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I protagonisti del mio piacere - 1


di bird2012
30.03.2023    |    40.285    |    28 9.9
"Appena papà sentì la mia mano impugnare il suo membro e stringerlo con vigore, allargò spontaneamente le gambe e spinse il suo ventre contro la mia mano; allo..."
I protagonisti del mio piacere

Cap.1


Dopo tre lunghi anni trascorsi nel College, tutto il periodo del liceo classico, ero tornata definitivamente a casa: mio padre Giorgio e mia madre Giulia mi avevano accolta con entusiasmo, anche loro aveva sofferto della mia lontananza.
Nel corso dei vari anni ero tornata a casa solo una volta al mese e per le feste comandate, Natale e Pasqua: questa era la regola del College.
Adesso mi aspettava una nuova vita: l’Università, nuovi amici e amiche.

Devo premettere che i miei genitori, entrambi professori universitari, per darmi una istruzione e una educazione di livello superiore decisero di mandarmi in un College privato, di particolare prestigio, esclusivamente femminile.

Essendo un College esclusivamente femminile, dovemmo fare, come si dice, di necessità virtù: imparammo a soddisfare le nostre esigenze sessuali tra noi femminucce.
Quando andai al College, ero completamente digiuna in fatto di sesso, non sapevo neanche cosa fosse la masturbazione, ma fui fortunata: la mia compagna di stanza, Luisa, era di un anno più grande di me per cui era più smaliziata.
E’ stata lei che mi ha iniziato all’amore saffico!

E’ stato un meraviglioso crescendo: carezze, baci, masturbazione una di fronte all’altra, poi masturbazione reciproca e poi, come giusta conclusione, mi ha insegnato come leccare una fica per far godere una donna!
Diventammo amiche intime per la pelle, ci confidavamo tutto, come è giusto che sia tra due vere amiche!
Mi confidò perfino come fosse stata sua sorella più grande ad iniziarla ai piaceri saffici!

Ovviamente nel College non eravamo le sole a scambiarci baci, intime carezze e focose leccate di fica: entrammo in intima amicizia con tutte quelle che avevano i nostri gusti e desideri, amicizia che ci condusse ben presto a organizzare entusiasmanti orgette saffiche!
Fare sesso con tante donne diverse mi permise di aumentare ancora di più la mia esperienza saffica… imparai proprio bene come far godere una donna!
Alcune istitutrici erano a conoscenza delle nostre riunioni intime, ma chiudevano un occhio: erano consapevoli che se fossimo state soddisfatte sessualmente avremmo reso molto di più anche nello studio!
Inutile dire che alcune di loro erano bel felici di partecipare alle nostre orge saffiche e si dimostravano tra le più assetate di sesso!

Il meraviglioso rapporto tra me e Luisa durò per tutto il tempo della nostra permanenza al College: pensavo di sapere tutto di lei… invece!
L’ultima sera, prima di partire per tornare definitivamente nelle nostre case, Luisa mi confidò un suo segreto che mi sconvolse, ma che mi mise addosso una voglia di sesso perverso… che cambiò radicalmente la mia vita!

“Lory, devo farti una confessione: non posso lasciarti senza confidarti il mio segreto! Diciamo che non ti ho detto tutta la verità, ma non avevo il coraggio: temevo il tuo giudizio e non volevo perdere la tua amicizia a cui tengo più di ogni altra cosa!”

Ovviamente non capivo a cosa si riferisse… e lei mi raccontò tutto!
Dopo aver fatto sesso con sua sorella, ma questo lo sapevo, aveva fatto sesso anche con suo fratello: il porco si era già scopato la sorella più grande e anche Luisa volle provare la gioia di farsi chiavare dal fratello!
Mi disse che fu una cosa meravigliosa sentirsi il cazzo del fratello dentro la fica: da quel momento nacque, tra di loro, un meraviglioso triangolo incestuoso!
Le due sorelle lesbicavano alla grande ed il fratello se le scopava piacevolmente passando da una all’altra!

Sentire che Luisa non solo godesse con la sorella ma che provasse anche la gioia di farsi chiavare da suo fratello mi procurava un senso di invidia: io non solo non avevo una sorella con la quale lesbicare, ma non avevo neanche un fratello per farmi chiavare… che cazzo di sfiga!
Ma il bello ancora doveva venire!
Il padre scopri la tresca tra i suoi tre figli, ma non andò su tutte le furie, come ci si sarebbe aspettato: rimasto vedovo, senza più la donna che amava, esternò tutta la sua felicità nel vedere quanto amore esistesse in famiglia, amore di cui lui purtroppo non poteva più gioire!

Morale della favola, fratello e sorelle invitarono il loro padre ad unirsi a loro, per fargli provare nuovamente i piaceri della vita, invito che lui, ovviamente, accolse con gioia immensa!
Il padre si scopò prima la figlia più grande, poi espresse il desiderio di possedere anche la figlia più piccola: Luisa, dopo aver assaggiato il cazzo del fratello, non aspettava altro che gustarsi anche quello di suo padre!
Lo invitò nel suo letto, ma non si limitò a farsi fottere la fica: volle dimostrare tutto il suo amore al papà donandogli anche il culo!

La confessione di Luisa mi fece fremere!!
Cazzo santo! Non solo sua sorella e suo fratello, ma si era fatta anche suo padre!
Decisamente Luisa stava anni luce davanti a me: pensavo di essere una spudorata libertina solo per aver lesbicato con lei e le nostre amiche del College, mentre lei si era fatta tutta la famiglia!
Wow!
Ancora ricordo le parole di Luisa!

“Dopo quella notte mi sono unita a loro, a mio padre, a mio fratello e a mia sorella: abbiamo formato una famiglia dove regna amore e sesso, ognuno ama l’altro, senza gelosie, né violenza, né vessazioni!
Lory, la nostra è veramente una famiglia felice.
Dolce amica mia, devo confidarti, senza nulla togliere al piacere che provo quando godo con mia sorella e mio fratello, che quando mi scopa mio padre è tutta un’altra cosa: quando lo sento sopra di me che affonda il suo meraviglioso cazzo dentro il mio ventre, mentre ci scambiamo libidinosi baci succhiandoci le lingue, mi sento in paradiso!
Lory, ricorda quello che ti dico: non c’è maggior godimento che farsi scopare dal proprio padre… dall’uomo che ti ha dato la vita!”

Per tutto il viaggio di ritorno non ho fatto altro che ripensare alle parole di Luisa: “Una famiglia dove regna amore e sesso… non c’è niente di più eccitante che farsi chiavare dal proprio padre… devi provarlo… devi provarlo!”

Riconosco che mio padre è veramente un bell’uomo, giovanile, sportivo, elegante, sarebbe stato veramente piacevole farmi chiavare da lui, ma nella sua qualità di integerrimo professore universitario lo immaginavo più dietro una cattedra che a sfondare la fica della sua figliola, per cui ritenevo una missione quasi impossibile quella di riuscire a sedurre mio padre, anche se “Mai dire mai!”!
Quando, appena tornata dal College, lo abbracciai e gli diedi il classico bacetto sulla guancia, sentii una vocina nella mia mente.

“Guarda che è finito il tempo dei bacetti, ricorda che hai 18 anni, per di più sei una gran porca con una fica vogliosa di cazzo: pensi ti sia così difficile sedurlo e farti chiavare? Fagli sentire l’odore della fica… è un afrodisiaco impareggiabile!”

Ero tornata ormai da una quindicina di giorni e le parole di Luisa seguitavano a tormentarmi la mente: “non c’è niente di più eccitante che farsi chiavare dal proprio padre… devi provarlo!”

Anche se sentivo fortemente la mancanza dei baci, delle carezze e dei favolosi orgasmi che le mani e la lingua di Luisa mi avevano procurato nel corso degli anni trascorsi insieme, ormai il mio pensiero principale era rivolto a mio padre: me lo volevo scopare… senza se e senza ma… come aveva fatto Luisa con il suo!

Ormai, non facevo altro che pensare al suo cazzo e la cosa mi eccitava fortemente!
Mi chiedevo se lo avesse grosso, per riempirmi per bene la fica, se era resistente come il padre di Luisa, che la chiavava a lungo fino a farla sborrare almeno un paio di volte con il cazzo nella fica, e se la sua sborrata fosse abbondante!
Quando vedevo i video porno insieme alla mia amica, mi eccitavo come una troia nel vedere le possenti sborrate che i maschietti riversavano nelle bocche delle femminucce e in cuor mio speravo che anche i maschi che mi avrebbero scopata nella mia vita fossero dotati di schizzate senza fine!

Cominciai a spiare papà, sperando di intravvedere qualche suo lato debole per poterne approfittare!
Avevo notato che quando mamma era in casa, papà lasciava la porta del suo studio aperta o al massimo socchiusa, mentre, quando mamma era fuori casa per vari motivi, lo vedevo chiudere la porta come non volesse essere disturbato.
La cosa mi incuriosiva.
Un pomeriggio decisi di spiarlo per saperne di più.

Per fortuna le serrature erano del tipo vecchio, che permettevano di poter scrutare l’interno.
Misi l’occhio al buco… e sentii scoppiarmi il cuore in petto!
Papà, seduto sulla sua poltrona, era a gambe larghe, con il cazzo fuori dai pantaloni, intento a segarsi lentamente, mentre fissava lo schermo del computer.

Dalla mia postazione non potevo vedere le immagini, ma capii dovevano essere molto eccitanti, vedendo con quanta foga e libidine papà si smanicava il cazzo.
Sentii la fichetta contrarsi piacevolmente mentre fissavo vogliosa il cazzo di papà: era il primo cazzo di un uomo che vedevo dal vivo e la cosa mi stava sconvolgendo!

Ormai avevo preso l’abitudine, la sera nell’intimità della mia camera, di navigare in internet per visionare gli innumerevoli video porno e deliziare la mia passera alla vista dei più svariati accoppiamenti: pertanto di uccelli ne avevo visti a iosa, di tutti i tipi e di tutte le dimensioni.

Ma un conto è vedere un uccello riprodotto sullo schermo di un PC e un conto vederne uno vero, palpitante, pronto a schizzare il suo piacere!
Rimasi con gli occhi fissi sul cazzo di papà e sulla sua mano che muoveva la pelle su e giù lasciando la cappella completamente scoperta.
La mia mano corse subito sulla mia fichetta e cominciai a sgrillettarla con gusto: altro che video porno, mi stavo godendo una splendida sega in diretta!
Per di più papà aveva proprio un gran bel cazzo: sarebbe stato meraviglioso sentirmelo nella fica!

Ad un certo punto papà volle aumentare il suo piacere: si aprì completamente i pantaloni davanti e tirò fuori anche i coglioni.
Alla loro vista sentii un tuffo al cuore: erano due palle enormi, certamente gonfie di sperma, alla cui vista veniva subito voglia di succhiarle.
Mentre con la destra riprese a segarsi, con la sinistra iniziò a stringerli ritmicamente: le due mani lavoravano in piena sintonia... sul cazzo e sui coglioni!

Ad un certo punto lo vidi irrigidirsi, reclinare la testa all’indietro con la bocca aperta, sollevare il bacino dalla poltrona e spingerlo verso l’alto, mentre la mano sinistra stringeva convulsamente i coglioni e la destra menava furiosi colpi sul cazzo.
All’improvviso sembrò quasi parlare allo schermo.
Sembrava impazzito.

“Si… dai… inculala… affonda il cazzo… sì… sfondale il culo, falla godere! Dai, che le piace farsi fare il culo! Dai… accontentala… così… così… siii… sborrale nel culo… sii… cosììì!”

All’improvviso interruppe la sega, tirò la pelle completamente verso i coglioni per scappellare tutto il cazzo e rimase qualche istante immobile: tolse la mano dalle palle e la portò davanti alla cappella… poi esplose!

Vidi uscire dalla cappella un lungo getto di sperma che andò a depositarsi sopra il palmo della sua mano… e poi un altro… e poi un altro… e un altro!!!
L’uccello di papà non finiva mai di sborrare: Dio santo quanta ne aveva, proprio tanta, come piaceva a me!!!
E ogni schizzo era accompagnato dai suoi gemiti di godimento.
La sua mano era completamente ricoperta di sperma.

“Vengo… vengo… sto godendo! Dio, che sborrata! Ero proprio carico!!! Che gusto!!! Non ce la faccio più!!! Amore mio quanto sei troia! Mi mandi fuori di testa quando ti guardo mentre ti fai chiavare!”

Fece un gesto inaspettato che mi eccitò oltremodo: avvicinò la mano piena di sperma alle labbra, aprì la bocca e tirò fuori la lingua.
Poi inclinò la mano e ci fece colare sopra tutta la sborra, per poi convogliarla dentro la bocca e ingoiarla!
Un po’ di sperma gli colò sopra il mento: papà con il dito lo raccolse e se lo portò alle labbra! Poi, mentre seguitava a smanicarsi il cazzo con violenza, cominciò a leccare tutto il palmo della mano per pulirlo completamente della sborra!

La sega e la sborrata di papà mi fecero impazzire, ma quello che mi mandò letteralmente fuori di testa fu vederlo ingoiare e leccare la sua sborra: strinsi il grillo tra le dita e mi lasciai andare ad un furioso orgasmo!
Mentre stavo godendo chiusi gli occhi e rividi la scena di papà con la bocca aperta e la sborra che gli colava dentro la gola: non avrei mai potuto immaginare mio padre fosse così porco e depravato… altro che integerrimo professore universitario!!

Tornai nella mia stanza, mi allungai sul letto per godermi i postumi del meraviglioso orgasmo, e mi misi a pensare.
Avevo sempre davanti agli occhi il cazzo di papà mentre sprizzava la sborra e lui che l’ingoiava golosamente: benché stessi abbastanza lontano e con una visuale non ottima, era stata ugualmente una visione di una eccitazione indescrivibile che mi aveva mandato in estasi.

Ripensai anche alle sue frasi: a chi poteva riferirsi? Era solo un’espressione detta al momento dell’orgasmo, per immedesimarsi nella scena che stava vedendo? Chissà! Difficile da sapere!

Ripensando al suo uccello e alla stupenda sborrata ci volle poco per farmi venire una idea a dir poco da “impresa impossibile”: volevo fargliela io una sega a papà, volevo sentirmi vibrare in mano il suo uccello mentre godeva e volevo vedere da vicino, quasi a contatto della cappella, lo sperma sprizzare fuori da quel delizioso buchino!

Si, lo volevo, ma tra il dire e il fare!
Avrei dovuto rischiare: come avrebbe preso una mia iniziativa del genere? Mi avrebbe insultata? Mi avrebbe picchiata? O avrebbe allontanato con dolcezza la mia mano dal suo cazzo senza infierire sul mio comportamento a dir poco lussurioso e incestuoso?
Chissà!

Dovevo solo provare per saperlo! E poi, quante citazioni erano dalla mia parte!
Non si dice: “Chi non risica non rosica!”?
E poi i miei studi liceali mi erano di conforto.
Il Machiavelli era chiaro: “Il fine giustifica i mezzi!”
Io potevo variarlo in: “La sega al cazzo di papà giustifica il rischio!”
Se avessi voluto il piacere di stringere il cazzo di mio padre, qualche rischio avrei dovuto pur correrlo.

E gli antichi latini? “Per Aspera ad Astra!” solevano dire, cioè: è attraverso le asperità che si raggiungono le vette più alte! Quale vetta più alta che sentirsi in mano il cazzo del proprio adorabile papà, fargli una sega e farlo sborrare?
Bene, avevo deciso!
Avrei segato mio padre: dovevo solo attendere il momento propizio, quello della sua maggiore eccitazione, per avere le maggiori probabilità di sedurlo!

Quando, dopo un paio di settimane, sentii mia madre dire a papà che il pomeriggio sarebbe andata dalle sue solite amiche, drizzai le orecchie: chissà se si sarebbe chiuso nello studio per dare piacere al suo uccello!
Avevo previsto bene: dopo circa una mezz’ora che mamma era uscita papà si chiuse nel suo studio: attesi un po’ e poi corsi a mettere l’occhio al buco della serratura.
Dopo vari click con il mouse per cercare ciò che lo interessava, si allungò sulla poltrona e cominciò a fissare lo schermo.
Dopo qualche minuto, pensando io stessi studiando e con mamma che era uscita, si abbassò completamente i pantaloni della tuta che indossava rimanendo con l’uccello e i coglioni completamente scoperti.

Benché l’uccello non fosse completamente in tiro, alla sua vista sentii subito l’eccitazione pervadermi tutto il corpo.
Come la volta precedente, con la sinistra prese ad accarezzarsi i coglioni, mentre con la destra impugnò il cazzo e cominciò a segarsi.
Bastarono pochi colpi e il cazzo si addrizzò completamente.
La fichetta cominciò a brontolare di brutto: fissavo estasiata quel paletto di carne e il desiderio di sostituire la mano di papà con la mia cominciò a martellarmi il cervello.

Vedevo papà godere: con gli occhi fissi sullo schermo, si mordeva le labbra, alzava e abbassava ritmicamente il ventre contro la sua mano e sussurrava lievi gemiti di piacere, forse temendo di essere sentito.
Sembrò rivolgersi nuovamente verso il monitor, come la volta precedente.

“Bravi, avete cominciato bene per farmi godere! Dio santo, amore, come glielo succhi… con il cazzo in bocca mi sembri una Dea!”

Queste frasi, questi incitamenti, non facevano altro che aumentare la mia eccitazione.
Ma a chi si rivolgeva papà, che era questa Dea con il cazzo in bocca?
Non ce la facevo più: dovevo osare… dovevo rischiare!
Feci un lungo respiro… aprii la porta ed entrai!
Quando papà mi vide sbiancò e posò istintivamente una mano sopra l’uccello nel vano tentativo di coprirlo e l’altra davanti al monitor per non farmi vedere.

“Dio mio… Lory! Ti prego, esci! Torna nella tua stanza!”

Mi avvicinai a lui e gli posai due dita sulle labbra.

“Zitto, ti prego… non dire niente! Ti prego, non mi respingere: il tuo cazzo è troppo invitante! Ho una gran voglia di prendertelo in mano e farti sborrare! Ti prego… non dirmi di no!”

Girai lo sguardo verso lo schermo e tolsi la mano di papà per vedere le immagini: mi sentii gelare!

C’era mia madre, con un superbo cazzo in bocca, tutta presa a spompinarlo con gusto.
Non si vedeva il volto dell’uomo: poteva essere anche mio padre.
Non potei trattenere una espressione di meraviglia.

“Dio santo, ma quella è mamma! Madonna come pompa, se lo prende tutto in gola! Chissà se diventerò brava come lei! Uhmmm! Che video eccitante! La riprendevi mentre ti spompinava! Vi piace riprendervi mentre fate le porcate: bravi, eccita anche me!”

Ma non era affatto come credevo: cambiò l’inquadratura e sullo schermo apparve la figura intera dell’uomo cui mamma stava deliziando il cazzo… e non era papà! Lo riconobbi subito: era Franco, il nostro amico di famiglia che frequentava da anni la nostra casa, mi aveva vista crescere ed ora si scopava mamma!
Rimasi senza fiato. In un attimo mi resi conto, considerate le varie inquadrature del video, che era presente anche un’altra persona che riprendeva il tutto.

“Cazzo, papà! Ma quello è Franco, il tuo amico, e mamma lo sta spompinando! Sei tu che riprendi la scena? Dio, come siete porci: fate i triangoli, tu, mamma e il tuo amico! Che meraviglia: riprendi mamma mentre si accoppia con Franco, mentre si fa possedere senza ritegno dal tuo amico che te la scopa davanti ai tuoi occhi! Uhmmm! Quanto vorrei che anche il mio uomo mi riprendesse mentre mi faccio chiavare dal suo migliore amico: una cosa eccitante da impazzire!”

Intanto la scena era andata avanti: mamma a cosce completamente larghe si faceva leccare la fica da Franco.
Quando vidi la fica di mamma oscenamente spalancata sentii ribollirmi il sangue: mi venne subito una gran voglia di leccarla! Mamma mia, pensai sarebbe stato meraviglioso e particolarmente eccitante leccare la fica della propria madre!

Ci fu un primo piano della bocca sopra la fica: la lingua si muoveva sopra il grillo con un movimento scontato, senza passione né libidine, un movimento meccanico!
Mamma godeva, ma non impazziva!
Se gliela avessi leccata io l’avrei fatta urlare come una maiala!
Con il braccio sinistro circondai le spalle di papà per stringerlo a me.

“Uhmmm! Che scena eccitante! Mamma che si fa leccare la fica da Franco, ma io sono molto più brava sai: in collegio con la mia amica di stanza e con le altre amiche di giochi ho imparato tutte le tecniche dell’amore saffico!
Conosco molto bene come far godere una donna, come farla impazzire mentre le lecco la fica e il buchetto del culo!

Saprei bene come far godere mamma, come abbracciarla e avvinghiarla a me, come farla vibrare e sentirla abbandonarsi tra le mie braccia, mentre la bacio con libidine e l’accarezzo per tutto il corpo, e sentirla ululare mentre gode come una cagna in calore! La farei sborrare sopra la mia bocca come non ha mai sborrato e berrei tutto il suo dolce succo!

Ormai sono un’esperta: per tutto il tempo trascorso al College ho lesbicato con tante donne, ho leccato e fatto sborrare le loro fiche, ognuna con un sapore diverso, e loro hanno fatto godere la mia!
Sapessi quanto mi mancano le mie due dolci amiche!

Vedi, papà, in tutti questi anni nel College ho goduto solo con la fica: è una cosa che adoro!
Sentire il calore della fica eccitata, la durezza del grillo che ti scoppia tra le labbra, quel dolce liquore che esce dalla vagina e ti cola nella bocca, le carezze della tua amante e le sue urla che ti implorano di farla godere… e le sue mani che ti afferrano la testa e la spingono verso la sua fica mentre ti sborra in bocca tutto il suo miele.

Ma sai, papà, adesso la fica non mi basta più: a forza di vedere video porno sto provando una forte attrazione per il cazzo… e voglio cominciare dal tuo! Ormai ogni volta che ho voglia di godere mi faccio un ditalino mentre guardo un porno: cerco di immedesimarmi nella protagonista, immaginare che quei cazzoni mi penetrano in ogni parte del corpo per raggiungere il massimo dell’eccitazione e provare orgasmi tremendi!
Comunque, la voglia di cazzo non sostituirà mai la mia grande voglia di fica, ma sarà un complemento al mio piacere!”

Papà, sopraffatto dalla vergogna per essere stato colto sul fatto con l’uccello in mano intento a masturbarsi mentre guardava mamma farsi chiavare dal suo amico, era ammutolito, non aveva più la forza, né la voglia, di parlare.
Adesso mamma aveva cambiato repertorio: a cosce completamente divaricate si stava facendo montare da Franco, che non sapevo più se chiamarlo amico o amante! Franco la penetrava con potenti affondi, mentre mamma lo teneva avvinghiato a lei e lo baciava libidinosamente con la lingua in bocca.
Un bel primo piano inquadrò il cazzo di Franco che entrava e usciva dalla fica di mamma: una immagine sconvolgente!
Avvicinai le labbra all’orecchio di papà, glielo morsi dolcemente e gli sussurrai.

“Cazzo, avevi ragione! E’ proprio eccitante vedere mamma che si fa fottere! Ma adesso a te ci penso io, ti faccio godere io… ti faccio fare una bella sborrata! Tu, intanto, goditi lo spettacolo!”

Allungai la mano destra, scansai la sua mano che ancora tentava di coprire il cazzo e lo afferrai stringendolo con forza.
Cominciò subito a crescere tra le mie dita: sentire quel paletto di carne indurirsi sempre di più nella mia mano e percepire le sue pulsazioni di piacere mi procurarono un intenso brivido di godimento.
Appena papà sentì la mia mano impugnare il suo membro e stringerlo con vigore, allargò spontaneamente le gambe e spinse il suo ventre contro la mia mano; allo stesso tempo emise un lungo gemito di piacere, seguito da un timido tentativo di difesa.

“Dio santo… Lory… ti prego!!! Fermati! Tesoro mio, fermati… altrimenti mi fai venire!”

Avvicinai nuovamente le labbra al suo orecchio e gli sussurrai.

“Papà, ma non hai capito che è proprio quello che voglio! Ho una voglia pazzesca di sentire cosa si provi nel prendere un cazzo in mano, sentirlo vibrare mentre sborra e sentire le sue contrazioni ad ogni schizzo! Ti prego: non scacciarmi… non mandarmi via! Sarà il nostro segreto, non lo saprà nessuno: voglio essere la figlia amorevole che fa godere il suo papà! Voglio farti sborrare in mano, con la sborra che mi riempie il palmo!”

Avvicinai il mio viso al suo, a stretto contatto, guancia a guancia, con gli occhi fissi sul monitor.

“Dai, papà, godiamocelo insieme questo video che hai girato a mamma, mi sembra molto bello e sta eccitando anche me! Ti sento teso: dai, lasciati andare! Non crederai mica io lo dica alla mamma! Non lo saprà nessuno… solo io e te! Dai, rilassati e goditi questa sega!
E non pensare all’incesto: non credi che l’amore e la passione tra padre e figlia possa superare qualunque morale? Inoltre, tu sei un professore di lettere e dovresti rammentarti di Ovidio: “Carpe Diem”, cogli il giorno, cogli l’attimo! Dai papà: cogli questo meraviglioso attimo tra le braccia di tua figlia!!! E se vorrai, potremo vederci insieme altri video che hai fatto a mamma, mentre io ti sego e ti faccio godere!”

Avevo l’uccello stretto nel pugno: era il primo che prendevo in mano in vita mia e non potevo fare paragoni: so solo che era caldo e duro da morire!
Cominciai a muovere la pelle dell’uccello su e giù, lentamente, con dolcezza!

Papà seguitava a tacere, ma lo sentivo ansimare sempre con maggior vigore: era in preda ad una eccitazione incontrollata, completamente in balia dei sensi! Non capita certo spesso sentire la mano della propria figlia prenderti il cazzo in mano e farti una sega!
Lo tenevo stretto a me, guancia a guancia, mentre seguitavo a smanettargli l’uccello senza ritegno.
Ogni tanto lasciavo il cazzo per farlo riposare e non farlo venire subito: scendevo con la mano fino alle palle, gliele accarezzavo, gliele stringevo delicatamente per poi tornare a impugnare il cazzo e riprendere la sega.
Mamma, intanto, si era messa a pecora e Franco le stava leccando sia la fica che il buco del culo: ero curiosa di vedere se l’avrebbe ancora scopata a pecora o l’avrebbe inculata.

“Dai, papà, va avanti con il video, fammi vedere se la incula! Mi piacerebbe vedere mamma che lo prende nel culo!”

Papà non rispose: mi abbracciò a se, ma non disse niente.
Ripetei l’invito.

“Dai, papà, va avanti, fammi vedere cosa avete fatto. Scommetto che tu e Franco vi siete dati il cambio! Mentre tu ti facevi mamma Franco vi ha ripreso?”

Ancora silenzio.
Poi mi accarezzò la mano che gli segava l’uccello e sussurrò.

“Lory, non posso mandarlo avanti… non è un video registrato… è tutto in diretta!
Mamma sta a casa di Franco e partecipa al loro incontro anche un altro nostro amico, che è quello che riprende: alla fine anche lui avrà il suo piacere!
Alla fine, ci sarà una ripresa tutti e tre insieme ed è la parte più bella del video.
Loro sanno che li sto guardando in diretta attraverso il PC.
Spesso questi incontri li facciamo tutti insieme, ma mamma sa quanto mi piaccia ammirarla mentre gioca con altri uomini.
Per cui ogni tanto organizziamo lo spettacolo: io rimango a casa a godermi le sue dolci performance e lei trascorre un pomeriggio da sogno, proprio come piace a lei!”

Dopo quelle parole ero io ad essere ammutolita.

“Papà, davvero ti eccita così tanto vedere mamma farsi chiavare dagli altri?”

“Si, tesoro, te lo confesso: non so spiegarmi il motivo, ma so solo che quando la vedo tra le braccia di altri maschi, farsi penetrare in tutti i buchi e ricevere dentro di se i loro godimenti, credo di impazzire, mi va il sangue al cervello!”

Sul video stava avvenendo ciò che speravo: Franco aveva ficcato il cazzo nel culo di mamma, che si teneva le chiappe completamente allargate per gustarsi meglio l’inculata.
L’altro amico addetto alle riprese fece dei primi piani da impazzire: il buco del culo completamente dilatato di mamma che accoglieva completamente il cazzone di Franco, fino alle palle!

Vedere quel poderoso cazzo entrare e uscire da quel buco completamente slabbrato dai molteplici cazzi che lo avevano visitato mi mandò il sangue al cervello!
Strinsi con forza l’uccello di papà, che rispose con una forte vibrazione.
Sempre con le nostre guance a stretto contatto, girai la testa e cominciai a dargli teneri, ma libidinosi, bacetti sul viso.

“Papà, Dio mio, hai visto mamma come lo sta prendendo nel culo! Guarda che bel primo piano, proprio una bella inculata!”

Il mio culetto ormai era rotto da molto tempo: durante le nostre orge era normale incularci reciprocamente con poderosi strap-on!
Ormai il mio sfintere era deliziosamente dilatato e avrebbe ospitato senza problemi il cazzone di Franco, ma volli mentire a papà… la cosa sarebbe stata più eccitante lui avesse pensato avessi il culo vergine!

“Quando guardo queste scene mi chiedo sempre se un uccello del genere potrebbe entrare nel mio buchino: tu che ne pensi? Papà, pensi ci potrebbe entrare nel mio buchino vergine l’uccello di un uomo adulto? Due mie amiche mi hanno confessato che se lo fanno mettere nel culo dai fratelli più grandi, ma pensando ai nostri stretti buchini temo sempre che mi prendano in giro!”

Papà che, fino ad allora, aveva emesso solo qualche timida frase, non poté fare a meno di replicare ai miei dubbi.

“No, tesoro, non avere timori: anche il tuo buchino potrebbe accogliere con gusto l’uccello di un adulto, anche quello di Franco che, come vedi, è estremamente dotato. Ma Franco è molto bravo a sfondare i culetti vergini senza far provare dolore. E’ un maestro nel preparare il buchino nel migliore dei modi: quando te lo infila ti fa impazzire dal piacere senza farti sentire alcun dolore.
Questo per dirti che il piacere della donna dipende molto dalla bravura e dall’esperienza dell’uomo, anche se la donna deve giustamente collaborare per facilitare la penetrazione!”

Poi fece una cosa che non mi sarei mai aspettata: posò le sue labbra sopra le mie e mi baciò dolcemente, senza lingua, ma con una sensualità che mi fece rabbrividire!
Poi mi fissò con uno sguardo che mi arrivò dentro al ventre e mi sorrise.

“Perciò tranquilla, tesoro: basta che tu lo voglia e il tuo culetto sarà certamente in grado di accogliere ogni uccello di tuo gusto! Se hai ripreso da tua madre non avrai certamente problemi. Comunque, ricordati che non è solo Franco bravo a far godere le femminucce nel culetto!”

Questa volta fui io a fissare lui.

“Anche tu sei bravo?”

La sua espressione era tutto un programma.

“Diciamo che mi difendo e poi mai nessuna si è lamentata del mio operato!”

Ridemmo insieme alla sua battuta, ma io ne approfittai per dimostrargli tutto il mio amore!

“Allora posso contare su di te per farmi aprire il culetto? Papà, impazzirei dal piacere fosse il tuo cazzo a sfondarmi il culo come desidero! Ti prego, dimmi che lo vuoi anche tu: dimmi che vuoi il culo di tua figlia!!!” gli sussurrai, mentre seguitavo a smanettargli il cazzo!

La risposta di papà fu tutto un meraviglioso programma!

“Un papà che ama sua figlia deve fare del tutto per soddisfare i suoi desideri! Mi lusinga tu voglia essere sodomizzata da me: ce la metterò tutta per darti solo piacere!”

Poi mi invitò a guardare di nuovo il video.

“Lory, guarda mamma! Adesso li fa godere tutti e due!”

Infatti, la scena era cambiata: mamma in ginocchio, intenta a spompinare entrambi i cazzi.
Li leccava, succhiava, ingoiava, passando da un uccello all’altro, per poi infilarsi in bocca tutte e due le cappelle, mentre segava velocemente le due aste.
Sentivo l’uccello di papà farsi sempre più duro e bollente… ansimava, gemeva, mugolava!

“Lory, guardala! Si farà sborrare in bocca da tutti e due e a me fa impazzire vederla con la bocca piena!”

Sul video la porca stava spompinando alla grande i due maschietti: capii che stava per arrivare il gran finale, due belle sborrate in bocca!
Prima volevo vedere il finale del video, con mamma ripiena di sperma, poi mi sarei dedicata completamente a papà!

“Dio, papà, guarda mamma come pompa! Madonna santa che pompinara: dovrò imparare da lei per far godere un uccello con la bocca! Mi eccita da impazzire vedere una donna che succhia il cazzo e che si fa venire in bocca! Dovrebbe essere meraviglioso sentirselo tra le labbra! Chissà che gusto ha lo sperma: una mia amica che fa i pompini al fratello mi ha detto che è calda e cremosa e ha imparato a ingoiarla tutta! Peccato io non abbia un fratello da poter spompinare per poterne gustare il sapore!”

L’eccitazione mi stava dando alla testa, non connettevo più!
Rimisi le labbra incollate all’orecchio di papà, lo leccai e sussurrai parole di fuoco.

“Io a casa ho solo te, il mio adorato papà! Dimmi che mi permetterai di succhiarti questo stupendo cazzo che mi vibra in mano e che mi farai gustare la sua calda sborra! Non voglio accontentarmi di farti solo una sega… voglio berti tutto!
Dai, papà, distenditi, mettiti più comodo sulla poltrona, voglio farti venire per bene! Se vuoi puoi anche immaginare sia io la donna sul video che sta spompinando i tuoi amici: io non mi offendo, anzi… ne sarei lusingata! Gesù mio, guarda come li sto succhiando, li ho presi tutti e due in bocca! Papà, fantastica che al posto di mamma ci sia io!!!
Prima mi hai visto farmi fare il culo, adesso sto succhiando i tuoi amici! Quella non è la bocca di mamma, ma è la mia bocca! Papàààà!!! Sogniamo insieme: ho due cazzi in bocca, mentre con la mano ti sto facendo godereeee!!! Ti prego, avvertimi quando stai per venire: voglio vedere il tuo cazzo sprizzare la sborra!!!”

Papà ansimava e gemeva sempre più forte: la sua eccitazione era al limite.
Seguitò ad accarezzarmi la mano che lo stava segando.

“Ti prego, taci! Non puoi capire cosa provi quando sento le tue parole! Mi stai facendo impazzire, Lory, angelo mio! Questo pomeriggio ho capito che sei come tua madre, dolce e porca, ma forse anche di più, perché tu ami anche la fica! Se seguiti a farmi sognare tanti nuovi piaceri non riuscirò più a trattenermi e mi farai venire!
Io invece voglio ancora godere, voglio ancora sentire la tua mano accarezzarmi il cazzo, voglio sentirti vicino a me, abbracciata a me!
Seguita, amore, non te ne andare: anche quando è terminato il video rimani vicino a me!
Voglio sentire la mia bambina che mi fa godere, anche se solo con una sega!”

Poi lo sentii fremere.

“Tesoro, guarda come ingoia tutto!”

Mamma a bocca spalancata riceveva entrambe le sborrate dei suoi amici e lentamente ingoiava tutto ciò che poteva: l’altro colava oscenamente dagli angoli della sua bocca lungo il mento per poi terminare sopra i seni!

Papà era arrivato al culmine: si era allungato sulla poltrona e aveva allargato al massimo le gambe! Sentivo il cazzo scoppiarmi in mano! Ondeggiava convulsamente il ventre contro la mia mano per godersi al massimo la mia sega: sentivo che stava per godere!

“Dai, papà, il video è terminato: siamo soli io e te! Ma sbrighiamoci che mamma starà per tornare a casa!”

“No, tesoro, mamma rimane con loro per tutto il pomeriggio: noi abbiamo visto solo il primo round!
Dopo un po’ di riposo inizierà il secondo round: se lo godranno loro tre da soli, senza video camera, con tutti e due i maschi che la penetreranno insieme in ogni buco! Poi mamma, questa sera a letto, mentre la scopo, mi racconterà tutto! Non puoi immaginare quanto possa essere eccitante sentire dalle sue labbra tutti i particolari dei suoi accoppiamenti: di come se la sono inculata, chiavata e sborrata tutta!”

Ormai ero fuori di testa: mentre mia madre stava chiavando con i suoi amanti io mi sarei potuto godere papà con calma, senza fretta.

“Papà, il tuo desiderio è esaudito: rimarrò vicino a te, abbracciata a te e continuerò ad accarezzarti questo bel cazzo con calma, voglio che guidi la mia mano per darti il massimo del piacere, voglio sentire il tuo cazzo esplodermi in mano mentre sborri! Ora rallento la masturbazione, non voglio farti venire subito, ti voglio godere per bene!
Adesso abbracciami, stringimi, baciamoci come due appassionati amanti, mentre seguito a masturbarti lentamente per far durare più a lungo il tuo piacere!”

Rimasi un attimo in silenzio… poi gli feci la più depravata delle proposte!

“Comunque, se volessi qualcosa di più piacevole di una semplice masturbazione basta che tu me lo chieda: sappi che non desidero altro che allargare le cosce per farti entrare dentro la mia fica! Ho sentito che è una cosa meravigliosa farsi scopare dal proprio padre… per cui che aspetti? Sarebbe bellissimo perdere la verginità tra le tue braccia!”


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