Racconti Erotici > trio > Claudia l'amica di mia moglie - 3
trio

Claudia l'amica di mia moglie - 3


di giov60
24.01.2019    |    15.003    |    6 8.6
"Claudia mi impone di sedermi accanto alla mia consorte così da poter ammirare la sua bravura negli esercizi orali; lo faccio volentieri perché ho sempre goduto..."
Dopo pochi minuti trascorsi tra le braccia di Morfeo apro gli occhi trovandomi da solo nel letto che fino a pochi minuti prima ospitava anche due belle puledre. Il tempo di ritornare in me e la porta che conduce direttamente nel bagno patronale si apre permettendo a Giovanna e Claudia di rientrare in stanza. Ridono soddisfatte e, visto che anch’io sono sveglio, vengo invitato a servirmi dei servizi igienici per rinfrescarmi.
Mentre sono sopra il bidè a godermi l’acqua calda che mi solletica il cazzo, ritorno con il pensiero a quanto accaduto poco prima, procurandomi una nuova erezione facilitata dalla manipolazione che porto avanti. Infatti rientro in camera da letto con l’uccello che mi precede bello ritto.
Giovanna e Claudia hanno ne frattempo indossato i due falli che facevano bella mostra di se sul comodino. Mia moglie indossa quello più piccolo mentre Claudia mostra orgogliosa alla bocca di Giovanna il suo super fallo di buoni venti centimetri per di più nero come la pece. Quando arrivo al loro fianco Mia moglie è seduta sul letto abbondantemente disfatto e sta praticando un pompino a Claudia imboccando, per quanto le riesce, il grosso uccello di lattice nero. Claudia mi impone di sedermi accanto alla mia consorte così da poter ammirare la sua bravura negli esercizi orali; lo faccio volentieri perché ho sempre goduto nel vedere mia moglie dissetarsi a fontane di uomini diversi. Dopo alcuni istanti Giovanna molla la presa e prende il posto di Claudia in piedi davanti a me mentre l’amica sale sul letto ponendosi dietro le mie spalle in piedi. Così facendo mi ritrovo con mia moglie che mi presenta sulla faccia il suo “cazzo” e, sopra la testa vedo volteggiare all’altezza del viso di Giovanna il nero uccello indossato da Claudia.
Invitato dalla matura matrona, mio malgrado, devo praticare un pompino a mia moglie. All’inizio la cosa mi crea un certo imbarazzo ma, con il passare dei minuti, riesco anche a prenderci gusto e, imitando sempre più con passione quanto ho visto fare per tante volte alla mia vorace signora, mi impegno, anche provando un certo piacere, nell’esercizio orale che anche Giovanna ha ripreso abboccando di nuovo il fallo indossato dall’amica. Ad un certo punto la foga di Giovanna mi fa capire cosa significhi essere scopato in bocca da un uomo: se non sei veramente partecipe può anche essere umiliante! Ma io riesco a stare al gioco abbastanza bene e mi accorgo di quando, dopo pochi minuti di tale trattamento, Giovanna, che ha la figa sollecitata dalla presenza sia del cazzo finto sia delle stringhe che lo tengono attaccato al suo bacino, ha un orgasmo che le fa piegare le gambe dal piacere.
Mi ritrovo steso sul letto con a cavalcioni Claudia che mi presenta il suo fallo nero per lo stesso trattamento che non mi sottraggo a iniziare. Devo spalancare per bene la bocca per accogliere tanta grossezza e più di una volta mi sento soffocare. Claudia approfittando della posizione però tira spesso fuori il finto uccello dalla mia bocca presentando alle mie labbra la sua figa che devo leccare come se leccassi i suoi coglioni. Nel mentre Giovanna, che si è ripresa dall’orgasmo di poco prima, mi sta lentamente masturbando con una mano mentre con l’altra sta praticando lo stesso trattamento al finto uccello che indossa.
Con un ultimo affondo che mi procura un conato di vomito Claudia, dopo aver portato la cappella del nero fallo fin nella mia gola, esce dalla mia bocca sorridendo sorniona. Mi ritrovo il ginocchio sul grande letto, non più in grado di esercitare la mia volontà che è stata soffocata da quello delle due signore e, mentre ammiro l’ampio bacino di Claudia sormontato dal nero cazzo finto che ondeggia minaccioso di nuovo davanti alla mia bocca, avverto distintamente un caldo contatto sulle mie indifese chiappe: è Giovanna che mi sta letteralmente lavando il sedere con la sua abbondante salivazione. Dopo aver bagnato in mio posteriore inizia a passare la lingua tra le mie ormai indifese chiappe dai miei coglioni fino in cima e ripete questo più volte sempre più soffermandosi con la lingua sul mio, ancora per poco, vergine sfintere. Poi sento le sue mani afferrarmi le anche e la punta del fallo che tiene legato alla sua vita iniziare a prendere contatto con il mio virginale sfintere anale. Non ho nessuna volontà, stordito come sono dall’atmosfera che riempie la stanza.
E’ molto delicata in questo frangente ma anche molto determinata e dopo un primo e un secondo lieve approccio al terzo tentativo sento la cappella entrare decisa in me. Memore dei miei movimenti quando la inculo, mi lascia il tempo necessario a che mi abitui alla insolita presenza, ma alla fine affonda decisa procurandomi il dovuto dolore per l’inattesa presenza nel retto. Il dolore passa prima di quanto potessi immaginare e mi ritrovo ad apprezzare l’ospite che entra ed esce da me. Claudia nel frattempo mi schiaffeggia con il suo uccello dicendo delle frasi oscene nei miei confronti che io non riesco a ricordare ma che eccitano ancor di più le due donne. Giovanna, come era avvenuto poco prima arriva a godere nel giro di alcuni minuti e, estratto il suo cazzo da me, chiama Claudia ad ammirare la “voragine” pulsante che si apre tra le mie chiappe. Io godo della uscita di mia moglie potendo rilassare dolcemente il mio muscolo sfinterico, ma come Claudia arriva dietro di me, avverto di nuovo una nuova presenza, questa volta molto più importante, che vuole approfittare del mio caldo rifugio. Ho provato un acuto dolore questa volta, ma nonostante ciò, sono stato io a spingermi verso l’enorme ospite del mio di dietro e la cosa è stata molto apprezzata da Claudia mentre Giovanna si è infilata sotto di me per avere una visione tutta particolare dell’avvenimento.
Da parte mia devo essere sincero, mi sono calato nella parte come la più puttana delle femmine e ho di nuovo abboccato il cazzo legato al bacino di mia moglie che, nel frattempo, ha iniziato a segarmi leccandomi le palle e, a volte, umettando il nero ospite del mio culo.
All’ennesima spinta di Claudia e grazie alla masturbazione di Giovanna sono esploso in un orgasmo liberatorio che ha allagato il seno ed il petto di Giovanna. Sono poi caduto stremato al suo fianco permettendo cosi a Claudia di chinarsi su di lei e raccogliere con voglia il mio liquido seminale che ha voluto condividere con lunghi baci con mia moglie.
Sfiniti e distesi sul letto con io al centro siamo rimasti per diversi minuti in silenzio mentre il bruciore dentro di me si placava lentamente. Nel frattempo le signore si erano tolte le oscene imbracature mascoline e adesso apparivano in tutta la loro femminilità.
Claudia rivolgendosi a mia moglie come se io non ci fossi, le dice che, per il prosieguo della nostra relazione, sarebbe stato opportuno mi sottoponessi ad una ottima depilazione total body e che iniziassi ad indossare abiti un po’ più femminili dato che ero diventato una “vacca da monta”!!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Claudia l'amica di mia moglie - 3:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni