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Mamma gode!


di giov60
26.11.2018    |    94.481    |    10 9.6
"Comunque gli acquisti erano azzeccati e se lo fossero anche per papà lo avrebbe scoperto stasera al suo rientro, al più tardi domattina, essendo domenica e..."
Non sono più un ragazzino e ormai da tempo sento i rumori che arrivano dalla camera da letto dei miei genitori e capisco benissimo il loro significato. Anche adesso, come ogni sabato mattina, sono disteso sul mio letto con il mio cazzo in mano e mi eccito ascoltando il cigolio del letto di mamma e papà. Vorrei per una volta sentire un mugolio che uscisse dalla bocca di mamma ma so benissimo come andrà a finire: il tutto durerà non più di tre minuti e poi al cigolio della rete si sostituirà il respiro pesante, per non dire il russare, di mio padre che, appagato dal suo veloce piacere, sprofonderà in un sonno pesante da cui si desterà non prima di un’ora. E dalla bocca di mamma il nulla. Poi passati alcuni minuti, forse dieci, ecco sommesso un dolce lamento: mamma, come sempre, si sta dando piacere da sola! E non è giusto!!
Non è una donna bellissima ma, per una quasi cinquantenne tutta casa e palestra, ha un fisico non male, morbido e accogliente, la dolcezza che esprime con il suo viso è la stessa che emana dal suo corpo ancora piacente ma non messo in risalto con gli accorgimenti tipici di una donna della sua età.
Conosco bene il suo corpo perché lo ammiro da quando i miei ormoni hanno iniziato il loro lavoro, qualche anno fa, trasformando un ragazzino in un uomo giovanissimo, adocchiato da molte ragazzine e anche da qualche matura signora: e questo è quello che più mi da compiacimento.
Forse sono un pervertito ma da sempre preferisco le donne mature alle facili conquiste delle mie coetanee che non vedono l’ora di darla via e cosi facendo mi appaiono troppo facili e senza nessun fascino. Spero quanto prima di trovare una ragazza che sappia dare il giusto peso al suo essere donna e femmina, ma per ora nessuna mi pare possa essere all’altezza. Forse una…ma è ancora troppo acerba anche se ha un visino che, per me, è tutto un programma: vedremo.
Sono ancora disteso sul mio letto con il mio cazzo in mano che lentamente sto accarezzando. Ho voglia di mamma! Non per possederla brutalmente ma solo per darle piacere. Ho voglia di accarezzarla dolcemente per ore e dolcemente passarle la lingua dal collo fino ai piedi e dolcemente leccarle la figa in punta di lingua per sentirla vibrare fino allo sfinimento. Non voglio nulla in cambio che sentirla godere dolcemente. Cosi come dolcemente la mia mano sta accarezzando il mio cazzo duro come solo un cazzo di un quasi ventenne può essere quando incontra una femmina speciale.
Sento che la porta della camera dei miei si sta aprendo e velocemente mi tiro su i pantaloncini del pigiama appena in tempo per vedere spuntare il dolce viso di mamma dalla porta socchiusa della mia camera. Viene a vedere se sono sveglio e mi saluta dolcemente e dolcemente le rispondo. Fa per entrare in camera per darmi il solito bacio del buongiorno ma la vedo un attimo restare interdetta. La mia mascolinità è mal contenuta dal leggero indumento e noto il lei un turbamento. Si china su di me per il bacio ma i suoi occhi fissano il mio basso ventre e il suo è un bacio distratto che però mi fa molto felice. Il suo turbamento è per me motivo di gioia: non mi vede più come un ragazzino…. Da oggi inizierò a corteggiarla!
Scendo per la colazione e la trovo in cucina intenta a preparare il caffé e dei panini. Chiedo il perché e mi risponde che papà stamattina esce con i suoi amici per andare ad una fiera e tornerà tardi. Non posso non ammirare il suo bacino largo e accogliente perfettamente disegnato sotto la maglia che le arriva appena tre dita sotto la rima del suo sedere. Le gambe non lunghe ma ben proporzionate sono quasi per intero scoperte e sono certo che lì sotto non indossa mutandine. Faccio per abbracciarla da dietro le spalle e mi appoggio volutamente a lei per farle sentire quanto sono felice!! La sento fremere ma riesce a far finta di nulla e girando il viso contraccambia il mio bacio con un sorriso. Prima di lasciarla il mio bacino ha un moto il avanti e schiaccia il mio cazzo dritto nel solco delle sue morbide natiche. Altro brivido da parte sua. Faccio colazione e poi mentre mi avvio in bagno per la doccia, mi chiede se per favore oggi posso tenerle compagnia accompagnandola in giro per negozi, vista l’assenza di papà. Con un sorriso le rispondo di si che sarò felice di essere il suo accompagnatore per tutto il giorno. E così faccio: per tutta la giornata la riempio di attenzioni e complimenti oltre che a trasportare tutta la spesa fatta. Entro con lei in tutti i negozi tranne in uno, quello di intimo dove mi chiede di aspettarla fuori. L’accontento in tutto e per tutto. Rientriamo a casa per l’ora di pranzo e noto che mamma, dopo essersi cambiata, ha indossato una specie di kimono molto seducente che disegna molto bene il suo corpo dandogli ancora più morbidezza di quanto già non emani da solo.
Mi godo questo suo atteggiamento che mi eccita oltremodo, ma non voglio sembrare un assatanato per cui apprezzo a parole e mi complimento. Le chiedo solo se ha deciso di sedurmi oggi che siamo sa soli!!
Diventa rossa in viso ma si schernisce e ha perfettamente capito che non sono uno scemo e che voglio stare al gioco. Forse tutte queste attenzione le mancavano da tempo, oggi forse si sente una donna desiderata come da anni non era più. Dentro di se sente di essere turbata, dolcemente forse ma turbata. Ma ha deciso lei e io sto molto volentieri al gioco.
Dopo pranzo sarei dovuto uscire ma il kimono indossato senza reggiseno e tutto l’atteggiamento di mamma mi consigliano vivamente di rimanere a casa. Quando ci sediamo in salotto per il caffè mi accorgo che mamma indossa non il solito collant, ma delle calze autoreggenti. Glielo faccio notare con i miei complimenti e lei mi dice che entrando nel negozio di intimo ha voluto regalarsi qualche capo particolare e che adesso vorrebbe un consiglio da me. Le dico che non saprei cosa consigliarle ma che comunque se ne può parlare. Cosi lei si ritira un attimo in camera e torna poco dopo sempre con indosso il kimono che però slaccia quando è davanti a me mostrandosi in una guepiere bianca con mutandina a riporto e reggicalze a cui ha agganciato le autoreggenti che già indossava. Mi chiede un parere, ma la mia bocca aperta era già un parere più che eloquente. La maschera del mio volto l’ha fatta ridere e cosi mi ha confidato che, siccome aveva visto in camera mia delle foto di donne mature con addosso indumenti del genere, forse potevo darle dei consigli in merito ma che il mio sguardo era molto chiaro: aveva azzeccato gli acquisti.
Mi confida che voleva fare una sorpresa a papà in modo da svegliarlo da quello che lei ha definito “torpore”. Le ho detto che io sentivo i rumori provenire dalla camera da letto e che non potevo dire che papà avesse torpore nei suoi confronti. Mi ha risposto che se tre minuti di cigolio di letto una o due volte a settimana io lo consideravo un vivo interessamento ero sulla strada sbagliata.
Comunque gli acquisti erano azzeccati e se lo fossero anche per papà lo avrebbe scoperto stasera al suo rientro, al più tardi domattina, essendo domenica e non essendoci sveglie in azione….
A questo punto squilla il cellulare di mamma. Era mio padre che l’avvisava che stava rientrando in anticipo e che avrebbe voluto cenare fuori. Cosi fu.
Dico a mamma che gli acquisti capitano a fagiolo e che una adeguata preparazione non avrebbe lasciato indifferente il genitore. Alle otto mamma tirata a lucido per l’occasione scende le scale di casa vestita in modo cosi adorabile che il mio uccello si drizza in modo imperioso dentro la tuta che indosso. Dopo tutto quello successo in giornata mi avvicino per salutarla e l’abbraccio in modo tale da farle sentire in modo inequivocabile il mio apprezzamento e le sussurro all’orecchio che avrei atteso il loro rientro per constatare l’effetto da parte di papà. Con il viso imporporato, avendo apprezzato il mio abbraccio, mi risponde che il suo successo lo ha già avuto; e questo volta sono io ad avvampare in viso!!
Sono le dieci quando sento arrivare la macchina in giardino. Ho deciso di spiare, come fossi un tredicenne imberbe, e, prima di sentire girare la toppa della porta, sono già in postazione dentro l’ampio armadio a muro della camera dei miei. Entrano in camera e mamma si toglie il vestito indossato per l’occasione girandosi davanti a papà in guepiere che le si avvicina solo per un fugace bacio e per sfilarle lo slip con poca eleganza poi ti toglie il necessario e, dopo tre minuti, dorme profondamente……
Dal mio nascondiglio ho visto tutto e adesso vedo nella penombra della stanza gli occhi di mamma che luccicano come se volessero scaricare calde lacrime. Lei è distesa sul letto e una gamba pende da un lato. Il triangolo scuro della sua figa risalta circondato dal bianco degli indumenti che ancora indossa mentre, come il pube anche i capezzoli scuri fanno da contrasto al chiarore dei seni morbidamente adagiati.
Papà dorme profondamente mentre la mano destra di mamma si avvicina alla figa e la mano sinistra inizia una carezza circolare sul capezzolo. Forse succederà un casino ma io non ce la faccio proprio più ed esco dal mio nascondiglio. Le sono accanto e lei ha quasi un sobbalzo ma non grida… Mi inginocchio al lato del letto in modo tale da essere tra le sue gambe e ho davanti a me lo spettacolo della sua figa umida per il rapporto appena avuto ma ancora insoddisfatta e bramosa di piacere. Se non si mette a gridare, sto per realizzare il mio più recondito sogno: farla godere come merita!
I nostri sguardi si incrociano: leggo nei suoi occhi un attimo di terrore, ma i miei la rassicurano quel tanto da far avvicinare le mie labbra alla sue più intime piccole labbra. Finalmente la punta della mia lingua assapora il frutto proibito! Caldo, umido, dolce e salato allo stesso tempo ma anche pieno dell’aspro sapore di mio padre. Affondo e succhio, lecco e bacio prima delicatamente poi sempre con più forza. Poi la sua mano tra i miei capelli mi fa capire che non mi respingerà ne ore ne mai. Dopo alcuni minuti, nonostante la mia inesperienza compensata dall’amore che ci metto, sento sulla mia lingua e dentro la mia bocca riversarsi un caldo liquido mentre la sua mano mi tiene ben fermo sul peccaminoso frutto della mia passione e un mugolio attutito dal cuscino che si è portato sul volto, mi porta in paradiso: sta godendo!! Finalmente non con le sue mani!!!! Ubriaco per il nettare appena ingoiato mi alzo per abbracciarla, ma un sussulto di papà mi fa rifugiare nella mia stanza.
Non sento altro quando chiuso la porta alle mie spalle. Non si è svegliato….
Non ho la forza nemmeno di masturbarmi e l’adrenalina in picchiata mi fa cadere in un sonno agitato. Mi sveglio che sono le sette e sento del trambusto: anche stamattina papà ha appuntamento con i suoi amici e sta già uscendo di casa.
Quando i rumori si sono appena acquietati sento la maniglia della porta della mia stanza abbassarsi. Faccio finta di dormire mentre avverto una presenza al mio fianco. Due calde labbra stampano un bacio sulla mia guancia e una voce calda mi invita a destarmi: “Papà è uscito, vieni a prendere il suo posto.”
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