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Quarant'anni fa - Ricordi Cap.7


di giov60
21.05.2016    |    20.894    |    2 9.5
"Poi mi chiede se voglio scoparla oppure preferisco aspettare che mamma si decida a farlo con me, le rispondo che mamma me la farò tante di quelle volte, ma..."
Lo zio il mattino dopo esce per andare a lavoro, sono gli ultimi mesi da dirigente di una grossa società, dato che a fine anno andrà in pensione. Sono già sveglio perché ho il cazzo duro e ho dormito poco, sto scorrendo le riviste di nudo riposte nella mia camera.
Vorrei segarmi, ma voglio rispettare l’invito a non godere della sera prima, anche se in effetti ho goduto molto mentalmente di tutto quanto accaduto il giorno prima.
Sono le otto e mezza quando la zia bussa alla mia porta ed appare con il vassoio della colazione. Mi da il buon giorno e mi dice di far presto che avevamo degli impegni.
Indossa solo una maglietta lunga fino a meta coscia e come si china per poggiare il vassoio dal collo a v posso ammirare le sue grosse tette. Poggiato il vassoio penso si sieda sul mio letto, invece si avvicina e me bacia sulla bocca fugacemente ed esce dicendomi che posso usare il bagno degli ospiti mentre lei va in quello della sua camera da letto. In meno di mezz’ora sono pronto, docciato e profumato. Riporto in cucina il vassoio e passo in salotto tornado a sfogliare nell’attesa un paio di riviste molto esplicite.
Passata una mezzora sento la zia che mi chiama, entro in camera sua dopo aver bussato e la trovo distesa sul letto co addosso solo calze e reggicalze che si sta già accarezzando con le gambe oscenamente spalancate.
“Non avrai pensato di dover uscire stamattina? Il tuo impegno era quello di soddisfare la zia “cessa” e il mio quello di essere soddisfatta da mio nipote:”
“Scusa zia ma proprio non sei affatto una “cessa” ma quando eri a casa giù da noi, non puoi negare che eri proprio la negazione della femminilità!” Intanto inizio a togliermi di dosso i vestiti appena indossati.
“Si è vero, sono cambiata in meglio e tu sei qui per imparare e io sono il tuo campo d’allenamento se mi vuoi. Ma vedo già con i miei occhi che non ti sono indifferente.”
Avevo di fronte a me una matrona, la miglior “nave scuola” del mondo che un ragazzo possa sognare, che a gambe aperte mi invita a godere con lei e lo sta facendo allargandosi le labbra della sua grossa figa.
La cosa più bella ed oscena, dopo mamma nella stessa posa, che ho mai visto ed apprezzato.
Mi stendo accanto a lei e iniziamo a carezzarci e baciarci ovunque; quando la sua lingua inizia a leccarmi il culo e l’ano quasi svengo da piacere. Mi fa i complimenti per la mia resistenza e per quasi un ora ci carezziamo e lecchiamo a vicenda insegnandomi alcuni trucchetti che a lei piacevano molto e che avrei potuto replicare in futuro con le mie conquiste. Poi mi chiede se voglio scoparla oppure preferisco aspettare che mamma si decida a farlo con me, le rispondo che mamma me la farò tante di quelle volte, ma che adesso la voglio perché sono un depravato e mi piacciono le “cesse” come lei.
Finalmente sento il caldo di una figa sulla punta del mio cazzo. Affondo lentamente in lei per gustarmi ogni attimo e arrivato fino in fondo, il calore rovente che mi avvolge mi fa venire, nemmeno fossi Fabio.
Ci rimango male e soddisfatto allo stesso momento, ma zia mi consola dicendo che non è la prima volta che non solo un ragazzino ma anche uomini navigati, fanno questa fine al primo affondo con lei. Rimaniamo abbracciati fino a quando sento che il mio uccello riprende vigore e allora inizia la mia vera prima scopata. Mi rifaccio della brutta figura di poco prima pompandola per oltre mezzora e facendola godere tre volte. Solo dopo che mi sono ripreso dal mio secondo orgasmo, abbondante pure questo e pure questo all’interno del suo figone, mi viene il dubbio di aver fatto un pasticcio.
La zia arruffandomi i capelli mi tranquillizza dicendomi che, avendo deciso di essere aperta a tutte le esperienze, aveva provveduto, con l’aiuto di un medico amico dello zio, a far in modo dI poter godere senza problemi.
“Sono una donna di quasi 50anni che ha conosciuto il sesso solo qualche mese fa e adesso me la voglio solo godere, nipotino mio e tu mi hai fatto godere e tanto. Spero tu abbia ancora voglia perché stasera avremo ospiti.”
E’ ora di pranzo ormai e lo zio ci chiama al telefono invitandoci a pranzo fuori. Usciamo poco dopo con zia che fresca come una rosa e vestita da far girare la testa, non sembra affatto una donna che ha appena finito di godere, anzi semmai sprizza voglia di sesso ancora di più.
Glielo dico e lei mi ringrazia per il complimento. Anche il tassista che ci porta in centro si vede bene che è molto affascinato, come tutti quelli che la incrociano quando gira per le vie, mentre cerca di guardare dallo specchietto questo spettacolo di donna.
Arrivati al ristorante lo zio si complimenta subito con me facendomi arrossire poi ci sediamo ad un tavolo appartato rispetto agli altri e mangiamo allegramente. La zia racconta la mattinata al marito eccitato e poco prima del dolce gli chiede se gradisce un po’ del piacere della mattina. Alla sua risposta affermativa con eleganza e non senza il timore di essere vista si tira su la gonna e invita lo zio a prendere il cucchiaio da dessert per assaggiare la crema che lei le ha tenuto in caldo.
“Scusa caro ma ho dovuto mettere un pannolino per non macchiare il vestito, ma lui ha sborrato così tanto da riempirmi come un bignè, e dire che io ho un bel serbatoio!”
Lo zio da galantuomo prende la posata e se la mette in bocca per pochi secondi così da scaldarla perché la zia non senta il freddo del metallo, poi si china quel tanto da infilarle il cucchiaio nella figa che la zia tiene aperta con le dita e tirarlo fuori pieno della mia sborra e non solo. Se lo porta alla bocca e assapora lentamente. E per altre due volte fa lo stesso, poi bacia la moglie ringraziandola per il gesto carino nei suoi confronti. Ho imparato un altro aspetto del piacere e della trasgressione. A questo punto la zia chiede al cameriere le indicazioni per il bagno così da potersi cambiare l’intimo e sentirsi più a suo agio.
Passiamo il pomeriggio in giro per la città e a fare acquisti e lo zio ordina anche il buffet per la cena che ci apprestiamo a consumare con dei suoi amici.
Alle otto e mezza siamo tutti pronti ed in attesa, io e lo zio freschi di doccia indossiamo pantaloni e camicia elegante mentre la zia ha indossato un abitino nero tutto traforato che le arriva a mezza coscia con le sempre immancabili calze e reggicalze. L’abito la fascia in modo tale da rivelare tutte le sue forme e non mi pare che indossi intimo. Già il mio uccello da segni di risveglio!
Dopo pochi minuti il campanello ci avverte che i nostri ospiti sono arrivati ed infatti poco dopo compaiono sulla porta un signore dell’età più o meno dello zio, anche lui vestito sportivo, una bella faccia gioviale e alto quanto me o poco più, che subito mi saluto con gentilezza, dietro questi ecco sua moglie alta poco meno della zia molto più minuta di lei ma molto carina e con un corpicino niente male; sono colpito dalla bellezza delle sue gambe che spuntano fuori da una minigonna con spacchetto posteriore che lascia scoperta la balza delle bellissime calze fumé indossate con delle belle decolté tacco 12. Con mia sorpresa vedo entrare anche una ragazza un po’ in carne in verità ma vestita come fosse una ragazzina. Tiene gli occhi bassi, forse si vergogna, e si chiama Claudia.
Dopo i convenevoli di rito prendiamo posto a tavola e io mi trovo tra zia e la signora Rita mentre Claudia mi siede di fronte tra suo padre e lo zio che è seduto di fronte a Rita. Consumiamo velocemente la cena e tutto sembra tranquillo anche se sia alla mia destra che alla mia sinistra lo spettacolo non è da poco. Faccio fatica a non allungare la mano sulla coscia della zia ma ho paura di comportarmi maleducatamente, verso la fine del desinare si comincia a parlare di me e mentre la zia mi presenta con eleganti allusioni sulla mia situazione che fanno ridere lo zio e il suo amico, ma che fanno ancor di più arrossire Claudia di fronte a me, credo di capire che dovrei essere il prescelto per la ragazza. La cosa mi mette addosso un po’ di fastidio.
Lo zio ci invita a sederci in salotto per il caffè ed io mi offro di aiutare la zia per servirlo cosi mi alzo seguendola in cucina insieme alla signora Rita.
Mentre la zia prepara il caffè, la signora Rita ascoltando la musica soffusa che viene dl salotto mi chiede di ballare con lei. Mi avvicino e lei mi stringe a se seguendo il lento che proviene dall’altra stanza. Sento le sue tette che premono sul mio petto, ha infatti una bella terza abbondante mentre con una gamba fra le mie inizia a strusciarsi sul mio uccello già in tiro.
Dice alla zia che sono proprio ben messo e in men che non si dica la sua mano prende possesso del mio cazzo. La zia, aspettando che esca il caffè, appoggiata al bancone della cucina inizia a toccarsi le tette alla vista del nostro ballo lascivo. Uscito il caffè ci portiamo tutti in salotto. La musica di sottofondo che ascoltavo dalla cucina ora era più chiara e serviamo il caffè allo zio e al padre di Claudia che è seduta tra loro due sempre con la testa chinata sul petto.
“Allora?” chiede la signora Rita “Claudia ti hanno fatto capire questi due che non è vero che sei brutta?”
“Si Rita glielo stiamo dicendo ma lei non vuole sentire ragioni!” dice lo zio “Dai facci vedere quanto sei brava a ballare davanti a noi”
“No io ballo solo davanti a mamma e papà”
“Appunto fai finta che qui non ci siano che mamma e papà, noi in fondo siamo come una famiglia e ci vediamo quasi tutte le settimane, poi guarda mio nipote, non sai quanto vorrebbe vederti ballare!”
Credo che la serata stia prendendo una brutta piega, perché a me di vederla ballare non me ne frega proprio niente, mentre avrei voluto vedere ballare sul mio uccello la signora Rita, comunque sto al gioco e la invito a mettersi al centro della stanza.
Chiedo alla madre quanti anni ha la ragazza e lei mi risponde che ne ha ventuno.
“E perché veste come una ragazzina?”
“Perché non ancora ti sei accorto che sta recitando, sta giocando, come fa a casa con noi.”
“E’ lei che ha voluto partecipare a questa serata perché vuole sentirsi ammirata ed al centro dell’attenzioni di quei due maiali di tuo zio e mio marito.”
Infatti, dopo essersi fatta pregare ancora un po’ si alza e comincia lentamente e languidamente a dimenarsi. Capisco subito che vuole eccitare lo zio, che qualche tempo prima aveva visto all’opera con sua madre a casa sua.
A forza di dire che era brutta aveva convinto, appena maggiorenne, prima la madre e poi il padre a guardarla ballare e, sapendo che erano entrambi molto aperti di idee, alla fine aveva ottenuto di vedere, dopo essersi praticamente spogliata, il cazzo duro ed eccitato del genitore. Fino poi a scopare con lui alla presenza della madre ma anche in sua assenza.
Adesso, vista che la mia presenza avrebbe riequilibrato il gioco, eccola qui in famiglia, per godersi lo zio.
E infatti poco dopo rivolgendosi ai due seduti su divano li incita a farle vedere quanto è bella. In un attimo il padre e lo zio tirano fuori i loro uccelli già gonfi mentre lei mugolando inizia a spogliarsi.
In effetti non era una dea fisicamente ma gettato al vento l’ultimo indumento si è messa al centro dei due maturi signori e ha iniziato a carezzarli e a succhiarli con una veemenza che non conoscevo. Una vera ninfomane. Le mie mani sono immediatamente corse ad afferrare le chiappe delle mie due damigelle che ben volentieri hanno iniziato a spogliarsi e a spogliarmi. La zia si è messa seduta in poltrona e ha allargato le sue gambe tra le quali si è fiondata la signora Rita mentre io sono stato invitato prima a leccare e poi a scopare alla pecorina la mamma di Claudia, cosa che ho fatto con sommo piacere. Mentre la trombavo, ricevendo i suoi complimenti, la signore Rita ha iniziato a infilare la sua mano dentro la figa di zia: prima un dito, poi due, poi tre infine tutte le dita e piano piano tutta la mano fino a metà avambraccio. La zia godeva de matti. Girato lo sguardo ammiro quei due maiali che scopano la ragazza davanti e dietro. Ero sbalordito perché per la prima volta assistevo a qualcosa per me impensabile.
Ho trascorso due ore di sesso sfrenato, incestuoso e perverso, ma anche molto appagante per tutti. Un solo rammarico: Claudia non mi ha preso in considerazione perché ero troppo giovane!!
Ma sono stato apprezzato, e molto, da sua madre e mia zia: ero felice ed appagato.
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