Racconti Erotici > incesto > Quarant'anni fa - Ricordi Cap. 6
incesto

Quarant'anni fa - Ricordi Cap. 6


di giov60
18.05.2016    |    24.134    |    1 9.5
"Dopo un breve tragitto, durante il quale più volte mi sono girato per parlare con la zia godendo della visione delle sue gambe elegantemente accavallate e..."
Sono le nove del mattino quando, dopo una notte in treno, scendo alla stazione di Modena, giovane 18enne appena diplomato e prossimo ad iscriversi all’università. Vedo in lontananza lo zio che mi saluta con la mano. Mentre mi avvicino non posso far a meno di notare che vicino a lui staziona una signora di bellissimo aspetto, proprio una gran fica, elegantemente vestita e tutti gli uomini che passano non possono fare a meno di ammirarla. E si è proprio una gran figa: indossa una giacca molto aderente e con una profonda scollatura dalla quale esplode un seno favoloso forse una quarta misura; gonna al ginocchio ma aderente alle affusolate gambe che sorreggono un culo ancor più sporgente grazie a un tacco dodici portato con eleganza. Si muove come se il modo le ruotasse intorno, con eleganza ma anche cosciente dell’effetto che provoca sia a tutti gli uomini ma anche alle donne.
Quando sono vicino riconosco dai lineamenti del volto, truccato come mai avevo visto, la zia “cessa” che era partita dal paese non più tardi di sette mesi fa.
Saluto con calore lo zio che mi abbraccia vigorosamente e, piuttosto imbambolato, la zia che sorride sorniona.
“Scusa zia il mio imbarazzo, ma sei proprio cambiata…e tanto!!”
“Grazie nipote mio, ma è tutto merito dello zio”
“Sarà anche merito dello zio ma il tuo fisico te lo sei portato dietro dal paese ma lì non lo si apprezzava affatto”
“Dimmi la verità zio, l’hai portata a Lourdes la zia? Perché solo un miracolo può essere stato!”
Di colpo mi rendo conto che questi giorni non saranno una palla come pensavo, ma molto interessanti.
Trascinando la mia valigia arriviamo alla macchina che ci condurrà a casa.
Lo zio alla guida mentre la zia preferisce che io stia davanti mentre lei decide di stare dietro.
Messa la valigia nel bagagliaio, con cortesia apro lo sportello alla zia per farla accomodare. Nell’entrare in auto, la sua gonna, dotata di un profondo spacco posteriore, mette in mostra un paio di gambe fasciate da delle calze nere e trasparenti. La mia eccitazione inizia a farsi sentire nonostante il lungo viaggio notturno.
Dopo un breve tragitto, durante il quale più volte mi sono girato per parlare con la zia godendo della visione delle sue gambe elegantemente accavallate e abbondantemente messe in mostra con evidente godimento mio ma anche con la sua piena consapevolezza, giungiamo finalmente a casa. Un bellissimo appartamento posto all’ultimo piano di un signorile condominio dove ho subito avvertito odore di sesso.
Anche il portiere che si trovava nel giardino antistante il caseggiato era molto più simile ad un porno attore di oggi che al classico portiere di condominio. E il suo saluto alla zia e allo zio la diceva lunga, sono si ancora inesperto ma mica cieco, ma forse le mie sensazioni erano frutto solo della mia ormai perversa fantasia.
Rimango stupito per la bellezza dell’appartamento: cucina abitabile, salone, salottino, tre camere da letto, la più piccola delle quali è stata adattata a studio dello zio, doppi servizi, un ampio terrazzo da cui si apprezza una bella vista.
La zia mi fa vedere la camera destinata a me e dove poggio la mia roba. La finestra da sul balcone che circonda tutto l’appartamento ed oltre al letto da una piazza e mezza c’è una bella scrivania e una libreria che subito attira la mia attenzione. Sugli scaffali ci sono molti libri con titoli che fanno intendere essere testi sul sesso, la sessualità e quanto a questo potesse essere collegato, mentre più in basso una completa collezione di riviste di nudo e porno di provenienza straniera oltre a molte riviste di fotografia, di cui lo zio era un appassionato.
Metto a posto la mia roba, cosi come mamma mi aveva consigliato di fare e prendo la busta da dare alla zia consegnatami prima di partire.
Dopo pranzo, pur volendo apprezzare la compagnia dei miei ospiti, devo per forza andare in camera a stendermi perché sono molto stanco dal viaggio.
Dopo un paio d’ore di riposo si esce per andare in centro a fare una prima visita alla città ma io non ho occhi che per mia zia. Non riesco a capire come in cosi pochi mesi possa essere cosi cambiata, quindi ne parlo con mio zio.
Lui mi dice che qui la zia ha trovato un altro mondo e che ha scelto di seguire i suoi insegnamenti in fatto di vivere bene e con piacere la vita. Mi racconta che la signora che li ha presentati è una coinquilina del condominio, anche lei nativa del mio paese ed anche lei trasferitasi appena sposata qui. Quando si sono incontrati la prima volta ha capito subito che mia zia era vergine immacolata anche nei vizi, quindi è stato facile per lui manipolarla a suo piacimento, come far ubriacare qualcuno che non aveva mai bevuto. Ma in tutta questa manipolazione le aveva sempre lasciato la libertà di accettare. E’ stata poi lei che ha voluto continuare e godersi questa sua piena maturità come a recuperare il tempo perduto. Per questo adesso si godeva qualsiasi situazione godereccia senza pudore alcuno. Almeno fino a quando la sua fisicità gliel’ avesse consentito.
“Beh zio, a vederla potrà divertirsi e divertirti per almeno altri dieci anni se non quindici.”
“Mai dare un fine alla speranza nipote!”
Mi ha poi spiegato che le donne vanno sempre rispettate anche nelle situazioni più scabrose. Prima viene il piacere della donna poi quello dell’uomo. Dare della troia ad una donna è un insulto, ma se è lei che si comporta in un certo modo è una gratificazione. Mai usare la violenza, ne verbale, ne fisica, anche se, in certe situazioni la violenza è di casa, ma solo se voluta. Cosi come la vita di coppia se la coppia è d’accordo non ci sono tradimenti in nessuna situazione, se non è d’accordo per tradire basta anche un pensiero.
Sono state due ore di Master sul sesso e sulle donne che ancor oggi mi porto nel cuore e che ho applicato alla mia vita successiva.
Finito di cenare a casa ci siamo messi un po’ in libertà anche per la gradevole temperatura della serata. Noi uomini in maglietta e pantaloncini mentre la zia, su invito del marito, è comparsa in salotto con addosso una vestaglia trasparente lunga al ginocchio, calze velate con reggicalze, uno slip, che io avevo apprezzato solo su certe foto, e un reggiseno che metteva a bella vista il suo seno con i capezzoli a vista, coperti solo dal velo della vestaglia e ai piedi un paio di ciabatte a tacco alto. Apparizione da infarto. Come ho già scritto la zia è una donna alta quasi un metro e settantacinque, con una corporatura giunonica da donna del sud e con una seno di una quarta abbondante, con i tacchi superava gli uno e ottanta. Io avevo invece presente le misure di mia madre alta nemmeno uno e sessanta con un fisico minuto, quasi da ragazzina con un seno da terza.
Viene a sedersi sul divano in mezzo a noi e appoggiandosi verso lo zio e accavallando le gambe mi sono trovato ad ammirare una coscia che sembrava quasi un campo da bocce. Poi con quelle calze e con il reggicalze bene in vista: una visione da svenire. Mi dice che ha letto la lettera della mamma e che insieme dovremo andare per negozi a fare certe spese. Poi girandosi vede il mio stato di eccitazione e sorride. Inizia cosi a palpare lo zio che lentamente si eccita e appena il suo uccello diventa non durissimo ma abbastanza gonfio, infila la mano nell’elastico e, come se nulla fosse, lo tira fuori iniziando a carezzarlo.
Lo zio memore delle confidenze che ci eravamo fatti prima del matrimonio nella mia camera da letto, mi chiede se mi piace il suo uccello. Non posso negare che era proprio un signor cazzo.
“Sai quante donne ho fatto godere con questo? E anche qualche maschio!”
La zia intanto poggia una gamba sul divano infilando il piede dietro la mia schiena ha di fronte una figa enorme grandiosa seppur coperta dallo slip. Era il doppio di quella di mamma e, meraviglie delle meraviglie, quando con una mano si scosta lo slip appare la sua figa completamente depilata tranne che una sottile striscia che andava dal vertice delle grandi labbra alla fine del suo osso pubico.
“Le signore si depilano quando vogliono godere bene!”
“La mamma mi scrive che sei bravo a leccare, fammi vedere e sentire cosa sai fare”
Il profumo che arrivava dal quell’enorme figone mi stordiva e senza pensarci due volte, memore delle parole di zio, mi tuffai su quella accogliente caverna. Il mio viso stava comodamente tra quelle carnose labbra tanto che ero costretto a muovermi molto per arrivare dappertutto. Il clitoride della zia era grosso come quello di mamma ma, date le dimensioni del suo bacino, sembrava essere quasi normale. Mi impegnai a far godere la zia senza fretta e quando poi presi in bocca il suo clitoride e iniziai quasi a farle un pompino toccò il culmine dandomi del frocetto per quanto succhiassi bene. Finito di godere credevo di poter affondare finalmente in una donna. Invece fui quasi preso di peso e portato davanti all’uccello di zio. Non ci fu bisogno di parole e, dopo qualche mese, mi ritrovai a succhiare un bel cazzo. Stavo pregustando la incipiente sborrata quando la zia volle condividere l’orgasmo di suo marito. Le nostre bocce si unirono accogliendo il suo piacere. Ci baciammo a lungo scambiandoci sulla lingua il seme dolciastro dello zio.
Pensavo fosse il mio turno, quando lo zio mi disse che io dovevo saper attendere il giorno dopo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Quarant'anni fa - Ricordi Cap. 6:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni