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Una coppia aperta - 3


di bird2012
25.01.2016    |    19.311    |    12 3.1
"3 Era la prima volta che mi sentivo chiamare “tesoro”, “caro”, “amore” da un uomo, ma Franco lo diceva con tanta dolcezza che la cosa mi eccitava non..."
Una coppia aperta

Cap.3



Era la prima volta che mi sentivo chiamare “tesoro”, “caro”, “amore” da un uomo, ma Franco lo diceva con tanta dolcezza che la cosa mi eccitava non poco!
A mandarmi ancor più fuori di testa ci si mise anche Olga: mentre mi fissava con una espressione colma di libidine si sputò sulla mano una grande quantità di saliva e la spalmò con cura sopra la rosellina del marito.

"Anche se il culetto del mio amore è sempre pronto, con un pò di saliva scivola dentro ancora meglio! Dai, infilaglielo tutto: mi fa impazzire vederlo godere mentre gli fanno il culo!" disse la puttana.

Alle parole fece seguire un gesto che mi fece ribollire il sangue: afferrò le natiche del marito e le allargò più che poteva per farmi ammirare il buco del culo oscenamente dilatato.
Mi guardò negli occhi e si passò la lingua lungo le labbra.

“Guarda che meraviglia! Modestamente ho una certa esperienza in merito e ti assicuro che non è facile trovare un buchetto del culo di un uomo così bello aperto e disponibile.
Abbiamo perso il conto di quanti poderosi uccelli hanno avuto il piacere di visitare i nostri buchetti, ma se la cosa ti interessa ancora siamo alla ricerca di un amante fisso che non solo sappia soddisfare le nostre spudorate voglie, ma che sia anche affascinante, che sia capace di farci godere anche con lo sguardo.

Oggi quando mi guardavi mi facevi bagnare la fica come una porca: mi avevi fatto venire una gran voglia di fartela leccare davanti a tutti, urlare come una troia mentre ti sborravo in bocca!
Adesso pensa a lui: fammi vedere come lo infili! Non puoi immaginare quanto io goda nel vedere un cazzo che gli entra nel culo! Dai… sfondalo!”

Non avevo mai vissuto una situazione così eccitante: la moglie che tiene aperto il culo del marito per farlo inculare!
Come negare un tale piacere a una donna così sensuale!
Appuntai l’uccello e spinsi con decisione, ma non ci fu bisogno di particolari sforzi: lo sfintere si allargò in maniera oscena e inglobò letteralmente la mia verga!
Il porco emise un grido che mi fece rabbrividire… ma non era dolore!

Appena gli fui dentro gli diedi quattro o cinque violenti affondi da farlo sobbalzare sul letto.
Olga, sempre tenendo il culo di Franco oscenamente aperto per godersi il dentro e fuori del mio uccello, aveva gli occhi di fuori dalla eccitazione.

"Così, sì, bravo, gli piace essere sfondato! Mentre lo inculi prendiglielo in mano e segalo: senti che gusto!"

Seguii le sue indicazioni, impugnai l'uccello di Franco e presi a menarlo lentamente: ad ogni colpo che affondavo nel suo intestino sentivo la sua verga vibrarmi in mano! Uhmmm! Molto piacevole!
Franco mi stese le braccia.

"Bruno, tesoro, vienimi sopra, fammi sentire il peso del tuo corpo sopra il mio, voglio sentirmi posseduto da te!"

Olga si tolse per farmi posto, si mise al mio fianco e prese ad accarezzarmi la schiena e il culo mentre mi incitava.

"Dai, montalo, si sente la tua donna, trattalo come tale!"

Era una situazione irreale, ma dovetti riconoscere che mi stava eccitando come non mai!
Scesi con il busto sopra di lui: appena sentii il contatto con il suo torace nudo e caldo sentii un lungo brivido di piacere!
Cazzo santo, non riuscivo a capacitarmi: stavo provando piacere nell’abbracciare il corpo nudo di un uomo!

Appena gli fui sopra mi prese il viso tra le sue mani, lo attirò verso di se e incollò la mia bocca contro la sua: in un attimo sentii la sua lingua morbida e calda scivolare tra le mie labbra, mentre percepivo le eccitanti contrazioni del suo buchetto intorno al mio uccello!
Fu il bacio più eccitante della mia vita: la sua lingua mi guizzava in bocca che era una delizia!

Mentre seguitavo ad incularlo con affondi bestiali, ricambiai con gusto il suo bacio omosessuale!
Cominciammo a slinguarci oscenamente come due maiali, a scambiarci le salive, a morderci libidinosamente le labbra!
Quando capì che non mi sarei sottratto dal suo bacio, lasciò la mia testa, mi circondò il corpo con le sua braccia e mi strinse forte a lui: sentii le sue unghie conficcarsi nella mia schiena!

Eravamo avvinghiati uno all'altro, bocca a bocca, con il mio cazzo piantato nel suo culo voglioso!
Chiusi gli occhi: sentivo sotto di me un corpo che stava godendo, che fremeva ad ogni affondo della mia verga, che mi mordeva le labbra in preda alla passione più spinta!

Cominciai ad incularlo con il giusto ritmo: prima un lento dentro e fuori, per fargli gustare il dolce contatto del membro che struscia contro le pareti del buchetto, poi improvvisi violenti affondi, da farlo sobbalzare come un grillo!
Si staccò dal bacio e accostò la sua guancia alla mia: le sue labbra a contatto del mio orecchio mi tramettevano il suo ansimare, i suoi gemiti, le sue frasi d’amore!

“Bruno, sei un amore: mi stai deliziando il culo come avevo sempre desiderato! Hai una verga meravigliosa, la stessa che prima ha scopato e inculato la mia dolce mogliettina, che l’ha fatta pisciare, e che ora mi fotte come fossi la sua donna!
Sì, Bruno, sì! Mi senti, ti sto dando il culo come fa la donna con il suo maschio, perché ora sono la tua donna: dai, dolce amore mio, spaccamelo, sfondamelo… come hai fatto con la mia dolce puttana!

Uhmmm! Che gusto sentirti addosso: sì, così mi sento completamente tuo!
Molti preferiscono essere penetrati a pecora, invece io preferisco questa posizione, la classica missionaria: mi piace sentire il peso del corpo nudo del maschio che mi possiede, il suo calore, i suoi fremiti quando affonda la sua dolce verga dentro il mio corpo!
Poi, standomi sopra a stretto contatto, posso baciarlo, accarezzarlo, graffiarlo, stringerlo a me per non farlo fuggire dal mio culo!

Dai, seguita a farmi godere, che dopo ricambierò il servizio, dopo sarai tu la mia femminuccia ed io il tuo maschio, si, dopo invertiremo i ruoli: ti aprirò il culo con dolcezza, voglio sentirti gemere e ansimare dal piacere di avermi dentro di te… voglio sentiti chiamarmi amore!

Ma lo faremo in maniera diversa: ti possiederò mentre sei dentro mia moglie! Ti faremo impazzire dal godimento, lei con la fica e io con il cazzo!
Sarai prigioniero dei nostri due corpi, la moglie davanti e il marito di dietro… e non riuscirai a capire se troverai più piacere a chiavarti mia moglie o a farti inculare da me!
Dai, tesoro, inculami un altro po’, ma cerca di non godere: voglio vederti sborrare nella fica di mia moglie, mentre io sborrerò dentro di te!”

Così dicendo mi circondò i fianchi con le sue gambe e con i talloni mi dava il ritmo dell’inculata, proprio come fanno le donne quando sono chiavate dal maschio!

Le ultime parole di Franco mi confermarono che quella sera non avrei avuto scampo!
Mi ero goduto la moglie davanti e di dietro, e certamente l’avrei ancora goduta, e mi stavo godendo lui, ma avrei dovuto dare loro qualcosa in cambio: la mia verginità anale!
Franco mi avrebbe rotto il culetto mentre mi chiavavo la moglie: certamente il piacere di avere l’uccello nella fica di Olga avrebbe attenuato molto il dolore di essere sfondato!

Mentre ero abbracciato a Franco e me lo stavo impalando di gusto, lo sentii afferrarmi le chiappe e allargarmi completamente il culo: un attimo dopo sentii la lingua di Olga che prese a leccarmi il solco delle natiche affondando la sua lingua dentro il mio buchetto.
Il contatto della lingua che giocava con il mio buchetto mi fece fremere: mi era sempre piaciuto farmi leccare il culo, ma in quella situazione era ancora più eccitante: la moglie mi leccava il buco del culo mentre io mi stavo inculando il marito!
Franco capì che la cosa era di mio gradimento.

“Sento che ti piace sentire Olga che ti lecca il culo e la cosa mi riempie di gioia: ci stai facendo godere molto ed è giusto che ricambiamo il piacere! Mia moglie è una porca senza limiti ed adora preparare per bene il buchetto del culo del maschio che devo inculare: è molto brava, vedrai che sentirai solo piacere!”

Mentre seguitavo a sbattermi il marito, gestendo bene il ritmo per non godere, la dolce puttana di Olga si dedicò con passione al mio buchetto: lo leccò, lo massaggiò, ci infilò le dita, prima uno, poi due, poi tre, lo riempì per bene di saliva, finché il mio sfintere non si ammorbidì e fu pronto per essere visitato.

“Amore, Bruno è pronto! Puoi amarlo senza problemi!”

La frase d Olga mi fece rabbrividire!
Mi sfilai dal buchetto del mio amico… ora sarebbe toccato a me!

Olga si sdraiò sul letto, distese le gambe e le allargò a 180 gradi: rimasi abbacinato nel vederla scosciata in maniera così oscena e provocante!
Certamente, per assumere una tale posizione, aveva frequentato corsi o di danza classica o di ginnastica a corpo libero: era la classica spaccata!

La sua fica era spalancata di fronte a me, boccheggiante, che chiedeva solo di essere sfondata!
Franco mi venne vicino, mi afferrò il cazzo e cominciò a segarlo lentamente.

“Bruno, guarda che meraviglia! Dimmi sinceramente se nella tua vita di libertino hai mai visto una donna più bella, più desiderabile e più porca di lei! Guardale la fica, come è bella dilatata, che labbra gonfie di desiderio: sta ancora sotto l’influsso della tua verga!
Avvicinati alle sue cosce aperte: mi fa impazzire essere io che le infilo nella fica il cazzo del suo amante!”

La guardo negli occhi e vi leggo un desiderio profondo e impellente di me: con entrambe le mani si allarga le labbra della fica e si passa la lingua lungo le labbra.

“Ti voglio ancora dentro, voglio che mi monti ancora, voglio essere sbattuta come una troia in calore, ma questa volta anche io voglio sentire il tuo corpo nudo sopra di me e non ti farò uscire dalla mia fica finché non l’avrai riempita di sborra!
Franco, amore mio, ti prego, mettimi dentro il cazzo di Bruno, che non ce la faccio più! Poi tu sai bene cosa devi fare!”

Cazzo, lo sapevo anche io cosa doveva fare: mi doveva sfondare il culo!
Il mio cazzo ormai era a portata di fica: Olga si allargò oscenamente ancora di più le labbra, mentre Franco, impugnando con forza la mia verga, la conficcò, per una buona metà, nella vagina della moglie che emise un lungo gemito di piacere.

“Ohhh! Sìììì! Grazie, amore! Grazie che mi permetti di godere del cazzo del tuo amico! Bruno, ti prego, dammelo tutto… e vienimi sopra!”

Anche lei amava la missionaria!
Mi allungai sopra di lei, mentre spingevo il bacino contro il suo ventre per impalarla completamente.

“Sì, sì… così! Angelo mio, il tuo cazzo mi manda ai pazzi!” e cominciò a sospirare di piacere, mentre le mani mi afferrarono le natiche per attirare il mio uccello ancor più dentro la fica!

I suoi gemiti non facevano altro che aumentare la mia voglia di farla godere.
Cominciai a pomparla con affondi potenti, mentre lei si contorceva come un’anguilla sotto i miei colpi, dimenava il suo ventre come un’invasata e ansimava eccitatissima!

“Bruno, tesoro, chiavi da Dio! Seguita, ti prego, che mi stai facendo venire di nuovo! Sei nato per chiavarmi la fica! Dio santo! Lo sento, sto per sborrare, ma tu continua… non ti fermare… non ti fermareeee!!! Godooooo!!! Ti sborro sul cazzoooo! Ma non ti fermareeee!!!”

Seguitai a pomparla come desiderava, mentre si contorceva aggrappata al mio corpo!
Franco era rimasto al mio fianco ad accarezzarmi il buco del culo e si era goduto la sborrata della moglie.

“Bruno, ti siamo debitori: non ho mai visto mia moglie godere con tale intensità! E sono certo riuscirai a farla venire di nuovo: la conosco bene e ho capito subito che le vai a sangue e che il tuo cazzo la fa impazzire!”

Non potevo deludere i miei amici, in special modo Olga: seguitai a chiavarla con forza e la sentivo ancora godere!
Intanto Franco si era messo dietro di me e aveva iniziato a leccarmi le palle e il buco del culo: una goduria incredibile!
Poi, iniziò a penetrarmi con un dito: quando sentì che scivolava dentro facilmente unì un secondo e cominciò a girarli lentamente dentro!
Non sentivo dolore e la cosa cominciava a piacermi: mi venne spontaneo sculettare contro le sue dita per sentirmele bene dentro!

“Mio moglie ha fatto proprio un bel servizio, hai un buchetto deliziosamente morbido e dilatato: sono certo non sentirai alcun dolore!”

Mi allargò le natiche, ci sputò dentro ancora un bel po’ di saliva e appoggiò la cappella sul mio buchetto: il solo contatto mi fece fremere di piacere!
Cominciavo a provare un piacere particolare, diverso ed un forte desiderio di essere penetrato.
Sembrava avermi letto nel pensiero.

“Bruno, tesoro mio, abbraccia forte mia moglie e affonda il cazzo nella sua fica: lei adora sentire il maschio che la sta chiavando mentre si dimena convulsamente avvinghiato al suo corpo, sentirlo fremere e gemere di piacere mentre me lo inculo! Sei pronto a darmi il culo? Tra poco sarai la mia dolce puttana! Avvisami se ti faccio troppo male!“

Abbracciai forte Olga, abbraccio che lei ricambiò con passione.
Eravamo guancia a guancia, lei mi afferrò le natiche e mentre mi attirava con forza dentro di lei le teneva belle allargate.
Cominciò a sussurrarmi parole di fuoco.

“Ti tengo il culo aperto così ti entra meglio! Ti prego, dimmi cosa ti fa mio marito… mi eccita sentirtelo dire! Non puoi immaginare quanto mi ecciti vedere mio marito che si incula il mio amante! Mi fa impazzire!”

Franco entrò in azione: diede una spinta leggera, ma decisa, e sentii la cappella scivolarmi lentamente nel buchino.
Sentii un po' di dolore, ma assolutamente sopportabile e glielo dissi: lui si fermò… e attese paziente!
Sentirmi la sua cappella dura e calda dentro al culo mi fece ribollire il sangue: la libidine si impossessò prepotentemente della mia mente e cominciai a desiderare ardentemente che Franco, il mio caro amico, mi sfondasse il culo senza alcun ritegno, mentre mi stavo fottendo la moglie!
Non mi riconoscevo più, cominciai ad incitarlo come un porco.

“Dai Franco! Affonda il cazzo! Hai ragione, mi sento la tua troia, e alle troie si sfonda il culo, senza pietà! Dai, spingimelo in culo tutto, piano piano, ma dammelo tutto!”

Il mio amico esaudì immediatamente il mio desiderio: io non potevo tradire le aspettative di Olga e, con le labbra a contatto del suo orecchio, iniziai il resoconto in diretta della mia inculata!

“Dio mio, Olga, eccolo! Me lo sta spingendo! Uhmmm! Sento il buchetto aprirsi: sta entrando, piano piano, ma sta entrando! Olga, lo sento! Mi sta bruciando un po’, ma mi piace! Cazzo santo se mi piace! Non avrei mai pensato fosse così godurioso prenderlo nel culo! Che meraviglia! Oh, no! Sento i coglioni contro il culo! Ce l’ho tutto dentroooo! Olgaaaa, tuo marito me lo ha infilato tutto nel culoooo!!! Sììììì!!! Sìììììì”

Mentre il cazzo di Franco, completamente conficcato nel culo, mi stava facendo provare le delizie del paradiso, sentii la fica di Olga contrarsi spasmodicamente contro il mio cazzo!

“Sei una troia! Stai godendo! Sento le contrazioni della tua fica!” le sussurrai.

“Sì, sììì! Sento che stai godendo e la cosa mi fa impazzire! Il cazzo parla per te: mentre mio marito affondava la verga dentro di te, ho sentito il tuo uccello gonfiarsi in maniera impressionante dentro la mia vagina, procurandomi un indicibile piacere!
Adesso comincerà ad incularti ed ogni colpo che infliggerà al tuo culo si trasmetterà al tuo membro e da lì nella mia fica: è come se fossi chiavata contemporaneamente da entrambi… e mi manderete fuori di testa!
Mentre lui ti incula tu continua a fottermi: sentirai che delizia!

Farai godere nel contempo sia la moglie che il marito: la moglie con l’uccello e il marito con il culo!
Io intanto mi stuzzico la fica: vorrei ricambiare il dolce piacere che mi hai dato facendomi pisciare in faccia a mio marito… vorrei pisciarti addosso mentre mi sborri dentro!
Se ci coordiniamo bene sono certa che potremmo riuscirci!
Dai, adesso scopami!”

Ripresi a pomparla con foga, mentre Franco iniziava un delicato lavoro dentro il mio buchetto: un dentro e fuori molto dolce, lento, per farlo abituare bene alla presenza del suo uccello!
E mio buchetto si stava abituando alla grande: lo sentivo aprirsi sempre di più, non sentivo più alcun dolore né bruciore, Franco ormai mi scivolava dentro e fuori che era una delizia, lo sentivo vibrarmi dentro al mio culetto mentre mi ero scosso da lunghi brividi di piacere.
Dio santo, mi piaceva, mi piaceva da morire quel cazzo che mi stava aprendo il culo.
Franco era ancora delicato, temeva di farmi male, ma fui io a dargli il segnale.

“Uhmmm! Franco, mi piace come mi stai inculando! Dai, mi piace sentirti dentro, mi stai facendo godere! Dai, dai, sono la tua troia: scopami il culo, mentre mi fotto tua moglie!”

Franco non aspettava altro: cominciò ad incularmi come si incula una troia!
Alternava colpi violenti da togliermi il fiato ad affondi delicati, ora veloci, ora più lenti, ma sempre di un eccezionale godimento!
Non capivo più niente: Franco, con quella dolce e poderosa inculata, mi stava facendo sentire la sua donna.

Cominciai ad alternare il piacere della scopata con quello dell’inculata.
Prima davo tre o quattro violenti affondi nella fica di Olga da farla urlare dal piacere, poi, con il cazzo fermo piantato nella sua fica, agitavo oscenamente il culo contro il cazzo di Franco, sculettavo come una zoccola, e poi riprendevo a chiavarmi Olga.

Stavo godendo come mai in vita mia: mi stavo gustando la fica della moglie e il cazzo del marito!
Mi sentivo sdoppiato in un piacere che mai avrei immaginato di provare!
Nella parte anteriore del mio corpo mi sentivo un maschio da monta, un toro con un cazzo in grado di soddisfare qualunque troia, un toro che si stava sbattendo una porca facendola urlare dal godimento, mentre nella parte posteriore mi sentivo una troia, una femmina da letto, una porca spudorata che stava dando il culo al suo maschio… e la cosa esaltante di questo sdoppiamento è che godevo sia mentre mi scopavo Olga che mentre mi inculava Franco!!!

Ma la cosa che mi sconvolgeva ancora di più, e che mi mandava letteralmente fuori di testa, erano le dolci parole d’amore che mi sussurrava Franco!
Non riuscivo a capire come potessi eccitarmi dalle dolci parole di un uomo, ma così era!

“Bruno, tesoro mio, non puoi immaginare cosa stia provando! Ho sognato di amarti da quando ti ho conosciuto! Ho subito confidato a mia moglie i miei desideri, desideri che sono subito diventati anche i suoi! Sei sempre stato presente mentre scopavamo: lo sai che mentre l’inculavo la chiamavo con il tuo nome? Uhmmm! Si, brava, si… muovi il culo, amore! Dio, come ti sento mia… la mia donna… la mia puttana! Uhmmm!!! Che meraviglioso triangolo: Olga è la tua troia e tu la mia! Ti amo, tesoro, ti amo! Oh! Si, scodinzola contro il mio cazzo che sto per venirti nel culo!!!”

Cazzo santo, non mi riconoscevo più: mi venne spontaneo ricambiare le sue dolci parole!

“Oh, si, Franco, anche io ti amo! Sono la tua donna, vienimi dentro, fammi sentire il calore della tua sborra! Spero la cosa non ti dispiaccia, ma amo anche Olga! La sua sensualità, la sua profonda troiaggine, il suo essere porca senza limiti mi ha conquistato! Vieni dentro di me e io sborrerò dentro di lei! Dai tesoro, riempimi il culo!”

Anche Olga si unì alle nostre dichiarazioni d’amore!

“Uhmmm! Bruno, anche io ti amo! Mi stai facendo godere come nessuno mai prima! Dopo ne parliamo, ma desidero tu diventi il mio amante fisso… anzi, il nostro amante fisso! Ma adesso seguita, dai, vienimi dentro che sto per pisciare!”

Volevo vedere la sua fica spruzzare contro di me, ma se mi fossi sollevato dal suo corpo sarebbe stato impossibile per Franco seguitare ad incularmi: sarebbe stato meglio fare una cosa per volta!
Mi rivolsi a Franco.

“Franco, amore, sborra prima tu dentro di me: voglio sentirti per bene mentre mi schizzi dentro! Dopo potrai goderti questa puttana di Olga che mi piscia addosso mentre le sborro in fica!”

“Oh! Si, si, amore mio! Senti come godo dentro di te! Sentimiiiii!!!! Sei la mia dolce puttana! Siiiiiii… ti vengo dentrooooo!!! Brunoooo!!! Ti godo dentrooo!!!”

Sentii il suo cazzo gonfiarsi e poi contrarsi ritmicamente: mi stava spruzzando dentro il suo caldo sperma!
Mentre mi gustavo la prima sborrata nel mio culo della mia vita, ero avvinghiato a Olga!

“Olga, tuo marito mi sta sborrando nel culo! Dio che bello!!! Mi piace da morire! Aspetta a pisciare, facciamolo vedere anche a Franco!”

Dopo essersi svuotato per bene dentro il mio intestino, Franco si tolse e si mise al nostro fianco per gustarsi per bene lo spettacolo.
Io mi sollevai con il busto per permettere la visione della fica di Olga penetrata dal mio cazzo, mentre lei se la sgrillettava senza ritegno.
Era uno spettacolo di una eccitazione unica vedere le labbra della sua fica aprirsi oscenamente per ricevere il mio paletto di carne.
Franco non poté trattenersi nel manifestare il suo piacere.

“Dio, come siete belli! Mi fate impazzire: la mia dolce e amorevole mogliettina con il cazzo del mio migliore amico nella fica! Dai Bruno, sborrale dentro, riempila… che poi ci gustiamo la sborra che le cola fuori!”

Guardai Olga: era una maschera di libidine!
Oramai non potevo più trattenermi.

“Olga, quando vuoi! Sto per sborrare!!! Se vuoi pisciaaa! Eccomiii… vengooo!!!”

“Siiiiiiii!!!!! Brunoooo… pisciooooo… per teeee!!!”

La porca allargò le labbra della fica e si lasciò andare: partì un violento getto di biondo liquido che mi colpì sul ventre, mentre io seguitavo a schizzarle dentro tutto le sperma che mi riempiva i coglioni!
Dalla sua fica seguitavano a uscire ripetuti caldi schizzi di pioggia dorata che mi colpivano da ogni parte e ogni schizzo era seguito da un suo gemito di piacere.

“Ti piscio addosso! Ti piscio addosso! Guardate come è bella la mia fica che piscia!”

Guardai Franco.

“Uhmmm! Dio che spettacolo! Guarda che meraviglia è tua moglie! Distesa, scosciata, con le labbra della fica aperte che mi piscia addosso! Franco, guarda come zampilla la sua fica!!! E’ una fontanella di piacere!”

Seguitai a svuotarmi per bene dentro di lei, mentre lei non smetteva di inondarmi: fu veramente un eccitantissimo gioco bagnato!
Quando capii che tutto il mio sperma era depositato nella sua vagina, mi tolsi lentamente: io e Franco rimanemmo affascinati dallo spettacolo che ci offrì Olga!
Sempre con le cosce oscenamente divaricate si allargò nuovamente le labbra della fica: dalla vagina cominciò a defluire un interminabile rivolo di sborra che attraverso le labbra della fica scese lentamente fino a coprire il buchetto del culo!

La porca cominciò a delirare.

“Guardatemi! Guardate quanto è dolcemente oscena la mia fica, è una fica porca: guardatela come sborra! Uhmmm! Come la sento colare! Bruno, svelto, raccoglila e portala alla mie labbra! Mi hai scopato, inculato e sborrato dentro, ma ancora non ho avuto il piacere di gustare il tuo sperma! Dai, Bruno, completa il piacere che mi hai dato questa sera: fammi ingoiare la tua sborra!”

Le misi una mano a coppa sotto la fica e raccolsi lo sperma che straripava dal suo ventre.
Quando la mia mano ne fu colma, la portai sopra le sue labbra: lei le dischiuse mentre mi fissava con uno sguardo colmo di libidine!
Io girai lentamente la mano facendo colare il mio nettare dentro le sue labbra: lei attese di avere la bocca piena prima di ingoiare tutto!

Rimase a fissarmi, con le labbra socchiuse: non ci fu bisogno di parole!
Avvicinai le mie labbra alle sue e la baciai: adesso avevo proprio raggiunto l’apice della depravazione e della perversione… avevo gustato anche il sapore dello sperma!

Eravamo stremati, ci abbandonammo abbracciati tutti e tre a scambiarci baci e carezze: abbracciavo lei e abbracciavo lui!
Ormai passavo senza alcun ritegno dalla bocca della moglie a quella del marito, succhiavo la lingua della donna e scambiavo la saliva con il maschio, accarezzavo la fica e poi stringevo dolcemente i coglioni!

Mi si era aperto un mondo che qualche ora prima ritenevo assolutamente fuori dalla mia mentalità: il mondo della bisessualità!



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