Racconti Erotici > incesto > Sandra - 4
incesto

Sandra - 4


di giov60
23.01.2019    |    16.684    |    2 9.7
"Sandra approfitta del tempo necessario al bollitore per scaldare l’acqua per andare a controllare la piccola, che già sveglia iniziava proprio allora a..."
L’orologio appeso alla parete a fianco della porta della cucina segna le 17 e 15: è l’ora di un bel the tanto per riprendere fiato ché le donne sono ancora molto eccitate.
Sandra approfitta del tempo necessario al bollitore per scaldare l’acqua per andare a controllare la piccola, che già sveglia iniziava proprio allora a piangere per richiamare l’attenzione su di lei.
Così mentre Nina prepara il the, Sandra dà da mangiare alla piccolina e si unisce a noi solo quando noi altri tre abbiamo già finito di sorseggiare il delizioso infuso. Siamo tutti seduti attorno al tavolo in cucina e Fabio ci sta raccontando, confermando quanto già mi aveva anticipato Nina, che entrato in camera da letto aveva trovato Sandra china sulla bambina mentre le cambiava il pannolino. Era la medesima scena che più di vent’anni prima aveva portato lui e Nina ad iniziare il perverso gioco che adesso si stava per compiere. Ha atteso che finisse l’operazione mentre ammirava il fondo schiena della figlia tanto desiderata messo in evidenza dalla posizione e solo in parte coperto dalla esigua gonna che Sandra indossava. Così chinata Sandra mostrava le sue belle gambe fino alla rima del sedere e lasciava intravvedere anche parte della figa. Fabio estratto il cazzo rimasto sempre duro anche durante il pranzo, le si era poggiato dietro sussurrando il suo nome come a chiamarla a ben altro compito. Il contatto del nudo cazzo paterno aveva provocato un visibile brivido a Sandra che, appena qualche istante dopo aver goduto della calda carezza fallica sulle sue natiche, memore delle visioni che dalla sera prima le frullavano nella testa, si era girata per accogliere in bocca l’oggetto del suo incestuoso desiderio. Con tutta l’abilità di cui era capace aveva reso lucido di saliva tutto il considerevole cazzo paterno e aveva anche imboccato uno alla volta i grossi testicoli del padre che era riuscito a rimanere padrone del suo corpo con un enorme sforzo di volontà. Poi si era di nuovo girata appoggiandosi al bordo del letto dove, sorridente e paciosa, era ancora distesa la bimba. Per evitare di caderle addosso la mamma l’aveva spostata al centro del letto e, allargate le gambe, si era offerta impudica all’incestuoso desiderio del padre. Fabio di fronte a questa visione, per lui paradisiaca, aveva voluto inginocchiarsi di fronte a tanta bellezza e, contraccambiando quanto appena ricevuto, le aveva regalato la sua esperta lingua che dall’inizio della rima delle chiappe era scesa fino a intrufolarsi prima nell’ano e poi, finalmente, ad affondare nella figa già bagnata, infine titillando il duro clitoride fino all’implorazione di Sandra affinché la scopasse. L’affondo era stato in un sol colpo facendo rantolare di piacere Sandra che per la prima volta stava apprezzando la consistente presenza del cazzo di Fabio che era anche più grosso del già notevole cazzo di suo marito. La felicità di Sandra era esplosa in un liberatorio pianto di gioia e alcune lagrime, sgorgate dai suoi splendidi occhi, avevano bagnato anche i dolci piedini della piccola. Aveva atteso il liberatorio orgasmo facendosi riempire la figa da tutto il piacere del genitore che non aveva avuto la forza, ma neanche la voglia, di uscire dal corpo per tanto tempo desiderato della figlia. Un umido bacio aveva posto termine a quel primo incestuoso incontro e Fabio con la lingua le aveva nettato anche le ultime lacrime dal volto di Sandra. Infine, indossati frettolosamente i rispettivi soprabiti sono corsi ad abbracciare, per condividere il loro immenso piacere, Nina e me.
Pochi minuti, durante i quali sia le donne che noi maschietti ci siamo recati in bagno per rinfrescarci, e siamo di nuovo in salotto. Madre e figlia sul divano, io Fabio comodamente sprofondati in poltrona. Noi uomini indossiamo solo una maglietta mentre Nina indossa ancora il reggiseno che non contiene tutte le sue tette, calze e reggicalze mentre Sandra gira ancora con il maglioncino che nulla nasconde alla vista e le autoreggenti ma senza reggicalze al contrario della madre.
E’ il momento delle spiegazioni. Io e Sandra veniamo messi al corrente che, lungi dall’essere una coppia chiusa e riservata come erano voluti apparire fino a poche ore fa, Nina e Fabio hanno sempre vissuto una vita piena e molto trasgressiva. In parte questo lo sapevamo da quanto accaduto nelle ultime ore, ma Nina, confermando quanto vagamente ricordava Sandra, ci spiega che le loro case, sia questa in città che la più comoda tenuta di campagna, sono state teatro di innumerevoli incontri tra sceltissime coppie di amici. Fino a quando Sandra non era cresciuta abbastanza da poter capire quello che succedeva in casa nei fine settimana ma non solo, la loro dimora era stata il centro di una intensa attività di maliziosi giochi di società. Cresciuta Sandra, le feste si erano spostate sia in campagna sia presso le abitazioni di altre coppie. Ora da qualche tempo, considerando che i giochi andavano avanti da diversi anni sempre con i soliti protagonisti, nel frattempo anche diventati molto maturi, il gruppo aveva sentito il bisogno di iniziare un rinnovamento facendo entrare forze “fresche” che avrebbero soddisfatto meglio le mature signore e ringalluzzito certamente gli appesantiti signori. Con malcelata soddisfazione avevano avuto conferma che quasi tutte le coppie avevano gli stessi desideri loro. Chi il figlio chi la figlia chi sia l’uno che l’altra chi questo o quel nipote o affine, quasi tutte le coppie del gioco erano vogliose di invitare al gioco i più stretti familiari. Già da qualche mese avevano avuto la fortuna di essere presenti quando alcune delle coppie si erano presentate agli incontri accompagnati dai giovani virgulti di famiglia. E l’aver assistito ad altri incestuosi giochi aveva fatto decidere Fabio a realizzare il suo sogno che, fosse stata per la sola volontà di Nina, avrebbe dovuto realizzare da qualche anno, appena io ero entrato in casa come promesso sposo. Loro già erano a conoscenza delle nostre scorribande trasgressive e anzi una volta ci avevano anche seguiti fin sulla soglia del lontano privé da noi frequentato. Solo l’impossibilita di rendersi irriconoscibili li aveva trattenuti fuori dal locale. Tuttavia avevano attirato l’attenzione di una coppia che sarebbe dovuta entrare poco dopo di noi invitandoli nell’albergo che avevano prenotato per l’occasione, passando così con loro una serata che, altrimenti, sarebbe stata buttata via. Quindi, sapendo dove eravamo diretti la sera prima, erano già decisi ed eccitati a cogliere l’occasione, anche la più piccola, per portare a termine il loro piano. Se il soprabito di Sandra non si fosse aperto, Nina avrebbe in ogni caso chiesto alla figlia di mostrarle come era vestita per poi far entrare in scena Fabio o qualunque altra cosa le sarebbe venuto in mente in quel frangente. Anzi il loro primo piano per ieri sera era quello di farsi trovare già all’opera per risvegliare i ricordi della figlia perché sapevano che lei li aveva spiati durante i loro amplessi anni addietro.
Sia il racconto sia il modo in cui Nina lo esplicita, ha riportato in alto sia il mio cazzo che quello di mio suocero. Poi anche la vista delle due donne comodamente e maliziosamente sedute davanti a noi contribuisce all’eccitazione e infatti io e Fabio ci stiamo accarezzando l’uccello con malcelata soddisfazione, mentre anche Nina che Sandra hanno portato le loro mani una tra le cosce dell’altra e anche se non di stanno masturbando apertamente, comunque la loro intima e reciproca carezza è palese come quella mia e di Fabio.
Nina chiede a tutti noi di spostarci in camera da letto per stare più comodi e tutti ci alziamo recandoci nella stanza che ci accoglie nella ovattata luce del tardo pomeriggio tanto da rendere necessario l’accensione della lampada posta in un angolo.
Si siedono sulla sponda del letto invitando ognuno il marito davanti a loro. Io e Fabio mettiamo a disposizione delle loro bocche i nostri membri. Guardandosi negli occhi le donne abboccano i rispettivi coniugali falli e inizia una specie di gara di pompino che manda noi maschietti in visibilio.
Pochi minuti di Paradiso poi Nina invita Fabio a stendersi sul letto e ponendosi a cavalcioni su di lui lascia che la sua figa accolga il ritto paletto del consorte. Dopo due o tre affondi chiama la figlia e Sandra affonda il viso tra le gambe dei genitori iniziando a leccare prima le palle del padre poi, risalendo, il suo cazzo che fa uscire dalla figa della madre per abboccarlo un paio di volte; poi affonda la lingua nella figa matura della madre per poi guidare di nuovo il cazzo del padre all’interno di essa mentre lei risale verso l’ano della madre che pulsa come ad richiedere attenzioni. La sua lingua lecca e penetra per qualche istante tra le pieghe ben distese dello grinzoso sfintere fino a che Nina con uno sguardo supplice si rivolge a me. Non c’è bisogno di parole: salgo su letto e, mentre Sandra si posiziona sulla faccia del padre mettendo a disposizione il suo umido fiore alle assetate labbra del padre e della madre, io appoggio la mia umida cappella, doviziosamente preparata dalla bocca calda di Sandra, all’invitante secondo pertugio di mia suocera che reclama essere riempito. Vengo letteralmente risucchiato dall’accogliente pertugio che anni di attività ha reso cedevole e adatto all’uso “contro natura”, come si diceva tempo fa. Nina riempita dai due cazzi esplode in un grido liberatorio, segno di quanto anellasse trovarsi in questa situazione. La sua lingua vaga dalle labbra di Sandra, alle ormai nude sue tette sode ancor di più dalla recente maternità, fino a confondersi con la lingua del marito che si ubriaca delle secrezioni dolci nella figa di questa. Anche io approfitto quando Nina scende con la testa verso il basso per baciare la bocca di Sandra che sta godendo della esperta lingua di suo padre.
I recenti orgasmi hanno dato resistenza sia a me che a Fabio e ci permettono di portare alla ennesima goduta Nina che, dopo aver superato l’acme del piacere, mi invita ad uscire dal suo accogliente culo e a stendermi accanto a mio suocero. Con un passione che non le facevo, mia suocera, sfilatasi anche da Fabio, il cui uccello viene preso immediatamente in custodia dalla affamata bocca di Sandra, si posiziona anch’essa come la figlia su di me. Inizia così un doppio sessantanove che mi permette di gustare la dolce e matura figa di Nina per diversi minuti mentre lei si fa arrivare fin oltre le tonsille la cappella del mio uccello.
Adesso è la volta di Sandra ad dover accogliere contemporaneamente due notevoli uccelli.
Il mio nella figa e quello del padre nel culo che, fortunatamente io la sera prima, ho provveduto ad “allenare” a cotanta presenza. Già abbondantemente bagnata dal lungo bacio cui si era piacevolmente sottoposta, Sandra preso posto su di me mi accoglie nella sua calda tana offrendo il culo all’eccitato padre. Sento sempre più la ingombrante presenza del cazzo di mio suocero ne culo di Sandra che, a bocca aperta e occhi rovesciati, accoglie dentro di se quanto di più anelato. Nina nel frattempo è scesa dal letto e si sta godendo la scena seduta sul divanetto posto al lato del talamo. Si è messa in modo tale da offrirmi la vista della sua figa che tiene aperta con le dita di una mano mentre con l’altra sfrega il clitoride per quanto avviene davanti ai suoi occhi. Sono minuti di pura sessualità che portano Sandra a godere rumorosamente tanto da svegliare nostra figlia nell’altra stanza. Il pianto della piccola però non ci frena, anzi sprona me e Fabio ad aumentare il ritmo dei nostri affondi, fino a farci sborrare quasi contemporaneamente, riempiendo Sandra di tutto il nostro liquido piacere.
Nina, godutasi la scena, è la prima a ritornare in se e corre nell’altra stanza a consolare la piccola.
Nel frattempo Fabio uscito dal culo di Sandra crolla sul letto soddisfatto al mio fianco mentre Sandra è distesa sopra di me con ancora quello che rimane del mio spento uccello nella sua figa. Sento la mia cappella lentamente uscire seguito da un rivolo di umori che mi bagna tutto il basso ventre.
Rientrata in se, pochi minuti dopo, anche Sandra esce dalla stanza lasciando noi uomini sul letto ancora ubriachi di piacere.
Ci ritroviamo poco dopo, dopo le necessarie abluzioni, tutti i salotto. Decidiamo di uscire per una pizza in un locale nei pressi che Fabio ha già prenotato.
Durante la cena io e Sandra veniamo messi al corrente che, se siamo d’accordo, il nostro ingresso nella cerchia degli amici trasgressivi è fissato tra due settimane nella casa di campagna. Conosceremo, o meglio riconosceremo sotto altra luce, tante persone che in questi anni abbiamo frequentato senza nemmeno immaginare quello che facessero e, soprattutto, non saremo più costretti, se non quando decidessimo di farlo, a percorrere centinaia di chilometri per trascorrere ore di piacevole sessualità.
Chiedo a Fabio come mai debbano passare quindici giorni ancora e lui con il suo proverbiale sguardo mi risponde che è necessario provare bene le cose che quella sera dovremo fare: saremo al centro dell’attenzione di tutti. Mentre pronuncia queste parole vedo la sua mano scomparire sotto il tavolo e, contemporaneamente avverto quella di Nina appoggiarsi molto vicino al mio inguine. Saranno due settimane di fuoco!!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Sandra - 4:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni