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Io non sono come mamma - 3


di bird2012
04.10.2018    |    40.220    |    10 9.7
"Allargò completamente le cosce e mi stese le braccia: la sua fica completamente spalancata non aspettava altro che ricevere il cazzo di suo padre! “Vieni, ..."
Io non sono come mamma

Cap.3


Quando le dissi che era una troia la sentii fremere!

“Uhmmm! Mi eccita sentirmelo dire… per di più da mio padre! E adesso che lo sai comportati di conseguenza! Papà, io e te abbiamo gli stessi gusti e desideri, per cui non mi deludere! Amo tutto ciò che è perverso, vizioso, lascivo, al di fuori della morale corrente! Mi piace il sesso, quello a 360 gradi, senza alcuna limitazione, e temo che solo Luciano, mio marito, benché lo ami, non basti a placare le mie voglie!

Io non mi accontento solo del sesso convenzionale: un uomo, una donna, la solita scopata e amen!
Sento il bisogno di comportarmi da troia, sentirmi prendere da più maschi insieme, in particolare mi eccitano le situazioni trasgressive, quelle fuori dai normali canoni!
Papà, mi piacerebbe provare nuove eccitanti emozioni insieme a te, per poterle raccontare a mio marito nei momenti di intimità, sperando a lui piaccia sentirsi cornuto e sia ben felice di avere una moglie zoccola e di assecondarmi nella mia perversione!”

Mentre ci scambiavamo baci e slinguate infuocate si tolse quel poco che aveva addosso!
Tirò un laccetto e caddero quei minuscoli triangolini di stoffa che coprivano i capezzoli; tirò un altro laccetto e cadde il minuscolo perizoma!
Quando allargò le gambe per farsi ammirare rimasi piacevolmente estasiato nel vedere la sua fica completamente depilata, con le sue labbra gonfie di desiderio e un rivolo di umori colare oscenamente dalla sua vagina, a riprova della sua eccitazione!
Mi sembrò doveroso complimentarmi: alle donne fà molto piacere sapere che la loro fica piace al loro amante!

“Uhmmm! Tesoro di papà... che fica meravigliosa! Proprio come piace a me!”

Gli occhi di Claudia brillavano di felicità.

“Davvero ti piace? Dio mio, è un piacere sentirtelo dire! Il mio fidanzato non me lo dice mai! E allora per punizione la mia fica la dò anche a mio padre, che la sa ben apprezzare!”

Si mise in ginocchio di fronte a me, mi sfilò lentamente i calzoncini e gli slip, mentre mi fissava negli occhi con uno sguardo che mi faceva ribollire il sangue.
Dio santo, non potevo crederci: mia figlia in ginocchio di fronte a me pronta a prendermelo in bocca!
Quando comparve il mio cazzo già meravigliosamente in tiro Claudia lo fissò estasiata e le sue labbra si lasciarono sfuggire una espressione spontanea che, come maschio, mi riempì di orgoglio.

“Madonnina santa, le foto non gli rendono giustizia: dal vero è cento volte meglio! Questo sì che è un signor cazzo! Il pensiero che adesso sia mio mi manda ai matti!” esclamò, mentre le brillavano gli occhi.

Con la sinistra lo afferrò alla base e lo strinse con decisione, mentre con la destra cominciò ad accarezzarlo con sensualità e dolcezza.
Emisi un lungo grugnito di approvazione: sentire la sua mano che me lo stringeva con libidine mi eccitò come non mai!
Iniziò a segarlo lentamente, mentre con l’altra mano prese ad accarezzare dolcemente la cappella!

Sembrava in venerazione di fronte al cazzo di suo padre: mentre lo stringeva, lo segava e lo accarezzava il suo sguardo lo fissava estasiata, come non avesse mai visto un uccello così grosso in vita sua!
Non che fossi un super dotato, avevo un uccello ben superiore alla media, ma niente di stratosferico, per cui cominciai a pensare che non dipendesse solo dalle dimensioni!

“Ti piace? Mi sembri affascinata!” le chiesi.

“Sì, mi piace da morire! E’ proprio quello che ho sempre sognato! Un cazzo grosso, duro, caldo…”

La interruppi… e terminai la sua frase.

“E di tuo padre! Non sarà che ti piace tanto anche perché è quello di tuo padre? Il piacere dell’incesto, della trasgressione, del proibito? Non mi hai detto che ami tutto ciò che è perverso, vizioso, lascivo, al di fuori della morale corrente? Pensi ti ecciterebbe così tanto anche se fosse quello di tuo marito?”

Mi fissò con uno sguardo colmo di desiderio, di passione, di libidine!

“Sì, è vero! Da quando ho scoperto il sesso, da quando ho iniziato a darmi piacere da sola con estenuanti ditalini ho pensato sarebbe stato meraviglioso fare l’amore con te!
Non puoi immaginare quante volte abbia sognato questo cazzo dentro di me, che mi chiavava, mi inculava e mi riempiva la bocca di sborra!
Adesso, come si dice, il sogno sta diventando realtà!
Papà, ti voglio! Lo voglio gridare: non me ne frega un cazzo dell’incesto e della morale! Voglio scopare con mio padre perché è più bello, più eccitante, più soddisfacente, più inebriante! Sono certa che una scopata con il proprio padre ne vale dieci di quelle con altri maschi!”

Non la feci finire: ormai le sue parole mi avevano mandato fuori di testa!
Con entrambe le mani presi la sua testa e avvicinai il suo viso al mio e ricambiai il suo sguardo colmo di desiderio.

“Tesoro mio, dai, fammi vedere che sei veramente diversa da mamma! Vieni, tesoro, il cazzo di tuo padre ti aspetta: dai, prendimelo in bocca!” le sussurrai.

Non aspettava altro: abbassò la testa e mentre segava lentamente il cazzo cominciò a riempire la cappella di baci!
Ad ogni bacio la sentivo vibrare contro le sue labbra!
Con l’altra mano raggiunse le palle e prese a stringerle dolcemente: erano gonfie, certamente colme di sborra calda, quella sborra che avrei riversato con tanto amore dentro la sua bocca!
Ero fuori di me dal piacere!
Poi cominciò a leccarmi tutta l’asta… e scese fino alle palle.
Tolse la mano che le stringeva e mi prese i coglioni in bocca… prima l’uno e poi l’altro!

Li stringeva tra le labbra e me li tirava con libidine, come me li volesse staccare dal ventre e ingoiarli!
Li succhiò dolcemente, per assaporarne tutto lo squisito sapore!
Poi risalì con la lingua lungo tutto il cazzo fino ad arrivare sulla cappella: me la prese tra le labbra e cominciò a scendere lentamente con la testa!
Vidi l’uccello sparire piano piano dentro la sua bocca, finché le labbra non toccarono il mio ventre: lo aveva ingoiato tutto!
Credevo di morire!

Cominciò a pompare su e giù… su e giù!
Lo infilava tutto in gola, poi lo faceva uscire trattenendo solo la cappella tra le labbra e poi affondava di nuovo la bocca per riprenderlo tutto dentro!
E mentre pompava, seguitava ad accarezzarmi e stringermi ritmicamente i coglioni!
La grossa cappella pulsava sotto i colpi della sua lingua ed io godevo e gemevo come un maiale!
Lo sfilò lentamente e mi guardò con uno sguardo colmo di libidine.

“Te l’avevo detto che a me il cazzo piace imboccarlo completamente fino ai coglioni! Io non dico le bugie! Adesso ti faccio un gran bel servizietto, dimmi se ti piace, dimmi se hai provato niente del genere!” e se lo infilò nuovamente tutto in bocca!

Lo imboccò nuovamente e quando la cappella le arrivò in gola tenne fermo il cazzo e cominciò a far vibrare le pareti della gola, come stesse ingoiando ripetutamente e velocemente: in questa maniera la cappella veniva accarezzata, stuzzicata e massaggiata dal movimento ritmico della gola!
Un piacere indescrivibile!

Poi lo sfilò dalla bocca, riprese fiato, respirò a pieni polmoni e lo imboccò nuovamente… e ripeté quel meraviglioso massaggio della cappella con la sua gola!
Ripeté più volte quel servizio da zoccola patentata, poi lo sfilò di nuovo e mi guardò sorridente!

“Che ne dici: sono una brava bocchinara?

“Cazzo se sei brava, tesoro di papà: ma chi ti ha insegnato? Non mi risulta esistano scuole riconosciute che insegnino come sbocchinare il cazzo! Mi fa impazzire come me lo succhi! Mai nessuna me lo ha succhiato come me lo stai succhiando tu! Sei una figlia adorabile! Sarebbe meraviglioso se ogni figlia succhiasse l’uccello del suo papà per fargli vedere quanto gli vuole bene! Mamma mia, come lo sento duro: lo stai preparando proprio bene per infilartelo dentro!”

Gli diede un altro paio di affondi nella gola e poi lo tolse!

“Sì, papà, te lo sto preparando bene per mettermelo prima nella fica, poi nel culo e poi per farti venire in bocca! Voglio darti tutto quello che non ti dà mamma!”

Si sdraiò in terra, sopra il morbido tappeto che arredava il pavimento.
Allargò completamente le cosce e mi stese le braccia: la sua fica completamente spalancata non aspettava altro che ricevere il cazzo di suo padre!

“Vieni, papà… è una vita che ti aspetto! Dai, fottimi… come se non ci fosse un domani!”

Rabbrividii alla sua frase.
Le andai sopra e glielo appuntai all’ingresso della vagina: volevo infilarglielo dentro con dolcezza, ma non me ne diede il tempo!
Mi afferrò per le natiche e mi attirò a lei, mentre simultaneamente spingeva il suo ventre contro il mio cazzo: se lo infilò tutto dentro, sentii la vagina contrarsi intorno alla verga, mentre dalle sue labbra uscì un gemito di piacere che mi fece fremere.

“Papà, Dio mio, mi sei dentro! Ti rendi conto, hai infilato il tuo cazzo nella fica di tua figliaaaa!!! Sììììììì… quello che ho sempre sognatooooooo… l’incesto con mio padreee!!! Cazzoooo, come ti sento dentrooo! Papà, amore mio, che meraviglia averti dentro la mia ficaaa!!! Non ti faccio più uscireeee!!! Ti tengo dentro di me per sempreee!!! Sììì, il tuo cazzo nella fica mi fa venireee!!! Sìììììììììì… sentirti dentro mi fa venireeeeeeeee!!! Godo… sto venendooooo… ma seguita… seguita a scoparmiiiiiiii!!! Fammi sborrare ancoraaa… e ancoraaaaaa… e ancoraaaaaaa! Sei il mio amoreeeee!!!”

Appena aveva sentito il mio cazzo nella fica la mia dolce porcellina aveva raggiunto il suo primo orgasmo!
Le sue parole mi fecero impazzire!
Per un padre sentirsi chiamare “amore” dalla figlia che sta sborrando con il suo cazzo dentro la sua fica è un qualcosa di celestiale!

Si era scosciata completamente per agevolare al massimo i miei affondi dentro di lei!
Ci fissavamo negli occhi mentre seguitavo a pomparla lentamente, per farle gustare ogni centimetro del mio cazzo che entrava e usciva dal suo ventre, e ogni mio affondo era seguito dai suoi volgari ed eccitanti incitamenti!

“Bravo maiale! Così mi piace essere chiavata, e tu lo fai in maniera magistrale, con il cazzo che mi scivola lentamente lungo le pareti della fregna, in modo da farmi godere a lungo il suo dolce percorso di andata e ritorno dentro di me!
Mi piace sentirlo partire dall’ingresso della vagina, per poi farsi strada lungo le pareti vaginali, per arrivare al capolinea e sentirlo sbattere contro l’utero… per poi fare il percorso inverso… e ricominciare da capo!
Dai, seguita a fottermi, amore mio, fammi sborrare l’anima! Ormai sono la tua troia e sono felice di esserlo!”

Cazzo santo, mia figlia era più troia di quanto potessi desiderare: aveva i miei stessi desideri che non avevo mai potuto esaudire con mia moglie!
Persi ogni ritegno!

“Godi, amore di papà... godi, amore di papà! Angelo mio, sei proprio la donna che ho sempre sognato: così porca, così puttana, così troia… proprio come avrei voluto fosse tua madre! Dimmelo, tesoro, ti fà godere il mio cazzo? Te lo senti bene dentro? Te la sto fottendo bene questa meravigliosa fica? Uhmm!! Quanto sbrodoli! Stai godendo, vero tesoro? Lo sento... mi stai bagnando tutto il cazzo con i tuoi umori!!! Scommetto ti piacerebbe ti scopassi davanti al tuo uomo, per fargli vedere come godi con il cazzo di tuo padre!”

“Oh, sì, papàààà, hai un cazzo meraviglioso! Mi sta riempiendo la fica come mai nessun cazzo è stato capace di fare! Sìììììì, lo vogliooooooo!!! Il tuo cazzo per tutta la vitaaaa!!! Sìììì, fottimi davanti a Luciano… daiiii… facciamolo cornutooo!!! Sìììì… cazzo che goduriaaa! Gli sto mettendo le corna con mio padreee!!! Ecco una delle tante trasgressioni che mi fanno eccitare… farmi chiavare da mio padre davanti a lui!!! Papà, non puoi capire quanto mi ecciti l’idea di farlo cornuto, di farmi chiavare davanti a lui mentre si mena il cazzo, proprio come fanno i veri cornuti! Voglio sappia che ha sposato una troia!”

All’improvviso cominciai a vedere in mia figlia una meravigliosa compagna di giochi, quei giochi che mi aveva sempre precluso mia moglie! Farla chiavare da tanti bei cazzi e sentirla urlare mentre sborra con due o tre cazzi in corpo!

“Claudia, lo sai che mi eccita da morire sapere che mia figlia è una troia e che si farebbe fottere dal padre davanti al marito? Ma lo sai che mi piacerebbe anche fotterti insieme a lui, tutti e due insieme dentro di te? Dimmi, porcellina, ti piacerebbe farti fottere il culo e la fica contemporaneamente dal tuo futuro marito e da tuo padre?”

“Ma magari! Papà, sei meraviglioso: sarebbe proprio una gran ficata farmi chiavare da tutti e due!
Già penso a quante porcate faremo insieme io e te!
Io ti farò scopare tutte le amiche con cui lesbico, che sono tutte meravigliose zoccole bisex, che adorano farsi rompere il culo da un bel cazzone mentre leccano una succosa fica!
Mi hai detto che ti piacerebbe scoparmi insieme a mio marito: perché no, è molto eccitante, ma desidero di più, qualcosa ancora più depravata!
Mi aspetto tu mi faccia scopare da qualche tuo amico ben cazzuto, magari qualcuno che si scopa la figlia!
Uhmmm! Pensa che bel quartetto eccitante: due padri e due figlie, con tanto di scambio di coppie! Comincia a cercare tra le tue molteplici amicizie: non sarò mica l’unica troia incestuosa in circolazione!”

“Claudia, amore mio, ho tante belle idee per la testa, tutte quelle fantasie che non ho potuto mettere in pratica con tua madre! Ti farò fare tante di quelle scopate che neanche puoi immaginare! Sei una splendida troia, amore di papà… la mia troia!”

Seguitammo a scoparci come impazziti!
Con le nostre bocche incollate a scambiarci slinguate e saliva come due maiali!
Ci rotolavamo sul tappeto, mentre i nostri sessi si cercavano spingendosi uno contro l’altro!
Alternavamo le posizioni per variare i nostri piaceri.
Quando stavo sopra le affondavo il cazzo nella sua fica con spinte da sfondarle l’utero che la facevano sobbalzare, quando stava sopra lei mi cavalcava dimenando il bacino come la più consumata delle porche e si lasciava andare al turpiloquio più spinto!!

“Luciano, sei un cornutooo! Guarda come mi sto fottendo mio padre!!! Ha un cazzo enorme! Me la sto slabbrandoooo… sììì… mi sto slabbrando la fregna con il cazzo di mio padreee!!! Hai sentito, cornuto? Prima mi scoperà insieme a te, poi mi farà scopare dai suoi amici… mi farà fare una scorpacciata di cazzooooo!!! Solo il pensiero mi fa sbrodolareeeee… godooo… sento che sto per venireeeeee!!! Tu fatti una sega mentre ci guardiii!!! Fatti una segaaaa… cornutooo… mentre sborro con il cazzo di mio padreeeee!!!!”

Raggiunse un secondo orgasmo mentre le ero sopra!
Sentii la sua vagina contrarsi, stringermi il cazzo con una stretta micidiale, mentre spingeva il suo ventre contro il mio per sentirsi la verga completamente dentro mentre se ne veniva!
Ci guardammo negli occhi: non dimenticherò mai lo sguardo di mia figlia mentre godeva con il cazzo di suo padre conficcato nella sua fica, né dimenticherò le sue parole!

“Papà, me ne vengo ancoraaa... papà, me ne vengooo... papààà, sto sborrandoooo!!! Papà, amore mio, mi stai facendo sborrareeeee ancoraaa!!! Ahhhhh!!! Sì, sì, godooooo!!! Come non ho mai godutooo!!! Sei tu l’uomo della mia vitaaaa… quello che mi fa godereee… che mi fa godereee!!! Papààààà… sono tuaaaaaa… e tu sei miooooooooo!!! Papàààà, con te è più bellooooo… con te è più bellooooooo… con te è più bellooo… sbo…rr… areeeeeeee!!! Sìììì…ìììì…ìììì… con te è meraaaa…viiii…glioooo…sooooooo… sborr…aaaa…reeeeeee!!!”

Mi conficcò le unghie nella schiena e mi morse le labbra a sangue, mentre sentivo il suo corpo sobbalzare in preda agli spasmi dell’orgasmo!
Rimanemmo per un po’ abbracciati, con il cazzo ancora dentro il suo ventre, a scambiarci appassionati baci come due amanti innamorati!

“Mamma mia, che sborrate, una meglio dell’altra! Papà, la mia fica non ha mai sborrato tanto in vita sua ed è tutto merito tuo! Mi hai chiavato in maniera sublime, hai un cazzo che mi fa impazzire!!
Dai, amore, toglilo dalla fica: non vorrei mai farti uscire dal mio ventre, ma adesso è il momento di darti il culo!
Dai, inculami: credo siano anni che non ti fai una bella inculata!
Dai, tesoro, riserva al mio culetto lo stesso meraviglioso trattamento che hai riservato alla mia fica!”

Si mise in ginocchio sul divano, si piegò in avanti posando il viso sulla spalliera, si afferrò le chiappe di quel fantastico culo e le allargò completamente!
Quando apparve ai miei occhi il suo delizioso buchetto del culo meravigliosamente dilatato e pronto per ricevere il mio cazzo non so come non mi abbia preso un infarto!

Non è retorica! Chi è quel padre che non impazzirebbe nel vedere la figlia mostrargli il buco del culo oscenamente aperto per farsi inculare? E quanti padri, quando guardano la propria figlia, fantasticano di vederla a pecora con le chiappe spalancate?
Ero fuori di me! Mi avvicinai a lei e spinsi il mio viso tra quelle natiche spudoratamente dilatate e cominciai a leccarle il buchetto come impazzito!
Sentivo lo sfintere contrarsi spasmodicamente sotto i colpi della mia lingua, mentre la porca cominciò a mugolare come una cagna!

“Ohhh!!! Sììì!!! Sei proprio il maschio che piace a me: sei un maiale depravato, pervertito, che ama leccare il buco del culo della sua donna prima di incularla! Oh, cazzo, papà, sei un porco meraviglioso!
Dai, che piace anche a me sentire la lingua che mi fruga dentro il culo! Ficcamela dentro… tutta dentrooo!!! Dai, porco, che mi piace questa maialata: farmi ficcare la lingua nel buco del culo!!!”

Come potevo non esaudire il perverso desiderio del mio amore: le spinsi con forza la lingua dentro e cominciai ad incularla oscenamente, mentre lei sculettava come una zoccola strofinandomi indecentemente il culo contro il viso!

Quando capii che il buchetto era ben ammorbidito per farsi penetrare, mi alzai e mi posizionai dietro di lei, con il cazzo in mano duro come non mai!
Le sputai due volte sul buco del culo per umettarlo per bene e ci appuntai la cappella sopra: appena la porca sentì il contatto del cazzo mi chiese di fermarmi.

“Papà, fermati! Voglio incularmi io, voglio godermi questo cazzone come piace a me! Voglio gustarmelo centimetro per centimetro mentre mi sfonda il culo! Uhmm! Oddio mio, il solo pensiero che sto dando il culo a mio padre mi fa impazzire!”

Così dicendo, spinse indietro il culo e ci fece entrare dentro la cappella!
Rimase qualche attimo immobile, poi diede un’altra spinta: avevo gli occhi fissi sul suo delizioso buchetto e lo vidi aprirsi oscenamente per far entrare un altro paio di centimetri del mio cazzo!
Claudia si fermò di nuovo!

“Mamma mia che cazzo! Mi sta aprendo il culo come ho sempre sognato!”

Cominciò a dimenare lentamente il bacino per assestarsi bene la prima porzione di cazzo che aveva nel culo, poi diede un’altra spinta: ormai la metà della mia verga aveva preso posto nell’intestino di mia figlia!
Claudia cominciò a mugolare come una maiala!

“Dio santo, che meraviglia! Papà, non puoi capire cosa stia provando: il tuo cazzone me lo sta spaccando! Dimmi, quanto ne ho dentro?”

“Te ne sei infilato dentro la metà!” le risposi.

“Uhmmm! Solo la metà e già godo come una zoccola! Aspetta, che me lo allargo ancora di più!” e così dicendo cominciò a sculettare a destra e sinistra come una troia!

Sentivo il cazzo strusciare deliziosamente contro le pareti dell’intestino!

“Brava tesoro! Così... muovi il culo che mi piace! Dai, porca... daiii!!! Mi piace la donna che sculetta volgarmente con il mio cazzo nel culo!”

Claudia era come impazzita.

“Papà... papà, davvero ti piace come ti lavoro il cazzo con il culo? Daiii, adesso tocca a te: infilami dentro l’altra metà e inculami come più ti piace! Daiiii... spaccami il culooooo!!!”

Non capii più niente: l’afferrai per i fianchi e, mentre l’attiravo verso di me, diedi un colpo secco con il bacino e le affondai nel culo l’altra metà del cazzo!
La porcellina emise un urlo di piacere che mi fece accapponare la pelle!

“Sììììììììì… cazzoooooo!!! Aaahhhh!!! Questa sì che è un’inculataaaa!!! Papààà, amore santo, è così che si incula una donnaaa!!! Con forza, con vigore, con passione! Daiii, affonda il cazzooo! Spaccami il culooo… spaccamelooo… fammi morireee!!! Daiii, amore mio… da oggi sarò la tua dolce rotta in culooo!!!”

Il pensiero che da quando mi ero sposato, circa 25 anni, la prima donna che mi inculavo era mia figlia mi mandò il sangue al cervello!
Cominciai ad incularla con colpi profondi, affondavo l’uccello dentro il suo intestino sempre con maggior facilità!
Il buchetto del culo di Claudia accoglieva il mio cazzone in maniera splendida, se lo prendeva tutto, fino ai coglioni… e più lo affondavo e più mi incitava di dargliene di più!

“Bravo, papà, bravo… sei un amore! Angelo mio, mai nessuno mi ha inculato così! Dai, spingimelo tutto dentro… affondamelo tuttooo! Daiii, fammi sentire il coglioni contro il culo, così capisco che ce l’ho tutto dentroo!!! Papà, hai una figlia svergognata e spudorata, che ama sentirsi inculare dal suo papà! Ma mi farai inculare anche da altri, vero amore mio?”

Sì, mia figlia era una meravigliosa rotta in culo!
La donna che avevo sempre sognato!
Seguitai ad incularla senza darle un attimo di tregua.
L’avevo afferrata per i fianchi, l’attiravo contro di me, mentre le infliggevo colpi secchi e profondi in maniera di esaudire il suo desiderio e farle sentire il suono dei coglioni sbatterle contro lo chiappe
Ad un certo punto la sentii irrigidirsi ed emettere lunghi gemiti di godimento!

“Oddio, nooo!!! Papà, lo sentooo! Madonna santa, papà… sto per venireee!! Cazzooo, vengo con il culooo! Papà, non ti fermareee, affondaaaaa… spingi, che sto avendo un orgasmo analeeee!!! Sto impazzendooo… è la prima voltaaaaa che vengo con il cazzo nel culooo!!! Papààààà… inculamiiiiii… inculamiiiii… che sto sborrandooooo!!! Ahaaaaaaa!!!! Amore miooo… non ti fermare… affondaaaaa… il caz..zo… che sto… venendoooo!!!”

Il mio amore rantolava, ansimava, dimenava il bacino come impazzita, sculettava a destra e sinistra come un zoccola, inarcava la schiena e spingeva il culo contro il mio ventre per sentirsi l’uccello ancora più dentro!
Vedevo il suo corpo tremare e sobbalzare sotto gli spasmi dell’orgasmo!

Rimasi fermo, con l’uccello piantato dentro di lei, per permetterle di godersi completamente la sua venuta, poi lentamente mi sfilai da lei!
Per un po’ rimase immobile, aggrappata alla spalliera del divano, sempre in ginocchio: il forte orgasmo anale l’aveva distrutta!
Dopo un po’ si alzò e si mise seduta sul divano: aveva un’espressione di estremo godimento, la classica espressione che assume una donna quando si sente completamente appagata sessualmente!
Lentamente, l’abbracciai e cominciai a riempirla di bacetti sul viso e di sensuali carezze.
Mi guardò e mi sorrise.

“Fortuna che dovevo essere io a farti provare qualcosa di nuovo!
Papà, è stato meraviglioso! Prima mi hai fatto godere nella fica, due splendidi orgasmi vaginali!
Poi mi hai inculato come mai nessuno prima e per la prima volta ho provato l’ineguagliabile piacere di avere un orgasmo anale!
Solo chi lo ha provato può capire: è un orgasmo devastante, di più di quello vaginale!
A questo punto ci manca solo che mi fai provare un orgasmo con la bocca!” e mi sorrise.

Ricambiai il sorriso.

“Veramente con la bocca sei tu che mi devi far venire! Dopo una scopata e una inculata senza godere il mio povero uccello sta scoppiando!”

Mi baciò infilandomi tutta la lingua in bocca e mi prese il cazzo in mano, stringendolo con passione!

“Hai ragione, ma la tua dolce Claudia rimedia subito! Sono felice tu sia bello carico: per terminare in bellezza questo entusiasmante pomeriggio mi manca solo una abbondante bevuta di sborra!
Vieni, alzati, mettiti in piedi con l’uccello davanti alla mia bocca!”

Ubbidii prontamente: il cazzo svettava dal mio ventre in maniera imperiosa.
Claudia mi prese per le natiche e mi avvicinò a lei, portando l’uccello a contatto delle sue labbra.
Alzò il viso e mi guardò.

“Prima mi hai scopato la fica, poi mi hai scopato il culo… adesso scopami in bocca! Affondami tutto il cazzo in gola, come hai fatto nella vagina e nell’intestino: non temere, ti ho già dimostrato che mi piace sentirmi l’ugola solleticata dalla cappella!
Però quando stai per venire sfilalo dalla bocca: voglio vederti che ti meni il cazzo tenendolo vicino alle mie labbra!
Io starò con la bocca spalancata e con lo sguardo fisso contro la tua cappella: voglio gustarmi l’eccitante visione della sborra che sprizza fuori dal tuo cazzo e tu che dirigi sapientemente gli schizzi dentro la mia gola!
Quando avrai terminato di venire rimettimelo in bocca che seguiterò a raccogliere le ultime gocce!!
Allarga le gambe che mentre mi scopi in bocca voglio divertirmi un po’ con il tuo buchino: mi piace molto ficcare un dito nel culo del maschio che sto succhiando!”

Dalla mia espressione capì che ero rimasto sconcertato dalla sua richiesta!

“Madonna santa: credo di capire che mamma non ti ha mai messo un ditino nel culo mentre ti spompina lo succhia! E che cazzo, a mamma mancano proprio i fondamentali, le basi del sesso: ancora non sa che pure ai maschietti piace sentirsi frugare nel culo mentre glielo succhiano?
Dai, papà, tranquillo, allarga le gambe che ci pensa Claudia tua a darti piacere: sentirai che delizia!”

Si ficcò il dito medio in bocca per umettarlo abbondantemente e poi intrufolò la mano tra le natiche: mi appuntò il dito sulla rosellina e cominciò a spingere delicatamente!
Non so perché, ma appena sentii il dito cominciare ad entrarmi dentro mi venne spontaneo andargli incontro con il culo: ben umettato di saliva mi scivolò completamente dentro e mi procurò un delizioso brivido di piacere!
La mia dolce porcellina mi elargì il suo solito sorriso da puttana!

“Bravo, papà! Hai capito subito come si fa… e mi sembra la cosa non ti dispiaccia troppo! Sei proprio un maiale!”

L’afferrai per la testa e le spinsi il cazzo in bocca… e cominciai a pomparla con gusto, mentre lei aveva iniziato il dolce servizio dentro il mio culetto!
La porca coordinò subito i movimenti del dito con quelli del cazzo: quando lo sfilavo dalla bocca lei lo sfilava dal culo, quando glielo affondavo dentro lei me lo spingeva con forza dentro il buchetto!
Cazzo! Mi piaceva quel dito che mi inculava così dolcemente!
La scopai in bocca come desiderava lei… e come piaceva da morire anche a me!

Le sfilavo l’uccello tenendole solo la cappella tra le labbra per poi affondarle il cazzo completamente in gola, fino ai coglioni: quando sentivo il suono delle palle sbatterle contro il mento andavo in estasi!
Ero troppo carico e dopo un paio di minuti di dentro e fuori sentii arrivare l’orgasmo!
Lo sfilai dalle labbra: lei capì immediatamente e spalancò la bocca, fissandomi con libidine!

“Dai papà, sborrami in bocca che ti bevo tutto!!!”

Poi il suo sguardo si spostò sopra la cappella, in attesa di vedere sprizzare la sborra!
Presi a smanicarmi velocemente l’uccello per accelerare la venuta, dirigendo la cappella verso la bocca di Claudia, finché non sentii la sborra schizzare fuori!
Urlai come un pazzo!

“Sììììììì…….!!! Amore di papààààààà……. Ti sborroooo… ti sborrooooooo!!! Daììììììì… daìììììì… amoreeee… amoreeeeeeee… che meraviglia vederti ingoiareee… la… miaaaaaa… sborraaaaaa!!!”

Da impazzire!
Lei che fissava estasiata la mia cappella che spruzzava sborra su sborra senza soluzione di continuità, io che dirigevo diligentemente gli schizzi dentro la sua gola… e lei che ingoiava schizzo dopo schizzo… uno di seguito all’altro, con un sincronismo perfetto: schizzata e ingoio… schizzata e ingoio… schizzata e ingoio!
Quando capii che stavo alla fine le spinsi la cappella in bocca: cominciò a succhiarla come un’invasata, posseduta da una passione incontrollata, e mi strizzò il cazzo per svuotarlo fino all’ultima goccia!

Alla fine tolse l’uccello dalla bocca, accennò un sorriso e mi stese le braccia: quando vidi che teneva la bocca chiusa e che dagli angoli delle labbra usciva furtiva una bianca goccia di sperma capii le sue intenzioni!
Non avevo mai fatto, neanche prima di sposarmi, una porcata del genere, ma con la meravigliosa troia di mia figlia ero pronto a tutto!

Incollai la mia bocca alla sua: dischiuse le labbra e mi riversò in bocca un po’ della mia sborra che aveva conservato al termine della mia venuta!
Mi aveva gettato le braccia al collo e mi teneva avvinghiato a lei mentre seguitavamo a gustare insieme, bocca a bocca, l’inebriante ed afrodisiaco sapore della sborra ancora calda!

Capii che non era un abbraccio come gli altri o un bacio come gli altri: era il coronamento di un sogno, avevamo condiviso un piacere a lungo desiderato!
Come aveva detto lei ci eravamo completati: due corpi e un’anima, come si dice!
Con quel reciproco scambio del mio sperma, lo stesso seme che l’aveva messa al mondo, è come se avesse voluto ridarmi un po’ della sua vita!
Rimanemmo abbracciati, entrambi nudi, a scambiarci per un pò baci e carezze!

“Papà, veramente faresti con me tutto quello che non hai potuto fare con mamma? Farmi vivere le situazioni più intriganti e trasgressive? Oppure sono state esternazioni dovute solo al momento dell’eccitazione?”

“Amore, ti confermo che tutto quello che ti ho detto è vero: vorrei condividere con te tutte quelle esperienze perverse, viziose, depravate, che abbiamo sempre sognato! Le vivremo insieme, amore mio!”

“Grazie, papà: appena tornerò dal viaggio di nozze sarò pronta!”

Poi posò il suo viso sopra il mio petto e rimase in silenzio: percepii qualcosa di strano e le chiesi cosa avesse.

“Non so se capirà!” sussurrò, stringendosi ancor più a me.

“A chi ti riferisci? Potresti essere più esplicita?” le chiesi.

“A Luciano, il mio fidanzato, tra qualche giorno mio marito! Quando abbiamo deciso di sposarci abbiamo giurato di dirci sempre tutto, tra di noi deve esserci la massima sincerità: tra due persone che si amano non devono esserci scheletri nell’armadio!”

La situazione stava prendendo una brutta piega.

“Che vorresti dire?” le chiesi, temendo la sua risposta.

“Che gli dirò di noi due! Non posso tradire il nostro giuramento, Luciano non se lo merita e poi per me sarebbe un peso insopportabile nascondergli che faccio sesso con mio padre!
So benissimo che rischio di perderlo, ma spero capisca i sentimenti che ho per te: non sei un uomo qualunque... sei mio padre!”

Cazzo, questo non ci voleva! Si rischiava andasse all’aria il matrimonio!

“Tesoro, pensaci bene: io non voglio rovinarti la vita sentimentale! Non dirgli niente, finiamola qui! È stato meraviglioso amarti, ma non voglio rovinare...”

“Papà, forse non hai capito che non ci penso proprio di rinunciare a te! Non finiamo proprio niente: abbiamo appena cominciato! Se Luciano non accetta il mio rapporto con te significa che non mi ama abbastanza!”

Mi baciò in bocca, sentii la sua lingua arrivarmi in gola: un bacio colmo di amore e passione!
Poi mi guardò negli occhi!

“Papà, guardiamo in faccia la realtà, non dobbiamo fingere!
Lo so che ti sembrerò spudorata, ma tra le tue braccia mi sono fatta la più bella scopata della mia vita!
Non so se perché sei mio padre, o perché hai un cazzo meraviglioso… o per tutti e due, ma mi hai fatto sentire in paradiso! Con te ho provato quello che nessuno mi ha mai fatto provare, e la cosa grave è che neanche con Luciano, il mio futuro marito, godo come ho goduto con te!

E ripensando a tutte quelle dolci e sensuali parole che mi hai detto mentre eri dentro di me sono certa che anche per te è stato meraviglioso scoparmi!
Papà, guardami negli occhi: non pensi anche tu che ormai, dopo quello che abbiamo vissuto oggi pomeriggio, non potremo più fare a meno l’uno dell’altra?”

Le sue parole mi fecero rabbrividire.
Non sapevo cosa dirle… lei invece sapeva benissimo cosa dirmi!
Mise una mano sopra il mio uccello e me lo strinse!

“Se non hai capito ti sarò ancora più esplicita: questo cazzo dovrai darmelo anche dopo sposata! Non ho alcuna intenzione di rinunciare a questa meraviglia né a tutte quelle esperienze che abbiamo deciso di vivere insieme! Sei d’accordo?”

Mi baciò nuovamente in bocca, con tutta la lingua: la sentivo fremere, percepivo una passione incontrollata nei miei confronti!
Mi fissò con uno sguardo colmo di desiderio e mi morse un labbro, poi mi sorrise!

“Papà, sono consapevole che rischio di perderlo dicendogli di noi, ma ti rendi conto che se lui accettasse di farmi chiavare da un altro uomo, anche se mio padre, come sarebbe piaciuto a te vedere mamma con un altro, noi potremmo amarci per tutta la vita?
Potremmo scopare senza problemi né sensi di colpa? Io mi potrei godere il tuo uccello e tu la mia fica quando, come e dove vogliamo?
Inoltre insieme a te, che sei porco e depravato come me, potrei esaudire il mio desiderio di vivere la trasgressione al di fuori di ogni regola o morale! Ti rendi conto vedermi fottere da due o tre maschi oltre te? Che ne dici, non vale la pena rischiare? Il gioco non vale la candela?”

Beh! Dovetti riconoscere che Claudia non aveva tutti i torti!
Come si dice? Chi non risica…

“Ma pensi di riuscire a convincerlo?” le chiesi.

Mi fece un sorrisetto ambiguo!

“Ho qualche buona idea nella testa…!” mi rispose.

La testa mi girava dall’eccitazione: scoparmi e incularmi mia figlia anche dopo sposata e fare con lei tutte le porcate che non ero riuscito a fare con mia moglie! Non mi sembrava vero!
Claudia seguitò a parlare.

“Conosco bene il mio porco e penso di sapere come prenderlo! Tu, temendo di rovinare la mia vita, troppo frettolosamente già pensavi che il nostro rapporto dovesse finire! Papà, fidati di me: stiamo solo all’inizio!”

Le sue parole mi fecero rabbrividire! Chissà come sarebbe andata a finire!



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