affatto indifferente, ma evidentemente il blocco psicologico dell’incesto gli impediva di dare libero sfogo ai suoi più perversi e inconfessabili desideri e di sedurre la sua bambina, gli spettri dell’incesto sconfiggevano il desiderio sessuale!!

Ma fu proprio lui, forse senza rendersene conto, a far precipitare la situazione!
Tanta era la voglia che avevo di lui che avevo preso l’abitudine di spiarlo mentre la notte faceva l’amore con mamma: andavo dietro la porta della loro camera da letto, posavo con discrezione l’orecchio contro l’uscio per sentire i loro gemiti di piacere e fantasticare di stare al posto di mamma per godermi il cazzo di papà... mentre mi sgrillettavo sbrodolando come una cagnetta in calore!
Un pomeriggio, mamma era uscita, papà venne nella mia stanza mentre stavo studiando!

“Scusa, tesoro, ma dovrei parlarti: è una cosa un pò delicata, ma ormai sei una signorina, anche se da poco ormai sei maggiorenne, e certamente queste cose le capisci!
Mi sono accorto che la notte origli dietro la porta della nostra stanza quando io e mamma facciamo l’amore!”

Mi sentii morire: penso sia diventata di mille colori dalla vergogna!
Abbassai lo sguardo, non avevo il coraggio di guardarlo in faccia!
Temendo la sua ira ebbi solo la forza di dire poche parole.

“Papà, ti chiedo scusa! Ti prego, perdonami!”

Invece prese il mio mento e mi sollevò il viso, affinché potessi guardarlo in faccia, poi mi prese le mani, me le strinse e mi sorrise!

“Tesoro, ma cosa dici: non sto mica rimproverandoti! È normale nell’adolescenza, quando si comincia a conoscere il sesso, ad essere curiosi: tutti, più o meno, abbiamo spiato i nostro genitori, non c’è niente di male!
Gloria te lo confesso: sapessi quanto sano autoerotismo mettevo in pratica mentre spiavo papà che scopava mamma!” e cominciò a ridere come un pazzo!

Mi sentii risollevata e ricambiai il suo sorriso!
Sentire le sue mani che stringevano le mie, vedere il suo sguardo che mi fissava, il sorriso che gli illuminava il volto, tutto contribuì a farmi sentire libera di ricambiare le sue parole senza alcun pudore: in fin dei conti aveva iniziato lui a farmi capire che si menava l’uccello mentre spiava i suoi genitori!

“Papà, veramente ti masturbavi mentre li sentivi fare sesso?”

Mi fissò con uno sguardo che mi arrivò fino alla fica: che goduria meravigliosa!

“Sì, mi masturbavo come un pazzo! Perché, tu non lo fai?”

Cazzo santo: papà mi chiedeva se mi sgrillettassi la fica mentre ero dietro la porta!
Dovevo approfittare dell’occasione che mi si presentava, non potevo perdere l’opportunità di fargli sapere quanto fossi porca e spudorata!

“Sì, papà, mi sgrilletto come una pazza mentre vi sento gemere, proprio come facevi tu da giovane! Tanto, come hai detto tu, e ne sono pienamente d’accordo, non c’è nulla di male!”

Papà seguitava a fissarmi ed ad accarezzarmi le mani!

“Tesoro, era proprio di questo che volevo parlarti! Spiaci e masturbati pure a tuo piacimento, io non ho niente in contrario, ma ti raccomando di fare piano e non fartene accorgere da tua madre: se capisce che ci spii e addirittura ti sgrilletti succede il finimondo!
Specialmente quando te ne vieni cerca di contenerti: godi in silenzio... anche se so che è difficile!”

Madonna mia: papà era certo che sborrassi mentre lo sentivo chiavarsi mamma e la cosa mi faceva ribollire il sangue!
Ormai persi ogni pudore!

“Come fai a sapere che me ne vengo?” gli chiesi quasi sussurrando!

“Perché non è vero? Sii sincera!” mi rispose.

“Davvero vuoi io sia sincera? Davvero vuoi sapere cosa provo?” gli chiesi, mentre ricambiavo la sua stretta alle mani!

“Certo, non c’è mica nulla di male!”

Ed io fui sincera!
Lo fissai intensamente sperando capisse quanto desiderassi scoparmelo!

“Sì, è vero, non posso farne a meno: quando riesco a percepire i tuoi gemiti di piacere mentre le stai venendo dentro non riesco a fermare la mano e mi procuro un orgasmo devastante!
Dovresti vedere come sbrodolo al pensiero che la stai riempiendo!
Papà, spero non ti dia fastidio sapere che ti spio mentre stai con mamma!”

“No, amore, non mi dà affatto fastidio! Anzi!” sussurrò!

Quella parola “anzi” era più esplicita di qualunque discorso!
Rimanemmo in silenzio, occhi negli occhi!
Dopo un pò fui io a rompere il silenzio!

“Papà, dimmi sinceramente: quando da giovane spiavi i tuoi genitori hai mai fantasticato di stare al posto di tuo padre?”

Papà fu sincero.

“Si, molto spesso! Mi eccitava il pensiero di scoparmi mamma!”

Gli sorrisi!

“Lo sai che anche io fantastico di stare al posto di mamma? Mi fa impazzire l’idea di sentire il tuo membro dentro il mio ventre che mi manda ai matti!
In fin dei conti non c’è niente di male nel fantasticare di farsi chiavare dal proprio padre, vero?” le dissi senza vergogna!

“Si, amore... non c’è niente di male!” mi sussurrò mentre stava per uscire dalla mia stanza, ma lo bloccai!

“Scusa, papà, mi fai un favore: mi lasci la porta della tua stanza un pò aperta per sentire bene quando te la scopi?”

Papà sorrise!

“Va bene, questa sera la tengo un pò aperta... ma mi raccomando di non farti sentire mentre te la tocchi e te ne vieni!”

Ormai il dado era tratto: sapeva perfettamente che avevo voglia di farmi chiavare da lui!

La sera, come sempre, uscii dalla mia stanza e andai silenziosamente davanti la porta di quella dei miei genitori: papà era stato di parola e aveva lasciato la porta un bel pò aperta per darmi modo di ascoltare abbastanza distintamente i loro gemiti di piacere!

Il cuore mi batteva forte nel petto e per di più ero eccitata come non mai prima: a differenza delle altre volte quella sera papà sapeva che stavo origliando e avevo recepito come la cosa eccitasse anche lui!
Cominciai a sentire gemiti e sospiri: i porcellini avevano iniziato a scopare!
Mi misi la mano tra le cosce e cominciai a sgrillettarmi come una porca!
La porta tenuta un pò aperta mi permetteva di udire abbastanza chiaramente le loro parole!

“Dai... dai... così mi piace... quando me lo spingi forte dentro!” Mugolava mamma.

“Lo sento quanto ti piace il mio cazzo! Sei proprio una porcona! E tu lo sai che a me la donna piace porca… troia... zoccola… che si concede completamente al proprio uomo!”

Pensavo di impazzire: papà sapeva stessi sentendolo per cui immaginai che l’ultima frase fosse rivolta a me!
Sembrava avesse voluto dirmi: “Amore di papà, se vuoi il mio cazzo devi guadagnartelo... se sei porca, troia e puttana.

L’eccitazione mi dava al cervello!
Caro papà, pensavo tra me e me, tu dammi il tuo uccello che poi ti faccio vedere io quanto sono porca!
Mi strizzavo il grilletto tra le dita fino a farmi male, sentivo gli umori della fica colarmi lungo le cosce: era troppo eccitante sentirli parlare mentre chiavavano, se seguitavano avrei sborrato l’anima!
Il colpo di grazia mi venne sentendo le parole di mamma.

“Cazzo santo, questa sera vuoi proprio fare il pieno, vuoi visitare anche il mio buchino!” gemeva mamma!

“Si, questa sera voglio anche il culo!” Rispose papà!

“E allora dai, la cappella me l’hai già appuntata... spingi... dai cazzo... spingimelo tutto dentrooo... cosiiiii... siiiiiiiii... cosiiiiiiii!!!! Madonna santa quanto godo quando me lo infili nel culooo!!’”

Veramente non era la sola stesse godendo: se c’era qualcuna altra che stava impazzendo dal godimento ero io!
Papà si stava inculando mamma ed io fantasticavo di stare al suo posto: mi sembrava di sentire il suo cazzo che sfondava il mio culetto vergine!
Rallentai il movimento della mia mano altrimenti me ne sarei venuta subito: volevo sborrare insieme a papà, sperando poter sentire quando avrebbe riempito il culo di mamma!
Non dovetti aspettare tanto e papà mi fece capire, parlando a voce alta, che stava per sborrare.

“Eccomii… eccomiii… vengo in culooo!!! Vieni anche tuuu!!!” urlò quasi papà e capii che le ultime parole erano rivolte nuovamente a me… voleva venissimo insieme!

Non aspettavo altro!
Accelerai il movimento sul grilletto e raggiunsi un orgasmo di una intensità indescrivibile: non so come riuscii a trattenermi da non urlare il mio enorme godimento… fu una sborrata sublime!

La mattina, quando mi svegliai, ero come imbambolata: ero ancora sotto l’influsso dell’orgasmo che avevo provato la sera prima fantasticando che papà mi spesse inculando!

Andai in cucina per fare colazione e lo trovai che aveva già preparato tutto: mamma, come sempre, era già andata a lavoro!
Quando lo vidi rimasi di sasso: indossava solo dei boxer attillatissimi che evidenziavano in maniera provocante un pacco dalle dimensioni più che superbe!
Il mio primo istinto fu quello di liberare quel dolce cazzo dalla costrizione dei boxer e prendermelo in bocca: sarebbe stato il miglior modo di iniziare la colazione… ma riuscii a trattenermi.
Papà mi sorrise.

“Buongiorno, tesoro, ho già preparato la colazione: ti stavo aspettando per mangiare insieme!”

Mentre sorseggiavamo il caffè ci fissavamo senza parlare, poi mi fece la domanda che mi aspettavo!

“Che mi dici di ieri sera? La porta era abbastanza aperta per permetterti di ascoltarci?” mi chiese senza alcuna remora ed io gli risposi da par suo.

“Sì, hai lasciato la porta socchiusa quel tanto per farmi ascoltare tutto… e non solo i gemiti… ma anche le frasi che vi siete scambiate!” gli risposi.

“Ti sei eccitata?” mi chiese, mentre seguitava a fissarmi.

Ormai il mio intento era quello di parlare senza mezzi termini, per farlo eccitare, nella speranza trovasse il coraggio di chiavarmi.

“Lo sai bene che mi eccita sentirvi scopare, che me lo chiedi a fare? O me lo chiedi per sentirtelo dire dalle mie labbra? Allora ti sarò più precisa: mi sono bagnata come non mai quando ho sentito che te la inculavi e prima che me lo chiedi ti confermo che mentre le venivi nel culo ho sborrato insieme a te… proprio come mi hai chiesto con il tuo gemito mentre godevi!
E’ stato un orgasmo strepitoso: ho immaginato il tuo uccello stesse dentro il mio di culo e no in quello di mamma!
In fin dei conti non c’è niente di male immaginare di farsi inculare dal proprio papà, vero?”

L’espressione di papà denotava una enorme eccitazione e quello che mi disse mi vece avvampare!

“Certo, non c’è niente di male! E non c’è neanche nulla di male fantasticare di incularsi la figlia invece della moglie, non credi?”

Avrei voluto urlargli di incularmi subito, ma ancora una volta riuscii a trattenermi!
Mentre sorseggiavo il caffè gettai uno sguardo sul suo pacco: dio che voglia di prenderglielo in bocca!
Papà se ne accorse!

“Scusa l’abbigliamento un po’ discinto, ma comincia a far caldo e non mi va di sentirmi i vestiti addosso!”

Ricambiai il suo sorriso.

“Papà, non fare complimenti, se ti senti più a tuo agio puoi toglierti anche l’indumento intimo: non credo ci sia niente di male mostrarsi tra genitori e figli! Ormai il nudismo in famiglia non credo sia più peccato! Anzi, sono certa che mostrarsi l’un l’altra sia un gesto d’amore… di grande amore!” esclamai, mentre seguitavo a gettare continue occhiate al suo desiderabile pacco!
Papà raccolse il mio invito!

“Ignoravo fossi una simpatizzante del nudismo il famiglia: allora, per coerenza, dovresti toglierti anche tu le mutandine!” mi rispose, mentre seguitava a sorridermi!

Qui ti volevo! Voleva sfidarmi, certo non fossi in grado di accettare le sue provocazioni!
Lo fissai cercando di assumere una espressione più porca possibile!

“Papà, io non ho problemi, considerato che in casa le mutandine non le indosso mai: mi piace sentirmi libera!” gli risposi!

Prima potesse controbattere qualcosa mi sganciai la gonna, che scivolò in terra lasciandomi il ventre completamente scoperto!
Il triangolino di peletti neri che ornavano il pube doveva essere uno spettacolo altamente eccitante per papà, considerando l’evidente ingrossamento dell’uccello che aumentava a vista d’occhio all’interno dei boxer!
Papà sbiancò!

“Ma che fai!” esclamò!

“Veramente me lo hai detto tu di togliermi le mutandine: ora tocca a te!” Gli risposi fissandolo negli occhi!

“Ma la mia era solo una battuta! Non intendevo...”

Non lo lasciai terminare!

“Io invece ho interpretato le tue parole come il desiderio di vedermi nuda per poter ammirare la mia fica! Come vedi io non mi vergogno di farmi vedere nuda da te! Adesso tocca a te farmi vedere il tuo uccello: spero non ti vergognerai di farmi vedere che ti si è addrizzato!
Guarda che sono lusingata nel sapere te lo faccia addrizzare!
Dai, ti prego, abbassati i boxer, fammi vedere quanto te l’ho fatto diventare duro! Papà, ti prego, fammelo vedere... e poi me ne vado!”

Papà capitolò: afferrò l’elastico dei boxer e li abbassò!
Apparve un cazzo in piena erezione che mi fece ribollire il sangue!
Papà lo impugnò, abbassò la pelle per mostrarmi la cappella gonfia
Non riuscivo a togliere lo sguardo da tanta meraviglia!

“Volevi vedere quanto me lo avessi fatto addrizzare? Allora guardalo quanto è duro, è tutto merito tuo: sei contenta?”

Non riuscii a trattenermi!

“Sarò contenta solo quando riuscirò a fartelo mettere nella mia fica e a farmi sfondare il culo... come fai con mamma!” esclamai!
Poi raccolsi la mia gonna, mi girai ed uscii dalla cucina... lasciandolo con il cazzo in mano!

Nei giorni seguenti, dopo quella mia spudorata dichiarazione d’amore, mi sarei aspettata qualche sua improvvisa avance: un suo improvviso abbraccio appassionato, con la sua lingua che mi scivolava vogliosa tra le labbra, mentre la sua mano si insinuava tra le mie cosce e saliva sfacciatamente verso la mia fica, sapendo di trovarla scoperta, senza mutandine!

Invece niente di tutto questo: seguitò con il suo normale comportamento di sempre, fatto di sguardi e sorrisi… e niente altro!
Ma non mi arrendevo: ero certa che il mio comportamento spregiudicato prima o poi lo avrebbe fatto capitolare!

L’occasione si presentò in una meravigliosa domenica primaverile: eravamo soli in casa essendo mamma di turno in ospedale!
Mi ricordo che la fica mi tirava in maniera pazzesca sin dalla mattina, appena svegliata!
Data la bella giornata decidemmo di prendere un pò di sole nella nostra terrazza: indossammo i costumi e ci sdraiammo sopra i lettini!
Appena distesa socchiusi gli occhi, dando l’impressione di non vedere cosa accadesse intorno a me... invece vedevo tutto, anche troppo bene!

Come in un gesto istintivo avevo allargato le gambe: vidi lo sguardo di papà fissarsi tra le mie cosce!
Bastò questo per farmi ribollire il sangue!
Papà mi fissò a lungo, poi improvvisamente, pensando non lo vedessi, portò la mano sopra il suo pacco e cominciò ad accarezzarsi lentamente l’uccello sopra il costume!
Non so come feci a non urlare: l’eccitazione mi stava mandando ai pazzi!

Per qualche minuto rimasi immobile, a gustarmi mio padre che se lo accarezzava, poi non ce la feci più: feci scivolare la mano lungo il corpo e la portai sopra la fica… per un pò rimasi ferma, poi cominciai ad accarezzarmi, lentamente, su e giù per tutta la fica... sempre con gli occhi semichiusi!
Papà, appena vide che me la stavo accarezzando, cominciò a stringersi ripetutamente l’uccello… e poi fece una cosa che mi sconvolse: prese un asciugamani e lo mise sopra i suo grembo, per coprirsi il basso ventre, poi mise entrambe le mani sotto l’asciugamani e cominciò a fare strane manipolazioni!

Dopo qualche attimo vidi l’asciugamani alzarsi a abbassarsi ritmicamente!
Madonnina santa, non ci potevo credere: era evidente come papà avesse tirato fuori l’uccello dal costume e si stesse masturbando mentre mi vedeva accarezzarmi!
Non so chi mi fermò dal corrergli incontro, togliergli l’asciugamano da dosso e prendergli il cazzo in bocca!
La mia eccitazione era al culmine: sentivo il costume tra le cosce completamente fradicio!

Allargai ancora di più le cosce e seguitai ad accarezzarmi, per dare modo a papà di ammirarmi ancora mentre si masturbava!
Ad un certo punto vidi che il movimento dell’asciugamano si faceva sempre più veloce: cazzo, no… non volevo papà sborrasse così, addosso all’asciugamani!

Tolsi la mano dalla fica, strinsi le gambe e allungai le braccia dietro il mio corpo come volessi stiracchiarmi, il tutto molto lentamente, per dare modo a papà di capire che era terminato l’incantesimo e di ricomporsi… senza immaginare che il gioco era appena cominciato.
Mi alzai e mi avvicinai a lui: questa volta era lui ad avere gli occhi chiusi, ma dal rumore dei miei zoccoli sentiva certamente che mi avvicinavo!
Non ce la facevo più, stavo scoppiando: se non prendeva lui l’iniziativa dovevo prenderla io!
Avvicinai le labbra al suo orecchio e gli diedi un leggero morso.

“Papà, se vuoi, puoi finire dentro la mia fica quello che hai iniziato sotto l’asciugamani … sappi che non mi tirerei indietro, anzi… non aspetto altro!
Lo so che mi desideri: lo vedo da come mi mangi con gli occhi e da come ti si è addrizzato il cazzo quando mi hai visto nuda!
Allora comportati da uomo: devi avere il coraggio di scoparmi!
Ti aspetto in camera da letto, a cosce larghe… e con la fica aperta… non farmi aspettare… e ti prego di non deludermi!”

Detto questo posai le mie labbra sopra le sue, mentre la mia mano si intrufolò sotto l’asciugamano alla ricerca del suo cazzo: era ancora duro e lo accarezzai con libidine!
Appena papà sentì la mia mano emise un lungo gemito di piacere!

“Gianna, Dio mio… ti prego, fermati… se me lo prendi in mano mi fai sborrare… sono eccitatissimo!”

“Papà, cazzo santo, non penserai mica io voglia farti venire con una sega! Ma non senti come la tua verga non aspetti altro che entrarmi nella fregna? E la mia fregna è il posto più adatto per accogliere tutta la tua sborra!
Dai, porco, che oggi abbiamo tutto il tempo che vogliamo per divertirci!”

Mi alzai e mi diressi dentro casa, nella mia stanza da letto!

Appena entrai mi tolsi il costume rimanendo nuda e mi distesi sul letto con le gambe completamente divaricate e con la mia mano che corse immediatamente sopra la mia fica per accarezzarla con immenso piacere... in attesa di qualcosa di meglio!
Fissavo la porta, nella speranza di vederla aprirsi: ogni minuto che passava aumentava il mio desiderio per mio padre!

Stavo pensando a tutto questo quando vidi aprirsi la porta: sentii il cuore scoppiarmi nel petto!
Apparve papà, completamente nudo, con in mano il suo cazzone che stava segando lentamente!
Eravamo uno di fronte all’altra, entrambi nudi, mentre io mi accarezzavo la fica e lui si menava l’uccello!
Ci fissavamo in silenzio: i nostri sguardi parlavano per noi!
Si avvicinò a me, con l’uccello vicino al mio viso!
Mi fissò negli occhi e mi sussurrò.

“Pensi stiamo facendo la cosa giusta?”

Per tutta risposta allungai la mano e afferrai la sua verga: pensai di impazzire!
La strinsi con libidine, poi aggiunsi, per essere ancora più chiara!

“Pensi ci sia qualcosa di più giusto di un padre e sua figlia che fanno l’amore? Di una figlia che si concede a suo padre per essere posseduta completamente, senza alcun limite?”

“Forse ti dimentichi che non solo sei mia figlia, ma sei anche da poco maggiorenne!” mi sussurrò con un filo di voce!

Ah, ecco quale era il problema: non solo perché ero sua figlia, ma anche perché ai suoi occhi ero ancora troppo giovane per concedermi al maschio!

“Credi proprio che per godere dei piaceri del sesso si debba essere per forza donne adulte?
Se sapessi da quanto tempo mi sgrilletto la fica con la mente rivolta al tuo uccello rimarresti sorpreso… o vuoi che ti dica che tra le mie amiche intime sono l’unica ad essere ancora illibata?

Tutte hanno già conosciuto il dolce sapore dello sperma e il piacere di farsi penetrare la fichetta da un bel cazzo e ti preciso che nessuna è stata violentata: sono state tutte consenzienti e desiderose di essere scopate!
Per esserti ancora più precisa, tanto non ti dirò mai il loro nome, sappi che due si sono fatte sverginare dai loro fratelli e una da suo zio, il fratello della madre!
Quando mi raccontano nei minimi particolari il godimento che provano sia nel sentire l’uccello che vibra tra le loro labbra mentre sprizza la sborra, sia quando raggiungono l’orgasmo con la verga che le fotte nella fica, mi aumenta sempre di più la voglia di concedermi a te per provare gli stessi loro piaceri!

Per cui sono dell’opinione che quando il sesso viene fatto liberamente e con amore, senza violenza né costrizione, con entrambi consenzienti, non dovrebbero esserci limiti né di età, né di parentela, né di genere!
Questo per dirti che sono io che ti voglio, anche se sono giovane e tu sei mio padre… e allora vieni, dammelo in bocca... ti prego... fammi sentire il suo sapore!”

Papà si arrese: certamente arrivò alla conclusione che dare il suo cazzo a sua figlia fosse la cosa più bella potesse capitargli nella vita!
Ciò che mi disse confermò la voglia che aveva di me!

“Ti accontenti di sentire solo il suo sapore o vuoi anche gustarti la crema calda che sprizza fuori… come fanno le tue amiche?
Sappi che il pensiero di godere dentro la tua bocca mi manda ai matti!”

Risposi immediatamente, tanto per mettere le cose in chiaro!

“Ne sono felice, perché è proprio quello che voglio: non penserai ti abbia invitato nella mia stanza solo per scambiarci qualche bacetto!
Credi forse che dopo averti succhiato questo meraviglioso cazzo toglierei la bocca prima di farti venire? Mi credi così ingenua? So bene, sentendo le esperienze delle mie amiche, che il momento più esaltante del bocchino, sia per l’uomo che per la donna, è la sborrata in bocca: pensi proprio avrei negato ad entrambi questo meraviglioso momento?

Papà, sapessi quanti ditalini mi sono sparata fantasticando di avere il tuo membro dentro la mia bocca che schizzava la sua sborra dentro la mia gola!
E adesso che abbiamo questa opportunità pensi sia giusto farci scappare questa occasione?
No, papà, non sarebbe giusto!
Papà, ti prego, non farti influenzare dalla mia giovane età: ho una voglia pazza di essere la tua puttana… si, la puttana del mio papà!
Dai, papà, che sono pronta a tutto: sborrami in bocca, sfondami la fica, fammi il culo… voglio essere trattata come tratteresti la tua amante!”

Spinse il ventre verso le mie labbra, mentre io avvicinavo la bocca al suo cazzo!
Le parole che mi sussurrò mentre la sua cappella sfiorava le mie labbra mi mandarono in paradiso... e mi sono rimaste impresse nella mente... non potrò mai dimenticarle!

“Hai ragione, amore di papà: la cosa più giusta possa fare un padre è quella di possedere sua figlia che gli si concede… senza se e senza ma… incurante di tutto!
Quando mi hai confessato che fantastichi di stare al posto di tua madre, per gustarti il mio uccello nella fica, ho capito che prima o poi ti avrei chiavato, era solo questione di tempo… e mi sembra il tempo sia trascorso velocemente!

Hai detto che vuoi essere la mia puttana… ed io non chiedo di meglio: è meraviglioso sentire da mia figlia che vuole che le sborri in bocca e che le faccia anche il culo!! Non puoi neanche lontanamente immaginare quante volte ho sognato di vederti con la bocca colma della mia sborra!
Dai, porcellina di papà, prendimelo in bocca e succhiamelo come più ti piace: sarà solo un piccolo antipastino!

Oggi tua madre fa la lunga in ospedale, per cui, come hai detto anche tu, abbiamo tempo: si, tesoro di papà, abbiamo tempo per fare tutto… ma proprio tutto… fregandocene dell’età e dell’incesto!
E da domani sarai la mia amante!”

E facemmo proprio tutto: in un solo giorno persi tutte le verginità!
Papà mi penetrò dolcemente prima davanti e poi di dietro facendomi provare orgasmi di una intensità indescrivibile: non so quante volte mi fece godere, so solo che nel corso della giornata lui se ne venne per tre volte dentro la mia bocca, sborrate che mi venne spontaneo ingoiare golosamente fino all’ultima goccia!
Era un atto che faceva impazzire entrambi: il padre che riversava tutta la sua sborra nella bocca della figlia la quale, come la più consumata delle troie, dopo averla pasteggiata con gusto, la ingoiava completamente, lo ritenevamo un gesto di una depravazione e di una eccitazione impareggiabile… e ci faceva godere come non mai!

Così iniziò il meraviglioso rapporto incestuoso tra me e vostro nonno!
Sono stati anni meravigliosi in cui ci siamo donati completamente l’un l’altra ed il pensiero io possa rivivere tra le braccia di mio figlio le stesse sensazioni e gli stessi piaceri ho provato con vostro nonno mi manda completamente fuori di testa!
Comunque voglio essere sincera con voi: il rapporto con vostro nonno è stato solo l’inizio della nostra vita dedicata al piacere e alla lussuria… ci sono cose che ancora ignorate della nostra splendida famiglia, cose che, a questo punto, ritengo giusto voi sappiate!”



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