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Cerca in famiglia - 3


di bird2012
23.01.2012    |    52.563    |    10 9.3
"Al termine, ci abbracciammo tutti e tre e li baciai… mentre loro accarezzavano il mio corpo passavo dalla bocca di mio marito a quella di mio suocero…..."
CERCA IN FAMIGLIA

CAP. 3

Ancora mio marito e mio suocero


Eravamo spossati, ma non sazi… sentii la lingua di Mario dentro la fica leccare e succhiare tutto lo sperma che la riempiva e che stava lentamente colando fuori.
Il rumore classico del risucchio della sborra mi ha sempre mandato in estasi… questa volta poi la cosa era ancora più eccitante… Mario non stava ingoiando solo la sua di sborra, come faceva spesso dopo avermi chiavato, ma anche quella di suo padre… uhmmmm!!!... che libidine…

Sandro ci fissava ammirato… io scosciata e suo figlio con la bocca sulla mia fica che beveva la sborra del padre… anche il suo cazzo era ricoperto di sperma…

“Vieni, Sandro… fa sentire anche a tua nuora il sapore della tua sborra…”

Glielo presi in bocca e lo pulii completamente.

Al termine, ci abbracciammo tutti e tre e li baciai… mentre loro accarezzavano il mio corpo passavo dalla bocca di mio marito a quella di mio suocero… leccavo, slinguavo, succhiavo… prendevo la saliva da una bocca e la passavo all’altra… li slinguavo alternativamente e mi sentivo una gran porca… e la cosa mi piaceva immensamente.

All’improvviso mi rivolsi verso di loro.

“Baciatevi anche voi…”

Sia Sandro che Mario mi guardarono increduli… misi le mani dietro le loro nuche e avvicinai le loro labbra…

“Sandro… rammenta la tua promessa… mi hai inculato e scopato… adesso tira fuori la lingua e mettila in bocca a Mario… tu, Mario, succhiagliela…”

Sandro tirò fuori la lingua titubante… spinsi le bocche una contro l’altra… la lingua di Sandro penetrò tra le labbra di suo figlio che cominciò a succhiarla timidamente…
Presi ad accarezzare le loro teste.

“Bravo, Mario… succhiala… fagli un pompino alla lingua…”

Mio marito cominciò a muovere lentamente la testa avanti e indietro… Sandro tirava sempre più fuori la lingua per farsela succhiare completamente… ai due porcelli il giochino cominciava a piacere…

Eravamo tutti e tre in piedi, Mario e suo padre uno di fronte all’altro a slinguarsi reciprocamente, io al loro fianco.
Misi le mani in mezzo alle loro natiche e cominciai ad accarezzare e titillare i loro buchetti… nel contempo, presi a leccare l’interno delle loro orecchie… li sentii fremere ed ansimare, mentre avevano aumentato il movimento delle lingue… ormai si erano abbandonati ad un osceno reciproco lingua in bocca con tanto di saliva che colava sui menti… i loro cazzi avevano iniziato a riprendere vita… dovevo approfittare di questo momento di eccitazione.

Presi la mano di Sandro e la posi sul cazzo di Mario che al contatto ebbe un sussulto…

“Vedi, Sandro, è bastato solo un tuo tocco per far vibrare il cazzo di tuo figlio… stringilo… senti che bel cazzo che ha… comincia a godertelo…”

Sandro avvolse la mano intorno al cazzo di Mario e cominciò a segarlo lentamente… mio marito cominciò a mugolare dal piacere… mi avvicinai al suo orecchio…

“Ti piace, eh!... porco… sento che stai godendo… hai sempre desiderato farti masturbare da un altro uomo… vedo che ti gusta la mano di tuo padre intorno al tuo cazzo… e allora rendigli il servizio…”

Mario non aspettava altro… afferrò il cazzo del padre e cominciò a menarlo con foga… adesso era il turno di Sandro a mugolare dal piacere…

Mario si staccò un attimo dalla bocca del padre e gli chiese:

“Ti piace come te lo tocco?”

“Oh!!... si… tanto… non senti come me lo hai fatto indurire? E mi piace anche molto sentirmi il tuo cazzo in mano… così caldo e duro… non lo avrei mai immaginato che avrei potuto godere con un altro uomo… dai… seghiamoci… ridammi la lingua in bocca…”

Ripresero a baciarsi oscenamente, mentre si segavano reciprocamente con passione… presi ad incitarli…

“Bravi… così… datevi reciproco piacere… vi state baciando e segando come due troie… ma alle troie, se ben ricordo, piace prenderlo nel culo… allora è il caso di provvedere…”

Mi misi in ginocchio dietro a mio suocero, gli allargai bene le natiche e cominciai a leccargli il buchetto del culo… lo sentii vibrare mentre mi spingeva il culo contro il viso per gustarsi meglio la mia lingua e per farsi leccare più in profondità… mugolava di piacere…

“Dio santo… che porca è tua moglie… mi sta leccando il culo in maniera fantastica… sento la lingua penetrarmi dentro… uhmmmm!!!... un gusto eccezionale… magari anche tua madre fosse stata così maiala come tua moglie… dai, Flora… ti prego… non ti fermare…”

Ad ogni colpo di lingua sentivo il buchino allargarsi sempre di più… era quasi pronto per i miei scopi… mi rivolsi a mio marito…

“Mario… mentre lecco il culo a tuo padre, prendigli il cazzo in bocca… non è stato sempre un tuo grande desiderio spompinare un uomo? Adesso ce l’hai un bel cazzo a disposizione… dai… spompina tuo padre…”

Mario non si fece pregare… si inginocchiò e prese in bocca il cazzo del padre… ormai Sandro era alla nostra mercè… lo avevamo messo in mezzo… io, da dietro, gli leccavo il culo, mentre il figlio, davanti, lo spompinava…

Sandro cominciò ad ondeggiare il bacino avanti e indietro… voleva gustarsi al massimo sia la mia leccata che il pompino del figlio… prese ad incitare Mario…

“Dai… Mario… succhiami il cazzo… uhmmmm… quanto sei porco anche tu… succhiare il cazzo di tuo padre… dai… che mi piace… tua moglie il culo… tu il cazzo… che meraviglia…”

Ma io volevo di più… ormai il suo buchetto era bello largo… appuntai l’indice e il medio e glieli spinsi completamente nel culo… Sandro emise un grugnito di godimento…

“Grrrrrrrr!!!... uhmmmm!!!... Mariooo!! Tua moglie mi ha infilato due dita nel culo… uhmmmm!!!... che gusto… ohhhh!!! Mi sta inculandoooo!!!”

Mi alzai da terra, sempre con le dita della mano destra nel culo, e lo abbracciai da dietro, circondandolo con la mano sinistra intorno al torace… presi a baciarlo sul collo, mentre gli strizzavo i capezzoli e lo inculavo profondamente e velocemente con le dita…

“Ti piace nel culo vero? Lo sento come vibri… ormai il buchetto ti si è allargato bene e le mie dita ti scivolano dentro che è un piacere… scommetto che non sai scegliere tra chi ti da più gusto… la bocca di tuo figlio intorno al cazzo o le dita di tua nuora nel culo…”

Mentre parlavo seguitavo a baciarlo e a leccarlo sul collo, a strizzargli i capezzoli e ad incularlo… ormai era al colmo del piacere…

“Dio mio… tutti e due… siete meravigliosi tutti e due… non ho mai goduto tanto in vita mia… e non avrei mai immaginato che avrei goduto così tanto nel farmi inculare…”

Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai:

“Ma questo ancora non è niente… il vero piacere di prenderlo nel culo lo sentirai tra poco… il piacere di sentire un cazzo vero, duro, caldo, che ti penetra e ti riempie… e ti fa mugolare dal piacere come una troia… perché tu non hai dimenticato la tua promessa… vero?”

Così dicendo gli spinsi le dita nel culo mentre gli mordevo il collo… lo sentii fremere contro il mio corpo… e lo sentii sussurrare…

“Non l’ho dimenticato… farmi inculare da mio figlio…”

Il suo respiro si era fatto pesante… tremava dal piacere e dal desiderio…

“E allora comincia a preparargli il cazzo… spompinalo… fallo indurire bene e bagnalo bene… così ti entrerà nel culo senza farti sentire dolore, ma solo piacere… Mario, alzati… ora tocca a tuo padre spompinarti… così te lo puoi inculare come hai sempre desiderato…”

Mario si alzò e fissò il viso del padre…

“Papà… davvero vuoi darmi il culo? Vuoi farti inculare da me, tuo figlio? Ma sii sincero… voglio saperlo… lo fai solo per la promessa?”

“Sarò sincero… prima, pur di scoparmi tua moglie avrei fatto qualunque sacrificio… ma adesso… dopo che ci siamo slinguati, segati reciprocamente e dopo il piacere che sto provando con le dita di Flora desidero immensamente farmi inculare da te… dai Mario… fammi il culo…”

Misi una mano sulla spalla di Sandro e lo spinsi in ginocchio davanti suo figlio, mentre seguitavo a tenergli le dita nel culo…

“Prendiglielo in bocca… fallo indurire bene e ricoprilo di saliva…”

Sandro imboccò il cazzo del figlio e cominciò a spompinarlo con grande passione… il cazzo di Mario stava già scoppiando… era meglio porre termine alla succhiata, prima che Mario avesse riempito la bocca del padre…

Feci sdraiare Sandro supino sul divano, cosce larghe e ginocchia al petto… il buchetto, completamente allargato dopo il servizietto che gli avevo dedicato, era pronto ad essere penetrato… il suo cazzo si ergeva dal ventre… glielo presi in mano e cominciai a segarlo lentamente mentre lo fissavo intensamente…

“Sandro, ormai dovresti aver compreso i desideri miei e di tuo figlio ed il nostro modo di vivere il piacere… per noi il sesso deve essere desiderio e no costrizione… è stato molto piacevole farmi scopare da te e lo avrei fatto anche senza la tua promessa, per cui se non te la senti…”

Non mi fece finire che mi abbracciò e mi baciò con passione…

“Grazie Flora… apprezzo ciò che mi dici, ma mi avete fatto conoscere il vero sesso… voglio essere vostro, completamente… lo desidero… vi voglio entrambi… abbracciami, baciami… e fammi inculare da mio figlio…”

Presi il cazzo di Mario, duro all’inverosimile, e lo appuntai sul buchetto del padre… appena la cappella fu a contatto dello sfintere, Sandro sospirò… io incitai Mario…

“Amore… dai… infilaglielo nel culo… fai piano… non fargli male… piano… ma infilaglielo tutto…”

Abbracciai forte Sandro e seguitai a smanicargli il cazzo… anche lui prese a incitare suo figlio…

“Mario… dai… uhmmm!!! Dai… ficcalo dentro…”

Mario cominciò a spingere…

“Oddiooooo!!!... sta entrando… sento la cappella dentro… Flora stringimi… lo sento… tutto… tutto… uhmmmm!!!... Mario, dammelo tutto…”

Piano piano tutto il cazzo di Mario era entrato nel culo del padre… rimase un po’ immobile per far abituare il culetto… poi prese ad ondeggiare leggermente il bacino… il cazzo nel culo cominciava a muoversi…

“Ohhh!!! Lo sento… Dio… come lo sento… godo… dai… dai… Mario… dai… inculami… Flora, amore… ti prego… fammi godere anche tu… fatemi godere insieme… mio figlio e mia nuora…”

Risposi subito all’invito… mi avventai sul suo cazzo e lo imboccai completamente… sentii la cappella solleticarmi l’ugola, mentre con le labbra ero arrivata a contatto del suo ventre… me lo ero infilato completamente in bocca… lo sentii urlare dal piacere.

Cominciai a muovere la testa su e giù per fargli un succulento pompino, mentre con entrambe le mani gli tenevo le gambe completamente allargate… a pochi centimetri dal mio viso vedevo il cazzo di mio marito entrare e uscire dal culo del padre… una immagine fantastica…

Un’altra stupenda immagine doveva averla mio marito… mentre inculava il padre, poteva ammirarmi mentre lo spompinavo…
Mio suocero seguitava a gemere…

“Mi piace… mi piace… non avrei mai immaginato… vi amo entrambi… mi state facendo godere… uhmmm!!! È troppo… non resisto…”

Anche mio marito si unì nell’esternare il suo godimento…

“Flora, amore… è bellissimo… vederti succhiare mio padre mentre io gli faccio il culo… è stato uno dei nostri grandi desideri… questo porco di mio padre con il culo mi sta strizzando il cazzo… gli dovrebbe piacere molto… sto godendo da matti… sto per venire… ma cerchiamo di venire insieme… papà… io sono pronto… dicci quando senti che stai per riempire la bocca di Flora…”

“Si… si… Mario… inculami forte… Flora… troia adorata… succhiami che sto per goderti in bocca…”

Io non parlavo… ero tutta intenta a godermi il cazzo di mio suocero che mi riempiva completamente la bocca, mentre fissavo quasi ipnotizzata il cazzo di mio marito piantato nel culo del padre…

Ma non dovevano sborrare… i miei perversi desideri non erano affatto terminati… c’era ancora il delizioso buchetto del culo del mio adorato marito da sverginare con un vero cazzo… credevo fermamente nella parità dei diritti e dei doveri… se il il padre si era fatto inculare dal figlio, era doveroso che il figlio ricambiasse il piacere…

Tolsi il cazzo di mio suocero dalla bocca e chiesi a Mario di fermarsi per non venire…

“Vieni amore… ora tocca a te prenderlo nel culo… facciamo avverare un altro dei nostri desideri…”

Mio marito non chiedeva altro… si mise subito in ginocchio, a pecora, con il culo bello alzato… sapevo che preferiva quella posizione, anche quando lo inculavo io con il mio fido strap-on… si sentiva più porco con il culo in aria e la cosa lo eccitava al massimo…

“Mario, amore… quanto sei porco… in questa posizione sembri proprio una zoccola pronta a farsi rompere il culo…”

“Si… Flora… hai ragione… mi sento una zoccola… rompetemi il culo… papà dai… dammelo… dammelo!!!!!”

Mi misi al fianco di Mario e con entrambe le mani gli allargai completamente le natiche, mettendo allo scoperto il suo voglioso buchino… ci feci cadere un bel po’ di saliva sopra per umettarlo bene…

“Sandro, vieni… prima hai fatto godere molto tua nuora nel culo… adesso fa godere tuo figlio… inculalo bene come hai fatto prima con me…”

Mio suocero si avvicinò al figlio e appunto la cappella sulla rosellina… si fermò un attimo… forse temeva di fargli male… allargai ancora di più il culo di mio marito…

“Forza Sandro, non temere… questo porcellino di tuo figlio è abituato a prenderlo nel culo… spingi senza timore… vedrai come se lo prende tutto il tuo cazzo…”

Cominciò a spingere lentamente, ma quando vide con che facilità il culetto di Mario accoglieva il suo cazzo, spinse inesorabilmente fino a impalarlo completamente…

“Dio mio… te lo sei preso tutto… hai proprio il culo rotto, figlio mio…”

Presi a incitare mio suocero.

“Dai, Sandro… non avere remore… inculalo forte… a questo porco piace essere sbattuto come una troia…”

E mio suocero seguì diligentemente i miei consigli… cominciò a incularlo con violenza, ma il culo del figlio reggeva bene i colpi… dopo i primi dentro e fuori del cazzo nel culo, Mario cominciò subito a mugolare e ad emettere libidinosi lamenti di godimento…

“Siiii!!! E’ bello… bello… Flora… mi piace da morire… questo cazzo che mi stantuffa il culo… meraviglioso… molto meglio del tuo strap-on… un cazzo di carne duro e bollente non ha paragoni… godo… godo…”

Quando vidi che il cazzo di mio suocero ormai entrava e usciva dal culetto del figlio senza problemi, per cui non aveva più necessità del mio aiutino, lasciai le natiche di Mario, mi sdraiai supina e mi intrufolai sotto il corpo di mio marito al contrario, nella classica posizione del 69, e imboccai subito il suo cazzo, mentre vedevo il cazzo di Sandro, a pochi cm dai miei occhi, entrare e uscire dal culo del figlio.

Mario ricambiò subito le mie attenzioni cominciando a leccarmi la fica con grande passione… e prese anche ad oscillare i fianchi avanti e indietro, in modo da scoparmi in bocca mentre aiutava l’inculata del padre.
Eravamo tutti e tre molto eccitati, per cui non ci volle molto a sborrare…

Sentii il cazzo di Mario gonfiarmisi tra le labbra… conoscevo bene i sintomi… stava per sborrare… accelerai il va e vieni della bocca… Sandro capì e accelerò anche lui il movimento del bacino… la conclusione era vicina… Mario spinse il ventre contro la mia bocca e mi infilò il cazzo tutto in gola… aprii la bocca più che potevo per ingoiarlo tutto… con una mano mi afferrò la testa e la spinse verso il suo ventre… me la tenne bloccata per non farmi togliere… ma io non mi sarei tolta per nulla al mondo… me lo volevo bere tutto…

Un urlo che poco aveva di umano uscì dalla bocca di mio marito…

“Papààààààààà!!! Vienimi in culoooooooooo!!!!!!!... sto schizzando in bocca a mia moglieeeeeeeee!!!... Floraaaaaaaa!!! Amoreeeeeeee!!! Ti pregooooooo!!!... ingoia tutto l’amore che ti sto sprizzando in gola…”

Sentii gli schizzi arrivarmi direttamente in gola… cominciai ad ingoiare con gusto lo sperma di mio marito, mentre anche mio suocero dava sfogo alla sua libidine…

“Dio santo… in culoooooooo!!!!!!... Marioooooooo… ti vengo in culoooooooo!!!”

Ma io pensavo solo al cazzo di mio marito… mi spingeva sempre di più la testa contro il suo cazzo e accompagnava ogni schizzo di sborra con leggeri, ma libidinosi colpi di cazzo contro la mia gola… le mani che mi tenevano bloccata la testa mentre mi riempiva la gola di sborra, era la dimostrazione di quanto gradisse il mio servizietto… ed io non potevo certo deluderlo… non finiva mai di schizzare, ma io bevvi tutto… non lasciai uscire una goccia… ne tenni in bocca solo un po’ alla fine…

Mi alzai e mi avvicinai a mio suocero, che stava dando gli ultimi colpi nel culetto del figlio, per svuotarsi bene…

“Caro il mio suocero porcello… adesso ti passo un po’ di sperma dalla mia bocca… dividiamocela da bravi porcellini…senti che buon sapore ha la sborra di tuo figlio…” e incollai le mie labbra sulle sue e gli passai la calda crema che mi era rimasta in bocca.


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