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Voglia di triangolo - 3


di bird2012
24.01.2013    |    31.569    |    5 9.5
"Forse non te lo aspettavi e spero la cosa non ti dispiaccia, ma mi hai fatto venire una gran voglia!!! Non vedo l’ora di dimostrarti quanto abbia gradito la..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 3



Mio marito invitò a cena il suo amico: non gli disse niente dei nostri desideri, voleva vedere prima come sarebbe andata la serata.

Appena lo vidi sentii una fitta al ventre: lo conoscevo da tempo, ma quella sera lo vidi subito sotto un altro aspetto.
Non so se lui avesse intuito qualcosa per quell’invito, ma io già vedevo in lui il primo uomo che mi avrebbe scopato davanti e insieme a mio marito.

Strinse la mano che gli avevo teso e mi fissò lungamente con uno sguardo intenso, penetrante, che ti leggeva dentro: chissà se lesse anche il mio desiderio di farmi scopare!

“Ciao, Franca, sei sempre più bella! Fortunato tuo marito! Fatti dare un bacetto!”

Sempre con la mano stretta nella sua, si avvicinò e mi diede un bacio all’angolo delle labbra: fu un bacio leggero a fior di labbra, ma sentii tremarmi le ginocchia!
Il suo sguardo, la sua stretta prolungata alla mia mano e il tenero bacetto furono un messaggio inequivocabile: gli piacevo molto e la cosa non poteva che facilitare il mio compito di seduzione.

“Grazie, Paolo, sei sempre molto galante! Luciano mi parla spesso di te, mi dice che sei un biricchino…” e gli sorrisi.

Ricambiò il mio sorriso, ma non disse nulla.

Per tutta la serata i suoi sguardi non abbandonarono un attimo il mio corpo.
Mi guardava in maniera ostentata, quasi sfacciata: mi stava mangiando con gli occhi e non nascondeva certo il suo desiderio.

Sentivo i suoi sguardi spogliarmi, frugare tra le mie cosce, penetrarmi nel ventre.
Il suo modo di fare mi stava eccitando: la mia passera cominciava a lacrimare dolcemente.
Si vedeva chiaramente come Paolo fosse abituato a trattare e corteggiare una donna: sapeva bene come farle bagnare la fica per farle desiderare di essere penetrata!
Ed io quel desiderio lo sentivo già padrone del mio corpo: mi provocava uno stimolo erotico irresistibile e non vedevo l’ora di aprire le cosce per farmi impalare!

Ormai mi ero liberata di ogni tabù per cui non ebbi remore a giocare sul suo stesso campo.
Sapevo di avere un gran bel culo che faceva molto gola ai maschietti: cominciai a muoverlo sfrontatamente mentre ero intenta ad apparecchiare e lui e mio marito erano seduti sul divano.
Facevo sempre in modo di volgere loro le spalle, e quindi il mio lato B, e mi piegavo in avanti mentre posizionavo piatti e bicchieri.

Mentre avevo spinto il culetto bello in fuori girai la testa verso di loro: vidi lo sguardo di Paolo fisso contro il mio fondo schiena.
Mi rivolsi a mio marito.

“Luciano, hai ragione, Paolo è proprio un biricchino: è tutta la serata che mi sta guardando il sederino! Digli di fare il bravo che sono una moglie fedele!”

Così dicendo andai in cucina, ma rimasi vicino al salotto per ascoltare.
Sentii mio marito.

“Franca ha ragione: da quando sei entrato non le hai tolto gli occhi da dosso e l’hai spogliata con lo sguardo cento volte! Ho capito che ti piace e la cosa mi lusinga: con la tua esperienza in fatto di donne, se provi ammirazione per lei significa che ho sposato una bella donna!”

“Si, Luciano, non vorrei offenderti, ma tua moglie mi va proprio a sangue! Lo sai quante volte ho cercato di farti capire se eravate disponibili ad incontri particolari, ma tu hai sempre evitato: sareste una coppia meravigliosa per giocare in tre!”

“Veramente devo confessarti che la cosa non mi dispiacerebbe, ma la cosa deve essere di gradimento soprattutto di Franca…”

“Se vuoi posso sondare il terreno, potrei farle un po’ di corte… per vedere come risponde… sempre se sei d’accordo!”

“Va bene, hai carta bianca, ma non eccedere se no rovini tutto.”

“Tranquillo, so quello che faccio! Ora la vado a trovare in cucina.”

Corsi in cucina e dopo qualche minuto sentii entrare Paolo.
Mi si avvicinò e con voce suadente mi chiese:

“Davvero sei una moglie fedele?”

Lo fissai sorridente.

“Scommetto che preferiresti non lo fossi!”

“Infatti! Se non lo fossi avrei qualche speranza!”

“Mi dispiace deluderti, ma la do solo a mio marito!”

Non si aspettava una risposta così sfrontata, certamente non adatta ad una signora.

“Uhm! Se parli così mi fai eccitare!”

“Allora siamo pari: tu mi hai fatto eccitare guardandomi il culetto e io ti ho fatto eccitare dicendoti che la mia fica la do solo a mio marito!”

Il suo volto aveva una espressione piena di libidine.

“Davvero ti sei eccitata quando ti guardavo il culo? Allora non ti sono indifferente!”

“Calma, non farti idee strane: tutti gli uomini che mi guardano il sederino mi fanno eccitare! Sono molto sensibile a certi sguardi pieni di significato!”

Mentivo come una porca: era il suo sguardo che mi eccitava e mi faceva bagnare.

“Ma forse a tuo marito non dispiace se ti prendi una divagazione con qualche suo amico fidato!”

“E sono certa tu mi daresti la tua completa disposizione!”

“Si, hai capito: toccherei il cielo con un dito!”

Lo guardavo sempre più sorridente.

“E con quel dito, dopo aver toccato il cielo, certamente vorresti toccarmi anche qualche altra cosa! Ha ragione Luciano: sei proprio un biricchino! Ma adesso andiamo a cena e cerchiamo di calmare i bollenti spiriti!”

Facile a dirsi: ormai la passera colava che era un piacere.
La cena fu deliziosa… e deliziosi erano gli sguardi di Paolo sul mio seno: mi stava mettendo il fuoco addosso.
Al termine della cena si misero seduti sul divano, vicini, mentre io preparavo i drink.
Porsi a loro i bicchierini e mi intrufolai tra loro.

“Mi fate un po’ di posto? Mica vorrete lasciarmi sola.”

Eravamo stretti: sentivo le loro cosce a contatto delle mie… stupenda sensazione!
Paolo prese una mia mano, la portò alla bocca e baciò delicatamente, ma sensualmente, il dorso.

“Non temere, io e tuo marito non ti lasceremo mai sola, vero Luciano?”

Mio marito prese l’altra mia mano e portandosela anche lui alla bocca mi leccò tutto il palmo… sentii un brivido!

“Il mio amore può stare tranquilla… in mezzo a noi!

“Mi fa piacere sentirmi protetta in mezzo a due maschietti come voi.”

La mia fica seguitava a dare segni d’insofferenza.
Mi girai verso Paolo, volevo guardarlo nel viso!
Così facendo lasciai la gamba sinistra poggiata per terra, mentre piegai la destra posando la coscia sul divano: la gonna era salita lasciando le cosce abbondantemente scoperte e per di più la posizione mi costringeva a tenerle un po’ aperte.

Paolo, sempre tenendomi la mano tra le sue, le ammirò per un bel pò, poi fissandomi esclamò, quasi sussurrando:

“Luciano, spero non ti dispiaccia, ma non posso fare a meno di ammirare la bellezza di tua moglie: è veramente bella… molto bella!”

Così dicendo mi strinse la mano, una stretta che ricambiai con piacere, poi esclamai:

“Ti ringrazio Paolo, sei molto gentile, mi sento molto lusingata dei tuoi complimenti, mi fanno molto piacere!”

Posò di nuovo gli occhi sulle mie cosce… le allargai un pochino… mi guardò, tirò fuori la lingua e se la passò lungo tutte le labbra!
Strinsi al massimo la sua mano, ficcandogli le unghie nel palmo: volevo fargli capire che quella lingua l’avrei preferita tra le labbra della mia fica!
Avrei voluto dirgli che mi stava fortemente eccitando, ma non era ancora il momento.

Stando di fronte a lui, avevo dato le spalle a mio marito il quale non stava perdendo tempo: mi accarezzava il culetto, mi dava bacetti sulla schiena e sul collo.
Anche lui aveva ancora la mia mano tra le sue: la posò di nascosto sopra il suo pacco per farmi sentire la sua erezione!
Rispose anche lui al complimento di Paolo.

“Ti ringrazio Paolo, sono felice che tu possa apprezzare la bellezza di mia moglie, ma mi piace precisare che mia moglie non è solo bella, ma è anche brava… molto brava… sotto molti aspetti!!!”

Paolo non perse tempo a replicare.

“Ne ero certo e questo non fa altro che aumentare la mia ammirazione! Quando si unisce la bellezza alla bravura il risultato è uno solo: Franca è la perfezione fatta donna! Sei fortunato Luciano e devo confessarti che ti invidio: avere vicino una donna come lei è il massimo che si può avere nella vita!”

Questi complimenti mi stavano facendo struggere dal piacere: stavo sbrodolando nelle mutandine!
Si, mi piaceva… Paolo mi piaceva molto ed era proprio l’uomo adatto per soddisfare, insieme a mio marito, le mie voglie da troia.
Sempre guardandolo negli occhi, cominciai l’interrogatorio, sperando che le conclusioni potessero portare alla più bella scopata della mia vita.

“Scusa, Paolo, non voglio essere invadente o violare la tua privacy: involontariamente ho saputo che un paio di mie amiche, con i rispettivi mariti, praticano il sesso di gruppo. Parlandone con Luciano mi ha detto che anche tu hai rapporti con altre coppie: il famoso terzo coinvolto nel rapporto di coppia! Questa notizia ha destato molto la mia curiosità… scusa ma sono curiosa come una scimmia!”

Ridemmo alla battuta, ma Paolo rispose subito.

“Sono felice di poter soddisfare la tua curiosità: cosa vuoi sapere?”

“Tutto! Ovviamente so quale può essere il fine, ma un conto le fantasie e un conto la realtà: dai raccontami, come si sviluppa realmente il tutto?”

Sapevo benissimo che quella sera mi avrebbe scopato (non vedevo l’ora!!!), ma era eccitantissimo sentirmi raccontare come avvenivano gli incontri!

“Potrebbe sembrare semplice, ma in realtà non lo è. Ci si conosce, ci si incontra per valutare se esiste un feeling e una attrazione reciproca, ma anche per valutare e chiarire le aspettative della coppia, della donna in particolare.
La coppia cerca qualcosa di nuovo e di diverso, decisamente eccitante, e il singolo deve avere le caratteristiche richieste.

Non è detto che le cose combacino: se una coppia mi contatta per giochi sado-maso declino l’offerta in quanto la cosa non mi piace… a me il sesso piace, ma non sono disponibile a fare tutto con tutti!

Poi è importante chiarire la disponibilità della donna: bisogna essere chiari per evitare incomprensioni che possono rovinare il rapporto. Voglio sapere le esigenze della coppia per comportarmi di conseguenza.”

Anche io avevo una esigenza impellente: volevo farmi impalare la fica e sborrare come una troia!!!
Luciano seguitava a baciarmi schiena e collo, e aveva incollato il suo corpo al mio per farmi sentire la sua erezione.
Volevo approfondire.

“Scusa, non capisco, ma le donne non sono tutte disponibili?”

“No, Franca, affatto, spesso mettono limiti. Scusa il linguaggio, ma molte donne non gradiscono il sapore dello sperma, quindi io, sapendolo, mi regolo e al momento del piacere le avverto per dare loro il tempo di togliere la bocca!”

E pensare che solo il pensiero di farmi riempire la bocca del suo sperma mi faceva venire!
Strana la vita!
Seguitò.

“Oppure molte donne non amano il rapporto anale: ovviamente rispetto i loro gusti e non mi permetterò di violare il loro sederino!”

La mia eccitazione era alle stelle e non potei fare a meno di esclamare:

“Poverette… non sanno cosa si perdono!” e sorrisi.

Mi posò una mano sulla coscia: trasalii e allargai ancora un po’ le gambe!

“A te piace?” mi chiese, mentre mi accarezzava il ginocchio.

Gettai uno sguardo sul suo pacco e lo vidi bello gonfio: il suo cazzo era meravigliosamente pronto per farmi godere!
Rispose mio marito.

“A Franca piace tutto… ma proprio tutto!!! Vero amore?”

A queste parole Paolo strinse la mia coscia: io misi la mia mano sopra la sua e la guidai per farmi accarezzare tutta la coscia scoperta.

“Assolutamente si!!! Ritengo che nel sesso non dovrebbero esserci limitazioni, non si può limitare il piacere! Per me certe limitazioni sono contro la natura stessa del piacere! Ritengo inconcepibile che una donna tolga la bocca al momento massimo dell’estasi del suo uomo! Quell’uomo che magari prima le ha procurato favolosi orgasmi, l’ha fatta godere come non aveva mai goduto e lei, invece di ripagarlo del piacere provato, gli nega uno dei maggiori piaceri che può provare un uomo: godere nella bocca della sua donna!!!”

Mentre mi accarezzava, Paolo riprese a parlare.

“Poi c’è un’altra cosa, sperando non vi scandalizzi: io sono bisex orale!”

Gli strinsi la mano, per trasmettergli il mio gradimento alla sua bisessualità.

“Vuoi dire che lo prendi in bocca?”

Mi sorrise e scorsi un certo apprezzamento per essere stata così diretta, e direi un po’ spinta, nella mia domanda.
Ma capii che apprezzava il mio modo, diciamo un po’ spudorato, di esprimermi, e mi ripagò con ugual moneta.

“Certo! Mi piace molto succhiare un bel membro, purché, ovviamente, la cosa sia reciproca! Molte coppie desiderano inserire nei loro giochi un amico che si dedichi anche al marito, oltre che alla moglie. All’inizio ero un po’ restio, ma ho conosciuto coppie che mi hanno ben instradato ed ora, se richiesto, accetto con piacere di far godere anche l’uomo.
Vi confesso che è molto piacevole succhiare il membro del marito mentre la moglie si dedica al tuo.
Sembra strano, ma sono proprio le donne che vogliono vedere il proprio marito alle prese con un altro maschietto e si eccitano moltissimo: dovresti vederle come si sgrillettano furiosamente e vengono come porcelline mentre assistono alle nostre reciproche succhiate.
Ma ritengo sia normale: noi maschietti non andiamo fuori di testa quando vediamo due donne lesbicare? Vederle baciarsi… accarezzarsi e leccarsi reciprocamente le passere… fino a godere ognuna nella bocca dell’altra?”

Lo fissai negli occhi: era una maschera di libidine! Era chiaro che non riuscivamo più a controllarci… stavamo usando un linguaggio spinto… che aumentava ancor più la nostra eccitazione.
Ed io non mi tirai certamente indietro… volevo fargli vedere come sapevo essere porca quando lo volevo.

“Hai ragione, è vero: vedere due maschietti che si segano reciprocamente dovrebbe essere molto eccitante! Si… sono d’accordo… credo mi ecciterebbe molto vederti prendere in mano l’uccello di Luciano e giocarci un po’..!”

Mi strinse la coscia… e rispose subito per le rime

“Non hai che da chiedere e sarei ben felice di esaudire il tuo desiderio erotico: se vuoi lo masturbo e lo faccio venire sopra le tue labbra… e poi ti bacio per gustare anche io il suo sapore!”

Ero cotta al punto giusto… la mia fica grondava… non ce la facevo più!
Anche il viso di Paolo era la lussuria personificata!
Luciano mi aveva abbracciato circondandomi con le braccia e impossessandosi dei miei seni, che strizzava delicatamente, non trascurando leggere strizzate ai capezzoli!
Basta!!!!!!!
Gettai la maschera!!!!!

“Luciano, amore, spero non ti dispiaccia, ma Paolo mi piace molto! Mi sta accarezzando la coscia: già so dove vuole arrivare… e la cosa mi eccita molto!!!”

Mentre parlavo avevo allargato a dismisura le cosce, avevo lasciato la mano di Paolo libera di navigare come meglio credeva tra le mie gambe e sollevai la gonna fino alla vita… gli mostrai la mia fica coperta dal minuscolo tanga!

Luciano seguitava a palparmi i seni… i capezzoli stavano scoppiando!
Si rivolse a Paolo.

“Paolo, sei un porcellino, stai insidiando mia moglie!”

Paolo mi fissò negli occhi con uno sguardo così profondo che mi arrivò tra le cosce!!! Dio santo, mi stava scopando con lo sguardo… mi sentivo avvampare!!!

“Scusa Luciano, ma Franca è di una bellezza e sensualità irresistibile: mi sta togliendo ogni capacità di autocontrollo! Perdonami, ma non riesco a trattenermi!”

“Ma noi, Paolo, non vogliamo che ti trattieni… vero Franca?”

Emisi un lungo gemito, ed incitai il mio amante.

“Uhmmmm! No! No! Paolo, non trattenerti! Ti prego, va in fondo… non fermarti!!! Va in fondo: ti sto aspettandooo!!!”

Salì con la mano lungo le cosce, arrivò alla fica e me la strinse: spinsi il ventre contro la sua mano e urlai il mio piacere.

“Siii!!! Luciano, amore, è arrivato! Lo sapevo e lo aspettavo… è arrivato alla fica!!!”

Mi abbandonai all’indietro, contro mio marito, che mi stringeva seguitando a massaggiarmi il seno e a baciarmi il collo!

Ero fuori di me, dovevo godere.

“Forza, ragazzi, fatemi godere! Dai, Paolo, non la senti come è fradicia, sono un lago!”

La risposta di Paolo non si fece attendere: tuffò il viso tra le mie cosce e prese a strofinare il viso sulla mia fica coperta dalle mutandine.
Lo guardavo ammaliata e sentivo la testa scoppiarmi: era la prima volta che sentivo tra le cosce il viso di un uomo che non fosse mio marito… e la cosa mi faceva impazzire.

Lo vedevo succhiare avidamente le mie mutandine intrise dei miei umori e sentivo il suo naso sfregarmi il grilletto: che adorabile porco!
Sollevò un attimo la testa e mi guardò.

“Franca, mi stai facendo impazzire! L’odore della tua femminilità mi sta inebriando, è il profumo della tua eccitazione… sei una meraviglia!”

Non stavo nella pelle.

“Oddio, Paolo, mi ecciti da morire! Luciano, amore, grazie: lo hai scelto proprio bene il nostro compagno di letto! Venite, andiamo in camera: me le state facendo sospirare le vostre meravigliose verghe!”

Mi alzai dal divano. Paolo mi venne vicino.

“Non correre, il piacere va goduto lentamente!”

“Hai ragione… baciami… fammi sentire il sapore della tua lingua… dovrebbe avere ancora il sapore dei miei umori!”

Lo abbracciai e lo baciai… le nostre lingue si intrecciarono in un osceno lingua in bocca!
Le nostre salive si mischiavano: come due deliziosi maialini stavamo sbavando ognuno sulla bocca dell’altro.

Mi staccai dal bacio, lo fissai negli occhi e gli passai il dito indice sulle labbra.

“Sono certa che hai capito che ti abbiamo invitato per sedurti! Io e mio marito avevamo un gran desiderio di invitare un terzo nel nostro letto per provare nuovi e diversi piaceri e quando mi ha detto dei tuoi incontri con altre coppie sono stata ben felice di conoscerti. Forse non te lo aspettavi e spero la cosa non ti dispiaccia, ma mi hai fatto venire una gran voglia!!! Non vedo l’ora di dimostrarti quanto abbia gradito la tua conoscenza!!!”

Prima che Paolo potesse replicare, gli infilai nuovamente la lingua in bocca e ripresi a limonarlo con tutta la libidine di cui ero capace: con la mano sinistra spingevo la sua testa contro la mia, mentre con la destra raggiunsi con bramosia il suo cazzo sopra i pantaloni e lo strinsi.

Dopo un po’ di oscene slinguate scostò un attimo le labbra e mi guardò.

“Sei una stupenda femmina che sprizza libidine, sensualità e desiderio da tutti i pori, aperta e disponibile ad ogni piacere! Sei proprio la moglie che tutti vorrebbero come moglie!”

Ogni suo complimento mi faceva vibrare… seguitai a massaggiargli il cazzo!

“Questo complimento, con la tua esperienza in campo femminile, è ancora più gradito ed eccitante! Baciami, fammi sentire la tua lingua, fammi sentire completamente femmina tra le tue braccia!”

Ricominciammo a slinguarci come porcelli!
Sentii la sua mano posarsi sulla mia passera infiammata, sopra la gonna, ma io ormai ero partita: non mi era certo più sufficiente solo la mano sopra la gonna!

Tolsi la mia mano dal suo membro, presi la sua, la portai sotto la gonna e la feci risalire fino a incontrare le mutandine.

“Toccamela, senti che lago tra le cosce! Merito tuo: mi sto bagnando da quando sei entrato e mi hai guardato, ho sentito il tuo sguardo percorrere tutto il mio corpo e fermarsi sulla fica.”

Ripresi subito possesso del suo bastone: ormai ognuno di noi accarezzava sfacciatamente e senza ritegno il sesso dell’altro!
Ci fissavamo negli occhi in un reciproco sguardo di passione, desiderio e godimento!

Mio marito si avvicinò al nostro fianco, mise le sua mani sopra i nostri culetti e spinse i nostri ventri uno contro l’altro: rabbrividii nel sentire la verga di Paolo puntellarmi la fica! Dio santo come era dura! La volevo dentro… volevo sentirmela penetrare nel ventre!

Luciano pose poi le sue mani sulle nostre nuche e spinse le nostre labbra ad unirsi nuovamente: riprendemmo a baciarci con passione, a scambiarci le salive, mentre mio marito accarezzava lascivamente le nostre teste e si godeva da vicino il nostro osceno lingua in bocca.

“Siete due splendidi amanti, state trasmettendo anche a me il forte desiderio che avete uno dell’altro!”

Avvicinò la sua bocca e unì la sua lingua alle nostre in una triplice oscena slinguata.


Continua…


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