Racconti Erotici > incesto > Franchino a Bologna - 3a parte
incesto

Franchino a Bologna - 3a parte


di giov60
10.11.2019    |    9.153    |    2 9.5
"Infatti zia Maria chiede di servire un the freddo a tutti e lo fa mentre insieme alla madre siedono sul divano..."
Il campanello del cancello avvisa dell’arrivo della signora Matilde, madre di zia Maria e Franchino infila nuovamente l’accappatoio e se lo stringe in vita cosi come sta facendo anche la zia che aveva anche lei allentato la cintura del proprio indumento per accarezzarsi godendo dello spettacolo offertole.
Accolta da Nina, cosa che non stupisce affatto la signora, fa il suo ingresso in cucina la madre di zia Maria. Rubiconda nel viso sorridente e di corporatura più grande della figlia, solo alcune rughe attorno agli occhi e sulle labbra tradiscono la sua età di quasi sessantenne. A prima vista dimostra molto meno e potrebbe essere scambiata per la sorella di zia Maria non certamente per sua madre.
Il lungo vestito fiorato stretto il vita mette il mostra un seno che ancora sfida il tempo di certamente una quarta abbondante mentre tutto il resto è in proporzione con una ampio bacino e gambe più lunghe di quelle di zia Maria.
Franchino si alza dalla sedia per salutare la signora facendo attenzione a non appoggiarsi troppo al lei affinché non scopra il suo stato di eccitazione che nonostante la presenza della matura donna, non si è ancora spenta.
Un veloce bacio sulle guance sigilla la presentazione di Franchino mentre zia Maria invita tutti a uscire sul patio cosi da godere della leggera brezza che l’ora di tardo pomeriggio inizia ad offrire. Il breve percorso viene coperto da madre e figlia che parlottano sottobraccio mentre Franchino segue a ruota affiancato da Nina. Poi le donne prendono posto sul divano di vimini coperto da un soffice cuscino mentre Franchino siede su una comoda poltroncina quasi di fronte alle signore mentre Nina provvede a preparare il tavolinetto lì vicino per una eventuale richiesta di bevande.
Infatti zia Maria chiede di servire un the freddo a tutti e lo fa mentre insieme alla madre siedono sul divano. Nel sedersi la veste della signora Matilde rivela che i bottoni al di sotto della vita non erano affatto chiusi cosi che i lembi dell’abito scivolano verso la seduta rivelando un paio di coscione di apprezzabile dimensione e lunghezza. Quando poi la signora, continuando il parlottare con la figlia accavalla le gambe queste si scoprono fin quasi al gluteo e Franchino deve per forza di cose, tenere a bada il suo ringalluzzito uccello.
Le occhiate che le due donne si scambiano e inviano verso il ragazzo sono alquanto eloquenti e anche le smorfie del viso tradiscono che le due stanno parlando proprio di lui. Poi all’arrivo del the c’è un veloce scambio di convenevoli tra la signora e il ragazzo che si conclude appena dopo il terzo sorso della fresca bevanda.
“Ti faccio vedere!” dice la zia Maria alla madre facendo un cenno a Franchino affinché si avvicini.
Richiamato dal cenno della zia il nipote, cercando di dissimulare sicurezza, si avvicina al divano quanto basta a che la zia, allungato il braccio, scioglie il nodo che tiene chiuso l’accappatoio del ragazzo che aprendosi mette in mostra il gioiello che fa sbarrare gli occhi alla matura signora Matilde.
“Socc’mel, che stanga!! Potresti fare l’attore porno con tutto ‘sto cazzo!!” esclama l’anziana signora.
Da il bicchiere del the alla figlia e afferra ai fianchi il ragazzo posizionandolo più vicino a lei quanto basta perché, afferrato il suo uccello, possa slinguarlo prima e poi abboccarlo ingoiandolo quasi per intero.
“Che pompinara!” esclama nella sua mente Franchino: nel breve volgere di qualche mese ha avuto la fortuna di provare i pompini di sua sorella Loretta non ancora diciottenne, della zia Maria giovane signora, della mamma di qualche anno più matura e adesso della quasi sessantenne Matilde. Per non parlare di zio Antonio e di suo padre ma qui il discorso è completamente diverso.
Bene: Loretta è innamorata del cazzo e il suo è un pompino che è un atto d’amore verso il cazzo;
Zia Maria è una donna golosa ma sbrigativa perché, alla fine, vuole scopare;
Mamma è peccaminosa perché sottolinea sempre la situazione incestuosa ed anche molto più voluttuosa;
La signora Matilde è la regina del pompino con la sua bocca accogliente e profonda da master della fellatio. Il top dei top!!
Dopo essersi scambiato un cenno d’intesa con la figlia si sfila il cazzo dalla bocca e chiede a Nina di portare il cuscino, non un cuscino, ma “il cuscino”. Nina, per l’appunto, ha già provveduto e non deve fare altro che presentarlo alla signora che, alzatasi dal divanetto, invita Franchino a sedere al suo posto per poi poggiare il cuscino fra le sue gambe spalancate. Si inginocchia, aiutato dalla servizievole Nina, e si sbottona la parte superiore della veste facendone esplodere fuori due tette immense con le quali cattura il cazzo del ragazzo e iniziando una spagnola fantastica finora sconosciuta al giovane. Guardandolo fisso negli occhi lo invita a avvisarla quando sarebbe giunto a godere. Il cazzo sarebbe affogato tra quelle morbide e enormi mammelle, solo la sua rispettabile dimensione faceva in modo che facesse capolino ad ogni sua spinta verso l’alto tra le colline di carne subito accolto dalla lingua e dalle labbra dell’esperta signora. Ad un cenno del ragazzo la cappella rimane imprigionata nel profondo seno della donna allagandone la capace valle fino a farne fuoriuscire una buona parte verso l’alto subito catturato dalla lunga lingua della matura donna.
Poi sono le esperte dita delle mani a raccogliere la sborra sparsa dentro il seno prosperoso e a portarla ora alla bocca della madre ora ad offrirle a quella della figlia.
“Spero di non averlo scaricato tutto ‘sto bel cazzo!”
“Non è un fucile a sei colpi mamma, è un mitragliatore!!”
Nina, ad un cenno della signora Matilde, si avvicina a leccare quanto rimasto della copiosa sborrata di Franchino tra le burrose tette della donna. Solo al termine della pulizia l’aiuta a riabbottonare la lunga veste stavolta sia sopra sia sotto la cinta di cuoio che le stringe la vita.
“Tieni duro ragazzo mio, sarà un lungo fine settimana!” dice una volta pronta ad uscire, strizzando l’occhio al già eccitato Franchino.
“Non si preoccupi signora, ne ho per soddisfare più di una donna!” risponde sorridente il ragazzo.
E dicendo così sta pensando all’appetito di mamma e sorella che lo mungono ormai da mesi.
Uscita la signora Matilde la zia Maria guarda l’ora: sono passate le sei ed è ora di una bella passeggiata in centro.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Franchino a Bologna - 3a parte:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni