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Caro diario - 10


di bird2012
09.06.2016    |    25.736    |    3 4.0
"“Cazzooo… cazzoooo… quanto godoooo!!! Sto sborrando come una maialaaa!!! Che meraviglia con tre maschi tutti per meiii!!! Seguitate… ancoraaa… vi pregooo…..."
Caro diario

Cap.10



Guardai mio zio, che per tutto il tempo era stato in silenzio in attesa degli eventi, e capii al volo il suo sguardo.

“Ho capito: ti lascio il culo!” gli dissi sorridendo.

Mentre lui prendeva posto dietro Silvia, io mi avvicinai con l’uccello alle labbra del mio amore: guardai mio zio e gli feci un cenno d’intesa!
Partimmo insieme: lui nel culo e io in bocca!
Il mio amore ci accolse entrambi con un lungo gemito di piacere!
La porca si era fatta infilare da tutti e tre i cazzi di famiglia!

Prendemmo subito il giusto ritmo per procurarle il maggior godimento possibile!
Papà la chiavava da sotto, zio le era montato sopra e le infliggeva potenti affondi di cazzo nel culo, mentre lei mi pompava il cazzo facendoselo arrivare fino in gola!
Povero amore mio… quanto soffriva!

Mamma si avvicinò, mi abbracciò e mi baciò: bastò il contatto delle sue labbra e della sua lingua per mandarmi il sangue al cervello!
Aveva ragione Silvia: il nostro non era solo sesso, ma anche un sentimento profondo!

Mentre Silvia seguitava a pomparmi sentii la lingua di papà leccarmi le palle: vedendo il mio uccello a pochi centimetri dalla sua bocca non poté fare a meno di sentire il sapore dei miei coglioni!

“Uhmmm! Mamma, papà mi sta leccando le palle, mentre Silvia me lo succhia!”

“Ho visto come ti guarda, tuo padre ti desidera: sono certa che prima che riparta vorrà trascorrere qualche intimo momento insieme a te per lasciarti un dolce ricordo del suo uccello! Vuole essere il tuo primo maschio, il primo a penetrarti… e lo farà con tanto amore!”

Con tre verghe in corpo il mio amore non ci mise molto a godere: ancora una deliziosa sbrodolata sopra l’uccello del suo suocero-amante!
A quel punto papà prese in mano le operazioni.

“Ragazzi, con tre baldi uccelli nel corpo Silvia ha avuto abbondantemente il suo piacere: che ne dite di cambiare affinché ognuno di noi riceva il meritato piacere da parte di tutti gli altri? Ciò significa che, affinché ognuno possa godere fino in fondo delle attenzioni di tutti gli altri, noi maschietti dobbiamo dosare il nostro impeto e cercare di non godere!
Che ne dite di passare ad Olga? Non vorrei che la mia dolce mogliettina si sentisse trascurata!”

Mamma non aspettava altro e prese subito posto sul cazzo di papà: gli montò a cavallo e si impalò come piaceva a lei… poi lo abbracciò.

"Brutto figlio di puttana, quanto tempo è che non me lo dai? Mentre tu ti scopavi le mogli dei tuoi amici in giro per il mondo io mi sono dovuta arrabattare per cercare qualche cazzo duro in grado di soddisfarmi: ti sembra giusto?" E sorrideva maliziosa.

"Tesoro, hai ragione, ma mi sembra la cosa non ti sia molto dispiaciuta!" rispose papà.

"Affatto, amore, anzi! Tanti cazzi... tanto piacere!" Rispose ridendo mamma.

Andai subito dietro di lei: questa volta il culo spettava a me, mentre zio non perse tempo e glielo mise in bocca!
Mamma cominciò ad ansimare.

“Uhmmm! La mia vita sessuale sta avendo un crescendo meraviglioso: prima mi facevo chiavare da un solo maschio, poi mi sono concessa a mio fratello e a mio figlio insieme, ora a tutti i maschi di famiglia… e siamo arrivati a tre piselli in corpo! Siete dei bastardi… mi state portando alla perdizione!” e imboccò l’uccello del fratello, mentre io e papà cominciammo a fotterla davanti e dietro!

Silvia completò l’opera baciando e accarezzando lascivamente la schiena di mamma, procurandole continui brividi di piacere!
Per mamma era la prima volta con tre maschi, ma si fece molto onore: pompava il cazzo del fratello e, nel contempo, sculettava spudoratamente contro gli uccelli mio e di papà con una libidine indescrivibile!
Quando raggiunse l’orgasmo sembrava impazzita: i nostri tre uccelli l’avevano mandata in estasi!
Si tolse un attimo il cazzo del fratello dalla bocca per manifestare tutto il suo godimento.

“Cazzooo… cazzoooo… quanto godoooo!!! Sto sborrando come una maialaaa!!! Che meraviglia con tre maschi tutti per meiii!!! Seguitate… ancoraaa… vi pregooo… sfondatemi la fica e il culooo… fatemi sborrare ancoraaaaa!!!” e imboccò di nuovo la verga del fratello!

Io e papà ce la mettemmo tutta per esaudire i suoi desideri: affondammo dentro il suo corpo con colpi potenti e veloci finché non raggiunse un altro folgorante orgasmo!

Io, papà e mio zio eravamo stati bravi: avevamo fatto godere le nostre donne senza venire… i nostri cazzi erano ancora deliziosamente pronti per nuovi accoppiamenti.
Questa volta fu Silvia a esprimere un suo desiderio.

“Bruno, amore, perché tu e Valerio non pensate anche a tuo padre? Mi ecciterebbe molto vedervi allacciati in un eccitante triangolo omosessuale… e credo che anche Olga gradirebbe lo spettacolo!”

Io e papà ci guardammo: bastarono i nostri sguardi… non ci fu bisogno di altre parole!
Mi avvicinai a lui e mi misi in ginocchio tra le sue gambe: lui le sollevò, portando le ginocchia al petto… e con entrambe le mani si allargò le natiche!
Fissai la sua deliziosa rosellina, completamente depilata, a pochi centimetri dalla mia cappella: il porco di mio padre la stringeva e l’allargava ritmicamente, la faceva pulsare davanti i miei occhi per eccitarmi… e ci stava riuscendo benissimo!

Sentivo il cuore scoppiarmi nel petto, non riuscivo a contenere la mia emozione: stavo per incularmi mio padre e, scrutando lo sguardo con cui mi fissava, mi resi conto che non aspettava altro!
Volevo che papà ricevesse il maggior piacere possibile e cercai aiuto da parte di tutti i partecipanti!

“Mamma, Silvia… succhiategli il cazzo insieme… dategli piacere, ma non fatelo venire! Valerio, tu mettiglielo in bocca, fattelo succhiare, ma anche tu non venire, che dopo ti cedo il posto… ed ho in mente anche qualcosa di piacevole per te!”

Non c’era altro da dire!
Gli sputai sul buchetto una buona quantità di saliva e ci appuntai la cappella: appena sentì il contatto lo sfintere si dilatò meravigliosamente per ricevere la mia verga infuocata!
Il buchetto di papà non aveva nulla da invidiare a quelli di mamma e di Silvia: deliziosamente sfondato, caldo come una fica, accolse il mio cazzo risucchiandolo completamente dentro di se!
Papà emise un lungo gemito di piacere, mentre stringeva spasmodicamente il buchetto intorno al mio uccello…

“Uhmmm!!! Dio santo! Tesoro di papà, mi sei tutto dentro! Non avrei mai pensato fosse così eccitante dare il culo a mio figlio! Ha ragione tua madre: l’incesto centuplica il piacere! Adesso dai… inculami come fossi la tua donna!”

Intanto mamma e Silvia si erano distese ai suoi lati e avevano iniziato uno splendido bocchino a due bocche sul suo cazzo, mentre mio zio glielo aveva messo in bocca!
Ognuno di noi aveva il suo compito per farlo godere: io cominciai ad incularlo con affondi veloci ed intensi, da devastargli il culo!
Il porco cominciò a sculettare come una troia e a contrarre ritmicamente il buchino intorno al mio cazzo, per gustarselo ancora di più!

Papà era preso tra quattro fuochi: io lo inculavo, mamma e Silvia lo spompinavano e mio zio lo stava scopando in bocca!
Stava godendo come un maiale: grugniva, gemeva, ansimava!
Dopo parecchi minuti di questo dolce trattamento pensammo di interrompere, per non godere… a tutto c’è un limite!

Era arrivato il momento di mio zio.
Papà era sempre sdraiato, con il suo cazzo splendidamente eretto a seguito di tutte le attenzioni che gli avevano riservato mamma e Silvia.
Feci avvicinare zio.

“Guarda che bel cazzo ha papà: ti piacerebbe sentirtelo nel culo?”

Domanda retorica, di cui già si conosce la risposta!
Si mise accosciato a cavallo di papà, dandogli le spalle, si appuntò l’uccello sul buchetto e cominciò a scendere lentamente con il bacino: vidi il cazzo di papà sparire completamente, piano piano, dentro l’intestino del cognato.
Erano rimasti fuori solo i coglioni, tutto l’uccello era dentro di lui!
Stese le braccia dietro e cominciò a dimenare il culo per gustarsi bene il duro pisello del cognato.

L’uccello di zio era completamente a disposizione di eventuali pretendenti: Silvia non si fece scappare l’occasione, si mise in ginocchio davanti a lui e cominciò a deliziarlo con la bocca!
A quel punto mi sembrò doveroso completare il trenino: andai dietro alla mia donna e glielo infilai nel culo!
La porca si sfilò l’uccello dalla bocca, si volse verso di me e mi sorrise.

“Benvenuto amore! Mancava solo i mio di culo, gli altri già te li sei fatti tutti! Prima tuo zio, poi tua madre, poi tuo padre… ed adesso io! Non hai fatto torto a nessuno! Dai, inculami per bene, sai quanto mi piaccia!” e riprese a succhiare voracemente l’uccello di mio zio!

L’unica rimasta disoccupata era mamma: stava ancora riprendendosi dalla doppia sborrata che le avevano procurato i nostri tre uccelli.
La feci avvicinare e gli sussurrai all’orecchio, per non farmi sentire da papà.

“Mamma, metti la fica in bocca a papà… fagli una sorpresina… pisciagli in bocca, sono certo gradirà, mentre si sta inculando tuo fratello!”

Mamma mi baciò, con il suo solito trasporto.

“Figlio mio, come sei porco! Con te la vita sessuale non è mai noiosa!”

Andò da papà, si mise a cavallo del suo viso e cominciò a dimenare il suo bacino per strofinare la fica contro le labbra del marito.

“Giorgio, tesoro, vediamo se sei bravo come Bruno e Valerio: quando mi leccano la fica mi fanno sempre pisciare!
Dai tesoro, ho una gran voglia di inondarti il viso!”

Anche questo era un quadretto niente male: io mi stavo inculando la mia donna, che a sua volta stava succhiando mio zio, che aveva nel culo il cazzo di papà che stava leccando la fica di mamma!
Però! Chi avrebbe avuto il coraggio di dire che nella nostra famiglia non c’era amore?
Anche in questo accoppiamento a sborrare furono le nostre due meravigliose troie: Silvia ebbe un fantastico orgasmo anale, mentre mamma, non avevo dubbi, sborrò sulla bocca di papa… con tanto di deliziosa pisciata!

“Ragazzi, io non ce la faccio più: che ne pensate di fare una bella sborrata in onore delle nostre donne? Olga e Silvia, distendetevi sul letto, abbracciatevi, baciatevi, leccatevi il viso: noi tre maschietti provvederemo ad irrorare i vostri visi con il nostro caldo sperma!”

Detto fatto: mamma e Silvia cominciarono a baciarsi e slinguarsi come due consumate lesbiche e solo a vederle sentivo ribollirmi il sangue.
Ci mettemmo tutti e tre in ginocchio intorno alle loro teste, con i cazzi puntati contro i loro visi.
Pensavo che ognuno si sarebbe masturbato autonomamente, per poi godere addosso alle nostre donne, ma mi sbagliavo: papà afferro immediatamente il mio cazzo e lo strinse con libidine.

“Io penso al tuo, tu pensa a tuo zio, mentre lui pensa a me!”

Cazzo, che goduria: ognuno impugnò l’uccello dell’altro e cominciò a segarlo con gusto! Proprio un bel circoletto!
Tre maschi che se lo menavano reciprocamente, senza alcun pudore: pensavo di aver raggiunto il massimo della perversione… ma mi sbagliavo di grosso!

Fu papà a fare la prima mossa: mentre mi stava segando il cazzo in maniera sublime, accostò le labbra alle mie… e mi baciò!
Questa volta, però, non si limitò a posare solo le labbra: sentii la sua lingua calda frugarmi tra le labbra e scivolarmi dentro la bocca!
Sentii dei brividi lungo la schiena: il pensiero di limonare con mio padre mi mandava ai matti!

Mentre con una mano segavo mio zio, con l’altra circondai il collo di papà e spinsi le sue labbra contro le mie!
Cominciammo a baciarci oscenamente: lingua in bocca, succhiate, morsi, reciproci scambi di saliva!
L’eccitazione era salita alle stelle!
Papà si staccò e mi guardò.

“Prima mi hai inculato, ora mi baci con passione: te lo leggo negli occhi che hai voglia di darmi il culo… ed io sarò felice di soddisfare le tue perverse voglie! Tu e la tua donna sarete due ottimi amanti!”

Poi passò a mio zio: lo abbracciò e lo baciò… vidi le loro lingue cercarsi furiosamente!
Poi si staccò… e spinse la bocca di mio zio contro la mia!
Cominciammo a baciarci, passando da una bocca all’altra, senza alcun ritegno… mentre le nostre mani ci stavano portando velocemente all’estremo piacere!

Sborrammo quasi simultaneamente: la lunga eccitazione ci fece fare tre interminabili sborrate, che inondarono completamente i visi delle nostre donne!
Ma mamma e Silvia non si persero d’animo: seguitarono a leccarsi come due cagne e raccolsero con le loro lingue tutto lo sperma che ricopriva i loro visi!
Mentre le nostre deliziose porcelline si deliziavano ingoiando il nostro sperma, papà non finì di sbalordirmi: impugnò i nostri due uccelli e avvicinò le cappelle alla sua bocca.

"Adesso ci penso io a questi due gustosi uccellini!" esclamò, e cominciò a succhiare i nostri due uccelli, passando da uno all’altro, per raccogliere golosamente tutti i residui di sperma che ancora contenevano.
Dopo averceli spremuti per bene ci guardò.

“Adesso chi ci pensa al mio uccellino?” sussurrò.

Mio zio mi guardò.

“Sono certo tuo padre gradirebbe la tua bocca: dai, prendiglielo in bocca, pulisciglielo per bene! Non siate ipocriti: lo desiderate entrambi!”

Mio zio aveva ragione: in cuor mio sapevo che non desideravo altro che imboccare il cazzo di mio padre!
Gli presi la cappella tra le labbra e cominciai a succhiarla, mentre con la mano gli strizzavo l’uccello per fargli uscire tutta quella gustosa sborra che conteneva!
Sentii le gocce depositarsi sopra la mia lingua e presi a pasteggiarle per gustarne il sapore!

Dopo averlo spremuto completamente non mi tolsi… e seguitai a succhiarlo, ad accarezzarlo, a segarlo con dolcezza e libidine!
Cominciò a crescere nuovamente, piano piano, tra le mie labbra: Di mio, che dolce sensazione!
Lo sentivo diventare sempre più duro, nella mia bocca stava riprendendo la meravigliosa consistenza del cazzo virile: bello, turgido, pronto ad eruttare nuovamente nella bocca del fortunato tutto il suo nettare caldo e cremoso!

Quell’atto così perverso, depravato e contro natura mi stava mandando fuori di testa: stavo succhiando l’uccello di mio padre e la cosa mi eccitava da morire!
Lo tenevo stretto tra le mie mani mentre con la lingua cominciai a leccargli anche i coglioni: ad ogni colpo di lingua sopra le palle sentivo il suo uccello vibrarmi in mano!

Poi ripresi a succhiarlo, mentre lo segavo veloce con tutte e due le mani: volevo farlo venire e non mi sarei staccato per nulla al mondo finché non avesse goduto dentro la mia bocca!
Papà percepì subito la gran voglia che avevo di lui: prese ad accarezzarmi amorevolmente la testa, mentre cominciò a dondolare il bacino avanti e indietro, per muovere deliziosamente la sua verga nella mia bocca!

“Uhmmm! Che dolce maialino che ha papà! Vedo che ti piace succhiarmi il cazzo, ne sono felice, così ci divertiremo molto noi due! La tua Silvia ti sta guardando con gli occhi di fuori: credo di capire che le piaccia vedere il suo uomo che spompina suo padre!”

La voce di Silvia confermò la sensazione di papà.

“Dai, Bruno! Fa godere tuo padre, fallo venire in bocca! Mi fa impazzire vederti con il suo cazzo tra le tue labbra! Pensa che meraviglia, amore, quando staremo tutti e quattro insieme: due meravigliosi 69, io con tua madre a leccarci le fiche e tu con tuo padre a succhiarvi gli uccelli! Dai, Giorgio, scopalo in bocca… come fosse la tua puttana!”

“Hai sentito il tuo amore? Vuole che ti scopi in bocca: che ne dici?” chiese quasi sussurrando papà.

Non avevo alcuna voglia di togliermi la sua verga dalla bocca per rispondere: feci solo un cenno affermativo con la testa!
Papà mi prese il viso con entrambe le mani per tenerlo fermo e cominciò ad affondare il suo cazzo nella mia bocca: dentro e fuori… dentro e fuori!
Io mugolavo e grugnivo come un maiale dal godimento che provavo!
Ormai il suo uccello aveva ripreso il massimo dell’erezione e papà me lo spingeva sempre più dentro!

“Amore di papà, prendilo tutto… da bravo! Mi stai facendo godere, tesoro: anche se sono appena venuto, per te ce ne sarà ancora di sborra! Uhmmm! La tua bocca è calda come la fica della tua donna: siete meravigliosi e mi farete godere molto!
Madonna santa… ti sto pompando la bocca come ho pompato la sua fica!!!
Oddio mio… eccomiii… Bruno, tesoro, papà ti sborra in boccaaaaa… Oddio miooo… Oddio miooooo… che meravigliaaaa!!!”

Papà attirò la mia testa contro il suo ventre e sentii la cappella arrivarmi in gola, mentre gli schizzi della sua sborra mi colpivano l’ugola e da lì mi colavano direttamente dentro lo stomaco!
Papà rimase con la mia testa stretta contro il suo ventre finché non si svuotò completamente nella mia bocca… poi si tolse… e mi guardo: desideravo lo facesse… e non mi deluse!
Incollò le sue labbra sulle mie e mi baciò spingendomi la lingua in bocca per gustare anche lui il sapore della sua stessa sborra!

Quando si staccò dal bacio, mi fissò, mi sorrise e mi accarezzò il viso… mi fece rabbrividire.

“Tesoro, vedo che ti è piaciuta la sborra di papà: ne sono felice! La prossima sborrata sarà ancora più gustosa: sarà meraviglioso svuotarmi completamente dentro il tuo delizioso culetto! Dio santo: il pensiero di incularmi mio figlio mi sta mandando ai pazzi!”

Cominciai a pensare che non avrei avuto via di scampo: prima o poi avrei dovuto dare il culo a mio padre!
Riflettendo bene ritenni fosse quasi un dovere: se facevo sesso con mamma e la rendevo felice quando ero dentro di lei, perché non avrei dovuto far felice anche papà? I figli non devono fare preferenze tra un genitore e l’altro!


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