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incesto

Pomeriggio estivo


di giov60
09.12.2018    |    60.156    |    5 9.3
"Inarca il bacino di quel tanto che basta a facilitare la mia dura virilità ad entrare dentro di lei..."
Squilla il cellulare. Sono le sedici di un caldo pomeriggio estivo. Sono il spiaggia con mia moglie mollemente stesa al sole mentre io sono sotto la palma intento a fare parole crociate. Poco più in là, mio figlio di tre anni sta facendo sudare, se ce ne fosse ulteriore bisogno, la giovane tata che l’accudisce. Lo squillo termina prima che possa rispondere, ma guardando il numero che ha chiamato, capisco che non ce n’era bisogno. Mi alzo con calma e, ammirando mia moglie nel suo costume intero ma che, così scosciato e semitrasparente, poco lascia all’immaginazione, l’avviso che devo assentarmi per un problema da risolvere al pc che, prudentemente, ho lasciato in albergo. Le dico che l’aspetto a casa, come al solito verso le sette, quando lei, come d’abitudine, lascia la spiaggia per rientrare. Mi risponde con un sospiro. Capisco che ha compreso quanto le ho detto. Non sarà a casa prima di tre ore. Il tempo di una veloce doccia per togliermi la salsedine di dosso e sono appena passati venti minuti che suono al citofono della villetta distante solo qualche centinaio di metri da casa mia, lo scatto del cancello mi permette di entrare. So benissimo dove andare: entro in casa e mi dirigo su verso l’ampio terrazzo dove, appoggiata al parapetto, al riparo da occhi indiscreti per la posizione della casa, una figura femminile nuda sta guardando il panorama.
Mi avvicino e, sempre standole da dietro, l’abbraccio dandole un caldo bacio sul lato del collo. Le mie mani scorrono lievi sul seno che, morbido e consistente, presenta due dure protuberanze all’altezza dei capezzoli. Lentamente con una mano scendo a carezzarle prima il ventre per poi arrivare al monte di Venere liscio e perfettamente depilato. Infilo senza incontrare ostacoli le dita nella umida fessura che trovo già bagnata.
“Ti sei già toccata!?!”
“Si mentre facevo il tuo numero di cellulare”
La sua mano, intanto, scorre vogliosa il mio inguine carezzandomi il cazzo da sopra il leggero pantaloncino che indosso. Con abilità scioglie il nodo che tiene su l’indumento. Questo scivola a terra permettendo alla donna di afferrare l’oggetto del suo desiderio guidandolo fra le sue gambe fino a portare la cappella tra le sue umide labbra vaginali. Inarca il bacino di quel tanto che basta a facilitare la mia dura virilità ad entrare dentro di lei. Emette un leggero sospiro di soddisfazione nel mentre il mio cazzo prosegue la sua corsa fino a toccarle il fondo della figa.
Inizio un lento andirivieni che lei asseconda appoggiandosi alla balaustra del terrazzo e ponendosi quasi a novanta gradi. Ho di fronte a me due splendidi panorami: Lo splendido culo, tra le chiappe del quale il mio uccello sta facendo un perfetto lavoro di cesello, e la meravigliosa vista della spiaggia qualche decina di metri sotto la villa, cosi vicina da permettermi di indovinare la palma sotto la quale mia moglie sta dando spettacolo con il suo succinto costume.
“Dai fratellino, adesso fammi felice: mettimelo nel culo!!”
Mentre, dopo aver tirato fuori il cazzo dalla calda figa della dolce sorellina, inizio a incularla, dopo una necessaria lussuriosa leccata al suo accondiscendete buchetto posteriore, questa, preso in mano il suo cellulare, inizia a comporre un numero.
“Ma ti pare il momento di telefonare???”
“Voglio godere due volte!!”
“Pronto, ciao sono Lea, come stai dolce cognatina?”
“Ah adesso sei in spiaggia….e il mio dolce fratellino non è lì con te?... Che peccato… comunque meglio, così possiamo parlare con più comodità.”
Mentre si scambiano i convenevoli di rito, il mio cazzo è arrivato fino in fondo al suo culo e le mie palle fanno un dolce rumore sbattendo sulle sode chiappe di mia sorella. Ma tu guarda sta parlando al telefono con mia moglie mentre la sto inculando!!
“Senti bella, passando a cose più interessanti: ma glie l’hai poi dato il secondo canale al mio povero fratellino?.. Non ancora!!! ….e che aspetti??! Poi non ti lamentare se quel depravato porco di tuo marito va poi con la prima che capita e che gli concede l’ingresso posteriore!!!
Per esempio adesso lui non c’è. Potrebbe benissimo essere andato a puttane e potrebbe, proprio mentre io e te parliamo, trovarsi tra le accoglienti chiappone di qualche baldracca in vacanza qui in città!!”
Ero fuori di me!! Non riuscivo a capire se mi eccitavo di più a profanare l’accogliente culo di mia sorella, oppure era il suo discorso con mia moglie a farmi impazzire!
“Senti dolcezza, fossi in te farei una telefonatina di controllo. Ma soprattutto, te l’ho già detto mille volte, perché non passi da me. Potrei così prestarti un paio di oggettini che, usati con sapienza, potrebbero aiutarti a fare la felicità di quel depravato di mio fratello, tuo marito!! Se poi non avessi stupide remore, potrei essere io ad insegnarti a usarli…. Potrebbe essere anche divertente diventare un po' più intime, che me dici??”
Che cara la sorellina, adesso vorrebbe scoparsi anche mia moglie!! Cosi finirebbe questo inganno che va avanti da quando ci siamo fidanzati! Saprebbe finalmente che per non “tradirla” con anche molte delle sue amiche, ho sempre preferito continuare l’incestuosa relazione che mi lega a lei ormai da quando eravamo adolescenti.
Mentre sento che non ce la faccio più a trattenermi, in questo incitato anche dalla sorellina che vuole sentirsi piena del mio caldo piacere, il mio cellulare inizia a vibrarmi nel taschino della camicia.
“Rispondi, porco!”
“Pronto, dimmi cara… si sono dovuto uscire un attimo per una commissione ma, proprio in questo momento, sto…arrivandoooo…. Ho la voce strana, dici? E’ il fiatone per quanto sto terminando di fare. Sarò a casa tra tre minuti!!”
Mia sorella sta ancora godendo della calda sborrata che le ha riempito il culo.
Si sfila il cazzo e chinandosi di fronte a me imbocca l’uccello per una bella ripulita molto goduriosa per me, mentre una pozza di bianco liquido si forma sul pavimento tra le sue cosce.
“Tua moglie viene tra poco qui… le darò un paio di consigli e l’attrezzatura necessaria.. ma, alla fine, quasi sicuramente sarà la mia mano a guidare il tuo cazzo nel suo vergine culetto, tra qualche giorno. Mica ti dispiace?!...Vero?!”
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