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SANDRA - 3


di giov60
21.01.2019    |    19.281    |    0 9.8
"Un lungo bacio intriso del piacere delle proprie fighe unisce poi Sandra e Nina a cui noi mariti avevamo trasmesso una parte di quanto ci era toccato..."
Nina, indossato un leggero soprabito, mi raggiunge in auto e partiamo alla volta della casa di campagna. Non abbiamo percorso nemmeno un centinaio di metri distratto dalle gambe generosamente esposte di mia suocera che lei mi chiede di andare verso casa mia, distante solo qualche centinaio di metri, ché, se non l’avevo ancora capito, la sua richiesta era stata solo una scusa per uscire e lasciare da soli Fabio e Sandra.
Non solo: era anche il motivo per stare da soli io e lei.
Credo che, finalmente, sia giunta per me l’ora dell’epifania familiare.
Appena attraversata la porta di casa vengo spinto a sedere sul divano lì vicino e anche Nina, sfilatosi il soprabito, si accomoda al mio fianco. Avverto che è nervosa perché le sue mani sono poggiate sulle sue gambe e sono chiuse a pugno. Poi le apre e inizia a sfregarle sulla corta gonna. Ad ogni ritorno verso il grembo il già corto orlo dell’indumento sale di qualche centimetro. Le prendo la mano come ad incoraggiarla e me la porto sulla mia gamba per meglio accarezzarla. Sento la sua mano fare presa sulla mia coscia ne traggo un primo brivido di piacere. Poi mi chiede cosa è successo ieri sera tra me e Sandra. Io sono molto più calmo ma anche già molto eccitato e le racconto brevemente quanto accaduto poche ore prima; non le nascondo nulla e le dettaglio nei minimi particolari quello che avevamo intenzione di fare e di quello che poi in effetti abbiamo fatto. Il suo allargare e stringere le ginocchia mi fa capire che il mio racconto la sta eccitando molto. Alla fine del mio resoconto inizia lei: “Devi sapere che è da quando sei entrato in casa nostra, da ormai quattro anni, che ho voglia di stare qui con te da sola. Ma Fabio è da molti più anni che desidera ardentemente fare quello che, sono certa, adesso sta facendo: appena noi siamo usciti si è recato nella stanza dove dorme tua figlia e lì ha trovato Sandra china sulla bambina e, come ha sempre fatto con me quando accudivo Sandra piccolina, si è posizionato dietro la figlia e le ha fatto sentire tutta la sua voglia sul sedere. Adesso le avrà già sollevata la gonna e trovandola senza slip, come io le ho consigliato, starà passando il suo uccello fra le natiche e le labbra della figa della figlia. Poi, accettando l’invito di lei, la starà penetrando per la sua prima bramata scopata incestuosa.
E’ da quando ci siamo sposati che abbiamo avuto lo stesso desiderio fare sesso con i figli che la vita ci avrebbe donato. E’ arrivata solo Sandra e quindi noi da sempre abbiamo fantasticato su questo momento. Più lei cresceva più i nostri giochi erano finalizzati a lei. All’inizio facevamo sesso con lei presente ma inconsapevole, Fabio mi scopava mentre l’accudivo china sulla piccola, poi quando è cresciuta un po’ e veniva nel nostro letto io mi frapponevo tra lei e il padre e mentre ci giocavo, Fabio mi penetrava dolcemente senza che la bimba se ne accorgesse. Poi quando lei era alle superiori e già signorina bella e affascinante, specialmente al sabato mattina quando noi non lavoravamo, mentre Fabio l’accompagnava a scuola, io mi infilavo pigiama di Sandra ancora caldo del suo corpo e attendevo che lui tornasse a casa, facendomi trovare nel suo letto. Lo chiamavo “papà porco” e lui mi scopava chiamandomi “la troietta di papà”. Ma sin da quando lei aveva raggiunto l’età della ragione, in sua presenza, siamo stati sempre come ci hai conosciuti fino a ieri, chiusi e riservati. Solo davanti ai nostri scelti e veri amici siamo quello che oggi anche tu stai apprezzando.”
Mentre raccontava, molto più dettagliatamente di quanto qui riportato, la sua mano poggiata sulla mia gamba saliva sempre più verso la meta del mio cazzo.
Poi appena arrivata a sfiorare il mio duro uccello, ritrae la mano e rizzandosi in piedi mi si pone davanti e inizia a sbottonare la stretta maglietta. Io, dal canto mio, inizio a risalire, ormai certo di essere accettato, le lunghe gambe che mi si parano davanti e che, già discoste l’una dall’altra, sono un invito a cui non riesco a resistere. Appena sorpassata la balza della calza avverto un liquido umore sulla pelle che trovo liscia e ben tesa, appena qualche centimetro più su avverto sulla punta del mio pollice il caldo delle labbra della figa che accoglie bagnata il lato interno della mia mano. Ha il sesso completamente ed accuratamente depilato. Sento la gonna che mi si affloscia sul braccio e sono costretto a togliere la mia mano umida di piacere per favorire la caduta a terra della inutile stoffa. Alzo gli occhi verso il suo volto che è incorniciato dal basso da due carnose colline adornate da due capezzoli chiari e rigidi. Mi alzo per abbassarmi i pantaloni, ma lei provvede chinandosi contemporaneamente cosi da trovarsi sulla faccia il mio cazzo già duro.
“Bello, bello!” e un umido contatto avvolge la mia cappella. Ci sa fare la signora!!
Senza farle mollare la preda la faccio roteare quanto basta per farla sedere sul divano e solo dopo qualche istante dopo decido di tirar fuori da cotanta bocca il mio uccello. Lei si appoggia allo schienale del divano e mi offre l’impudica visione di una bella signora matura che a gambe larghe lascia che ammiri la sua nuda femminilità. Affondo con il viso nella sua intimità mentre lei lasciva muove il bacino a facilitare il mio umido intimo bacio. Sono attimi di deliquio totale.
Poi mi prende per i capelli e mi costringe ad arrivare alla sua bocca. La sua lingua inizia a leccarmi il viso impiastricciato dei suoi umori fino a che non ci uniamo in un bacio umido e profondo. Il mio uccello brucia al calore della sua figa e, da solo trova la via della perdizione affondando dentro quel corpo di donna affamata di sesso.
Godiamo intensamente pochi minuti dopo ed è lei che non mi lascia uscire accogliendo goduriosamente il mio piacere.
Da quando siamo entrati in casa è passata un’ora abbondante e dopo aver ripreso fiato esco da lei che rimane seduta a cosce spalancate mentre io scivolo sul tappeto con il busto appoggiato al divano. Proprio in quel frangente la porta si apre e Fabio e Sandra entrano in casa con la bambina che dorme nel carrozzino. Sorridono entrambi alla nostra vista e mentre Sandra porta in cameretta la nostra piccola gioia, Fabio, richiamato dalla moglie, è già tra le sue cosce a nettare la figa coniugale del mio abbondante piacere. Sandra è già di ritorno e anche lei approfitta della mia posizione per mettersi sul mio viso inondandolo subito dopo con il caldo contenuto del suo sesso. Non riesco a capacitarmi di come abbia potuto arrivare a casa senza perderne una goccia. Un lungo bacio intriso del piacere delle proprie fighe unisce poi Sandra e Nina a cui noi mariti avevamo trasmesso una parte di quanto ci era toccato.
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